Haiti, un pensiero, una speranza

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1 Reg. tribunale di Milano nr 323 del 10/7/ Reg. Roc in corso - COPIA GRATUITA Periodico di informazione libera e gratuita del Ticino Olona Haiti, un pensiero, una speranza Haiti, i consigli del Terzo settore Come in altre tragedie che hanno purtroppo scosso il mondo, anche per il terremoto di Haiti la società civile organizzata si è da subito attivata: i primi a portare soccorso sono stati i volontari delle Ong internazionali. A loro, che le immagini ci hanno mostrato incessantemente al lavoro, deve andare, insieme al nostro, il ringraziamento di tutto il mondo. Così Andrea Olivero, portavoce del Forum del Terzo Settore, che prosegue: Gli appelli alla solidarietà si moltiplicano e sappiamo che non giungono inascoltati: gli italiani stanno già mostrando il loro grande volto generoso e solidale. Ma poiché la solidarietà si manifesta con la testa oltre che con il cuore, continua - riteniamo opportuno riproporre alcune semplici indicazioni affinché anche il più piccolo gesto di solidarietà concreta non vada sprecato. Il nostro invito è quindi quello di evitare azioni impulsive e di scegliere di donare a chi offre le opportune garanzie per ricostruire Haiti. Si possono effettuare donazioni all UNICEF Italia tramite: c/c postale , causale: Emergenza Haiti ; carta di credito dal sito oppure chiamando il Numero Verde UNICEF ; cc bancario Banca Popolare Etica IBAN IT51 R con causale emergenza Haiti oppure a Caritas Italiana tramite C/C POSTALE N specificando nella causale: Emergenza terremoto Haiti. Offerte sono possibili anche UniCredit Banca di Roma Spa, via Taranto 49, Roma IBAN: IT 50 H Intesa Sanpaolo, via Aurelia 796, Roma IBAN: IT 19 W Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma IBAN: IT 29 U di Sabrina Carrozza Siamo sempre all affannosa ricerca di un equilibrio socio economico che soddisfi appieno i nostri desideri. Che ci faccia comprare l auto dei sogni, la casa che non ci fa dormire la notte, che faccia studiare i nostri figli e che ci faccia vedere il mondo. Sono difficoltà, in questo senso, che occupano tutta la nostra mente, finchè non accade una tragedia che, anche solo per un attimo, ci distoglie dal centro del nostro piccolo universo. La tragedia in questione è un terremoto. L ennesimo. Lon- COMPOSIZIONI FLOREALI PER TUTTE LE OCCASIONI LEGNANO Via Don Bosco, 1 Tel Floricolture: Via Cottolengo, 1 tano ma devastante. Haiti è entrata nelle nostre case in macerie. Un far west nero e povero del tutto paralizzato. Quegli occhi di chi non sa più cosa fare ci hanno guardato, occhi di bimbi, di donne e di uomini, occhi di soccorritori che non sanno da che parte iniziare. Gli stessi dei nostri connazionali abruzzesi che ancora non hanno le loro piazze e le loro abitudini. In questa prima pagina trovate il modo che vi permette di donare quello che potete ad associazioni ed enti seri, che ad Haiti stanno facendo il possibile per salvare vite umane e dare alla popolazione acqua per lavarsi, un vestito pulito, un giaciglio per dormire e un conforto morale, come prime cose. Perchè l emergenza continua, ora e soprattutto quando si placherà ancora di più il rumore mediatico. In questo numero, ovviamente, trovate molto altro. Sta a voi scoprirlo, oltre la prima pagina! Buona lettura, Sabrina Carrozza Verso le regionali: la sfida elettorale. Il nuovo ospedale di Legnano: l utente al centro

2 2 REGIONE, PROVINCIA, COMUNI Non sempre vale il detto l erba del vicino è sempre più verde. O meglio, bisogna iniziare a preoccuparsi se questo verde assume sfumature non proprie della natura. Proprio di suolo scriviamo questo mese, prendendo spunto dalle notizie raccolte da Tiziano Scolari, giornalista di VareseNotizie. Di quello che la terra può assorbire dallo stoccaggio di rifiuti pericolosi. Siamo a Fagnano Olona, luogo in cui è stata scoperto un sito di smaltimento di tali rifiuti. L inchiesta, denominata Replay, ha svelato una vasta organizzazione, con tanto di società, conti correnti di facciata e soldi per oliare aziende e operatori di banca compiacenti. A capo di tutto, Salvatore Accarino, già arrestato in passato per traffico e smaltimento di rifiuti a Olgiate Olona. Le indagini hanno permesso di scoprire le nuove attività. Crocevia del traffico il sito La Valle, ufficialmente deposito di automezzi e in realtà luogo di stoccaggio e lavorazione dei rifiuti. Questi si raccoglievano da varie realtà industriali e, invece dei siti di destinazione autorizzati, si faceva portare tutto nella Valle per lo scarico. I rifiuti venivano selezionati o nascosti e poi nuovamente caricati alla volta degli effettivi centri di destinazione. Nella sosta alla Valle i rifiuti subivano una trasformazione, diventavano normali e potevano essere gestiti a prezzi minori procurando alle ditte altissimi guadagni. In certi casi i rifiuti pericolosi venivano miscelati con materiali di scarto dei cantieri e poi smaltiti in centri compiacenti. Un sistema veloce che sta venendo ora pienamente alla luce. Molte le persone coinvolte, che confessano, ma che tentano anche di minimizzare. È forse questo l aspetto più inquietante, oltre al cattivo gusto di chiamare La Valle un teatro di simili traffici. Questi individui non pensano ai danni arrecati alla falda a- cquifera, o i soldi mettono a tacere qualsiasi coscienza? Altri, di individui, hanno dichiarato di non essersi accorti di nulla. L indifferenza, forse non permette neanche che la suddetta coscienza emetta neanche il primo lamento. Chiuderà anche gli occhi, di fronte ai futuri colori chimici della natura? S.C. Facci sapere le tue opinioni. scrivi a redazioneinpiazza@gmail.com 150 anni di Provincia di Milano Tanti auguri a Milano e ai suoi Comuni: la nostra Provincia compie gli anni, bel 150. La sua nascita, infatti, è collocata tra il 15 gennaio 1860, quando si tennero le prime elezioni amministrative, e il 5 marzo successivo, quando si riunì per la prima volta il suo Consiglio. Un età che va sostanzialmente di pari passo a quella del nostro Paese: il territorio della nostra Provincia ha condiviso in parte gli avvenimenti nazionali (l Unità d Italia, la rivoluzione industriale, la grande guerra, la dittatura con l epilogo della seconda guerra mondiale, la rinascita democratica, lo sviluppo economico degli anni cinquanta e sessanta del Novecento). Molta acqua è passata sotto i ponti, molte leggi sono cambiate, così come le modalità di amministrazione dei molteplici enti pubblici. Anche i cittadini sono cambiati: hanno acquisito una maggiore coscienza dei propri diritti anche in relazione al rapporto con l Amministrazione pubblica, statale e locale. Il territorio amministrato dalla Provincia di Milano, anche dopo la nascita della Provincia di Monza Brianza, rimane un area importante per il futuro socio-economico dell Italia. Si tratta di una cellula del tutto vitale all interno del sistema Italia, che va continuamente alimentata per continuare a produrre ricchezza e mettere i suoi abitanti nelle migliori condizioni di vita. Lo sviluppo delle infrastrutture, le nuove linee di comunicazione, il sostegno alla piccola e media impresa sono punti cardini che tornano periodicamente e sono ben presenti in tutti i programmi elettorali. Anche i questi prossimi. SOS RACKET. Gandolfi (IDV) risponde Associazione a rischio chiusura per intimidazioni Frediano Manzi sembra arrivato al limite della sopportazione. Il presidente dell Associazione SOS Racket, infatti, sta seriamente pensando di chiudere la sua sede, in seguito alle ultime, en-nesime, gravi intimidazioni. Qualche numero fa avevamo scritto, proprio tra queste pagine, dei proiettili sparati contro il suo negozio di Nerviano e della bomba carta ritrovata nei pressi del chiosco di Parabiago; qualche giorno fa è stato incendiato il camion del trasporto dei fiori a Caronno Pertusella. Manzi si sente abbandonato dalle istituzioni, oltre che in grave pericolo. Non ci sono più le condizioni, ha dichiarato lui stesso. Il consigliere provinciale Luca Gandolfi (Italia dei Valori), membro della Commissione Sicurezza della Provincia di Milano, rompe il silenzio e risponde al presidente dell Associazione: Esprimo solidarietà personale a Frediano Manzi per il grave atto intimidatorio che ha subito. Stigmatizzo l isolamento in cui sembra essere stato lasciato dalle istituzioni milanesi. So quanto deve essere stata sofferta e dolorosa la decisione che ha preso di chiudere la sede dell Associazione SOS Racket. Spero che ciò non pregiudichi la continuazione dell importante lavoro che sta svolgendo ormai da diversi anni l Associazione per cercare di riportare alla normalità la difficile situazione che si vive in molti quartieri popolari e lottando contro il racket delle occupazioni abusive gestito da organizzazioni malavitose e mafiose. Le intimidazioni subite da Manzi sono la dimostrazione che a Milano esiste una rete di organizzazioni criminali e mafiose di cui qualcuno si ostina a negare la stessa esistenza. Mi rendo conto che Manzi corre grossi rischi in prima persona, ma spero che trovi la forza per continuare nel suo importante compito. A lui dico: resistere, resistere, resistere. Mensile free press in PIAZZA Anno 2 nr. 2 Febbraio 2010 reg. Tribunale di Milano nr. 323 del 10/07/09 Registrazione al Roc in corso Editrice: Ticino Olona srl - Legnano editriceticinoolona@hotmail.it Stampa: SarNub - Cavaglià (BI) Direttore responsabile: Sabrina Carrozza Redazione: via Bezzecca, Legnano (MI) tel redazioneinpiazza@gmail.com Progetto grafico: Elena Lah tiratura cartacea: copie newsletter inviate: È tornata la neve a Legnano, come in tutto il Ticino Olona, e a Palazzo Malinverni, sede del Comune, ricominciano le riprese del film Il sano ottimismo con la regia dell assessore al bilancio, mentre il portavoce della produzione è un noto giornalista della stampa locale che dedica intere pagine all evento. Anche questa volta nel film si vede una Legnano invasa da innumerevoli mezzi antineve che scorazzano in lungo e in largo,spargendo sale ovunque. di Alberto Stella* Peccato che la realtà è molto diversa tanto da richiamarci alla memoria la famosa trasmissione televisiva Chi l ha visto. Intanto l assessore alla viabilità snocciola dati, per dimostrare la bontà del suo operato amministrativo, arrivando a dire che gli incidenti, a Legnano, sono diminuiti. Peccato, però, che nello stesso momento nel quartiere Mazzafame una persona veniva estratta dalle lamiere della sua auto dai vigili del fuoco, perchè centrata in pieno da un altra auto in corsa su via Nazario Sauro (oggi dependance dell autodromo di Monza), dove sembra che il Padreterno abbia sancito il divieto di installare dossi per limitarne la velocità, malgrado le petizioni e le proteste dei residenti. Complimenti, assessore alla viabilità, lei si che è un vero volpino! *Presidente Associazione Mazzafame

3 Regione, PROVINCIA, Comuni Politica e cooperazione. Il parere del consigliere regionale Prina Francesco Prina La formula cooperativa è una particolare attitudine nei servizi alle imprese tipici della aree urbane, nei nuovi mestieri intellettuali, nei servizi alla persona e alla famiglia, ma occorre sottolineare anche la loro funzione sociale, cioè la capacità di produrre, non senza fatica e impegno o non senza controlli esterni, un capitale sociale. Considero l impresa cooperativa, e in particolare l impresa sociale in forma di cooperativa o in altra forma giuridica, un ente straordinariamente vocato alla responsabilità sociale d impresa; la doppia catena di valore economico e sociale che è obbligata a produrre ne fa un interlocutore privilegiato di partner privati (altre imprese, cittadini) che vogliono potenziare la propria funzione pubblica in favore del bene collettivo; ma è partner privilegiato anche di quella pubblica amministrazione che considera suo scopo il bene comune e sa che tale funzione non è solo di istituzione pubblica ma di quei soggetti che in nome della mutualità, solidarietà e della sussidiarietà hanno una insostituibile funzione pubblica. Quale ruolo deve svolgere la politica in questo campo? Non ci si può ricordare solo occasionalmente: l attuale crisi finanziaria, economica e occupazionale nasce proprio dal fatto che valori quali la fiducia e le relazioni territoriali sono stati dimenticati prima di tutto dal mondo della finanza. Riconoscere il valore dei localismi economici dove vita civile e vita economica si rinforzano reciprocamente, avere cura del legame tra lavoro e famiglia, valorizzare la partecipazione agli obiettivi di impresa: aspetti che non possono essere ricordati solo in tempo di crisi e sui quali la politica deve svolgere il suo ruolo. Il sistema cooperativo, rappresentativo di una quota significativa del terzo settore, porta in sé la peculiarità attualmente più ricercata da una politica sempre più in difficoltà: il rapporto con il territorio. Le cooperative sono organizzazioni creative, capaci di progettualità e innovazione, svolgono una funzione economica e insieme sociale che si realizza creando opportunità d incontro, collaborazione e valorizzazione delle capacità 3 delle persone coinvolte in una determinata zona. Sono sempre più convinto che la realtà della cooperazione sia l attuazione più completa dell obiettivo descritto dal Magistero Sociale della Chiesa, quando descrive l impresa come comunità di persone che persegue nei suoi fini non solo il bene mutualistico degli associati, ma anche il bene comune di tutta una comunità. È per questi motivi che le istituzioni (regioni comprese), interpretando il dettato costituzionale Repubblicano Italiano e le disposizioni dell Unione Europea, devono riconoscere, promuovere e valorizzare la realtà della cooperazione ed in particolare della cooperazione sociale. MALPENSA. Nuova Alitalia Il bilancio è in rosso A lanciare l allarme a un anno dalla nascita di Cai è stato il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, nel corso di un incontro con i lavoratori Sea, a Malpensa, per discutere del futuro dell aeroporto, dopo che Alitalia ha dismesso la maggior parte dei voli nazionali e tutti quelli internazionali. «Sono stati spesi- ha affermato Bersani - tre miliardi in più rispetto all ipotesi dell alleanza con AirFrance, con il risultato di avere meno servizi. Noi facciamo gli auguri ad Alitalia, perchè abbia buoni conti, però mi chiedo anche quali riverberi positivi sui servizi siano venuti da questa operazione». Bersani ha ricordato che «di questi 3 miliardi di euro, 300 milioni furono addirittura presi dai fondi per le piccole e medie imprese. Allora Air France - Klm capitalizzava 5 miliardi di euro. Con 500 milioni avremmo potuto partecipare con il 10% alla più grande compagnia aerea del mondo. Lo stato francese ha il 16% e noi avremmo potuto sedere a quel tavolo. Abbiamo speso tre miliardi per avere più servizi, più occupazione e uno sviluppo di Malpen- sa? No, abbiamo solo cose in meno. Non ci vengano a dire che gli asini volano. E non lo dicano neppure agli italiani». «Si sarebbero salvati i voli, dicevano, si sarebbero salvati i posti di lavoro, dicevano - ha rincarato Matteo Mauri, responsabile nazionale del Pd per i trasporti e le infrastrutture - invece la nuova Alitalia ha un respiro poco più che regionale e ha ridotto a 13 le tratte intercontinentali. La collettività ha pagato in modo durissimo l operazione. Filippo Penati, candidato alla presidenza della Regione Lombardia, ha chiesto alla Regione di regolare il sistema aeroportuale regionale. Malpensa in quest ultimo periodo è cresciuta soprattutto nel settore delle low cost, finendo così per fare concorrenza a Orio al Serio e a Montichiari, anziché a Francoforte. I cavalieri bianchi della cordata voluta da Berlusconi hanno lasciato solo tre rotte intercontinentali giornaliere a Malpensa. Credo che il governo debba chiedere alla nuova Alitalia a che punto sono le trattative per la ridefinizione degli slot». Penati ha chiesto che venga convocato su questi temi il Tavolo Milano. «Stiamo ancora aspettando che il governo venga in questo aeroporto, come diceva la Lega, per affrontare il tema dello sviluppo ; e se ritiene che sia meglio non farsi vedere, almeno convochi una buona volta il «Tavolo Milano» che ha istituito. INQUINAMENTO. Basta un blocco domenicale per lo smog? L inquinamento atmosferico in questi mesi di freddo polare e di gelo si è fatto sentire drammaticamente, tanto da indire una giornata di blocco totale del traffico, quella dello scorso 31 gennaio, nella città di Milano e a Legnano. Altre città lombarde vi hanno aderito, con modalità diverse, altre no. I Comuni dell hinterland sono stati lasciati a scegliere in piena libertà, un metodo che però non è piaciuto al sindaco di Sesto San Giovanni, Giorgio Oldrini: Non capisco perché Formigoni ha scaricato la responsabilità di decidere sui comuni. È mancato un coordinamento a livello regionale. Se tutti fanno come vogliono il risultato sarà un fallimento. L ultimo provvedimento del genere risaliva al 25 febbraio 2007, ma era stato di tutte le regioni del Nord. L anno successivo ne era stato programmato un altro a fine febbraio, ma fu annullato all ultimo momento perché la pioggia aveva fatto crollare i valori dello smog. Questa volta il blocco è stato totale, a Milano come a Legnano: ha riguardato tutte le auto, tranne quelle ibride, quelle elettriche e quelle a BAR CAFFETTERIA TAVOLA FREDDA PIAZZA IV NOVEMBRE, 5 LEGNANO gpl. Le polemiche legate a questo provvedimento hanno, a Milano, ovviamene riguardato anche l Ecopass. La Moratti continua a difenderlo: Da quando è stato introdotto il Pm10 si è ridotto del 17 per cento. Diverso il pensiero dell assessore comunale all Ambiente, Paolo Massari: Il blocco del traffico la domenica è poco efficace perché i negozi e gli uffici sono chiusi. Delusa anche la Lega, che pur parte della maggioranza ha organizzato un referendum per chiedere chiusura del centro e targhe alterne per un mese. L opposizione di centrosinistra parla di provvedimenti tardivi, inefficaci e insufficienti. Così Penati: Per dare una risposta risolutiva sono necessari provvedimenti di area vasta, con coinvolgano tutta l area metropolitana milanese. Nelle nostre piazze del Ticino Olona la domanda continua ad essere: basta un blocco domenicale?

4 4 REGIONE, PROVINCIA, COMUNI L intervista. L onorevole Luigi Baruffi Perchè l UDC, e perchè in Lombardia? Sono lieto di intervenire qui, perchè ritengo che uno dei pregi della stampa locale sia quello di rivolgersi ai cittadini con temi importanti che vanno oltre la quotidianità. Non apprezzo la superficialità, lo show mediatico, la politica degli annunci senza riscontri, così come l eccesso dei decibel nelle discussioni e nei talk show con una sostanziale impreparazione di parte della dirigenza politica ed un pressapochismo dato in pasto alla gente, ma di cui le stesse persone non riescono ad avere riscontri. L importanza della stampa locale e di un periodico in particolare è quello di fornire uno spunto di riflessione e una verifica tra quanto annunciato dalla politica e quanto poi effettivamente realizzato. L UDC è stato presentato come un partito attaccato alle poltrone quando in realtà è l unico partito che è Così il Consigliere regionale del PdL Si parte, noi siamo pronti alla sfida Ormai ci siamo. Il conto alla rovescia verso le prossime elezioni regionali è scattato. Ci tuffiamo con entusiasmo in queste settimane che saranno intense e dove non ci risparmieremo in incontri, momenti d ascolto e di confronto coi cittadini lombardi, con le categorie, con i diversi mondi della società civile. La presenza e la vicinanza alle nostre comunità è stato uno delle linee guida di questo quinquennio trascorso in Consiglio Regionale. Cercare di ascoltare tutti, di arrivare a proporre soluzioni concrete ai problemi e ai bisogni sollevati dai cittadini. Questa è una campagna elettorale cui ci accostiamo con grande impegno, ma anche con la tranquillità e la serenità di chi ha fatto fino in fondo la sua parte. Abbiamo fatto in questo quinquennio della trasparenza e dell onestà altri due valori cardine che hanno scandito il nostro lavoro quotidiano. Noi non siamo gente con scheletri nell armadio è una sottolineatura doverosa per chi fa politica per e in mezzo alla gente per concorrere alla costruzione del bene comune. L altro aspetto caratterizzante all opposizione ininterrottamente dal 2006 prima del Governo Prodi insieme col Popolo delle Libertà e poi al Governo Berlusconi... altro che partito attaccato alle poltrone! Luigi Baruffi Sante Zuffada deve essere quello della responsabilità. Il sistema delle preferenze che caratterizza la campagna per le Regionali rappresenti la cartina di tornasole rispetto all operato di questa Legislatura. Che ha visto il buon governo del Presidente Roberto Formigoni ulteriormente consolidarsi. Ora, dunque, si tratta di coronare un percorso. Di raccogliere i frutti, di continuare perché sono tante le sfide da vincere e da portare compimento nella nostra Regione e nel nostro territorio. Expo 2015 dovrà diventare un momento di crescita duratura per l economia delle nostre comunità e non, evidentemente, zione politica che condanna il paese a una lotta eterna, al declassamento delle istituzioni, all impoverimento delle scelte: un immobilismo che di fatto penalizza soprattutto le classi più deboli e socialmente meno difese. L UDC è per la nascita di una terza via che si colloca al centro, che sia un alimentatore di energie e di proposte per entrambi. Vuole essere un partito che sia lievito di coesione in grado di far nascere e crescere soluzioni. Far crescere una classe politica diversa, non nuova a tutti i costi, che affronti il tema dell integrazione in modo concreto, non con gli slogan, né immaginando che siamo già una società multietnica. Dire no a tutti gli immigranti è un atteggiamento che non aiuta a risolvere i problemi. In Lombardia l UDC corre da sola. Perchè siamo coraggiosi, come dice il candidato alla presidenza Savino Pez- una semplice operazione spot. Le infrastrutture da ultimare e potenziare perché la sfida della competitività passa prima di tutto da qui. La sanità e il welfare lombardo che si sta sviluppando secondo quel principio di sussidiarietà che vede pubblico e privato impegnati in una fruttuosa collaborazione. Ma il 2010 dovrà anche essere l anno del rilancio dell economia lombarda. La Regione ha dimostrato vicinanza ai ceti produttivi, alle categorie, approntando un pacchetto anticrisi che ha dato e sta dando i risultati sperati. Ora si tratta di ripartire. Anche e soprattutto guardando al campo della formazione e garantendo dei canali d accesso migliori per i nostri giovani che s affacciano per la prima volta al mondo del lavoro. Infine, ci sarà da continuare il discorso sicurezza, un bisogno primario per le nostre comunità e un diritto fondamentale per i nostri cittadini. Insomma, il lavoro non manca, tanto è stato fatto ma adesso c è un cammino da continuare insieme. Con uno di noi, ancora in Regione Lombardia! Sante Zuffada Per la tua pubblicità chiama lo Perchè sostenere l UDC? Per superare l attuale configurazione politica che vede due blocchi contrapposti: PDL e PD che non comunicano e a loro volta sono intrappolati dalle loro insuperabili vicende interne. Una strutturazotta. L UDC è un partito che ha sfidato la Lega e il PDL perchè è convinto che le loro ricette, ma anche quelle del PD, IDV e Comunisti e sinistra radicale, non sono utili a far uscire il paese dalla crisi. Con l attuale Presidente della Regione Lombardia ci lega una antica conoscenza ed una comune militanza nella DC e successivamente nel CCD. Ma dobbiamo constatare che per difendere il proprio potere Formigoni sta oggettivamente diventando ostaggio della Lega che in caso di vittoria gli detterà l agenda politica, con conseguenze negative. Le candidature verranno ufficializzate solo il 27 febbraio, ma la Lega Nord è pronta alla sfida. Dopo anni di difficoltà, a partire dalle elezioni politiche del 2008 il trend elettorale si dimostra positivo e in crescita costante; pertanto ritengo possibile superare la quota del 20% in Lombardia e rafforzare la nostra presenza in Consiglio regionale. Oltre alla crescita che ci viene accreditata nei sondaggi, sensazioni positive provengono dagli incontri pubblici e i mercati che la Lega presidia con costanza. Si tratta senza dubbio di un indicatore a cui noi della Lega prestiamo molta più attenzione - spiega il consigliere regionale Cecchetti - infatti la chiave principale per spiegare l affermazione della Lega è il suo legame con il territorio. Attraverso un lavoro capillare che i militanti insieme agli esponenti politici effettuano quotidianamente, la Lega viene percepita dai cittadini come un punto di riferimento con cui dialogare per la risoluzione dei problemi del territorio. La priorità della Lega Nord è sempre la stessa sin da quando Perchè sostenere Luigi Baruffi? Se sarò eletto mi adopererò per il sostegno ad artigianato, professioni e piccola e media impresa, vera ricchezza della nostra regione e del paese. Il potenziamento di queste attività passa attraverso il sostegno e la promozione degli investimenti nelle energie rinnovabili e in tecnologie rispettose dell ambiente. Per sostenere artigianato, professioni, piccole e medie imprese è di fondamentale importanza promuovere una scolarizzazione diffusa, formazione professionale e formazione continua. Vorrei ampliare quella continua erogata gratuitamente dalla Regione anche agli iscritti a ordini e collegi professionali. Educazione permanente e diffusa significa anche trasmissione di quelle regole condivise che aiutano a divenire cittadini responsabili, pianificazione intelligente dei flussi migratori e misure efficaci di tutela della legalità, efficacemente coadiuvate dalla Regione attraverso scuola e formazione professionale che debbono ritornare ad essere primario elemento di accoglienza ed integrazione e fucina di cittadini responsabili. Intervista raccolta da G. Brera Così la Lega Nord Per gli interessi lombardi Fabrizio Cecchetti è nata: difendere gli interessi dei lombardi. Continueremo con determiazione il percorso iniziato tanti anni fa, proseguiremo le nostre battaglie per la difesa della lingua, della cultura e delle tradizioni lombarde; contrasteremo l immigrazione clandestina e ci impegneremo a garantire la tutela del territorio compatibilmente alla realizzazione delle infrastrutture necessarie per assicurare la competitività del sistema lombardo. Gli uomini della Lega amano la loro terra e sanno bene che per capire dove si va è necessario conoscere chi si è e da dove si viene. Queste sono le premesse e gli impegni della Lega Nord per la Lombardia alla vigilia delle elezioni regionali.

5 ITALIA DEI VALORI. L impegno in Regione Lombardia La proposta di Stefano Zamponi Lavoro, infrastrutture e sanità. Su questi tre punti concentrerò principalmente la mia attenzione se i cittadini lombardi mi concederanno nuovamente fiducia dopo questi primi cinque anni in Consiglio regionale. Il perché è presto detto. In tema d occupazione il lavoratore, la persona deve essere al centro dell attenzione. In questi anni la Regione ha finanziato le industrie, occupandosi dei lavoratori solo con la cassa integrazione. Ma le cose devono cambiare: bisogna pensare a chi ha perso il lavoro e a quanti lo stanno perdendo, accompagnandoli in un nuovo percorso di formazione che consenta loro di essere reinseriti nel processo produttivo. Una formazione specifica, mirata che agevoli il reinserimento anche a chi non è più giovanissimo. Per quanto concerne lo sviluppo infrastrutturale, dobbiamo convincerci che il futuro della nostra regione passa inevitabilmente da lì. Basta con le gestioni clientelari; siano i pendolari al centro di un processo di cambiamento urgente e necessario, ci dovrà essere almeno un rappresentante dei pendolari nel Consiglio di Amministrazione delle Nord, non qualche amico dell amico. Servono forti, fortissimi investimenti per sviluppare i collegamenti metropolitani e ferroviari. Con quali soldi? I soldi ci sono, è la volontà politica di farlo che è mancata. Formigoni, per celebrare la gloria del suo sultanato, ha fatto costruire in meno di due anni il palazzo più alto di Milano (la nuova sede della Regione). Attualmente, per acquistare un treno e metterlo in funzione di anni ce ne vogliono tre. L obiettivo è uno solo: consentire ai lombardi di raggiungere scuole e uffici in tempi rapidi e a costi ragionevoli. Infine il capitolo sani- tà. Quella lombarda, si dice, è un eccellenza. Eppure costa 16 miliardi di euro all anno e, ciò nonostante oltre un milione e mezzo di esami non viene effettuato nei tempi prescritti. L obiettivo è velocizzare le liste d attesa. Una persona deve essere in grado di fare un esame nel giro di una settimana al massimo. Come? Eliminando gli sprechi che, nella eccellente sanità lombarda ci sono, eccome. Tutti ricordano il caso della Santa Rita, la clinica degli orrori; forse però non tutti sanno che altre 11 cliniche sono attualmente sotto processo con l accusa di aver truffato la Regione. Se solo riuscissimo a risparmiare il 5% di questi 16 miliardi avremmo 800 milioni (ovvero miliardi delle vecchie lire) da investire per migliorare la sanità lombarda, al servizio del cittadino. Vi sembrano pochi? Stefano Zamponi Regione, PROVINCIA, Comuni AVVISO A PAGAMENTO La via crucis Rho gallarate. L opinione di Franco Mirabelli del Pd 5 Franco Mirabelli La via crucis Rho Gallarate. L opinione di Franco Mirabelli. La nostra Regione è la più sviluppata e avanzata del Paese e una delle più importanti in Europa, ma, per responsabilità di chi l ha governata, vive di una preoccupante carenza di infrastrutture che rende la vita più difficile alla nostra economia, ai cittadini, che per spostarsi devono spendere tanto tempo prezioso e spesso, come i pendolari, subire disagi incomprensibili in una realtà come la nostra. La vicenda del potenziamento della linea ferroviaria Rho- Gallarate la dice lunga sulle ragioni per cui chi ha governato fino ad ora la Lombardia non è in grado di accelerare i tempi di costruzione delle infrastrutture. In questo inizio di febbraio, il CIPE, cui spetta il compito di finanziare le grandi opere, decide di stanziare i fondi per pagare solo una parte del potenziamento della linea, da Rho a Parabiago, rimandando a dopo il 2015 le decisioni sul resto dell opera. Nonostante questo e l impegno di molti sindaci interessati mancano, da parte di Regione Lombardia e Ferrovie dello Stato, risposte chiare a chi abita lungo la linea e la volontà di misurarsi con i problemi che l impatto dell opera provocherà. Non è stato spiegato qual è il progetto industriale alla base del potenziamento: quali treni passeranno, in quali fasce orarie? E se è vero che la ragione principale del potenziamento sta nel creare una linea di treni merci che serva a sviluppare il trasporto delle cose dall aeroporto di Malpensa, con quali treni (non è uguale l impatto dei vecchi e rumorosissimi merci che attraversano il nostro Paese, con quello di mezzi più moderni)? Con quali garanzie di sicurezza? Abbiamo chiesto che la Regione istituisse con Ferrovie, sindaci e comitati dei comuni interessati un ente di controllo per garantire ai cittadini trasparenza e condivisione delle scelte di mitigazione ambientale, le compensazioni e i risarcimenti. Sono state proposte modifiche al tracciato previsto e sono state richieste cose più semplici, come evitare che le barriere antirumore alte otto metri taglino in due interi comuni e la luce a tante abitazioni. L assessore Cattaneo ha detto no. Sulle barriere è stato detto che le ferrovie mettono quelle perché le produce il fornitore: una risposta che dimostra scarsa sensibilità e disponibilità nei confronti dei cittadini. Così, quella che è una opportunità per migliorare il trasporto passeggeri, togliere auto dalle strade, migliorare la qualità e la frequenza dei treni, che consentirà a Canegrate e Nerviano di avere una stazione, rischia di diventare un problema grave per chi abita sul tracciato, senza che ci sia la volontà di trovare una soluzione di qualità per conciliare diversi interessi e soprattutto senza che ci sia la volontà di spendere per questo. Il potenziamento della Rho- Gallarate è un opera importante e, visto che è così importante, che si spenda il giusto anche per tutelare chi rischia di pagarne in termini di disagi e di qualità della vita, si faccia tutto ciò che si deve in questo senso, chiamando tutti gli interessati a partecipare e a condividere le scelte. Questa è la posizione che abbiamo tenuto in Regione e che continueremo a portare avanti insieme. Franco Mirabelli

6 6 in evidenza Le vie della seta Le vie della Seta erano diverse: una serie di percorsi terrestri, marittimi e fluviali che attraversavano il continente asiatico per tutta la sua estensione e arrivavano all Europa dalla coste mediorientali. Un commercio ricco e prezioso intuito già da Marco Licinio Crasso, il terzo uomo del primo triumvirato, quello di Cesare e Pompeo, che mirava al suo controllo quando iniziò la serie infinita e per lui fatele di guerre contro i Parti, popolo mesopotamico. Virgilio e Plinio il Vecchio parlano della seta nelle loro opere, e poi la moda, come tutte le mode, esplode anche a Roma. È stata questa premessa storica ad accogliere il pubblico, tanto folto a non essere tutto contenuto dalla sala, lo scorso 19 gennaio al Convento dell Annunciata di Abbiategrasso. In questa splendida e suggestiva cornice, in un chiostro silenzioso, illuminato da luci a terra e leggermente avvolto dalla nebbia, Domenico Alfieri parla della sua associazione, Si Dao, traduzione libera dal cinese che sta appunto per via della seta. Una pratica commerciale che è prima d tutto incontro, scambio di culture, movimento di genti, comunicazione e scambio di saperi. Modi di man- giare, di pensare e di vestirsi che vengono a conoscenza l uno dell altra, in una vera e sana contaminazione. Scambi, e scorci paesaggistici da mozzare il fiato, mostrati poi da Massimo Bocale, fotografo e studioso e viaggiatore ospite della serata. Bocale ha ritratto luoghi e persone, con le loro usanze e le loro tradizioni, tra il Karakorum, l Indo, il Regno di Hunza e il Pamir. Bocale risponde alle domande del pubblico e da queste traspare la voglia di conoscere e di mescolarsi con genti lontane, di rispettarne le tradizioni, di comunicare con loro. Una lezione di contaminazione da tener sempre presente. Facci sapere le tue opinioni. scrivi a redazioneinpiazza@gmail.com LEGNANESI. Eccellenza nella scuola Baràt premiato da Formigoni Lo scorso 18 gennaio il Presidente della Regione Roberto Formigoni ha incontrato ad Assago i studenti più meritevoli delle scuole medie inferiori e superiori della Lombardia. Al Forum, da 1721 scuole, i ragazzi hanno partecipato a una festa tutta per loro, dal titolo Diamo merito al talento. Uno show con le esibizioni degli amici di Maria De Filippi, presentati da dj Alvin, e dei comici di Zelig, con la conduzione di Marco Liorni; a seguire gli interventi di Formigoni, dello scienziato Carlo Ratti, del maestro Riccardo Muti e della presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia. E finito con un We are the champions universamente cantato. Tra questi piccoli fenomeni, che hanno concluso le medie inferiori con una media tra il nove e il 10 o hanno ottenuto una media almeno dell 8 nei primi quattro anni della scuola secondaria superiore o 100 e lode all esame di maturità, c era anche uno studente legnanese, Bàrat Sing che frequenta la quarta elettronici dell istituto Bernocchi, con una media dell 8 abbondante. Baràt, indiano di nascita, ha imparato l italiano con facilità, già in India, leggendo il vocabolario - dice - e lo parla benissimo. A Formigoni ha chiesto qual è il segreto del suo successo perché vuole diventare come lui. Legnanese d adozione, Bàrat Sing è arrivato in città quando aveva 4 anni (oggi ne ha 18) e ha raggiunto l eccellenza in tutte le materie. Vivinaviglio : una nuova associazione culturale nel nostro territorio Costituita nell ottobre 2009, Vivinaviglio è un associazione culturale con sede a Robecco sul Naviglio fondata da un gruppo di studenti, cittadini, operatori culturali e professionisti con l obiettivo di promuovere e diffondere le risorse turistiche e culturali dell area dell Abbiatense e del Magentino, grazie al coinvolgimento attivo delle diverse realtà associazionistiche, pubbliche e private attive in questa zona, mettendo a disposizione del cittadino e del turista le informazioni necessarie per poter usufruire al meglio di tutte le iniziative culturali della nostra regione e incoraggiando l affermarsi di un nuovo modo di vivere il territorio, che valorizza le realtà locali, il networking locale e l iniziativa dei cittadini. L associazione ha finalità di promozione culturale, sociale e civile e in particolare si prefigge di perseguire i seguenti scopi: diffondere la conoscenza e la cultura dei comuni lungo le sponde del Naviglio Grande e del circondario; ampliare e promuovere la cultura dei comuni lungo le sponde del Naviglio Grande e del circondario, attraverso progetti e incontri tra cittadini, enti ed associazioni; aumentare la consapevolezza delle persone verso tematiche di sostenibilità ambientale e gestione equilibrata del territorio e delle sue risorse; sostegno e ideazione di iniziative tese a orientarne le a- bitudini verso comportamenti più sani dal punto di vista ambientale; la diffusione dei nuovi mezzi di comunicazione per un approccio più trasparente, consapevole e democratico alla vita civile; proporsi come luogo di incontro, di aggregazione, discussione e sostegno ai cittadini; valorizzare ogni forma di espressione artistica e creativa mediante occasioni di ricreazione e formazione per i soci; promuovere laboratori artistici, creativi e di interesse culturale; operare per la messa in rete di risorse e iniziative dedicate alla diffusione di una maggior attenzione alle bellezze naturali, storiche e ambientali dell area circostante il Naviglio Grande. Il progetto vivinaviglio.it Vivinaviglio.it è una piattaforma informativa mirata alla diffusione e alla promozione degli eventi culturali, sportivi, turistici, ecc. che si svolgono nei comuni che costeggiano il Naviglio, in particolare nell area dell Abbiatense e del Magentino, con una specifica attenzione al mondo delle associazioni, che spesso rimangono escluse dalla possibilità di comunicare i propri eventi per carenza di budget o per difficoltà nell accesso ai canali multimediali, mettendo loro a disposizione uno spazio Web in grado di diffondere in tempo reale un elenco completo e aggiornato delle diverse iniziative realizzate quotidianamente. Questo progetto, realizzato dall associazione di promozione culturale Vivinaviglio, si propone inoltre di fornire ai cittadini dell area del magentino e dell abbiatense, ma anche dell area metropolitana milanese, uno strumento agile e di facile consultazione per partecipare alle iniziative culturali della zona e per promuovere la conoscenza dei comuni che si collocano lungo le sponde del Naviglio. Il sito prevede la possibilità di accedere alle informazioni sia in base al comune di interesse (Abbiategrasso, Albairate, Boffalora sul Ticino, Corbetta, Cassinetta di Lugagnano, Cisliano, Cusago, Gaggiano, Magenta, Morimondo, Robecco sul Naviglio e Vermezzo i comuni finora coinvolti), sia per canali tematici (Bambini, Cinema & Teatro, Corsi, Cultura, Turismo & Sport). Dal menu principale è invece possibile accedere a informazioni di carattere generale sulle associazioni, sulle strutture sportive, culturali e sui monumenti della zona, arricchita da notizie storico-culturali che verranno completate, nei prossimi mesi, da una ricca scelta di immagini. In meno di tre mesi il portale ha già raggiunto le 1500 visite, testimoniando così un interesse in costante crescita per questo tipo di iniziative e per l area che costeggia il Naviglio. Gli eventi L inserimento di informazioni aggiornate su iniziative ed eventi è l elemento principale del nostro portale e permette di comunicare le proprie iniziative ai cittadini, raggiungendo in modo rapido ed efficace un pubblico selezionato e interessato. Per ora non possiamo che invitarvi a visitare il nostro sito e per chi desiderasse avere ulteriori informazioni sui servizi offerti a contattarci in Via Quadro Morione, 3 - Robecco sul Naviglio - Tel info@vivinaviglio.it Lorenza Gamberini

7 ALTO MILANESE. Basta con politiche da separati in casa Stefano Quaglia Il dibattito sull assetto amministrativo dell Alto Milanese non ha mai avuto un particolare seguito nelle forze politiche di entrambi gli schieramenti. Al di là di svariate proposte di legge per l istituzione della provincia di Busto Arsizio, presentate tanto da sinistra quanto da destra e tutte decadute, vale la pena di iniziare a discutere seriamente di quali strumenti siano necessari per governare quella che di fatto è la seconda città della Lombardia. Sì, perché l Alto Milanese è ormai LEGNANO. Incontro con il portavoce del Partito Democratico Bisogna ridare un sogno alla città, lo dobbiamo a tutti noi Con i Congressi cittadini della vasta area del Ticino Olona il PD ha chiuso una grande fase di rinnovo; incontriamo il segretario portavoce del Pd di Legnano Salvatore Forte. Perchè si è candidato, anzi, ricandidato a portavoce? La finalità principale era quella di completare, in particolare a Legnano, la transizione al partito nuovo che ognuno di noi dichiara di volere ma che i cittadini sembrano ancora non intravedere. Il successo però delle ultime primarie, al di là di ogni aspettativa, ci dice forse che godiamo di un qualche credito residuo e quindi è doveroso impegnarsi al massimo per portare a compimento la transizione al nuovo anche considerando che forse è l ultima occasione. Qual è l obiettivo per il PD? Quello di giungere a un par- un unica grande conurbazione che inizia a Nerviano e finisce oltre Gallarate: quanto possono essere efficaci le politiche di sviluppo del territorio se ogni comune ora approva un suo Piano di Governo del Territorio? Non a caso l arch. Engel, progettista incaricato del nuovo piano urbanistico della città di Legnano, parla di riconoscimento della città dell Alto Milanese come condizione centrale della valorizzazione del territorio, constatando che nonostante esista una città metropolitana dell Alto Milanese i Piani Territoriali di Coordinamento Provinciali di Milano e di Varese concentrino gran parte dell attenzione sui centri delle rispettive province. Anche senza pensare a nuovi capoluoghi, ci sarebbe un modo molto semplice per dare più peso a tutto l Alto Milanese, e in particolare al Legnanese. Sto parlando di un idea lanciata anni fa dall allora Salvatore Forte tito non di ex-qualcosa ma di Democratici: un partito che, pur non negando le differenze (ma che anzi sappia valorizzarle), cerca di scegliere la persona giusta al posto giusto (non in base alla mozione di sindaco di Castellanza Livio Frigoli, che propose di aggregare il Legnanese alla provincia di Varese. In questo modo, senza istituire nulla di nuovo, il baricentro della provincia di Varese si sposterebbe sull asse Legnano Busto Arsizio Gallarate, e a trarne vantaggi sarebbe in particolare la città del Carroccio, che ora all ombra della Madonnina conta ben poco rispetto a Sesto San Giovanni o a Cinisello Balsamo. Se il compito dell ente Provincia è quello di promuovere e coordinare lo sviluppo di un territorio omogeneo, perché non riconoscere l omogeneità dell Alto Milanese portandolo tutto sotto la regìa di un unico ente superiore? Non dimentichiamo che l attuale confine provinciale fra Milano e Varese, che fra Legnano e Castellanza passa addirittura in mezzo a dei caseggiati, scaturì da un capriccio di Mussolini nel 1927 come misura ritorsiva verso Busto Arsizio. Da appartenenza ma in base alle competenze e alla disponibilità). Non è semplice amalgamare storie, esperienze, impegni, tradizioni che vengono da lontano e sulle quali abbiamo costruito quello che siamo al momento. È giunto però il momento di lasciare definitivamente da parte le vecchie logiche di appartenenza che hanno spesso posto dei freni all azione politica del nostro partito, qui come altrove. Un vanto per il PD di Legnano? L aver eletto un coordinamento con la presenza di oltre il 40% di giovani: questo è lo spirito del PD: investire sul futuro. Tradizione, esperienza, innovazione e sperimentazione vogliono essere le parole d ordine a Legnano e in questa area che vede il Centro Destra primeggiare con una premessa importante: quello quel lontano anno l Alto Milanese è comunque cresciuto grazie a una forte e unica realtà produttiva che ha saputo ignorare i confini, che però ora ha sempre più bisogno del sostegno di politiche di governance : quell attività di governo di un territorio che deriva dal concorso delle iniziative e delle attività messe in campo da tutte le componenti sociali che lo caratterizzano. Un concorso ben difficile da che sta succedendo a livello nazionale (a Bologna, come in Puglia, come nel Lazio), ci deve insegnare che è necessario tornare a fare politica con il cuore e non con la fredda ragione, bisogna ridare un sogno alla città di Legnano, a questo territorio che va dalla città del Carroccio ad Abbiategrasso, come al paese partendo dall invito di Gandhi a essere noi per primi il cambiamento che vogliamo per il mondo. Un miglioramento della vivibilità delle periferie, un investimento in cultura e via su questa strada. Un circolo, il nostro, che dia fiducia ai giovani ma che non li mandi allo sbaraglio: è necessario creare una sinergia tra esperienza e voglia di innovazione che garantisca una transizione ottimale. E a Legnano è esempio per altri circoli del territorio? LEGNANESE DITE LA VOSTRA! Sul questo numero di In Piazza si è parlato di un probabile assetto amministrativo dell Alto Milanese. Dite la vostra andando al sito Si può votare fino al 14 marzo attuare se la government è frammentata fra due enti, e con essa i livelli organizzativi delle forze sociali e politiche. Per efficaci politiche di crescita dell Alto Milanese, che possano contribuire allo sviluppo socio economico del territorio, non servono nuovi enti: basta razionalizzare quelli esistenti, abbandonando stupidi campanilismi e arcaiche logiche di divisione territoriale. Stefano Quaglia BAR GALLERIA di Bocchioli Carmen LEGNANO Via Felice Cavallotti, 1 tel Alcune cose pregevoli sono state fatte (interventi sulla scuola, sul welfare, sul PGT, sui parcheggi, sul terzo binario, sulla presenza in città con l iniziativa Mettiamo tutto in piazza ecc.) ma spesso sono state un po appannate dai troppi passaggi elettorali esterni ed interni e da una conflittualità di circolo dovuta probabilmente alla fase di rodaggio tra persone che, come si diceva prima, si conoscevano poco: una situazione che certo non ha giovato al circolo e forse alla sua immagine. Eppure facciamo quasi scuola se è vero che la giunta di questa città ha deciso di utilizzare anche lo strumento questionario sul PGT e qualche volta la si è vista in piazza sotto un gazebo per confrontarsi con i cittadini. Partire da qui per recuperare un ruolo positivo e utile alla città e alla prossima giunta.

8 8 TICINO OLONA INVERUNO. Intervento nella neve Fuoristrada abbatte colonna votiva su un fianco. È stato proprio il conducente, già in piedi e fuori dall auto, a raccontare l accaduto ai vigili del fuoco volontari di Inveruno giunti con un autopompa, l uomo se l è cavata soltanto con un grande spavento. I pompieri hanno segnalato Per la tua pubblicità chiama lo l incidente con torce e cartelli di pericolo e quindi messo in sicurezza l autoveicolo che perdeva liquido infiammabile. Alcune signore, abitanti nei pressi dell accaduto, hanno pregato i volontari affinché prendessero in custodia la storica croce in ferro nell attesa del restauro dell intera colonnetta votiva. La croce si trova ora presso la caserma di via Lazzaretto, proprio nei pressi di quest ultimo è ancora eretto un cippo gemello di quello andato in pezzi ieri sera. Ascanio Mangano Intorno alle di venerdì 6 febbraio un uomo di Robecchetto con Induno, alla guida di un fuoristrada Nissan Terrano, ha abbattuto un semaforo e una colonna votiva in granito. L incidente è avvenuto a Inveruno su Viale Lombardia all intersezione con le vie Manzoni e Martiri della Libertà. Nell aiuola spartitraffico, a seguito dell epidemia di peste che cessò nel 1631, venne eretta una colonna granitica sormontata da una croce in ferro a ricordo appunto della pestilenza. L uomo, per cause in corso d accertamento da parte dei carabinieri della stazione di Cuggiono e degli agenti della polizia locale inverunese, ha probabilmente perso il controllo dell automobile abbattendo dapprima un palo semaforico e poi il monumento, il mezzo s è poi rovesciato CASTANO PRIMO. Istituto Torno Lazzati inaugura la nuova ala Gli studenti del centro scolastico Torno di Castano Primo, decentrati nella succursale di via Sant Antonio (sede dell ex ASL di proprietà comunale), hanno traslocato definitivamente nel nuovo edificio realizzato dalla Provincia di Milano in adiacenza alla sede principale della scuola superiore. Due piani, 16 aule e 1 palestra per 400 studenti, il tutto ad alta efficienza energetica, inuaugurati lo 15 gennaio 2010 dall Assessore all Istruzione ed Edilizia scolastica, Marina Lazzati. 8 aule per piano, una sala proiezione, locali per professori, locale presidio in prossimità dell ingresso, area ristoro per l utenza scolastica. Il tutto su un terreno di proprietà della Provincia, che ha sostenuto l intero costo dell intervento, pari a 5 milioni di euro. Il rispetto dei più moderni criteri di costruzione hanno fatto guadagnare all edificio la certificazione energetica in Classe B. Per il riscaldamento degli ambienti sono stati scelti pannelli radianti a pavimento nelle aule, nei corridoi e negli spazi accessori; per i servizi igienici e spogliatoi radiatori tradizionali; nella palestra sono stati collocati termostrisce radianti a soffitto, certificate per i giochi sportivi. La centrale termica indipendente è stata posizionata sulla copertura piana della palestra, a favore di sicurezza nella prevenzione incendi; la produzione di acqua calda sarà garantita per oltre il 50% da un impianto solare termico a pannelli fotovoltaici. Per l areazione degli ambienti è stato realizzato un impianto di ventilazione forzata azio-nata dalle unità di trattamento aria del tipo sanificabile a norma delle recenti normative. Per garantire la necessaria erogazione di energia elettrica, la Provincia ha dovuto realizzare anche una cabina elettrica in media tensione al servizio dell intero centro scolastico. La Provincia, infine, provvederà alla sistemazione dell area esterna realizzando un nuovo ingresso indipendente da Via Della Costituzione, un parcheggio di circa 80 posti, una tettoria per il riparo delle biciclette, l illuminazione e la recinzione. BERNATE TICINO. La Canonica Un patrimonio da valorizzare La Canonica di Bernate fu fondata nel 1186 dall allora Papa Urbano III (al secolo Uberto Crivelli) e divenne sede, per volontà stessa del Pontefice, di un priorato e di un monastero. Nella Canonica si individuano tre costruzioni rilevanti dal punto di vista storico e architettonico: la Chiesa di San Giorgio, il Palazzo Visconti ed il Chiostro. La costruzione della Chiesa di San Giorgio si presume possa risalire intorno all anno Fu edificata seguendo i dettami dell arte romanica e dell allora emergente arte monacale, nella quale la luce assume un ruolo fondamentale e dove spesso l arco a tutto sesto lascia spazio al più leggero arco a sesto acuto. La facciata, con la forma a capanna caratteristica dell architettura lombarda, fu costruita in tempi successivi (XIII secolo) e completamente rinnovata negli ultimi anni del Il Palazzo Visconti, prospiciente al Naviglio Grande, rappresenta certamente la parte più rilevante dell intero complesso. La sua costruzione viene fatta risalire all epoca rinascimentale, anche se gli storici affermano che l attuale palazzo sia la quarta versione di palazzi costruiti nello stesso punto tra il 1200 e il Notevole rilevanza assume lo splendido loggiato che si apre sulla facciata principale del Palazzo, con i suoi nove archi in cotto e il soffitto a cassettoni che lo fanno assomigliare ad un vero salotto a cielo aperto. Va rimarcata la presenza di due camini. Uno grandioso, con piano di fiamma ribassato rispetto al pavimento ed uno di dimensioni più contenute, risalente al periodo medioevale, contornato da una cornice in pietra dura con decorazioni rinascimentali. L ultimo elemento principale della Canonica è il Chiostro, che si apre con la sua magnificenza al centro della Canonica stessa. Con le sue trentaquattro arcate ed il pozzo con base ottagonale sito al centro del cortile, esso assume la forma di spazio riservato; luogo per la meditazione e la riflessione. L intero patrimonio costituito dal Palazzo Visconti necessita ora, come già da diversi anni, di importanti interventi di ristrutturazione che consentano di conservare gli elementi storici ed artistici che sono giunti fino ai nostri giorni. Si tratta di interventi rilevanti sotto il profilo economico, ma vogliamo sperare che esponenti politici di rilievo ed enti preposti possano farsi carico della ricerca di soluzioni che portino a nuova vita un patrimonio del territorio che rischia di scomparire, anziché di valorizzato nella sua interezza come meriterebbe. Alessio Ottolini Cartolibreria - edicola - giocattoli tel

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