MONOGRAFIA AGRICOLTURA. Lodi, 6 novembre 2015
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- Lucia Pizzi
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1 MONOGRAFIA AGRICOLTURA Lodi, 6 novembre 5
2 Il contesto territoriale Caratteristiche strutturali dell'agricoltura: confronto Lombardia e Italia Numero aziende agricole Aziende con SAU oltre ettari Unità di bestiame (UBA) Superficie agricola utilizzata per azienda Bovini per allevamento Lavoratori per azienda % Unità lavorative familiari Produzione lorda standard per azienda Produzione lorda standard per unità lavorativa Unità di misura N. N. N. Ha N. N. % Euro Euro Lombardia ,3,6,7 8, Italia ,59 43,3,89 83, Fonte: Il sistema agro-alimentare della Lombardia, rapporto 3 % Lombardia 3,4 9, 7,6 8, 37, 9,4 98,5 359,,
3 A livello nazionale grande frazionamento imprese, di cui la metà a livello < 5 gg lavoro/anno Netta prevalenza lavoratori autonomi con forte componente di lavoratori anziani, Effetti evidenti su andamento e gravità infortuni. Mancanza sostanziale di sorveglianza sanitaria. Art. DLgs 8/8 Coltivatori diretti del fondo, soci delle società semplici nel settore agricolo, devono: a) utilizzare attrezzature di lavoro in conformità al titolo III; b)munirsi di DPI ed utilizzarli conformemente al titolo III; hanno facoltà di: d) beneficiare della sorveglianza sanitaria, e) partecipare a corsi di formazione specifici
4 LODI Imprese TOTALE Dicembre di cui con Unità Locali sede in provincia SETTORI AGRICOLTURA INDUSTRIA COSTRUZIONI COMMERCIO ALTRI SERVIZI Fonte: Archivio SMAIL imprese attive in provincia e unità locali Addetti Imprese Dicembre 3 di cui con sede Unità Locali in provincia Imprese attive in provincia, unità locali attive e relativi addetti per settore di attività economica - Dicembre 3 Il lodigiano Addetti
5 GLI INFORTUNI E I REGISTRI INFORTUNI Infortuni totali Infortuni mortali anno 8 anno 9 anno anno anno anno 3 anno 8 anno 9 anno anno anno anno 3 Riduzione 5% in 5 anni (-5%/anno). 4.9 nel 3 (-6% su ) Calo molto più marcato tra i dipendenti che tra gli autonomi. Infortuni mortali non scendono e gravi calano meno.
6 Gli infortuni in Lombardia Bergamo Brescia Como Cremona Lecco / 4 5/ ,69-3, ,6-4, ,3-47, ,66-43, ,6-3, ,3-34,5 Mantova ,95-37,89 Milano* ,79-38,33 Pavia ,4-4, Sondrio ,9-3, Varese ,93-35,4-7,9-38,34 Lodi Lombardia INAIL, Banca dati statistica, infortuni denunciati
7 NUMERO EVENTI INFORTUNISTICI ACCADUTI NEL LODIGIANO TOTALE denunciati Escl. Fr., Neg., itinere, strada Differenza % Da banca dati statistica INAIL , , 7 9-7, , ,85
8 Età <= > 6 di cui > 65 Non def ETA' DEI LAVORATORI INFORTUNATI
9 Distribuzione per età Italia 9 Classe di età da 5 a 34 anni da 35 a 49 anni da 5 a 64 anni 65 anni e oltre 3 9,33 9,8 9,58 8,96 9,3 37, 36,98 36, 35,39 34,47 3,57 3,8 3,39 33,69 34,8,,93,,96,4 46,5% Lombardia Classe di età da 5 a 34 a nni da 35 a 49 a nni da 5 a 64 a nni 65 anni e oltre 9 3 6,68 5,9 5,4 4,6 5,69 38,68 39,87 38, 36,89 37, 5,9 5,36 6,78 9,3 7,6 9,45 9,47 9,97 9,37,4 37,% Lodi Classe di età da 5 a 34 a nni da 35 a 49 a nni da 5 a 64 a nni 65 anni e oltre 9 3 7,34,56 8,,5 5,6 39,57 4, 4,67 4,94 46,3 7,34 4,6, 9,9, 5,76,8 9,33 7,9 6,3 8,43% In ambito agricolo l età degli infortunati è mediamente più bassa nel nostro territorio, in funzione della composizione aziendale.
10 età oltre 74 casi % 8,5 8,6 5,4 8,6,3 8,5, INFORTUNI MORTALI IN LOMBARDIA -4 Lavoratori stranieri 9 Lavoratori stranieri 8 Lavoratori italiani % stranieri 7,36 6,7 5,9 Soprattutto indiani, poi egiziani e rumeni. Zootecnia , ,4 EVENTI INFORTUNISTICI ACCADUTI NEL LODIGIANO IN LAVORATORI STRANIERI 4
11 DISTRIBUZIONE PRINCIPALI MODALITA DI ACCADIMENTO Allevamento Macchine Terreno Colture Area aziendale Folgorazione in potatura Età media ,3 Durata media % 5,3 7,,7 8,8,6, 45 gg ,8 3% 4,9 6,67 4,4 8,9,, 9 gg Più in dettaglio: Allevamento Contatto con animali Scivolamenti, urti Scala Altro % su totale ,3% ,9% Macchine Trattore Macc. manut. verde Altre macchine % su totale 6 7, ,67 Area Aziendale Magazz., Manutenz. Scale Altro % su totale , ,9 Attività colturali Scivolamenti, cadute Schegge % su totale 8 3, ,4
12 DISTRIBUZIONE PRINCIPALI MODALITA DI ACCADIMENTO Allevamento Macchine Terreno Colture Area aziendale Folgorazione in potatura Età media ,3 Durata media % 5,3 7,,7 8,8,6, 45 gg ,8 3% 4,9 6,67 4,4 8,9,, DETTAGLIO MODALITA' ACCADIMENTO 9 gg Più in dettaglio: Allevamento Contatto con animali Scivolamenti, urti Scala Altro % su totale ,3% ,9% Macchine Trattore Macc. manut. verde Altre macchine % su totale 6 7, ,67 Area Aziendale Magazz., Manutenz. Scale Altro % su totale , ,9 Attività colturali Scivolamenti, cadute Schegge % su totale 8 3, ,4
13 % % % Piemonte Valle d Aosta Lombardia Bolzano Trento Veneto Friuli V. Giulia Liguria Emilia-Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna Italia -,5-4,5-8,,9 -,6-7,53-8,59-5, -8,4-8,4-7,4-7,6-9,98,3-6,85-6,98 -, -,36 -,37 -,87 -,3-7,97 -,44-9,9 -,63-5,,4-6,57 -,96 -,3-6,53-3,33 -,78-7,5-6,5 -,4-6,3-4,3-6,5-7,95 -,84 -,5-7,74-4,75-3,88-33,7-5, -,97-8,6-4,63 -,87 -,6 -,6-3,8-3,6-4,45 -,3-5,5 -,7-8,5-4,98 -,5-5,38 -,9-4,35-9,79 Infortuni sul lavoro denunciati ad INAIL periodo 7 In alcune regioni c è un balzo in corrispondenza degli anni di piano, ma solo per gli infortuni totali. Parte del mondo agricolo recepisce e fa proprie le indicazioni di prevenzione. Riscontri di vigilanza.
14 -3: PRINCIPALI RISULTATI Rete nazionale PIANO NAZIONALE progressivo allineamento, a partire da situazioni fortemente disomogenee. PROGRAMMI REGIONALI: indirizzo, controllo, politiche premiali, coinvolg. parti sociali Attività pianificata di indirizzo e controllo Intervento su rischi più gravi (trattori, ecc.), Obiettivo controlli a regime, criteri di selezione aziende, distribuzione territoriale; Controlli su commercio delle macchine nuove e usate.
15 -3: PRINCIPALI RISULTATI Rete nazionale PIANO NAZIONALE progressivo allineamento, a partire da situazioni fortemente disomogenee. PROGRAMMI REGIONALI: indirizzo, controllo, politiche premiali, coinvolg. parti sociali Attività pianificata di indirizzo e controllo Intervento su rischi più gravi (trattori, ecc.), Obiettivo controlli a regime, criteri di selezione aziende, distribuzione territoriale; Controlli su commercio delle macchine nuove e usate.
16 Quali cambiamenti ha portato il Piano -3? Mirare maggiormente i controlli in piccole imprese Dati infortunistici Risultati vigilanza Accompagnare il cambiamento con formazione, comunicazione e politiche premiali Intervenire sul mercato: commercio macchine, ma anche marchi di qualità etica: il minimo etico garantito Patentini per guida trattori Revisione periodica trattori
17 CONTROLLI: I REQUISITI Contenuti della vigilanza standardizzati in scheda di controllo nazionale; Sistema di registrazione per monitorare i risultati dei controlli e valutare nel tempo i trend di cambiamento nelle aziende. Obiettivo. controlli, pari a,% aziende >5 gg/anno di lavoro Aziende agricole: 7% az. 5-5 gg/anno 3% > 5 gg/anno Contenuti dei controlli: Oltre a macchine, allevamenti grandi animali, prodotti fitosanitari 5% controlli in commercio macchine agricole Integrazione con altri Enti/livelli
18 Aziende Aziende di cui per Soprallu viste/contattat commercio/ripa Aziende Sanzionate PSR oghi e con Dip. raz. macchine sanzionate /controllate Veterinario controllate , , , ,4 Aziende agricole controllate BG BS CO CR LC LO MN MI MI MI MB PV SO VA VCS art. 3 lavoro dipendente Macchine 5 Allevamento Servizi Igienici 3 3 Formazione 4 DVR 3 Principali tipologie di violazione ,54,7,,,3,7,4,3,,, VIGILANZA ASL LODI VIGILANZA LOMBARDIA 4
19 CONTROLLO COMMERCIO MACCHINE AGRICOLE NUOVE E USATE Controlli in manifestazioni fieristiche (Codogno, 7 e 8 novembre 5). Priorità a situazioni di evidente non rispondenza ai RES, con rischi gravi e soluzioni di semplice adozione. Complessivamente a livello nazionale 69 macchine agricole oggetto di istruttoria per non rispetto RES PROSPETTIVE 4-8 formare venditori e riparatori di macchine agricole portare a regime il controllo del mercato
20 NOVITÀ NORMATIVE obbligo formazione per la guida trattori (art 73, comma 5) obbligo di revisione periodica trattori (a partire da 6) VdR semplificata in agricoltura (art 3 comma 3 ter) procedure semplificate per adozione Mod. Org. Gest. in PMI D.Lgs. 5/ e Piano Attuativo Nazionale (4) Programma di Sviluppo Rurale 4-
21 PROGRAMMI DI SVILUPPO RURALE L esempio della Lombardia Domande finanziate e controlli da 8 a Settembre 4 Numero domande Riparto risorse Esiti negativi ammissibili finanziate ( ) controlli Rinunce ,53% 6,8%
22 Indicatori PNPAS 4-8 Obiettivi Strumenti informativi Emersione e riconoscimento Mal. Prof. - Sostegno a ruolo di RLS/RLST e bilateralità - Promozione buone prassi e Responsabilità Sociale d impresa Cultura della sicurezza nei curriculum scolastici Coordinamento vigilanza. Piani integrati prevenzione Garantire uniformità e trasparenza in attività di vigilanza e controllo Indicatori centrali e regionali Anagrafe aziende agricole Data base registrazione segnalazioni di non conformità di macchine agricole Semplificazione sorveglianza sanitaria stagionali e sorveglianza sanitaria volontaria lavoratori autonomi Monitoraggio: elaborazione dati all 3 b, art. 4 Applicazione semplificazione : schede di supporto per VDR algoritmi per gestione di rischi specifici fisici, chimici, MSK sorv. sanitaria stagionali in collaborazione con pariteticità Supporto a formazione delle diverse figure Inserimento di tutela salute e sicurezza in PSR e politiche premiali Promozione formazione nelle scuole superiori e professionali di indirizzo agrario Monitoraggio obiettivi ispettivi Partecipazione a data base infortuni mortali anche non professionali in agricoltura Adozione a regime in ogni regione della scheda per l ispezione revisionata Sistema informativo per la registrazione dell attività di vigilanza in agricoltura Formazione personale ASL/AUSL e di altri Enti Pubblici o delle bilateralità
23 ESTENDERE E MIGLIORARE LA SORVEGLIANZA SANITARIA DEI LAVORATORI AGRICOLI: UN IMPEGNO COMUNE Luglio Sottoscritto da: Direzioni Regionali Confagricoltura, CIA, Coldiretti, APIMA Segreterie Regionali FLAI-CGIL, FAI-CISL, UILA-UIL. Riconosciamo a livello regionale L importanza della promozione della sorveglianza sanitaria, nonché della sua qualità ed efficacia, tra le imprese agricole e i lavoratori impiegati nelle aziende, anche prescindendo dalla condizione di lavoratore autonomo o dipendente e considerando anche i livelli di esposizione ai fattori di rischio occupazionali; La validità delle Linee Guida Regionali sulla sorveglianza sanitaria dei lavoratori in agricoltura, nonché l importanza della loro più ampia divulgazione: Lo sviluppo di un percorso verso un sistema di Prevenzione Integrato nel Territorio partendo dalla valorizzazione di quanto già localmente presente.
24 Grazie dell attenzione
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