AMBIENTE E SALUTE NELLE MARCHE

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1 AMBIENTE E SALUTE NELLE MARCHE ATTIVITA ED ESPERIENZE DEL SERVIZIO DI EPIDEMIOLOGIA AMBIENTALE DEL DIPARTIMENTO PROVINCIALE ARPAM DI ANCONA Rielaborazione e aggiornamento del report 2003 a cura del dott. Marco Baldini - Aggiornamento CAPITOLO 14 INDICATORI DI PRESSIONE AMBIENTALE NELLE MARCHE Sommario 14. INDICATORI DI PRESSIONE AMBIENTALE NELLE MARCHE GEOGRAFIA DELLE PRESSIONI AMBIENTALI RAPPRESENTAZIONI GRAFICHE DEGLI INDICATORI DI PRESSIONE AMBIENTALE Aria Acqua Suolo Natura Vegetazione e fauna Insediamenti Industria Turismo Rifiuti... 26

2 14. INDICATORI DI PRESSIONE AMBIENTALE NELLE MARCHE 14.1 GEOGRAFIA DELLE PRESSIONI AMBIENTALI Il Servizio Ambiente e Paesaggio dell Assessorato all Ambiente della Regione Marche ha recentemente pubblicato un rapporto dal titolo Geografia delle pressioni ambientali Relazione che si inserisce e consolida l attività di reporting ambientale già tracciata dal II Rapporto sullo Stato dell Ambiente del Tale documento costituisce uno strumento di approfondimento della conoscenza delle condizioni ambientali del territorio regionale basato sull elaborazione di un sistema di indicatori di stato e di pressione ambientale che permettono di semplificare un rilevante numero di informazioni al fine di ottenere una sintesi oggettiva per meglio comprendere ed interpretare un determinato fenomeno ambientale. Secondo le intenzioni degli stessi autori, tuttavia, il fine ultimo del rapporto non è limitato a costituire uno strumento puramente informativo, ma anche a realizzare un supporto operativo alle politiche regionali in materia di tutela ambientale e al tempo stesso un mezzo per valutare e monitorare l efficacia e l adeguatezza delle stesse. Il sistema degli indicatori, infatti, è potenzialmente in grado di fornire una valida base informativa dello stato territoriale della regione ma anche un mezzo efficace per

3 l accrescimento della consapevolezza e della sensibilizzazione del pubblico alle tematiche ambientali ed un criterio di valutazione idoneo alla sorveglianza delle misure di controllo ambientale intraprese dalle amministrazioni locali e alla definizione di target di miglioramento rispetto alla situazione esistente. Nella Geografia delle pressioni ambientali è stato assunto quale dimensione territoriale di riferimento l ambito comunale; tale scelta è stata dettata dal dettaglio consentito dal livello di disaggregazione delle informazioni ad oggi disponibili e dalla possibilità di traduzione delle stesse in una identificazione territoriale. L adozione dei territori comunali quale unità di analisi ha infatti consentito l utilizzo della consistente mole di dati raccolti correntemente da enti, organizzazioni ed amministrazioni pubbliche nell adempimento dei propri compiti istituzionali. D altro canto la possibilità di utilizzo di una contestualizzazione di maggior dettaglio per tutti gli indicatori rilevati, dato che i confini comunali spesso delimitano ambiti territoriali ed ambientali tra loro alquanto eterogenei, avrebbe certamente fornito un quadro di maggior aderenza alla situazione reale. Ciò tuttavia avrebbe richiesto un analisi più approfondita su scala minore rispetto a quella adottata. Per ulteriori aspetti, chiarimenti ed informazioni inerenti la metodologia seguita nell implementazione del lavoro sviluppato dalla Regione Marche si rimanda alla versione integrale del report liberamente consultabile on-line all indirizzo web: In questa sede occorre tuttavia portare a conoscenza il lettore degli aspetti, attinenti alle componenti ambientali ed alle attività antropiche, considerati ai fini della individuazione degli indicatori selezionati e successivamente elaborati. Come rappresentato nelle tabelle di seguito riportate (tabelle 1-2) i temi e gli aspetti considerati sono stati i seguenti: aria, acqua, suolo, natura, insediamenti, industria, turismo, rifiuti. Nelle stesse tabelle sono inseriti anche gli indicatori raggruppati secondo le tematiche sopra indicate; per ciascuno di essi vengono descritti: definizione dell indicatore, tipo di dato disponibile ed utilizzato, fonte del dato, anno di riferimento del dato. Successivamente, a ciascun indicatore appartenente alle varie sezioni tematiche, è stato attribuito un punteggio in modo da essere inserito in cinque classi di pressione ambientale che variano in senso negativo dalla più bassa, rappresentata dall 1, alla più alta, rappresentata dal 5.

4 Tabella 1. Aspetti ed indicatori considerati nella produzione della "Geografia delle pressioni ambientali". Regione Marche Fonte: Servizio Ambiente e Paesaggio-Assessorato all Ambiente. Regione Marche

5 Tabella 2. Aspetti ed indicatori considerati nella produzione della "Geografia delle pressioni ambientali". Regione Marche Fonte: Servizio Ambiente e Paesaggio-Assessorato all Ambiente. Regione Marche Lo strumento proposto non si propone di fornire una graduatoria di merito dei comuni marchigiani in ordine ai vari indicatori elaborati, né tantomeno di stilare una classifica volta a valutare l efficacia delle politiche locali intraprese. Come sottolineato dagli stessi autori: Non si deve considerare quindi tanto il livello di pressione ambientale complessivo dei singoli Comuni quanto le aggregazioni a scala sovracomunale, ricavabili dalla lettura complessiva dei risultati restituiti secondo differenti classi di pressione ambientale, che consentono di evidenziare ambiti territoriali di maggiore pressione ambientale ; questo è il vero elemento di interesse che emerge dalla Geografia RAPPRESENTAZIONI GRAFICHE DEGLI INDICATORI DI PRESSIONE AMBIENTALE Il documento Geografia delle pressioni ambientali può costituire un modo efficace per individuarne le criticità in campo ambientale; criticità che plausibilmente potrebbero avere ricadute sullo stato di salute della popolazione residente. A tal proposito è attualmente oggetto di interesse congiunto da parte del Servizio Ambiente della Regione Marche e del Servizio di Epidemiologia dell ARPAM la fattibilità di uno studio che valuti la possibile associazione tra la presenza di vari livelli

6 di pressione ambientale e la ricorrenza di patologie o gruppi di patologie a questi potenzialmente correlati. Ad oggi, sulla base dei dati raccolti dal Servizio Ambiente e Paesaggio della Regione Marche per il popolamento degli indicatori selezionati ed elaborati, il Servizio di Epidemiologia dell ARPAM ha rappresentato delle mappe tematiche che raffigurano, per tutti i comuni della regione, la classe di pressione ambientale di appartenenza relativa ai singoli aspetti ambientali studiati. Presso il SEA sono in corso studi epidemiologici di correlazione per evidenziare associazioni tra i fattori di pressione ambientale e l incidenza della mortalità e dei ricoveri ospedalieri per le varie cause patologiche segnalate nella letteratura scientifica collegate a fattori ambientali. Per ogni sezione che segue è stata riportata la mappa tematica, sviluppata dall ARPAM, e le tabelle relative alle singole tematiche ambientali indagate, che riassumono i criteri di distinzione tra i diversi livelli di qualità o di pressione ambientale, fornite dalla Regione Marche Aria Inquinamento dell aria-ambiente ed emissioni inquinanti

7 Livello 0: Comuni non considerati dal Piano regionale e non inseriti negli elenchi relativi al superamento delle polveri sottili; Livello 3: Comuni indicati come a rischio di inquinamento nel Piano regionale; Livello 4: Comuni potenzialmente sensibili al superamento dei valori limite; Livello 5: Comuni di tipo A;

8 Acqua Qualità delle acque marine costiere Qualità delle acque superficiali Qualità delle acque sotterranee Vulnerabilità da nitrati di origine agricola delle acque sotterranee Consumi idrici Carico inquinante delle acque reflue Punteggio TRIX: Livello 0: punti 2-4,6 - elevato buono ; Livello 3: punti >4,6-5 - sufficiente ; Livello 4: punti >5-6 - mediocre. Livello 5: punti >6-8 - scadente.

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14 Suolo Rischio sismico Rischio idrogeologico (frane) Rischio idraulico (esondazioni) Siti inquinati classi di sismicità: - alta (associabile alla zona 1); - media (associabile alla zona 2); - bassa (associabile alla zona 3).

15 valore pesato = aree * rischio (R1 rischio moderato = 10, R2 rischio medio = 20, R3 rischio elevato = 30, R4 rischio molto elevato = 40)

16 valore pesato = aree * rischio (R1 rischio moderato = 10, R2 rischio medio = 20, R3 rischio elevato = 30, R4 rischio molto elevato = 40)

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18 Natura Vegetazione e fauna Fauna Vegetazione Aree di interesse naturalistico interferite dall urbanizzato ed infrastrutture

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21 Insediamenti Edificato ed infrastrutture Edificato interessato dal rischio idrogeologico e idraulico

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23 Industria Aree ad elevato rischio di crisi ambientale Stabilimenti a rischio di incidente rilevante

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25 Turismo Presenze turistiche

26 Rifiuti Produzione di rifiuti urbani Produzione di rifiuti speciali pericolosi Rifiuti indifferenziati Discariche

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