Zenone di Cizio Cristianesimo Giudaismo Verbo Cristiano "De spectaculis" l editto di Costantino
|
|
- Michelangelo Guglielmi
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 VALENTINA VASSELLI 2F Il Medioevo è quel periodo collocato tra la fine dell'impero Roma d'occidente (nel 476 d.c.), la nascita delle monarchie nazionali e il periodo rinascimentale (nel XIV secolo circa). Nel Medioevo il ruolo dello sport era piuttosto controverso, in quanto si trovava al centro di un grande dibattito. Nel periodo medievale, secondo alcuni, poteva rientrare la visione dello Stoicismo (corrente filosofica e spirituale fondata nel 308 a.c. ad Atene da Zenone di Cizio, con un forte orientamento etico), che condannava tutti gli sport cruenti poiché ledevano la natura umana e peggioravano la formazione morale. A questa teoria va' aggiunta l'ostilità del Cristianesimo (religione monoteista a carattere universalistico, originatasi nel I secolo a.c. dal Giudaismo (fondata sull'insegnamento di Gesù, riconosciuto come il cristo crocifisso e poi risuscitato) che lasciava aperto uno spiraglio al fattore igienico e salutistico dell'esercizio fisico ma condannava aspramente lo spettacolo. Effettivamente il carattere mistico e religioso e la pratica di culti al chiuso delle catacombe sembrava scontrarsi col trionfo corporale dei giochi e delle gare, ma la vera condanna tuttavia, non è da attribuirsi al Verbo Cristiano, bensì ai vescovi, i Padri della Chiesa, che accusano lo sport di cattivo gusto e di poco pudore. A tal proposito il vescovo Novaziano scrisse il "De spectaculis" che dice: "sono ripugnanti questi spettacoli in cui un uomo sta sotto a un altro; dove ci si avvinghia in maniera svergognata! Uno può vincere in una simile lotta ma la decenza ne esce sconfitta!". Secondo altri, tuttavia, l emarginazione dello sport non fu né repentina né totale: dopo l editto di Costantino ( promulgato nel 313 d.c. per porre ufficialmente fine alle persecuzioni religiose ), i giochi furono sospesi solo per un breve periodo e l unica modifica fu la sostituzione della pena di morte ad opera delle belve, con i lavori a vita nelle miniere.
2 La', in effetti, poteva essere risolta riconoscendo il nuovo ruolo che lo sport assumeva in questo periodo, non più ginnastica educativa e spettacoli atletici, ma vera e propria attività ludica e ricreativa. L'uomo medievale col pretesto della gara si accostava all'attività sportiva e al gioco, attraverso il quale vuole allargare la propria a di superiorità e affermare il proprio ruolo di vincitore, inoltre per vincere servivano intelligenza, forza e scaltrezza. L'obiettivo principale di chi gareggiava era un simbolo che lo gratificasse e che fosse sdoganato dal prezzo e dal rischio, non necessariamente un premio di valore: in poche parole gli atleti misuravano il proprio valore tramite l'incertezza del risultato finale e la tensione alla vittoria e quindi non si aspettavano un salario dovuto invece dalla fatica e dal lavoro ( come dire: se conosco il risultato, se so che un determinato sforzo mi porterà a raggiungere di sicuro quell obiettivo, non posso più considerarmi un atleta bensì un mercenario dello sport e non avrò più la coscienza del gioco ma quella del lavoro ). Fondamentale per definire tale onore e status fu l espansione e la diffusione dell elemento sacrale nel gioco. Nel Medioevo l'elemento del gioco si accompagnava sempre all'elemento sacro: in Francia il gioco sacrale era praticato anche dai vescovi e dal clero durante le feste religiose ( la sera di Pasqua si giocava a palla! ) e in onore di alcuni santi era frequente vedere il popolo intero coinvolto in giochi collettivi nei prati subito dopo le funzioni sacre. L'obiettivo degli atleti era caratterizzato anche dal sacro: a loro non importava se in palio ci fosse una figura femminile o un oggetto di valore, loro tendevano al premio come se fosse un segno della gratificazione dello spirito e della ricompensa celeste. I tornei e le giostre furono un prodotto del Feudalesimo e della Cavalleria e si riallacciano ai giochi guerreschi popolari come fine di esercizio nell'arte militare, dei quali si fa menzione fin dall'epoca carolingia (IX secolo). La parola "torneo " si trova spesso usata nel senso di "giostra", indifferentemente, benché "giostra" sia più propriamente un combattimento fra due cavalieri con lancia in resta e "torneo" un combattimento tra fazioni.
3 La paternità del torneo è attribuita a G. de Prèvilly, ma sembra che questi abbia solo fissato e regolamentato le norme che lo governavano. L'uso di tali giochi varcò le frontiere francesi e anche in Italia troviamo i tornei, numerosi già nel XII e XIII secolo. All'origine si trattò di vere e proprie battaglie con morti e feriti. Ma nel XIII secolo si decise di spuntare le lance e di rendere inoffensive le spade sopprimendone la punta e il taglio in modo da passare al puro desport, divertimento: anche così, però, il più piccolo errore bastava a provocare un incidente e quindi giostre e tornei divennero sempre più complicati esercizi di abilità e di scaltrezza. Dato il loro luogo d'origine, la terminologie delle giostre e dei tornei era generalmente francese e in francese sono redatti, infatti, i principali codici di regolamenti che riguardano queste manifestazioni. L'importanza di questi codici era enorme: ad essi ogni torneante era obbligato severamente ad attenersi pena l'accusa di fellonia, e tutto ciò che riguardava il torneo era trattato minuziosamente, dalla descrizione delle cerimonie iniziali di parata al saluto, alla vestizione dei torneanti, alla descrizione delle armi e delle armature, all' elencazione perfino del numero dei colpi da infliggersi da una parte e dall'altra, e così via. Fra i tornei più famosi è il caso di citare quello del Pas de l'arbre d'or, tenuto nel 1468 per celebrare il matrimonio fra il Duca di Borgogna e la principessa Margherita, sorella di Edoardo IV d'inghilterra. Inoltre, quello del Chevalier Sauvage à la Dame Noire, tenuto ad Edimburgo nel 1508; quello tenutosi a Parigi nel 1559 in occasione delle nozze fra la principessa Elisabetta, figlia di Enrico Il di Francia, e Filippo Il di Spagna, durante il quale il sovrano francese venne gravemente ferito al punto da soccombere dieci giorni dopo; e la celebre "disfida di Barletta", avvenuta nel 1503 fra tredici Francesi e tredici Italiani. Ricca è pure la letteratura che ha per argomento giostre e tornei: l'esempio più valido è costituito dalle Stanze per la giostra, ottave scritte dal Poliziano in occasione della vittoria riportata nel 1475 in un torneo da Giuliano de' Medici. Come si è detto, giostre e tornei, inizialmente, avevano proprio lo scopo il mantenersi in esercizio nell'arte militare. Essi nacquero per sottrarre i giovani (e anche i non più giovani) soprattutto all'influsso negativo che i lunghi ozi invernali avevano sul fisico. Bisogna infatti tenere presente che le campagne militari (occupazione principale dell'uomo di rango nell'alto
4 Medioevo) venivano tenute solamente nella bella stagione: con l'inizio dell'autunno gli eserciti venivano sciolti ed ognuno ritornava alla propria dimora. Rimaneva sì la possibilità di sfogare la propria esuberanza nelle cacce, ma anche queste erano attuabili dal mese di aprile al mese di ottobre: da novembre a marzo le uniche occasioni di menare le mani si potevano avere o contro i briganti di strada o contro orsi e lupi (occasioni, peraltro, non infrequenti a quel tempo!). In generale, però, accadeva che il lungo inverno venisse passato nelle grandi sale dei castelli, davanti a tavole imbandite mentre negli ampi camini di pietra ardevano interi tronchi, e a smaltire il grasso e l'apatia non bastavano certo gli esercizi nelle sale d'armi. Fu così che si pensò di trovare qualcosa che servisse ad esercitare i cavalieri nel nobile mestiere delle armi, nel maneggio del cavallo, della spada, della lancia e della mazza e si ritenne che nulla poteva esservi di meglio di quegli scontri che simulavano le battaglie, già in uso in epoca carolingia e che si trovano descritti, per esempio, nella "Cronique di Nithard" (842). La passione per queste manifestazioni andò sempre più aumentando ed ogni occasione fu' buona ben presto per indire giostre e tornei: la celebrazione di una vittoria, di una ricorrenza, di una pace o lega, di una grande festa religiosa o qualsiasi importante avvenimento politico, e perfino per maritare le donzelle. Subito i tornei assunsero particolari caratteristiche di fasto e di lusso: ai vincitori venivano consegnati doni di grande valore; le armature, le armi e i cavalli sfoggiati erano quanto di meglio si potesse avere. Il pubblico e in particolare le dame facevano a gara nell'indossare splendide vesti e gioielli di gran valore per stupire e far morire di invidia gli intervenuti dalle più lontane contrade: I'occasione della giostra o del torneo dava modo, infatti, alla gente di riunirsi anche se era necessario compiere un lungo viaggio. Era possibile così scambiare idee, conoscere nuove persone e, cosa assai importante, notare qualche giovane particolarmente abile nel maneggiare le armi i cui servigi sarebbero stati utili se accaparrati in tempo. Nelle giostre e nei tornei, infatti, erano soprattutto i giovani che desideravano mettersi in mostra. Per molti, anzi, quella era la prima occasione per dimostrare in pubblico i frutti del tirocinio cui erano stati sottoposti sino dali'infanzia. Oltre ad una sommaria istruzione (più o meno ridotta al leggere e scrivere) impartita da qualche scrivano o da qualche vecchio religioso, il futuro cavaliere era stato fin da ragazzetto sottoposto ad un vero e proprio "rodaggio". Sotto lo sguardo vigile del padre o di
5 VALENTINA VASSELLI qualche vecchio soldato rotto alle più fini astuzie, per ore e ore egli si era allenato alla lotta corpo a corpo, aveva appreso i primi rudimenti della scherma con il bastone, l'equitazione e le norme della caccia. Cavalli e falconi non avevano più segreti per lui, ma quante cadute e quante beccate prima di riuscire ad essere in grado di guidare la cavalcatura con il solo uso delle ginocchia e di lanciare correttamente il volatile sulla preda! Poi c'erano stati i cani, da allevare e da condurre con perizia alla caccia. Lunghi anni, e duri dunque? Sì, ma nel complesso anche divertenti e poi tutto si superava con gioia - ruzzoloni, lividi, graffi, occhi pesti - in vista del traguardo finale, della famosa cerimonia dalla quale si sarebbe usciti consacrati cavalieri. Forse, il periodo più pesante era quello del tirocinio come "scudieri", durante il quale i futuri cavalieri dovevano imparare a servire un qualche signore, e "servire" non era certo detto per metafora: non dovevano infatti limitarsi a portare le armi del signore o a condurre il suo cavallo alla guerra o al torneo, dovevano anche servirlo a tavola, aiutarlo a vestirsi, strigliargli il cavallo, forbirgli le armi e così via. Tuttavia anche questo periodo passava ed ecco che giungeva il momento tanto sospirato della veglia d'armi, che significava la nomina a cavaliere. La cerimonia era solenne. Il futuro cavaliere, dopo un bagno di purificazione, indossava una tunica bianca (simbolo di purezza), un manto rosso (simbolo del sangue che era disposto a versare in nome di Dio), una cotta nera (simbolo della morte che non temeva) e vegliava un'intera notte in chiesa, immerso nella preghiera. La mattina seguente, durante la Messa, egli si presentava all'altare con la spada sulla spalla e la porgeva al celebrante che la benediva. Ripresa la spada, il giovane andava ad inginocchiarsi ai piedi del signore che doveva armarlo. Questi gli chiedeva il motivo per cui voleva divenire cavaliere e se i suoi scopi erano diretti solo alla conservazione e all'onore della religione e della Cavalleria. Dopo avere risposto adeguatamente, egli prestava giuramento, quindi riceveva gli speroni e la spada. Finita la vestizione restava in ginocchio e il signore che doveva ordinarlo cavaliere si alzava egli dava la collata, ossia tre colpi dati o di piatto con la spada nuda o con la mano, sulla spalla o sul collo pronunciando le parole: "Nel nome di Dio, di San Michele e di San Giorgio io ti nomino Cavaliere". Se ora il giovane cavaliere era pronto a cimentarsi in guerra e in torneo con il crisma dell'ufficialità, di due cose si doveva occupare anzitutto: del suo cavallo e delle sue armi.
6 Per il cavallo, in particolare, era necessario una gran cura nell'addestramento e nell'armamento, perché esso era il compagno fedele del cavaliere e doveva obbedirlo ad ogni suo minimo ordine. E' anzi da un particolare tipo di addestramento per la giostra che sembra sia derivato il termine "destriero"; infatti, per combattere la giostra con barriera, nella quale i due giostranti erano separati da un divisorio di tela o di legno, era necessario che i cavalli tenessero il galoppo sul piede destro per permettere al loro cavaliere di toccare l'avversario nel modo più efficace possibile. Quanto all'armamento l'animale gareggiava con l'uomo per equipaggiamento complicato e vistoso: oltre alla gualdrappa di stoffa a vari colori, esso portava una sella assai complessa con il davanti dell'arcione molto prolungato in modo da proteggere il basso ventre e da formare anche a volte due ali laterali (molto simili agli odierni paraspruzzi di una motocicletta) che dovevano servire per proteggere le cosce (garde -cuisses) del cavaliere. Infine, la testa del cavallo era protetta da una massiccia testiera che copriva anche gli occhi dell'animale (detta perciò «cieca») in modo che questo, correndo la giostra, non si spaventasse alla vista dell'altro cavallo che gli muoveva incontro e non scartasse, rendendo così difficile al suo cavaliere il poter colpire l'avversario al punto giusto. Tramite il re d'armi lo sfidante inviava la propria sfida allo sfidato: se questi accettava I'incontro, venivano nominati i giudici del torneo e scelti i cavalieri e gli scudieri che dovevano fare parte delle due fazioni. Poi, stabiliti data e terreno dello scontro, il torneo veniva dichiarato aperto. Con un anticipo di alcuni giorni sulla data fissata i cavalieri contendenti muovevano in sfarzoso corteo di parata verso la località dove lo scontro avrebbe avuto luogo. Dopo l'ingresso trionfale nella città o borgo più prossimo, davanti agli sguardi ammirati e incantati del popolo, essi si insediavano ufficialmente nei quartieri a loro destinati e gli scudieri si preoccupavano di esporre immediatamente le bandiere e gli stendardi con i colori dei loro signori.
7 Poi, sempre sfilando in magnifica processione, i contendenti si recavano in chiesa dove esponevano i loro elmi e le loro insegne per la benedizione; quindi gli elmi venivano trasferiti nel chiostro della chiesa dove, alla presenza del re d'armi e dei giudici del torneo, avveniva la cerimonia detta "della raccomandazione". Era questa una curiosa cerimonia, dal significato molto diverso da quello attuale del termine: infatti, invece di favorire, puniva il "raccomandato". Non si è ancora detto dell'importanza che avevano le dame nei tornei. La loro presenza e il loro incitamento contribuirono infatti ad aumentare la foga delle mischie e spesso, per conquistare i loro favori, molti cavalieri rimasero uccisi. Nel caso della "raccomandazione" erano appunto le dame a stabilire chi dovesse essere raccomandato. Una volta che gli elmi e le insegne dei cavalieri che partecipavano al torneo erano stati disposti nel chiostro in lunga serie, il pittoresco corteo delle dame sfilava lentamente davanti all'esposizione; passando davanti a quelli di un cavaliere di cui conoscevano qualche grave colpa (che avesse esercitato l'usura, avesse sparlato di qualche dama, avesse fatto falso giuramento o mancato alla parola data), esse si limitavano ad allungare la mano e a toccare il suo elmo. Il cavaliere, automaticamente, diventava "raccomandato", e, prima di poter entrare nella lizza dove si sarebbe svolta la tenzone, doveva purificarsi: la purificazione consisteva nell'essere battuto dagli altri cavalieri finché non si fosse arreso o non avesse chiesto grazia alla dama offesa. Frattanto nel luogo stabilito per il torneo era stata eretta la "lizza" o arena, il cui suolo veniva abbondantemente cosparso di sabbia; ciò era fatto per evitare che durante gli scontri gli zoccoli dei cavalli o i piedi dei contendenti avessero a scivolare, provocando in tal modo cadute non imputabili al procedere del combattimento e,che avrebbero potuto mettere in difficoltà il torneante incolpevole. Ai lati della lizza sorgevano i palchi destinati al pubblico (simili alle odierne gradinate degli stadi) e due tribune, una riservata alle autorità e ai giudici del torneo, l'altra alle dame. A una serie di pali o lance, in fondo alla lizza, erano appesi gli scudi con il blasone e le insegne di ciascun contendente, mentre dietro ogni palo era il padiglione o tenda destinata al cavaliere per compiervi la vestizione. Questi padiglioni erano solitamente fatti con stoffe dipinte a colori vivacissimi che ripetevano i colori del blasone del cavaliere occupante; davanti ad essi stavano di guardia gli scudieri pronti ad accorrere ad un'eventuale chiamata del loro signore. Il
8 servizio d'ordine era tenuto dai soldati (suivants d'armes) alle dipendenze del signore che aveva indetto il torneo, mentre gli araldi erano incaricati di annunciare gli scontri e i nomi dei torneanti. La vestizione del cavaliere era un'operazione molto lunga e complessa: per condurla a termine completamente (ossia armando anche il cavallo) erano necessarie due ore buone e l'intervento di numerosi scudieri ed anche di personale specializzato (fabbri, maniscalchi e simili). Per prima cosa il cavaliere si spogliava dei sontuosi abiti di parata che aveva indossato durante la precedente cerimonia, e rivestiva le vesti leggere che gli lasciavano grande libertà di movimenti. Sopra queste vesti venivano quindi adattate particolari protezioni imbottite, le quali avevano la funzione di proteggere il corpo dallo sfregamento con le parti dell'armatura metallica nelle articolazioni, sulle spalle e intorno al collo. Sopra le imbottiture era infine letteralmente "montata" l'armatura: montata è il termine esatto perché il fabbro prendeva uno per uno dalle mani degli scudieri i vari pezzi dell'armatura metallica e li andava a poco a poco sistemando sul corpo del cavaliere, fissandoli con ganci e servendosi di strumenti affini alle nostri chiavi inglesi e ai nostri cacciavite. Queste operazioni richiedevano grande destrezza e abilità nell'accostare e nel coprire le varie giunzioni, in modo da non lasciare alle armi nemiche vie possibili per giungere a ferire il corpo: da esse, dunque, dipendeva in gran parte il buon esito dei combattimenti. Da ultimo in testa al cavaliere veniva posto I'elmo d'acciaio di complicatissima fattura, alla cui sommità (coppo) era fissato l'emblema per il quale era stato organizzato il torneo: tale emblema era per lo più costituito dai "colori" della dama in onore della quale il cavaliere si proponeva di torneare, colori che erano
9 rappresentati da un velo, da un guanto, da un fazzoletto della gentildonna in questione. Contemporaneamente al cavaliere, fuori del suo padiglione alcuni maniscalchi e mozzi di scuderia, sotto l'attento esame di uno scudiero, bardavano il cavallo del torneante con la stessa accuratezza con cui veniva armato il suo padrone. "corazzato" con II gambe passo ma sulla avrebbe Anche l'animale era completamente lastre metalliche, sistemate tuttavia in modo che loro peso fosse equamente distribuito e le potessero muoversi liberamente non solo al anche al trotto e al galoppo. Questa bardatura (barda) veniva poi ricoperta da una sgargiante gualdrappa di stoffa con i colori del cavaliere, quale infine veniva sistemata una sella speciale particolarmente robusta in cui il torneante dovuto essere incastrato. Finalmente, terminate le lunghe operazioni della vestizione, il cavaliere si ergeva nel mezzo della sua tenda come una luccicante statua d'acciaio: solo il suo viso rimaneva per ora libero di difesa, poiché la celata dell'elmo sarebbe stata abbassata più tardi, al momento dello scontro. Allora,due o più persone fra servi e scudieri gli si accostavano per aiutarlo a uscire dalla tenda, il che avveniva con grande fastosità e cigolii di metallo. Giunto vicino alla sua cavalcatura, ora il cavaliere doveva montare in sella. La cosa non era poi tanto semplice e spesso egli non era in grado di salire a cavallo con i propri mezzi: doveva ricorrere all'ausilio di un rialzo, o alle robuste braccia di numerosi amici o servi, o addirittura (e il caso era più frequente di quanto si possa immaginare) all'impiego di un robusto, anche se primitivo, paranco, grazie al quale egli veniva sollevato dal suolo fino a una certa altezza e poi preposto in sella, proprio come oggi avviene per una cassa che dal suolo debba essere sistemata a bordo di una nave. In groppa al cavallo, venivano ultimate le operazioni di armamento: ai calcagni del cavaliere venivano fissati lunghi speroni speciali, adatti per essere usati su un cavallo bardato, quindi si procedeva alla consegna delle armi vere e proprie.
10 VALENTINA VASSELLI Le armi potevano essere di due tipi: da guerra (ossia appuntite e affilate) oppure "cortesi" (cioè spuntate e prive di taglio); nelle giostre e nei tornei venivano solitamente usate le armi cortesi. Fra le armi più usate c'erano la spada, la mazza, la scure o ascia di guerra e la lancia La spada era corta e spuntata, e la sua lama era di lunghezza non superiore a quella di un braccio teso (mano compresa), larga almeno quattro dita (perché non potesse passare attraverso la gabbia dell'elmo), di sezione romboidale e con un dito di spessore al taglio; per essere più leggera, senza perdere in robustezza, era scanalata. La guardia della spada era formata da un'impugnatura munita di un pomo pesante e massiccio (che aveva la funzione di equilibrare la lama), di una coccia accartocciata e di una sbarra trasversale le cui estremità incurvate in avanti avevano li compito di bloccare il corpo dell'avversario. A volte il pomo poteva essere cavo e contenere quindi una reliquia o qualche particolare pegno: in questo caso tutta l'impugnatura dell'arma veniva appesantita per mantenerle le funzioni equilibratrici della lama.
11 VALENTINA VASSELLI Una cinghia di cuoio a nodo scorsoio era attaccata al pomo e veniva fissata al polso del guanto di ferro del cavaliere. La mazza (mazza d'arme) era un corto tubo cilindrico in cima al quale era fissata una massa pesante di ferro: questa massa poteva essere lenticolare (e allora era munita di spuntoni che la rendevano vagamente simile a un grosso riccio di castagna) o costolata, fissata saldamente al manico di sostegno oppure unita ad esso mediante una asta o una catena (in questo caso la mazza prendeva il nome di flagello). Con quest'arma il torneante doveva vibrare un certo numero di colpi all'avversario, sull'elmo e sul petto, al fine di stordirlo. La scure o ascia di guerra era relativamente poco usata nei tornei: infatti, come arma cortese, i suoi risultati erano piuttosto scarsi. Poteva essere sostituita dal martello d'arme che, munito da un lato di una sorta di punta e dall'altro di una massa più pesante e squadrata, aveva realmente la forma di un martello e veniva utilizzato pressappoco come la mazza d'arme. Sia la scure sia il martello d'arme avevano manico corto come quello della mazza, e impugnatura massiccia per bilanciare il peso della testa.
12 Infine, vi erano due tipi di lance: quelle da torneo e quelle da guerra. Quella da torneo, a differenza di quella da guerra, aveva l'asta in legno di frassino in modo da potersi scheggiare con una certa facilità; era lunga circa quattro metri e poteva essere o semplicemente spuntata o tricuspidata, così da non offendere l'avversario colpito. Essa era inoltre munita di una rotellina paramano in Lancia da torneo metallo e di un anello di forma particolare che doveva servire da fermo contro la resta dell'armatura. e da guerra
13 Il torneo ormai aveva assunto la forma di uno spettacolo i cui protagonisti assoluti erano i nobili cavalieri che esibivano le loro virtù in questa occasione. Il torneo vero e proprio era composto da schiere di cavalieri che si affrontavano in furibonde mischie, ma presto fu' affiancato da un diverso tipo di scontro condotto da cavalieri che combattevano singolarmente uno contro l'altro. Questa nuova forma di torneo si chiamava giostra e nel tempo riscosse il maggior successo. Attorno alla giostra nacquero dei complessi apparati cerimoniali che caratterizzano il torneo medievale. Gli ideali di amore cortese trovarono nelle giostre una manifestazione ideale: i nobili cavalieri si battevano in nome della "servitù d'amore" e per compiacere le dame. Per simboleggiare questi ideali, i cavalieri facevano il loro ingresso nel luogo della giostra con il polso vincolato a una catena d'oro, tenuta da una dama. Le norme che codificavano la giostra si fecero sempre più strette e dettagliate. L'introduzione, all'inizio del XV secolo, di una barriera che teneva separati i due contendenti, costringendoli a percorrere due corsie parallele, rappresentò il culmine dell'evoluzione della giostra: i due cavalieri si lanciavano uno contro l'altro tentando di disarcionarsi con un colpo di lancia. I colpi all'elmo erano proibiti e le lance erano costruite in modo da spezzarsi all'impatto, per diminuire i rischi di penetrazione. In queste forme le giostre vissero, tra il XV e il XVI secolo la loro epoca d'oro e divennero l'occasione per sovrani e signori che le organizzavano di esibire la propria potenza e ricchezza.
14 VALENTINA VASSELLI A partire dalla seconda metà del XVI secolo il torneo e la giostra si svuotarono progressivamente dei significati originari, mantenendo solo quelli più coreografici, come la sfilata dei partecipanti che presto divenne un vero e proprio corteo in costume. Si inventarono nuovi momenti, come le esibizioni equestri, che lasciarono sempre meno spazio alla giostra: era nato il carosello, una forma di spettacolo tipica del mondo post-medievale e che ancora oggi viene praticata (si pensi alle fasi iniziali del palio di Siena e di manifestazioni similari, o anche alle parate militari). Un'altra eredità dell'antico torneo medievale è costituita dalle manifestazioni che ancora oggi si tengono in tante cittadine italiane: palii, giostre, quintane, etc. L'origine di molte di queste manifestazioni era quella di organizzare delle grandi "esercitazioni" per la cittadinanza: la finalità era infatti quella di addestrare il popolo allo scontro, in modo da poter disporre di milizie costituite da cittadini. L'origine militare è evidente in giochi come quelli, ad esempio, che richiedono la divisione della città in quartieri o cantoni, i quali devono battersi per il controllo di un ponte oppure per impedire il passaggio agli avversari. La quintana è invece un tipico esercizio da giostra, sopravvissuto sino ai giorni nostri: il cavaliere deve infilare con la propria lancia anelli sempre più piccoli, allenandosi in questo modo a centrare l'avversario al momento dello scontro tra le corsie.
15 Certamente, questa finalità della quintana oggi appare inutile, ma lo spirito dei partecipanti e del pubblico che assiste è ancora quello delle antiche giostre. O, almeno, ci piace credere che sia così
SPECTER OPS. L'obiettivo del giocatore agente è quello che il suo agente completi 3 su 4 missioni obiettivo qualsiasi
SPECTER OPS REGOLE 2-3 giocatori: 1 agente e 2 cacciatori - Le 4 missioni obiettivo sono conosciute dai giocatori: si lancia il dado e si segnano col relativo gettone sul lato verde sulla plancia e sul
DettagliClaudio Bencivenga IL PINGUINO
Claudio Bencivenga IL PINGUINO 1 by Claudio Bencivenga tutti i diritti riservati 2 a mia Madre che mi raccontò la storia del pignuino Nino a Barbara che mi aiuta sempre in tutto 3 4 1. IL PINGUINO C era
DettagliScopri il piano di Dio: Pace e vita
Scopri il piano di : Pace e vita E intenzione di avere per noi una vita felice qui e adesso. Perché la maggior parte delle persone non conosce questa vita vera? ama la gente e ama te! Vuole che tu sperimenti
DettagliFOOTVOLLEY PRESENTAZIONE
1 IL Il Footvolley, sport emergente di origini brasiliane si colloca tra il calcio in quanto viene giocato senza l utilizzo delle mani e delle braccia e il beach volley in quanto oltre ad essere praticato
DettagliCon un gioco si possono lavorare diversi aspetti: Come proporre un gioco:
Il gioco se usato e svolto in una maniera consona, farà si che l' allievo si diverta e nello stesso tempo raggiunga degli scopi precisi che voi vi siete proposti. Con un gioco si possono lavorare diversi
DettagliCapitolo 3: Cenni di strategia
Capitolo 3: Cenni di strategia Le "Mobilità" L obiettivo fondamentale del gioco è, naturalmente, catturare semi, ma l obiettivo strategico più ampio è di guadagnare il controllo dei semi in modo da poter
DettagliIL PELLEGRINAGGIO NEL MEDIOEVO GLI ABITI E I SIMBOLI DEL PELLEGRINO
IL PELLEGRINAGGIO NEL MEDIOEVO GLI ABITI E I SIMBOLI DEL PELLEGRINO I SIMBOLI DEI PELLEGRINI I principali simboli che identificano i pellegrini (signa peregrinationis) sono: la conchiglia: rappresenta
DettagliMario Basile. I Veri valori della vita
I Veri valori della vita Caro lettore, l intento di questo breve articolo non è quello di portare un insegnamento, ma semplicemente di far riflettere su qualcosa che noi tutti ben sappiamo ma che spesso
DettagliSocio/relazionale: partecipazione attiva al gioco, in forma agonistica, collaborando con gli altri
Federazione Italiana Pallacanestro Settore Giovanile Minibasket e Scuola Lezioni Integrate Minibasket I Fondamentali con palla Traguardi di Competenza. Partiamo dalle linee guida: Motorio/funzionale padronanza,
DettagliREGOLAMENTO TECNICO GIOCHI POPOLARI
REGOLAMENTO TECNICO GIOCHI POPOLARI 1) Ogni gioco popolare inserito nel programma del Palio delle Borgate contribuisce alla classifica generale come evento singolo. TIRO ALLA FUNE 2) La gara inizia quando
DettagliStoria e valori del servizio civile
Storia e valori del servizio civile Il servizio civile nazionale rappresenta l ultimo passaggio in Italia del lungo viaggio durato oltre 50 anni dall obiezione di coscienza al servizio militare Il dovere
DettagliCOME SI VESTIVANO NELL ANTICA ROMA?
COME SI VESTIVANO NELL ANTICA ROMA? Nell antica Roma tutti si mettevano un vestito lungo. Questo vestito si chiama tunica. Uomini e donne legavano la tunica con una cintura. Sopra la tunica le donne ricche
DettagliLo sport nell'antica Roma
Lo sport nell'antica Roma A Roma gli spettacoli sportivi più praticati erano le corse dei cavalli,che si tenevano al Circo Massimo,che sorgeva nell avvallamento tra il colle Palatino e l Aventino. Si diceva
DettagliPALLAMANO. Un po di storia
PALLAMANO Un po di storia La pallamano è un gioco bello e dinamico, inventato in Germania alla fine dell Ottocento. Sembra che tragga origine da un gioco denominato Pallaporta. E nata come sport da giocarsi
DettagliUna risposta ad una domanda difficile
An Answer to a Tough Question Una risposta ad una domanda difficile By Serge Kahili King Traduzione a cura di Josaya http://www.josaya.com/ Un certo numero di persone nel corso degli anni mi hanno chiesto
DettagliFAMMI CRESCERE I DENTI DAVANTI INTERVENTO EDUCAZIONE SANITARIA: IGIENE DENTALE
FAMMI CRESCERE I DENTI DAVANTI INTERVENTO EDUCAZIONE SANITARIA: IGIENE DENTALE TARGET INTERVENTO RIVOLTO AI BAMBINI PRIMO CICLO SCUOLA ELEMENTARE METODOLOGIA ANIMAZIONE TEATRALE CON UTILIZZO DI STRUMENTI
DettagliLa preparazione per le gare brevi
I documenti di www.mistermanager.it La preparazione per le gare brevi La maggior parte delle competizioni su cui si cimentano i podisti, sono le gare su strada, le cui lunghezze solitamente sono intorno
DettagliINTRODUZIONE I CICLI DI BORSA
www.previsioniborsa.net 1 lezione METODO CICLICO INTRODUZIONE Questo metodo e praticamente un riassunto in breve di anni di esperienza e di studi sull Analisi Tecnica di borsa con specializzazione in particolare
Dettaglilo 2 2-1 - PERSONALIZZARE LA FINESTRA DI WORD 2000
Capittol lo 2 Visualizzazione 2-1 - PERSONALIZZARE LA FINESTRA DI WORD 2000 Nel primo capitolo sono state analizzate le diverse componenti della finestra di Word 2000: barra del titolo, barra dei menu,
DettagliVADEMECUM DELLA PALLAVOLO
VADEMECUM DELLA PALLAVOLO A. Il campo Il campo della pallavolo misura 18x9 metri ed é diviso in due metá uguali dalla linea di metá campo sopra la quale corre le rete. La linea di metá campo appartiene
DettagliCOME SVILUPPARE LA TRASMISSIONE DELLA PALLA NELLA CATEGORIA PICCOLI AMICI (5-8 ANNI)? ECCO LA SOLUZIONE A
WWW.CENTROSTUDICALCIO.IT Scuola Calcio Tecnica PROBLEMA: COME SVILUPPARE LA TRASMISSIONE DELLA PALLA NELLA CATEGORIA PICCOLI AMICI (5-8 ANNI)? ECCO LA SOLUZIONE A cura di Ernesto Marchi WWW.CENTROSTUDICALCIO.IT
DettagliI documenti di www.mistermanager.it. Gli ingredienti per l allenamento per la corsa LE RIPETUTE
I documenti di www.mistermanager.it Gli ingredienti per l allenamento per la corsa LE RIPETUTE Le Ripetute sono una delle forme di allenamento che caratterizzano i corridori più evoluti, in quanto partono
DettagliParrocchia Santi Pietro e Paolo. Venite alla festa
Parrocchia Santi Pietro e Paolo Venite alla festa Questo libretto e di: Foto di gruppo 2 Occhi, naso, bocca, orecchie, mani... per pregare Occhi: se i miei occhi sono attenti, possono cogliere i gesti
Dettaglidi Frederic Moyersoen Giocatori: 3-10 Età: a partire dagli 8 anni Durata: circa 30 minuti
di Frederic Moyersoen Giocatori: 3-10 Età: a partire dagli 8 anni Durata: circa 30 minuti Contenuto: 44 Carte percorso, 27 Carte azione, 28 Carte oro, 7 Cercatori d oro, 4 Sabotatori. Idea del gioco I
DettagliLezione n 2 L educazione come atto ermeneutico (2)
Lezione n 2 L educazione come atto ermeneutico (2) Riprendiamo l analisi interrotta nel corso della precedente lezione b) struttura dialogica del fatto educativo Per rispondere a criteri ermenutici, l
DettagliTEMPO TEMPO. Oggi la maestra ha chiesto ai bambini e alle bambine di pensare a una frase con la parola tempo. Quante idee diverse!
TEMPO Oggi la maestra ha chiesto ai bambini e alle bambine di pensare a una frase con la parola tempo. Quante idee diverse! OGGI IL TEMPO È BRUTTO. PER FARE QUESTO DISEGNO HO IMPIEGATO TANTO TEMPO. TANTO
DettagliCodici ed affreschi. Questa chiesa rupestre merita un approfondimento e una pubblicazione monografica.
Codici ed affreschi. Alcuni studiosi della storia dell arte hanno accennato alla possibilità di uno stretto contatto tra codici miniati ed affreschi. Qui presentiamo un caso significativo: un particolare
DettagliChe volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile
Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Premessa All arrivo di un nuovo volontario l intero sistema dell associazione viene in qualche modo toccato. Le relazioni si strutturano diversamente
DettagliPOSTE ITALIANE PRESENTAZIONE DEI FRANCOBOLLI E CARTOLINA POSTALE ORDINARI POSTA ITALIANA. (Roma, 7 luglio 2009)
POSTE ITALIANE PRESENTAZIONE DEI FRANCOBOLLI E CARTOLINA POSTALE ORDINARI POSTA ITALIANA (Roma, 7 luglio 2009) Sono molto lieto di partecipare alla cerimonia di presentazione della nuova serie ordinaria
DettagliForze come grandezze vettoriali
Forze come grandezze vettoriali L. Paolucci 23 novembre 2010 Sommario Esercizi e problemi risolti. Per la classe prima. Anno Scolastico 2010/11 Parte 1 / versione 2 Si ricordi che la risultante di due
DettagliFISICA. Le forze. Le forze. il testo: 2011/2012 La Semplificazione dei Testi Scolastici per gli Alunni Stranieri IPSIA A.
01 In questa lezione parliamo delle forze. Parliamo di forza quando: spostiamo una cosa; solleviamo un oggetto; fermiamo una palla mentre giochiamo a calcio; stringiamo una molla. Quando usiamo (applichiamo)
DettagliMaschere a Venezia VERO O FALSO
45 VERO O FALSO CAP I 1) Altiero Ranelli è il direttore de Il Gazzettino di Venezia 2) Altiero Ranelli ha trovato delle lettere su MONDO-NET 3) Colombina è la sorella di Pantalone 4) La sera di carnevale,
DettagliGIOCHI MINIBASKET. 1) Il gioco dei nomi. 2) Il gambero
GIOCHI MINIBASKET Questi giochi sono stati tratti da alcuni libri e talvolta modificati per adattarli al nostro gioco. Adatti per diverse età. Buon lavoro. 1) Il gioco dei nomi Obiettivi: conoscere i compagni,
DettagliASDPS Centro Ippico Meisino Campo estivo 2014 1. Presentazione settimana
ASDPS Centro Ippico Meisino Campo estivo 2014 1. Presentazione settimana L ASDPS Centro Ippico Meisino propone, per l estate 2014, un campo estivo dedicato alla scoperta del mondo dell equitazione e dei
DettagliLa strage di Capaci raccontata da Tina Montinaro
La strage di Capaci raccontata da Tina Montinaro Venerdì 17 aprile, è venuta nella nostra scuola signora Tina Montinaro, vedova di Antonio Montinaro, uno dei tre uomini di scorta che viaggiavano nella
DettagliIL PIRATA BUCAGNACCIO
SCUOLA DELL INFANZIA DI MELEDO ANIMAZIONE MUSICA-LETTURA BAMBINI-GENITORI IL PIRATA BUCAGNACCIO da Storie in un fiato di R.Piumini ENTRARE NEL CLIMA L insegnante consegna delle bacchettine con frange azzurre
DettagliTNT IV. Il Diavolo è meno brutto di come ce lo dipingono!!! (Guarda il video)
TNT IV Il Diavolo è meno brutto di come ce lo dipingono!!! (Guarda il video) Al fine di aiutare la comprensione delle principali tecniche di Joe, soprattutto quelle spiegate nelle appendici del libro che
DettagliESERCITAZIONE OSSERVARE UN ALBERO
L esercizio richiesto consiste nella scelta di un albero e il suo monitoraggio/racconto al fine di sviluppare l osservazione attenta come mezzo per la conoscenza del materiale vegetale. L esercitazione
DettagliAssociazione Storico Culturale I Cavalieri de li Terre Tarentine
La Spada a due mani La spada a due mani è l arma principale nei secoli XIV e XV e a riprova di ciò i primi manoscritti di arti marziali occidentali risalenti agli inizi del XV secolo, trattano con più
Dettagli1930 ECCO IL PRATO SUL QUALE NEGLI ANNI 70 STATA COSTRUITA LA NOSTRA SCUOLA!!!!!!
1930 ECCO IL PRATO SUL QUALE NEGLI ANNI 70 STATA COSTRUITA LA NOSTRA SCUOLA!!!!!! Dalla testimonianza di Alessandro: ho 15 anni, abito a Milano dove frequento il liceo. Vivo con i miei genitori ed una
DettagliSCHEDA TECNICA PER IL MONTAGGIO DELLE COPERTURE LA COPERTURA TOSCANA.
SCHEDA TECNICA PER IL MONTAGGIO DELLE COPERTURE LA COPERTURA TOSCANA. La COPERTURATOSCANA, prodotta da COTTOREF, è composta da tre articoli fondamentali: tegole, coppi e colmi, oltre ad una serie di pezzi
DettagliLa cenerentola di casa
La cenerentola di casa Audrina Assamoi LA CENERENTOLA DI CASA CABLAN romanzo www.booksprintedizioni.it Copyright 2012 Audrina Assamoi Tutti i diritti riservati Questa storia è dedicata a tutti quelli che
Dettagli1 TORNEO MASCHILE DI MINIVOLLEY DELLA SCUOLA DI PALLAVOLO LUBE
1 TORNEO MASCHILE DI MINIVOLLEY DELLA SCUOLA DI PALLAVOLO LUBE La manifestazione si svolgerà presso il PALASPORT FONTESCODELLA DI MACERATA DOMENICA 7 NOVEMBRE 2010 Il ritrovo è fissato alle ore 13:15 Lo
DettagliAmore in Paradiso. Capitolo I
4 Amore in Paradiso Capitolo I Paradiso. Ufficio dei desideri. Tanti angeli vanno e vengono nella stanza. Arriva un fax. Lo ha mandato qualcuno dalla Terra, un uomo. Quando gli uomini vogliono qualcosa,
DettagliTECNICA E TATTICA VOLLEY
TECNICA E TATTICA VOLLEY Dalla posizione di attesa, e a seconda del tipo di attacco avversario, il muro e la difesa optano per dei cambiamenti di posizione, al fine di rendere più facile la ricostruzione.
DettagliF.I.G.C. Settore giovanile e scolastico Sardegna
F.I.G.C. Settore giovanile e scolastico Sardegna CORSO CONI F.I.G.C. OTTANA TESINA INDIVIDUALE DI DONATELLA SANNA CATEGORIA PICCOLI AMICI OBIETTIVI FATTORE TECNICO COORDINATIVO colpire la palla e capacità
DettagliUTILIZZO DELLA PSICOCINETICA NELLA SCUOLA PRIMARIA E IN AMBITO SPORTIVO
UTILIZZO DELLA PSICOCINETICA NELLA SCUOLA PRIMARIA E IN AMBITO SPORTIVO Le capacità cognitive richieste per far fronte alle infinite modalità di risoluzione dei problemi motori e di azioni di gioco soprattutto
DettagliCome fare una scelta?
Come fare una scelta? Don Alberto Abreu www.pietrscartata.com COME FARE UNA SCELTA? Osare scegliere Dio ha creato l uomo libero capace di decidere. In molti occasioni, senza renderci conto, effettuiamo
DettagliLa Resistenza Italiana SPIEGATA DAGLI ALUNNI DELLA 3 E
La Resistenza Italiana SPIEGATA DAGLI ALUNNI DELLA 3 E Cosa è la resistenza? La Resistenza italiana, comunemente chiamata Resistenza, anche detta "Resistenza partigiana" o "Secondo Risorgimento", fu l'insieme
DettagliGiovanni Lombisani. Insegnante di Educazione Fisica e Maestro di Ginnastica EFFICIENZA FISICA E SCOLIOSI - IL CASO DI ROBERTO. I.D.
Giovanni Lombisani Insegnante di Educazione Fisica e Maestro di Ginnastica EFFICIENZA FISICA E SCOLIOSI - IL CASO DI ROBERTO Questa relazione, come quelle dei miei colleghi che seguiranno in riferimento
DettagliEDUCARE ALLA SESSUALITA E ALL AFFETTIVITA
EDUCARE ALLA SESSUALITA E ALL AFFETTIVITA Accompagnare i nostri figli nel cammino dell amore di Rosangela Carù QUALE EDUCAZIONE IN FAMIGLIA? Adolescenti Genitori- Educatori Educazione 1. CHI E L ADOLESCENTE?
DettagliTEORIA DI LAMARCK O DELLA EREDITARIETA DEI CARATTERI ACQUISITI
L EVOLUZIONE IN PASSATO SI PENSAVA CHE LE SPECIE ANIMALI E VEGETALI CHE OGGI POPOLANO LA TERRA AVESSERO AVUTO SEMPRE LA FORMA ATTUALE. SI CREDEVA CIOE NELLA TEORIA DELCREAZIONISMO (NELLA CREAZIONE ORIGINALE)
DettagliI tre pesci. (Favola araba)
Favolaboratorio I tre pesci I tre pesci. (Favola araba) C'erano una volta tre pesci che vivevano in uno stagno: uno era intelligente, un altro lo era a metà e il terzo era stupido. La loro vita era quella
DettagliLA PRIMA GUERRA MONDIALE
LA PRIMA GUERRA MONDIALE LA TRINCEA La Prima Guerra Mondiale fu caratterizzata da combattimenti in TRINCEA una tattica di guerra che vide gli eserciti nemici fronteggiarsi per lunghi periodi di tempo.
DettagliRiscaldatore super economico per trafilatrici tipo Lube A Matic 2 di: David Facta
Riscaldatore super economico per trafilatrici tipo Lube A Matic 2 di: David Facta Dilettarsi nella ricarica oltre che divertente ha anche un altro aspetto non trascurabile che è il risparmio ma affinché
DettagliRifocalizzare il lavoro educativo con la disabilità l attenzione alla sociomorfogenesi
Rifocalizzare il lavoro educativo con la disabilità (abstract) Da LA FORMAZIONE COME STRATEGIA PER L EVOLUZIONE DEI SERVIZI PER I DISABILI Provincia di Milano 2004 A cura dello Studio Dedalo Rifocalizzare
DettagliSi è pensato di riassumere le diverse definizioni nel modo seguente:
3.1.3 IN MONTAGNA Prima di effettuare l'uscita nel Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, sul questionario è stato chiesto ai bambini se conoscevano questa realtà o meno, e a che cosa potesse servire un parco
DettagliScacchi Polimi insieme con Terna Sinistrorsa, sono lieti di presentare i primi tornei studenteschi di scacchi, nell ambito dei Poligames 2015!!!
TORNEI DI SCACCHI Scacchi Polimi insieme con Terna Sinistrorsa, sono lieti di presentare i primi tornei studenteschi di scacchi, nell ambito dei Poligames 2015!!! - Durante le due giornate andrà in scena
DettagliCompagnia teatroblu CenerentolO
Compagnia teatroblu CenerentolO Di: Susanna Gabos Regia: Nicola Benussi Attori: Klaus Saccardo Marta Marchi Clara Setti Costumi: Giacomo Sega Scenografia: Andrea Coppi Luci: Luca De Martini Produzione:
DettagliI SIGNIFICATI DEL TERMINE CHIESA.
LA NASCITA DELLA CHIESA (pagine 170-177) QUALI SONO LE FONTI PER RICOSTRUIRE LA STORIA DELLA CHIESA? I Vangeli, gli Atti degli Apostoli le Lettere del NT. (in particolare quelle scritte da S. Paolo) gli
DettagliProposta di intervento rieducativo con donne operate al seno attraverso il sistema BIODANZA
Proposta di intervento rieducativo con donne operate al seno attraverso il sistema BIODANZA Tornare a «danzare la vita» dopo un intervento al seno Micaela Bianco I passaggi Coinvolgimento medici e fisioterapiste
DettagliAvvicinare i giovani allo Sport fa bene all Impresa
Avvicinare i giovani allo Sport fa bene all Impresa Un progetto socialmente responsabile in collaborazione tra Assolombarda Coni Lombardia Fondazione Sodalitas Impresa & Sport è un progetto che nasce da
DettagliRegolamento del Settore Attività Giovanile. Approvato dal Consiglio Federale Del 13 aprile 2013 con delibera n. 124
Regolamento del Settore Attività Giovanile Approvato dal Consiglio Federale Del 13 aprile 2013 con delibera n. 124 TITOLO I - DISPOSIZIONI GENERALI art. 1 - L Attività Giovanile 1- Per organizzare e coordinare
DettagliPATAMA ROONRAKWIT Tailandia
arcvision Prize Women and Architecture 2015 Honorable Mention Gli architetti pensano solitamente che ciò che hanno imparato li renda degli esperti, credono di vantare sempre conoscenze migliori, di sapere
DettagliIl giornale quotidiano
Lezione 1 La struttura Il giornale quotidiano 2 Il giornale quotidiano Per leggere e comprendere bene un giornale quotidiano bisogna conoscerne le regole, i trucchi, i segreti. Cercheremo di illustrarli
Dettagliwww.andreatorinesi.it
La lunghezza focale Lunghezza focale Si definisce lunghezza focale la distanza tra il centro ottico dell'obiettivo (a infinito ) e il piano su cui si forma l'immagine (nel caso del digitale, il sensore).
DettagliIL MINIVOLLEY. MIUR Ufficio Scolastico Regionale per la Calabria Ambito Territoriale Vibo Valentia A.S. 2013-2014. Progetto: "UNA REGIONE IN MOVIMENTO
MIUR Ufficio Scolastico Regionale per la Calabria Ambito Territoriale Vibo Valentia A.S. 2013-2014 Progetto: "UNA REGIONE IN MOVIMENTO IL MINIVOLLEY Prof. Carmine Cavallaro GIOCOSPORT Premessa Mentre dagli
DettagliLE STRATEGIE DI COPING
Il concetto di coping, che può essere tradotto con fronteggiamento, gestione attiva, risposta efficace, capacità di risolvere i problemi, indica l insieme di strategie mentali e comportamentali che sono
DettagliPROMUOVERSI MEDIANTE INTERNET di Riccardo Polesel. 1. Promuovere il vostro business: scrivere e gestire i contenuti online» 15
Indice Introduzione pag. 9 Ringraziamenti» 13 1. Promuovere il vostro business: scrivere e gestire i contenuti online» 15 1. I contenuti curati, interessanti e utili aiutano il business» 15 2. Le aziende
Dettagliallenare gli attaccanti nella ricerca della posizione ottimale per andare a rete
Smarcamento Mini partite 3>3 su un quadrato di 15x15. Goal valido solo dopo aver effettuato uno stop agli angoli del campo di gioco. 4>2 su un quadrato di 15x15. Il goal viene realizzato su stop su uno
DettagliCasa di cura e di riposo per anziani di Gundeldingen, Basilea (BS)
Casa di cura e di riposo per anziani di Gundeldingen, Basilea (BS) Werner Wassermann, datore di lavoro La signora L. lavora da noi da tanto tempo. È stata capo reparto e noi, ma anche gli altri collaboratori
DettagliIl mercato dei beni. Prof. Sartirana
Il mercato dei beni Prof. Sartirana Gli scambi di beni economici avvengono tra soggetti che vengono definiti: soggetti economici I soggetti economici sono 4 ed ognuno di essi ha necessità diverse. I soggetti
DettagliLa nascita della pittura occidentale
La nascita della pittura occidentale 1290-1295, tempera su tavola, Firenze, Basilica di Santa Maria Novella E' una tavola dipinta a tempera, dalle dimensioni di 578 cm di altezza e 406 cm di larghezza.
DettagliSiamo così arrivati all aritmetica modulare, ma anche a individuare alcuni aspetti di come funziona l aritmetica del calcolatore come vedremo.
DALLE PESATE ALL ARITMETICA FINITA IN BASE 2 Si è trovato, partendo da un problema concreto, che con la base 2, utilizzando alcune potenze della base, operando con solo addizioni, posso ottenere tutti
DettagliPerché una gabbia da interni? E come usarla?
Una gabbia da interni è estremamente utile per i cuccioli, per la loro educazione e il loro ambientamento e non rappresenta una forma di maltrattamento. Con un po di pratica la gabbia diventa quel posticino
DettagliSommario. Consapevolezze di fondo Perché un rinnovamento Il progetto dei PPMC
Benvenuti Sommario Consapevolezze di fondo Perché un rinnovamento Il progetto dei PPMC Una prima esplorazione Consapevolezze L'inscindibile legame tra Chiesa e Famiglia Non ci sono buone notizie senza
DettagliIo Misuro Tu Misuri Noi Misuriamo. Attività rivolta a alunni di classe II della Scuola Primaria
Io Misuro Tu Misuri Noi Misuriamo Attività rivolta a alunni di classe II della Scuola Primaria DA DOVE NASCE L ATTIVITÀ? Dal comune problema di voler misurare la lunghezza. Per scegliere qualcosa di vicino
DettagliLA BIBBIA. composto da 46 libri, suddivisi in Pentateuco Storici Sapienziali Profetici 5 16 7 18
GRUPPOQUINTAELEMENTARE Scheda 02 LA La Parola di Dio scritta per gli uomini di tutti i tempi Antico Testamento composto da 46 libri, suddivisi in Pentateuco Storici Sapienziali Profetici 5 16 7 18 Nuovo
DettagliAPPLICATION SHEET Luglio
Indice 1. Descrizione dell applicazione 2. Applicazione - Dati 3. Selezione del prodotto e dimensionamento 4. Soluzione Motovario 1. Descrizione dell applicazione Gli schermi per campi da cricket fanno
DettagliTEST COLTELLO LASER OMERSUB
TEST COLTELLO LASER OMERSUB Per collaudare/testare un coltello non servono pescate e prove particolari, ma serve un utilizzo costante e verificare l usura nel tempo. Il coltello da me provato è il Laser
DettagliLA PIRAMIDE DEL MOVIMENTO: educhiamo gli schemi motori di base per ottenere abilità motorie. LEZIONE bambini 6/8 anni
LA PIRAMIDE DEL MOVIMENTO: educhiamo gli schemi motori di base per ottenere abilità motorie LEZIONE bambini 6/8 anni ( adattamento allo spazio) Muoversi liberamente nella palestra palleggiando, Cambiare
Dettaglida 2 a 5 giocatori, dai 10 anni in su, durata 30 minuti
da 2 a 5 giocatori, dai 10 anni in su, durata 30 minuti OBIETTIVO Il vincitore è colui che, dopo due round di gioco, delle sue 11 ordinazioni, ne ha consegnate il maggior numero. CONTENUTO DELLA SCATOLA
DettagliPULCINI. Programma MILAN LAB
PULCINI Programma MILAN LAB SEDUTA DI ALLENAMENTO PULCINI 40% SCHEMI MOTORI DI BASE CAPACITÀ MOTORIE 60% CAPACITÀ COORDINATIVE 50% 10% CAPACITÀ CONDIZIONALI Rapidità BASSO GRADO DI DIFFICOLTÀ MEDIO GRADO
DettagliALCUNE PROPOSTE PER INSEGNARLO
I primi Giochi Easy : Il Palleggio ALCUNE PROPOSTE PER INSEGNARLO Insalata Mista. (stimolare l abitudine all utilizzo del palleggio) Dal palleggio in libertà tuttocampo dei bambini, dividere il campo in
DettagliRimini Fiera 7-10 novembre 07 ECOMONDO
Rimini Fiera 7-10 novembre 07 Presentazione La presenza dell U.O.S. Tutela dell Ambiente Naturale fra le iniziative previste nella manifestazione fieristica 2007 nasce dal desiderio di approfittare di
DettagliOcchi, naso, bocca, orecchie, mani... per pregare
Il Signore ci fa suoi messaggeri Abbiamo incontrato Gesù, ascoltato la sua Parola, ci siamo nutriti del suo Pane, ora portiamo Gesù con noi e viviamo nel suo amore. La gioia del Signore sia la vostra forza!
DettagliCATALOGO DI ESERCIZI PER PAUSE IN MOVIMENTO. ESERCIZI PER ATTIVARE
Catalogo di esercizi per per pause in movimento. Esercizi per attivare MOVING SCHOOL 21 PROGETTO LA SCUOLA IN MOVIMENTO CATALOGO DI ESERCIZI PER PAUSE IN MOVIMENTO. ESERCIZI PER ATTIVARE Autore: Stephan
DettagliCorso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria Università di Genova MATEMATICA Il
Lezione 5:10 Marzo 2003 SPAZIO E GEOMETRIA VERBALE (a cura di Elisabetta Contardo e Elisabetta Pronsati) Esercitazione su F5.1 P: sarebbe ottimale a livello di scuola dell obbligo, fornire dei concetti
DettagliMentore. Rende ordinario quello che per gli altri è straordinario
Mentore Rende ordinario quello che per gli altri è straordinario Vision Creare un futuro migliore per le Nuove Generazioni Come? Mission Rendere quante più persone possibili Libere Finanziariamente Con
DettagliLEGENDA DELLE OPERAZIONI DA COMPIERE PER L APERTURA DI UN CAMPO DI TIRO PRIVATO
LEGENDA DELLE OPERAZIONI DA COMPIERE PER L APERTURA DI UN CAMPO DI TIRO PRIVATO Come avevo preannunciato, vi elenco i passi da fare per aprire un campo di tiro privato tenendo conto delle vigenti leggi
DettagliINDICE. Premessa... 7
INDICE Premessa... 7 GIOVEDÌ SANTO Schema della Celebrazione... 12 I Santi Padri... 13 Agostino: Vi do un comandamento nuovo... 13 Efrem: L agnello figura e l Agnello vero... 16 Cirillona: La gioia di
DettagliBrand Il primo corso per gli imprenditori che vogliono imparare l arma segreta del Brand Positioning Introduzione
Il primo corso per gli imprenditori che vogliono imparare l arma segreta del Brand Positioning Un corso di Marco De Veglia Brand Positioning: la chiave segreta del marketing Mi occupo di Brand Positioning
DettagliPLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana
PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana giugno 2011 PARLARE Livello MATERIALE PER L INTERVISTATORE 2 PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri
DettagliLANCIAMO UN DADO PER DECIDERE CHI DEVE INIZIARE IL GIOCO. PARTIRA IL NUMERO PIU ALTO
IL GIOCO DEL CALCIO I bimbi della sezione 5 anni sono molto appassionati al gioco del calcio. Utilizzo questo interesse per costruire e proporre un gioco con i dadi che assomigli ad una partita di calcio.
DettagliEsercizi sul moto rettilineo uniformemente accelerato
Liceo Carducci Volterra - Classe 3 a B Scientifico - Francesco Daddi - 8 novembre 010 Esercizi sul moto rettilineo uniformemente accelerato Esercizio 1. Un corpo parte da fermo con accelerazione pari a
DettagliCENTRO PRISTEM-UNIVERSITÀ BOCCONI
CENTRO PRISTEM-UNIVERSITÀ BOCCONI 1 Compleanni e ritardi Carla ha festeggiato il suo compleanno di domenica, il 28 marzo, con due giorni di ritardo rispetto alla data esatta. Milena è nata (in un altro
DettagliSoluzione degli esercizi sul moto rettilineo uniformemente accelerato
Liceo Carducci Volterra - Classe 3 a B Scientifico - Francesco Daddi - 8 novembre 00 Soluzione degli esercizi sul moto rettilineo uniformemente accelerato Esercizio. Un corpo parte da fermo con accelerazione
DettagliOPERATORE SPORTIVO CON DISABILI: COSA FAI? CHI SEI?
OPERATORE SPORTIVO CON DISABILI: COSA FAI? CHI SEI? OPERARE Ogni azione-operazione operazione è un azione educativa poiché di fatto modifica la visione di sés e del mondo dell altro e influisce sulla sua
Dettagli