Capitolo 9 Concorrenza perfetta e monopolio perfetto: i casi limite di struttura di mercato

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1 Capitolo 9 Concorrenza perfetta e monopolio perfetto: i casi limite di struttura di mercato Trasparenti tratti, con modifiche e integrazioni, da: David Begg, Stanley Fischer e Rudiger Dornbusch, Economia, cap.9 McGraw-Hill, 2001

2 OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO definire il mercato di concorrenza perfetta spiegare perché un impresa perfett. concorrenziale sceglie di produrre la quantità che uguaglia prezzo e costo marginale collegare l entrata e l uscita nel mercato ai profitti derivare la curva di offerta di un settore concorrenziale dalla curva del costo marginale analizzare gli impatti di cambiamenti di domanda e offerta definire il mercato di monopolio perfetto spiegare perché un monopolista fissa un prezzo maggiore del costo marginale confrontare prezzo e quantità scambiata in concorrenza e monopolio spiegare come la possibilità di discriminare il prezzo influisca 1 sulle vendite e sui profitti del monopolista

3 Settori e strutture di mercato Un settore è l insieme delle imprese che producono lo stesso prodotto ESEMPI: Settore immobiliare Settore ferroviario Settore agricolo Settore alberghiero Perché i servizi ferroviari in Italia sono offerti da una sola impresa monopolistica (Ferrovie dello Stato)? Perché le acciaierie sono poche? Perché le imprese agricole sono moltissime? Tutto ciò ha a che fare con la struttura del mercato 2

4 Settori e strutture di mercato La struttura di mercato è l insieme dei caratteri di un mercato, che determinano il comportamento e le prestazioni di acquirenti e venditori Sono esempi di strutture di mercato: Concorrenza perfetta Concorrenza monopolistica Oligopolio Monopolio 3

5 Concorrenza perfetta 4

6 Concorrenza perfetta Un mercato di concorrenza perfetta è caratterizzato da frammentazione della domanda e dell offerta e da una domanda indifferenziata Acquirenti e venditori sono consapevoli del fatto che le loro decisioni individuali non hanno alcuna influenza sul prezzo di mercato le imprese subiscono il prezzo 5

7 La domanda dell impresa e del settore in un mercato di perfetta concorrenza Prezzo Singola impresa Prezzo Settore SmSm Po DD Po DmDm Quantità Qo Quantità Il prezzo è determinato dalla domanda e dall offerta del settore. Al prezzo corrente Po, la singola impresa può vendere la quantità per lei più conveniente, senza che ciò influenzi il prezzo. Date le piccole dimensioni, per l impresa la domanda è orizzontale, a Po 6 Se l impresa alza il prezzo oltre Po, esce dal mercato

8 Perché in concorrenza perfetta la domanda che l impresa fronteggia è orizzontale molti acquirenti e venditori nessuna azione dei singoli ha effetto sul prezzo di mercato le imprese sono price taker il prodotto è omogeneo ( indifferenziato ) i venditori non possono giustificare prezzi diversi vi è perfetta informazione i venditori non possono inventarsi differenze qualitative non vi sono barriere all entrata e all uscita se le imprese del settore si mettessero d accordo per alzare i prezzi, altri entrerebbero e i prezzi scenderebbero 7

9 8

10 Esempio di concorrenza perfetta: mercati agricoli una massa di piccoli agricoltori coltiva un prodotto omogeneo e ognuno di essi è una parte infinitesima dell'offerta totale ogni impresa agricola è troppo piccola per determinare il prezzo di vendita se vuole vendere dovrà rispettare il prezzo applicato di mercato un impresa può anche stabilire propri prezzi di vendita, ma alla fine sarà costretta ad applicare il prezzo di mercato, poiché la domanda dei consumatori privilegerà la vendita ai prezzi più bassi la piccola impresa agricola decide quanto produrre, basandosi sull'esperienza del passato 9

11 La concorrenza perfetta è un modello Nella realtà economica non esistono situazioni in cui tutte le caratteristiche sono rispettate completamente E comunque molto utile per fini di studio e analisi economica 10

12 Data la colonna prezzo compilare le seguenti: QUANTITÀ PREZZO RICAVO MARGINALE RICAVO MEDIO 11

13 Nel caso dell impresa in concorrenza perfetta il prezzo è costante e quindi è uguale al ricavo marginale e al ricavo medio: P = MR = AR 12

14 la scelta del livello ottimo di produzione da parte dell impresa perfettamente concorrenziale 13

15 La scelta della quantità ottima di produzione/offerta dell impresa in concorrenza perfetta Considerato che per l impresa in c.p. vale la seguente relazione P = MR = AR la condizione marginalistica nel breve periodo si presenta come segue: SMC = MR = P 14

16 La curva di offerta nel breve periodo in concorrenza perfetta 15

17 La curva di offerta in concorrenza perfetta nel breve periodo (1) AC MC P P 3 O C Q 3 SMC SATC SAVC Quantità DD=MR Ipotizziamo: prezzo = P 3 la curva RM è sovrapposta alla curva di domanda Al prezzo P 3 (punto C), la quantità ottimale è Q 3 c è parità tra SATC e prezzo Conviene produrre? Sì, si può dire che l impresa realizza un profitto economico nullo o anche un profitto normale L area dei costi e dei ricavi è la stessa (O P3 C Q3) P 3 è detto prezzo di pareggio

18 IL PROFITTO NORMALE Quando il profitto economico di un impresa è nullo, gli economisti dicono che l impresa beneficia comunque di un profitto normale. RICAVI CONTABILI COSTI CONTABILI = PROFITTO CONTABILE PROFITTO CONTABILE COSTO OPP. CAPITALE COSTO OPP. LAVORO = PROFITTO ECONOMICO = = Profitto normale significa che il profitto contabile è esattamente sufficiente a compensare il costo opportunità delle risorse apportate dalla proprietà dell impresa Extra-profitto 17

19 La curva di offerta in concorrenza perfetta nel breve periodo (2) AC MC P SMC SATC Al prezzo P 1, la quantità ottimale è Q 1 e c è parità tra costo medio variabile e prezzo Conviene produrre? Sì, anche se l impresa recupera solo il costo variabile e non il costo fisso P 1 A SAVC Siamo al limite minimo, sotto il quale non si può andare: P 1 è il prezzo di chiusura O Q 1 Quella gialla è l area di perdita Quantità 18

20 Il prezzo di chiusura Il prezzo P1, corrispondente al valore minimo del costo medio variabile (SAVC) è detto prezzo di chiusura dell impresa, rappresenta il prezzo soglia al di sotto del quale l impresa ha convenienza a smettere (o chiudere) la produzione perché al di sotto non si recuperano nemmeno tutti i costi variabili 19

21 La curva di offerta in concorrenza perfetta nel breve periodo (3) AC MC P P 0 O Q 0 SMC SATC SAVC Quantità Al prezzo P 0 (sotto il prezzo di chiusura) la quantità ottima è Q 0 il prezzo è più basso anche del costo medio variabile Conviene produrre? No, perché l impresa non solo non recupera il costo fisso, ma non recupera nemmeno tutti i costi variabili Conviene chiudere Quella gialla è l area di perdita 20

22 La curva di offerta in concorrenza perfetta nel breve periodo (4) AC MC P P 2 O B Q 2 SMC SATC SAVC Quantità Al prezzo P 2, (intermedio tra P 1 e P 3 ) la quantità ottimale è Q 2 Conviene produrre? Sì, anche se l impresa recupera solo il costo variabile e solo una parte del costo fisso Si produce in perdita, ma è sempre più conveniente che chiudere (e perdere comunque tutti i costi fissi, irrecuperabili) Rimane nel mercato in attesa di tempi migliori 21 L area gialla misura le perdite

23 La curva di offerta in concorrenza perfetta nel breve periodo (5) AC MC P P 4 Z C SMC D G SATC A un prezzo P 4 (più alto di P 3 ), la quantità ottimale è Q 4 Conviene produrre? Sì, perché P 4 è maggiore sia di SAVC 4, sia di SATC 4 Si realizza un profitto positivo H SAVC pari all area P 4 DGZ O Q 4 Quantità 22

24 La curva di offerta in concorrenza perfetta nel b.p. (6) AC MC P SMC Quindi, la curva SMC al di sopra del prezzo di chiusura P 1 è la CURVA DI OFFERTA DI BREVE PERIODO dell impresa P 1 A SATC SAVC Questo braccio di curva mostra quanto l impresa desidera produrre, per ogni livello del prezzo (al di sotto non si produce) Q 1 Quantità 23

25 La curva individuale di offerta nel b.p. in concorrenza perfetta è il tratto di curva del costo marginale di breve periodo (SMC) al di sopra del punto di chiusura, ovvero del punto in cui la curva SMC interseca la curva SAVC 24

26 Equilibrio di breve periodo Il prezzo di mercato in c.p. è determinato dalla domanda degli acquirenti e dall offerta di un dato numero di imprese che costituiscono il settore, ognuna delle quali produce in corrispondenza dell uguaglianza tra il prezzo e il costo marginale di breve periodo Dato: nel breve periodo non c è tempo per nuovi entranti 25

27 La curva di offerta nel lungo periodo in concorrenza perfetta 26

28 La curva di offerta nel l.p. in concorrenza perfetta Occorre premettere che la curva di costo marginale nel l.p. (LMC) è più piatta rispetto alla curva di costo marginale nel b.p. (SMC) Ciò è dovuto al fatto che nel l.p. le imprese reagiscono in modo più efficace, potendo adattare tutti i fattori di produzione a mutate condizioni di mercato 27

29 La curva di offerta del settore nel lungo periodo LS è più piatta di quella di breve SS Nel lungo periodo ci sono meno vincoli e maggiori possibilità di accesso e ritiro 28

30 AC MC P La curva di offerta in concorrenza perfetta nel l.p. (1) LMC A prezzo P3 l impresa produce Q3 si trova in pareggio: il profitto economico è nullo P3 è il prezzo di pareggio, detto anche prezzo di entrata e uscita P 3 U LAC Q 3 Quantità 29

31 La curva di offerta in concorrenza perfetta nel l.p. (2) AC MC P LMC A prezzo P 2 (sotto il punto di pareggio) l impresa con i ricavi non copre i costi Si verificano perdite (area gialla) P 2 B LAC Quindi al prezzo P 2 l impresa esce dal settore (o non entra nel settore) Q 2 Q 3 Quantità 30

32 La curva di offerta in concorrenza perfetta nel l.p. (3) AC MC P P 4 LMC D A prezzo P4 (sopra il prezzo di pareggio) l impresa produce Q4 e ottiene profitti positivi (extra-profitti) (DH*Q4) H LAC Q 4 Quantità 31

33 La curva di offerta in concorrenza perfetta nel l.p. (4) AC MC P P 4 P 3 U LMC D LAC La CURVA DI OFFERTA DI LUNGO PERIODO DELL IMPRESA in c.p. è il tratto crescente della curva LMC a partire dal punto U, che corrisponde al prezzo di pareggio dell impresa Nel punto U la curva LAC ha il suo punto di minimo Q 3 Q 4 Quantità 32

34 L effetto di un aumento della domanda di mercato: il breve periodo P D D' SRSS Supponiamo che un mercato perfettamente concorrenziale si trovi in equilibrio in P 0 Q 0 P 1 Se la domanda di mercato si sposta alla D'D' P 0 nel breve periodo il nuovo equilibrio sarà P 1 Q 1 Q 0 Q 1 D D' Quantità l incremento dell output è dovuto solo agli aumenti della produzione delle singole imprese lungo le proprie SMC - e non a nuovi investimenti o a nuovi entranti 33

35 L effetto di un aumento della domanda di mercato: il lungo periodo P P 1 D D' SRSS Nel lungo periodo nuove imprese sono attratte dagli extraprofitti (il prezzo è salito) le imprese variano anche l impiego dei fattori fissi P 2 0 D LRSS D' - la nuova curva di offerta di lungo periodo è più piatta rispetto a quella di breve (imprese più reattive) Q 0 Q 1 Q 2 Quantità il mercato raggiunge un nuovo equilibrio in P 2 Q 2 34

36 Equilibrio di lungo periodo in c.p. In concorrenza perfetta il prezzo di mercato è determinato dalla domanda degli acquirenti e dall offerta di un numero di imprese variabile che costituiscono il settore Siccome nel l.p. le imprese possono entrare e uscire dal settore, il mercato è in equilibrio se le imprese realizzano solo profitti normali (ovvero profitti economici nulli) così non vi è incentivo alla variazione del numero delle imprese 35

37 Monopolio 36

38 Il monopolio Un mercato di monopolio perfetto è caratterizzato da un assoluta concentrazione dell offerta in una sola impresa e da una elevata frammentazione della domanda Se per contro il mercato è contraddistinto da frammentazione dell offerta e assoluta concentrazione della domanda in un solo acquirente il mercato è detto di monopsonio 37

39 Il monopolio Un monopolista: è l unico che offre il prodotto del settore è protetto da insormontabili barriere all entrata la curva di domanda del settore è anche la sua curva di domanda quella a cui si affaccia la sua impresa il monopolista sa che ogni unità addizionale venduta riduce il prezzo, la quale, quindi, riduce il ricavo ottenuto da tutte le unità inframarginali a differenza della concorrenza perfetta (dove MR=AR), nel monopolio: MR < AR 38

40 Domanda, ricavo marginale e ricavo totale nel monopolio La curva di domanda coincide con quella di ricavo medio (AR) Dalla curva di domanda si deriva la curva RT Il ricavo totale (RT) è P * Q RT è massimo (32) quando Q è 4. Perché MR è inferiore al prezzo? Per vendere un unità in più il monopolista deve rinunciare a una parte di ricavo per tutte le unità vendute La perdita sulle unità inframarginali è tanto più grande quanto sono numerose (e quanto più la domanda è inelastica al prezzo). Quando le vendite superano il livello 4, RT diminuisce (MR diventa negativo), pur crescendo la quantità venduta. 39

41 La massimizzazione del profitto di un monopolista P I profitti sono massimi nel punto in cui MC=MR. La quantità da produrre è Q 1 e il prezzo P 1 MC Come sempre, il profitto è dato dalla differenza tra AR (P) e AC P 1 AC Al livello di produzioneq 1 : AR (P1) > AC e l impresa ottiene extra-profitti (area verde) AC 1 MC=MR Q 1 MR DD = AR Quantità I profitti restano al monopolista: le barriere all entrata impediscono a nuove imprese di entrare nel settore 40

42 L equilibrio del monopolista (1) Il monopolista che massimizza il profitto sceglie di produrre Q 1, che soddisfa la condizione marginalistica e quella di convenienza Il profitto è dato da Q 1 * (P 1 -LAC 1 ) (area azzurra nel grafico sopra) Nel grafico sotto (b) si vede come il massimo profitto è identificato dalla differenza massima tra RT e LTC, che si ha in corrispondenza della Q 1

43 L equilibrio del monopolista (2) Mentre in concorrenza perfetta l impresa SUBISCE IL PREZZO, nel monopolio l impresa SCEGLIE LA COMBINAZIONE prezzo/quantità (ma non tutte e due separatamente) Se vuole vendere Q 1, deve scegliere P 1 Nel monopolio, il livello di produzione ottimale Q 1 è necessariamente nel tratto elastico della curva di domanda. Infatti: -Oltre Q 2, diminuendo il prezzo, il ricavo marginale è negativo (il ricavo totale diminuisce): quindi oltre Q 2 c è il tratto inelastico -Prima di Q 2, invece, c è un ricavo marginale positivo (tratto elastico) - infatti, se il costo marginale è sempre positivo, il punto di Max Profitto sarà necessariamente nel tratto in cui anche il ricavo marginale è positivo (tratto elastico)

44 Effetti di un aumento dei costi nel monopolio Se aumentano i costi medi e marginali, le curve si alzano, la quantità ottimale diminuisce (Q 2 ), mentre il prezzo sale (P 2 ) P MC P 2 P 1 AC 2 AC 1 AC Anche per Q 2, AR (P2) > AC2 e l impresa ottiene extraprofitti (area azzurra), anche se ridotti MC=MR Q 2 Q 1 MR DD = AR Quantità Con l aumento del costo: 1) il prezzo è aumentato (P 2 ) 2) la quantità è diminuita (Q 2 ) 3) i profitti sono diminuiti 43

45 Effetti di un aumento della domanda nel monopolio Se aumenta la domanda, la curva slitta verso destra: la quantità ottimale aumenta (da Q 1 a Q 2 ), mentre il prezzo sale (da P 1 a P 2 ) P MC P 2 AC A livello Q 2 : AR (P2) > AC2 e l impresa ottiene extraprofitti (area azzurra) P 1 AC 2 AC 1 MR DD = AR Con l aumento della domanda: 1) il prezzo è aumentato (P 2 ) 2) la quantità è aumenta (Q 2 ) 3) i profitti sono aumentati MC=MR Q 1 Q 2 Quantità 44

46 Il potere monopolistico La differenza tra prezzo e costo marginale di equilibrio di iun impresa monopolistica è il MARK-UP che essa è in grado di praticare Il MARK-UP rapportato al prezzo è una misura del POTERE MONOPOLISTICO dell impresa IPM (indice di Lerner): Nell impresa in concorrenza perfetta P=MC e quindi: IPM = 0 45

47 Confronto tra monopolio e concorrenza perfetta (1) Supponiamo un mercato concorrenziale con tutte le imprese identiche, con le stesse curve di costo P SS = SMC La curva di offerta di LP è orizzontale, in corrispondenza del costo medio minimo LAC m = Pc A LS = LMC DD Data la domanda DD, il mercato è in equilibrio nel punto A: il prezzo è P c e la quantità Q c L aggregazione orizzontale delle curve di costo marginale di BP (SMC) determina la curva di offerta di BP di settore (SS) Q c Quantità SS interseca DD in corrispondenza del prezzo P c Tutte le imprese sono in pareggio

48 Confronto tra monopolio e concorrenza perfetta (2) Ora supponiamo che tutte le imprese del mercato concorrenziale siano acquistate da un monopolista P SS = SMC Il mercato concorrenziale era in equilibrio nel punto A P ms LAC m = Pc B A MR Q ms Q c DD Quantità Nel BP, per il monopolista la SS rappresenta la curva del costo marginale SMC Nel BP, il monopolista massimizza i profitti nel punto in cui MR = SMC, ossia in P ms Q ms (punto B). Meno quantità e maggiore prezzo

49 Confronto tra monopolio e concorrenza perfetta (3) Nel LP il monopolista può chiudere alcuni impianti e aprirne nuovi. Anche se già fa extraprofitti, con i nuovi impianti può raggiungere il minimo costo medio P P lm P sm LAC m = Pc E C B Q ml Q ms MR A Q c SS = SMC LS = LMC DD Quantità Nel LP l impresa può quindi ridurre la produzione a Q ml e aumentare P a P lm, in base al criterio MR=LMC, ossia in P 3 Q 3 (punto C) Nel LP, è l impossibilità di entrata da parte di nuove imprese consente al monopolista di aumentare P e mantenere gli extra-profitti 48

50 Confronto tra monopolio e concorrenza perfetta (4) Il confronto concorrenza perfetta e monopolio implica che in monopolio si avrebbe: un prezzo più alto una minore quantità scambiata Per i consumatori il monopolio è sempre svantaggioso? ci può essere la possibilità che il monopolista riesca a sfruttare economie di scala 49

51 Il monopolio naturale Un settore ha rilevanti economie di scala e una domanda che ne consente lo sfruttamento P la curva LAC è continuamente decrescente fino alla domanda Equilibrio in A, dove MR = LMC P 1 A Q 1 MR LMC LAC DD Quantità l impresa più grande ha un vantaggio di costo rispetto a tutte le altre e finisce per dominare il settore Quando vi sono queste caratteristiche si parla di MONOPOLIO NATURALE Profitti: area azzurra 50

52 La discriminazione del prezzo Supponiamo che un monopolista abbia due diversi gruppi di clienti con differenti elasticità della domanda - esempio: chi viaggia in aereo per affari ha una diversa reattività al prezzo rispetto a chi viaggia per turismo Il monopolista può incrementare i propri profitti vendendo ai viaggiatori per affari a un prezzo maggiore La discriminazione del prezzo funziona bene solo per i beni che non possono essere rivenduti, cioè per i quali non è possibile l ARBITRAGGIO - esempio: fornitura energia elettrica 51

53 La discriminazione perfetta del prezzo Se l impresa non può discriminare il prezzo, produce e vende Q m a prezzo P m Ma se può farlo liberamente, allora vende ogni unità a un prezzo diverso: la curva di domanda diventa la curva di ricavo marginale e quindi trova convenienza a produrre Q c (dove MR=MC) L area di ricavo è quella azzurra L impresa si appropria di tutto il 52 surplus del consumatore

54 La discriminazione perfetta del prezzo Nella realtà le imprese monopolistiche non possono discriminare perfettamente il prezzo Possono però distinguere prezzi diversi aumentando il servizio per particolari tipi di consumatore ESEMPIO: classi di posti in aereo 53

55 fine 54

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