MaB Sila. Linee Guida del Piano Opera0vo di ges0one della Riserva della Biosfera MaB Sila. 02 Febbraio incontro. Camera di Commercio di Cosenza
|
|
- Gilda Rita Antonella
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 MaB Sila incontro Linee Guida del Piano Opera0vo di ges0one della Riserva della Biosfera MaB Sila 02 Febbraio 2017 Camera di Commercio di Cosenza Sala riunioni del Consiglio A. Petraglia
2 Il programma Man and Biosphere UNESCO Il programma Man and Biosphere dell UNESCO promuove approcci interdisciplinari per la la ricerca e l'istruzione per la conservazione degli ecosistemi e l'uso sostenibile delle risorse naturali. La rete mondiale delle Riserve della Biosfera comprende 651 si0 in 120 Paesi, 13 in Italia. 2
3 La Riserva MaB Sila La Riserva MaB Sila è stata istituita nel Superficie Territoriale 357,294 ha Core area(s): 6, ha Buffer zone(s): 59, ha Transition area(s): 290, ha Abitanti Comuni Comuni del Parco Nazionale della Sila e 48 Comuni fuori dal perimetro del Parco. 3
4 Il piano di ges0one Il Piano di gestione della Riserva MaB Sila è strutturato in: 1. Predisposizione preliminare del piano di gestione, strutturato su 3 assi tematici: ü conservazione; ü sviluppo sostenibile; ü logistica, educazione, ricerca e monitoraggio. 2. Individuazione delle priorità espresse dalle comunità e dal territorio (Focus). 3. Predisposizione delle azioni di gestione: ü possibili azioni (progetti, programmi, accordi di rete); ü stakeolders coinvolti; ü Risorse finanziarie, tecniche e umane; ü modalità e tempi di fatttibilità. 4. Analisi degli strumenti di governo del territorio e del sistema di governance. 4
5 L impostazione del piano di ges0one Conservazione Analisi delle buone pratiche Focus Tematici Supporto Azioni (strategiche e funzionali) Sviluppo responsabilità costi opportunità di finanziamento 5
6 I seoori di analisi delle buone pra0che ü Patrimonio Culturale: musei e siti culturali ü Cultura materiale: artigianato, agricoltura, gastronomia ü Ambiente: patrimonio naturalistico, paesaggio, produzioni energetiche ü Turismo: ricettività, eventi 6
7 Criteri per la definizione delle buone pra0che 1.1 relazione armoniosa tra le attività praticate e la naturale evoluzione del territorio 1. Sostenibilità Ambientale 1.2 presenza di sistemi di tutela dell ambiente e della biodiversità 1.3 conservazione dinamica del territorio e del paesaggio/gestione adattiva del territorio 2. Sviluppo economico inclusivo e innovazione 2.1 promozione del saper fare delle comunità locali e utilizzo di risorse locali 2.2 utilizzo di prodotti locali e di prestazioni di altre realtà locali, valorizzazione dei sistemi di distribuzione locale 1.3 creazione di micro-distretti e sviluppo di indotti funzionali 7
8 Criteri per la definizione delle buone pra0che 3. Sviluppo sociale inclusivo 3.1 coinvolgimento attivo della comunità locale e forme di partecipazione 3.2 investimento sui giovani, in formazione e ricerca 3.3 attenzione a welfare e benessere delle persone coinvolte parità di genere e coinvolgimento delle minoranze 4. Capacità di atvazione di re0 funzionali 4.1 presenza e valorizzazione di scambi con realtà affini dentro il territorio della Riserva. 4.2 capacità di dialogo e collaborazione con soggetti e realtà sovralocali/internazionale 4.3 capacità di collaborazione intersettoriale 5. Resilenza territoriale 5.1 utilizzo o reintroduzione di pratiche tradizionali finalizzate alla tutela del territorio 5.2 introduzione di nuove pratiche, in discontinuità con la tradizione, ma coerenti e funzionali al mantenimento del territorio e della comunità locale 5.3 attivazione di processi di conservazione e rinnovamento del territorio e delle sue caratteristiche 8
9 Focus Tema0ci 1. P i a n o d e l l a Conservazione Riconoscimento e sensibilizzazione Tutela e prevenzione Fruizione Ambinetale Biodiversità 3 piani di azione: 2. Piano dello Sviluppo Sostenibile Energie rinnovabili Turismo responsabile Produzioni locali Patrimonio culturale Mobilità sostenibile 3. Piano di Supporto Logis0co 9
10 ProgeT Strategici ü Capacità di le e creare nuove opportunità di networking ü Capacità di creare servizi e valori aggiun@ al territorio della Riserva ü Capacità di creare ricadute posi@ve sui territori nel breve termine e in prospetva ü Capacità di atrare risorse per la loro realizzazione ü Priorità strategica per il consolidamento e lo sviluppo dei temi ü Aderenza ai principi del programma MaB 10
11 I. Piano della conservazione dell area MaB Funzione di conservazione contributo alla conservazione dei paesaggi, degli ecosistemi, delle specie e della variabilità gene0ca ObieTvi: La sensibilizzazione verso la protezione e conservazione dei valori naturalis0ci del territorio della Riserva; Lo scambio di conoscenze u0li alla tutela del territorio della Riserva; La realizzazione di indagini u0li alla tutela e prevenzione dei rischi del territorio della Riserva; L integrazione della tutela con un uso correoo del territorio; Il miglioramento della ges0one delle foreste, aree parco, aree SIC e Si0 Natura 2000; Il miglioramento della ges@one della frequentazione sui si0 e aree proteve; 11
12 I. Piano della conservazione dell area MaB / proget strategici 1.1 Consapevolezza, promozione e mobilitazione nei confron0 delle risorse e valori del territorio della Riserva 1.2 Salvaguardia e prevenzione del territorio e delle aree proteoe 1.3 Salvaguardia e promozione della biodiversità Azioni per favorire programmi internazionali sulla promozione della salvaguardia ambientale Monitoraggio delle componen@ del paesaggio e delle aree proteve Promozione della con@nuità ecologica nella Riserva: greenways transnazionali 1.4 Fruizione ambientale sostenibile Linee guida per la fruizione consapevole delle aree proteve 12
13 I. Piano dello sviluppo sostenibile dell area MaB Funzione di sviluppo incen0vare lo sviluppo sostenibile economico ed umano sul piano socio culturale ed ecologico ObieTvi: favorire lo sviluppo di forme di turismo responsabili, con avenzione all ecoturismo e al turismo culturale; favorire lo sviluppo socio economico sostenibile; mantenere la qualità della vita nelle aree rurali; rinforzare le qualità dei prodot e servizi del territorio; promuovere azioni di cooperazione territoriale; atrare inves0men0 esterni e internazionali; 13
14 II. Piano dello sviluppo sostenibile dell area MaB / proget strategici 2.1 Energie rinnovabili atvazione di un programma di recupero energe0co degli edifici storici 2.2 Produzioni locali cos@tuzione di un consorzio per la promozione sui merca@ internazionali delle locali legate al territorio della riserva 2.3 Turismo responsabile 2.4 Patrimonio Culturale 2.5 Mobilità sostenibile studio dei flussi turis0ci e promozione di azioni di visitor management per otmizzare l avratvità del territorio Realizzazione di una Casa della Sostenibilità Sila MaB UNESCO come Museo e visitor centre del territorio della Riserva Armonizzazione e estensione delle piste ciclabili nella Riserva Estensione o introduzione di naveoe smart 14
15 III. Piano di supporto logis0co Funzione di supporto logis0co fornire supporto a proget dimostra0vi, di educazione ambientale e formazione, di ricerca e monitoraggio in tema di conservazione e sviluppo sostenibile a livello locale, regionale, nazionale ObieTvi: creare le condizioni otmali per favorire e sostenere le possibilità di raggiungere gli obietvi espressi dai piani della conservazione e dello sviluppo sostenibile; favorire la crescita culturale delle comunità locali e la loro sostenibilità, familiarità e preparazione nei confron@ del programma MaB dell UNESCO; creare condizioni di raccordo e coordinamento tra gli en0 locali; atvare misure di sostegno ai piccoli comuni; sviluppare e/o consolidare le occasioni di scambio culturale tra i territori; sostenere la conoscenza scien0fica della Riserva della biosfera; comunicare ai cioadini e coinvolgere gli aoori nella ges0one del territorio; miglioramento dell accessibilità ai servizi; miglioramento della qualità della vita dei residen0; promuovere azioni di cooperazione territoriale; 15
16 III. Piano di supporto logis0co / proget strategici 3.1 Educazione atvazione di una rete di formazione/capacity building sul territorio MaB / Programma di ESD (Educa@on Sustainable Development) 3.2 Ricerca atvazione, anche in forma di partenariato, di un Forum / rete della Riserva 3.3 Partecipazione, coinvolgimento 3.4 Networking e cooperazione 3.5 Consolidamento ges0one Realizzazione di una web-community per informare e raccogliere idee sul futuro del territorio ATvazione di un desk progeoazione EU e partenariato Realizzazione e applicazione di un marchio Sila Riserva Biosfera per la promozione e ges@one delle atvità sul territorio Promozione della partnership pubblico privata e realizzazione di un incubatore di start up innova0ve 3.6 Comunicazione e promozione Realizzazione di un portale di comunicazione Sila 16
17 FINALITA IL PARTENARIATO PROGETTO RISERVA MaB ( art 6) COSTITUZIONE DI UN ORGANISMO RAPPRESENTATIVO QUALE PUNTO DI RIFERIMENTO ED INTERLOCUTORE PRIVILEGIATO DELLA REGIONE CALABRIA NELLA DEFINIZIONE DELLE POLITICHE DI SVILUPPO SOSTENIBILE DEL TERRITORIO NELLA PROSSIMA PROGRAMMAZIONE DEI FONDI POR obie&vi I SoggeT sovoscrivori il presente Protocollo d intesa si pongono quale finalità ul@ma quella di garan@re le tre funzionalità della Riserva MaB: 1.la conservazione dei paesaggi, degli habitat, degli ecosistemi, delle specie, delle diversità; 2.lo sviluppo armonico del territorio seguendo un approccio eco-sostenibile; 3.la logis0ca di supporto ad atvità di ricerca e di formazione, affinché la Riserva di Biosfera divenga un modello di buone pra0che da emulare, anche, oltre i suoi stessi confini geografici. funzioni cooperare per l aouazione di tuoo quanto sarà previsto nel Programma MaB Sila ; cos0tuire un organismo ges0onale (comitato di ges0one); supportare azioni di promozione del territorio finalizzate a facilitare lo sviluppo integrato delineato dal Programma MaB Sila ; adooare poli0che di eco sostenibilità nei rispetvi programmi di sviluppo territoriale finalizza0 a raggiungere l obietvo generale del progeoo MaB Sila. prospe&ve di lungo periodo Creare le condizioni per uno sviluppo sostenibile del territorio a vantaggio delle future generazioni. Coperture finanziarie Finanziamento delle poli@che avraverso linee di intervento della prossima programmazione dei fondi POR
18 Finalità della Fondazione In relazione alle priorità strategiche per lo sviluppo economico della Riserva MAB Sila e negli ambi@ e secondo le priorità indica@ dal Piano del Parco Nazionale della Sila, la Fondazione persegue le finalità di promuovere la diffusione della cultura della tutela e salvaguardia del patrimonio ambientale per garan@re la con@nuità delle specie a vantaggio delle future generazioni, di sostenere le misure per lo sviluppo dell'economia e le poli@che atve del lavoro coeren@ con lo sviluppo sostenibile. La fondazione si ispira alle finalità del programma Man And The Biosphere" dell'unesco e più in generale alla strategia di conservazione, di sviluppo sostenibile e di tutela dell'ambiente avraverso la promozione e la diffusione della cultura tecnico-scien@fica nei territori della Riserva della Biosfera "MAB SILA" dell'unesco. La Fondazione opera sulla base di piani triennali perseguendo i tre obietvi cardine previs@ dal riconoscimento UNESCO: Ø Sviluppo economico-sociale nell'otca di piena sostenibilità ambientale dei territori della RISERVA "MAB Sila"; Ø Conservazione dei paesaggi, degli habitat, degli ecosistemi, delle specie e delle biodiversità; Ø Logis@ca, intesa come atvità di supporto alla ricerca e alla formazione, affinché la Riserva "MAB Sila divenga un modello di buone pra@che da emulare anche oltre i suoi stessi confini geografici. 18
19 STRUTTURA DELLA GOVERNANCE SOGGETTO COORDINATORE COMITATO DI GESTIONE ASSEMBLEA DEL PARTENARIATO 19
20 FINALITA IL COMITATO DI GESTIONE (art 8) FLUIDIFICARE I RAPPORTI DEL PARTENARIATO E SVILUPPO DEL PIANO DI GESTIONE DELLA RISERVA MaB Sila obie&vi promuove, coordina e sinte@zza appor@, contribu@ e posizioni dei singoli SoggeT cos@tuen@ il Partenariato di ProgeVo, raccol@ nell ambito di momen@ di discussione aper@ e partecipa@. Queste atvità sono sovoposte all approvazione dell Assemblea del Partenariato di ProgeVo. Il Comitato di Ges@one contribuisce, inoltre: a definire gli obietvi generali e specifici, della strategia e dei risulta@ avesi del Programma MaB SILA ; a fluidificare e coordinare gli impegni che ciascun SoggeVo del Partenariato assume per lo sviluppo del Programma MaB SILA con par@colare riferimento all area Transci@on. funzioni Rappresenta il partenariato nel territorio della Riserva MaB Sila. Più in devaglio il comitato di ges@one, per assicurare la massima rappresentanza, sarà cos@tuito da almeno un soggevo per ogni categoria rappresentata (Regione, Provincie, Comuni, GAL, Associazione di categoria, Sindaca@, ecc); prospe&ve di lungo periodo L OSSERVATORIO DELLA RISERVA MaB Sila Suggerisce al partenariato le poli@che di sviluppo da adovare e gli obietvi da perseguire sulla base delle esigenze del territorio e dei risulta@ raggiun@ dall Osservatorio; Garan@re un perfevo equilibrio tra le tre funzione della Riserva MaB e le poli@che adovate dalle singole amministrazioni Locali. Coperture finanziarie Le azioni previste non comportano impegni di spesa. 20
21 Comitato Tecnico scien0fico Il Comitato è l'organo interno della Fondazione che, dopo aver concordato con il Consiglio d amministrazione sui temi specifici, formula proposte e pareri al Consiglio in ordine ai programmi e alle atvità della Fondazione. Il CTS definisce gli aspet tecnici e scien@fici dei piani delle atvità previs@ con i tavoli tecnici ( osservatori all uopo cos@tui@). I suoi componen@, nomina@ nel numero massimo stabilito dal Consiglio d amministrazione tra persone par@colarmente qualificate nel sevore di interesse della Fondazione, per come previsto dallo Statuto. L'incarico può cessare per dimissioni, incompa@bilità o revoca obie&vi studio e trasferimento delle conoscenze scien0fiche per la salvaguardia e tutela ambientale aoraverso un azione di prevenzione dei fenomeni patogeni; Studio e trasferimento di conoscenza e modelli opera0vi per il potenziamento e lo sviluppo delle culture e dei saperi in logica economica Studio e trasferimento di modelli inclusivi della società civile ed in modo par0colare delle scuole per la creazione della condivisione iden0taria della Riserva MAB 21
22 Comitato Tecnico scien0fico funzioni supporto nella definizione delle poli0che di sviluppo territoriale supporto alla presentazione di proget di sviluppo aoraverso strumen0 messi a disposizione dal POR ovvero dalla UE Sostegno alla diffusione della cultura di impresa nel territorio riserva MAB Pubblicazioni annuali rela0ve agli ambi0 di competenza di ciascun tavolo/osservatorio prospe&ve di lungo periodo Garan@re un perfevo equilibrio tra le tre funzione della Riserva MaB e le poli@che adovate dalle singole amministrazioni Locali. Coperture finanziarie Le azioni previste potrebbero avere in parte una copertura direva da parte del soggevo di ges@one ed in parte avraverso il ricorso a finanza pubblica. 22
23 Comitato Tecnico scien0fico Cos è? E un organismo tecnico scien@fico in grado di ges@re tuve le informazioni disponibili per incrementare, in termini di completezza, affidabilità e tempes@vità, le azioni u@li a favorire uno sviluppo sostenibile nell ambito della Riserva della Biosfera 23
24 Comitato Tecnico scien0fico Quindi E uno strumento in grado di analizzare, avraverso opportuni filtri, il territorio dell Area MaB in tut i suoi aspet e in tuve le sue componen@ 24
25 Quali agricoltura zootecnica commercio e servizi credito imprese e imprenditori mercato del lavoro turismo coesione sociale selvicoltura sistemica Comitato Tecnico scien0fico Un elenco comunque non esaus@vo agroalimentare commercio estero economia generale manifavuriero popolazione scuola e formazione filiere produtve biodiversità legalità 25
26 In Comitato Tecnico scien0fico È un veicolo di conoscenza in grado si supportare gli amministratori nelle scelte strategiche, con un avenzione agli aspet connessi con la finanza e la progevualità degli En@ Locali peraltro non limitato alle informazioni meramente sta@s@che o ai consue@ studi socio economici, bensì esteso all acquisizione delle istanze provenien@ sia dalla ColleTvità che dai Turis0 per focalizzarne opportunamente problemi, cri@cità, avese del territorio 26
27 Comitato Tecnico scien0fico alimentato avraverso Panel periodici da gruppi di che si riuniscono e forniscono al Consiglio di Amministrazione 27
28 Comitato Tecnico scien0fico Proposte Che scaturiscono da nuovi filtri, nuove modalità di analisi, nuove otche effevuate dall Osservatorio, avraverso un lavoro costante e condiviso tra le Is@tuzioni, le Associazioni Imprenditoriali, le Organizzazioni Sindacali e ciascun SoggeVo coinvolto nell is@tuzione della Riserva MaB Sila UNESCO 28
29 Conclusioni
AZIONE Sintesi Piano di Sviluppo Locale Gal GardaValsabbia
AZIONE 2020 Sintesi Piano di Sviluppo Locale 2014 2020 Gal GardaValsabbia Il Programma di Sviluppo Rurale 2014 2020 di Regione Lombardia è il principale strumento di programmazione e finanziamento degli
DettagliCARTA EUROPEA PER IL TURISMO SOSTENIBILE
Forum - 4 incontro CARTA EUROPEA PER IL TURISMO SOSTENIBILE Parco Nazionale dell Aspromonte 26.10.2016 Il percorso di costruzione del Piano Valutazione della situazione attuale Patrimonio naturale, storico
DettagliIL PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE DELLA LOMBARDIA MILANO 1 APRILE 2014
IL PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2014 2020 DELLA LOMBARDIA MILANO 1 APRILE 2014 LA STRATEGIA E stata costruita in base a: gli orientamenti per le politiche di sviluppo rurale della Commissione gli strumenti
DettagliDeliberazione di Consiglio Comunale
Stemma comune Comune di Provincia di Numero Deliberazione di Consiglio Comunale Oggetto: Riserva Mondiale della Biosfera MaB Sila dell UNESCO. Programma MaB UNESCO Sila. Delibera di adesione alle costituzione
DettagliPROTOCOLLO D INTESA TRA REGIONE EMILIA-ROMAGNA. (di seguito Regione)
PROTOCOLLO D INTESA TRA REGIONE EMILIA-ROMAGNA (di seguito Regione) e Comitato Giovani della Commissione Nazionale Italiana per l UNESCO (di seguito Comitato Giovani) PER LA COOPERAZIONE TESA ALLA REALIZZAZIONE
DettagliPIANO DI AZIONE LOCALE Il Quadro Logico della Strategia di Sviluppo Locale
PIANO DI AZIONE LOCALE 2014-2020 Il Quadro Logico della Strategia di Sviluppo Locale TEMATISMO Valorizzazione e gestione delle risorse ambientali e naturali F01 Presidio e tutela delle risorse ambientali
DettagliDistretti rurali. L.R. 5 Aprile 2004, n. 21. Nigro Elisabetta Gravano. Marisa Nigro. Direzione Generale Sviluppo Economico REGIONE TOSCANA
Campotizzoro 9 maggio 2009 Distretti rurali L.R. 5 Aprile 2004, n. 21 Marisa Nigro Nigro Elisabetta Gravano Direzione Generale Sviluppo Economico REGIONE TOSCANA Riferimenti Normativi D.lgs n. 228 del
DettagliPSR ABRUZZO
PSR ABRUZZO 2014-2020 Competitività e trasferimento di innovazioni Agro-ambiente e tutele delle risorse naturali Cooperazione e sviluppo economico delle aree rurali Università G. D Annunzio Dipartimento
DettagliLa Rete Natura 2000 in Sicilia: tra tutela e sviluppo PALERMO, 28 NOVEMBRE 2007
La Rete Natura 2000 in Sicilia: tra tutela e sviluppo PALERMO, 28 NOVEMBRE 2007 La Rete Natura 2000 nel nuovo ciclo di programmazione 2007-2013: quali opportunità? Il Programma Operativo FESR dott.ssa
DettagliAzione 1: crescita intelligente - Cooperazione transfrontaliera e sviluppo delle competenze per l innovazione economica
Azione 1: crescita intelligente - Cooperazione transfrontaliera e sviluppo delle competenze per l innovazione economica Questa misura vuole aumentare la capacità dell di creare valore aggiunto attraverso
DettagliLA CARTA EUROPEA PER IL TURISMO SOSTENIBILE PER LE AREE PROTETTE
LA CARTA EUROPEA PER IL TURISMO SOSTENIBILE PER LE AREE PROTETTE LAURA MARINELLI SCUOLA MANAGEMENT DEL TURISMO TRENTO, 4 giugno 2015 Di cosa si tratta? Uno strumento volontario di cui le aree protette
DettagliPROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE MISURA 19 L.E.A.D.E.R. FASE PREPARATORIA DEFINIZIONE DELLA STRATEGIA SLTP CEMBRA 17 MARZO 2016
PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2014-2020 MISURA 19 L.E.A.D.E.R. FASE PREPARATORIA DEFINIZIONE DELLA STRATEGIA SLTP CEMBRA 17 MARZO 2016 OBIETTIVI INCONTRO 1) PRESENTAZIONE OPPORTUNITA E VINCOLI DELLA MISURA
DettagliLA PROGRAMMAZIONE STRATEGICA PER LO SVILUPPO LOCALE INTEGRATO
LA PROGRAMMAZIONE STRATEGICA PER LO SVILUPPO LOCALE INTEGRATO di Francesco Mantino Rete Rurale Nazionale (INEA) Obiettivi e metodi per la costruzione del PSR 2014-2020 Campobasso, 24 giugno 2013 Gli elementi
DettagliLa Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile. La Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile
La Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile FORUM PA 25 Maggio 2017 La Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile Giovanni Brunelli Direzione generale per lo sviluppo sostenibile, per il danno
DettagliNon ci sono venti favorevoli per chi non sa dove andare Seneca
Non ci sono venti favorevoli per chi non sa dove andare Seneca Comune di Feltre Comune di Pedavena Comune di Comune di Belluno Ponte nelle Alpi Comune di La Valle Progetto LIFE 04 EN/IT/000494 AgEmas integrazione
DettagliGAL quattro Parchi a Lecco Valorizzare la tradizione agricola locale unendo tradizione ed innovazione, lavoro e ambiente, turismo e sostenibilità
FEARS Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 Reg. (UE) n. 1303/2013 e 1305/2013 del 13 dicembre 2013 FEASR D.G. Agricoltura - D.d.u.o. 31 luglio 2015 - n. 6547 Programma di sviluppo rurale 2014 2020 della
DettagliRASSEGNA STAMPA UNIONE VENETA BONIFICHE TESTATE:
RASSEGNA STAMPA UNIONE VENETA BONIFICHE TESTATE: 25 SETTEMBRE 2013 UFFICIO COMUNICAZIONE UVB comunicazione@bonifica-uvb.it OGGI NOTIZIE SU: Consorzio/Pag. 1 2 3 4 5 Veronese Adige Po Delta del Po Alta
DettagliGraia Srl via Repubblica, Varano Borghi (VA) Programma MAB UNESCO (Man and Biosphere)
Graia Srl via Repubblica, 1 21020 Varano Borghi (VA) www.graia.eu Programma MAB UNESCO (Man and Biosphere) Gennaio 2013 Incontro tra i comuni del Parco Agricolo Sud Milano e Philippe Pypaert, membro dell
DettagliGal Terre Astigiane nelle Colline patrimonio dell Umanità Programmazione Leader
Gal Terre Astigiane nelle Colline patrimonio dell Umanità Programmazione Leader 2014-2020 Costigliole d Asti, Calamandrana 23 marzo 2016 I contenuti del PSL 2014-2020 POPOLAZIONE Popolazione ammissibile:
DettagliInfoday Programma Spazio Alpino 2014-2020
Infoday Programma Spazio Alpino 2014-2020 Il Programma e le sue Priorità Milano 04 marzo 2016 Leonardo La Rocca Italian National Contact Point This programme is co- financed by the European Regional Development
DettagliMaurizio Martina Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali
IL PIANO STRATEGICO PER LA RICERCA AGROALIMENTARE UN PIANO PER IL FUTURO È la prima volta che l Italia adotta un piano strategico per l innovazione e la ricerca nel settore agroalimentare, delle foreste
DettagliCos è l Agenda 21 Locale?
Cos è l Agenda 21 Locale? Agenda 21 è il Piano di Azione dell'onu per la tutela dell'ambiente e lo sviluppo sostenibile del XXI secolo, definito dalla Conferenza ONU Sviluppo e Ambiente di Rio de Janeiro
DettagliPROTOCOLLO D INTESA TRA. e la. LEGA NAVALE ITALIANA - Sezione Reggio Calabria Sud
ARPACAL Sezione REGGIO CALABRIA SUD PROTOCOLLO D INTESA TRA AGENZIA REGIONALE PER LA PROTEZIONE DELL AMBIENTE (di seguito denominato A.R.P.A.CAL.) e la LEGA NAVALE ITALIANA - Sezione Reggio Calabria Sud
DettagliStrategia di comunicazione Programmazione FSE
Comitato di Sorveglianza Programma Operativo 2014-2020 Regione Emilia-Romagna Strategia di comunicazione Programmazione FSE 2014-2020 Bologna, 05 giugno 2015 Approccio STRATEGIA MONOFONDO > Risponde a
DettagliComplementarietà e sviluppo di sinergie con il programma per l ambiente e l azione per il clima LIFE a supporto dei PSR 2014/2020
Complementarietà e sviluppo di sinergie con il programma per l ambiente e l azione per il clima LIFE a supporto dei PSR 2014/2020 1. Istituzione proponente Consiglio per la ricerca in agricoltura e l analisi
DettagliPROGRAMMA REGIONALE TRIENNALE
PROGRAMMA REGIONALE TRIENNALE LINEE GUIDA PER LO SPORT 2016-2018 BARI 11 OTTOBRE 2016 PROGRAMMA REGIONALE TRIENNALE LINEE GUIDA PER LO SPORT 2016-2018 FINALITÀ GENERALE DEL PROGRAMMA È QUELLA DI ORIENTARE
DettagliProtocollo di Intesa per la definizione della proposta di candidatura al programma Man and Biosphere (MAB) Unesco dell area del Delta del Po
Allegato A PROTOCOLLO D INTESA Protocollo di Intesa per la definizione della proposta di candidatura al programma Man and Biosphere (MAB) Unesco dell area del Delta del Po PREMESSO CHE: nel complesso sistema
DettagliP.S.R REGIONE MOLISE
P.S.R. 2014-2020 REGIONE MOLISE MISURA 19 APPROCCIO LEADER PSL -PIANO di SVILUPPO LOCALE Gal «Molise Rurale» ASSEMBLEA SOCI 03/11/2016 ISERNIA 03 NOVEMBRE 2016 1 SI PARTE DALLA SSL APPROVATA in Regione
DettagliREGIONE CALABRIA PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE
REGIONE CALABRIA PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2014 2020 MANIFESTAZIONE DI INTERESSE Per la presentazione di idee e proposte di innovazione rappresentative dell agricoltura calabrese per l avvio di una
DettagliPatto per il Welfare Monza e Brianza
Patto per il Welfare Monza e Brianza Patto per il Welfare Monza e Brianza - la Provincia di Monza e Brianza - i 55 Comuni della Provincia di Monza e Brianza, rappresentati dai cinque Ambiti Territoriali
DettagliPROTOCOLLO D INTESA TRA
PROTOCOLLO D INTESA TRA REGIONE EMILIA-ROMAGNA Assessorato al coordinamento delle politiche europee allo sviluppo, scuola, formazione professionale, università, ricerca e lavoro Assessorato all agricoltura,
DettagliP.S.R REGIONE PUGLIA
P.S.R. 2014 2020 REGIONE PUGLIA VERSO il PAL PIANO di AZIONE LOCALE 2014 2020 PAL 2014 2020 1 Dott. Pasquale Lorusso Direttore Gal Terre di Murgia GAL PSR 2014 2020 Il PSR prevede che per la definizione
DettagliPROGRAMMA INTERREG CBC GRECIA ITALIA
PROGRAMMA INTERREG CBC GRECIA ITALIA IL PROGRAMMA Il Programma Interreg Grecia Italia 2014-2020 è un programma bilaterale di cooperazione transfrontaliera, co-finanziato dall Unione Europea attraverso
DettagliI Fondi Strutturali per la competitività territoriale e l attuazione della strategia Europa 2020
I Fondi Strutturali per la competitività territoriale e l attuazione della strategia Europa 2020 Morena Diazzi AdG POR FESR Emilia-Romagna Bologna, 6 dicembre 2011 I Fondi Strutturali per la competitività
DettagliBollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 3 del
600 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 3 del 08-01-2013 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 3 del 08-01-2013 601 602 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 3 del 08-01-2013
DettagliLa programmazione
I Fondi Strutturali per Natura 2000 Laura Pettiti Task Force Fondi Strutturali MATT laura.pettiti@tfambiente.it La programmazione 2000-2006 Strumenti di programmazione: Regioni Ob.2 Docup Complementi di
DettagliProgramma Italia - Francia Alcotra Imperia, 28 Aprile 2009
Programma Italia - Francia Alcotra 2007-2013 Imperia, 28 Aprile 2009 Imperia, 28 Aprile 2009 Programma Alcotra ALCOTRA - Alpi Latine Cooperazione Transfrontaliera 4 Periodo di Programmazione lungo la frontiera
DettagliCome finanziare la sostenibilità in agricoltura? Fabrizio Adriano Dagostin Responsabile Servizio Agricoltura della Provincia Autonoma di Trento
COLTIVARE LA SOSTENIBILITÀ I valori della cooperazione e la sostenibilità d impresa SALA DELLA COOPERAZIONE GIOVEDÌ 11 FEBBRAIO 2016 Come finanziare la sostenibilità in agricoltura? Fabrizio Adriano Dagostin
DettagliIl Progetto Climact Regions e il Protocollo d Intesa per il supporto all attuazione del Patto dei Sindaci
Il Progetto Climact Regions e il Protocollo d Intesa per il supporto all attuazione del Patto dei Sindaci Maria Fabianelli Amministratore Delegato ARE Liguria SpA Genova, 29 Novembre 2012 Centro Congressi
DettagliEconomia sociale e crescita condivisa L esperienza di Milano Metropoli Agenzia di Sviluppo
Economia sociale e crescita condivisa L esperienza di Milano Metropoli Agenzia di Sviluppo Renato Galliano Direttore Generale Milano Metropoli Agenzia di Sviluppo LA MISSIONE Marketing territoriale promozione
DettagliLEGGE REGIONALE N. 14 DEL REGIONE MARCHE NORME IN MATERIA DI TUTELA DEI CONSUMATORI E DEGLI UTENTI.
LEGGE REGIONALE N. 14 DEL 23-06-2009 REGIONE MARCHE NORME IN MATERIA DI TUTELA DEI CONSUMATORI E DEGLI UTENTI. Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE N. 63 del 2 luglio 2009 IL CONSIGLIO ASSEMBLEA
DettagliLa rinascita hi-tech della manifattura I progetti del PSM di Bologna. Giovanna Trombetti, Provincia di Bologna
La rinascita hi-tech della manifattura I progetti del PSM di Bologna Giovanna Trombetti, Provincia di Bologna [2013] FASE PARTECIPATIVA/ OPERATIVA [2012] FASE PARTECIPATIVA [2011] FASE DI AVVIO Il processo
DettagliI Programmi di Sviluppo Rurale cofinanziati dal FEASR: le opportunità per i Comuni. Francesco Mantino 13 aprile 2017
I Programmi di Sviluppo Rurale 2014-2020 cofinanziati dal FEASR: le opportunità per i Comuni Francesco Mantino 13 aprile 2017 LA PROGRAMMAZIONE COMUNITARIA DEL FONDO EUROPEO AGRICOLO DI SVILUPPO RURALE
DettagliProposta di Documento di governance Documento 2 allegato a
Proposta di Documento di governance Documento 2 allegato a MAB Delta del Po Il soggetto promotore della candidatura è l Ente Parco Regionale Veneto del Delta del Po. Il Presidente dell Ente Parco ha la
DettagliSMART CITY. Smart communi:es: impresa responsabile e mercato civile L INNOVAZIONE APPLICATA ALLA COMUNITA. Sabrina Bonomi
SMART CITY L INNOVAZIONE APPLICATA ALLA COMUNITA Smart communi:es: impresa responsabile e mercato civile L appella.vo smart ci?à digitale ci?à inclusiva socialmente ci?à che assicura crescita personale
DettagliRegione Autonoma della Sardegna
Repubblica Italiana Unione Europea Regione Autonoma della Sardegna PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE Versione del 10 novembre 2004 N 1999 IT 16 1 PO 010 1 INDICE Indice...1 1 Analisi della situazione di partenza...8
DettagliSCHEDA DI SINTESI DELLE LINEE STRATEGICHE E DELLA RELATIVA DOTAZIONE FINANZIARIA
SCHEDA DI SINTESI DELLE LINEE STRATEGICHE E DELLA RELATIVA DOTAZIONE FINANZIARIA A. Promozione di nuovi prodotti turistici LS 1 : CREAZIONI DELLE DESTINAZIONI E DEI PRODOTTI TURISTICI SOSTENIBILI AZIONI
Dettaglicity Parma Smart City inclusione territorio internet welfare sostenibilità benessere servizi integrazione crescita economia verde
city aiuto comunità scala urbana tecnologia partecipazione informazione smart sostenibilità integrazione benessere economia verde crescita ambiente inclusione affari Agenda Digitale infrastrutture bisogni
DettagliRiserva Naturale Regionale Orientata Dune di Campomarino. Aspetti normativi
Riserva Naturale Regionale Orientata Dune di Campomarino Aspetti normativi Il quadro normativo Le Aree Protette Beni paesaggistici Politiche e strumenti di sostegno dell UE Le Direttive CEE Il quadro normativo
DettagliENEL E SVILUPPO TERRITORIALE
ENEL E SVILUPPO TERRITORIALE Il caso Puglia L innovazione in Enel Strategia Open Power L innovazione tecnologica e le evoluzioni economiche e sociali di questi ultimi tempi hanno trasformato il mondo.
DettagliAgenzia investimenti FVG per le imprese - Rodolfo Martina-
Direzione centrale attività produttive, turismo e cooperazione Competitività e occupazione: leve di sviluppo in FVG Strumenti regionali a sostegno delle imprese Agenzia investimenti FVG per le imprese
DettagliPROGRAMMAZIONE AIUTI DI STATO. POR FESR Competitività regionale e Occupazione Marche
PROGRAMMAZIONE 2007-2013 AIUTI DI STATO POR FESR Competitività regionale e Occupazione Marche 2007-2013 1 Regolamento (UE) n. 1080/2006 Obiettivo Competitività e Occupazione Le priorità ità della riforma
DettagliPaola Alessandri Direzione Generale Economia della Conoscenza, del Lavoro e dell Impresa
La promozione della RSI nella Regione Emilia-Romagna Paola Alessandri Direzione Generale Economia della Conoscenza, del Lavoro e dell Impresa Regione Emilia-Romagna @ImprontaEtica «La misura di un impatto»
DettagliL.R. 23 Gennaio 2006, n. 1 Istituzione dei distretti rurali e dei distretti agroalimentari di qualità (1)
L.R. 23 Gennaio 2006, n. 1 Istituzione dei distretti rurali e dei distretti agroalimentari di qualità (1) SOMMARIO Art. 1 - Oggetto e finalità Art. 2 - Definizioni Art. 3 - Requisiti per l individuazione
DettagliTorino Social Innovation facilita i giovani a partecipare al Bando nazionale Smart Cities and Communities
Torino Social Innovation facilita i giovani a partecipare al Bando nazionale Smart Cities and Communities CICLO DI INCONTRI INFORMATIVI E CONOSCITIVI Torino vuole favorire e sostenere i giovani nello sviluppo
DettagliL agricoltura sociale nelle nuove politiche di sviluppo rurale: le ipotesi di intervento
L agricoltura sociale nelle nuove politiche di sviluppo rurale: le ipotesi di intervento Roberto Pagni Regione Toscana Seminario su Agricoltura sociale in Toscana. Sostenibilità e Innovazione Sociale Firenze,
DettagliPSR PUGLIA LA MISURA 19 SOSTEGNO ALLO SVILUPPO LEADER E RUOLO DEI GRUPPI DI AZIONE LOCALE
PSR PUGLIA 2014-2020 LA MISURA 19 SOSTEGNO ALLO SVILUPPO LEADER E RUOLO DEI GRUPPI DI AZIONE LOCALE Attività di animazione a valere sull avviso pubblico a valere sul PSR Puglia 2014/20 misura 19 «Sostegno
DettagliP.S.R REGIONE MOLISE
P.S.R. 2014-2020 REGIONE MOLISE MISURA 19 APPROCCIO LEADER - SSL STRATEGIA DI SVILUPPO LOCALE PARTECIPATA 1 M19 Aree rurali M19 - BASE GIURIDICA Regolamento (UE) n. 1305/2013 sul sostegno allo sviluppo
DettagliIl Biologo tra presente e futuro lavorativo
Il Biologo tra presente e futuro lavorativo Professionalità, un investimento indispensabile Roma, 27 11.13 I passi importan@ per il futuro lavora@vo ü Sen$rsi una Comunità professionale baricentrica nei
DettagliGli interventi del MIPAAF e della Rete rurale nazionale per l innovazione in ambito italiano ed europeo. Serenella Puliga, MIPAAF
Gli interventi del MIPAAF e della Rete rurale nazionale per l innovazione in ambito italiano ed europeo Serenella Puliga, MIPAAF Innovazione: il contesto europeo 2014-2020 PAC Sviluppo Rurale 2014-2020
DettagliIl cambio di passo dell Europa E I FONDI STRUTTURALI 25 NOVEMBRE 2014
2014-2020 Il cambio di passo dell Europa E I FONDI STRUTTURALI 25 NOVEMBRE 2014 Trattato di Lisbona (2000-2010) Art. 167 l'unione contribuisce al pieno sviluppo delle culture degli Stati membri nel rispetto
DettagliProvincia di Grosseto
Provincia di Grosseto ACCADEMIA DEI GEORGOFILI Firenze, 11 gennaio 2013 GIORNATA DI STUDIO PERCORSI DI GOVERNANCE PER LA VALORIZZAZIONE DELLE AREE RURALI NELLA PROSPETTIVA DI RIFORMA DELLE POLITICHE EUROPEE
DettagliProgettiamo insieme il nostro futuro
Progettiamo insieme il nostro futuro Maniago 25 gennaio 2016 G.A.L. UNO STRUMENTO PARTECIPATO A SERVIZIO DEL TERRITORIO E DELLO SVILUPPO LOCALE Area Leader G.A.L. Opera sul territorio dal 1997: Iniziativa
DettagliNetTARE opera nei seguenti ambiti:
Grazie ad una rete di professionisti e consulenti, NetTARE lavora con un approccio interdisciplinare sistemico e partecipativo mettendo a disposizione le proprie competenze in diversi ambiti: mobilità
DettagliDolomiti in Rete a cura di Cesare Lasen
Tesero 21 luglio 2012 Dolomiti in Rete a cura di Cesare Lasen Fondazione Dolomiti Dolomiten Dolomites Dolomitis UNESCO Dolomiti in Rete Il riconoscimento UNESCO 2005, Gen 2006, Feb 2006, Set 2007, Lug
DettagliRegione Lazio. Atti della Giunta Regionale e degli Assessori 30/07/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 61
Regione Lazio Atti della Giunta Regionale e degli Assessori Deliberazione 28 luglio 2015, n. 395 POR FESR Lazio 2014-2020. Approvazione della Scheda Modalità Attuative (MAPO) relativa all'azione 3.3.1
DettagliPIANO D AZIONE LOCALE (PdA)
PIANO D AZIONE LOCALE (PdA) LE TAPPE DEL PERCORSO PARTECIPATIVO INCONTRO DATA SEDE PARTECIPANTI Scenario workshop di lancio 18 luglio San Gavino 72 Analisi di contesto, SWOT 21 luglio Serramanna 46 Individuazione
DettagliInterventi a sostegno del comparto turistico: le novità del sistema agevolativo regionale
Interventi a sostegno del comparto turistico: le novità del sistema agevolativo regionale Antonello Piras Coordinatore Gruppo di lavoro Politiche per le imprese e la competitività Centro Regionale di Programmazione
Dettaglicostituendo GalMolise Rurale
costituendo GalMolise Rurale MISURA 19 APPROCCIO LEADER - SSL STRATEGIA DI SVILUPPO LOCALE Burm n.19 del 24/05/2016 ISERNIA 21.costituendo Gal Molise Rurale 1 M19 Aree rurali M19 - BASE GIURIDICA Schema
DettagliLa Rete Natura 2000 in Liguria. Paola Carnevale Regione Liguria - Settore Progetti e programmi per la tutela e la valorizzazione ambientale
La Rete Natura 2000 in Liguria Paola Carnevale Regione Liguria - Settore Progetti e programmi per la tutela e la valorizzazione ambientale SIC e Rete Ecologica direttiva habitat - 43/1992/CEE individua
DettagliInterreg Adrion al via il primo bando!
La Newsletter di UPEL Bandi e finanziamenti europei A cura di Unione Provinciale Enti Locali Newsletter n. 2 18 febbraio 2016 http://www.upel.va.it Interreg Adrion al via il primo bando! Il programma ADRION
DettagliAVVISO PUBBLICO PER LA CONCESSIONE DI FINANZIAMENTI PER LA REALIZZAZIONE DI INTERVENTI RAFFORZATIVI DEI POLI TECNICO PROFESSIONALI
AVVISO PUBBLICO PER LA CONCESSIONE DI FINANZIAMENTI PER LA REALIZZAZIONE DI INTERVENTI RAFFORZATIVI DEI POLI TECNICO PROFESSIONALI Firenze, 01 giugno 2017 mariachiara.montomoli@regione.toscana.it L Avviso
DettagliPO di cooperazione transfrontaliera Bacino del Mediterraneo
PROGRAMMA DI SOSTENGO ALLA COOPERAZIONE REGIONALE APQ Paesi della sponda sud del Mediterraneo PO di cooperazione transfrontaliera Bacino del Mediterraneo Potenza, 26 giugno 2008 CBC Mediterraneo : le 4
DettagliMANIFESTO. il per l occupazione femminile
MANIFESTO il per l occupazione femminile COME NASCE L IDEA DEL MANIFESTO Valore D è la prima associazione italiana di imprese che promuove la diversità, il talento e la leadership femminile. Ad oggi l
DettagliSCHEMA DI PROTOCOLLO D INTESA tra. Regione Toscana. Il giorno del mese di dell anno 2016 presso Regione Toscana, Piazza del Duomo n.
SCHEMA DI PROTOCOLLO D INTESA tra Regione Toscana Coordinamento Toscano delle Associazioni per la Salute Mentale e Il giorno del mese di dell anno 2016 presso Regione Toscana, Piazza del Duomo n.10 sono
DettagliIl ruolo delle Fondazioni tra primo e secondo welfare
Convegno promosso da Cooperativa Operatori sociali C.O.S. La cooperazione sociale tra primo e secondo welfare Il ruolo delle Fondazioni tra primo e secondo welfare Alba, 11 maggio 2013 Elena Bottasso Centro
DettagliSCHEDA DI VALUTAZIONE PIANI DI SVILUPPO LOCALE
Misura 19, Sostegno allo sviluppo locale LEADER - (SLTP - sviluppo locale di tipo partecipativo) criteri di valutazione dei Programmi di Sviluppo Locale (PSL) SCHEDA DI VALUTAZIONE PIANI DI SVILUPPO LOCALE
DettagliProgramma Triennale per la Trasparenza e l Integrità
Programma Triennale per la Trasparenza e l Integrità 2011-2013 ISFOL - Prima giornata sulla Trasparenza Roma, il 7 luglio 2011 Aviana Bulgarelli - Direttore generale isfolprotocollo@pec.isfol.it Riferimenti
DettagliPROTOCOLLO D INTESA PER L INNOVAZIONE DEL PRODOTTO COSTA DI TOSCANA E ISOLE DELL ARCIPELAGO
una costa lunga un anno PROTOCOLLO D INTESA PER L INNOVAZIONE DEL PRODOTTO COSTA DI TOSCANA E ISOLE DELL ARCIPELAGO tra REGIONE TOSCANA PROVINCE e CAMERE DI COMMERCIO della Costa Toscana Confcommercio
DettagliPROTOCOLLO D INTESA. tra. Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca
PROTOCOLLO D INTESA tra Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) e il Comitato Giovani della Commissione Nazionale Italiana per l UNESCO (di seguito denominato
DettagliObie%vi del Piano Paesaggis0co Regionale
Università degli Studi di Udine Dipartimento di Scienze Umane Obie%vi del Piano Paesaggis0co Regionale Lucia Piani Dipar0mento di Scienze Umane - Università degli Studi di Udine Il percorso per la definizione
DettagliAlghero 27 giugno 2013
Alghero 27 giugno 2013 Provincia di Sassari Una best practice orientata verso europa 2020 SALVATORE MASIA Affrontare la complessità Attori Territoriali Associazioni Categoria GAC Gruppi di Azione Costiera
DettagliINTRODUZIONE ALLA SSL (StrategiaSviluppoLocale) e PdA (Pianod Azione)
INTRODUZIONE ALLA SSL (StrategiaSviluppoLocale) e PdA (Pianod Azione) I Workshop Ancona, 26 Agosto 2016 Pio Vallorani Project Manager SSL Strategia di Sviluppo Locale COSA E Lo strumento a,raverso il quale
DettagliREGIONE CALABRIA PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE
REGIONE CALABRIA PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2014 2020 AVVISO PUBBLICO Misura 19 SOSTEGNO ALLO SVILUPPO LOCALE LEADER Sottomisura 19.1 Sottomisura 19.2 Sottomisura 19.3 Sottomisura 19.4 Sostegno preparatorio
DettagliPA Open Community 2020 La cooperazione per l ammodernamento della Pubblica Amministrazione e del mercato
PA Open Community 2020 La cooperazione per l ammodernamento della Pubblica Amministrazione e del mercato Comitato di Sorveglianza, Roma, 20 Maggio 2016 Lo sviluppo dell egovernment: lo stato dell arte
DettagliPROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE
PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2014-2020 1 Regolamento FEASR (2) Gli Assi della Programmazione 2007-2013 sono sostituiti da PRIORITA e FOCUS AREA L impianto 2007-2013 risultava troppo rigido perché spesso
DettagliLe Organizzazioni Interprofessionali nella riforma della PAC. Cesena - 23 settembre 2014
Le Organizzazioni Interprofessionali nella riforma della PAC Cesena - 23 settembre 2014 Reg.(UE) n. 1308/2013 sull organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli - Le OI sono previste per tutti
DettagliLe Indicazioni programmatiche e di coordinamento della Regione Toscana in merito alle risorse europee a gestione diretta
Le Indicazioni programmatiche e di coordinamento della Regione Toscana in merito alle risorse europee a gestione diretta Delibera 789 del 30/09/2013 Indicazioni programmatiche e di coordinamento operativo
DettagliCOMITATO DI SORVEGLIANZA POR FESR
Punto 2.3 Sistema degli Aiuti e Strumenti finanziari (SF) DGR n. 46/8 del 22.9.2015 Programmazione Unitaria 2014-2020. Strategia 2"Creare opportunità di lavoro favorendo la competitività delle imprese".
DettagliL ESPERIENZA DELLA CITTÀ METROPOLITANA DI BARI. Bruno Carapella Martedì, 22 se,embre 2015
L ESPERIENZA DELLA CITTÀ METROPOLITANA DI BARI Bruno Carapella Martedì, 22 se,embre 2015 GLI OBIETTIVI DEL PROGETTO CITTÀ METROPOLITANE E PROVINCE 1. Comunicare la riforma, coinvolgendone gli a4ori 2.
DettagliIl quadro delle scelte strategiche della programmazione operativa
Il quadro delle scelte strategiche della programmazione operativa 2014-2020 1 La Strategia Europa 2020 COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE EUROPA 2020 Una strategia per una crescita intelligente, sostenibile
DettagliCarta dei Valori del Distretto Rurale Vivaistico-Ornamentale di Pistoia
Carta dei Valori del Distretto Rurale Vivaistico-Ornamentale di Pistoia Somma dei principi e dei valori che ispirano i comportamenti e l agire di tutti i suoi componenti Introduzione Il Distretto manifesta
DettagliFondi europei per l agricoltura: tipologia di finanziamento, priorità europee, nazionali e regionali
Fondi europei per l agricoltura: tipologia di finanziamento, priorità europee, nazionali e regionali Cascina (PI), 29 aprile 2016 Grosseto, 30 aprile 2016 Agricoltura L agricoltura europea fino al 2020:
Dettagliprovincia di mantova
provincia di mantova Fare clic Ruolo per modificare dei Distretti gli Agricoli stili del testo dello nell ambito schema dei prossimi P.S.R. Terzo livello Daniele Lanfredini Responsabile Servizio Competitività
DettagliPolitica di sostenibilità e del sistema qualità, ambiente, sicurezza ed energia. Roma, 20 novembre 2017
Politica di sostenibilità e del sistema qualità, ambiente, sicurezza ed energia Roma, 20 novembre 2017 IL GRUPPO ACEA Il Gruppo Acea è una delle principali multiutility italiane, con oltre un secolo di
DettagliCHI PARTECIPA CONDIVIDE!
30.07 2016 10,30 CHI PARTECIPA CONDIVIDE! Ciclo di Incontri Presentazione della Strategia di Sviluppo Locale AltoCasertano 2020 Consorzio di Bonifica del SannioAlifano Viale della Libertà n.75 Piedimonte
DettagliLecce, Castello Carlo V 19 gennaio
Lecce, Castello Carlo V 19 gennaio 2016 DEFINIZIONE DELLA PROGRAMMAZIONE 2014-2020 analisi territoriale e analisi SWOT esperienze delle precedenti programmazioni coinvolgimento degli stakeholder Strategia:
DettagliDETTAGLIO MAPPA REGIONALE DELLE MISURE / SOTTOMISURE ATTIVE
DETTAGLIO MAPPA REGIONALE DELLE MISURE / SOTTOMISURE ATTIVE Reg. (UE) n. M1: Trasferimento di conoscenze e azioni di informazione X X X X X 14 1.1 Formazione professionale e acquisizione di competenze
DettagliAMBITO TERRITORIALE DEL CONSORZIO CISA GASSINO T.se
AMBITO TERRITORIALE DEL CONSORZIO CISA GASSINO T.se LINEE DI INDIRIZZO PER L ATTIVAZIONE DEL PROCESSO PROGRAMMATORIO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO DI ZONA, DI CUI ALL ART.19 DELLA LEGGE 328/2000 E ALL
DettagliRiserva Biosfera Unesco Alpi Ledrensi e Judicaria FORUM TERRITORIALE
Riserva Biosfera Unesco Alpi Ledrensi e Judicaria FORUM TERRITORIALE MAN & BIOSPHERE Programma MAN & THE BIOSPHERE: a tutela dei territorio in cui le comunità sono in sviluppo armonico con la biodiversità
Dettagli