Università degli Studi della Basilicata
|
|
- Amerigo Alfieri
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Università degli Studi della Basilicata FACOLTÀ DI AGRARIA Corso di Laurea Specialistica in Scienze Forestali e Ambientali Dipartimento di Biologia, Difesa e Biotecnologie Agro-Forestali Dipartimento Economico per la Gestione del Territorio Agricolo-Forestale TESI DI LAUREA SPERIMENTALE IN MICOLOGIA STUDI SULLA PRODUTTIVITÀ DELL AGARICUS BISPORUS (LANGE) IMBACH SU DUE TIPI DI SUBSTRATO Studies on productivity of Agaricus bisporus (Lange) Imbach on two compost types RELATORI Prof. Gian Luigi Rana LAUREANDA Dott.ssa Anna Caputo Prof. Giovanni Quaranta N matricola ANNO ACCADEMICO
2 INTRODUZIONE E SCOPO DELLA TESI La coltivazione del fungo prataiolo è attualmente diffusa quasi in tutto il mondo. In particolare, il basidiomicete è coltivato a scala industriale in circa settanta paesi per lo più europei. È un fungo molto apprezzato e conosciuto, il cui consumo è pressoché costante e continuo. Proprio la continuità della domanda dei consumatori ha portato ad affinare le modalità tradizionali di realizzazione delle varie fasi della filiera produttiva e a sviluppare nuove tecniche sia nel settore della produzione del substrato, indicato comunemente come compost, sia in quello della scelta di miceli di ceppi ibridi da impiegare, che devono possedere caratteristiche di alta produttività e resistenza alle avversità. Poiché la composizione e la qualità del compost sono determinanti per la buona riuscita della coltivazione e per la produzione di basidiomi sia in termini di quantità che di qualità, si è ritenuto opportuno effettuare un esperienza di coltivazione del fungo in questione, Agaricus bisporus (J. E. Lange1926) Imbach1946, presso l Agrifunghi Soc. Coop. a.r.l., in appresso indicata semplicemente come Agrifunghi, azienda che opera da diversi anni settore della fungicoltura italiana, utilizzando sia il compost tradizionale prodotto dalla stessa azienda sia un altro tipo di substrato di coltivazione prodotto da un azienda, la Funghitex S.S., specializzata nella preparazione di compost destinato esclusivamente alla vendita e alla messa in coltivazione presso altre aziende fungicole. Più specificamente, l obiettivo principale di questa tesi è il confronto, sotto il profilo quantitativo e qualitativo, delle rese produttive dei due tipi di substrato di coltivazione del fungo prataiolo. Il primo dei quali è prodotto dalla Funghitex S.S., un azienda specializzata nella produzione di compost che è venduto esclusivamente ad altre aziende, mentre il secondo è un compost destinato tipicamente ad uso interno da parte dell azienda Agrifunghi che lo produce. Tale obiettivo è stato perseguito attraverso a) l analisi comparativa della produttività del substrato acquistato presso la Funghitex, per tre cicli di produzione effettuati presso l Agrifunghi; b) il confronto dei risultati produttivi, in termini di quantità di basidiomi 7
3 prodotti e qualità merceologica degli stessi, e la deduzione delle ricadute economiche derivanti all azienda dalla vendita sul mercato del prodotto fresco ottenuto; c) infine, la valutazione, sulla base dei risultati ottenuti, della possibilità di consigliare o meno all Agrifunghi di acquistare il substrato prodotto della Funghitex e smettere di produrlo autonomamente. Il lavoro di tesi è stato svolto attraverso le tappe seguenti: 1) descrizione delle aziende coinvolte; 2) raccolta dei dati produttivi ottenuti con i due tipi di substrato durante l anno 2009; 3) confronto degli stessi con quelli ottenuti negli stessi periodi dell anno 2008; 4) valutazione dei risultati e conclusioni. 8
4 1. GENERALITÀ E CLASSIFICAZIONE TASSONOMICA Il fungo prataiolo, A. bisporus, appartiene al genere Agaricus della famiglia delle Agaricaceae, la cui posizione tassonomica secondo Hibbet et al. (2007) è la seguente: Ordine: Agaricales; Classe: Agaricomycetes; Sottodivisione: Agaricomycotina; Divisione: Basidiomycota; Sottoregno: Dikarya; Regno: Fungi. La famiglia delle Agaricaceae Chevall. (1826) comprende macrofunghi, conosciuti in passato come Tulostomataceae e Lepiotaceae, caratterizzati da basidiomi distinti in gambo o stipite e pileo o cappello, con tessitura eterogenea che rende facile separare con una leggera torsione il primo dal secondo; l imenoforo, la parte fertile del basidioma, è costituito da lamelle. Le basidiospore in massa o nell impronta sporale sono di colore bruno porpora o violaceo. Vi appartengono i seguenti generi: Agaricus L. Fr. Karst. (1753); Amylolepiota Harmaja (2002); Cauloglossum Grev. = Podaxis Desv. (1809); Chitonia (Fr.) P. Karst. (1879); Chlorophyllum Massee (1898); Clavogaster Henn. (1896); Crucispora E. Horak (1971); Cystoagaricus Singer (1947); Cystolepiota Singer (1952) [1951]; Endoptychum Czern. (1845); Lepiota (Pers.) Gray (1821); Leucoagaricus Locq. ex Singer (1948); Leucocoprinus Pat. (1888); Macrolepiota Singer (1948) [1946]; Melanophyllum Velen. (1921); Montagnites Fr. (1838); Notholepiota E. Horak (1971); Podaxis Desv. (1809); Schulzeria Bres. & Schulzer (1886); Secotium Kunze (1840). Il genere Agaricus L. Fr. sensu Karst. è il genere tipo della tribù Agaricacae Patouillard; questa è la tribù tipo della famiglia Agaricaceae Conh sensu Singer, a sua volta famiglia tipo dell ordine Agaricales Clements. Il termine Agaricus deriva dal greco αγαρυκόν (agarikòn) e identificava l Agaria 1, regione della Sarmazia a Nord del mar Nero. In latino antico, si trova solo il termine agaricum, sostantivo neutro che rispecchia fedelmente il greco. Lo stesso si ritrova in Etymologiae XVII, 9, 84 di Isidoro di Siviglia, riferito non a un fungo ma alla vitis alba di Plinio: Agaricum, radix vitis albae. Agaricus. Come aggettivo maschile fu usato per la prima volta da Tournefort (1700) nel suo celebre trattato Istitutiones rei herbariae, per indicare funghi che nascono sui tronchi degli alberi. Lo stesso Autore, in una relazione sulla coltivazione artificiale del fungo prataiolo, scrisse che esso si riproduceva mediante propri semi e non per semplice virtù del 1 Gignitur in Sarmatiae regione, quae Agaria dicitur (Discoride in De Materia medica, III, 1, 1334). 9
5 letame equino. Linneo (1753) indicò con il termine Agaricus tutti i funghi a lamelle (gli attuali membri della famiglia Agaricaceae). Fries, invece, nel suo trattato Systema Mycologicum (1821), separò i generi Cantharellus e Schizophyllum dal genere Agaricus di Linneo e divise quest ultimo in tribù. Nella suddetta opera comparve per la prima volta il termine Psalliota dal greco πςαλίον (psallion) anello, che indicava una tribù di funghi con gambo munito di anello e con spore color porpora, includente oltre agli attuali Agaricus anche le specie appartenenti al genere Stropharia. In seguito, nel 1838 e nel 1857, rispettivamente nelle opere Epicrisis e Monographia, Fries distinse gli attuali Agaricus dalle Stropharia, ma non elevò Psalliota al rango di genere. Ciò avvenne nel 1871 per opera di Kummer. Nel 1872 Quèlet, in Champignons du Jura et des Vosges, innalzò al rango generico i sottogeneri friesiani, non mantenendo, però, la denominazione Agaricus. Quest ultima fu ripresa da Karsten nel 1879, per risolvere la disputa generata dall uso di un altro termine, Pratella, che era stato elevato al rango di genere da Gray nel 1821 ed indicava le specie apparteneti al genere Agaricus. Tuttavia, secondo il codice Internazionale di Nomenclatura Botanica, la denominazione corretta del genere è Agaricus come nomina generica conservanda con Agaricus campestris L.: Fr. come specie tipo. Il genere Agaricus è attualmente diviso in tre sottogeneri: Agaricus, Lanagaricus Heinemann, Conioagaricus Heinemann, dei quali gli ultimi due sono costituiti da specie tropicali. Il sottogenere Agaricus comprende circa un ottantina di specie, una settantina delle quali sono considerate europee CARATTERISTICHE DELLE SPECIE DEL GENERE AGARICUS Basidiomi con sviluppo bivelangiocarpico, in altre parole muniti sia del velo generale sia di quello parziale; a portamento eretto, tozzi o slanciati; crescenti di regola sul terreno, solo in pochi casi fimicoli, mai lignicoli; putrescibili. Dimensioni del cappello da 2 a 20 cm, quasi carnoso, da emisferico o quasi emisferico, convesso fino ad appianato, in alcuni casi con centro umbonato, appiattito o leggermente depresso, con cuticola secca, bianca, biancastra, giallognola, ocracea, alutacea (cioè color cuoio), grigiastra, bruna, porporina, dapprima uniforme, poi dissociata spesso in fibrille e/o squame fibrillose su 10
6 fondo normalmente più pallido, in alcuni casi fessurato-areolato; per sfregamento ingiallente o immutabile, nudo o con residui del velo generale sotto forma di squame o fioccosità; epicute non cellulare, generalmente costituita da ife allungate o da frammenti di una palizzata; imenoforo lamellato. Lamelle: libere, fitte, sottili, inizialmente rosate o rosate - grigiastre, talvolta quasi bianche, infine bruno-porpora o bruno scuro fin quasi a nero (la variazione del colore delle lamelle è dovuta alla progressiva maturazione delle spore); lamellule più o meno numerose. Microscopia: trama lamellare prima regolare e, poi, irregolare; basidi semplici, clavati, generalmente tetrasporici, più raramente anche bisporici, in un caso esclusivamente o prevalentemente bisporici. Spore ellittiche, ovate o rotondeggianti, con asse maggiore solo in pochi casi superiore ai 10 μm di lunghezza, lisce, con apicolo laterale, con poro germinativo indistinto o, più raramente distinto, con contenuto fluorescente simulante una o più gocce; al microscopio brunastro - rossicce od ocracei (in massa bruno-porpora più o meno scuro); parete non visibilmente pseudoamiloide. Cheilocistidi assenti o presenti, generalmente numerosi (quando presenti, conferiscono colore pallido al taglio lamellare), a forma di pallone o di bottiglia, clavati, cilindrici, piriformi. Pleurocistidi generalmente assenti, in alcuni casi presenti. Gambo: centrale, eretto o ricurvo, carnoso, pieno o fistoloso, clavato o cilindrico con base spesso bulbosa arrotondata o marginata più raramente attenuata, in pochi casi in cespi o molto in profondità nel terreno, bianco, biancastro o nocciola chiaro, talvolta con una sfumatura rosata, in pochi casi ingrigente o annerente all apice, per sfregamento ingiallente, arrossante o immutabile; nella zona mediana o alta munito di un anello supero o più raramente, infero, semplice o doppio, nella metà inferiore talvolta di residui fioccosi, bianchi, biancastri o bruni oppure nudo; privo di rivestimento cellulare. Velo parziale di solito persistente, costituente principale dell anello. Velo generale il più delle volte fugace, ma non di rado lasciante residui sul cappello, nella faccia inferiore dell anello (anello doppio) o alla base del gambo; raramente formante una pseudovolva basale. Carne bianca, al taglio raramente quasi immutabile, di regola per autossidazione virante al rosa carniccio, al rosa-rosso, al rosso, al giallo chiaro, al giallo cromo; odore talvolta leggero, indefinibile, talvolta acidulo 11
7 (fungino), oppure simile a mandorle amare o anice, a fenolo o inchiostro di china, a iodoformio, raramente simile a Lepiota cristata o a qualche specie di Scleroderma. Reazione incrociata di Schäffer, sulla superficie del cappello e del gambo, positiva o negativa. Habitat: crescita gregaria, raramente in cespi, in boschi, foreste, boschetti, parchi, giardini, margine delle strade, campi, pascoli, prati, serre, immondezzai, cumuli di letame, terreni alluvionali, dune dei litorali, dal livello del mare fino ai limiti della vegetazione in alta montagna. Areale di distribuzione: quasi cosmopolita. Delimitazione: il colore delle spore e l assenza di sferociti nelle superfici esterne sono di per sé caratteri sufficienti per definire pienamente il genere. Importanza alimentare: il genere non comprende alcuna specie velenosa mortale, ma solo alcune che possono risultare tossiche (sezione Xanthodermatei); una specie (A. bisporus) è da anni diffusamente coltivata su scala industriale in quasi tutto il mondo; molte specie, nelle rispettive località di crescita, sono ricercate ed apprezzate per la loro commestibilità SUDDIVISIONE DEL GENERE AGARICUS In passato nella letteratura micologica le specie appartenenti al genere Agaricus sono state differentemente raggruppate. I micologi più famosi che hanno studiato il genere sono di seguito elencati: Möller ( ), Pilát (1951), Konrad e Maublanc (1952), Kühner e Romagnesi (1953), Moser ( ), Singer (1975), Heinemann (1978), Wasser (1980). In questa tesi è riportata la tassonomia del Cappelli (1984), il quale divise il genere in tre sottogeneri Agaricus, Lanagaricus e Conioagaricus. Gli ultimi due, insieme con la sezione Brunneopicti dell Heinemann, rivestono un importanza secondaria perché costituiti, come già ricordato, da specie tropicali. Il sottogenere Agaricus viene, poi, diviso in 6 sezioni (in accordo con la suddivisione del Moser 2 ), separando, rispetto alla suddivisione del 2 Genere Agaricus, sezione Edùles (Möller) sensu Moser, sezione Rubescentes Möller p.p. (dei prati), sezione Rubescentes Möller p.p. (dei boschi), sezione Flavescentes Möller et J. Schäffer p.p., sezione Minores Fries, sezione Xanthodermatei Singer (Cappelli, 1984). 12
8 Singer 3, la sezione Bitorques dalla sezione Agaricus e la sezione Minores dalla sezione Arvenses; le sei sezioni sono riunite a tre a tre nelle due grandi sezioni Rubescentes e Flavescentes, che separano tradizionalmente gli Agaricus in specie con carne più o meno arrossante al taglio o allo sfregamento ed in specie con superfici più o meno ingiallenti; ciascuna delle sei sezioni è poi suddivisa in gruppi. Di seguito è riportato lo schema della suddivisione del genere Agaricus secondo il Cappelli al quale si farà riferimento in seguito per collocare la specie di riferimento trattata in questa tesi, Agaricus bisporus (J.E. Lange 1926) Imbach Cappelli 1984 Genere Agaricus Sottogenere Agaricus: A) GRANDE SEZIONE RUBESCENTES Möller Carne più o meno arrossante al taglio; superfici di regola non ingiallenti per sfregamento; odore sul fresco acidulo, o comunque non simile a mandole o fenolo; taglia media o grande; reazione di Schäffer negativa. I. SEZIONE BITORQUES (Kunh. et Rom. ex Hein. 1978) Bon et Cappelli 1983 Sin.: Edules (Möller 1950) sensu Moser 1967 Duploannulatae Wasser 1976 Rubescentes con anello infero, crescenti di regola fuori dai boschi. Gruppo Bitorquis: Specie con due anelli inferi (di cui quello esterno ben delineato solo in A. bitorquis). Gruppo Gennadii: specie con pseudovolva basale semplice. Gruppo Bisporus: specie con anello infero carnoso - polposo. II. SEZIONE AGARICUS Linneo 1753: Fries 1821 ss. Karsten Genere Agaricus, sottogenere Agaricus, sezione Agaricus, sezione Sanguinolenti (Möller et J. Schäffer) Singer, sezione Arvenses Konrad et Maublanc, sezione Xanthodermatei Singer (Cappelli, 1984). 13
9 Sin.: Campestres Konrad et Maoblanc 1927 Rubescentes Möller 1950 p.p. (dei prati) sensu Moser Rubescentes con anello supero, crescenti di regola fuori dai boschi. Gruppo Campestris: specie con taglio lamellare fertile, dello stesso colore della facciata della lamella. Gruppo Vaporarius: specie con taglio lamellare sterile, biancastro, e residui bruni del velo generale sul gambo. III. SEZIONE SANGUINOLENTI (Möller et J. Schäffer 1938) Singer 1951 Sin.: Rubescentes Möller 1950 p.p. (dei boschi) sensu Moser 1967 Rubescentes crescenti di regola nei boschi. Gruppo Silvaticus: specie con gambo cilindrico a base più o meno bulbosa; spore di regola non più lunghe di 6,5 μm. Gruppo Fusco-fibrillosus: specie con gambo a base di regola non bulbosa (cilindrico, clavato o attenuato), spore medie, non più larghe di 7,5 μm, e cappello bruno più o meno squamoso o bianco puro (gruppo estremamente eterogeneo). Gruppo Langei: specie con gambo a base non bulbosa (cilindrico), spore relativamente grandi (lunghe tra 7 e 10 μm) e cappello più o meno bruno squamoso o bianco puro. Gruppo Altipes: specie con gambo a base non bulbosa (cilindrico o leggermente clavato) e cappello alutaceo, liscio o solo indistintamente fibrilloso-squamuloso. B) GRANDE SEZIONE FLAVESCENTES Möller et J. Schäffer Superfici più o meno ingiallenti per sfregamento; odore di regola simile a mandorle oppure a fenolo; taglia da piccola a grande; reazione di Schäffer positiva o negativa. 14
Schede micofloristiche delle specie eduli illustrate (sezione iconografica e descrittiva)
Schede micofloristiche delle specie eduli illustrate (sezione iconografica e descrittiva) Abbreviazioni Auct. plur. = Auctorum plurimorum; fo. = forma; µm = micron; pag. = pagina; p.s. = per esempio; p.p.
DettagliAgaricus arvensis Sch.: Fr.
La risorsa FUNGO in Alta Valle del Vara Agaricus arvensis Sch.: Fr. Famiglia: Agaricaceae Sinonimi: Psalliota arvensis (Schaeff.) Gillet Etimologia: Agaricus origina dal gr. agarikón, nome sovente usato
DettagliCresce, in estate-autunno, gregaria, nei boschi di latifoglie. Specie comune e abbondante.
Osvaldo e Rosario Tagliavini CLITOCYBE GEOTROPA (Bull.: Fr.) var. MAXIMA Kummer Cresce, in tardo autunno, spesso in cerchi, nei pascoli e nelle radure dei boschi di latifoglie. Non molto comune. Cappello
DettagliAMANITA CODINAE Singer. AMANITA VITTADINII (Moretti) Vittadini
Osvaldo e Rosario Tagliavini AMANITA CODINAE Singer Cresce, in autunno, soprattutto nelle radure della macchia mediterranea. Rara. Cappello con diametro di 5-9 cm, prima ovoidale, poi convesso-disteso,
DettagliTRICHOLOMA TERREUM (Schaeff.: Fr.) Kummer sin. Gyrophila tristis Quélet
Osvaldo e Rosario Tagliavini TRICHOLOMA APIUM Schaeffer sin. T. apium var. helviodor Moser Cresce, in tarda estate-inizio autunno, nelle pinete. Specie alquanto rara. Cappello largo 5-10 cm, di colore
DettagliLYOPHYLLUM TRANSFORME (Britzelm.) Singer sin. L. trigonosporum Kühner. LYOPHYLLUM ULMARIUM (Bull.: Fr.) Kühner sin. Pleurotus ulmarius Quélet
Osvaldo e Rosario Tagliavini LYOPHYLLUM TRANSFORME (Britzelm.) Singer sin. L. trigonosporum Kühner Cresce gregario, in autunno, nei boschi di latifoglie. Specie comune. Cappello largo 2-8 cm, dapprima
DettagliMICOLOGIA nelle MARCHE
C.A.M.M. COORDINAMENTO ASSOCIAZIONI MICOLOGICHE DELLE MARCHE MICOLOGIA nelle MARCHE Anno V - numero 2 - ottobre 2011 Rivista_n_2_ottobre_2011_OK.indd 1 08/10/2011 09:39:46 Micologia nelle Marche, V (2):
DettagliXEROCOMUS PARASITICUS (Bulliard) Quélet sin. Boletus parasiticus Bulliard
Osvaldo e Rosario Tagliavini XEROCOMUS BADIUS (Fr.: Fr.) Gilbert sin. Boletus badius Fries Cresce, in estate-autunno, sotto conifere, ma anche sotto latifoglie. Specie rara. Capello largo 4-15 cm, bruno-rossiccio
DettagliTricholoma colossus (Fr.) Quél.
La risorsa FUNGO in Alta Valle del Vara Tricholoma colossus (Fr.) Quél. Famiglia: Tricholomataceae Sinonimi: Agaricus colossus (Fr.) Boud. Etimologia: Tricholoma deriva dal gr. trichós e lôma (cfr. Thicholoma.
DettagliSUILLUS COLLINITUS (Fr.) Kuntze sin. Boletus collinitus Fries. SUILLUS GRANULATUS (L.: Fr.) Kunzte sin. S. circinatus Persoon
Osvaldo e Rosario Tagliavini SUILLUS COLLINITUS (Fr.) Kuntze sin. Boletus collinitus Fries Cresce, dalla primavera all autunno, sotto i pini. Specie comune. Cappello largo 5-9 cm, prima emisferico-convesso,
DettagliMACROLEPIOTA PROCERA (Scop.: Fr.) Singer sin. Lepiota procera (Scop.: Fr.) Gray. var. PSEUDOOLIVASCENS Bellù & Lanzoni
Osvaldo e Rosario Tagliavini MACROLEPIOTA PROCERA (Scop.: Fr.) Singer sin. Lepiota procera (Scop.: Fr.) Gray Cresce a fine estate-inizio autunno, ai margini e nelle radure dei boschi di latifoglie ed aghifoglie.
DettagliOmphalotus olearius (DC.: Fr.) Fayod
La risorsa FUNGO in Alta Valle del Vara Omphalotus olearius (DC.: Fr.) Fayod Famiglia: Omphalotaceae Sinonimi: Omphalotus olearius (DC.) Singer; Agaricus olearius DC.; Clitocybe olearia (DC.) Maire; Pleurotus
DettagliPLEUROTUS ERYNGII var. ERYNGII (D.C.: Fr.) Quélet sin. P. fuscus (Batt.) Bresadola
Osvaldo e Rosario Tagliavini HOHENBUEHELIA GEOGENIA (D.C.: Fr.) Singer sin. Acanthocystis geogenia Cresce, in autunno, in boschi misti di conifere e di latifoglie. Specie rara. Cappello largo 4-12 cm,
DettagliI FUNGHI PORCINI. I Porcini appartenenti alla sezione Edules sono quattro:
I FUNGHI PORCINI Porcino è il nome volgare di un gruppetto di funghi appartenenti al genere Boletus sezione Edules. I funghi del genere Boletus si possono decrivere come segue: - Funghi omogenei ( la carne
DettagliMICOLOGIA nelle MARCHE
C.A.M.M. COORDINAMENTO ASSOCIAZIONI MICOLOGICHE DELLE MARCHE MICOLOGIA nelle MARCHE Anno X- numero 1 - giugno 2016 Micologia nelle Marche, X(1): 9-16. 2016 La famiglia delle HYGROPHORACEAE : settimo contributo
DettagliLECCINUM AURANTIACUM (Bull.: St. Amans) sin. Boletus rufus Schaeffer: Kromb.
Osvaldo e Rosario Tagliavini LECCINUM AURANTIACUM (Bull.: St. Amans) sin. Boletus rufus Schaeffer: Kromb. Cresce, da fine estate ai primi giorni d autunno, sotto carpini e pioppi. Specie non molto comune.
DettagliARMILLARIA GALLICA Marxmüller & Romagnesi sin. A. mellea var. lutea
Osvaldo e Rosario Tagliavini ARMILLARIA GALLICA Marxmüller & Romagnesi sin. A. mellea var. lutea Cresce, in autunno, spesso isolata, su ceppaie principalmente di latifoglie (pioppo, faggio, castagno, querce,
DettagliTRICHOLOMA PORTENTOSUM (Fr.: Fr.) Quélet sin. Gyrophila portentosa Quélet. TRICHOLOMA POPULINUM Lange sin. T. pessundatum ss.
Osvaldo e Rosario Tagliavini TRICHOLOMA PORTENTOSUM (Fr.: Fr.) Quélet sin. Gyrophila portentosa Quélet Cresce soprattutto nei boschi di conifere in autunno inoltrato. Specie non molto comune. Cappello
DettagliLeccinum lepidum (Bouchet ex Essette) Quadr.
La risorsa FUNGO in Alta Valle del Vara Leccinum lepidum (Bouchet ex Essette) Quadr. Famiglia: Boletaceae Sinonimi: Leccinum crocipodium var. lepidum (H. Bouchet ex Essette) Bon Etimologia: Leccinum (cfr.
DettagliClathrus ruber Pers.: Pers.
La risorsa FUNGO in Alta Valle del Vara Clathrus ruber Pers.: Pers. Famiglia: Clathraceae Sinonimi: Clathrus cancellatus Fr. Etimologia: Clathrus dal lt. clathri, cancello, per l aspetto a losanghe di
DettagliAtlante dei funghi commestibili della Basilicata. Schede micofloristiche delle specie eduli illustrate (sezione iconografica e descrittiva)
Schede micofloristiche delle specie eduli illustrate (sezione iconografica e descrittiva) 67 Osvaldo e Rosario Tagliavini AGARICUS BISPORUS Imbach Cresce nei terreni concimati. È una specie piuttosto comune.
DettagliNORMA DI COMMERCIALIZZAZIONE PER I FUNGHI DI COLTIVAZIONE (Agaricus)
NORMA DI COMMERCIALIZZAZIONE PER I FUNGHI DI COLTIVAZIONE (Agaricus) Riferimenti legislativi Regolamento (CE) N. 982/2002 della Commissione del 7 giugno 2002 che stabilisce la norma di commercializzazione
DettagliClitopilus prunulus (Scop.: Fr.) P. Kummer
La risorsa FUNGO in Alta Valle del Vara Clitopilus prunulus (Scop.: Fr.) P. Kummer Famiglia: Entolomataceae Sinonimi: Clitopilus orcella (Bull.) P. Kumm.; Agaricus orcella Bull. Etimologia: dal gr. kleitús,
DettagliHygrophorus russula (Sch.: Fr.) Quélet
La risorsa FUNGO in Alta Valle del Vara Hygrophorus russula (Sch.: Fr.) Quélet Famiglia: Hygrophoraceae Sinonimi: Hygrophorus russula (Fr.) Quél.; Agaricus russula Schaeff.; Tricholoma russula (Schaeff.)
DettagliEntoloma lividum (Bull.) Quélet
La risorsa FUNGO in Alta Valle del Vara Entoloma lividum (Bull.) Quélet Famiglia: Entolomataceae Sinonimi: Entoloma sinuatum (Bull.: Fr) P. Kumm.; Rhodophyllus sinuatus Singer; Agaricus lividus Bull. Etimologia:
DettagliGENERE TRICHOLOMA - GRUPPO TERREUM
GENERE TRICHOLOMA - GRUPPO TERREUM Lavoro di ricerca su vari testi di micologia eseguiti da Marco Papa Marzo 1996 GENERE TRICHOLOMA GRUPPO TERREUM Fungo non igrofano, omogeneo. - Cappello convesso-spianato
DettagliRUSSULA VIRESCENS (Schaeffer) Fries. RUSSULA XERAMPELINA (Schaeffer) Persoon var. erythropoda Pelt.
RUSSULA VIRESCENS (Schaeffer) Fries Cresce nei boschi di castagno e quercia, dalla fine della primavera all autunno. Specie comune. Cappello largo 5-12 cm, sodo, carnoso e alquanto gibboso, prima arrotondato,
DettagliNORMA DI COMMERCIALIZZAZIONE PER I FUNGHI DI COLTIVAZIONE (Agaricus)
NORMA DI COMMERCIALIZZAZIONE PER I FUNGHI DI COLTIVAZIONE (Agaricus) Riferimenti legislativi Regolamento (CE) N. 982/2002 della Commissione del 7 giugno 2002 che stabilisce la norma di commercializzazione
DettagliFUNGHI A LAMELLE SCURE
FUNGHI A LAMELLE SCURE Patrizia Brenna Cantù - 2013 Ad un primo colpo d occhio alcuni funghi che abbiamo appena visto sembrerebbero uguali, in realtà sono tutti generi diversi. Quali strumenti dobbiamo
DettagliRIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI / SITOGRAFIA. Merlot Montepulciano Pinot nero Sangiovese Sauvignon Blanc Syrah Trebbiano Toscano Vermentino
AMPELOGRAFIA Docente Prof. Giancarlo Scalabrelli Caratteristiche principali delle foglie, utili al riconoscimento dei vitigni Aleatico Alicante Ansonica Cabernet-Sauvignon Canaiolo Nero Chardonnay Ciliegiolo
DettagliSCHEDE PER L IDENTIFICAZIONE VARIETALE ARANCIO
SCHEDE PER L IDENTIFICAZIONE VARIETALE ARANCIO CULTIVAR: BIONDO DEL GARGANO Sinonimi: Biondo comune del Gargano Origine e Diffusione: Fin dal 1700 si hanno tracce della coltivazione degli agrumi nel Gargano.
DettagliATTIVITA DI COLLABORAZIONE FRA L ISTITUTO TECNICO BERENINI DI FIDENZA E L ASSOCIACIONE MICOLOGICA FIDENTINA CARLO ORIANI
ATTIVITA DI COLLABORAZIONE FRA L ISTITUTO TECNICO BERENINI DI FIDENZA E L ASSOCIACIONE MICOLOGICA FIDENTINA CARLO ORIANI In questo anno scolastico 2016/2017, l Istituto Berenini di Fidenza, collabora con
Dettagliprataiolo (agaricus campestris) Diametro : lamelle : carne : odore : sapore : spore : commestibilita' : note :
funghi del parco selezione di alcune specie significative prataiolo (agaricus campestris) 5-10 cm rosee forte deciso gambo con anello tignosa verdognola (amanita phalloides) 5-15 cm molto lieve acidulo
DettagliLactarius sanguifluus (Paulet: Fr.) Fr.
La risorsa FUNGO in Alta Valle del Vara Lactarius sanguifluus (Paulet: Fr.) Fr. Famiglia: Russulaceae Sinonimi: Hypophyllum sanguifluum Paulet Etimologia: Lactarius (cfr. Lactarius deliciosus), mentre
DettagliLa corteccia è liscia di colore marrone con tante lenticelle chiare nei fusti giovani (a dx) squamosa nei fusti più vecchi (a sx)
NOCCIOLO (Corylus avellana) riconoscerlo? Portamento: è un arbusto caducifoglio con una ceppaia da cui partono molti fusti detti polloni Si trova nel sottobosco dalla pianura fino a 1700 m Gemme ellittiche
DettagliFunghi della Macchia Mediterranea Suillus bellinii
Belliconi e Trigi 2 AS Funghi della Macchia Mediterranea Classificazione scientifica Dominio Eukaryota Regno Funghi Divisione Basidiomycota Classe Basidiomycetes Ordine Boletales Famiglia Suillaceae Genere
DettagliFrutti Antichi. Tipologia: Nome del frutto: Susino. Angeleno
Frutti Antichi Angeleno Albero di elevata vigoria a portamento intermedio, produttività elevata. Frutto molto grosso, sferoidale - appiattito, con buccia di color viola - nero, pruinosa. Polpa giallo chiara,
Dettagli1 - CARATTERI DISTINTIVI GENERALI
Elenco delle 74 domande suddivise nei 5 argomenti principali 1 caratteri distintivi generali; 2 modalità di conservazione, e accorgimenti per il consumo; 3 velenosità e rischi comportamentali; 4 funghi
DettagliFrutti Antichi. Maturazione: luglio Frutto: grosso, rosso Polpa: rossa, tenera, carnosa, delicata Note: adatta anche per confetture
Visciola di Roma Maturazione: luglio Frutto: grosso, rosso Polpa: rossa, tenera, carnosa, delicata Note: adatta anche per confetture Anellona (Durone Anella) Maturazione: fine giugno Frutto: grande, sferoidale,
DettagliMELANZANE cont. da 48 piante in pak da 6 cad.
MELANZANE cont. da 48 piante in pak da 6 cad. Solanacee MELANZANA TONDA F1 Pianta vigorosa, rustica a ciclo precoce; produce frutto ovale di colore viola scuro intenso. MELANZANA LUNGA F1 Il frutto prodotto
DettagliSISTEMATICA DEI GENERI OMOGENEI A CARNE CASSANTE DELLA FAMIGLIA AGARICACAE
SISTEMATICA DEI GENERI OMOGENEI A CARNE CASSANTE DELLA FAMIGLIA AGARICACAE CLASSSIFICAZIONE SISTEMATICA FUNGHI A LAMELLE CHIAVE DI DETERMINAZIONE DEI PRINCIPALI GENERI FUNGHI OMOGENEI Lamelle non libere
DettagliRussula aurea Pers. La risorsa FUNGO in Alta Valle del Vara
La risorsa FUNGO in Alta Valle del Vara Russula aurea Pers. Famiglia: Russulaceae Sinonimi: Agaricus auratus With.; Russula aurata (With.) Fr. Etimologia: il genere origina dal lt. russus, rossastro, per
DettagliGruppo Molisano C. Linneo. Via XX Settembre, Bonefro CB c/o Facoltà di Agraria -Università del Molise CB ASSOCIAZIONE CULTURALE
Gruppo Molisano C. Linneo Via XX Settembre, 110-86041 Bonefro CB c/o Facoltà di Agraria -Università del Molise CB ASSOCIAZIONE CULTURALE GENERE LEPIOTA s.l. ALCUNE SPECIE DEI GENERI MACROLEPIOTA, LEPIOTA
DettagliPIOPPINO. Fonte: L Italia delle fungaie G. Maffi, Edito da Aif Informa
PIOPPINO Il pioppino, il cui nome scientifico è Agrocybe aegerita (o Pholiota aegerita), possiede un cappello di colore bruno che, con la crescita, tende quasi a sbiadire fino quasi al bianco, con cuticola
DettagliCORTINARIUS VIOLACEUS Linn.: Fries
Osvaldo e Rosario Tagliavini CORTINARIUS VIOLACEUS Linn.: Fries Cresce, in estate-autunno, in boschi di latifoglie e di conifere. Specie comune. Cappello carnoso, largo 6-14 cm, prima globoso, poi disteso
DettagliTree Work Bando Cariplo 2013/14 U.A.1
IL TORRENTE COSIA: FILO CONDUTTORE DELLA BIODIVERSITA' TRA NATURA E UOMO BANDO CARIPLO - SCUOLA 21, A.S. 2013/14 FASE 1: "ESPLORAZIONE DELL'ARGOMENTO" - CLASSE III UNITA' DI APPRENDIMENTO 1: L'AGROECOSISTEMA
DettagliPaula. Fonte bibliografica: [Omissis] Pagina 1 di 2
Paula Fonte bibliografica: [Omissis] Sinonimi (ed eventuali errati) Varietà ottenuta presso l'istituto Sperimentale per la Viticoltura di Conegliano nel 1985 dall'incrocio tra l'italia (I. P. 65) con Flame
DettagliA G A P O R N I S - 5
A G A P O R N I S - 5 1 CLASSIFICAZIONE Ordine: Famiglia: Sottofamiglia: Genere: Psittaciformes Psittacidae Psittacinae Agapornis SPECIE SOTTOSPECIE MUTAZIONE Personatus Serie verde: verde (ancestrale),
DettagliGlossario dei termini più usati
Glossario dei termini più usati Aculeato: munito esternamente di aculei, asperità coniche o piramidali simili a spine. Aculeo (di spora o dell apparato imeniale): asperità simile ad aculeo o ad una spina,
DettagliIdentificazione funghi sotto vincolo sanitario A CURA DI SAVINA MARIO CUCCATO SERGIO E COSMELLOENRICO MICOLOGI DELL ASL-AL DI ALESSANDRIA
Identificazione funghi sotto vincolo sanitario A CURA DI SAVINA MARIO CUCCATO SERGIO E COSMELLOENRICO MICOLOGI DELL ASL-AL DI ALESSANDRIA RICHIESTA USMAF DI CONTROLLO SIGILLI ED IDENTIFICAZIONE DELLE SPECIE
DettagliBotanica generale e sistematica
Corso di laurea in Scienze agrarie, forestali e ambientali Botanica generale e sistematica AA 2016-17 matricole A-L Prof. AnnaMaria Carafa Botanica branca della Biologia che si occupa di organismi vegetali
DettagliOrdinanza del DFI sui requisiti per micologi provvisti di attestato
Ordinanza del DFI sui requisiti per micologi provvisti di attestato (Ordinanza sui micologi) 1 817.49 del 26 giugno 1995 (Stato 30 aprile 2002) Il Dipartimento federale dell interno, visto l articolo 201
DettagliCENTRO MICOLOGICO REGIONALE. Dipartimento Provinciale L AQUILA AGENZIA REGIONALE PER LA TUTELA DELL AMBIENTE
AGENZIA REGIONALE PER LA TUTELA DELL AMBIENTE Dipartimento Provinciale L AQUILA CENTRO MICOLOGICO REGIONALE Tel. 0862-57971- 579712 Fax 0862-579729 E-mail: dip.laquila@artaabruzzo.it Spore di Boletus aestivalis
DettagliM ELO Origini: proveniente dalle regioni caucasiche, diffuso in tutte le parti del mondo. Fusto: dimensioni medio-elevate di colore che varia da grigiomarrone a marrone-rossastro. Foglia: color verde scuro
DettagliAssociazione Micologica Bresadola. I migliori funghi commestibili con sosia pericolosi
Associazione Micologica Bresadola Gruppo G. CERIANI - Saronno I migliori funghi commestibili con sosia pericolosi I migliori funghi commestibili con sosia pericolosi. Tra le specie fungine largamente diffuse
DettagliUn boleto dai colori soavi, da evitare
Un boleto dai colori soavi, da evitare Categories : Anno 2007, N. 46-15 ottobre 2007 di Rossano Giolo e Arturo Baglivo La ricerca dei funghi spesso consente l incontro con specie di non facile reperimento
DettagliTriticale. Triticum secalotriticum saratoviense meister
Triticale Triticum secalotriticum saratoviense meister Triticale (Triticum secalotriticum saratoviense meister) È un ibrido intergenerico ottenuto attraverso l ibridazione tra il frumento (Triticum) e
DettagliCosa sono i funghi? Come sono fatti i funghi? Dove crescono e quanti sono i funghi? Come si nutrono? Come si riproducono? A cosa servono?
il Mondo dei funghi Cosa sono i funghi? Come sono fatti i funghi? Dove crescono e quanti sono i funghi? Come si nutrono? Come si riproducono? A cosa servono? Come si riconoscono quelli buoni da mangiare?
DettagliCILIEGIO. CULTIVAR: Capo di Serpe
CILIEGIO CULTIVAR: Capo di Serpe Sinonimi: Testa di serpe. Origine e Diffusione: Varietà molto antica, poco diffusa, presente nelle province di Bari, Brindisi e Taranto. Esistono diversi biotipi che si
DettagliSi distingue per le lamelle cinerognolo-verdognole e per l habitat, sotto pini ed abeti bianchi.
Osvaldo e Rosario Tagliavini HYGROPHORUS LIMACINUS Scopoli sin. H. latitabundus Cresce, in autunno, sotto aghifoglie (pino silvestre e abete bianco). Specie non molto comune. Cappello 5-15 cm, bruno-bistro,
DettagliMAIS DI ROCCACONTRADA CENNI STORICI ED AREA DI DIFFUSIONE
MAIS DI ROCCACONTRADA CENNI STORICI ED AREA DI DIFFUSIONE Il mais ottofile di Roccacontrada e una varieta locale di mais da polenta tipica delle Marche e reperita nei dintorni di Arcevia, da cui appunto
DettagliOrdinanza del DFI sui requisiti per micologi provvisti di attestato
Ordinanza del DFI sui requisiti per micologi provvisti di attestato (Ordinanza sui micologi) 1 817.49 del 26 giugno 1995 (Stato 27 dicembre 2005) Il Dipartimento federale dell interno, visto l articolo
Dettaglisalici da ceste CORSO DI CESTERIA
Ecomuseo delle Acque Largo Beorcje 12 - Borgo Molino 33013 Gemona del Friuli (UD) info@ecomuseodelleacque.it www.ecomuseodelleacque.it CORSO DI CESTERIA salici da ceste Il salice da vimini (S. viminalis)
DettagliF.O.I. onlus - C.T.N. ONDULATI & PSITTACIDI A G A P O R N I S 1 CLASSIFICAZIONE SPECIE SOTTOSPECIE MUTAZIONE. ablectanae essuna.
A G A P O R N I S 1 CLASSIFICAZIONE 1 Ordine: Famiglia: Sottofamiglia: Genere: Psittaciformes Psittacidae Psittacinae Agapornis SPECIE SOTTOSPECIE MUTAZIONE canus nessuna ablectanae essuna lilianae verde
DettagliCorso di Formazione ASL TO4 febbraio-marzo 2010 Settimo T.se Via Regio Parco n.64
Corso di Formazione ASL TO4 febbraio-marzo 2010 Settimo T.se Via Regio Parco n.64 Indagini morfobotaniche macroscopiche, microscopiche e chimico cromatiche necessarie per la determinazione delle specie
DettagliLe specie di funghi commestibili più comuni
Le specie di funghi commestibili più comuni Macrolepiota procera Mazza di tamburo Cappello: da 10 a 25 cm di diametro, dapprima ovoidale, quasi sferico, poi piano umbonato al centro, con margine sfrangiato;
DettagliCATALOGAZIONE E CLASSIFICAZIONE DEI PLATANI DEL GIARDINO
Antica Birreria Wührer Brescia CATALOGAZIONE E CLASSIFICAZIONE DEI PLATANI DEL GIARDINO COMMITTENTE Antica Birreria Wührer alla Bornata viale Bornata, 46-25123 Brescia Studio di progettazione Gianpietro
DettagliSISTEMATICA DEI PRINCIPALI GENERI DI ASCOMICETI
SISTEMATICA DEI PRINCIPALI GENERI DI ASCOMICETI CLASSSIFICAZIONE SISTEMATICA ORDINE PEZIZALES Principali famiglie: Morchellaceae Helvellaceae Pezizaceae FAMIGLIA MORCHELLACEAE Principali generi: Morchella
DettagliSCHEDE DESCRITTIVE DI ALCUNI FUNGHI DIFFUSI IN CAMPANIA
SCHEDE DESCRITTIVE DI ALCUNI FUNGHI DIFFUSI IN CAMPANIA a cura dell Ufficio Forestazione dell Area Agricoltura Provincia di Napoli Si ringrazia il Micologo Dott. Camillo Iavarone per la gentile collaborazione
DettagliThis is the author's final version of the contribution published as:
This is the author's final version of the contribution published as: A. Contu; L. Perrone; A. Vizzini. Amanita pini, una specie molto caratteristica trovata per la prima volta in Italia. BOLLETTINO DELLA
DettagliGenere AGARICUS. Genere AMANITA
Genere AGARICUS Sporofori sia di grosse sia di piccole dimensioni, con cappello liscio o decorato da una squamatura; lamelle piuttosto fitte di colore dal bianco a rosato libere al gambo; la sporata è
DettagliA G A P O R N I S - 2
A G A P O R N I S - 2 1 CLASSIFICAZIONE Ordine: Famiglia: Sottofamiglia: Genere: Psittaciformes Psittacidae Psittacinae Agapornis SPECIE SOTTOSPECIE MUTAZIONE Fischeri Serie verde: verde (ancestrale),
DettagliLinea CIPOLLA e ZUCCA
Linea CIPOLLA e ZUCCA Diamo sapore alle eccellenze del territorio innovando nel rispetto della tradizione Nel nostro brand i nostri valori TECNOLOGIA & TRADIZIONE Investiamo in innovazione, ma sempre nel
DettagliMARANS I - GENERALITA. Origine
MARANS I - GENERALITA Origine Francia, città portuale di Marans sull Oceano Atlantico. Razza selezionata incrociando polli locali con soggetti di tipologia combattente e più recentemente con la Langschan
DettagliRADICI ESEMPI DI RADICI
RADICI La radice è l'organo della pianta specializzato nell'assorbimento di acqua e sali minerali dal terreno, fondamentali per la vita delle piante. Svolge inoltre il compito di ancoraggio, di conduzione
DettagliDETERMINAZIONE DEI MACROFUNGHI CON APPROFONDIMENTO DELLE TRICHOLOMATACEAE
DETERMINAZIONE DEI MACROFUNGHI CON APPROFONDIMENTO DELLE TRICHOLOMATACEAE di ELIA AMBROSIO LABORATORIO DI MICOLOGIA DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA TERRA, DELL AMBIENTE E DELLA VITA (DISTAV) UNIVERSITÀ DELGI
DettagliCaratterizzazione qualitativa dell asparago Montina coltivato nell ambiente Veneto
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PADOVA DIPARTIMENTO DI AGRONOMIA ANIMALI ALIMENTI RELAZIONE SULL ATTIVITÀ DI RICERCA SVOLTA NELL AMBITO DEL PROGETTO SIGMA Caratterizzazione qualitativa dell asparago Montina
DettagliNORMA DI COMMERCIALIZZAZIONE PER LE ZUCCHINE
NORMA DI COMMERCIALIZZAZIONE PER LE ZUCCHINE Riferimenti legislativi Regolamento (CEE) N. 1292/1981 della Commissione del 12 maggio 1981 che stabilisce la norma di qualità per le zucchine. Regolamento
DettagliLa Montagna Bellunese
La Montagna Bellunese I funghi Autore: Fabio Padovan Associazione Micologica Bresadola e Gruppo Natura Bellunese Progetto didattico sostenuto dalla Il materiale qui contenuto è proprietà intellettuale
DettagliComune di Amatrice FRAGOLA DI AMATRICE DISCIPLINARE DI PRODUZIONE
Comune di Amatrice FRAGOLA DI AMATRICE DISCIPLINARE DI PRODUZIONE Frutto nobile decantato da Ovidio, Plinio e Virgilio trova nell areale del Comune di Amatrice, per le caratteristiche geomorfologiche e
DettagliI FUNGHI COMUNE DI PIEVE EMANUELE
I FUNGHI COMUNE DI PIEVE EMANUELE INTRODUZIONE Fra i frutti positivi dell imboschimento degli ultimi anni e dell ampliamento della superficie dei prati, possiamo certamente annoverare la presenza di numerose
DettagliECOFISIOLOGIA DELLA PRODUZIONE E TECNOLOGIA DI PROGRAMMAZIONE DELLA ROSA IN COLTURA SENZA SUOLO
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PALERMO FACOLTA DI AGRARIA Dipartimento di Agronomia Ambientale e Territoriale Sezione di Orticoltura e Floricoltura ECOFISIOLOGIA DELLA PRODUZIONE E TECNOLOGIA DI PROGRAMMAZIONE
DettagliElenco delle 74 domande suddivise nei 5 argomenti principali
Elenco delle 74 domande suddivise nei 5 argomenti principali 1 - aratteri distintivi generali; 2 - Modalità di conservazione, e accorgimenti per il consumo; 3 - Velenosità e rischi comportamentali; 4 -
DettagliCORSO DI MICOLOGIA Docente : dr. Edoardo Macrì 2 Incontro QUANDO FIORISCONO I FUNGHI I funghi non hanno una data fissa di comparsa. La loro " fioritura " dipende infatti dalle condizioni climatiche e dal
DettagliCedrus, Cedro (Pinaceae)
, Cedro (Pinaceae) atlantica, Cedro dell Atlante Conifera sempreverde originaria dell'algeria e del Marocco, dal portamento imponente, eretto, dalla cima allarga orizzontalmente, i cui rami inizialmente
DettagliPresidio MICHELANGELO - Bari A.S. 2008/2009. Parte II
Presidio MICHELANGELO - Bari Classe 1^A A.S. 2008/2009 Prof. A.M. D Orazio Parte II Portiamo in classe due funghi quello piccolo, tondeggiante, marrone chiaro e quello grande, marrone-rossiccio. Sono della
DettagliAssociazione Lombarda Avicoltori OLANDESE CON CIUFFO
OLANDESE CON CIUFFO I GENERALITA Origine: Paesi Bassi. Da secoli molto allevato nell Europa centrale. Uovo Peso minimo g. 45 Colore del guscio: bianco. Anello Gallo : 18 Gallina : 16 II TIPOLOGIA ED INDIRIZZI
DettagliLENTICCHIA Lenticchia di Altamura
INDICE 1) Lenticchia di Altamura 2) Lenticchia nera di soleto 3) Cicerchia Bianca della Murgia 4) Cicerchia Screziata della Murgia 5) Cece di Nardò 6) Cece nero rugoso della Murgia 7) Cece nero liscio
Dettaglipeperone e melanzana La ricerca italiana si presenta...
specialità peperone e melanzana La ricerca italiana si presenta... specialità peperone precius f1 IL RIFERIMENTO DI MERCATO PER PRODUZIONE E PEZZATURA Pianta di buon vigore con fogliame ampio e coprente
Dettagli257 specie divise per colore
257 specie divise per colore Fioritura luglio-agosto pendii umidi, malghe, boschi radi, da 1000 a 2300 metri endemica delle Alpi Sud Occidentali Ranunculaceae Aconito di Burnat Aconitum burnatii Pianta
DettagliTUBER BRUMALE Vittadini
TUBER BRUMALE Vittadini Cresce in periodo invernale, da novembre fino a marzo, in simbiosi con latifoglie, (Quercus pubescens, Quercus cerris, Fagus silvatica, Ostrya carpinifolia e Corylus avellana) in
DettagliLa Catalanesca: Varietà Interessante Coltivata In Campania SCAGLIONE G.*, FEDERICO R.*
La Catalanesca: Varietà Interessante Coltivata In Campania SCAGLIONE G.*, FEDERICO R.* *Dipartimento d Arboricoltura, Botanica e Patologia Vegetale, Università degli Studi di Napoli "Federico II". E-mail:
DettagliNOTE COMPLEMENTARI SULLA Lepiota carinii BRES.
«NATURA BRESCIANA» Ann. Mus. Civ. Se. Nat., Brescia, 25 (1988) 1990: 151-158 ADOLFO GALLINARI* e RENATO TOMASI* NOTE COMPLEMENTARI SULLA Lepiota carinii BRES. Mentre andava in stampa il lavoro su "LaLepiota
DettagliRAPPORTO DI STUDIO. Efficacia dell ozono nella conservazione della fragola
RAPPORTO DI STUDIO Efficacia dell ozono nella conservazione della fragola Responsabile scientifico Prof. Gabriele Chilosi Università degli Studi della Tuscia di Viterbo Esecutore della prova Dott. Vincenzo
DettagliAtlante dei funghi commestibili della Basilicata
OSVALDO E ROSARIO TAGLIAVINI Atlante dei funghi commestibili della Basilicata CON LA COLLABORAZIONE DI GIAN LUIGI RANA Consiglio Regionale della Basilicata Prima edizione: agosto 2001 Ristampa: febbraio
DettagliAssociazione Lombarda Avicoltori ANATRA CIUFFATA
ANATRA CIUFFATA I GENERALITA Origine: E' il risultato di una mutazione di anatre comuni europee. Uovo Peso minimo g. 60 Colore del guscio: bianco verdastro. Anello : 16 : 16 II TIPOLOGIA ED INDIRIZZI PER
DettagliSolanacee. MELANZANE cont. da 48 piante in pak da 6 cad. PEPERONI cont. da 48 piante in pak da 6 cad.
MELANZANE cont. da 48 piante in pak da 6 cad. Solanacee MELANZANA LUNGA F1 Il frutto prodotto dalla pianta si presenta in forma allungata, con colore che varia dal violetto al nero brillante. E una pianta
DettagliP o t a t u r a d e l l ' o l i v o
P o t a t u r a d e l l ' o l i v o La potatura è una serie di interventi d asportazione di branche, rami, o parti di esse. Già in tempi antichi autori greci e latini indicarono la potatura tra le principali
DettagliTasso. Famiglia: TAXACEE Genere: TAXUS Taxus baccata English yew
Tasso Famiglia: TAXACEE Genere: TAXUS Taxus baccata English yew Caratteristiche morfologiche E una sempreverde, dioica, che può raggiungere i 10-15 metri di altezza; corteccia rossastra, liscia in giovane
DettagliPiante da Frutto. Tipologia: Nome del frutto: Albicocco. Aurora
Aurora Presenta una elevata vigoria, portamento espanso, produttività elevata ma incostante. Frutto di pezzatura medio elevata, di forma tonda ellittica, di colore di fondo arancio e sovraccolore rosso
Dettagli