Progetti Sociali a Regola d Arte. LaFucina Cooperativa Sociale ONLUS

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Progetti Sociali a Regola d Arte. LaFucina Cooperativa Sociale ONLUS"

Transcript

1 Progetti Sociali a Regola d Arte LaFucina Cooperativa Sociale ONLUS

2 "A questo punto l'ambiente si scalda, accade la partecipazione che un evento non solo intellettuale o mentale, ma anche fisico, alimentato da calore umano" GIANCARLO DE CARLO (Architetto) Dedicato a tutti coloro che ogni giorno investono tempo, passione, ed energia ad indagare il presente, esplorare mondi possibili, costruire occasioni di incontri, attraverso le lenti dell'arte e della relazione. LaFucina.

3 Indice 1. Premessa Lettera agli stakeholder Metodologia Modalità di comunicazione Riferimenti normativi Identità dell organizzazione Informazioni generali Attività svolte Composizione base sociale Territorio di riferimento Missione Storia Governo e strategie Tipologia di governo Organi di controllo Struttura di governo Processi decisionali e di controllo Struttura organizzativa Strategie e obiettivi Portatori di interessi Relazione sociale Lavoratori Fruitori Reti territoriali Clienti/committenti Dimensione economica Valore della produzione Distribuzione valore aggiunto Produzione e distribuzione ricchezza patrimoniale... 46

4 6.4 Ristorno ai soci Il patrimonio Finanziatori Prospettive future Prospettive cooperativa Il futuro del bilancio sociale... 50

5 1. PREMESSA 1.1 Lettera agli stakeholder La realizzazione di questa Prima edizione del bilancio sociale ha permesso alla cooperativa LA FUCINA COOOPERATIVA SOCIALE ONLUS di affiancare al tradizionale bilancio di esercizio, un nuovo strumento di rendicontazione che fornisce una valutazione pluridimensionale (non solo economica, ma anche sociale ed ambientale) del valore creato dalla Cooperativa. Il bilancio sociale infatti tiene conto della complessità dello scenario all interno del quale si muove la Cooperativa e rappresenta l esito di un percorso attraverso il quale l organizzazione rende conto, ai diversi stakeholder, interni ed esterni, della propria missione, degli obiettivi, delle strategie e delle attività. Il bilancio sociale si propone infatti di rispondere alle esigenze informative e conoscitive dei diversi stakeholder che non possono essere ricondotte alla sola dimensione economica. In particolare per questa edizione del bilancio sociale la cooperativa LA FUCINA COOOPERATIVA SOCIALE ONLUS ha deciso di evidenziare le valenze Di comunicazione Di relazione Gestionale Proprio per questo motivo gli obiettivi che hanno portato alla realizzazione dell edizione 2008 del bilancio sociale sono prevalentemente i seguenti: Favorire la comunicazione interna Fidelizzare i portatori d'interesse Rispondere all'adempimento della regione L attenzione costante all evoluzione dei bisogni sociali, educativi e culturali presenti nella società attuale, e all individuazione di strategie efficaci per la promozione del benessere del singolo, dei gruppi e della comunità nei territori di intervento, sono da sempre al centro dell azione della Cooperativa LaFucina. L elaborazione del bilancio sociale è stata realizzata al fine di delineare con maggiore chiarezza ed efficacia i processi che hanno portato la Cooperativa a migliorare nel tempo la qualità della propria offerta e di rendere condivisibile l impegno in atto non solo nella promozione del benessere sociale, ma anche nella creazione di un luogo di lavoro basato su valori condivisi di solidarietà e valorizzazione delle risorse individuali e collettive. Un impegno finalizzato a condividere il più possibile quanto realizzato non solo con gli interlocutori esterni (clienti, fornitori, territori in cui la Cooperativa opera) ma anche con quanti prendono parte quotidianamente al lavoro comune nei vari servizi attivati. Obiettivo infatti è che sempre più si sviluppi un processo di partecipazione e di comunicazione dei valori e dei risultati raggiunti dalla Cooperativa stessa, nell ottica di relazioni basate sul rafforzamento della fiducia e sulla creazione costante di capitale sociale. La stesura di questo documento ha rappresentato un occasione importante per narrare quanto da anni viene realizzato, attraverso il contributo di molti, per la costruzione di comunità competenti e solidali. Da questo documento emergono inoltre alcune importanti indicazioni per il futuro, di cui la Cooperativa farà tesoro per essere sempre di più legittimata e riconosciuta dagli

6 interlocutori interni ed esterni soprattutto attraverso gli esiti e i risultati delle attività svolte che saranno presentati e rendicontati in modo serio e rigoroso di anno in anno. Auspicando infine che lo sforzo compiuto per la realizzazione di questo bilancio sociale possa essere compreso ed apprezzato vi auguro buona lettura. Il Presidente FRANCESCA GENTILE

7 1.2 Metodologia Il presente documento è destinato in primo luogo a quanti da anni contribuiscono, all interno dell organizzazione, al raggiungimento degli scopi statutari. Le persone che operano nell azienda sono state coinvolte in un processo di analisi di quanto realizzato e hanno avuto in questo modo la possibilità di aumentare il proprio grado di consapevolezza e partecipazione non solo relativamente al lavoro in atto ma anche per ciò che concerne il concetto di cooperazione e mutualità. Nella redazione del bilancio sono state privilegiate le indicazioni relative alla ridefinizione gestionale messa in atto nel corso del 2008, all analisi delle attività svolte e alla relazione con i territori e i fruitori coinvolti. Ciascun operatore è stato coinvolto, attraverso équipe di lavoro, nell'elaborazione di riflessioni sull anno 2008 relativamente al proprio ambito specifico di intervento. La sintesi dei materiali è stata poi effettuata, in accordo con il legale rappresentante, da quanti, all interno della cooperativa, si occupano dei processi di comunicazione con l esterno, al fine di rendere questo documento uno strumento utile alla promozione e alla diffusione dell operato della Cooperativa stessa. 1.3 Modalità di comunicazione Il presente bilancio sociale è stato diffuso attraverso i seguenti canali: Assemblea dei soci 1.4 Riferimenti normativi Il presente bilancio sociale è stato redatto ispirandosi liberamente sia ai Principi di Redazione del Bilancio Sociale elaborati dal Gruppo di Studio per il Bilancio Sociale (GBS) del 2001 sia agli Standard Internazionali del GRI (Global Reporting Initiative). Dal punto di vista normativo i riferimenti sono: Decreto attuativo del Ministero della Solidarietà Sociale del 24/01/08 contenente le Linee Guida per la redazione del bilancio sociale da parte delle organizzazioni che esercitano l impresa sociale; Delibera della giunta regionale della Lombardia n 5536/2007 Il presente bilancio sociale è stato presentato e condiviso nell assemblea dei soci del 30/06/2009 che ne ha deliberato l approvazione.

8 2. IDENTITÀ DELL ORGANIZZAZIONE 2.1 Informazioni generali Di seguito viene presentata la carta d identità dell organizzazione al 31/12/2008 Denominazione LA FUCINA COOOPERATIVA SOCIALE ONLUS Indirizzo sede legale Via Magenta, CANEGRATE - MILANO Indirizzo sedi operative Forma giuridica e modello di S.r.l. riferimento Eventuali trasformazioni avvenute nel Dalla compagine sociale tempo dell'associazione Piccola Fucina dell'arte (fondata nel 2001) si è costituita nel 2003 la Piccola Società Cooperativa a responsabilità limitata LaFucina, divenuta nel 2005 Cooperativa Sociale Onlus. A seguito di questa innovazione, l'associazione, ancora esistente, si è specializzata nella realizzazione di interventi prettamente culturali, mentre la Cooperativa ha adottato come ambiti di intervento l'educazione, la formazione e la realizzazione di progetti socio-culturali attraverso il teatro e le arti espressive. Tipologia Coop. A Data di costituzione 03/03/2003 CF p.iva N iscrizione Albo Nazionale società A132430

9 cooperative N iscrizione Albo Regionale n 898 del 23/02/2006 cooperative sociali Tel Fax Sito internet Qualifica impresa sociale (ai sensi si della L.118/05 e succ. d.lgs. 155/06) Appartenenza a reti associative Anno di adesione confcooperative 2005 Adesione a consorzi di cooperative Altre partecipazioni e quote Codice ateco 88 - assistenza sociale non residenziale Secondo quanto riportato nello statuto, l'oggetto sociale della cooperativa è il seguente: La Cooperativa non ha scopo di lucro. La Cooperativa intende realizzare i propri scopi sociali attraverso la gestione di servizi socio-sanitari ed educativi. In particolare la cooperativa si propone la creazione di spazi e tempi di esperienza condivisa in cui, attraverso il teatro e le arti espressive, gli individui e i gruppi possano diventare protagonisti all interno della comunità. La Cooperativa si occupa in particolare dell'espressione, della formazione e dell'interazione di persone e gruppi attraverso attività performative (teatro, eventi festivi, sportivi e culturali) funzionali all'emancipazione e al benessere di ogni soggetto, individuale e collettivo. Per fare ciò coordina e realizza, stabilmente e temporaneamente, in conto proprio o per conto di terzi, servizi socio educativi basati sul teatro e le arti espressive quali: -progetti di educazione con minori e giovani -percorsi di formazione per educatori, operatori sociali e teatrali, cittadini -progetti di orientamento e sensibilizzazione -percorsi animativi con finalità educative e formative su tematiche specifiche -percorsi di prevenzione e cura del disagio -progetti di sostegno alla genitorialità -progetti di stimolo alla cittadinanza attiva -progetti di integrazione e intercultura

10 -progetti volti alla creazione, sostegno e promozione di progetti di rete locali e internazionali -progetti di drammaturgia di comunità, con attenzione alle aree periferiche o con particolari -problemi di coesione sociale -progetti di promozione sociale (protagonismo giovanile, genitorialità diffusa, associazionismo) -progetti di integrazione sociale rivolti a categorie particolarmente esposte (devianza, integrazione, handicap, anziani..) -ricerca teorica e applicata in ambito educativo, formativo, sociale e culturale anche in collaborazione con università e istituti di ricerca nazionali e internazionali. L ottica professionale in cui la Cooperativa opera è quella di un lavoro progettuale flessibile, che parta dai bisogni e dalle risorse reali del territorio e sappia rispondervi adeguatamente, attraverso la collaborazione con diverse realtà, istituzionali e non, portando le proprie competenze specifiche e professionali in ambito sociale e culturale, e ponendo particolare attenzione alle fasce sociali svantaggiate e ai territori a rischio Inoltre, per la propria composizione originaria, rientra tra le priorità della cooperativa il sostegno delle pari opportunità in tutti gli ambiti (lavorativo, sociale culturale) e il supporto alla realizzazione di esperienze analoghe di imprenditoria nel sociale. La Cooperativa può svolgere ogni altra attività connessa all oggetto sociale o comunque finalizzata al perseguimento degli scopi sociali, nonché compiere tutte le operazioni imprenditoriali e contrattuali ritenute necessarie o utili per la realizzazione dell oggetto sociale sia direttamente che indirettamente attinenti al medesimo. La Cooperativa si prefigge altresì di intrattenere interlocuzioni e rapporti con soggetti pubblici e privati, per la realizzazione di progetti a livello europeo, inserendosi in tal modo nei programmi della Comunità Europea coerenti con le finalità della cooperativa stessa. Per il raggiungimento degli scopi indicati la Cooperativa, che opera in un ottica di lavoro di rete, è altresì impegnata ad integrare la propria attività con quella di altri enti, cooperativi e non, e a promuovere ed aderire a consorzi e ad altre organizzazioni frutto dell associazionismo cooperativo. Nei limiti e secondo le modalità previste dalle vigenti norme di legge la Cooperativa potrà svolgere qualunque altra attività connessa o affine agli scopi sopraelencati, nonché potrà compiere tutti gli atti e concludere tutte le operazioni di natura immobiliare, mobiliare, commerciale, industriale e finanziaria necessarie od utili alla realizzazione degli scopi sociali o comunque, sia direttamente,

11 attinente ai medesimi, compresa l'istituzione, costruzione, acquisto di magazzini, attrezzature ed impianti atti al raggiungimento degli scopi sociali. Le attività di cui al presente oggetto sociale saranno svolte nel rispetto delle norme vigenti in materia di esercizio di professioni riservate per il cui esercizio è richiesta l'iscrizione in appositi albi o elenchi. Essa può altresì assumere, in via non prevalente, interessenze e partecipazioni, sotto qualsiasi forma, in imprese, specie se svolgono attività analoghe e comunque accessorie all'attività sociale, con esclusione assoluta della possibilità di svolgere attività di assunzione di partecipazione riservata dalla legge a società in possesso di determinati requisiti, appositamente autorizzate e/o iscritte in appositi albi. La Cooperativa, inoltre, per stimolare e favorire lo spirito di previdenza e di risparmio dei soci, potrà istituire una sezione di attività, disciplinata da apposito regolamento, per la raccolta di prestiti limitata ai soli soci ed effettuata esclusivamente ai fini dell'oggetto sociale. E' in ogni caso esclusa ogni attività di raccolta di risparmio tra il pubblico. La Cooperativa potrà costituire fondi per lo sviluppo tecnologico o per la ristrutturazione o per il potenziamento aziendale nonché adottare procedure di programmazione pluriennale finalizzate allo sviluppo o all'ammodernamento aziendale, ai sensi della Legge n. 59 ed eventuali norme modificative ed integrative e potrà altresì emettere strumenti finanziari secondo le modalità e nei limiti previsti della vigente normativa. Gli amministratori sono autorizzati a compiere le operazioni indicate dall'articolo 2529 del codice civile nei limiti e secondo le modalità ivi previste. 2.2 Attività svolte Di seguito viene presentata una sintesi delle attività svolte dalla LA FUCINA COOOPERATIVA SOCIALE ONLUS: LaFucina progetta, coordina e realizza in conto proprio o per conto di terzi, servizi socio-educativi basati sul teatro e sulle arti espressive, tra i quali: - interventi rivolti a bambini e famiglie, attraverso l ideazione e la realizzazione di un esperienza ludica e festiva volta alla diffusione di contenuti sociali ed educativi - laboratori di educazione alla creatività - progetti di sviluppo del protagonismo giovanile - progetti di ricerca per lo sviluppo di comunità

12 Il lavoro ha portato alla realizzazione di progetti di formazione e educazione di ampio respiro in cui gli attori coinvolti sono stati in grado di attivarsi a favore del proprio territorio a partire da esperienze artistiche e culturali. Obiettivo primario della cooperativa è infatti la promozione di un benessere sociale e comunitario e lo sviluppo di reti sociali. In particolar modo LaFucina ha indirizzato i propri interventi a sostegno dei minori e delle loro famiglie, con una particolare attenzione alle problematiche genitoriali (come il rapporto genitori-figli e la conciliazione dei tempi di lavoro con i tempi di cura dei propri figli), al disagio giovanile (soprattutto bambini e preadolescenti) e all integrazione sociale. Tecniche attive quali i laboratori e il teatro sociale in particolare si sono dimostrate negli anni strumenti efficaci per sviluppare comunità competenti, in grado di riconoscere i propri desideri e le proprie esigenze e di mobilitarsi per soddisfarli. Tutti i progetti realizzati dalla Cooperativa prevedono la stretta collaborazione con gli attori sociali dei territori in cui la Cooperativa lavora, con l obiettivo di mettere in rete le esperienze e sviluppare sinergie e progettualità articolate e ben radicate sul territorio. Fra gli esempi più significativi di lavoro di rete e di coesione sociale si citano le seguenti tipologie di servizi (attivati in provincia di Milano e in provincia di Varese) - progetti di partecipazione e di cittadinanza attiva dei bambini: Progetti CCR - Consiglio Comunale dei Ragazzi a Rozzano (MI) e Somma Lombardo (VA), Città delle Formiche a Basiano (MI) - prevenzione e cura del disagio giovanile attraverso la creazione di spazi e tempi dedicati ai giovani: Progetto SCA Spazi CreAttivi a Rozzano (MI), Progetto Nucleo a Morazzone (VA), Progetto In-Somma a Somma Lombardo (VA) - coinvolgimento attivo dei giovani attraverso un lavoro di rete con le associazioni del territorio per la realizzazione di eventi in cui essi stessi siano protagonisti: eventi realizzati a Rozzano, Somma Lombardo, Daverio, Morazzone, etc. - laboratori di educazione alla creatività presso scuole di ogni ordine e grado della Provincia di Milano e Varese Settori di attività Territoriale Stranieri, in particolare di provenienza extracomunitaria Giovani in situazioni di disagio X X

13 Educazione e servizi scolastici Famiglie Disabili fisici psichici e sensoriali Minori e giovani Problematiche legate alla famiglia X X X X X 2.3 Composizione base sociale Di seguito vengono riportate alcune informazioni sulla composizione della base sociale. Base sociale anno 2008 Tipologia soci Lavoratori 100%

14 La base sociale nel tempo ,8 6,6 6,4 6,2 6 5, ,6 5,4 Lavoratori Nel corso degli anni il numero di socie appartenenti alla compagine sociale non ha subito modifiche sostanziali. Tuttavia c'è stato un turn over di persone fino al In particolare è da segnalare che tra le socie fondatrici (inizialmente 5) solo una non appartiene più alla compagine sociale. Le altre 3 socie sono persone conosciute presso corsi di formazione condotti dalle socie fondatrici per conto dell'università Cattolica Sacro Cuore di Milano e del Centro di Formazione A.N.S.I. di Milano. La formazione e le rispettive competenze, la condivisione di un'unica idea di impresa e di valori che sottostanno ad essa e la comune idea di una declinazione sociale dell arte e della cultura hanno costituito la base di accettazione e di adesione da parte delle nuove socie. Tale esperienza rappresenta ad oggi il modo con cui la cooperativa attua la sua politica di avvicinamento dei soci. E' da ricordare che fino al 2008, la partecipazione al bando della Legge Regionale 215 sull'imprenditoria femminile (anno 2005) ha consentito lo sviluppo dell'impresa, e nello stesso tempo ha determinato la presenza di sole socie donne all'interno della compagine sociale. La caratterizzazione al femminile, nella politica delle risorse, nella strutturazione dei ruoli e delle mansioni, nella cura con cui si seguono i progetti realizzati è rimasto comunque uno dei tratti distintivi della Cooperativa. Soci ammessi ed esclusi Soci 31/12/2007 al Soci ammessi 2008 Recesso 2008 soci Decadenza Soci esclusione soci 31/12/2008 al

15 2008 Numero : 4 socie fondatrici, 1 recesso di una socia fondatrice, 2 adesioni di nuove socie : 6 socie e 1 adesione nuova socia : 7 socie (di cui 4 fondatrici) 2.4 Territorio di riferimento La Cooperativa offre i suoi servizi prevalentemente nei territori della Provincia di Milano e Varese. In particolare nella Provincia di Varese, i comuni di Morazzone e di Daverio sono ormai presenze storiche per la Cooperativa. Inoltre negli ultimi due anni si è sviluppato il lavoro anche presso i comuni di Somma Lombardo e di Azzate. In questo territorio LaFucina realizza: - progetti di educazione alla creatività presso le scuole dell'obbligo dell'intera Provincia. In tal senso si vuole sottolineare la realizzazione di una rassegna di 15 spettacoli di bambini e ragazzi dal titolo "Il Paesaggio come Teatro - Rassegna di spettacoli di bambini e ragazzi in ambienti non convenzionali" realizzata grazie al contributo di Fondazione Cariplo (edizione 2007 e edizione 2008) - attività culturali e artistiche rivolte a pre-adolescenti e adolescenti (fascia d'età anni), promuovendo un consumo sano del tempo libero, incoraggiando la partecipazione attiva dei giovani, rispondendo all'esigenza di visibilità e di comunicazione delle nuove generazioni. Si è pertanto costituita una rete di servizi basata sulla conoscenza dei bisogni del tessuto sociale e territoriale di riferimento. Per quanto riguarda la Provincia di Milano è da segnalare il territorio di Rozzano dove negli anni è stato riscontrato un positivo rapporto di collaborazione con l'amministrazione Comunale e con i referenti scolastici. In particolare sono da segnalare le seguenti collaborazioni: - Assessorato alle Politiche Giovanili: consulenza relativa alla definizione di linee progettuali condivise tra tutte le agenzie educative operanti nel Comune e realizzazione di momenti festivi per e con i giovani

16 - Assessorato alle Politiche Educative e Scolastiche e scuole: progetto CCR - Consiglio Comunale dei Ragazzi di Rozzano - Assessorati Politiche Educative e Giovanili: progetto SCA Spazi CreAttivi: realizzazione di spazi (presso le scuole secondarie inferiori e gli oratori) per i ragazzi dagli 11 ai 16 anni di età volti al sostegno allo studi e allo sviluppo del protagonismo giovanile. Inoltre, sempre presso la Provincia di Milano, un altro territorio ormai storico è il Polo dell'adda dove LaFucina realizza StraVaganti Festival Internazionale di Arte di Strada, che si pone come buon esempio di evento di partecipazione di un'intera comunità (in collaborazione con l'associazione Piccola Fucina dell'arte). Si sottolinea poi la rete costituita prevalentemente dalle scuole di Milano e Provincia con cui la Cooperativa collabora attivamene attraverso progetti specifici: - percorsi di educazione cooperativa (progetto Giocooperiamo promosso da Confcooperative e Legacoop) - progetti per favorire l educazione e la pratica amatoriale della musica, del teatro e del teatro musicale tramite l avvicinamento del mondo della scuola con quello delle organizzazioni di settore (Progetto LAIV di Fondazione Cariplo, Scuole in Scena e Connections del Teatro Litta). In conclusione si evidenzia come la Cooperativa attivi i territori, promuovendone la partecipazione, attraverso la realizzazione di eventi in occasioni festive. A questo proposito si segnala la collaborazione della Cooperativa con vari comuni della provincia di Milano e Varese con la realizzazione di eventi di piazza in occasione delle feste di Natale, Epifania, Sant'Antonio, Carnevale e feste patronali. I comuni maggiormente interessati a questa collaborazione sono Trezzo sull'adda, Grezzago, Vimodrone, Basiano, Masate, Somma Lombardo, Daverio.

17 2.5 Missione La cooperativa LA FUCINA COOOPERATIVA SOCIALE ONLUS, in accordo con la legge 381/91, si propone le seguenti finalità istituzionali: La gestione di servizi socio-sanitari ed educativi La Cooperativa nel perseguire la proprie finalità istituzionali ha concentrato l'attenzione, per ciò che concerne l organizzazione interna, sulle risorse umane coinvolte e sul loro grado di soddisfazione, valorizzazione delle competenze e partecipazione. Per ciò che concerne i rapporti con l esterno ha continuato a lavorare per migliorare i servizi offerti in un ottica di qualità che si è realizzata attraverso le seguenti modalità: costante attenzione ai bisogni specifici di ogni singolo contesto, progettazione partecipata con il coinvolgimento di professionalità specifiche e competenti appartenenti alle realtà attive sui differenti territori. In particolare la centralità dell aspetto relazionale (sia a livello del singolo, che delle strutture e delle istituzioni) è indice di una attenzione precisa sia alle persone coinvolte all interno della cooperativa che ai portatori di interesse esterni. Valorizzare il capitale sociale significa infatti valorizzare quanti prendono parte al lavoro quotidiano della cooperativa sostenendo modalità di partecipazione e confronto a partire da una condivisione dei valori che ne sono alla base.

18 Per farlo la cooperativa ha creato occasioni di confronto e di formazione con professionisti qualificati al fine di permettere il potenziamento delle competenze presenti e il costante aggiornamento, all interno di un ambiente di lavoro attento e stimolante. Le principali attività del 2008 che ben evidenziano l'attuazione delle finalità istituzionali della cooperativa sono rappresentate dal Progetto LAIV per Fondazione Cariplo e la realizzazione di spazi creativi nel Comune di Rozzano. La cooperativa si propone di raggiungere questa finalità attraverso le seguenti politiche di impresa sociale: la Cooperativa ha focalizzato il proprio intervento nella direzione di una risposta al bisogno crescente dei cittadini (indipendentemente dalla propria età) di essere protagonisti del proprio tempo, del proprio presente e dei propri desideri. La metodologia teatrale, base del modus operandi della Cooperativa, permette di infatti di sviluppare capacità e competenze in modo diretto e efficace e di avviare processi di crescita, dei singoli, dei gruppi e delle comunità. In questo modo viene promossa la possibilità di incontro e di relazione oltre che la valorizzazione di capacità e competenze, al fine di creare comunità consapevoli, in grado di prendere decisioni in modo intenzionale, di riconoscere e valorizzare le proprie risorse e di rendere migliore il proprio spazio di vita (professionale, personale, famigliare, sociale). La promozione umana e il benessere sociale riguarda tutti gli stakeholder anche i soci e i lavoratori della cooperativa. Una caratteristica specifica della Cooperativa risiede infatti nella attenzione che viene rivolta, in virtù della prevalenza di socie e collaboratrici donne, alla conciliazione dei tempi di vita e lavoro, ambito questo ritenuto di cruciale importanza per permettere la promozione di una effettiva parità di opportunità lavorative anche all interno del mondo cooperativo. La cooperativa nel perseguimento della missione per il proprio agire si ispira ai seguenti valori: l attività della Cooperativa si ispira in primo luogo al valore dell utilità sociale, cioè a coniugare il raggiungimento delle migliori condizioni lavorative ad una economia senza fini di lucro. Nel fare ciò la cooperativa si dichiara un'organizzazione apartitica e politicamente autonoma, che non si identifica nelle tradizionali aree politiche e promuove lo sviluppo di contesti lavorativi basati sul rispetto della persona, sulla correttezza e sul rispetto delle pari opportunità, senza alcuna discriminazione dipendente da sesso, razza, credo religioso, opinioni politiche.

19 L attenzione ai bisogni, individuali e collettivi, e alla creazione di reti di solidarietà è ciò che muove il lavoro quotidiano di quanti operano in cooperativa. Unitamente a ciò è centrale l attenzione alla qualità dei servizi offerti, alla loro innovatività, alla sussidiarietà dei servizi presenti e alla professionalità con cui vengono realizzati: condizioni necessarie per una significativa risposta ai bisogni specifici di ciascun contesto. Adottare una simile metodologia di lavoro significa anche investire per la creazione di un contesto lavorativo fondato sulla condivisione della mission cooperativa, dato questo che risulta visibile nella struttura di lavoro realizzata, fortemente basata sul lavoro in équipe e sulla presenza di un clima informale e propositivo. L attenzione alle pari opportunità e alla valorizzazione del ruolo delle donne nei luoghi di lavoro, oltre ad essere un altro dei valori fondanti, è un indice della attenzione riservata all ascolto e alla cura sul luogo di lavoro. 2.6 Storia La cooperativa è costituita da 7 socie donne che fin dall inizio hanno condiviso la comune spinta all intervento sociale ed educativo attraverso le arti e la cultura. Negli anni la compagnie sociale si è completata con figure professionali di formazione eterogenea (socie e collaboratrici provengono dalle aree di formazione differente: scienze dell educazione, lettere e filosofia, architettura, psicologia ) che ha offerto una visione più completa e complementare sia del lavoro sia della realtà nella quale si opera. Inoltre l'iniziale passione per il lavoro sul campo si è arricchita di una visione imprenditoriale, forti della convinzione che fosse possibile coniugare la passione artistica e culturale con l intervento sociale, all interno di un contesto professionalmente gratificante. E da queste premesse che è nata la sfida di una cooperazione al femminile. Le socie sono le prime promotrici della cooperativa, ma tutte le lavoratrici e lavoratori (educatori, operatori sociali e culturali) condividono gli stessi valori, dimostrando dedizione al lavoro e grande appartenenza alla cooperativa soprattutto perchè alla base del lavoro sussiste un ottica di équipe progettuale in grado di valorizzare le specifiche competenze (artistiche, progettuali, educative,organizzative, etc) messe a disposizione per offrire servizi di qualità. LaFucina ha infatti come finalità la promozione del benessere comunitario. Per raggiungere questo scopo utilizza la metodologia teatrale e artistica come strumento che permette di attivare processi di partecipazione funzionali all integrazione e alla coesione sociale.

20 Le proposte de LaFucina si traducono così in attività di progettazione, coordinamento e realizzazione di interventi socio-culturali basati sul teatro e le arti espressive quali eventi per bambini, ragazzi e famiglie, attraverso l ideazione e la realizzazione di un esperienza ludica e festiva volta alla diffusione di contenuti sociali ed educativi, laboratori di educazione alla creatività, progetti di ricerca e formazione in ambito sociale, educativo e culturale, festival e spettacoli di teatro di strada rivolti alla comunità, spazi giovani e progetti di protagonismo giovanile (preadolescenti, adolescenti e giovani). Negli anni la costante riflessione sulla gestione dei processi di crescita e cambiamento delle persone e dei gruppi, unito a una costante formazione nell ambito della gestione aziendale, ha fatto emergere il desiderio di diventare un punto di riferimento per altre realtà associative, nell ottica della promozione dei principi cooperativi e nel supporto allo sviluppo di nuove realtà professionali di giovani e di donne. 3. GOVERNO E STRATEGIE 3.1 Tipologia di governo Nella tabella vengono schematizzate alcune informazioni rispetto agli amministratori della cooperativa: Nome e cognome Carica Altri dati ELISA ROTA Vice Presidente dal 29/04/2008 al socio Lavoratore dal 03/03/ /12/2010 residente a Milano FRANCESCA GENTILE Presidente dal 29/04/2008 al 31/12/2010 socio Lavoratore dal 03/03/2003 residente a Gallarate MONICA BROTTO componente dal 29/04/2008 al socio Lavoratore dal 03/03/ /12/2010 residente a Milano Il Consiglio di Amministrazione viene nominato dall'assemblea dei soci che ne determinano anche la struttura dell'organo amministrativo e la misura dei compensi da corrispondere agli stessi. Il rappresentante legale della Cooperativa riveste anche il ruolo di amministratore delegato; uno dei consiglieri ha ricevuto delega per la responsabilità gestionale e il vicepresidente ha responsabilità di sviluppo imprenditoriale e commerciale.

21 Il consiglio di amministrazione deve inoltre deliberare in forma collegiale nei casi in cui oggetto della decisione siano la remunerazione della prestazione mutualistica, il ristorno, il conferimento, la cessione o l acquisto di azienda o di ramo d azienda, la costituzione o assunzione di una partecipazione rilevante in altra società. Gli amministratori relazionano, in occasione dell approvazione del bilancio di esercizio, sui criteri seguiti nella gestione sociale per il conseguimento dello scopo mutualistico. Il Consiglio di Amministrazione è convocato dal presidente tutte le volte nelle quali vi sia materia su cui deliberare, oppure quando ne sia fatta domanda da almeno un terzo dei consiglieri. La convocazione è fatta dal presidente a mezzo lettera, fax o da spedirsi non meno di cinque giorni prima dell'adunanza e, nei casi urgenti, a mezzo telegramma o anche telefonicamente, in modo che i Consiglieri e Sindaci effettivi ne siano informati almeno un giorno prima della riunione. Le adunanze del Consiglio di amministrazione sono valide quando vi intervenga la maggioranza degli amministratori in carica. Le deliberazioni sono prese a maggioranza assoluta dei voti dei presenti. 3.2 Organi di controllo La Cooperativa aderendo a Confcooperative è sottoposta a un controllo di revisione annuale da parte di revisori della centrale Cooperativa. Le revisioni alla Cooperativa (effettuata il 6 novembre nell anno 2008) hanno sempre avuto esito positivo. 3.3 Struttura di governo Rispetto alla struttura di governo, si riportano alcuni dati che mostrano i processi di gestione democratica e di partecipazione della nostra organizzazione.

22 Il CdA della cooperativa LA FUCINA COOOPERATIVA SOCIALE ONLUS nell anno 2008 si è riunito 9 volte e la partecipazione media è stata del 100%% Per quanto riguarda l assemblea, invece, il tema della partecipazione degli ultimi 3 anni è meglio visualizzato dalla tabella sottostante: Anno Data perc partecipazione perc deleghe Odg /10/05 100% 0% Avvio di attività della cooperativa. Segnalazione di ammissione nuovi soci. Variazione consiglio di Amministrazione e conferma deleghe agli amministratori /04/05 100% 0% Discussione e approvazione del bilancio consuntivo Assunzione di responsabilità per sanzioni conseguenti a violazione eventualmente commesse dai rappresentanti della società nello svolgimento delle loro funzioni e nei limiti dei loro poteri /04/06 100% 0% Approvazione bilancio consuntivo /04/07 100% 0% Approvazione

23 bilancio consuntivo /04/08 100% 0% Approvazione bilancio consuntivo Rinnovo cariche sociali Percentuale partecipazione assemblea nel tempo Come emerge dai dati, la partecipazione dei soci all'assemblea è totale e sempre costante nel corso degli anni. L'Assemblea infatti costituisce un momento importante di confronto sull'andamento della Cooperativa e sulla condivisione delle linee strategiche da adottare. 3.4 Processi decisionali e di controllo Struttura organizzativa La struttura organizzativa della cooperativa al 31/12/2008 è la seguente: Il Consiglio di Amministrazione si incontra mensilmente per verificare l'andamento della Cooperativa in base a dati inviati dalle direzioni produzione e

24 commerciale e trimestralmente relaziona all' Assemblea soci. Il Cda individua le strategie necessarie alla realizzazione degli scopi sociali definiti dall assemblea e determina le linee guida. All'interno del Cda il Presidente ha la funzione di amministratore delegato e riveste due funzioni: da una parte la funzione di rappresentanza esterna e dall'altra una funzione di controllo di gestione interna. Le indicazioni del Cda vengono recepite da 4 direzioni: - la direzione commerciale che ha il compito di proporre i servizi della cooperativa ai committenti. Si occupa di seguire l'aspetto relazionale e contrattuale con il cliente. - La direzione produttiva ha il compito di gestire le risorse tecniche della cooperativa, progettare interventi articolati, formare, coordinare il personale addetto ai progetti e ne supervisiona il lavoro. Si occupa inoltre di gestire il budget dei progetti. - La direzione risorse ha il compito di selezionare il personale e gestire i contratti. - La direzione marketing ha il compito di elaborare e tutelare l'immagine della cooperativa e promuoverne servizi e valori nel territorio. All interno dell area produttiva sono state attivate nel secondo semestre del unità connesse a cinque tipologie differenti di servizio. Tali unità hanno il compito di garantire la qualità dei servizi, occuparsi della ricerca e sviluppo della propria area, formare gli operatori, coordinare i progetti.

25 3.4.2 Strategie e obiettivi Struttura organizzativa Strategia Individuazione di una struttura gestionale funzionale a sostenere la crescente operatività della cooperativa Obiettivi operativi Ridefinizione organigramma Ridefinizione ruoli e funzioni relativi ai vari ambiti Formazione per la messa in atto Individuazione di una nuova strategia di comunicazione interna di natura organizzativa Reperimento risorse ad hoc I soci e le modalità di partecipazione Ambiti di attività Promozione dei processi di governance Promozione di una comunicazione orizzontale Partecipazione all elaborazione delle linee strategiche della cooperativa Individuazione linee specifiche di produzione Miglioramento della qualità Sviluppo di supporti informatici di scambio Realizzazione di momenti di confronto e progettazione condivisa Sviluppo di supporti informatici di scambio Momenti di formazione condivisa Creazione unità produttive (laboratori, ricerca e formazioni, progetti di protagonismo giovanile, festival e rassegne, eventi per bambini e famiglie) L'integrazione con il territorio Assunzione del concetto di coesione sociale e sviluppo di comunità come base del lavoro Sviluppo di reti di collaborazione Momenti di formazione e confronto con buone prassi italiane e europee Coinvolgimento nei singoli progetti delle comunità locali e creazione di reti allergate comprendenti istituzioni, associazioni, parrocchie, gruppi formali e informali. Realizzazione di progetti di consulenza a sostegno della partecipazione e della promozione della cittadinanza attiva. La produzione,le caratteristiche o Formazione del personale con Azioni di progettazione, lavoro in

26 la gestione dei servizi competenze in differenti ambiti équipe, verifica e formazione. Servizi calibrati sui bisogni locali Sostenibilità dei progetti per garantire il servizio Attenzione alla creazione di una mappatura prima di un intervento Sviluppo di servizi e progetti con un buon rapporto costo/beneficio Il mercato Strategia diversificata per coinvolgimento pubblico e privato e reperimento fondi da fondazioni e enti a sostegno di interventi sociali specifici Fundraising Promozione specifica per alcuni ambiti di interesse ancora poco esplorati I bisogni attenzionme e rilevamento dei bisogni prima e durante la realizzazione dei progetti Sviluppo di continuità con enti pubblici. realizzazione di azioni specifiche su tutti i progetti realizzati: mappature, questionari per una valutazione specifica La rete Promozione e realizzazione di progetti in collaborazione con altre realtà partecipazione a tavoli territoriali,tavolitematici e creazione di azioni e progetti in sinergia La pianificazione economicofinanziaria Aumento del rapporto fatturato/redditività. Investimento non più strutturale ma di servizi volti a migliorare qualità del lavoro Strumenti a supporto dei flussi finanziari Previsione di coinvolgimento nuovi clienti e raggiungimento continuità e possibilità di pagamenti suddivisi in tranche per gestione finanziaria. Valorizzazione economica delle risorse coinvolte garantendo continuità in rapporti di lavoro Investimenti in consulenti per processi aziendali e in strumenti (piattaforme on-line e beni informatici) Avvio di strumenti di credito (fidi di cassa e anticipo fatture) per garantire la sostenibilità finanziaria.

27 4. PORTATORI DI INTERESSI Soci lavoratori Altre cooperative sociali Associazione di rappresentanza Lavoratori non soci Committenti/clienti Fruitori 0 Comunità locale Assemblea dei soci Cooperative non sociali Istituzioni locali Fornitori Riportiamo nella tabella la natura della relazione di ogni portatore di interessi individuato: Portatori di interesse interni Tipologia di relazione Assemblea dei soci imprenditorialità e mutualità. Realizzazione di 4 assemblee annuali in media e attenzione ad azioni comunicative costanti e a momenti di formazione Soci lavoratori Lavoratori non soci Fruitori mutualità. Valorizzazione attraverso il lavoro in equipe e la progettazione partecipata e la formazione costante contratti lavorativi. Valorizzazione attraverso il lavoro in equipe e la progettazione partecipata e formazione Coinvolgimento come protagonisti attivi in ciascuna delle tipologie di progetto realizzate e elaborazione condivisa di mappature per la lettura dei bisogni

28 Portatori di interesse esterni Altre cooperative sociali Cooperative non sociali Associazione di rappresentanza Istituzioni locali Comunità locale Committenti/clienti Fornitori Tipologia di relazione progettazione comune e collaborazione collaborazione per complementarietà competenze Progettazione con Confcooperative per cui diffondiamo i valori cooperativi coinvolgimento nella progettazione, realizzazione e verifica degli interventi oltre che nello sviluppo di comunità sui singoli territori coinvolgimento nella progettazione, realizzazione e verifica degli interventi oltre che nello sviluppo di comunità sui singoli territori costruzione comune della progettazione fidelizzazione e condivisione approccio operativo

29 5 RELAZIONE SOCIALE Vengono di seguito riportati alcuni indicatori relativi ai portatori di interessi interni ed esterni ritenuti fondamentali almeno per quanto riguarda l attuale edizione del bilancio sociale. 5.1 Lavoratori Soci e non soci Il totale dei lavoratori è: 26 0 Lavoratori 2 7 Soci uomini Soci donne Non soci uomini Non soci donne Al LaFucina vede nel suo organigramma la presenza di 22 collaboratori di cui 4 socie e 3 dirigenti soci: di questi 22, 6 sono lavoratori dipendenti e 16 con contratto a progetto della durata almeno annuale. Il coinvolgimento di risorse umane è in linea con il 2007 e lo staff è stato sostanzialmente confermato rispetto al 2007, con l obiettivo sia di garantire la continuità di lavoro alle risorse coinvolte sia per promuovere la continuità dei progetti già attivi e per poterli sviluppare ulteriormente. Rispetto alla composizione sociale si evidenzia che non si è assistito a un incremento della composizione sociale perchè la modalità di adesione di nuovi soci avviene solitamente dopo alcuni anni di collaborazione, quando matura un reciproco interesse a valorizzare e responsabilizzare il rapporto non solo da un punto di vista professionale, ma anche relazionale e valoriale.

30 Anzianità lavorativa 36% 46% < 2 anni > 5 anni 2-5 anni 18% Come si evince dai dati la Cooperativa è prevalentemente composta da giovani. Classi di età Lavoratori

31 Rapporto lavoro Lav. parasubordinati Tempo determinato Tempo indeterminato Lavoratori Titolo di studio 36% 0% 9% Laurea di primo livello Laurea specialistica Licenza elementare Master Medie inferiori 0% 5% 50% Medie superiori Nessun titolo di studio 0% Il livello culturale e di preparazione dei lavoratori risulta medio alto. La maggior parte degli operatori ha un titolo di studio superiore (laurea). I lavoratori sono specializzati in ambiti differenti (scienze dell'educazione, scienze umanistiche, psicologia, beni culturali e belle arti). Tutti gli operatori sul campo hanno una formazione teatrale o artistica (operatori teatrali, musicoterapeuti, scenografi ecc.)

32 Livello contrattuale Lavoratori 22 Perc. sul tot. dei lavoratori 84.00% D La Cooperativa utilizza prevalentemente il VI livello per operatori laureati. Cittadinanza Italiani Stranieri N lavoratori Formazione Nell anno 2008 i lavoratori che hanno partecipato a corsi di formazione o attività di aggiornamento sono stati 17 su un totale di 26 lavoratori. Attività formazione e aggiornamento Tot. ore erogate N lavoratori partecipanti Di cui soci Di cui non soci Gestione aziendale, dinamiche di gruppo e management Strumenti web di supporto allo svolgimento processi dei della

33 Cooperativa Elementi comunicazione sociale di Mutualità L'aumento dei ricavi è direttamente proporzionato a un aumento di progetti commissionati alla Cooperativa, a livello di spesa del personale ha inciso su tutti i lavoratori che hanno aumentato il numero di ore lavorate. Per riuscire ad affrontare la complessità di un organizzazione che in pochi anni ha visto cambiare la sua struttura ma non la sua mission, si è ritenuto estremamente importante investire sulla formazione d impresa partecipando a corsi di aggiornamento. Ci si è rivolti pertanto a professionisti nel campo dell'organizzazione aziendale, che hanno supportato la strutturazione degli uffici e delle procedure aziendali. Frutto della formazione è stata l elaborazione da parte del CDA di un vero e proprio funzionigramma. Nel 2008 inoltre sono stati messi a punto strumenti innovativi e tecnologici (project manager, wiki e webcalendar) che permetteranno di strutturare e semplificare l organizzazione del lavoro rispetto alle peculiarità della Cooperativa in modo da consolidare l impresa. Contestualmente sono stati attivati dei corsi di formazione per imparare ad utilizzare i software. I corsi sono iniziati nel 2008 e si sono rivolti alle socie e ai collaboratori che lavorano in ambito amministrativo e progettuale. Gli stessi hanno poi provveduto a formare il resto della staff.

34 5.2 Fruitori Attività Tipologie fruitori 1% 2% 4% Disabili fisici psichici e sensoriali Educazione e servizi scolastici Famiglie Minori e giovani 93% Minori e giovani Sede (indirizzo) N utenti Descrizione del servizio Tipologia SCA Creattivi Spazi Rozzano 350 proprio luogo di Diurno ritrovo pomeridiano per tutti i ragazzi dagli 11 ai 14 anni di Rozzano, con proposte di attività culturali ed artistiche, con particolare attenzione all aspetto educativo sociale e delle forme espressive. Il centro prevede l accesso libero dei ragazzi che lo vivono come aiuto ai compiti e

35 come un luogo dove attività trovare interessanti per la loro età. I giovani dai 18 ai 25 anni del territorio progettano e realizzano le attività per i ragazzi più piccoli in collaborazione con educatori professionali della cooperativa Fateci Spazio Basiano 200 Progetto per Territoriale l Unione Comuni dei di Basiano e Masate che ha come finalità la presa a carico da parte della comunità stessa dei problemi nuove delle generazioni con l individuazione e la progettazione di percorsi ad hoc volti alla creazione di un territorio e di una comunità accogliente attenta problemi e ai dei minori e delle loro famiglie. Scuole in Scena Milano 600 Rassegna di teatro ragazzi promossa Teatro dal Litta. LaFucina collabora nell'organizzazio nee supevisione del progetto Territoriale Giovani Eventi Daverio, Brunello, Crosio 400 Progetto di rete Territoriale dell'ufficio di

36 Piano di Azzate per promuovere il protagonismo giovanile attraverso realizzazione la di laboratori artistici ed eventi Gioocoperiamo Milano e Settala 350 progettazione e realizzazione di CCR Comunale Ragazzi un percorso di educazione cooperativa rivolto alle scuole primarie e secondarie inferiori di Milano e Provincia Consiglio Rozzano 1800 Progetto dei promosso dall assessorato alle politiche educative scolastiche e che vede la creazione di un consiglio comunale dei ragazzi dagli 8 anni ai 13 anni. Territoriale Territoriale In-Somma Somma Lombardo 150 Il progetto prevede attività continuative di educazione e piccoli eventi rivolti a preadolescenti e adolescenti territorio Somma Lombardo del di Territoriale Paesaggio come teatro Casciago, Crugnola,Gurone, Somma Lombardo, Morazzone, Buguggiate, Gazzada, Bodio Lomnago, Venegono Superiore, Daverio 700 Rassegna di Territoriale spettacoli di bambini e ragazzi in ambienti non convenzionali realizzati classi scuole dalle delle dell'obbligo ( dall'infanzia alla scuola

37 secondaria inferiore) provincia della di Varese. Obiettivo del progetto è valorizzare la consapevolezza della teatralità degli spazi, cioè sviluppare la capacità di riconoscersi protagonisti del proprio territorio e acquisire consapevolezza delle proprie potenzialità espressive. Il progetto è cofinanziato da Fondazione Cariplo Famiglie Sede (indirizzo) N utenti Descrizione del servizio Tipologia Al Lavoro con Mamma e Papà San Milanese Donato 200 Animazione socio educativa rivolta ai figli dei Territoriale dipendenti del Comune di San Donato per rispondere alla problematica relativa alla difficoltà dei genitori di prendersi cura dei propri figli a causa del lavoro

38 Educazione e servizi scolastici LAIV Laboratorio delle Arti Interpretative dal Vivo Sede (indirizzo) N utenti Descrizione del servizio Milano e Scuole della Regione Lombardia 70 Il progetto di Fondazione Cariplo si rivolge a insegnanti e a studenti delle scuole secondarie di secondo grado della Lombardia con l obiettivo di favorire l educazione e la pratica amatoriale della musica, del teatro e del teatro musicale tramite l avvicinamento tra il mondo della scuola e quello delle organizzazioni del settore per la promozione di laboratori teatrali, musicali e di teatro musica nelle scuole della Lombardia. All interno progetto LaFucina del LAIV svolge un azione di supporto nella realizzazione dei progetti in tutte le sue fasi: tutoraggio docenti, diffusione e organizzazione del Festival LAIVACTION, capitalizzando le esperienze (buone prassi e criticità) Tipologia Territoriale Rifiuti in Scena Varese 25 Formazione rivolta Territoriale agli

39 insegnanti nell'ambito progetto del promosso da Oikos per la sensibilizzazione sulle tematiche ambientali attraverso l'arte. Disabili fisici psichici e sensoriali Sede (indirizzo) N utenti Descrizione del servizio Tipologia Laboratorio teatrale Vimodrone 18 Laboratori teatrali e Territoriale Suoni Magici e Anime libere Laboratorio teatrale Il senno sulla luna spettacoli sul lavoro sulla fiaba e sullo sviluppo dell'autonomia realizzati l'associazione LaGoccia per Milano 12 laboratorio teatrale e spettacoli realizzati dalla compagnia del Circolo Culturale di Porta Romana Territoriale Spettacolo tratto dalla rassegna Il Paesaggio come Teatro (Provincia di Varese)

STATUTO DELLA FONDAZIONE R.E TE. IMPRESE ITALIA

STATUTO DELLA FONDAZIONE R.E TE. IMPRESE ITALIA STATUTO DELLA FONDAZIONE R.E TE. IMPRESE ITALIA Articolo 1. Denominazione e sede. Su iniziativa dell Associazione R.E TE. Imprese Italia è costituita la Fondazione R.E TE. Imprese Italia, con sede in Roma.

Dettagli

Sviluppo di comunità

Sviluppo di comunità Sviluppo di comunità Rendere la comunità locale un attore del cambiamento sociale S e per comunità si intende un gruppo sociale (comunità locale, scuola, organizzazione, associazione), nel quale relazioni,

Dettagli

L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE

L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE un PROTOCOLLO D INTESA tra CONSIGLIERA PARITÀ PROVINCIALE DONNE

Dettagli

Protocollo d Intesa. tra

Protocollo d Intesa. tra Allegato 1 delib. As n. 2_2015 Protocollo d Intesa tra l Associazione ONLUS La vita oltre lo specchio, il Comune di Pisa, la Società della Salute di Pisa e l Azienda USL 5 di Pisa. PREMESSO - che nel Gennaio

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

Bandi 2015 ARTE E CULTURA. Protagonismo culturale dei cittadini. www.fondazionecariplo.it

Bandi 2015 ARTE E CULTURA. Protagonismo culturale dei cittadini. www.fondazionecariplo.it Bandi 2015 ARTE E CULTURA Protagonismo culturale dei cittadini BENESSERE COMUNITÀ www.fondazionecariplo.it BANDI 2015 1 Bando senza scadenza Protagonismo culturale dei cittadini Il problema La partecipazione

Dettagli

Milano, 9 novembre 2013. Vincenzo Saturni

Milano, 9 novembre 2013. Vincenzo Saturni Milano, 9 novembre 2013 Vincenzo Saturni 1 La carta etica: perché e per chi? Avis opera da 86 anni per diffondere una cultura solidale tra i cittadini su tutto il territorio nazionale. E sin dal momento

Dettagli

Area Disabilita. Assistenza scolastica per l autonomia e la comunicazione dei disabili LIVEAS

Area Disabilita. Assistenza scolastica per l autonomia e la comunicazione dei disabili LIVEAS Area Disabilita Num. Scheda 1 TITOLO AZIONE o o Assistenza scolastica per l autonomia e la comunicazione dei disabili LIVEAS OBIETTIVI Come recita l articolo 12 della legge 104/92, scopo generale dell

Dettagli

REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE. della Regione

REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE. della Regione REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE della Regione Art. 1 Costituzione E costituita su delibera della ConVol nazionale la Rete regionale ConVol della Regione come articolazione regionale della ConVol nazionale,

Dettagli

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI Nell ambito delle attività previste dal servizio di Counseling Filosofico e di sostegno alla genitorialità organizzate dal nostro Istituto, si propone l avvio di un nuovo progetto per l organizzazione

Dettagli

BANDO PIANO GIOVANI DI ZONA 2015

BANDO PIANO GIOVANI DI ZONA 2015 Comune di Civezzano Comune di Baselga di Pinè Comune di Bedollo Comune di Fornace BANDO PIANO GIOVANI DI ZONA 2015 Raccolta proposte di progetto 1. OGGETTO DEL BANDO Il Piano Giovani di Zona dei Comuni

Dettagli

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO E BUONE PRASSI RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI L iscrizione degli alunni con certificazione L.104

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI Elaborazione Ufficio Servizi Culturali Ottobre 2007 INDICE Art. 1 Principi ispiratori Art. 2 Consulta delle Associazioni Art. 3 Finalità ed attività Art. 4

Dettagli

DECRETO DEL DIRIGENTE DEL SERVIZIO POLITICHE SOCIALI E SPORT N. 144/SPO DEL 14/10/2014

DECRETO DEL DIRIGENTE DEL SERVIZIO POLITICHE SOCIALI E SPORT N. 144/SPO DEL 14/10/2014 1 DECRETO DEL DIRIGENTE DEL SERVIZIO POLITICHE SOCIALI E SPORT N. 144/SPO DEL 14/10/2014 Oggetto: DGR 1107/2014 Criteri e modalità per l assegnazione di contributi a favore degli Ambiti Territoriali Sociali

Dettagli

IN CONTRO NUOVI SPAZI DI COMUNICAZIONE. PERCORSI DI PARTECIPAZIONE GIOVANILE E DI CITTADINANZA ATTIVA

IN CONTRO NUOVI SPAZI DI COMUNICAZIONE. PERCORSI DI PARTECIPAZIONE GIOVANILE E DI CITTADINANZA ATTIVA PROGETTO IN CONTRO NUOVI SPAZI DI COMUNICAZIONE. PERCORSI DI PARTECIPAZIONE GIOVANILE E DI CITTADINANZA ATTIVA Anno 2010 1 Progetto In-Contro Nuovi spazi di comunicazione. Percorsi di partecipazione giovanile

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI MEDEA

CARTA DEI SERVIZI MEDEA CARTA DEI SERVIZI MEDEA Indice 1. Introduzione 2. MEDEA e la Carta dei Servizi: chi siamo, obiettivi e finalità 3. I principi fondamentali 4. Standard qualitativi 5. I servizi erogati 6. Validità della

Dettagli

Linee guida per le Scuole 2.0

Linee guida per le Scuole 2.0 Linee guida per le Scuole 2.0 Premesse Il progetto Scuole 2.0 ha fra i suoi obiettivi principali quello di sperimentare e analizzare, in un numero limitato e controllabile di casi, come l introduzione

Dettagli

LA NOSTRA PARTECIPAZIONE

LA NOSTRA PARTECIPAZIONE ha interpretato e sostenuto negli anni lo sviluppo della mutualità, l affermazione dei principi solidaristici e la responsabilità sociale dell Impresa Cooperativa che ottiene benefici tramite la costituzione

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA PREMESSO CHE

PROTOCOLLO D INTESA PREMESSO CHE REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA AGENZIA NAZIONALE PER I GIOVANI PROTOCOLLO D INTESA Tra la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e l Agenzia Nazionale per i Giovani in relazione alle attività e

Dettagli

REGOLAMENTO DEL FORUM COMUNALE DEI GIOVANI (Approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 88 del 28/9/04)

REGOLAMENTO DEL FORUM COMUNALE DEI GIOVANI (Approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 88 del 28/9/04) REGOLAMENTO DEL FORUM COMUNALE DEI GIOVANI (Approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 88 del 28/9/04) Art. 1 Istituzione il Consiglio Comunale di San Giorgio a Cremano, riconosciuto: l importanza

Dettagli

REGOLAMENTO CONSULTA COMUNALE DEL VOLONTARIATO

REGOLAMENTO CONSULTA COMUNALE DEL VOLONTARIATO REGOLAMENTO CONSULTA COMUNALE DEL VOLONTARIATO Approvato con deliberazione del C.C. n. 25 del 29/05/2013 Foglio 2/6 L Amministrazione Comunale di Settimo Milanese, al fine di riconoscere e valorizzare

Dettagli

A.I.N.I. Associazione Imprenditoriale della Nazionalità Italiana Udruga Poduzetnika Talijanske Narodnosti

A.I.N.I. Associazione Imprenditoriale della Nazionalità Italiana Udruga Poduzetnika Talijanske Narodnosti L AINI ( ) è un Associazione di artigiani e di piccole e medie imprese appartenenti ai diversi settori merceologici i cui proprietari sono appartenenti alla Comunità Nazionale Italiana in Croazia (CNI),

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI Art. 1 Finalità La Provincia di Genova, in attuazione di quanto previsto dal proprio Statuto, promuove la cultura della

Dettagli

PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE

PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE SICUREZZA E RISPETTO DELLE REGOLE FINALITA e OBIETTIVI DEL PROGETTO Le direttive comunitarie in tema di salute e sicurezza sul luogo di lavoro sottolineano la necessità

Dettagli

BANDO PIANO GIOVANI DI ZONA 2014

BANDO PIANO GIOVANI DI ZONA 2014 Civezzano Baselga di Pinè Bedollo Fornace BANDO PIANO GIOVANI DI ZONA 2014 Raccolta proposte di progetto 1. OGGETTO DEL BANDO Il Piano Giovani di Zona dei Comuni di Civezzano, Baselga di Piné, Bedollo

Dettagli

PROGETTO TAVOLO GIOVANI

PROGETTO TAVOLO GIOVANI PROGETTO TAVOLO GIOVANI Costituzione di un Tavolo di coordinamento con le associazioni di giovani di Cinisello Balsamo e le organizzazioni sociali che compongono il mondo delle realtà giovanili locali

Dettagli

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÁ (DPR 249 del 1998 come modificato dal DPR 235 del 2007) Scuola Primaria.. classe.. a. s.

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÁ (DPR 249 del 1998 come modificato dal DPR 235 del 2007) Scuola Primaria.. classe.. a. s. PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÁ (DPR 249 del 1998 come modificato dal DPR 235 del 2007) Scuola Primaria.. classe.. a. s. 2014 15 L obiettivo del patto di corresponsabilità è quello di impegnare le

Dettagli

MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015

MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015 MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015 Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca IL DIRETTORE GENERALE VISTA la legge 18 dicembre 1997, n. 440, recante istituzione

Dettagli

QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA

QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA Caratteristiche generali 0 I R M 1 Leadership e coerenza degli obiettivi 2. Orientamento ai risultati I manager elaborano e formulano una chiara mission. Es.: I manager

Dettagli

Piano annuale dell attività di Aggiornamento e Formazione Personale Docente

Piano annuale dell attività di Aggiornamento e Formazione Personale Docente ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE "ANTONIO GRAMSCI" Albano/Pavona ANNO SCOLASTICO 2014/15 Piano annuale dell attività di Aggiornamento e Formazione Personale Docente PREMESSA La formazione e l aggiornamento

Dettagli

ASSOCIAZIONE ONLUS STATUTO. Art.1- DENOMINAZIONE

ASSOCIAZIONE ONLUS STATUTO. Art.1- DENOMINAZIONE ASSOCIAZIONE ONLUS STATUTO Art.1- DENOMINAZIONE E costituita, a tempo indeterminato, l associazione denominata ASSOCIAZIONE ONLUS TRAME AFRICANE (di seguito, l associazione od ONLUS ) avente le caratteristiche

Dettagli

SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE

SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE Dicembre, 2014 Il Sistema di misurazione e valutazione della performance... 3 Il Ciclo di gestione della performance... 5 Il Sistema di misurazione e valutazione

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI COMUNE DI FLUMINIMAGGIORE PROVINCIA DI Carbonia Iglesias REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. del INDICE Art. 1 Principi ispiratori Art. 2

Dettagli

REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI

REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI COMUNE DI ASCIANO - PROVINCIA DI SIENA REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI (Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 4 del 22 Gennaio 2015) Art. 1 - Istituzione Art. 2 - Obiettivi

Dettagli

Master in Europrogettazione

Master in Europrogettazione Master in Europrogettazione Marzo Aprile 2013 4 Edizione Milano Bruxelles Due moduli in Italia* e uno a Bruxelles con consegna dell attestato finale di partecipazione Basato sulle linee guida di Europa

Dettagli

La repubblica riconosce la funzione sociale della cooperazione a carattere di mutualità e senza fini di speculazione privata.

La repubblica riconosce la funzione sociale della cooperazione a carattere di mutualità e senza fini di speculazione privata. Cooperativa è... COOPERATIVA è... Art. 45 della Costituzione Italiana La repubblica riconosce la funzione sociale della cooperazione a carattere di mutualità e senza fini di speculazione privata. La legge

Dettagli

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE Non c è mai una seconda occasione per dare una prima impressione 1. Lo scenario Oggi mantenere le proprie posizioni o aumentare le quote di mercato

Dettagli

Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente

Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente Controllo di Gestione e Misurazione delle Performance: l integrazione delle competenze, la valorizzazione delle differenze e la tecnologia

Dettagli

Agenzia per il Lavoro

Agenzia per il Lavoro Agenzia per il Lavoro Orienta è una delle principali società italiane specializzate nella gestione delle Risorse Umane. Nasce come Società di Lavoro temporaneo con autorizzazione ministeriale definitiva

Dettagli

MODALITA DI FUNZIONAMENTO E CONSULTAZIONE DEL TAVOLO PERMANENTE DEI SOGGETI DEL TERZO SETTORE DEL DISTRETTO SOCIALE EST MILANO

MODALITA DI FUNZIONAMENTO E CONSULTAZIONE DEL TAVOLO PERMANENTE DEI SOGGETI DEL TERZO SETTORE DEL DISTRETTO SOCIALE EST MILANO Allegato A alla deliberazione n. 11 dell 08/06/2012 MODALITA DI FUNZIONAMENTO E CONSULTAZIONE DEL TAVOLO PERMANENTE DEI SOGGETI DEL TERZO SETTORE DEL DISTRETTO SOCIALE EST MILANO 1. COMPITI E FINALITA

Dettagli

STATUTO DELL ASSOCIAZIONE AMICI DELLA SCUOLA DI MUSICA DI FIESOLE. Articolo 1 Natura giuridica

STATUTO DELL ASSOCIAZIONE AMICI DELLA SCUOLA DI MUSICA DI FIESOLE. Articolo 1 Natura giuridica STATUTO DELL ASSOCIAZIONE AMICI DELLA SCUOLA DI MUSICA DI FIESOLE Articolo 1 Natura giuridica 1. L Associazione Amici della Scuola di musica di Fiesole, promossa dal Maestro Piero Farulli, è un istituzione

Dettagli

SCHEDA PROGETTO BCNL - SCUOLA

SCHEDA PROGETTO BCNL - SCUOLA PROGETTO TRASFERIMENTO BORSA CONTINUA NAZIONALE DEL LAVORO SCHEDA PROGETTO BCNL - SCUOLA Piano di attività integrate fra i progetti: Ministero Pubblica Istruzione - Impresa Formativa Simulata e Ministero

Dettagli

Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007

Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007 Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007 REGOLAMENTO CENTRO ON LINE STORIA E CULTURA DELL INDUSTRIA: IL NORD OVEST DAL 1850 ARTICOLO 1 Obiettivi e finalità

Dettagli

in collaborazione con PROGETTO

in collaborazione con PROGETTO in collaborazione con PROGETTO Edizione 2015-2016 Introduzione La Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo (di seguito abbreviata in Fondazione), persona giuridica privata senza fini di lucro con piena autonomia

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO UNICO DI GARANZIA DELL AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI RACCONIGI

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO UNICO DI GARANZIA DELL AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI RACCONIGI REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO UNICO DI GARANZIA DELL AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI RACCONIGI Art. 1 Oggetto del Regolamento Il presente regolamento disciplina l attività del Comitato Unico

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI (D.P.C.M. 15/06/1995 n. 138) Anno scolastico 2016/2017

CARTA DEI SERVIZI (D.P.C.M. 15/06/1995 n. 138) Anno scolastico 2016/2017 CARTA DEI SERVIZI (D.P.C.M. 15/06/1995 n. 138) Anno scolastico 2016/2017 Ente promotore e gestore E il Centro Studi Don Bosco ONLUS - Società Cooperativa Sociale, con sede legale in Perugia via Cortonese,

Dettagli

Nel 2005 viene istituito l Albo comunale per censire i volontari

Nel 2005 viene istituito l Albo comunale per censire i volontari L Amministrazione di Sostegno. Il Ruolo del Servizio Sociale. Parto dall esperienza del Servizio Sociale dei 4 Ambiti Distrettuali (S. Vito, Pordenone, Cividale e Tarcento), soffermandomi in particolare

Dettagli

Master in Europrogettazione

Master in Europrogettazione Master in Europrogettazione DICEMBRE 2012 FEBBRAIO 2013 Milano Lecce Bruxelles Vuoi capire cosa significa Europrogettista? Vuoi essere in grado di presentare un progetto alla Commissione Europea? Due moduli

Dettagli

ALLEGATO A) all'avviso LINEE GUIDA DEL PROGETTO EDUCATIVO CRESCERE NEL CENTRO

ALLEGATO A) all'avviso LINEE GUIDA DEL PROGETTO EDUCATIVO CRESCERE NEL CENTRO ALLEGATO A) all'avviso LINEE GUIDA DEL PROGETTO EDUCATIVO CRESCERE NEL CENTRO 1. Premessa Il Comune di Forlì, in relazione al proprio ruolo di promozione e governo del sistema territoriale integrato dei

Dettagli

ADDETTA E ADDETTO ALLA COMUNICAZIONE INTERNA D IMPRESA

ADDETTA E ADDETTO ALLA COMUNICAZIONE INTERNA D IMPRESA ADDETTA E ADDETTO ALLA COMUNICAZIONE INTERNA D IMPRESA 1. CARTA D IDENTITÀ...2 2. CHE COSA FA...3 3. DOVE LAVORA...4 4. CONDIZIONI DI LAVORO...5 5. COMPETENZE...6 Quali competenze sono necessarie...6 Conoscenze...8

Dettagli

Partecipate: Just do it! Una comunità professionale per piccole e medie imprese

Partecipate: Just do it! Una comunità professionale per piccole e medie imprese Partecipate: Just do it! Una comunità professionale per piccole e medie imprese F O N D AZIO N E C A R IPLO Il progetto, promosso da Fondazione Rete Civica di Milano, in partnership con Formaper, azienda

Dettagli

I principali servizi educativi gestiti direttamente dal comune sono i nidi, le scuole dell infanzia e i ricreatori.

I principali servizi educativi gestiti direttamente dal comune sono i nidi, le scuole dell infanzia e i ricreatori. I Servizi Educativi del Comune di Trieste rappresentano una tradizione storica, un patrimonio di tradizione culturale di cui la città e le famiglie vanno orgogliose. Un patrimonio storico che negli anni

Dettagli

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico

Dettagli

BANDO SPORTELLI PER L ASSISTENZA FAMILIARE IN RETE PROGETTI PER IL POTENZIAMENTO DEI SERVIZI A SPORTELLO

BANDO SPORTELLI PER L ASSISTENZA FAMILIARE IN RETE PROGETTI PER IL POTENZIAMENTO DEI SERVIZI A SPORTELLO BANDO SPORTELLI PER L ASSISTENZA FAMILIARE IN RETE PROGETTI PER IL POTENZIAMENTO DEI SERVIZI A SPORTELLO 1. Finalità dell intervento Con il presente bando la Provincia di Varese ha come obiettivo la qualificazione

Dettagli

STATUTO ASSOCIAZIONE GIOVANI BANCA di CREDITO COOPERATIVO Giuseppe Toniolo CAPO I - PRINCIPI FONDAMENTALI

STATUTO ASSOCIAZIONE GIOVANI BANCA di CREDITO COOPERATIVO Giuseppe Toniolo CAPO I - PRINCIPI FONDAMENTALI STATUTO ASSOCIAZIONE GIOVANI BANCA di CREDITO COOPERATIVO Giuseppe Toniolo CAPO I - PRINCIPI FONDAMENTALI Art. 1 - L Associazione L Associazione GIOVANI BANCA di CREDITO COOPERATIVO Giuseppe Toniolo (GIOVANI

Dettagli

BILANCIARSI - Formazione e Consulenza per la legalità e la sostenibilità delle Organizzazioni

BILANCIARSI - Formazione e Consulenza per la legalità e la sostenibilità delle Organizzazioni INTRODUZIONE BilanciaRSI è una società di formazione e consulenza specializzata nei temi della Legalità, della Sostenibilità, della Responsabilità d Impresa e degli Asset Intangibili. Da più di 10 anni

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE LAFFRANCO, BIANCONI

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE LAFFRANCO, BIANCONI Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 572 PROPOSTA DI LEGGE D INIZIATIVA DEI DEPUTATI LAFFRANCO, BIANCONI Disciplina della professione di educatore di asilo nido e istituzione

Dettagli

Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis

Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Le organizzazioni di volontariato ritengono essenziale la legalità e la trasparenza in tutta la loro attività e particolarmente nella raccolta e nell uso corretto

Dettagli

ASSOCIAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI TREVISO

ASSOCIAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI TREVISO ASSOCIAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI TREVISO REGOLAMENTO DELLE COMMISSIONI DI STUDIO SULLE MATERIE OGGETTO DELLA PROFESSIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI

Dettagli

154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363

154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363 154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363 Protocollo d intesa Costituzione di un Centro regio nale per la promozione e lo sviluppo dell auto

Dettagli

Centro Polifunzionale di Gavirate. Centro di Accoglienza di Cittiglio. Fondazione FELICITA MORANDI. Associazione IL PASSO onlus

Centro Polifunzionale di Gavirate. Centro di Accoglienza di Cittiglio. Fondazione FELICITA MORANDI. Associazione IL PASSO onlus Centro di Accoglienza di Cittiglio Centro Polifunzionale di Gavirate Fondazione FELICITA MORANDI Associazione IL PASSO onlus Luglio 2012 FONDAZIONE FELICITA MORANDI Servizi e interventi a favore dei minori

Dettagli

COMUNE DI VALMADRERA Provincia di Lecco

COMUNE DI VALMADRERA Provincia di Lecco COMUNE DI VALMADRERA Provincia di Lecco CRITERI E MODALITA PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI, SOVVENZIONI ED ALTRI VANTAGGI ECONOMICI A FAVORE DI GRUPPI E ASSOCIAZIONI GIOVANILI, NONCHE DI ASSOCIAZIONI

Dettagli

CHI SIAMO. Viale Assunta 37 20063 Cernusco s/n Milano 02-92107970 info@cimscarl.it

CHI SIAMO. Viale Assunta 37 20063 Cernusco s/n Milano 02-92107970 info@cimscarl.it CHI SIAMO C.I.M. non è un comune consorzio ma una società consortile creata dopo approfonditi studi ed esperienze maturate da un gruppo di specialisti in grado di operare in molte aree geografiche del

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA CONFERENZA COMUNALE PERMANENTE DELLE ASSOCIAZIONI E DEI CITTADINI PER LA PACE

REGOLAMENTO DELLA CONFERENZA COMUNALE PERMANENTE DELLE ASSOCIAZIONI E DEI CITTADINI PER LA PACE Comune di Casalecchio di Reno Provincia di Bologna REGOLAMENTO DELLA CONFERENZA COMUNALE PERMANENTE DELLE ASSOCIAZIONI E DEI CITTADINI PER LA PACE Approvato dal Consiglio Comunale nella seduta del 2005

Dettagli

Educando nelle Province di Bergamo e Brescia

Educando nelle Province di Bergamo e Brescia Scheda progetto Educando nelle Province di Bergamo e Brescia Il progetto si sviluppa in otto comuni delle province di Bergamo e Brescia. OBIETTIVI GENERALI La realizzazione del progetto si pone i seguenti

Dettagli

Programmi di formazione e orientamento per gli istituti superiori della provincia di Pisa

Programmi di formazione e orientamento per gli istituti superiori della provincia di Pisa Programmi di formazione e orientamento per gli istituti superiori della provincia di Pisa Catalogo 2013/2014 La Camera di Commercio di Pisa attraverso le proprie aziende speciali è da sempre impegnata

Dettagli

Articolo 1. Articolo 2. (Definizione e finalità)

Articolo 1. Articolo 2. (Definizione e finalità) UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO DIPARTIMENTO DI ECONOMIA E MANAGEMENT REGOLAMENTO DEL TIROCINIO FORMATIVO E DI ORIENTAMENTO (approvato nel Consiglio di Dipartimento del 19 febbraio 2014) Articolo 1 (Definizione

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI. Premessa:

CARTA DEI SERVIZI. Premessa: CARTA DEI SERVIZI Premessa: La Carta dei Servizi è uno strumento utile al cittadino per essere informato sulle caratteristiche del servizio offerto, sulla organizzazione degli uffici comunali, sugli standards

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE DELLA CONSULTA DEGLI STRANIERI. Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 81 del 30-10-2012

REGOLAMENTO COMUNALE DELLA CONSULTA DEGLI STRANIERI. Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 81 del 30-10-2012 REGOLAMENTO COMUNALE DELLA CONSULTA DEGLI STRANIERI Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 81 del 30-10-2012 Entrato in vigore il 2.11.2012 INDICE Art. 1 Istituzione Art. 2 Finalità Art.

Dettagli

Rapporto dal Questionari Insegnanti

Rapporto dal Questionari Insegnanti Rapporto dal Questionari Insegnanti SCUOLA CHIC81400N N. Docenti che hanno compilato il questionario: 60 Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il Questionario Insegnanti ha l obiettivo di rilevare la

Dettagli

REGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI EMBLEMATICHE DELLA FONDAZIONE CARIPLO

REGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI EMBLEMATICHE DELLA FONDAZIONE CARIPLO REGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI EMBLEMATICHE DELLA FONDAZIONE CARIPLO 1. Finalità degli interventi emblematici 2 2. Ammontare delle assegnazioni e soggetti destinatari 2 3. Aree filantropiche di pertinenza

Dettagli

Premessa. Di seguito le nostre principali aree aree di intervento

Premessa. Di seguito le nostre principali aree aree di intervento Premessa Ad Meliora è anche Sicurezza. Ci rivolgiamo principalmente ad aziende operanti nel settore del terziario erogando: corsi di adempimento normativo: in funzione della tipologia di azienda e dei

Dettagli

CIRCOLO RICREATIVO AZIENDALE LAVORATORI DI POSTE ITALIANE. CRALPoste CODICE DI COMPORTAMENTO

CIRCOLO RICREATIVO AZIENDALE LAVORATORI DI POSTE ITALIANE. CRALPoste CODICE DI COMPORTAMENTO CIRCOLO RICREATIVO AZIENDALE LAVORATORI DI POSTE ITALIANE CRALPoste CODICE DI COMPORTAMENTO Roma, 31 Marzo 2005 INDICE Premessa pag. 3 Destinatari ed Ambito di applicazione pag. 4 Principi generali pag.

Dettagli

C I T T A D I E R I C E PROVINCIA DI TRAPANI

C I T T A D I E R I C E PROVINCIA DI TRAPANI C I T T A D I E R I C E PROVINCIA DI TRAPANI SETTORE VIII SERVIZI SOCIALI, POLITICHE GIOVANILI E SPORT PROGETTO DOPOSCUOLA PINOCCHIO 1 PREMESSA Nell'ambito del programma degli interventi e servizi socio-assistenziali,

Dettagli

SCHEMA BILANCIO SOCIALE

SCHEMA BILANCIO SOCIALE SCHEMA BILANCIO SOCIALE 1) IDENTITA A) dati anagrafici, storia dell impresa e collegamenti con territorio - Denominazione, ragione sociale,forma giuridica, sede principale e secondarie, anno costituzione,

Dettagli

ACCORDO DI RETE RETE NAZIONALE SCUOLE ITALIA ORIENTA. con protocollo 0004232 che riconoscono alla scuola

ACCORDO DI RETE RETE NAZIONALE SCUOLE ITALIA ORIENTA. con protocollo 0004232 che riconoscono alla scuola ACCORDO DI RETE RETE NAZIONALE SCUOLE ITALIA ORIENTA Visto il D.P.R. n. 275/1999, art. 7, che prevede la possibilità per le istituzioni Scolastiche autonome di stipulare accordi di rete per perseguire

Dettagli

Comune di San Martino Buon Albergo

Comune di San Martino Buon Albergo Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE

Dettagli

SVILUPPO TALENTI PROGETTO CONSEGUIRE OBIETTIVI RICERCARE ECCELLENZA

SVILUPPO TALENTI PROGETTO CONSEGUIRE OBIETTIVI RICERCARE ECCELLENZA SVILUPPO TALENTI PROGETTO CONSEGUIRE OBIETTIVI RICERCARE ECCELLENZA Bologna Aprile 2009 L IMPORTANZA DEL MOMENTO In un mercato denso di criticità e nel medesimo tempo di opportunità, l investimento sulle

Dettagli

COMUNE DI ESCALAPLANO

COMUNE DI ESCALAPLANO COMUNE DI ESCALAPLANO Provincia di Cagliari STATUTO CONSULTA GIOVANI DI ESCALAPLANO CAPO I NORME ISTITUTIVE E ATTRIBUZIONI FONTI NORMATIVE Le disposizioni contenute nel presente statuto trovano il loro

Dettagli

Progetto 5. Formazione, discipline e continuità

Progetto 5. Formazione, discipline e continuità Istituto Comprensivo Statale Lorenzo Bartolini di Vaiano Piano dell Offerta Formativa Scheda di progetto Progetto 5 Formazione, discipline e continuità I momenti dedicati all aggiornamento e all autoaggiornamento

Dettagli

NORME IN MATERIA DI SOSTEGNO ALLA INNOVAZIONE DELLE ATTIVITÀ PROFESSIONALI INTELLETTUALI

NORME IN MATERIA DI SOSTEGNO ALLA INNOVAZIONE DELLE ATTIVITÀ PROFESSIONALI INTELLETTUALI NORME IN MATERIA DI SOSTEGNO ALLA INNOVAZIONE DELLE ATTIVITÀ PROFESSIONALI INTELLETTUALI Art. 1 (Finalità e oggetto della legge) 1. La presente legge, nel rispetto del decreto legislativo 2 febbraio 2006,

Dettagli

SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA

SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA (Allegato 1) SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1) Ente proponente il progetto: ARCI NAPOLI 2) Codice di accreditamento: NZ05738 3) Albo e classe di iscrizione:

Dettagli

Regolamento Generale della Commissione Ricerca

Regolamento Generale della Commissione Ricerca Regolamento Generale della Commissione Ricerca del Registro degli Osteopati d'italia (ROI). Parte I : Premessa integrata al Regolamento Generale. Il diploma D.O. rilasciato dalle scuole di osteopatia del

Dettagli

VADEMECUM UFFICIO PACE

VADEMECUM UFFICIO PACE VADEMECUM UFFICIO PACE In questi ultimi anni, in molti comuni italiani, si è andata diffondendo la pratica dell istituzione di un ufficio pace. Ma che cosa sono questi uffici? E di cosa si occupano? Attraverso

Dettagli

Bando per progetti innovativi di ricerca-azione o formazione proposti da reti di istituzioni scolastiche e formative del Trentino

Bando per progetti innovativi di ricerca-azione o formazione proposti da reti di istituzioni scolastiche e formative del Trentino Bando per progetti innovativi di ricerca-azione o formazione proposti da reti di istituzioni scolastiche e formative del Trentino budget disponibile: 200.000 euro termine per la presentazione dei progetti

Dettagli

Disabilità: nuovi servizi e nuovi sistemi di finanziamento

Disabilità: nuovi servizi e nuovi sistemi di finanziamento Disabilità: nuovi servizi e nuovi sistemi di finanziamento Area Disabilità La politica regionale lombarda in quest area è particolarmente attiva, con servizi ed interventi a carattere educativo, formativo

Dettagli

REGOLAMENTO. (a completamento di quanto indicato nello statuto associativo) ITALA Motore di Impresa 1 - FINALITA DEL REGOLAMENTO

REGOLAMENTO. (a completamento di quanto indicato nello statuto associativo) ITALA Motore di Impresa 1 - FINALITA DEL REGOLAMENTO REGOLAMENTO (a completamento di quanto indicato nello statuto associativo) 1 - FINALITA DEL REGOLAMENTO 1.1 Il presente regolamento si propone di organizzare l operatività di ITALA MOTORE D IMPRESA nell

Dettagli

ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO. SETTORE e Area di Intervento: SETTORE A ASSISTENZA AREA 02 MINORI 06 DISABILI

ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO. SETTORE e Area di Intervento: SETTORE A ASSISTENZA AREA 02 MINORI 06 DISABILI ALLEGATO 6 ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO TITOLO DEL PROGETTO: INTER_ AZIONE SETTORE e Area di Intervento: SETTORE A ASSISTENZA AREA 02 MINORI 06 DISABILI OBIETTIVI DEL PROGETTO Con il presente progetto

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PARMA

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PARMA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PARMA REGOLAMENTO CENTRO DI SICUREZZA STRADALE (DISS) (Centro Universitario ai sensi dell art.6 del Regolamento per l Istituzione ed il funzionamento dei Centri Universitari,

Dettagli

Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze

Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze Provincia di Roma Anno 2005 Indice Il problema affrontato...3 Obiettivi attesi/risultati raggiunti...3 Soggetti coinvolti...3 Il

Dettagli

Diventa fondamentale che si verifichi una vera e propria rivoluzione copernicana, al fine di porre al centro il cliente e la sua piena soddisfazione.

Diventa fondamentale che si verifichi una vera e propria rivoluzione copernicana, al fine di porre al centro il cliente e la sua piena soddisfazione. ISO 9001 Con la sigla ISO 9001 si intende lo standard di riferimento internazionalmente riconosciuto per la Gestione della Qualità, che rappresenta quindi un precetto universale applicabile all interno

Dettagli

ASSOCIAZIONE ONLUS CERCHI D ONDA

ASSOCIAZIONE ONLUS CERCHI D ONDA ASSOCIAZIONE ONLUS CERCHI D ONDA PROGETTO FAMIGLIE SOLIDALI 2012 S ommario Premessa 1. Il contesto 2. Finalità 3. Obiettivi specifici 4. Attività 5. Destinatari 6. Durata del progetto 7. Cronogramma 8.

Dettagli

Convegno Nazionale 25 26 settembre 2009 COMUNE DI VIGEVANO LA FAMIGLIA CON PERSONA DISABILE INTERVENTO OLISTICO

Convegno Nazionale 25 26 settembre 2009 COMUNE DI VIGEVANO LA FAMIGLIA CON PERSONA DISABILE INTERVENTO OLISTICO Convegno Nazionale 25 26 settembre 2009 COMUNE DI VIGEVANO LA FAMIGLIA CON PERSONA DISABILE INTERVENTO OLISTICO L AIUTO SCOLASTICO LA FAMIGLIA Dott. Eugenia Rossana Fabiano Dirigente Scolastico Fase di

Dettagli

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE DELIBERAZIONE DELLA 2 L. 196/97 Art. 17. Approvazione del Regolamento istitutivo del Dispositivo di accreditamento delle strutture formative della Regione Marche (DAFORM). LA VISTO il documento istruttorio

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 36 del 04.05.2006 Indice ART. 1 - OBIETTIVI...2 ART. 2 - FUNZIONI DELLA CONSULTA...2

Dettagli

Il sistema di governo della programmazione. Ruoli, compiti, responsabilità e funzioni dei soggetti coinvolti nel processo programmatorio

Il sistema di governo della programmazione. Ruoli, compiti, responsabilità e funzioni dei soggetti coinvolti nel processo programmatorio Il sistema di governo della programmazione Ruoli, compiti, responsabilità e funzioni dei soggetti coinvolti nel processo programmatorio Gli organismi coinvolti nel processo programmatorio Assemblea Distrettuale

Dettagli

FABIO VERLATO COMUNE DI PADOVA PADOVA MEETEEN- GRANDI SI DIVENTA PREMESSA

FABIO VERLATO COMUNE DI PADOVA PADOVA MEETEEN- GRANDI SI DIVENTA PREMESSA FABIO VERLATO COMUNE DI PADOVA PADOVA MEETEEN- GRANDI SI DIVENTA PREMESSA La partecipazione ad attività extrascolastiche strutturate (organizzazioni sportive, culturali, politiche, di volontariato, giovanili),

Dettagli

Protocollo d intesa tra. Regione Toscana e. Water Right and Energy Foundation Onlus (W.E.R.F. Onlus)

Protocollo d intesa tra. Regione Toscana e. Water Right and Energy Foundation Onlus (W.E.R.F. Onlus) Protocollo d intesa tra Regione Toscana e Water Right and Energy Foundation Onlus (W.E.R.F. Onlus) Consolidamento e sviluppo della collaborazione per attività cooperazione internazionale nel settore dell'accesso

Dettagli

IL RUOLO DEL COORDINATORE

IL RUOLO DEL COORDINATORE IL RUOLO DEL COORDINATORE NELLE COOPERATIVE SOCIALI Percorso formativo per laureati GENNAIO MAGGIO 2015 VICENZA A CURA DI OBIETTIVI Il settore dell economia sociale, ed in particolare la cooperazione,

Dettagli

PIANO DEGLI INTERVENTI

PIANO DEGLI INTERVENTI DEL. CIPE N. 7/2006 PROGRAMMI OPERATIVI DI SUPPORTO ALLO SVILUPPO 2007-2009 ADVISORING PER LO SVILUPPO DEGLI STUDI DI FATTIBILITA E SUPPORTO ALLA COMMITTENZA PUBBLICA PIANO DEGLI INTERVENTI ALLEGATO 1

Dettagli