STATISTICA - COMUNE DI FERRARA OCCUPAZIONE E DISOCCUPAZIONE A FERRARA NEL 2016

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1 28 Febbraio 2017 n 4 STATISTICA - COMUNE DI FERRARA OCCUPAZIONE E DISOCCUPAZIONE A FERRARA NEL 2016 LE CONSIDERAZIONI DELL ASSESSORA CATERINA FERRI I dati elaborati dall'ufficio Statistica del Comune di Ferrara relativi al mercato del lavoro nel 2016 restituiscono un quadro di conferma del miglioramento già registrato nel 2015, sia in termini di tasso di disoccupazione che di occupazione. La disoccupazione nel nostro comune continua infatti a diminuire, passando dal 10,8% del 2015 al 10,6% del 2016, con un calo di 2,2 punti rispetto al record negativo del 2014 (12,8%). Si tratta di dati ancora lontani dal livello pre-crisi e dalla media regionale, tuttavia non si può non sottolineare il trend positivo nel biennio, che consente seppur timidamente di affermare che si veda una luce in fondo al tunnel della recessione economica iniziata nel Migliorano anche i dati relativi al tasso di occupazione, in particolare dell'occupazione dipendente, nei settori dell'industria manifatturiera, nel commercio e nell'istruzione, di entrambi i generi. Importante anche il riferimento ad un continuo aumento del tasso di attività dei cittadini ferraresi tra i 15 e i 64 anni. Ancor più significativo è il calo dell'1.8% dei cosiddetti NEET (giovani non in cerca di lavoro né in un percorso di formazione). Ciò spiega il dato apparentemente contraddittorio dell'andamento dell'occupazione giovanile, in diminuzione sia sul fronte della disoccupazione (-2,7% rispetto al 2015), che dell'occupazione (-1,1%), si tratta in realtà di un dato positivo, perché dovuto ad una quota di giovani che ha deciso di intraprendere o riprendere un'attività di studio. Non si può certo affermare che il mercato del lavoro nel nostro comune fotografi una situazione di uscita dalla crisi, ma è un dato di fatto che negli ultimi due anni si registra un miglioramento di tutti gli indicatori, che lascia ben sperare per il Per sostenere e favorire la ripresa, il Comune di Ferrara ha lanciato percorso di Lavoro per Ferrara, in sinergia con il patto per il lavoro regionale, che ha portato nell'autunno scorso a diversi incontri di approfondimento con le parti sociali e tutti i portatori di interesse del territorio, e che nelle prossime settimane si concluderà con la presentazione di proposte, poche, concrete, e condivise, per l'incremento del lavoro di qualità nella nostra città.

2 Considerazione introduttiva e nota metodologica Si confermano nel 2016 le positive tendenze rilevate nel 2015 relative al mercato del lavoro a Ferrara: come evidenziano i tassi, l occupazione continua ad aumentare e la disoccupazione a diminuire, anche se con variazioni meno accentuate rispetto all anno precedente. I giovani in età anni sembrano dedicarsi maggiormente allo studio o alla formazione professionale, come si evidenzia dall incremento del numero di studenti a discapito sia del numero di occupati, che di disoccupati che del numero di NEET. Questa dinamica si riscontra soprattutto nel genere femminile. I dati sul mercato del lavoro nel comune di Ferrara vengono ricavati da specifiche indagini effettuate su un campione di famiglie residenti nel comune, tramite intervista diretta a domicilio o telefonica. Le definizioni e i criteri di classificazione degli aggregati ricalcano quelli utilizzati dall Istat nell indagine nazionale sulle Forze di lavoro 1. Per non arrecare inutile disturbo alle famiglie, sono state escluse a priori dal piano di rilevazione le famiglie aventi tutti i componenti, secondo le risultanze anagrafiche, in età superiore ai 74 anni. Le classificazioni sono quindi relative alla popolazione dai 15 ai 74 anni. I dati in valore assoluto riportati nelle tabelle sono arrotondati al migliaio di unità; poiché i totali vengono effettuati sui valori unitari non arrotondati e successivamente arrotondati al migliaio, può accadere che non si realizzi la perfetta quadratura delle tavole. I tassi vengono calcolati sui valori unitari non arrotondati. TASSI DI ATTIVITA', OCCUPAZIONE, DISOCCUPAZIONE, INATTIVITA' PER GENERE anno 2016 differenza in punti % sul 2015 valori percentuali maschi femmine totale maschi femmine totale TASSO DI OCCUPAZIONE ,2 65,4 69,2 +1,0 +0,3 +0,7 TASSO DI DISOCCUPAZIONE 10,1 11,1 10,6-0,3-0,3-0,2 TASSO DI ATTIVITA' ,5 73,6 77,4 +1,0 +0,2 +0,6 TASSO DI INATTIVITA' ,5 26,4 22,6-1,0-0,2-0,6 OCCUPATI Aumenta di 0,7 di punti percentuali, nel 2016 rispetto all anno precedente, il tasso di occupazione della popolazione dai 15 ai 64 anni, attestandosi al 69,2%. In valore assoluto gli occupati aumentano di 400 unità rispetto all anno precedente, raggiungendo quota persone; in particolare si nota l incremento dei lavoratori alle dipendenze ( unità), mentre si registra una diminuzione di lavoro indipendente (-800 unità) e di parasubordinati (-100 unità). L occupazione alle dipendenze aumenta soprattutto relativamente ai lavoratori con contratto a termine (+900 persone). I dipendenti a tempo indeterminato denotano un aumento di lavoratori part-time (+600 unità), parzialmente compensato da una riduzione di contratti a tempo pieno (-500 unità). Sono stati inoltre rilevati lavoratori senza contratto, in crescita di 300 unità rispetto al Tra questi sono inclusi i lavoratori retribuiti con voucher, che ne rappresentano circa il 30%. 1 Si veda l ultimo paragrafo Glossario.

3 OCCUPATI PER TIPOLOGIA DI ORARIO, POSIZIONE, CARATTERE DELL'OCCUPAZIONE E GENERE anno 2016 variazioni sul 2015 Incidenza % valori assoluti (in migliaia) assolute (in migliaia) percentuali anno 2016 MASCHI E FEMMINE OCCUPATI 57,6 0,4 0,6% 100% Dipendenti 45,4 1,2 2,7% 79% A tempo indeterminato 38,0 0,1 0,2% 66% a tempo pieno 32,5-0,5-1,6% 56% a tempo parziale 5,5 0,6 11,6% 10% A termine 6,0 0,9 16,6% 10% a tempo pieno 4,2 0,8 23,4% 7% a tempo parziale 1,8 0,1 3,3% 3% Senza contratto 1,3 0,3 24,4% 2% Indipendenti 12,0-0,8-6,0% 21% Parasubordinati 0,2-0,1-22,5% 0% Occupati in C.I.G. 1,1 0,5 80,2% 2% MASCHI OCCUPATI 29,7 0,4 1,3% 100% Dipendenti 21,4 1,4 7,1% 72% A tempo indeterminato 18,5 0,7 4,1% 62% a tempo pieno 17,7 0,3 1,8% 60% a tempo parziale 0,8 0,4 100,0% 3% A termine 2,5 0,8 44,3% 9% a tempo pieno 1,9 0,6 51,4% 6% a tempo parziale 0,7 0,1 27,6% 2% Senza contratto 0,4-0,1-20,9% 1% Indipendenti 8,3-1,0-11,1% 28% Parasubordinati 0,0 0,0-0% Occupati in C.I.G. 0,6 0,3 102,0% 2% FEMMINE OCCUPATI 27,9 0,0-0,1% 100% Dipendenti 23,9-0,2-1,0% 86% A tempo indeterminato 19,5-0,7-3,3% 70% a tempo pieno 14,8-0,8-5,1% 53% a tempo parziale 4,7 0,2 3,5% 17% A termine 3,5 0,1 2,2% 12% a tempo pieno 2,3 0,2 7,6% 8% a tempo parziale 1,1-0,1-7,2% 4% Senza contratto 1,0 0,4 57,4% 4% Indipendenti 3,7 0,3 7,9% 13% Parasubordinati 0,2-0,1-22,5% 1% Occupati in C.I.G. 0,5 0,2 57,2% 2% Aumentano i lavoratori in C.I.G. di 500 persone rispetto all anno precedente, attestandosi sulle unità. L occupazione alle dipendenze aumenta soprattutto nell industria manifatturiera (+500 unità), nel commercio e riparazione auto e moto (+700 unità) e nei servizi di istruzione (+700 unità). L occupazione indipendente diminuisce soprattutto nelle costruzioni (-200 unità), nel commercio (-200 unità), nei servizi di informazione e comunicazione (che comprendono principalmente le attività di consulenza informatica e produzione software, -300 unità) e nelle attività libero professionali (-200 unità). 3

4 OCCUPATI PER POSIZIONE E SEZIONE DI ATTIVITA' ECONOMICA (Ateco 2007) anno 2016 variazioni sul 2015 valori assoluti in migliaia variazioni assolute (in migliaia) variazioni percentuali Indipend enti e parasub ordinati Totale Indipend enti e parasub ordinati Totale Indipend enti e parasub ordinati Totale Dipende Dipende Dipende Sezione di attività nti nti nti A. Agricoltura 0,7 1,6 2,3-0,2 0,1-0,1-23,3% 8,3% -4,5% B.C. Attività manifatturiere ed estrattive 8,2 0,4 8,6 0,5 0,0 0,6 7,0% 11,9% 7,2% D.E. Fornitura di energia e gestione rifiuti 0,7 0,0 0,7-0,2 0,0-0,2-24,9% - -24,9% F. Costruzioni 1,5 1,0 2,4-0,1-0,2-0,4-9,1% -19,8% -13,7% Totale industria 10,4 1,4 11,8 0,1-0,2 0,0 1,4% -12,2% -0,4% G. Commercio e riparazione auto e moto 5,6 2,8 8,3 0,7-0,2 0,5 15,3% -7,2% 6,7% H. Trasporto e magazzinaggio 1,8 0,2 2,1 0,1 0,1 0,2 5,0% 50,9% 8,8% I. Servizi di alloggio e ristorazione 2,3 1,1 3,4-0,3 0,0-0,3-12,5% -2,2% -9,4% - di cui: I.56. Attività dei servizi di ristorazione 2,1 1,0 3,0-0,3 0,0-0,3-13,8% 2,6% -9,3% J. Servizi di informazione e comunicazione 1,0 0,4 1,4 0,3-0,3 0,1 50,6% -37,9% 4,8% K. Attività finanziarie e assicurative 2,1 0,3 2,4 0,2 0,0 0,2 12,1% 6,7% 11,3% L. Attività immobiliari 0,1 0,3 0,4 0,1 0,0 0,1 - -9,7% 17,1% M. Attività professionali, scientifiche e tecniche 1,4 2,5 4,0 0,1-0,2-0,1 9,2% -7,7% -2,3% N. Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese 1,3 0,2 1,5 0,3 0,0 0,3 33,0% 11,5% 30,2% O. Amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale obbligatoria 4,6 0,0 4,6-0,2-0,1-0,3-3,8% -66,7% -5,2% P. Istruzione 5,0 0,0 5,0 0,7 0,0 0,6 15,9% -50,0% 14,8% Q. Sanità e assistenza sociale 5,3 0,7 6,1-0,4-0,1-0,5-7,5% -7,8% -7,5% R. Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento 0,5 0,3 0,8 0,0-0,1-0,1-2,0% -17,0% -7,9% S. Altre attività di servizi 1,4 0,4 1,8-0,2 0,1-0,1-10,7% 34,5% -3,7% T. Attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro di personale domestico 1,8 0,0 1,8-0,2 0,0-0,2-10,3% - -10,3% Totale servizi 34,2 9,3 43,5 1,3-0,8 0,5 3,8% -7,5% 1,2% Totale occupati 45,4 12,2 57,6 1,2-0,8 0,4 2,7% -6,3% 0,6% Complessivamente l imprenditoria diminuisce del 6,3% rispetto al 2015, a fronte di un aumento di occupazione alle dipendenze del 2,7%. La diminuzione dell occupazione alle dipendenze che si nota in agricoltura può essere influenzata da fattori stagionali che la rilevazione non ha potuto cogliere 2. L occupazione resta complessivamente pressoché invariata nell industria, dove l incremento occupazionale che si registra nelle attività manifatturiere viene compensato in negativo soprattutto dal decremento occupazionale nelle costruzioni; nell'insieme l occupazione aumenta invece nel settore dei servizi, per merito dell incremento del lavoro alle dipendenze, parzialmente compensato da una perdita di indipendenti. Occupati differenze di genere L occupazione maschile aumenta maggiormente di quella femminile: il tasso di occupazione maschile anni, attestandosi sul valore di 73,2%, cresce, rispetto all anno precedente, di un punto percentuale, mentre quello femminile, pari a 65,4%, aumenta di soli 0,3 punti. L incremento del tasso di occupazione femminile è in realtà dovuto al decremento di popolazione totale in età anni (-300 donne rispetto all anno precedente), dato che 2 Purtroppo non è stato possibile realizzare le indagini degli ultimi due anni nei mesi corrispondenti, per cui le variazioni dell occupazione stagionale, come specialmente quella agricola, possono essere in parte determinate da questo fattore. 4

5 l occupazione complessiva femminile non cambia rispetto al 2015, restando invariata a quota nella classe anni e a quota nella classe anni. L occupazione maschile aumenta nella categoria dei lavoratori dipendenti (+1.400), mentre diminuisce in quella dei lavoratori indipendenti (-1.000). Aumentano sia i contratti a tempo indeterminato (+700) che quelli a tempo determinato (+800). Variazioni meno accentuate e in controtendenza rispetto all altro genere si notano nell occupazione femminile, che si presenta in leggera diminuzione nell occupazione alle dipendenze (-200 unità) e in leggero aumento in quella indipendente (+300). La diminuzione delle lavoratrici dipendenti è dovuta soprattutto al calo di dipendenti a tempo indeterminato e a tempo pieno (-800), parzialmente compensata dai leggeri aumenti delle altre tipologie contrattuali di lavoro alle dipendenze ma, soprattutto, dall aumento delle lavoratrici senza contratto (+400), che raggiungono quota (di cui il 30% circa retribuite con voucher). Per entrambi i generi aumenta il numero di cassintegrati: +300 per gli uomini, +200 per le donne. POPOLAZIONE PER CONDIZIONE E CLASSI DI ETÀ anno 2016 variazioni sul 2015 Incidenza % valori assoluti (in migliaia) assolute (in migliaia) anno 2016 MASCHI E FEMMINE in età anni Totale popolazione 98,6-0,5 100,0% Occupati 57,6 0,4 58,4% In cerca di occupazione 6,8-0,1 6,9% Forze di lavoro 64,4 0,2 65,4% Inattivi 34,1-0,7 34,6% in età anni Totale popolazione 81,4-0,4 100,0% Occupati 56,4 0,3 69,2% In cerca di occupazione 6,7-0,1 8,2% Forze di lavoro 63,1 0,2 77,4% Inattivi 18,4-0,6 22,6% MASCHI in età anni Totale popolazione 47,2-0,1 100,0% Occupati 29,7 0,4 63,0% In cerca di occupazione 3,4 0,0 7,1% Forze di lavoro 33,1 0,3 70,1% Inattivi 14,1-0,5 29,9% in età anni Totale popolazione 39,5-0,1 100,0% Occupati 28,9 0,3 73,2% In cerca di occupazione 3,3 0,0 8,3% Forze di lavoro 32,2 0,3 81,5% Inattivi 7,3-0,4 18,5% FEMMINE in età anni Totale popolazione 51,3-0,3 100,0% Occupati 27,9 0,0 54,3% In cerca di occupazione 3,5-0,1 6,7% Forze di lavoro 31,3-0,1 61,0% Inattivi 20,0-0,2 39,0% in età anni Totale popolazione 42,0-0,3 100,0% Occupati 27,5 0,0 65,4% In cerca di occupazione 3,4-0,1 8,2% Forze di lavoro 30,9-0,1 73,6% Inattivi 11,1-0,2 26,4% 5

6 DISOCCUPATI Si attesta sul valore di 10,6% il tasso di disoccupazione nel 2016, in diminuzione di 0,2 punti percentuali sul Il numero di persone in cerca di occupazione si stima complessivamente nel 2016 in unità, in calo di 100 unità rispetto all anno precedente. Diminuiscono sia il tasso di disoccupazione maschile che quello femminile, entrambi di 0,3 punti percentuali. Il tasso maschile diminuisce pur restando invariato il numero dei cerca lavoro, in quanto aumenta il denominatore, formato dalle forze di lavoro, in aumento a causa di un incremento del numero di occupati. Il tasso femminile diminuisce in presenza di un leggero calo di disoccupate, più che proporzionale al calo di forze lavoro (dovuto proprio al calo di disoccupate, rimanendo invariato il numero di occupate). TASSO DI DISOCCUPAZIONE anno 2016 differenza in punti % sul 2015 valori percentuali maschi femmine totale maschi femmine totale 10,1 11,1 10,6-0,3-0,3-0,2 PERSONE IN CERCA DI OCCUPAZIONE anno 2016 variazioni assolute un migliaia sul 2015 valori assoluti in migliaia maschi femmine totale maschi femmine totale 3,4 3,5 6,8 0,0-0,1-0,1 OCCUPAZIONE E DISOCCUPAZIONE GIOVANILE Appare contradditorio l andamento dell occupazione nei giovani in età dai 15 ai 29 anni, che si presenta in diminuzione sia sul fronte della disoccupazione che su quello dell occupazione. Notiamo infatti che calano, rispetto all anno precedente, sia il tasso di occupazione (-1,1 punti percentuali) che il tasso di disoccupazione (-2,7 punti percentuali). Tale andamento è determinato da una quota di giovani che passa dalla popolazione attiva a quella inattiva, per intraprendere o riprendere un attività di studio. Aumentano infatti, rispetto all anno precedente, gli inattivi che si dichiarano studenti, che si incrementano attingendo, oltre che alla popolazione attiva, anche dai NEET (persone che non lavorano, non lo cercano e non studiano). Osserviamo infatti una diminuzione di 500 unità di popolazione attiva (-300 disoccupati, -200 occupati) e un corrispondente aumento di 500 unità di inattivi; questi ultimi evidenziano un aumento di 800 unità di studenti e una diminuzione di 300 unità NEET. TASSI DI ATTIVITA', OCCUPAZIONE, DISOCCUPAZIONE, INATTIVITA' PER GENERE NEI GIOVANI IN ETA' ANNI anno 2016 differenza in punti % sul 2015 valori percentuali maschi femmine totale maschi femmine totale TASSO DI OCCUPAZIONE ,1 36,7 37,9 +1,3-3,4-1,1 TASSO DI DISOCCUPAZIONE ,5 21,8 23,8-4,1-1,5-2,7 TASSO DI ATTIVITA' , ,8-1,2-5,3-3,2 TASSO DI INATTIVITA' ,5 53,0 50,2 +1,2 +5,3 +3,2 NEET (% su pop. totale anni) 1,2 8,7 4,8-1,3-2,4-1,8 6

7 Osservando il fenomeno per genere, si nota che queste dinamiche sono presenti in entrambi i generi, anche se in modo più accentuato per quello femminile. Il passaggio da attivi a inattivi è infatti più accentuato per le giovani (400 unità) che non per i giovani (100 unità). Osserviamo inoltre che il tasso di occupazione maschile presenta una variazione positiva (+1,3 punti percentuali), al contrario di quello femminile (-3,4 punti), mentre quello di disoccupazione maschile è in diminuzione maggiore di quello femminile (rispettivamente -4,1 e -1,5 punti percentuali). Per i maschi possiamo quindi affermare che la disoccupazione maschile cala non solo a favore di un incremento di studenti ma anche di occupati. Per le femmine invece c è un passaggio sia di occupate che di disoccupate alla condizione di studentessa. POPOLAZIONE PER CONDIZIONE IN ETA' ANNI anno 2016 variazioni sul 2015 Incidenza % valori assoluti (in migliaia) assolute (in migliaia) anno 2016 MASCHI E FEMMINE Occupati 5,9-0,2 38% In cerca di occupazione 1,8-0,3 12% Inattivi 7,8 0,5 50% di cui: 0,0 studenti 7,1 0,8 45% NEET 0,8-0,3 5% Totale popolazione ,6 0,0 100% MASCHI Occupati 3,1 0,1 39% In cerca di occupazione 1,1-0,2 13% Inattivi 3,8 0,1 48% di cui: 0,0 studenti 3,7 0,2 46% NEET 0,1-0,1 1% Totale popolazione ,0 0,0 100% FEMMINE Occupati 2,8-0,3 37% In cerca di occupazione 0,8-0,2 10% Inattivi 4,0 0,4 53% di cui: 0,0 studenti 3,4 0,6 44% NEET 0,7-0,2 9% Totale popolazione ,6 0,0 100% FORZE DI LAVORO E INATTIVI Aumentano le forze di lavoro, sia in età che in età anni, a causa dell aumento del numero di occupati, superiore alla diminuzione di persone in cerca di lavoro; questo, insieme a un calo di popolazione totale nelle corrispondenti fasce di età, determina un aumento del tasso di attività che, per la fascia anni, si porta al 77,4%, in crescita di 0,6 punti percentuali rispetto all anno precedente. Gli inattivi invece diminuiscono (-700 unità nella classe anni, -600 in quella 15-64); il calo è più che proporzionale rispetto alla diminuzione della corrispondente popolazione, quindi diminuisce il tasso di inattività di 0,6 punti, attestandosi al 22,6%. Analizzando i dati per genere notiamo che le forze di lavoro aumentano solo nel genere maschile, per un incremento del numero di occupati (resta invariato il numero di persone in cerca di lavoro); per le donne invece la diminuzione di disoccupate e la stabilità del numero di occupate rispetto all anno precedente, determinano un leggero calo di forze di lavoro (-100 unità). La diminuzione della corrispondente popolazione totale determina tuttavia un aumento del tasso di attività per entrambi i generi, ovviamente più accentuato per i maschi: il tasso di attività maschile 15-64, che si attesta al valore di 81,5%, è in crescita di un punto percentuale, mentre quello femminile, che si attesta sul valore di 73,6%, cresce di 0,2 punti percentuali. 7

8 SERIE STORICHE Tasso di occupazione anni ,7 60,9 65, ,8 62,0 68, ,5 61,1 67, ,8 63,4 67, ,2 61,6 65, ,2 63,8 67, ,4 62,1 65, ,3 63,8 66, ,1 64,3 66, ,2 65,1 68, ,2 65,4 69,2 70,0 69,0 68,0 67,0 66,0 65,0 64,0 63,0 62,0 Tasso di occupazione anni Tasso di occupazione anni ,3 42,8 42, ,3 39,3 41, ,9 40,0 37, ,6 35,4 35, ,9 36,1 36, ,0 35,6 37, ,1 34,8 34, ,3 27,0 28, ,1 30,2 32, ,8 40,1 39, ,1 36,7 37,9 45,0 43,0 41,0 39,0 37,0 35,0 33,0 31,0 29,0 27,0 25,0 Tasso di occupazione anni Tasso di disoccupazione totale ,7 7,4 5, ,9 8,5 6, ,2 6,9 6, ,6 7,5 7, ,1 8,4 7, ,4 9,0 8, ,5 10,2 10, ,4 11,3 10, ,6 12,0 12, ,4 11,4 10, ,1 11,1 10,6 14,0 12,0 10,0 8,0 6,0 4,0 2,0 Tasso di disoccupazione totale 8

9 Tasso di disoccupazione anni ,6 12,5 12, ,3 22,1 16, ,4 12,7 18, ,3 19,6 21, ,1 18,3 21, ,0 23,8 21, ,3 27,6 28, ,5 37,9 36, ,5 35,7 30, ,6 23,3 26, ,5 21,8 23,8 40,0 35,0 30,0 25,0 20,0 15,0 10,0 5,0 Tasso di disoccupazione anni Tasso di attività anni ,5 65,8 69, ,9 67,8 72, ,7 65,7 71, ,8 68,5 72, ,7 67,3 71, ,2 70,3 73, ,8 69,2 73, ,5 72,0 75, ,1 73,0 76, ,5 73,4 76, ,5 73,6 77, Tasso di attività anni Tasso di inattività anni ,5 34,3 30, ,1 32,3 27, ,3 34,4 28, ,2 31,5 28, ,3 32,8 28, ,9 29,8 26, ,2 30,8 26, ,5 28,1 24, ,9 27,0 24, ,5 26,6 23, ,5 26,4 22,6 35,0 33,0 31,0 29,0 27,0 25,0 23,0 21,0 19,0 17,0 15,0 Tasso di inattività anni Popolazione anni al netto delle convivenze Popolazione anni (maschi e femmine al netto delle convivenze) 9

10 GLOSSARIO Occupati: comprendono le persone dai 15 ai 74 anni che nella settimana di riferimento: - hanno svolto almeno un ora di lavoro in una qualsiasi attività che preveda un corrispettivo monetario o in natura; - hanno svolto almeno un ora di lavoro non retribuito nella ditta di un familiare nella quale collaborano abitualmente; - sono assenti dal lavoro (ad esempio, per ferie o malattia). I dipendenti assenti dal lavoro sono considerati occupati se l assenza non supera tre mesi, oppure se durante l assenza continuano a percepire almeno il 50% della retribuzione. Gli indipendenti assenti dal lavoro sono considerati occupati se, durante il periodo di assenza, mantengono l attività. Persone in cerca di occupazione: comprendono le persone non occupate tra 15 e 74 anni che: - hanno effettuato almeno un azione attiva di ricerca di lavoro nei trenta giorni che precedono l intervista e sono disponibili a lavorare (o ad avviare un attività autonoma) entro le due settimane successive all intervista; - oppure, inizieranno un lavoro entro tre mesi dalla data dell intervista e sono disponibili a lavorare (o ad avviare un attività autonoma) entro le due settimane successive all intervista, qualora fosse possibile anticipare l inizio del lavoro. NEET: ci sono diverse varianti sul metodo di calcolo di questo aggregato; noi abbiamo utilizzato il seguente: giovani in età compresa tra i 15 e i 29 anni che non sono occupati, non cercano attivamente lavoro e non studiano. L Istat considera tra i NEET solo chi non lavora e non studia, includendo chi cerca attivamente lavoro. Forze di lavoro: comprendono occupati e persone in cerca di occupazione. Inattivi: persone che non sono occupate e non cercano lavoro (non forze di lavoro). Tasso di occupazione: rapporto tra gli occupati e la corrispondente popolazione di riferimento. Tasso di disoccupazione: rapporto tra le persone in cerca di occupazione e le corrispondenti forze di lavoro. Tasso di attività: rapporto tra le persone appartenenti alle forze di lavoro e la corrispondente popolazione di riferimento. Tasso di inattività: rapporto tra le persone non appartenenti alle forze di lavoro e la corrispondente popolazione di riferimento. La somma del tasso di inattività e del tasso di attività è pari al 100 per cento. Al fine di favorire la diffusione e l utilizzazione dei dati e delle informazioni è consentita la riproduzione parziale o totale del contenuto della presente pubblicazione, con citazione della fonte: Sistan, Comune di Ferrara, Ufficio Statistica. Per ulteriori informazioni: Ufficio STATISTICA Via Mons. Luigi Maverna 4 FERRARA Tel , Fax statistica@comune.fe.it Responsabile: Ing.Fabio De Luigi - Staff: Stefania Agostini, Caterina Malucelli, Micaela Pora, Michele Siviero 10