La Direttiva 2013/51/EURATOM. Dott. Alessandro Magliano - Ministero della Salute
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1 La Direttiva 2013/51/EURATOM Dott. Alessandro Magliano - Ministero della Salute
2 Stabilisce i requisiti per la tutela della salute della popolazione relativamente alle sostanze radioattive presenti nelle acque destinate al consumo umano.
3 E una direttiva EURATOM Sostituisce le disposizioni della Direttiva 98/83/CE
4 Il Trattato EURATOM (1957) Articolo 2 Per l'assolvimento dei suoi compiti, la Comunita deve stabilire norme di sicurezza uniformi per la protezione sanitaria della popolazione e dei lavoratori e vigilare sulla applicazione. Articolo 30 Sono istituite nella Comunita norme fondamentali relative alla protezione sanitaria della popolazione e dei lavoratori contro i pericoli derivanti dalle radiazioni ionizzanti. Articolo 31 Istituisce un comitato di esperti di radioprotezione, consultivo della Commissione Articolo 35 Ciascuno Stato membro provvede agli impianti necessari per effettuare il controllo permanente del grado di radioattivita dell'atmosfera, delle acque e del suolo, come anche al controllo sull'osservanza delle norme fondamentali. La Commissione ha il diritto di accedere agli impianti di controllo e puo verificarne il funzionamento e l'efficacia. AMPIE IMPLICAZIONI di RADIOPROTEZIONE
5 L'ingestione di acqua è una delle vie di incorporazione delle sostanze radioattive nel corpo umano. A norma della direttiva 96/29/Euratom del Consiglio, il contributo delle pratiche che comportano un rischio in termini di radiazioni ionizzanti all'esposizione dell'intera popolazione dev'essere mantenuto entro il valore più basso ragionevolmente ottenibile. Considerata la notevole variabilità geografica della presenza naturale di radon, la Commissione ha adottato la raccomandazione 2001/928/Euratom relativa alla qualità delle acque destinate al consumo umano per quanto riguarda il radon e i prodotti di decadimento del radon a vita lunga. È opportuno che tali radionuclidi rientrino nell'ambito di applicazione della presente direttiva La direttiva 98/83/CE del Consiglio definisce, nell'allegato I, parte C, parametri indicatori relativi alle sostanze radioattive, nonché, nell'allegato II, le connesse disposizioni di controllo. Tuttavia, tali parametri rientrano nell'ambito delle norme fondamentali di cui all'articolo 30 del trattato Euratom.
6 L obiettivo generale della direttiva è quello di assicurare la massima protezione della popolazione in relazione alle sostanze radioattive presenti nell acqua potabile.
7 La direttiva si applica alle acque destinate al consumo umano: acque utilizzate per uso potabile e per scopi domestici ( da rete, cisterne, bottiglie o contenitori); acque utilizzate nell industria alimentare.
8 Defininisce: - i principi e i criteri per il controllo della radioattività nelle acque destinate al consumo umano; - i parametri indicatori, i valori di tali parametri, le frequenze e metodi per il monitoraggio della radioattività nelle acque.
9 Controllo della radioattività nelle acque potabili mediante i seguenti parametri indicatori: Rn-222 Concentrazione di attività del radon; H-3 Concentrazione di attività del trizio; D.I. Dose indicativa.
10 dose indicativa o DI: la dose efficace impegnata per un anno di ingestione di acqua dovuta alla presenza di radionuclidi, di origine naturale e artificiale, con l esclusione di trizio, potassio-40, radon e suoi prodotti di decadimento a vita breve (Po- 218, Po-214, Bi-214, Pb-214)
11 Incrementa il numero di parametri indicatori e include nella dose indicativa i prodotti di decadimento a vita lunga del radon a vita lunga (Pb-210, Po-210).
12 Il controllo della radioattività è effettuato con un approccio basato sul rischio, in analogia a quanto contemplato nell ambito dei WSP.
13 A differenza che nel caso del controlli chimici, chimico-fisici e microbiologici, Il monitoraggio continuo della radioattività nelle acque potabili è effettuato in maniera sistematica solo se si verificano certe condizioni
14 Il controllo della radioattività non deve essere effettuato in maniera sistematica (attraverso cioè un monitoraggio continuo), se è possibile stabilire, (attraverso indagini rappresentative, dati di monitoraggio e altre informazioni), che i parametri indicatori rimarranno al di sotto dei valori di parametro.
15 Monitoraggio regolare sui parametri se: Radon - in base a indagini rappresentative (volte a determinare l entità della possibile esposizione al radon da acque sotterranee), vi siano motivi di temere un superamento del valore di parametro relativo. Trizio- Sono presenti fonti antropogeniche di trizio o di altri radionuclidi artificiali nel bacino di captazione, e non sia possibile dimostrare che il livello di trizio si attesta al di sotto del relativi valore di parametro. D.I.- Sono presenti fonti di radioattività artificiale o naturale elevata, nel bacino di captazione delle acque, e non sia possibile dimostrare che la D.I. è al di sotto del valore di parametro relativo.
16 Nel caso che il regolare monitoraggio non venga ritenuto necessario ( per un determinato periodo di tempo), lo Stato membro comunica i motivi di tale decisione alla Commissione, cui fornisce la necessaria documentazione a sostegno di tale decisione, compresi i risultati di indagini, controlli o verifiche effettuati.
17 Altre Informazioni : Caratteristiche geologiche tali da far presupporre abbondanza di radionuclidi naturali; Elevati livelli di radon indoor; Presenza di attività antropiche che comportano la produzione e/o stoccaggio di di NORM -Naturally Occurring Radioactive Materials (estrazione petrolifera, impianti in cui si fa impiego di fosforiti, produzione di silicati di zirconio e piastrelle) ; Discariche di NORM (fosfogessi), anche dismesse; Presenza di impianti nucleari o di stoccaggio di materiali radioattivi; Discariche di rifiuti ( sia urbani che speciali)
18 Allegato I Per i parametri indicatori della radioattività sono fissati i seguenti valori di parametro o livelli di attenzione: Rn Bq/l T Bq/l D.I. 0.1 msv/anno Nota 1 Gli Stati membri possono fissare per il radon un livello il cui superamento è considerato inappropriato ed al di sotto del quale occorre proseguire l'ottimizzazione della protezione, senza compromettere l'approvvigionamento idrico su scala nazionale o regionale. Il livello fissato da uno Stato membro può essere superiore a 100 Bq/l ma comunque inferiore a Bq/l. Al fine di semplificare la normativa nazionale, gli Stati membri possono decidere di adeguare il valore di parametro a questo livello. I provvedimenti correttivi sono considerati giustificati da motivi di protezione radiologica, senza ulteriori considerazioni, quando le concentrazioni di radon superano Bq/l. Nota 2: Livelli elevati di trizio possono indicare la presenza di altri radionuclidi artificiali. Se la concentrazione di trizio supera il valore di parametro, è necessaria un'analisi della presenza di altri radionuclidi artificiali.
19 In caso di superamento dei valori di parametro occorre effettuare una valutazione del rischio sanitario associato al consumo di acqua ed eventualmente adottare provvedimenti correttivi e/o misure cautelative.
20 Allegato III Verifica del rispetto della dose indicativa: Screening di determinati radionuclidi I radionuclidi da misurare sono stabiliti in base alle informazioni relative alle possibili fonti di radioattività. La D.I. è rispettata se : C i (mis.) = concentrazione misurata del radionuclide i-esimo; C i (der.) = concentrazione derivata del radionuclide i-esimo; n = numero di radionuclidi rivelati. Concentrazione derivata: concentrazione di radioattività corrispondente ad una determinata dose efficace. Nel caso specifico è stata calcolata per una dose di 0,1 msv e un ingestione di un volume di acqua pari a 730 litri.
21 Origine Nuclide Tipo di decadimento Concentrazione di attività derivata Naturale U-238 Alfa 3,0 Bq/l U-234 Alfa 2,8 Bq/l Ra-226 Alfa 0,5 Bq/l Ra-228 Beta 0,2 Bq/l Pb-210 Beta 0,2 Bq/l Po-210 Alfa 0,1 Bq/l Artificiale C-14 Beta 240 Bq/l Sr-90 Beta 4,9 Bq/l Pu-239/Pu-240 Alfa 0,6 Bq/l Am-241 Alfa 0,7 Bq/l Co-60 Beta 40 Bq/l Cs-134 Beta 7,2 Bq/l Cs-137 Beta 11 Bq/l I-131 Beta 6,2 Bq/l Allegato II. La tabella comprende i valori dei radionuclidi naturali e artificiali più comuni; calcolati per una dose di 0,1 msv e un'ingestione annua di 730 litri, utilizzando i coefficienti di dose stabiliti nell'allegato III, tabella A, della direttiva 96/29/Euratom.
22 Screening dell attività alfa e beta totale. Se l attività alfa totale e l attività beta totale sono inferiori, rispettivamente, a 0,1 Bq/l e 1 Bq/l, si può ritenere che la D.I. sia inferiore al valore di parametro 0,1 msv/anno. Eventualmente si dovrà determinate l attività beta-residuo.
23 Determine gross alpha and gross beta activity Gross alpha 100 mbq/l and Gross beta 1000 mbq/l Gross alpha > 100 mbq/l or Gross beta > 1000 mbq/l Determine individual radionuclide concentrations and compare with activity per radionuclide equivalent to 0.1 msv Measure concentrations of naturally occurring radionuclides (uranium, Ra-226, Po-210) Measure concentrations of artificial radionuclides (Sr-90, Pu-238, Pu-239,240, Am-241, Cs-137) TID < 0.1 msv/y No further action required Dose > 0.1 msv Consider re-sampling or when justified, take remedial action to reduce dose
24 Frequenze di analisi. Radon Tabella Allegato II Trizio Tabella Allegato II D.I.: Radionuclidi artificiali Tabella Allegato II Radionuclidi naturali Tabella Allegato II rappresenta valori massimi.
25 Aspetti critici e problemi aperti: Ampie implicazioni di radioprotezione; analisi e valutazione dei rischi di superamento dei valori di parametro (per controlli sistematici della radioattività nelle acque potabili); pianificazione dei programmi di controllo e delle indagini rappresentative; criteri per la scelta dei punti di controllo; strategie di screening della radioattività; valutazione del rischio sanitario in caso di superamento dei valori di parametro; provvedimenti correttivi e misure cautelative; informazione alla popolazione nel caso di superamento dei valori di parametro; metodi di campionamento, metodiche analitiche.
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