Soluzioni Progettuali Scheda: SP35 Rev: 05/01/2011 Pagina 1/6 STATO DI FATTO COPERTURA A DUE FALDE SFALSATE STRUTTURA PREFABBRICATA IN LEGNO
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- Giulietta Lelli
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1 Soluzioni Progettuali Scheda: SP35 Rev: 05/01/2011 Pagina 1/6 Descrizione Copertura: STATO DI FATTO COPERTURA A DUE FALDE SFALSATE STRUTTURA PREFABBRICATA IN LEGNO Nuova Esistente Praticabile Non Praticabile Edificio in legno con elementi prefabbricati e copertura a due falde sfalsate in lamiera grecata calpestabile, struttura costituita da travi e arcarecci in legno lamellare Distanza minima di caduta : Sud Ovest Nord Est ,31 3,90 5,31 3, N.B. 1. I lavori ad altezza inferiore a 2.00 m di altezza non sono considerati lavori in quota 2. Le distanze sono espresse in metri
2 Caratteristiche strutturali e morfologiche della copertura: ANALISI Consistenza strutturale Pendenze Aggravanti copertura PORTANTE copertura PARZIALMENTE PORTANTE copertura NON PORTANTE P 50% FORTEMENTE INCLINATE 15%<P< 50% INCLINATE 0%<P< 15% ORIZZONTALI sub orizzontali- Manti sdrucciolevoli Dislivelli non protetti tra falde Dotazioni: PRESENTE NON PRESENTE Impianti meccanici Elementi fissi Manutenzioni ascensore Camini montacarichi impianto termico impianto di condizionamento Sfiati impianto di climatizzazione Antenne impianto di ventilazione OCCASIONALE OPERATIVA impianto di depurazione Pannelli solari impianto di sollevamento acque PRESENTE Pannelli fotovoltaici impianto di refrigerazione altro impianto di spegnimento NON PRESENTE altro FREQUENTE: ISPETTIVA Contesto: ISOLATO CONTIGUO ALTO CONTIGUO BASSO INTERNO Pagina 2/6
3 Esiti delle analisi: Caratteristiche della copertura: - Tutti i settori componenti la copertura, presentano una capacità portante idonea al transito. - Il manto di copertura in lamiera grecata è caratterizzato da scarsa resistenza allo scivolamento e insufficiente ancoraggio agli elementi di appoggio. - La morfologia delle falde presenta inclinazione sub-orizzontale (14%). Le caratteristiche della copertura possono determinare rischi di rotolamento dell operatore, in caso di inciampo o, nel caso di basse temperature con formazione di ghiaccio, rischi di scivolamento. Esigenze manutentive prevedibili: - Le esigenze manutentive prevedibili saranno del tipo ispettivo e occasionale, e riguarderanno il risanamento del manto e la pulizia delle gronde. - Le tipologie di manutenzione ipotizzate ( ispettiva e occasionale ), sono indirizzate al monitoraggio e al mantenimento nel tempo delle componenti costruttive presenti. Contesto: - Il contesto non è condizione di rischio aggiuntivo per lavori svolti in copertura. - Le attività manutentive in copertura potrebbero causare rischi di schiacciamento per caduta di oggetti dall alto, in corrispondenza delle aree sottostanti il bordo esterno dei tetti. Pagina 3/6
4 SOLUZIONE PROGETTUALE LEGENDA Area con prescrizioni soggetta a rischio particolare Area non Praticabile AREE Area Raggiungibile in trattenuta Misurata sulla falda Area Calpestabile in trattenuta Misurata sulla falda BORDI Bordo Protetto(parapetto) Bordo soggetto a Trattenuta Bordo soggetto ad Arresto Caduta Bordo raggiungibile dal basso Distanza libera di caduta 4,50 (calcolata nel punto + basso) DISPOSITIVI Linea orizzontale UNI 795 classe C Linea orizzontale UNI 795 classe D 1. I punti di ancoraggio utilizzati come transito in copertura sono posti distanza inferiore ai 2.00 metri l uno dall altro (1.50 m preferibile) 2. I punti di ancoraggio utilizzati come ausiliari per trattenuta in copertura sono posti ad una distanza tale da consentire la raggiungibilità di tutta la superficie della copertura ( gli archi di cerchio ne evidenziano la raggiungibilità) Vedi criteri progettuali, scheda CR004. Area operativa in trattenuta con uso contemporaneo del cordino L = 2,00 m Per evitare l effetto pendolo in caso di caduta oltre il bordo laterale Criticità per i dispositivi di ancoraggio negli angoli La distanza di riferimento per il corretto posizionamento dell ancoraggio è 2,6 m dall angolo, misurato sulla falda; le altre misure sono conseguenti e dipendono dalla pendenza della falda. Il disegno è puramente indicativo. Vedi criteri progettuali, scheda CR004. Transito mediante cordino doppio Lmax= 200m Linea verticale/inclinata UNI Rigida Linea verticale/inclinata UNI Flessibile Ancoraggio UNI 517 Tipo A Tipo B Palo UNI 795 classe A1 Ancoraggio UNI 795 Classe A1 Classe A2 PUNTO DI ACCESSO A e esterno A v interno su parete verticale A i interno su copertura inclinata o piana Percorso di Accesso est. Scalini di transito Area operativa in trattenuta con uso contemporaneo del cordino L = 2,00 m Per tirante d aria insufficiente in caso di caduta oltre il bordo Pagina 4/6
5 Scelte progettuali di protezione e motivazioni: MOTIVAZIONI - DOTAZIONI ANTICADUTA PROCEDURE DPI Accesso - La copertura non necessita di manutenzione se non per evenienze eccezionali, infatti è costituita da pannelli sandwich di lamiera grecata e pannello isolante e non vi sono impianti o manufatti di alcun genere. L'accesso alla copertura può quindi avvenire attraverso scala a pioli/gradini in dotazione al manufatto da vincolare ad ancoraggi predisposti a terra ed alla zona di sbarco (sistema di accesso da ritenersi permanente in quanto in dotazione dell opera, dimensionata ed adibita solo a questo scopo). - Il percorso d accesso avviene attraverso ganci di risalita posti a distanza inferiore a m 1,50, mentre il transito tra una copertura e l altra avviene attraverso scala di tipo permanente. Sistema di protezione Il sistema previsto consente di operare sulla superficie della copertura IN TRATTENUTA - Si prevede l uso di un sistema anticaduta di tipo guidato con blocco fisso dimensionato in funzione delle diverse profondità di falda e un doppio cordino di lunghezza max 2,00 m che consenta di operare in condizioni di trattenuta lungo le porzioni angolari e in prossimità dei lati esterni aventi ridotte dimensioni della distanza libera di caduta rispetto al piano di campagna (h 3,70 m) - I sistemi di protezione principale sono costituiti, per ognuna delle falde, da Linea vita flessibile UNI EN 795 cl. C, installata sulla parte alta (il dislivello delle falde è inferiore a 2,00 m e pertanto non viene considerato ai fini del rischio caduta dall alto) - I sistemi di protezione secondari sono costituiti da ancoraggi UNI 795 cl A1 (andranno posizionati esclusivamente su travi ed arcarecci in quanto il pannello di copertura è strutturalmente inadatto al fissaggio degli ancoraggi); - La distanza tra gli ancoraggi di risalita e tra quelli di trattenuta, posti in corrispondenza dei lati con ridotto valore del tirante d aria, non supera i 2,00 mt. necessari all operatore per effettuare le operazioni di aggancio/sgancio in condizioni di totale sicurezza. Aree particolari Sono quelle prospicienti altezze comprese tra i 2,00 m. e i 4,50 m. (vedi schede CR003 e CR005), quelle angolari per possibile insorgenza dell effetto pendolo e quelle ad uso pubblico o privato, sottostanti le falde oggetto di manutenzione, nelle quali potrebbero verificarsi rischi di schiacciamento per caduta accidentale di oggetti dall alto. Ulteriore area particolare è quella posta all estremità della copertura A di fianco alla scala di transito; infatti, non essendo raggiungibile con l aggancio alla linea flessibile prevista, l operatore dovrà, attraverso l ancoraggio 3 assicurare l imbracatura all ancoraggio UNI 795 cl A1 previsto ed operare in trattenuta con cordino lungh. max 2,00 m. Gli angoli della copertura, vista la struttura della copertura non adeguata all'ancoraggio dei sistemi anticaduta se non lungo le travi principali e/o secondarie, DOVRANNO ESSERE RAGGIUNTI TRAMITE CESTELLO, TRABATTELLO, O PONTEGGIO. Motivazioni Il sistema principale di ancoraggio realizzato con una linea flessibile (UNI EN 795 C) si adatta bene alla morfologia della copertura. Il sistema secondario di ancoraggio, realizzato con ancoraggi fissi in prossimità dei bordi soggetti a trattenuta si è reso necessario per evitare l effetto pendolo lungo il bordo laterale delle falde e in prossimità dei bordi ove il tirante d aria non è sufficiente. Pagina 5/6
6 DPC previsti Parapetto fisso con fascia parapiede Parapetto fisso con fascia parapiede del tipo reclinabile sulla falda Parapetto provvisorio Reti di sicurezza Dotazioni di arresto caduta Linee Ancoraggi Linea orizzontale flessibile (UNI EN 795 Cl. C) Linea orizzontale rigida (UNI EN 795 Cl. D) Linea verticale o inclinata rigida (UNI EN 353-1) Linea verticale o inclinata flessibile (UNI EN 353-2) Ancoraggio su superfici verticali,orizzontali ed inclinate (UNI EN 795 cl. A1) Ancoraggio su tetti inclinati (UNI EN 795 cl. A2) Gancio da tetto inclinato, uni-direzionale (UNI EN 517 tipo A) Gancio da tetto inclinato, bi-direzionale (UNI EN 517 tipo B) Dpi Imbracatura (UNI EN 361) Assorbitori di Energia (UNI EN 355 ) Dispositivo anticaduta Retrattile (UNI EN 360) Dispositivo anticaduta di tipo guidato (UNI EN 353-2) Cordino L max m. (UNI EN 354) Doppio Cordino L max m. (UNI EN 354) Connettori (moschettoni) (UNI EN 363) Procedure prescrizioni 1. L operatore prima di accedere alla copertura dovrà indossare l imbracatura, dotarsi di doppio cordino di lunghezza massima pari a 2,00 m e dispositivo anticaduta flessibile di tipo guidato UNI con blocco a m 3,10 per operare sulla copertura più bassa. 2. Dal punto di accesso localizzato in corrispondenza della scala esterna si aggancia al primo ancoraggio (n 1) posto in prossimità dello sbarco. Quindi, attraverso l'ancoraggio n 2, procedendo con successive manovre di aggancio/sgancio del doppio cordino (lunghezza max di 2,00 m), dovrà raggiungere la linea di ancoraggio UNI 795 situata sulla trave di gronda della copertura superiore e collegare ad esso il dispositivo guidato su fune flessibile, con blocco a m 3,10. Per raggiungere la parte estrema della copertura dovrà, con successive manovre di aggancio e sgancio attraverso l'ancoraggio 3, ancorarsi al gancio puntuale predisposto a m 2 dal bordo. 3. Per accedere alla copertura a quota superiore l'operatore, attraverso la scaletta di transito ed i ganci di risalita 2 e 3, raggiungerà la linea di ancoraggio UNI 795 e vi collegherà il dispositivo guidato su fune flessibile, con blocco a m 10, Nelle aree a rischio specifico, evidenziate dalla campitura grigia, l operatore rimanendo assicurato al sistema di protezione principale mediante il dispositivo guidato opportunamente teso, dovrà provvedere all ancoraggio supplementare del cordino (con lunghezza max 2,00 m) ai punti di trattenuta previsti in prossimità del bordo di copertura. Materiale Informativo tratto da: Pagina 6/6
TETTOIA A DUE FALDE STRUTTURA PREFABBRICATA IN LEGNO
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