L Oscar è anche un po mio. Dario Cantarelli racconta la sua Grande bellezza. A Crema la data zero del Frankenstein tour di Enrico Ruggeri

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1 GUIDA PROGRAMMI TV da sabato 15 marzo a venerdì 21 marzo 2014 Dario Cantarelli racconta la sua Grande bellezza L Oscar è anche un po mio CANZONE D AU TO R E A Crema la data zero del Frankenstein tour di Enrico Ruggeri pag. 68 PROGETTO VENTO In bici da Torino a Venezia, c è anche la Provincia pag. 12 STORIE DI SPORT Tigers, torna in città il fenomeno football amer icano pag. 70 1

2 In questo n u m e ro In copertina Dario Cantarelli e Toni Servillo protagonista de La Grande Bellezza w w w.laprovinciacr.it p i c re m o n a o n l i n e. i t Supplemento al quotidiano La Provincia Quotidiano di Cremona e Crema Direttore responsabile: Vittoriano Zanolli A cura di: Daniele Duchi Hanno collaborato: Nicola Arrigoni, Fabrizio Barbieri, Giorgio Barbieri, Elisabetta Bertolini, Barbara Caffi, Paola Fieschi, Cinzia Franciò, Andrea Gandolfi, Ivan Ghigi, Meo Mola, Francesco Pavesi, Luca Puerari, Elisabetta Quinzani, Federico Rosa, Massimo Schettino, Fulvio Stumpo, Mariagrazia Teschi ANNO XIII - NUMERO 11 Chiuso in redazione il 14/3/14 Reg. Tribunale n. 382/2002 del 13/4/02 OROSCOPO di Redazione Più 3 Insofferente Acquario. Scorpione al settimo cielo PRIMO PIANO di Nicola Arrigoni 4 «L Oscar lo sento un po mio» 5 La recensione. Fra Fellini e Kubrick la tv non s addice alla bellezza 6 Teatro. Nella Metamor fosi è il padre di Gregor Samsa 7 Pisani: «Che emozione produrre Sorrentino!» PRIMO PIANO di Paola Fieschi 10 Le note di Florita. Constance Spry e mazzi di fior i PRIMO PIANO di Fulvio Stumpo 12 In bicicletta come il Vento. La Provincia ader isce 14 Città dello sport tra le due sponde ECONOMIA di Andrea Gandolfi 16 Verona, il futuro è di vino 18 Meccanica, finalmente spiragli di ottimismo ESTERI di Massimo Schettino 20 Londra lancia l allarme greggio 23 Quanto costa la Crimea? Venti miliardi di dollar i ARTE di Mariagrazia Teschi 24 La nuova pittura italiana 25 Pino Spinelli. Galleria Immagini 25 Arte e solidarietà. Per la Giorgio Conti LA NOSTRA STORIA di Fulvio Stumpo 26 Arrivano Eruli e Ostrogoti MUSICA di Fabio Guerreschi 28 Giovani talenti al Ponchielli 29 I Freeway Jam al circolo Arci DISCHI di Daniele Duchi 30 Sy m p h o n i c a, l atteso ritorno di George Michael 31 Voglia di cambiamento con Francesco Renga A TAVOLA di Tullio Vincenzi 32 Pignoletto vino emergente 33 La Cucina del senza. I dolci privi di zucchero 34 Il ristorante. Tacabanda di Cremona 36 La ricetta. Lasagne con ragù di polpette SALUTE di Luca Puerari 45 Vita dal cordone ombelicale 46 Medico smartphone 47 Trentenne obeso operato via bocca per dimagr ire PAG. 37 I N S E R TO TELE VISIONE Tutti i programmi dal 15 al 21 marzo 2013 BELLEZZA di Cinzia Franciò 48 Arriva dagli Usa l anti-bar bie MODA di Elisabetta Bertolini 50 I vestiti per lo smartphone PIANTE E GIARDINI di Elisabetta Quinzani 52 La fioritura del mandorlo AMICI ANIMALI di Federico Rosa 54 Il petauro dello zucchero TURISMO di Cinzia Franciò 56 Cultura contadina altoatesina LIBRI di Barbara Caffi 58 La forza delle parole FILATELIA di Giorgio Barbieri 60 Mostra filatelica, un successo TECNOLOGIA di Ivan Ghigi 62 Facebook, look stile magazine 63 Il web festeggia. Nacque 25 anni fa 64 Titanfall prova a spremere la nuova console Xbox One CINEMA/DVD di Nicola Arrigoni 66 Vita e dolore di una novizia SPETTACOLI di Daniele Duchi 68 Frankenstein al S. Domenico STORIE DI SPORT di Fabrizio Barbieri 70 Football americano nostrano AUTO & MOTORI di Francesco Pavesi 72 California T, gioiello Ferrari 73 Sportiva e dinamica Bmw X4 DART di Fabrizio Barbieri 74 I re del doppio sono gli E=mc2 BORSINO di Redazione Più 76 La sensibilità di Canio. Vincenzo, il ko porta l e s o n e ro MODA E STILE Smar tphone e cover griffate AUTO & MOTORI California T gioiello Ferrari pag. 50 pag. 72 2

3 OR OSCOPO Insofferente Acquario Scorpione al settimo cielo ARIETE Dal 21/3 al 20/4 TO RO Dal 21/4 al 20/5 GEMELLI Dal 21/5 al 20/6 C ANCRO Dal 21/6 al 22/7 Amore: chi è felicemente in coppia potrà arrivare a prendere una decisione importante come matrimonio o figli. Chi è single potrà aprirsi a nuove e interessanti amicizie. Lavoro: saprete difendervi molto bene da qualunque attacco, intrigo o trappola perché riuscirete a fiutarli a distanza come un s e g u gi o. Salute: lievi disturbi da raffredd a m e n to Amore: la sfera sentimentale potrà arricchirsi di nuovi contenuti. Sia col partner abituale che con un nuovo incontro. Basterà non buttarsi a capofitto in situazioni troppo ambig u e. Lavoro: evitate di appesantire la settimana con progetti troppo impegnativi. Rinviate tutto ciò che non è urgente. Salute: iscrivetevi a un corso di yoga Amore: sarete predisposti agli innamoramenti. Potrà capitare di sbagliare giudizio ma non vi importerà. Sentirete il bisogno di provare forti emozioni. Lavoro: per arginare alcune critiche dovrete muovervi con decisione e tempestività, senza però mettere troppa carne al f u o c o. Salute: riposate il giusto ed evitate, ogni sera, di fare le ore piccole! Amore: avrete il morale alle stelle perché mai come in questo periodo vi sentirete sicuri di essere amati. Momenti magici anche per chi è in cerca dell anima gemella. Lavoro: potreste ottenere un meritato riconoscimento atteso da tempo grazie all intervento di una persona amica. Salute: concedetevi una breve vacanza per ricaricare le batterie LEONE Dal 23/7 al 22/8 VERGINE Dal 23/8 al 22/9 BIL ANCIA Dal 23/9 al 22/10 S CO R P I O N E Dal 23/10 al 21/11 Amore: telefonate e messaggi, alcuni dei quali da parte di persone che non immaginate possano nutrire ancora interessi nei vostri confronti. Lavoro: dovrete tenere sotto controllo i vostri sbalzi di umore se non vorrete creare inutili screzi con chi collabora con voi. Salute: riguardatevi, la gola sarà il vostro punto debole e potrà darvi problemi fastidiosi Amore: passerete del tempo a capire come chiedere alla persona che vi interessa di passare con voi molto più tempo. Lavoro: settimana da affrontare armati di pazienza. Ci potrà essere il rischio di perdere il controllo. Non dovrete mai agire contro qualcuno perché finireste per danneggiare solo voi stessi. Salute: attenti a intossicazioni e a l l e rgi e Amore: potrete perdere la testa per una persona più grande e molto diversa da voi e ciò vi farà sentire in imbarazzo. Non corretele dietro, anzi, state sulle vostre, vi rincorrerà. Lavoro: dovrete occuparvi solamente di ciò che conoscete davvero e che sarà alla vostra portata. Salute: cercate di fornire al vostro organismo un buon apporto e n e rg e t i c o Amore: potrà accadere di tutto, a seconda della vostra condizione, ma qualunque cosa succeda, avrete più di un motivo per sentirvi al settimo cielo. Lavoro: soddisfazioni e guadagni sono alle porte, anche se richiederanno molta costanza e pazienza. Salute: trattamenti estetici e alimentazione dovrebbero avere un posto in prima fila nei vostri i n te re s s i SAGIT TARIO Dal 22/11 al 21/12 C APRICORNO Dal 22/12 al 20/1 ACQ UA R I O Dal 21/1 al 19/2 PESCI Dal 20/2 al 20/3 Amore: dedicate più tempo alla vita amorosa se non vorrete seccature, potrebbero piombarvi addosso improvvisamente. Lavoro: non abbiate timore nel seguire le vostre intuizioni e nel lasciare spazio all'immaginazione. Saranno dei veri e propri assi nella manica. Salute: potrete risentire di alcuni disturbi allergici dovuti alla polvere o a un alimento Amore: un social network sarà galeotto per la vostra sfera sentimentale; esploderà una passione, anche se per il momento solo vir tuale. Lavoro: stabilite una tabella di marcia ben precisa e non dovrete permettere ad alcuno di cambiar la. Salute: modificare un po le abitudini sarà sufficiente per avere l immediata sensazione di risveglio energetico Amore: tenderete a essere talmente insofferenti sino ad avere forti contrasti con la persona amata. Cercate di essere prudenti nel parlare. Lavoro: dovrete tenere in giusto conto il consiglio di qualcuno che stimate. Sarete così in grado di intervenire con efficacia in una questione complicata. Salute: cercate di controllarvi quando siete a tavola Amore: avrete la possibilità di vivere un avventura maliziosa con una persona amica di vecchia data. Per ora limitatevi alla seduzione, se son rose Lavoro: innovatori e decisi a imporre non solo la vostra volontà ma soprattutto la vostra personalità, risulterete per molti versi sconcertanti agli occhi dei colleghi. Salute: imparate a rilassarvi

4 PRIMO PIANO «L Oscar lo sento un po mio» Dario Cantarelli si racconta all indomani del premio a Sorrentino Il celebre attore cremonese ha una parte ne «La Grande bellezza» E l aiutante della Santa Da Isola Dovarese a Hollywood di Nicola Arrigoni «N on ho potuto vedere La Grande bellezza in televisione perché recitavo in teatro racconta Dario Cantarelli, che nel film di Sorrentino ha un ruolo verso la fine, in qualità assistente della santa. Sono in scena a Brescia con La Metamorfosi riscritta da Luca Micheletti, un ragazzo d oro, bravo, bravo, coraggioso nell aver rielaborato il celebre racconto di Franz Kafka usandolo come preteso per raccontare la deflagrazione delle relazioni familiari quando si ha a che fare con la disabilità». Che riscontri ha avuto dopo l Oscar a Paolo Sorrentino. «Tanti messaggi, complimenti di amici e semplici conoscenti. Ad un certo punto ho pensato di averlo vinto io l Oscar». Non sarebbe male? E poi ci andò vicino col Testimone dello sposo di Pupi Avati... «Vicino per modo di dire. Lo scrisse Tullio Kezitch in una sua recensione in cui disse che se fossi stato in America mi avrebbero dato la nomination per l attore non protagonista». Al di là di questo, è una bella soddisfazione far parte di un film che ha conquistato l Oscar come la miglior pellicola straniera. «Certo, aver partecipato al film di Sorrentino è stato un piacere e un onore». Che riscontri ha avuto nella sua Isola Dovarese? «Ho percepito grande affetto e stima nei miei confronti, ma anche un po di fatica per un film non immediato, complesso, che ha spiazzato molti». Segnali discordanti pare di capire, non solo da Isola dopo la messa in onda del film su Canale 5. Una messa in onda in prima serata a tempo di record, in barba alla distribuzione nelle sale. «Dalle nostre campagne è arrivata qualche perplessità. Soprattutto dopo la visione in tv». Perplessità di che genere? «C è chi non è riuscito a distinguere il film dalla pubblicità, tante erano le interruzioni (dice ironicamente, ma non troppo ndr). Il film già di per sé è lungo. La prima cosa che ho chiesto è se chi l ha visto è arrivato fino alla fine. E sul termine della storia che ho il mio ruolo, al fianco della Santa». Che risposta ne ha avuto? «Gli amici mi hanno dato prova di aver visto tutta La Grande bellezza. C è chi ha amato il film, chi invece l ha reputato un po difficile». Lei che idea se ne è fatto? «Credo che sia un affresco della nostra realtà e del degrado di una Roma in cui domina la vacuità che lascia col fiato sospeso. Non c è orizzonte possibile nella vita notturna di Roma raccontata da Sorrentino. In questa società dell effimero in cui si muove Jep Gambardella, interpretato da uno strepitoso e impareggiabile Toni Servillo, non c è possibilità d uscita, se non attraverso quanto la santa rivelerà allo scrittore». Segue a pag. 8h 4

5 PRIMO PIANO Nella pagina a sinistra: Dario Cantarelli al teatro Ponchielli. Nella altre foto: Toni Servillo (qui a fianco) e Carlo Verdone (sotto) in due scene tratte dal film premio Oscar La Grande Bellezza La recensione. Fra Fellini e Kubrick la tv non s addice alla bellezza All indomani della messa in onda sucanale 5 dela grande bellezza di Paolo Sorrentino la piazza di Facebook si è scatenata. Durante e dopo la proiezione è stato un intensificarsi, un susseguirsi di commenti fra estimatori e critici, fra chi con un po di pudore dichiarava di non capirci nulla e chi si riferiva vagamente ad un grande capolavoro, definizione più acquisita che spontanea. Punti di vista, ma anche un dire emotivo, non riflettuto, compulsivo come è Facebook. E allora si tenti di fare un po di chiarezza. Innanzitutto il medium non è accessorio e lo si dice a maggior ragione per un film d autore e d ambiente in cui l immagine e la forma dicono più del plot e dei dialoghi. La programmazione televisiva è comoda, è stata un affare per Mediaset: pubblicità a go go per un film evento, prodotto da Medusa, guarda caso. Effetto successivo: quale sala cinematografica proietterà più La Grande bellezza dopo che più di otto milioni di spettatori hanno visto il film di Sorrentino in tv? E questo per buona pace dell arte cinematografica e della fruizione del cinema negli spazi deputati e con una coerenza e unitarietà di fruizione che la tv e i newmedia non possono permettersi di assicurare. Si diceva infatti che il medium non è accessorio. La stessa concezione iconico/narrativa de La Grande bellezza impone una visione amplia, uno schermo adeguato, richiede, pretende il respiro ampio della sala e non lo spazio privato e ristretto della tv. Lo richiede perché in gioco c è l immagine di noi, di una Paese di Bengodi in cui la fine è imminente, di un Titanic che affonda mentre l orchestrina suona. Paolo Sorrentino costruisce il suo film sulla Roma delle feste, sulla Roma dei salotti, apre palazzi e terrazze della città eterna per dire della nostra caducità, per narrare l effimero angosciante che ci attanaglia e a farci da guida è quel filibustiere di Jeb Gambardella che ha una faccia da schiaffi, che ti verrebbe voglia di insultarlo tanto è indisponente e spocchioso ed ha la faccia di Tony Servillo in stato di grazia, o meglio sempre più lui sempre meno Servillo. Un consiglio: non perdetevi le Voci di dentro al Ponchielli a inizio aprile con i due fratelli Servillo: Tony e Peppe. Il gioco sta nel farsi guidare da quel giornalista scrittore, una sorta di Virgilio nell inferno contemporaneo di una città la cui eternità si consuma nel lusso, nei corpi esibiti, negli happening culturali, nella solitudine che attanaglia tutti in maniera angosciante. Non c è prosieguo narrativo, ma nella Grande bellezza c è piuttosto la giustapposizione narrativa, la paratassi delle immagini, il periodo coordinato di un discorso che mostra, che dice di una realtà, la espone per giudicarla attraverso lo sguardo di Jep Gambardella che interroga a tratti lo spettatore e lo tira dentro. Citazioni da Federico Fellini di Otto e mezzo ma anche da Stanley Kubrick si sprecano ma l ipertesto e il sottotesto non interessano nel viaggio errabondo, errante perché dimostra gli orrori di un mondo in loop che replica se stesso, che riempie il vuoto con l effimero che celebra instancabilmente il suo allegro funerale. Ciò che preme è l epifania di un declino che Paolo Sorrentino racconta con elegante bellezza e una speranza dostoevskijana alla fine: «che la bellezza salverà il mondo», quella bellezza dentro di sé, quell autenticità dell animo umano che la santa chiede all ex scrittore di recuperare per salvare sé e il mondo e questo attraverso il suo assistente, Dario Cantarelli. E non è cosa da poco RIPRODUZIONE RISERVATA 5

6 PRIMO PIANO Sopra: Laura Curino, Claudia Scaravonati, Luca Micheletti e Dario Cantarelli ne La Metamorfosi Teatro. Nella Metamor fosi è il padre di Gregor Samsa Dario Cantarelli si gode dal palcoscenico il successo de La Grande bellezza, non è da tutti poter vantare nel proprio curriculum la partecipazione ad un film che ha vinto l Oscar come migliore pellicola straniera. Eh sì, perché se Cantarelli è l attore di Nanni Moretti e ora di Paolo Sorrentino, la sua origine è il teatro di Carlo Cecchi, della Compa - gnia della Rocca, di Egisto Marcucci.E il teatro ti resta appiccicato, è una bella e sana malattia che Cantarelli frequenta con passione, con dedizione monacale, con intensità poetica. Così in questi giorni l attore cremonese è in scena fino a domenica al teatro Santa Chiara di Brescia e poi da martedì a fine mese alle Passioni di Modena con La Metamorfosi da Kafka, nella lettura che ne ha fatto Luca Micheletti, premio Ubu 2011 come miglior attore non protagonista nell Arturo Ui di Claudio Longhi, attore di legami cremonesi, rampollo della compagnia dei Guitti di Micheletti. La Metamorfosi da Kafka è un pugno nello stomaco, è il racconto impietoso, senza fronzoli e retorica dell implosione delle relazioni familiari in una casa dove la malattia o un incidente trasforma uno dei membri in disabile, lo inchioda a una carrozzella. Luca Micheletti ha riscritto per la scena il capolavoro di Kafka e ne firma anche la regia, oltre che vestire i panni di Gregor. Luca Micheletti usa la Metamorfosi di Kafka come metafora, ne fa una drammaturgia che nella fedeltà al dettato narrativo innesta una riflessione sulla disabilità, facendo di sè corpo martoriato, lo scandalo nascosto in una stanza-scatola, la vergogna di una famiglia che alla fine, in un crescendo parossistico e drammatico, condanna a morte Gregor. Il figlio-insetto è accusato dal padre terribile, corpulento e spietato di Dario Cantarelli, di essere la rovina della famiglia. Con la sua imponente corporatura e quella voce che gli si strozza in gola il padre di Cantarelli sa essere fisico, sa essere reale e incubo, è presenza inquietante, dominante, anche quando tace, anche quando in silenzio scava sotto il pavimento della cucina per togliervi la cassaforte con in suoi risparmi. E un padre infero e infimo il padre di Cantarelli, è un analfabeta anafettivo su cui si riflette molta della nostra attualissima incapacità di gestire le emozioni e far fronte agli intrecci delle relazioni affettive. Per la madre quel figlio diventato deforme prima o poi guarirà, una speranza che sa di disperazione e che si concreta nella distruzione della camera/tana del figlio scarafaggio, ruolo materno interpretato da una Laura Curino che 6

7 PRIMO PIANO Pisani: «Che emozione produrre Sorrentino!» alla Grande Bellezza di Paolo Sorrentino ha portato bene L Oscar non solo a Dario Cantarelli, ma anche ad un altro cremonese, il giovane produttore Pierfrancesco Pisani che nelle sue produzioni teatrali annovera il monologo di Iaia Forte, tratto da libro di Paolo Sorrentino, Hanno tutti ragione. «Il conferimento alla Grande Bellezza di Sorrentino dell Oscar quale miglior film straniero per me ha avuto un effetto molto concreto spiega. Ho ricevuto richieste dallo Stabile di Torino e dall Eliseo di Roma per programmare la prossima stagione il monologo». «La messinscena ha avuto una sua prima gestazione al festival di Ravello due anni fa per forte volontà di Iaia Forte. Poi pian piano l idea ha preso corpo, fino allo spettacolo che mi è stato chiesto di produrre continua Pisani. Lo spettacolo è nato per la determinazione e volontà di Iaia Forte che ha ricostruito su di sé il ruolo che sul grande schermo era di Toni Servillo, un cantante pop della Napoli anni Ottanta, liberamente ispirato a Califano... Iaia Forte è impeccabile e stupisce. Lo spettacolo funziona, a Milano al Teatro I è piaciuto, ma da questo ad avere una tournèe. Avere in cartellone il nome di Paolo Sorrentino piace. E il suo momento». Ad exploit simili non è nuovo Pierfrancesco Pisani ed infatti racconta: «Mi era già capitato con Elio Germano nel monologo Tom Pain. E bastato che vincesse la palma d oro per l interpretazione de La nostra vita di Daniele Lucchetti che tutti i teatri hanno cominciato a cercarmi lo spettacolo. Magari ci fosse un Oscar e una Palma d Oro per ogni spettacolo che produco...», ironizza ma non troppo Pierfrancesco Pisani che aggiunge: «Che emozione produrre un premio Oscar!». RIPRODUZIONE RISERVATA A sinistra Dario Cantarelli, sopra Iaia Forte e a destra il cremonese Pierfrancesco Pisani è al tempo stesso narratrice e personaggio. Claudia Saravonati è invece Grete la sorella di Gregor, colei che lo accudisce, ma che alla fine si deve arrendere, urla la sua disperazione e condanna la morte del fratello. Luca Micheletti è Gregor Samsa, è la pietra dello scandalo e per sé ha costruito una stanza che nella scena ideata da Csaba Antal è scatola e prigione, è rifugio e tomba, una stanza che ruota su se stessa, che è spazio di tortura e di reclusione, che è mondo separato e rimosso. Luca Micheletti da fondo a tutto il suo talento per mostrare l immostrabile, per raccontare che Gregor divenuto scarafaggio è pur sempre Gregor, è il figlio e il fratello, è colui che sperava per Grete un futuro in conservatorio. A non riconoscerlo sono i suoi, a farlo fuori sono mamma, papà e sorella e lo fanno in modo grottesco, lo fanno con gusto splatter, con quell eccesso che la disperazione può rendere frequentabile. La Metamorfosi di Micheletti con i cremonesi Dario Cantarelli e Claudia Scaravonati è un esempio di come il tetro possa dire del nostro quotidiano, possa essere strumento di riflessione e pensiero partecipato. (n.arr.) RIPRODUZIONE RISERVATA 7

8 PRIMO PIANO gcontinua da pag. 4 Il suo ruolo è secondario, ma non marginale... «Io sono l assistente della Santa che viene nella Roma di una Dolce Vita trash e che esprime il desiderio di conoscere Jep Gambardella, il giornalista interpretatodatoniservillo echedopoaver scritto un romanzo fulminante ad inizio carriera è stato fagocitato dall effimero della Roma dei salotti e dello spettacolo. L incontro fra i due è rivelatore, ed è la santa che consiglia al giornalista in crisi di ritornare a interrogare la grande bellezza che è in lui per recuperare un senso dell esistenza e del tempo presente». Un po come accadde in Habemus Papam l impressione è che il suo ruolo sia secondario ma alla fin fine determinante. «Non sta a me dirlo. Certo fra papi e santi mi trovo a mio agio». E come si è trovato a girare con Paolo Sorrentino? «E un regista preciso, che sa con sicurezza muovere la macchina, ti dice cosa devi fare e mentre lo fai ti corregge, ti accompagna a creare il tuo personaggio. Non l ho mai sentito urlare, era gentile con tutti, disponibile, sicuro di sè e pronto ad aiutarti e indirizzarti». Insomma l esatto contrario di Nanni Moretti? «Sono due persone diverse. Girare con Nanni è come andare nella striscia di Gaza sotto un bombardamento, mentre con Paolo Sorrentino è come fare una vacanza a Bali in pieno relax». Insomma una passeggiata? «Non proprio. Due stili diversi, due modi differenti di gestire la macchina complessa del cinema. Si girava soprattutto di notte. Paolo Sorrentino ha girato tantissimo materiale che poi ha scartato, ha selezionato con cura e genialità. Con lui ho conosciuto una Roma incredibile, posti da favola. Ho scoperto una città eterna elegante e che nel film appare tesa, drammatica nella sua bellezza soffocante e un po funerea». La Grande bellezzaè una critica alla società dell effimero, ad una mondanità vuota, che sotto il lusso e gli appuntamenti di un estate romana notturna nasconde solitudine e angoscia. «C è una critica forte e tesa, uno sguardo agrodolce sulla Roma di una dolce vita che non ha nulla di dolce, ma è piuttosto amara e inquietante. Ma è proprio la Santa a indicare al protagonista tra - mite la mia mediazione la via della grande bellezza, ovvero la voglia e la possibilità di recuperare dentro di sè l autenticità. E questo che la santa suggerisce al giornalista ed ex scrittore To - ni Servillo ed è questa la via di resurrezione, di rivincita sulla nostra disperazione che Paolo Sorrentino ci vuole indicare». La mondanità della Grande bellezza si rispecchia sull effetto che il film ha avuto durante i mesi di lavorazione. C è stata la corsa ad avere un cammeo nel film di Sorrentino. Lo si capisce dal cast ricco, strabordante di nomi noti del cinema e della tv. «Non so quante centinaia di attori e comparse ha provinato, ma soprattutto c era chi avrebbe fatto carte false pur di 8

9 PRIMO PIANO Sopra Cantarelli ne Il testimone dello sposo, Sorrentino, Tony Servillo ne La grande bellezza e sotto Moretti, Piccoli e Cantarelli a Cannes avere una posa all interno del film. Nell estate del 2012 Roma era un set en plein air, essere chiamati da Paolo Sorrentino per alcuni era diventata un os - sessione, un po come l anno prima col film che Woody Allen ha girato sempre nella capitale». E lei può dire di esserci a piano titolo nella Grande bellezza? «Sì, ne sono fiero e contento, soprattutto perché è uno di quei film che ti permette di aprire gli occhi sulla nostra realtà. Ho letto che gli americani hanno letto il film di Sorrentino come il declino dell Italia». E per questo che l hanno premiato? «Credo che gli americani abbiano visto nella Roma di Jeb Gambardella un po la metafora del nostro Paese, il declino di un mondo e di una nazione. Basta vedere come Sorrentino mostra via Veneto una volta centrodella bella vita romana e che nella Grande bellezzaè una via deserta con uno sceicco e qualche cinese in locali vuoti. C è una solitudine e un abbandono drammatico in tutto il film che fa trattenere più volte il respiro». In questo Toni Servillo è impeccabile... «Credo che Servillo abbia raggiunto quella dote di trasfigurazione creativa che coglie i grandi attori. Sa essere diverso in ogni ruolo eppure se stesso. Recitare al suo fianco è stato emozionate. Capisci dove può arrivare un grande attore». E ora cosa l aspetta? «Il mio teatro. Sono impegnato con La Metamorfosi di Luca Micheletti, un espe - rienza forte e in crescita che mi occuperà fino al termine del mese». Poi? «Penso di andare a Roma. Nanni Moretti mi ha chiesto di andare da lui. Non ho potuto partecipare al suo film e se ne è molto dispiaciuto. Ma era impossibile coniugare le prove in teatro col set. Mi ha fatto promettere di raggiungerlo una volta finita la tournée dello spettacolo, prodotto dal Ctb di Brescia e dall Ertdi Modena. Poi si vedrà. Con Nanni non si può mai sapere». Alla fine è il suo regista... Dario Cantarelli sorride e china lo sguardo. Basta questo per raccontare la sensibilità di un attore e lo straordinario rapporto artistico e affettivo che lega Cantarelli al suo Nanni Moretti. RIPRODUZIONE RISERVATA 9

10 LE NOTE DI FLORITA Constance Spry e mazzi di fiori La splendida carriera dell anticonformista donna-manager Il suo stile rivoluzionario ha influenzato in seguito le composizioni floreali in molti continenti SPAZI ABITATIVI NELLE 4 STAGIONI di Paola Fieschi* Una vita non convenzionale quella di Constance Spry. Donna che ha conquistato l'alta società, nonostante una vita privata segretamente tempestosa, eccellente manager che ha saputo fare una splendida carriera in un momento storico in cui la maggior parte delle donne se ne stava a casa e soprattutto non esprimeva pubblicamente le proprie opinioni. Una vita colorata proprio come i mazzi di fiori che hanno ispirato una intera generazione. Grande risultato se si pensa che è cresciuta in una casa senza giardino. Constance nasce a Derby nel 1886 e dopo aver studiato igiene e fisiologia diventa docente di pronto soccorso presso l'associazione Sanitaria Nazionale delle Donne in Irlanda. Nel 1910 commette l'errore di sposare James Heppell Marr e insieme si trasferiscono a Coolbawn, dove per sopperire all'infelicità coniugale sviluppa la sua passione per il giardinaggio, che sarà poi incoraggiata dal suo secondo marito, Henry Ernest Spry, sposato nel 1926, che la sosterrà nel fare della sua passione per i fiori una professione. E' così che nel 1929 apre il suo primo negozio di fiori a Londra, Flower Decorations, dove può esplicitare la sua visione democratica dell'arte floreale. All'epoca il gusto del pubblico era orientato verso composizioni rigide e senz'anima, geometriche e costose, avvicinabili solo dalle persone più abbienti: Constance si propone con uno stile che possiamo definire rivoluzionario, anticonvenzionale e che ha influenzato successivamente le composizioni floreali in molti continenti. La Spry sostiene che bisogna cercare di aprirsi ad ogni forma di bellezza, sia quella di un ranuncolo o quella di un bocciolo di rosa, dal momento che ogni creatura vegetale, incluse le erbacce, ha il potenziale per una bella sistemazione. Per fare una bella composizione non serve il denaro, ma immaginazione e gusto con cui combinare materiali con poche pretese come bacche, foglie, felci, rami. Grande scalpore fece un suo allestimento per la vetrina della profumeria Atkinsons a Mayfair, dove si creò addirittura un ingorgo nel traffico, a causa del mix di luppolo, di foglie di faggio e di orchidee verdi. Per Constance non c'è un modo giusto e uno sbagliato per disporre i fiori, ma ci deve essere libertà di idee e di espressione. «Fai quello che vuoi, segui la tua stella» era infatti il consiglio che dava a tutti. Assoluta sostenitrice della sperimentazione, a partire dalla scelta dei 10

11 LE NOTE DI FLORITA fiori da abbinare ai colori da accostare. Vedeva le composizioni di fiori come quadri (e infatti spesso si ispirava ai dipinti floreali della scuola Olandese del XVII secolo) e la sola cosa che considerava importante era che tutti gli elementi decorativi collaborassero per creare un insieme armonioso. Secondo la Spry quindi, anche se è vero che ogni fiore racchiude in sé un autentico senso di bellezza, non bisogna dimenticare che quando si scelgono i fiori per delle composizioni non bisogna considerarli come oggetti botanici in sé, ma come materiali decorativi e si deve cercare di andare al di là della loro singola bellezza per considerarli una parte del tutto. L'incontro con l'arredatrice Syrie Maugham e con la pittrice lesbica Hannah Gluckstein Gluck è determinante per la sua evoluzione artistica: dall'amicizia tra le tre prende definizione uno stile moderno e attuale, come ad esempio la moda delle stanze completamente bianche, facilmente riconoscibile sui set di tanti film delle dive dell'epoca. Al 1934 risale la sua prima pubblicazione Flo - wer decoration e sposta il suo negozio a Mayfairin cui lavorano 70 persone. Parallelamente continua anche la sua attività didattica con diverse scuole aperte da lei; circa dieci anni dopo insieme ad un amico cuoco apre una scuola a Winkfield Place, dove può finalmente unire la sua passione per i fiori a quella per il cibo, per la scrittura e per le rose antiche, alla cui coltivazione dedica anni e che grazie al suo contributo sono ritornate in auge. A tale proposito va ricordato che Co - stance Spry è il nome dato alla prima rosa creata da David Austin e presentata nel 1961, ed è definita dalla David Austin Roses la nostra originale Rosa Inglese perché è stata la prima di moltissime varietà di rose inglesi. E' un fiore di un bellissimo rosa chiaro, di grande delicatezza e luminosità, con un profumo intenso, di mirra. La fama di Constance è tale che è lei nel 1936 a ricevere l'incarico per i fiori per il matrimonio del Duca di Gloucester e l'anno seguente per il matrimonio tra il principe di Galles e Wallace Simpson : accettando di fare i fiori per l'occasione, Constance ha seriamente rischiato un esilio sociale, ma, in linea con le scelte di una carriera intera, non avrebbe mai lasciato un suo cliente senza un addobbo floreale adeguato in un giorno così importante (è indimenticabile la sua Cappella del Chateau de Candé ornata da peonie, rose e gigli). E la storia seguente le dimostrò di avere fatto la scelta giusta: la giovane principessa Elisabetta la perdonò, scegliendola nel 1953 come flower designer per la cerimonia della sua incoronazione a Westminster Abbey e per il corteo, con il posizionamento di sei vasche di papaveri rossi. Per il banchetto a Lancaster House Constance sceglie gelsomini, orchidee, foglie di palma dei Kew Gardens, fior di loto e protee donate dai paesi del Commonwealth. Muore nel 1960, all'età di 74 anni, scivolando sulle scale di Winkfield, la sua ultima scuola, in tempo per non vedere le femministe della middle-class ripudiare le sue tesi a proposito di matrimoni, tavola e fiori, tesi ritornate oggi ad essere di riferimento e grande tendenza. I suoi libri sono pubblicati in tutto il mondo e contengono consigli pratici ma anche incoraggiamenti a sperimentare e osare nuovi abbinamenti, non solo riguardo ai fiori, ma anche per quanto concerne i contenitori: teglie, zuppiere, coperchi rovesciati, brocche e annaffiatoi... La bellezza delle composizioni della Spry, ancora attuale oggi, è da ricercare nelle forme fluide, nell'abbinamento di materiali anche poveri, nella grande libertà compositiva. Ma la sua fama indiscussa è dovuta principalmente al fatto che attraverso le sue varie scuole, i suoi allestimenti, i tour di conferenze e le pubblicazioni, è sempre rimasta fedele a se stessa, al suo credo profondamente democratico. *Responsabile progettazione Flores Manerbio paola.fieschi@floresinex.com Facebook: Flores Inex Lo scrittore Beverly Nichols Scrittore e giardiniere, caro amico della Spry, divideva l'arte della composizione floreale in un pre-spry e po - st-spry. Sicuramente uno snob, che mostrando il suo giardino, non mancava di sottolineare che il suo mirto discendeva da un rametto del bouquet di nozze della regina Vittoria. Era un esperto appassionato delle fioriture invernali e amava i bucaneve, il gelsomino d'inverno e gli ellebori, mentre paragonava i ciclamini a quelle donne noiose che vivono in appartamenti con la stufa elettrica e un pechinese che russa nel retro della c u c i n a. Nella prefazione al libro di Constance How to do the flowers p u b b l i c ato nel 1953, Nichols premette di essere la persona meno adatta a parlare del libro, dal momento che quando si ama troppo una cosa si rischia di eccedere in troppi esclamativi e altri ecce s s i. Secondo lui la Spry ottiene risultati di perfezione classica in alcune sue composizioni con foglie di cavolo, con varietà di broccoli e che non si sarebbe per nulla stupito se un giorno la sua cara amica avesse realizzato un cesto con cavoletti di Bruxelles. Ma ciò che più colpisce è il finale del suo discorso introduttivo, nel quale dipinge Constance come una figura ben lontana da quelle orribili donne che vagano in giardino con il cappello floscio e che ritornano dopo pochi istanti con un mazzo da fotografia che lasciano cadere in un costosissimo vaso con un solo gesto... Lei deve avere oro nel cuore, ma fango sulle sue mani. E questo mondo grigio e inquieto è profondamente in debito con il suo ardente lavoro. 11

12 PRIMO PIANO IL GRANDE FIUME L ente di Salini ha approvato la convenzione per la pista che collegherà via Po la città di Torino con Venezia di Fulvio Stumpo In bicicletta come il Vento La Provincia aderisce La pista ciclabile lungo il Naviglio Civico E uno dei percorsi più utilizzati dagli appassionati di bicicletta e natura Qui sopra: un gruppo pedala nella campagna cremonese Dalla Provincia di Cremona disco verde al progetto Vento, in bicicletta da Torino fino a Venezia Il progetto Vento a tutta forza. Mentre tutte le giunte comunali e provinciali del nord d Italia stanno valutando come e in che termini aderire al progetto che prevede una ciclovia e percorsi che vanno dal Piemonte fino a Venezia via Po, Cremona è stata una delle prime a muoversi. La giunta provinciale infatti ha aderito al programma. La delibera nell ultima seduta e su proposta dell assessore Matteo Soccini, «riconoscendone l utilità sociale, economica, di sviluppo turistico e culturale, sollecitando inoltre le Regioni, gli Enti Fluviali e il Governo a dare avvio alla realizzazione di Vento, in continuità con tutto quanto già realizzato, sia in termini di piste ciclabili che in termini di promozione turistica da questo Ente». Una decisione chiara, che sta alla base di una filosofia di fondo ormai condivisa su tutta l asta del Po: occorre operare affinchè i territorio padani siano al centro di un rilancio culturale e naturalistico. Un opportunità turistica che in altri Paesi europei è già stata colta. Il progetto Vento è a cura del Dipartimento di Architettura e Studi del Politecnico di Milano. Un obiettivo ambizioso: una nuova strada lungo il Po che collegherebbe Venezia e Torino e pensata solo per il passaggio di biciclette. Il pool di ingegneri e architetti è affiancato da una squadra di esperti del terziario turistico, che facendo due conti prevedono anche tanti nuovi posti di lavoro. «Il nostro territorio è predisposto ad 12

13 PRIMO PIANO Lavoro e sviluppo Un pool di progettisti ed esperti In bici in campagna e a Casalmaggiore Il progetto prevede 630 Km di pista che potrebbe essere la ciclabile più lunga d'italia e una delle più estese d'europa, un progetto che significherebbe numerosissimi nuovi posti di lavoro, sviluppo turistico, culturale e territoriale. Il percorso parte da Torino e attraversa quattro regioni, lungo tutta la Pianura Padana, arrivando a Venezia. Occorre dire che la pista ciclabile si innesterebbe con altre già esistenti, anche su altri fiumi: l Adda, l Oglio, il Gambara, il Mella, corsi d acqua che rappresentano la metà di migliaia di ciclisti. Vento, in pratica, sfrutterebbe la lungimiranza di tante amministrazioni comunali e provinciali che in questi anni si sono adoperati a valorizzare le bellezze naturali del territor io. Il progetto Vento dunque semina su un terreno già ben arato e preparato, soprattutto quello cremonese, dove una rete di piste ciclabili e percorsi ciclopedonali tocca anche i più piccoli centr i. Il tutto accompagnato da un boom per lo sport all aria aperta e un interesse maggiore verso quella cultura locale che è stata considerata di serie B per tanti anni. essere attraversato con una modalità dolce e lenta, ed è proprio con questa convinzione che la Provincia ha lavorato con enti pubblici e privati affinché il territorio possa diventare attraente per quei visitatori che si spostano in bicicletta spiega Soccini oltre alle opere realizzate dal Settore Territorio, importante è stata la messa a sistema della rete ciclabile effettuata negli ultimi dieci anni dal Sistema Turistico Po di Lombardia. Il Sistema ha ottenuto finanziamenti attraverso la partecipazione a bandi statali e regionali che hanno permesso la realizzazione di tratti di piste ciclabili nei territori di competenza. Altro punto di forza è anche la promozione della rete ciclabile attraverso la piattaforma tecnologica del Sistema Turistico dalla quale si possono scaricare circa Km di pista tutte georeferenziate». Il LungoPo Europa e la pista che costeggia il Grande Fiume con, sullo sfondo, il ponte che collega con il Piacentino 13

14 PRIMO PIANO Città dello sport tra le due sponde Dall Asso Canottieri Potremmo parlare di cittadella dello sport tra le due sponde, quella piacentina e cremonese fino a Casalmaggiore. Cremona sta raccogliendo i frutti di un programma di eventi sportivi che hanno caratterizzato il 2013 anno di Cremona città europea dello sport; i numeri degli atleti che hanno visto e conosciuto per la prima volta la nostra città attraverso gare agonistiche e sfide dilettantistiche sono cresciuti in modo esponenziale. La città ha accolto tifosi da tutta Europa. Di quest esperienza l associazione delle Canottieri è stata la visionaria ispiratrice e ha continuato durante tutti questi mesi a dare un contributo silenzioso, ma concreto. Ha concentrato il proprio impegno verso un progetto che potesse essere un contributo alle canottieri e ai centri sportivi: aprire la possibilità di creare una rete di servizi allo sport in una visione di cooperazione attiva e di crescita della qualità dell offerta sportiva presente sui territori a scavalco tra le due sporse del Po. Le canottieri e le motonautiche hanno sempre vissuto il Po come un luogo di passione, collaborazione, competizione e relazione vivace. Questo punto di forza e il numero d impianti collettivamente presenti tra Secondo le province di Cremona e Piacenza sono premesse ragionevolmente positive per approfondire una visione di reti di servizio. Benessere psicofisico Il ruolo delle canottieri secondo gli esperti Con la Ricerca del CERSI, coordinata dal docente Fabio Antoldi dell Università Cattolica di Piacenza e Cremona, sullo stato dell arte delle canottieri e del loro futuro e con il contributo di esperti di fund raising e sui contratti sportivi tenuti dai professori Roberto Nelli e Ivan Demuro della Cattolica di Milano, l Associazione delle Canottieri ha avviato un lungo processo di approfondimenti sulla sostenibilità delle canottieri e sul loro fondamentale contributo alla diffusione e pratica dello sport a tutti i livelli e in tantissime discipline. Nei giorni scorsi presso la canottieri Flora, l ultima tappa di approfondimento con il professore Luigi Enrico Golzio dell università Marco Biagi di Modena e Reggio Emilia, Dipartimento di Economia. Il tema della giornata si è incentrato sul ripensare alla realtà interterritoriale delle canottieri come una rete attiva e competitiva di servizi per lo sport e la socializzazione ed il benessere psicofisico. 14

15 PRIMO PIANO Baldesio Il c a i m a n o nuota per l Ap o m Applausi e mimose Per la, Festa della donna, sulla zattera della canottieri Baldesio, si sono ritrovati sostenitori dell APOM e soci Baldesio per accogliere il Caimano del Po M aurizio Cozzoli, che ha nuotato per promuovere la prevenzione del tumore al seno. Lancio di mimose da parte delle numerose donne presenti ed applausi a scena aper ta. Golene invase, volontari in azione Tra plastica, moquette e finti sassi Il fiume si ritira, l immondizia no La guardia armata del cigno I barcaioli stanno alla larga Camillo-Zeus fa la guardia e con il collo gonfio e ali minacciose incrocia come una nave da battaglia, guardando con occhio attento ogni barca che si avvicina al suo territorio. I barcaioli, stanno alla larga, come consigliato dal professore Riccardo Groppali dopo i ripetuti attacchi. Dietro il grosso maschio si muove Leda (ma qualcuno inizia a dire che forse è un maschio) a distanza ma g u a rd i n g a. Il Po si ritira lasciandosi dietro la solita coda di immondizia. Solita tra virgolette perchè questa volta tra il fango compaiono ampi pezzi di moquette e altri materiali non biodegradabili non bene identificati. Alcuni ammassi sembrano fatti di fibra di plastica e inoltre sulla spiaggia dietro la Canalina sono comparsi alcuni macigni di un materiale non identificato. All apparenza sembrano sassi, ma rispetto alla mole pesano neppure un quarto e sno composti di un materiale che assomiglia a un misto di plastica e polistirolo. Ma tutta la golena è invasa da bottiglie, bidoni e gli immancabili assorbenti, a migliaia, incastrati ovunque. Nei giorni prossimi i soliti volontari raccoglieranno non poco di questo materiale e poi non sapranno come smaltirlo: il solito as - surdo. 15

16 E CO N O M I A Verona, il futuro è di vino Dal 6 al 10 aprile un edizione record di Vinitaly: le novità I nternazionalizzazione, buyer, export, bio e formazione le parole chiave della kermesse OPERATORI DA 120 PAESI di Andrea Gandolfi Internazionalizzazione, buyer, export, bio e formazione: sono queste le parole chiave del 48 Vinitaly ( in programma dal 6 al 9 aprile a Veronafiere insieme a Sol&Agrifood ed Enolitech. Il più grande salone mondiale dedicato al vino e ai distillati si conferma il punto di riferimento più dinamico e qualificato per la promozione commerciale e culturale di questi prodotti sui mercati globali. Vinitaly, infatti, possiede la capacità di attrarre a Verona oltre 50mila operatori esteri da 120 Paesi con specifiche iniziative per favorirne l incoming, unita ad un format che si rinnova di edizione in edizione. Novità assolute di quest anno, che si sviluppano sul doppio binario di una crescente internazionalizzazione e una particolare attenzione al panorama delle produzioni biologiche, sono Vininternational, InternationalBuyers Lounge e Vinitalybio. Vininternational - International Wine Production, rende per la prima volta organica la presenza degli espositori esteri all interno di un padiglione che ne ospita più di 70 dai principali Paesi produttori. L International Buyers' Lounge, con Taste and Buy, è invece la nuova area per il b2b wine&spirit dedicata a operatori esteri selezionati presenti in fiera, al fine di favorire relazioni e scambi commerciali. Al debutto anche Vinitalybio, realizzato con la collaborazione di Feder- Bio: salone specializzato riservato ai vini biologici certificati. L intento è quello di valorizzare le produzioni enologiche che seguono le norme del regolamento UE, e di rispondere a una precisa domanda del mercato, in particolare nei Paesi del Nord Europa, dell'america del Nord e dell'estremo Oriente. Oltre alle iniziative pensate per l in - contro di domanda e offerta, Vinitaly per quattro giorni torna ad essere un importante momento formativo e culturale, con un ricco programma di degustazioni guidate, convegni, presentazioni di ricerche e indagini di mercato, utili per l aggiornamento professionale e per essere informati sulle ultime tendenze dal mondo del vino. In contemporanea, come ogni anno, si svolgono Sol&Agrifood ed Enolitech, i due saloni che completano l offerta di Vinitaly con l eccellenza del food e delle tecnologie per la viticoltura, l enologia e l olivicoltu - ra made in Italy. 16

17 E CO N O M I A Appuntamento con il Fuori Salone Per i buongustai In programma anche Sol&Agrifood e Enolitech In tutto, tre manifestazioni per una vetrina internazionale unica che fa dell agroalimen - tare di qualità il proprio punto di forza: un comparto che vede l export italiano protagonista con 33 miliardi di euro nel 2013, di cui 5 totalizzati dalla filiera vinicola e 1,3 da quella olearia. Per aumentare la visibilità degli espositori e potenziare gli scambi commerciali, è stato adottato un nuovo layout del quartiere fieristico dopo gli ampliamenti e le ristrutturazioni realizzate da Veronafiere negli scorsi anni. Questo anche per dare organicità alla presenza degli espositori esteri, quasi tutti riuniti da quest anno nel nuovo padiglione 'i' denominato Vininternational: non una semplice vetrina, infatti oltre agli allestimenti degli espositori sono previsti un area tasting per degustazioni dedicate ai buyer e spazi di incontro per gli affari. Già confermata la presenza di vini provenienti dai principali Paesi produttori di vino, tra i quali Francia, Australia, Sud Africa, Nuova Zelanda, Ucraina, Azerbaijan, Argentina, Cile, Spagna. L International Buyer s Lounge è la nuova area espressamente dedicata agli incontri b2b, collocata nella Galleria Castelvecchio tra i padiglioni 2 e 3. Coinvolti i consorzi di tutela e le singole aziende espositrici da una parte, e i buyer esteri dall'altra. Tra le attività a supporto degli espositori c'è l'incoming di operatori dai più interessanti mercati internazionali, in particolare dell'ambito commerciale e dei media specializzati. Per supportare al meglio le nuove iniziative proposte, per questa edizione delle manifestazioni veronesi viene ulteriormente ampliato il numero dei visitatori invitati e ospitati direttamente da Veronafiere. In collaborazione con i delegati Veronafiere in 60 Paesi e l'agenzia-ice, sono state organizzate delegazioni di buyer da Svizzera, Germania, Austria, Gran Bretagna, Slovenia, Croazia, Romania, Bulgaria, Russia, Belgio, Olanda, Lussemburgo, Svezia, Danimarca, Ungheria, Portogallo, Repubblica Ceca, India, USA, Canada, Estremo Oriente, Taiwan, Hong Kong, Corea del Sud, Giappone, Cina, Australia, Sud Africa, Israele, Camerun, Messico, Ucraina, Estonia, Lettonia, Lituania, Finlandia. La scelta dei Paesi di provenienza è stata fatta valutando le richieste raccolte dall in - dagine sulla customer satisfaction realizzata alla fine del Vinitaly Vinitalybio è il nuovo salone specializzato di Vinitaly dedicato ai vini biologici certificati. Pensato per valorizzare le produzioni enologiche prodotte secondo le norme del regolamento europeo sulla produzione e l etichettatura del vino biologico, entrato in vigore il 1 agosto 2012, Vinitalybio vuole andare incontro alle richieste di una nicchia di mercato sempre più interessante che si sta sviluppando in particolare nei Paesi del nord Europa, dell'america del Nord, ma anche dell'estremo Oriente. Con la nascita di Vinitalybio, si specializza ulteriormente l'offerta di Vivit, il salone nato prima dell'emanazione del regolamento comunitario sulla produzione di vino biologico. Vivit, che riscuote sempre maggiore successo, rimane ora la vetrina esclusiva dei vini artigianali, frutto del lavoro di quei produttori che si riconoscono nell autenticità di un territorio e nell individualità. Protagoniste in ogni edizione, anche nel 2014 tornano le degustazioni guidate. Quattro le ricerche di quest anno: Vino e Gdo, l export di vino attraverso un inda - gine realizzata sulle aziende espositrici di Vinitaly, l export di vino biologico con u n indagine realizzata sulle aziende associate a FederBio, la percezione dei vino italiano sui mercati esteri con un in - dagine effettuata attraverso i delegati di Veronafiere in 60 Paesi. Una nuova iniziativa dedicata agli approfondimenti ed alle analisi di settore viene lanciata da Veronafiere/Vinitaly con Wine2Wine, in programma il 3 e 4 dicembre prossimi. L appuntamento si configura come forum dedicato ai produttori di vino e alle più importanti aziende della filiera, pensato in particolare per gli espositori di Vinitaly. Previsti numerosi work shop, case history nazionali e internazionali in chiave business e di sviluppo dell'internazionalizzazione delle aziende. Braccio operativo di Vinitaly all e s te ro, Vinitaly International organizza a Verona tre degustazioni (delle quali una nel padiglione Vininternational) nell'ambito del Vinitaly International Academy, l iniziativa educazionale realizzata in collaborazione con Ian D Agata. Infine, Vinitaly and the City è il Fuori Salone di Vinitaly, seconda edizione di una manifestazione dedicata a tutti gli appassionati del buon cibo e del buon vino, in programma al Palazzo della Gran Guardia di Verona domenica 6 e lunedì 7 dalle alle 23. Il visitatore, con un ingresso di 15 euro, può combinare quattro diverse degustazioni a scelta fra vino e cibo. 17

18 E CO N O M I A Qualche segnale positivo per la meccanica e la subfornitura lombarda Meccanica, finalmente spiragli di ottimismo Spiragli di ottimismo dalle imprese del comparto della meccanica e della subfornitura lombardo, con sei imprenditori su dieci che giudicano particolarmente positive le performance aziendali attuali. A rassicurare, la chiusura dell esercizio 2013 che rispetto al 2010 è stato all insegna della crescita del fatturato per il 48,2% delleimprese e con unlivello occupazionale che si mantiene stabile; il portfolio ordini attuale che permette di sostenere le esigenze finanziarie di sei aziende su dieci; una liquidità giudicata sufficiente o buona dall 88,5%. Positive anche le attese sul fatturato 2014, con solo l 11,8% che prevede un peggioramento della propria situazione finanziaria. Radicata fiducia non solo per le performance della propria azienda, ma anche per l andamento generale del mercato in cui operano: oltre un azienda su due ipotizza una crescita a livello generale del settore nei prossimi tre anni. Questa la fotografia delle imprese del comparto della meccanica e della subfornitura lombardo scattata da Senaf in occasione di MECSPE, la fiera internazionale delle tecnologie per l innovazio - ne (Fiere di Parma, marzo), punto di riferimento per il comparto, che mette in mostra l innovazione tecnologica applicata all industria manifatturiera, attraverso aree in cui grazie a macchinari funzionanti vengono mostrati processi e lavorazioni dal vivo. Cuore dell edizione 2014 sarà l iniziativa Fabbrica Digitale oltre l automazione, progetto di integrazione digitale dei sistemi e sottosistemi che compongono una moderna fabbrica; a questa si affianca l area 3D Print Hub, prima tappa del roadshow che culminerà a inizio 2015 a Fiera Milano nell evento internazionale in cui si farà il punto sui trend e gli sviluppi futuri del settore. Si tratta di un forte segnale anche per il comparto manifatturiero lombardo, settore strategico per cui operano le aziende della meccanica e della subfornitura e che secondo Movimprese contava imprese a fine 2013: a Milano (il 29,7% del totale regionale), seguita da Brescia (14,9%), Bergamo (11,1%), Varese (9,4%), Monza Brianza (9,3%), Como (6,6%), Pavia (4,6%), Mantova (4,4%), Lecco (4%), Cremona (3,1%), Lodi (1,6%) e Sondrio (1,3%). Confagri Lombardia Lunedì assemblea Si parlerà di Opportunità e sfide per u n Europa dalla parte delle imprese. Le richieste delle aziende agricole al Parlamento Europeo lunedì pomeriggio (alle 16) presso la sala Stradivari di CremonaFiere, dove è in programma l assemblea annuale di Confagricoltura Lombardia. Per Volkswagen un grande 2013 Il Gruppo Volkswagen conferma i dati del 2013 anticipati a fine febbraio, con ricavi saliti da 192,7 a 197 miliardi di euro (+2,2%) e un risultato operativo (Ebit) che è cresciuto dell 1,5% passando dagli 11,5 miliardi del 2012 agli 11,7 dello scorso anno; 9,731 milioni (+4,9%) i veicoli venduti. 18

19 E CO N O M I A Sono in aumento le opportunità di lavoro nel settore dell assistenza alla persona Sotto, l ex premier ucraina Julija Tymošenko Il lavoro che c è Immigrati, occasioni tra agricoltura e servizi Crisi economica e lavoro, italiani e stranieri a confronto nello studio appena realizzato e diffuso dalla Fondazione Leone Moressa di Mestre. In Italia nel 1 semestre 2013 si contano complessivamente 2,3 milioni di occupati stranieri, il 10,5% di tutti i lavoratori. Più della metà degli stranieri occupati (55%) è di genere maschile, il rimanente 45% è donna. Sono in prevalenza lavoratori dalla giovane età (se confrontati rispetto alla forza lavoro italiana): quasi due terzi degli occupati ha tra i 25 e i 44 anni, contro il 49% degli italiani. La crescita della domanda è condizionata e circoscritta a comparti specifici: diminuiscono gli occupati nelle costruzioni e nell i n- dustria, mentre aumentano nell agricoltura e nei servizi alla persona. Nel 1 semestre 2007 solo il 20% degli stranieri trovava occupazione nei servizi alla persona, nei primi sei mesi del 2013 questa percentuale è aumentata del 9%. In termini assoluti si registra una crescita occupazionale in questo settore di 400 mila addetti. I settori che hanno risentito maggiormente della crisi economica registrano invece una diminuzione di addetti: il 5% in meno nell industria ed il 4% nelle costruzioni. Le professioni che registrano una crescita sono quelle inerenti ai servizi: in particolare le professioni qualificate nei servizi personali ed assimilati ovvero il personale di compagnia di servizio alle famiglie, gli addetti all assistenza personale, alla sorveglianza di bambini, ma anche gli addetti all estetica e gli acconciatori. L Italia che parla ucraino Siamo i primi in Europa per arrivi da Kiev Non cresce solo il personale qualificato prosegue nella sua analisi lo studio della Fondazione Leone Moressa ma anche quello non qualificato nei servizi turistici e nella pulizia: in questo ambito troviamo i collaboratori domestici, gli addetti non qualificati alla ristorazione, alle pulizie di uffici ed esercizi commerciali, di alloggio e nelle navi e gli operatori ecologici. Aumentano poi anche il personale ausiliario di magazzino ed i braccianti agricoli. Risultano invece stabili gli addetti alle vendite (all ingrosso e al minuto, venditori a domicilio, addetti ai distributori di carburanti), alla ristorazione, i fonditori saldatori, lattonieri, calderai e gli artigiani addetti alle rifiniture delle costruzioni (pittori, piastrellisti, elettricisti ed idraulici). Mentre a diminuire sono gli autisti di camion, furgoni ed altri veicoli, e gli operai specializzati nelle costruzioni. La grave crisi internazionale di questi giorni ha inoltre portato Fondazione Moressa ad elaborare un rapporto sulla popolazione ucraina in Italia. Il nostro è il primo Paese europeo per presenza di cittadini ucraini, e negli ultimi anni ha visto un aumento del 62%. Gli ucraini, con circa 200 mila unità, rappresentano la quinta popolazione straniera per numerosità, con una forte presenza femminile (80%). Costituiscono il 4,4% della popolazione straniera in Italia. La Provincia di Napoli presenta la più alta numerosità di cittadini ucraini (18,8 mila), seguita da Roma (14 mila) e Milano (13 mila). Napoli si conferma anche come la città in cui l incidenza di questa popolazione è maggiore rispetto alla presenza straniera in Provincia (24,8%), seguita da Caserta (22,3%) e Salerno (20,5%). Tra gli occupati ucraini quasi l 80% è donna. Le professioni più diffuse sono infatti quelle tipicamente femminili, come le professioni qualificate nei servizi personali (36,6%) e i collaboratori domestici(28,9%). 19

20 ESTERI Londra lancia l allarme greggio Cameron: Scozia indipendente, riserve del Mare del Nord a rischio Si accende il dibattito in vista del referendum di settembre. No di laburisti, libdem e conservatori ad un unione monetaria. S&P promuove la nuova economia di Massimo Schettino Con l indipendenza della Scozia, il gas e il petrolio del mare del nord sono a rischio. È la volta delle risorse energetiche del North Sea, di come proteggerle e utilizzarle al meglio: il primo ministro britannico David Cameron introduce un altro tema nel dibattito che da settimane va facendosi più acceso in vista del referendum sull indipendenza della Scozia che si terrà il 18 settembre. Se il Paese rimane unito, dice, saranno maggiori le garanzie per l industria petrolifera, per i posti di lavoro che genera e potrà generare, «per i profitti dell economia britannica nei decenni a venire». Il tema è stato sollevato alla vigilia di uno storico consiglio dei ministri in trasferta: Cameron ha infatti tenuto la riunione in Scozia, ad Aberdeen. Un fatto del tutto eccezionale. Non c è da stupirsi della mossa altamente simbolica, considerata l of - fensiva lanciata da Cameron per scongiurare il rischio che la Scozia lasci l Unione, al grido di «abbiamo pochi mesi per salvare il Regno Unito». Ad Edimburgo intanto hanno già sfilato diversi politici e non solo: ci è andato il cancelliere dello Scacchiere George Osborne per ribadire con forza che «se la Scozia lascia il Regno Unito lascia anche la sterlina», escludendo così la possibilità di un unione monetaria in caso di indipendenza, come invece proposto dal fronte del sì. Una posizione su cui tra l altro si è verificata un inedita convergenza politica, con tutti i principali partiti (i laburisti all opposizio - ne come i liberaldemocratici al momento nella coalizione di governo) compatti per il no all unione monetaria. Su questa ipotetica zona sterlina si era espresso in Scozia anche il governatore della banca d Inghilter - ra, il canadese Mark Carney, che aveva rilevato una serie di rischi. Sull altro lato della barricata c è Alex Salmond, che guida il partito indipendentista Snp (Scottish National Party) per cui il voto di settembre è «l opportunità della vita». Riguardo alle risorse del mare del nord poi, Salmond invita ad osservare l esem - pio di successo che è la Norvegia, «un Paese più piccolo della Scozia». E l agenzia di rating americana Standard and Poor s in un rapporto ha «promosso», dal punto di vista eco- 20