Shareholder Value Theory e Corporate Social Responsibility. Docente: Michela Pellicelli
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1 Shareholder Value Theory e Corporate Social Responsibility. Docente: Michela Pellicelli
2 La funzione e il fine delle imprese
3 Alcune definizioni Gino Zappa (1927) proponeva che la funzione principale delle imprese fosse quella di essere lo strumento dell umano operare in campo economico per la produzione della ricchezza necessaria per i consumi. Le imprese sono unità indispensabili per l uomo, sono le istituzioni create dall uomo per la produzione (Masini, 1970). Occorre, tuttavia, osservare, che nelle moderne economie si assiste ad una disgiunzione tra motivazioni che spingono gli imprenditori a sviluppare l attività d impresa ed i consumatori che hanno bisogno dei beni per i loro consumi.
4 Alcune definizioni Le imprese hanno, pertanto, il cosiddetto fine lucrativo : produrre reddito come condizione necessaria per le remunerazioni del capitale posto in rischio nei processi produttivi. In tal senso, possono essere interpretate non solo come trasformatori produttivi ed economici che impiegano fattori per ottenere produzioni caratterizzate da maggior valore, ma come trasformatori finanziari che trasformano capitali in rischio assoluto, l equity, e capitali in rischio relativo, il debt, in remunerazioni sotto forma di utili (dividendi nelle società) e di interessi.
5 Alcune definizioni Il profitto inteso come valore economico residuale, coperti tutti i costi dei fattori ed il costo del capitale che nelle imprese padronali era il parametro fondamentale per giudicare il successo della gestione, nelle imprese capitalistiche manageriali rappresenta piuttosto un mezzo e non un fine; la gestione manageriale deve prediligere la redditività del capitale il Return on Equity (ROE) più che il reddito quale valore assoluto della ricchezza.
6 Il management e la creazione di valore Al fine di creare valore per gli azionisti, il management: - si focalizza sull esigenza di dare priorità alla creazione di valore per l azionista; - riconosce che il valore per l azionista non è solo remunerazione periodica ma è anche incremento del valore delle azioni; - riconosce che tale incremento dipende non solo dalla gestione dei processi produttivi e di mercato ma anche dalla gestione del capitale investito;
7 Il management e la creazione di valore - considera il reddito una misura non adeguata di performance ritenendo prioritarie le performance di redditività ed in particolare cercando di incrementare la redditività prospettica; - riconoscendo che il valore dipende sia dalla redditività (fattore intrinseco) sia dal rischio percepito dai mercati (fattore estrinseco), dando enfasi alle strategie di medio e lungo periodo come fonte delle prospettive reddituali - per lo stesso motivo si pone particolare attenzione alla comunicazione aziendale come fattore fondamentale per generare fiducia da parte dei mercati ed abbassare il tasso di attualizzazione su cui si fonda il calcolo del valore del capitale aziendale e delle azioni.
8 Relazione di Modigliani & Miller (1958) - ottenere il massimo ROI, ricercando la massima efficienza economica producendo il massimo risultato operativo con il minimo ammontare di capitale investito; - ricercare i finanziamenti con i minori costi, così da ridurre al minimo il ROD; - dimensionare la struttura finanziaria in modo da sfruttare la leva finanziaria, tenendo conto dei differenziali di rendimento indicati dallo spread.
9 Shareholder Value Theory e Value Based Management
10 SOMMARIO Evoluzione del principio del Shareholder Value Il Value Based Management quale approccio manageriale
11 EVOLUZIONE DEL PRINCIPIO STATI UNITI E GRAN BRETAGNA difesa dai raiders mercato azionario pension funds investitori istituzionali EUROPA, ASIA E AMERICA LATINA globalizzazione fine dei controlli liberalizzazione information technology
12 VALORE PER GLI AZIONISTI Il valore di mercato di un impresa è il valore attuale del flusso futuro di cash flow calcolato sulla base di un tasso di interesse pari al costo del capitale.
13 Costo del capitale = rendimento che gli investitori potrebbero ottenere da un investimento alternativo di pari rischio. L investitore si aspetta un rendimento pari a quello di un investimento senza rischio più una maggiorazione proporzionale al rischio che corre.
14 Flusso futuro = Dividendi + (Prezzo di vendita delle azioni Prezzo di acquisto) Se il valore attuale di questo flusso è superiore a quello di un investimento di pari rischio l impresa ha creato valore.
15 Shareholder value theory VALORE AGGIUNTO DAL MANAGEMENT CAPITALE PROPRIO (capitale azionario + utili reinvestiti) CAPITALIZZAZIONE DI MERCATO (valore attuale di tutte le azioni emesse)
16 Il nuovo atteggiamento manageriale Emerge allora un nuovo atteggiamento manageriale: la gestione deve essere orientata a produrre valore per l azionista, dalla cui soddisfazione dipende il mantenimento o il cambiamento del management. Il focus dell azione manageriale diviene la creazione di valore per gli azionisti, garantendo una redditività superiore al costo-opportunità del capitale o, in termini equivalenti, alla remunerazione giudicata equa o soddisfacente dall azionista. Questo nuovo atteggiamento manageriale che si pone quale finalità quella di produrre valore per il capitale, in termini sia di dividendi sia di capital gain è denominato Value Based Management.
17 VBM Con la relativamente ampia disponibilità di risparmio da investire, organizzato nei fondi comuni o direttamente investito tramite i mercati finanziari sempre più ricchi di titoli, oggi non sono tanto le imprese a ricercare i capitali per i loro processi ma sono, piuttosto, i capitali a ricercare imprese nei quali trovare opportuno investimento. Il Value Based Management non costituisce una nuova tecnica di gestione, quanto piuttosto la consapevole, sistematica, prevalente applicazione di un insieme di metodi tradizionali specificatamente diretti, nel loro complesso, a rendere massimo il valore creato per gli azionisti.
18 VBM Secondo Mc Taggart, Kontes e Mankins (1994), is a formal, or systematic, approach to managing companies to achieve the governing o-bjective of maximizing wealth creation and shareholder value over time. Per Arnold (2000), Value-based management is a managerial approach in which the primary purpose is long-term shareholder wealth maximization. The objective of a firm, its systems, strategy, processes, analytical techniques, performance measurements and culture have as their guiding objective shareholder wealth maximization.
19 Top Management 1. Decide di adottare VBM 2. Decide le misure chiave 3. Pianifica il processo di comunicazione Senior Management Traduce gli obiettivi del VBM in azioni Operational Management Pianifica il processo di pianificazione per diffondere i principi del VBM all interno dell impresa
20 STRATEGIA DI CORPORATE FINANZA TSR/EVA MISURE DI PERFORMANCE MARGINE DI DI PROFITTO VOLUMI CAPITALE CIRCOLANTE ATTIVITA FISSE VALUE DRIVERS PREZZO DI VENDITA COSTI QUOTE DI MERCATO SCORTE SVILUPPO DEL MERCATO GG CREDITORI GG DEBITORI UTILIZZO INVESTIMENTI
21 EVOLUZIONE DEL VBM RAPIDA DIFFUSIONE difesa dai raiders investitori istituzionali stock options crisi dei sistemi pensionistici la la spinta delle società di di consulenza PARZIALE TRAMONTO effetti perversi danni agli stakeholder perdita di di credibilità Europa più cauta la la rivolta degli azionisti
22 Le principali critiche alla Shareholder Value Theory Danneggiamento agli altri Stakeholders Arricchimento dei managers Value drivers di origine finanziaria Decisioni del management a svantaggio degli interessi di lungo periodo
23 Corporate Social Responsibility
24 Gli stakeholders Le imprese operano in un contesto sociale nel quale numerosi sono gli interessi economici di diversi interlocutori sociali, gli stakeholder. Le imprese, specialmente quelle di medie e grandi dimensioni, non sono solamente sistemi di produzione di ricchezza ma sono attori economici che sempre operano all interno di una molteplicità di relazioni con altri attori economici, politici e sociali: dagli azionisti agli stessi manager, dai lavoratori ai clienti, dai fornitori ai partners, dalle organizzazioni sindacali alle amministrazioni pubbliche ed alla società in generale. In questo network di interconnessioni diventano esse stesse attori sociali e politici.
25 STAKEHOLDERS INTERESSATI AL VALORE Sono persone, gruppi di persone o istituzioni che hanno interessi nella gestione dell impresa, ma anche al suo valore. INTERESSI INTERNI INTERESSI ESTERNI Azionisti Management Altri collaboratori Banche Altri finanziatori Fornitori Consumatori Distributori Stato Comunità locale
26 STAKEHOLDERS INTERESSATI AL VALORE AZIONISTI MANAGEMENT ALTRI COLLABORATORI Dividendi; aumento del valore di mercato degli investimenti in azioni; pagamenti secondo i piani Progressi nella carriera; remunerazioni; status; responsabilità nell organizzazione. Strategie di sviluppo, e ristrutturazioni; stime di performance Remunerazioni; condizioni di lavoro; stabilità del posto di lavoro; job satisfaction
27 STAKEHOLDERS INTERESSATI AL VALORE FINANZIATORI Restituzione del prestito; pagamento degli interessi FORNITORI CONSUMATORI DISTRIBUTORI Continuità degli ordini; pagamenti secondo i piani Qualità dei prodotti; prezzi competitivi; continuità dell assistenza post-vendita; innovazione del prodotto Consegne tempestive, affidabilità dei programmi, immagine di marca (del produttore)
28 STAKEHOLDERS INTERESSATI AL VALORE GOVERNO COMUNITA LOCALE Pagamento delle imposte e delle tasse; contributi allo sviluppo dell economia all occupazione, alle esportazioni e alla difesa dell ambiente Responsabilità nei confronti della società; Contributi allo sviluppo dell economia locale
29 La Corporate Social Responsibility Da sistemi per la produzione di ricchezza le imprese divengono anche sistemi di riferimento della Corporate Social Responsability (CSR), che sposta l ottica dal rispetto delle attese degli stakeholder al comportamento responsabile ed etico delle imprese che acquisiscono cittadinanza sociale. In questa visione i manager sono incoraggiati a comportarsi quasi in analogia a funzionari pubblici per la creazione di valore sostenibile tanto per l impresa e gli shareholder quanto per la comunità sociale del territorio in cui l impresa svolge la propria attività economica, considerando contemporaneamente l impatto ambientale delle scelte aziendali.
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