Le regole processuali Avv. Marco Giangrande

Transcript

1 Le regole processuali Avv. Marco Giangrande

2 LE REGOLE PROCESSUALI PRESENTAZIONE DELLE NORME CHE REGOLANO IL PROCESSO DEL LAVORO Libro II del processo di cognizione, titolo IV - Norme per le controversie in materia di lavoro Art c.p.c. 1

3 Art. 409 c.p.c. - Controversie individuali di lavoro Le regole del processo del lavoro si applicano a: rapporti di lavoro subordinato privato rapporti di agenzia ed altri rapporti di collaborazione continuativa e coordinata rapporti di lavoro dei dipendenti di enti pubblici, sempreché non siano devoluti dalla legge ad altro giudice contratti agrari 2

4 Art. 413 c.p.c. Giudice Competente Per i rapporti di lavoro subordinato privato è competente il giudice nella cui circoscrizione è sorto il rapporto ovvero si trova l'azienda o una sua dipendenza alla quale è addetto il lavoratore o presso la quale egli prestava la sua opera al momento della fine del rapporto. Per i rapporti di agenzia / collaborazione continuativa e coordinata è competente il giudice nella cui circoscrizione si trova il domicilio dell'agente, del rappresentante di commercio ovvero del titolare degli altri rapporti di collaborazione. Per i dipendenti delle pubbliche amministrazioni è competente il giudice nella cui circoscrizione ha sede l'ufficio al quale il dipendente è addetto o era addetto al momento della cessazione del rapporto. Sono nulle le clausole derogative della competenza per territorio. 3

5 LE POSSIBILI PROCEDURE 09/02/2017 4

6 Ricorso ordinario Art. 414 c.p.c. Ricorso per licenziamento «cd. Fornero» art legge 92/2012 Il ricorso per comportamento antisindacale «cd. 28» - Art. 28 Legge n. 300/1970 Il ricorso d urgenza «cd. 700» - Art. 700 c.p.c. Art. 38 Dlgs 198/2006 Provvedimento avverso le discriminazioni Art 18 comma 11 legge 300/70 Tutela delle RSA 09/02/2017 5

7 Comunicazione del licenziamento Impugnazione stragiudiziale Entro 60 gg Deposito del ricorso entro 180 gg al Tribunale in funzione del Giudice del Lavoro Termine per la notifica del ricorso e del decreto non inferiore a 25 gg prima dell udienza, nonché un termine non inferiore a 5 giorni prima dell udienza per la costituzione del convenuto Termine per la notifica del ricorso e del decreto non inferiore a 30 gg prima dell udienza, nonché un termine non inferiore a 10 giorni prima dell udienza per la costituzione del convenuto Udienza di comparizione delle parti ed eventuale...istruttoria sommaria Ordinanza immediatamente esecutiva Opposizione con ricorso ordinario entro 30gg dalla comunicazione Istruttoria con termini di decadenza rigorosi Sentenza immediatamente esecutiva Reclamo in Corte di Appello entro 30gg dalla comunicazione 09/02/2017 Ricorso in Cassazione entro 60 gg o 6 mesi Ricorso in appello entro 6 mesi dalla comunicazione o 30 gg dalla notifica 6

8 LE POSSIBILI PROCEDURE: SECONDO GRADO 09/02/2017 7

9 Ricorso ordinario Appello in Corte di Appello (3 giudici) Ricorso «cd. Fornero» Opposizione avanti al Tribunale (1 giudice) Appello in Corte di Appello (3 giudici) Il ricorso per comportamento antisindacale «cd 28» Opposizione avanti al Tribunale (1 giudice) Appello in Corte di Appello (3 giudici) Il ricorso «cd 700» Opposizione avanti al Tribunale (3 giudici) 09/02/2017 8

10 Le caratteristiche del Processo del Lavoro Oralità Immediatezza Concentrazione. Il processo del lavoro si caratterizza per una maggiore celerità; per i più ampi poteri istruttori riconosciuti al Giudice del lavoro; per uno spiccato favor alla conciliazione della controversia. 9

11 Art. 414 c.p.c. - Forma della domanda La domanda si propone con ricorso, il quale deve contenere, tra le altre cose: l'esposizione dei fatti e degli elementi di diritto sui quali si fonda la domanda con le relative conclusioni; l'indicazione specifica dei mezzi di prova di cui il ricorrente intende avvalersi e in particolare dei documenti che si offrono in comunicazione. 10

12 Art. 416 c.p.c. Costituzione del convenuto Nella memoria difensiva il convenuto deve prendere posizione, in maniera precisa e non limitata ad una generica contestazione, circa i fatti affermati dall'attore a fondamento della domanda, proporre tutte le sue difese in fatto e in diritto, indicare specificamente, a pena di decadenza, i mezzi di prova dei quali intende avvalersi ed in particolare i documenti che deve contestualmente depositare. 11

13 Decadenze e Principio di Preclusione La Corte Costituzionale ha aggiunto che: il riferimento espresso alla decadenza nell art. 416 c.p.c. potrebbe, quindi, ritenersi superfluo, se non adempisse all esigenza di ribadire con la massima incisività che il contrattacco al ricorso introduttivo deve essere concentrato ed esaurito nella memoria di costituzione, sicché il magistrato, conoscendo per tempo e nella loro integralità le contrapposte linee difensive, possa speditamente procedere verso l auspicato obiettivo di un rapido esaurimento del processo, possibilmente in un unica udienza di discussione. 12

14 L importanza della fase preparatoria Il principio di preclusione richiede, sia al fine di non rendere eccessivamente gravoso l esercizio del diritto di difesa delle parti, sia per la stessa buona riuscita del processo, un accurata disciplina della fase preparatoria della prima udienza. impone di esporre compiutamente, in un momento anteriore all udienza di comparizione, i fatti costitutivi della domanda e/o delle eccezioni, unitamente alla specifica indicazione dei mezzi di prova, per consentire al Giudice di giungere alla prima udienza preparato sugli effettivi termini della controversia. 13

15 Art. 420 c.p.c. Udienza di discussione Nell'udienza fissata per la discussione della causa il giudice 1. Tenta la conciliazione della lite 2. Formula proposta transattiva Qualora non riesca la transazione 3. Interroga liberamente le parti presenti, 4. Ammette le prove e quindi sente (escute) i testi 5. Dopo l istruttoria (all esto della) decide la causa 14

16 Art. 421 c.p.c. Poteri istruttori del giudice Il Giudice può disporre di sua iniziativa (d'ufficio) in qualsiasi momento l'ammissione di ogni mezzo di prova, anche fuori dei limiti stabiliti dal codice civile, la richiesta di informazioni e osservazioni, sia scritte che orali, alle associazioni sindacali indicate dalle parti. l'accesso sul luogo di lavoro, purché necessario al fine dell'accertamento dei fatti, e l'esame dei testimoni sul luogo stesso. la comparizione, per interrogarle liberamente sui fatti della causa, anche di quelle persone che hanno un interesse nella causa che potrebbe legittimare la loro partecipazione al giudizio. 15

17 Le caratteristiche del Processo del Lavoro Sul piano strutturale il processo del lavoro è caratterizzato (oltre che da oralità, immediatezza e concentrazione) dal principio di preclusione, dalla netta distinzione tra fase preparatoria e fase istruttoria da accentuati poteri di direzione del processo attribuiti al giudice 16

18 LE FASI SALIENTI DEL PROCESSO Attività preparatoria Redazione difese Prima udienza Interrogatorio libero delle parti Tentativo di conciliazione Escussione testi Sentenza Conciliazione

19 LE PARTI DEL PROCESSO Poteri di rappresentanza e procure 18

20 Art. 83 c.p.c. Procura alle liti Quando la parte sta in giudizio col ministero di un difensore, questi deve essere munito di procura. La procura alle liti può essere generale o speciale e deve essere conferita con atto pubblico o scrittura privata autenticata. La procura speciale può essere anche apposta in calce o a margine della citazione, ricorso, del controricorso, della comparsa di risposta o d intervento, del precetto o della domanda d intervento nell esecuzione, ovvero della memoria di nomina del nuovo difensore, in aggiunta o in sostituzione del difensore originariamente designato. In tali casi l autografia della sottoscrizione della parte deve essere certificata dal difensore. La procura speciale si presume conferita soltanto per un determinato grado del processo, quando nell atto non è espressa volontà diversa. 19

21 Art. 420 c.p.c. Udienza di discussione Le parti hanno facoltà di farsi rappresentare da un procuratore generale o speciale, il quale deve essere a conoscenza dei fatti della causa. La procura deve essere conferita con atto pubblico o scrittura privata autenticata e deve attribuire al procuratore il potere di conciliare o transigere la controversia. 20

22 Art. 185 c.p.c. Tentativo di conciliazione Quando è disposta la comparizione personale, le parti hanno facoltà di farsi rappresentare da un procuratore generale o speciale il quale deve essere a conoscenza dei fatti della causa. La procura deve essere conferita con atto pubblico o scrittura privata autenticata e deve attribuire al procuratore il potere di conciliare o transigere la controversia. Se la procura è conferita con scrittura privata, questa può essere autenticata anche dal difensore della parte. 21

23