PROVINCIA DEI FRATI MINORI CAPPUCCINI DI SIRACUSA STATUTO ECONOMICO

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "PROVINCIA DEI FRATI MINORI CAPPUCCINI DI SIRACUSA STATUTO ECONOMICO"

Transcript

1 PROVINCIA DEI FRATI MINORI CAPPUCCINI DI SIRACUSA STATUTO ECONOMICO 1

2 2

3 1. Soggetto Il soggetto dello Statuto Economico è la Provincia dei Frati Minori Cappuccini di Siracusa costituita dal complesso delle Persone, anche non definitivamente accolte quali membra di essa, e dei beni di qualsiasi natura e in qualsiasi modo ad essa pervenuti, quale risulta al presente, con sede legale a Siracusa, in Piazza Cappuccini 2; codice fiscale Il soggetto avente finalità di culto cattolico e religione è, pertanto, di natura non commerciale e senza scopo di lucro. I singoli Conventi sono sedi dipendenti, nelle quali si articola ed opera l unico soggetto ecclesiastico e civile. 2. Oggetto Oggetto dello Statuto Economico è quella parte di attività del soggetto che consiste nell acquisizione, a qualsiasi titolo, di beni mobili ed immobili, nella loro tutela e amministrazione, nelle permute, donazioni e dismissioni di qualsiasi genere e a qualsiasi titolo. Tale materia è regolata dal Codice di Diritto Canonico, dall ultima edizione approvata dalla Santa Sede delle nostre Costituzioni, dalle Ordinazioni generalizie, dalla legislazione civile e penale italiana. Pertanto, lo Statuto intende agevolare la corretta applicazione della legislatura richiamata, ispirandosi anche ai suggerimenti che provengono dai documenti di carattere non obbligante sia della Chiesa universale sia particolare come da quelli promanati dall Ordine, precisando la distribuzione interna dei ruoli, degli incarichi e delle competenze, nonché le rispettive modalità di esercizio. L approvazione delle direttive e indicazioni seguenti, come 3

4 le eventuali variazioni e adeguamenti successivi, sono di spettanza del Consiglio Provinciale. 3. Il Governo Il Governo della Provincia, così come è canonicamente costituito, ha anche piena competenza e autorità decisionale in materia economica, nei limiti imposti dalle leggi, con l obbligo di ricorso all Autorità superiore nei casi contemplati e con le previe consultazioni, quando previste. L esercizio, in sede civile, è mediato dal Rappresentante Legale. 3.1 I responsabili dell amministrazione a. Il Ministro Provinciale ha potestà esecutiva ordinaria sopra tutte le case e i membri della Provincia (cf. Cann. 134; ; 622). b. Parimenti i Superiori locali sono responsabili dell amministrazione dei beni e delle case a loro affidate, secondo i limiti imposti dalle leggi civili, dal Diritto Canonico, dalle Costituzioni e dal presente statuto. 3.2 Gli officiali Sono le persone fisiche, membri effettivi della Provincia, non necessariamente curiali, direttamente coinvolte per ufficio nelle operazioni formali e finanziarie in ordine al disbrigo delle questioni giuridiche, economiche e comunque patrimoniali. Sono officiali: - il Rappresentante Legale - l Economo Provinciale - l Economo Locale 4

5 Il Rappresentante Legale a. Il Rappresentante Legale è membro della Commissione Economica ed Edilizia. b. Ha il compito di introdurre in sede civile la documentazione relativa a qualsiasi negozio riguardante l interesse della Provincia. c. Nei casi previsti dalla legge agisce su mandato scritto dell organo di governo; in tutti gli altri casi si regolerà sulla base dell assenso orale, mai sulla presunzione anche molto probabile. d. Dovrà essere garantito sulla legalità e liceità dei negozi da sottoscrivere, anche con opportune consulenze legali, onde evitare di incorrere in sanzioni civili e penali personali. e. Richiedono la firma del Rappresentante Legale: le dichiarazioni dei redditi della Provincia e i sostituti d imposta; i contratti di qualsiasi natura e tipo, compresi quelli di lavoro dipendente; le documentazioni per le Soprintendenze e i Comuni, relativamente agli interventi sugli immobili e, ove occorra, la richiesta di contributi ai Ministeri. Ancora: la gestione della copertura assicurativa degli immobili e delle auto; l accensione, lo spegnimento e le variazioni nel potere di firma quanto ai conti correnti bancari e postali, sia intestati alla Provincia, sia intestati ad una casa o attività dipendente; l accensione di deposito titoli e la sottoscrizione di quote di fondi comuni d investimento; più in generale tutto ciò che riguarda i rapporti con gli Istituti di credito. 5

6 f. In casi specifici l organo di governo potrà consentire, con autorizzazione scritta, alla costituzione di uno o più Procuratori legali speciali. L Economo Provinciale g. Dipende direttamente ed esclusivamente dal Ministro Provinciale. h. Presiede la Commissione Economica ed Edilizia. i. Ha potere di firma disgiunta su tutti i rapporti finanziari riconducibili all amministrazione provinciale. j. Cura tutto quanto riguarda la documentazione comprovante la proprietà e la posizione fiscale dell Ente e delle sue dipendenze. k. Promuove e ordina l inventario di tutti i beni patrimoniali della Provincia, tenendolo aggiornato. l. Cura la sostenibilità economica degli investimenti e dei contratti di qualsiasi natura. m. Propone al Ministro Provinciale e al suo Consiglio le consulenze tecniche utili o necessarie per il disbrigo dei vari negozi. n. Consiglia il Governo della Provincia sulla opportunità e/o necessità di spese straordinarie, acquisti, riparazioni, ecc. 6

7 o. Avvisa il Ministro Provinciale e il Consiglio delle necessità economiche delle Fraternità locali. p. Rivede durante la Visita Fraterna i libri contabili delle Fraternità locali. q. Rende conto della situazione economica della Provincia mensilmente al Ministro Provinciale; annualmente al Consiglio. r. In occasione del Capitolo Provinciale fa la Relazione Economica sul triennio trascorso e sullo stato economico attuale della Provincia. L Economo Locale s. Dipende dal guardiano e nei tempi previsti dallo Statuto presenta al Ministro Provinciale e al suo Consiglio il bilancio preventivo della Fraternità. t. Negli interventi che non prevedano il ricorso al Rappresentante Legale provveda comunque all applicazione della legislazione civile corrente. u. Conserverà e ordinerà la documentazione relativa ai beni mobili ed immobili, le fatture, quietanze e quant altro attiene all amministrazione locale. Dei documenti relativi alla proprietà e alle sue caratteristiche invierà copia all Archivio Provinciale. 4. Per una economia fraterna 4.1 I Contributi alla Provincia 7

8 a. Ogni fraternità è chiamata a contribuire per il sostentamento della Provincia ed in vista di un economia fraterna di condivisione dei beni. b. I contributi mensili vengono calcolati pro capite in misura di 100,00 al mese a confratello (ad eccezione dei fratelli in formazione, benché professi perpetui) e verranno fatti pervenire alla Provincia semestralmente (30 giugno, 31 dicembre). c. Per i contributi annuali vedere allegato alla presente bozza di statuto 4.2 Suddivisione degli oneri: le imposte e le utenze, le assicurazioni a. L economato provinciale provvederà a tutte le spese relative ad imposte, tasse e a quant altro attiene alla proprietà, fatto salvo quanto segue. b. Le utenze, così come la tassa sui rifiuti solidi urbani, saranno a carico delle singole fraternità. c. Tutti gli immobili appartenenti alla Provincia e tutti i veicoli siano assicurati secondo le vigenti leggi civili (cf. Cost. 66,1). L assicurazione sia unica per tutti i beni e a nessuno si da facoltà di assicurare i mezzi o gli immobili con compagnie diverse da quella individuata dalla Provincia, salvo deroghe concesse dal Ministro Provinciale. 8

9 d. Le assicurazioni da stipulare per quanto concerne gli immobili prevedano la responsabilità civile su terzi. Per le auto si provveda secondo le norme civili. e. Gli oneri da esse derivati sono a carico delle rispettive fraternità. 4.3 Solidarietà a. Ciascuna fraternità sia attenta alle necessità ordinarie dei poveri. b. Nelle riunioni dei Guardiani e nei Capitoli locali siano trattati i temi della solidarietà e quanto riguarda il coscienzioso uso dei beni (cf. Cost. 61; VII CPO 46-61). 5. L amministrazione dei beni 5.1 L uso del denaro a. Tutti i beni, compresi gli stipendi, le pensioni e ogni altro emolumento, siano posti a servizio della Fraternità, consegnandoli nelle mani del Guardiano o dell Economo (cf. Cost. 61,2; 80,1). b. I Capitoli locali discutano e propongano i modi più semplici e convenienti perché i Religiosi abbiano una disponibilità personale di denaro. c. I fratelli, mensilmente, rendano conto delle spese personali e dell uso che fanno del denaro (cf. Rnb 6,8). d. Nessun frate potrà ricevere donazioni, eredità, legati con diritti o oneri perpetui (cf. Cost. 66,4). 9

10 e. Il Capitolo Locale valuti sugli acquisti dei beni della fraternità e della loro corretta conservazione. f. È di competenza del Ministro Provinciale, udito il suo Consiglio, giudicare delle necessità o opportunità di acquisto o di cambio dei veicoli, che saranno sempre intestati alla Provincia (cf. Cost. 91,6). g. I movimenti di denaro siano diligentemente annotati sul Registro della contabilità fornito dall Economato provinciale, che deve essere controfirmato ogni mese dal Guardiano e dal Vicario della fraternità (là dove vi sia anche dal Discreto). 5.2 Manutenzione ordinaria e straordinaria dei beni a. Il Capitolo locale in spirito di povertà decida sulla manutenzione ordinaria e straordinaria delle nostre case e delle loro pertinenze. Per realizzare gli interventi di manutenzione straordinaria bisogna attenersi al seguente iter: 1. il guardiano, consultato il capitolo locale, prima di predisporre qualsiasi progetto e preventivo, presenta la richiesta per iscritto al Ministro Provinciale; 2. il Ministro Provinciale chiede alla Commissione economica di esprimere per iscritto un parere sulla necessità e fattibilità dell intervento richiesto; 3. il Ministro Provinciale, considerata la valutazione della Commissione economica e avuto il consenso del Consiglio, autorizza la predisposizione del progetto con relativo preventivo di spesa; 4. infine, il Ministro Provinciale, sentito il parere della Commissione economica e avuto il consenso del 10

11 Consiglio, autorizza i lavori, indicando l iter da seguire per l esecuzione e il finanziamento degli stessi. b. Degli interventi straordinari si faccia richiesta scritta al Ministro Provinciale. c. Nessun lavoro straordinario sia eseguito senza le necessarie autorizzazioni anche a livello civile, che dovranno essere richieste dal Rappresentante Legale. 5.3 Modalità di pagamento a. In ossequio alle vigenti leggi dello Stato, nonché in nome della giustizia, per l acquisto di beni o l esecuzione di lavori si faccia sempre emettere regolare scontrino fiscale o fattura, intestando la medesima a: Provincia dei Frati Minori Cappuccini di Siracusa c/o Convento dei Cappuccini e a seguire l indirizzo del convento nel quale si è compiuta la prestazione c.f b. I pagamenti delle fatture siano fatti preferibilmente o mediante bonifico bancario o mediante assegno bancario (si ricorda che per le vigenti norme dello Stato non è possibile compiere pagamenti in contanti che superino 1.000,00). c. Per le spese ordinarie, in caso di necessità, il Guardiano può richiedere alla Curia Provinciale l emissione di una Carta di credito a lui intestata e appoggiata sul conto della fraternità (la 11

12 richiesta dell emissione dovrà comunque essere presentata presso l istituto di credito dal Rappresentante Legale). d. Sia cura dell Economo Provinciale e locale conservare diligentemente tutte le fatture e ricevute di pagamento per almeno 5 anni. 5.4 Limiti di spesa In ossequio al diritto universale e proprio è attualmente stabilito che: a. Il Superiore locale può disporre fino a 1.500,00; con il suo Consiglio fino a 5.000,00. b. Il Ministro Provinciale può disporre fino a ,00; con il suo Consiglio fino a ,00. c. Per spese superiori e fino a ,00 è competente il Ministro Generale con il suo Consiglio. d. Per spese ancora superiori è competente la Santa Sede. e. Superati i limiti di spesa di propria competenza, per la validità si richiede la licenza scritta dell autorità superiore. 5.5 Conservazione dei capitali a. I conti bancari delle fraternità saranno intestati a Provincia dei Frati Minori Cappuccini di Siracusa (cf. Cost. 62, 4-5), con la specificazione del convento interessato; l apertura, la chiusura 12

13 e la modifica, autorizzati dal Ministro Provinciale, sono di competenza del Legale Rappresentante; ogni conto deve prevedere la firma dell Economo provinciale più due firme in modo disgiunto. Soltanto in alcuni casi valutati dal Ministro Provinciale, all atto dell apertura del conto può essere richiesta la firma congiunta per la gestione del conto stesso. b. Dove esigenze particolari lo richiedano e previa autorizzazione del Ministro Provinciale, le fraternità locali potranno avere più conti correnti comunitari. c. Nessun frate della fraternità abbia conti personali a lui intestati, se non quelli strettamente richiesti dalle vigenti leggi dello Stato per il pagamento degli stipendi o delle pensioni. In ogni caso, tali conti dovranno prevedere il potere di firma disgiunta da parte del Guardiano della fraternità e la disposizione permanente affinché l intero stipendio o pensione venga, appena riscossa, riversata sul conto comune della fraternità locale. d. Per l apertura dei conti personali si chieda l autorizzazione preventiva al Ministro Provinciale. e. Si eviti di conservare in convento capitali liquidi eccessivi, che superino il fabbisogno ordinario del mese. 5.6 Investimenti di capitali Si fa divieto alle singole fraternità di investire capitali salvo la previa autorizzazione del Ministro Provinciale. 13

14 5.7 Rendicontazione Di ogni amministrazione si renda diligentemente conto ai confratelli in modo periodico: - l Economo Provinciale mensilmente al Ministro Provinciale, annualmente al Consiglio Provinciale; - l Economo Locale mensilmente al Guardiano e/o al Vicario della fraternità e, almeno una volta all anno al Capitolo locale. 5.8 Bilanci preventivi a. Elaboreranno il proprio bilancio annuale (cf. VI CPO 36): - la Curia Provinciale - le realtà della Provincia che possiedono un amministrazione indipendente. b. Allo stesso modo tutte le fraternità elaborino in Capitolo locale il proprio bilancio annuale per le spese ordinarie e straordinarie (cf. VI CPO 13,31), il quale dovrà essere approvato dal Ministro Provinciale e suo Consiglio (cf. VI CPO 32). c. I bilanci dovranno essere consegnati alla Curia Provinciale per lo studio e la successiva approvazione entro il mese di novembre dell anno precedente a quello a cui si riferiscono. 5.9 Le sante messe a. Ogni frate sacerdote gode di n 2 SS. Messe libere al mese, per le quali non può percepire offerta. 14

15 b. Tutte le altre celebrazioni comprese le eventuali binazioni e trinazioni sono applicate ad mentem Superioris localis ed al Superiore locale vanno trasmesse le corrispondenti offerte. c. L eventuale esubero di SS. Messe siano consegnate all Economo Provinciale che provvederà a distribuirle alle fraternità che ne fanno richiesta. 6. I nostri collaboratori 6.1 I dipendenti a. Tutti i dipendenti, in qualsiasi convento essi prestino servizio, dovranno essere assunti, secondo regolare contratto, dalla Provincia dei Frati Minori Cappuccini di Siracusa A nessun confratello in quanto persona fisica, è data licenza di assumere personale dipendente. b. Le fraternità che nel Capitolo locale avranno deliberato la necessità di personale per lo svolgimento di servizi all interno del convento, ne facciano richiesta al Consiglio Provinciale, il quale, valutata l opportunità, darà mandato al Rappresentante Legale di dar corso agli adempimenti di legge. c. Tutti gli oneri relativi ai dipendenti che prestano servizio nei vari conventi di Provincia, saranno sostenuti dalle rispettive fraternità (stipendio, contributi INPS, trattenute IRPEF, accantonamento TFR) o mediante l erogazione diretta del dovuto (stipendio, contributi INPS) o mediante i rimborsi che semestralmente l Economato provinciale chiederà ai rispettivi conventi (trattenute IRPEF). 15

16 d. Per quanto concerne il TFR (Trattamento di Fine Rapporto), sarà cura dell Economato far richiesta annualmente del versamento sull apposito fondo provinciale, in modo che nessun onere aggiuntivo sia da addossarsi alla fraternità locale al momento del licenziamento o della richiesta di pensionamento da parte del dipendente. e. Lo stipendio dei dipendenti sia corrisposto mediante assegno bancario o mediante bonifico, per assicurarne la tracciabilità. 6.2 I volontari a. Con il mutare della legislazione civile anche il volontariato ha assunto col tempo una specifica fisionomia normata dal Codice civile (L. 266 del 11/08/1991). Pertanto, per volontariato si intende quella attività prestata in modo personale, spontaneo e gratuito, tramite l organizzazione di cui il volontario fa parte, senza fini di lucro anche indiretto ed esclusivamente per fini di solidarietà (art.2 1). Affinché si possa parlare di volontariato è dunque necessario che vi sia il requisito della gratuità, con una seppur minima copertura assicurativa e con l iscrizione del medesimo ad un registro dei volontari. b. Pertanto, tutti coloro che nei conventi della Provincia offrono in modo sistematico un aiuto alla Fraternità locale, devono essere iscritti ad una associazione di volontariato, che abbia quale finalità istituzionale la prestazione di opera caritativa presso le nostre strutture religiose. 16

17 c. L associazione di volontariato a cui iscrivere i volontari operanti nei conventi di Provincia è l associazione Francesco e Chiara di cui la Provincia dei Frati Minori Cappuccini di Siracusa è socia fondatrice. d. Per l iscrizione dei volontari all associazione Francesco e Chiara è necessario fare richiesta al Segretario Provinciale. 7. Commissione Economica ed Edilizia a. A norma del n 72,1 delle nostre Costituzioni, nelle Province e nelle Vice-province si raccomanda di costituire una o più commissioni economiche, il cui compito sarà di dare consigli nell amministrazione dei beni, nella costruzione, manutenzione e alienazione delle case. b. La Commissione Economica ed Edilizia ha valore solamente consultivo e si occupa dello studio delle questioni inerenti l amministrazione dei beni immobili di proprietà ed in uso alla Provincia, della loro conformità alla legislazione civile, degli istituti contrattuali più idonei per la loro temporanea dismissione, e più in generale di tutte le problematiche civili ad essi inerenti. Inoltre, ha il compito di studiare, su mandato del Ministro Provinciale, tutte le opere di manutenzione straordinaria da compiersi sugli immobili appartenenti alla Provincia. c. La Commissione consta di 5 membri: - L Economo Provinciale; 17

18 - il Rappresentante Legale e tre confratelli nominati dal Consiglio, di cui uno sia consigliere provinciale; - al bisogno, da Consulenti laici. d. La commissione sarà convocata quando richiesto dal Ministro Provinciale, per lo studio di specifiche questioni. 18

19 Appendici Appendice I Scheda accantonamento del TFR (Trattamento di Fine Rapporto) nell apposito Fondo provinciale TFR Fraternità di Personale dipendente: 1) Cognome Nome.. Data assunzione Quota TFR maturata dalla data di assunzione al 31/12.. 2) Cognome Nome.. Data assunzione Quota TFR maturata dalla data di assunzione al 31/12.. 3) Cognome Nome.. Data assunzione Quota TFR maturata dalla data di assunzione al 31/12.. 4) Totale quote TFR maturate fino alla data del 31/12/.. Totale già versato Totale da versare 19

20 NOTA: Ogni anno nel mese di gennaio è necessario versare nella cassa della Provincia per il Fondo provinciale TFR quanto maturato nell anno precedente più la rivalutazione prevista dalla legge. Naturalmente, qualora un dipendente si licenzi o vada in pensione, si dovrà comunicare questo fatto all economo provinciale che invierà all economo locale la somma accantonata a questo scopo. Appendice II Descrizione degli interventi di manutenzione Per definire i vari interventi di manutenzione si riportano le definizioni proposte dalla Legge del 5 agosto 1978 n. 457 Norme per l edilizia residenziale Pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 19 agosto 1978 n a) Interventi di manutenzione ordinaria sono quelli che riguardano le opere di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici e quelle necessarie ad integrare o mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti. Non possono essere considerati opere di manutenzione ordinaria quegli interventi che per la loro natura ed estensione riguardano gran parte o la totalità della struttura (es. tinteggiatura). b) Interventi di manutenzione straordinaria sono le opere e le modifiche necessarie per rinnovare e sostituire parti anche strutturali degli edifici, nonché per realizzare ed integrare i 20

21 servizi igienico-sanitari e tecnologici (per servizi tecnologici si intende: impianti elettrici, telefonici, riscaldamento, condizionamento, voci/amplificazione, irrigazione; elementi per la cucina; rete informatica; impianti di allarme), sempre che non alterino i volumi e le superfici delle singole unità immobiliari e non comportino modifiche delle destinazioni di uso (22/c). c) Interventi di restauro e di risanamento conservativo sono quelli rivolti a conservare l'organismo edilizio e ad assicurarne la funzionalità mediante un insieme sistematico di opere che, nel rispetto degli elementi tipologici, formali e strutturali dell'organismo stesso, ne consentano destinazioni d'uso con essi compatibili. Tali interventi comprendono il consolidamento, il ripristino e il rinnovo degli elementi costitutivi dell'edificio, l'inserimento degli elementi accessori e degli impianti richiesti dalle esigenze dell'uso, l'eliminazione degli elementi estranei all'organismo edilizio. d) Interventi di ristrutturazione edilizia sono quelli rivolti a trasformare gli organismi edilizi mediante un insieme sistematico di opere che possono portare ad un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente. Tali interventi comprendono il ripristino o la sostituzione di alcuni elementi costitutivi dell'edificio, la eliminazione, la modifica e l'inserimento di nuovi elementi ed impianti. 21

22 Allegato alla bozza dello Statuto economico Proposte per i contributi straordinari alla provincia (Capitolo 4, paragrafo 1, comma c) Prima proposta: A conclusione dell anno versare il 30% della tesoreria delle singole fraternità sul fondo provinciale (contribuzione straordinaria in vigore attualmente) Seconda proposta: A conclusione dell anno le tesorerie delle singole fraternità versano sul fondo provinciale: a) Il 10% fino a una tesoreria di ,00 b) Il 20% da una tesoreria da ,00 fino a ,00 c) Il 30% da una tesoreria da ,00 in su. Terza proposta: Durante la Visita Fraterna del Ministro Provinciale, la Fraternità locale consegna allo stesso il surplus rispetto al fabbisogno per la sussistenza ordinaria, fatta salva la facoltà, a discrezione del Ministro Provinciale di mantenere capitali in sovrappiù per lavori preventivati e approvati dal Consiglio Provinciale. 22

Il Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale

Il Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale Visto l articolo 2120 del codice civile; Visto il decreto legislativo 5 dicembre 2005, n. 252, ed, in particolare, gli articoli 8, concernente l espressione della volontà del lavoratore circa la destinazione

Dettagli

COMUNE DI TOIRANO. Provincia di Savona REGOLAMENTO DEL SERVIZIO ECONOMATO

COMUNE DI TOIRANO. Provincia di Savona REGOLAMENTO DEL SERVIZIO ECONOMATO COMUNE DI TOIRANO Provincia di Savona REGOLAMENTO DEL SERVIZIO ECONOMATO TITOLO I Disposizioni generali Art. 1 Oggetto e scopo del regolamento 1. Il presente regolamento disciplina le procedure di acquisto,

Dettagli

Il Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale

Il Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale Visto l articolo 2120 del codice civile; Visto il decreto legislativo 5 dicembre 2005, n. 252, ed, in particolare, gli articoli 8, concernente l espressione della volontà del lavoratore circa la destinazione

Dettagli

Periodico informativo n. 40/2013

Periodico informativo n. 40/2013 Periodico informativo n. 40/2013 Revisione caldaia con Iva al 10% Gentile Cliente, con la stesura del presente documento informativo intendiamo metterla a conoscenza del fatto che alla revisione periodica

Dettagli

STATUTO DELL ASSOCIAZIONE Vds Voglia di stupire

STATUTO DELL ASSOCIAZIONE Vds Voglia di stupire (Allegato a) STATUTO DELL ASSOCIAZIONE Vds Voglia di stupire Sulle orme di Karol Titolo I Costituzione e Scopi Art. 1. E costituita l Associazione denominata Vds Voglia di stupire con sede presso parrocchia

Dettagli

Città di Desio REGOLAMENTO PER L ISCRIZIONE E LA TENUTA ALBO DELLE ASSOCIAZIONI

Città di Desio REGOLAMENTO PER L ISCRIZIONE E LA TENUTA ALBO DELLE ASSOCIAZIONI Città di Desio REGOLAMENTO PER L ISCRIZIONE E LA TENUTA ALBO DELLE ASSOCIAZIONI INDICE Art. 1 - MATERIA DEL REGOLAMENTO Art. 2 - ARTICOLAZIONE Art. 3 - REQUISITI PER L ISCRIZIONE Art. 4 - MODALITA PER

Dettagli

REGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO

REGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO REGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 126 del 22.11.1999 www.comune.genova.it Regolamento sugli interventi di volontariato ART. 1 Finalità In

Dettagli

REGOLAMENTO per l utilizzo delle carte di credito della Camera di Commercio di Livorno

REGOLAMENTO per l utilizzo delle carte di credito della Camera di Commercio di Livorno REGOLAMENTO per l utilizzo delle carte di credito della Camera di Commercio di Livorno Allegato alla delibera camerale n. 145 del 1 ottobre 2013 Regolamento per l utilizzo delle carte di credito Articolo

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE DEGLI AGENTI CONTABILI

REGOLAMENTO COMUNALE DEGLI AGENTI CONTABILI COMUNE DI SPOTORNO Provincia di Savona REGOLAMENTO COMUNALE DEGLI AGENTI CONTABILI 1 Sommario Art. 1 FINALITA DEL REGOLAMENTO Art. 2 ATTRIBUZIONE DELLE FUNZIONI Art. 3 INCASSI E VERSAMENTI EFFETTUATI DIRETTAMENTE

Dettagli

Preventivo Economico Finanziario anno 2015

Preventivo Economico Finanziario anno 2015 Preventivo Economico Finanziario anno 2015 1 Risultato della gestione patrimoniale individuale 720.000 2 Dividendi e proventi assimilati: 250.000 a) da società strumentali b) da altre immobilizzazioni

Dettagli

REGOLAMENTO. (a completamento di quanto indicato nello statuto associativo) ITALA Motore di Impresa 1 - FINALITA DEL REGOLAMENTO

REGOLAMENTO. (a completamento di quanto indicato nello statuto associativo) ITALA Motore di Impresa 1 - FINALITA DEL REGOLAMENTO REGOLAMENTO (a completamento di quanto indicato nello statuto associativo) 1 - FINALITA DEL REGOLAMENTO 1.1 Il presente regolamento si propone di organizzare l operatività di ITALA MOTORE D IMPRESA nell

Dettagli

1. PREMESSE 2. OGGETTO DEL CODICE

1. PREMESSE 2. OGGETTO DEL CODICE CODICE DI COMPORTAMENTO IN MATERIA DI OPERAZIONI EFFETTUATE SU AZIONI DADA E STRUMENTI FINANZIARI AD ESSE COLLEGATI 1 1. PREMESSE Il presente Codice di Comportamento di DADA S.p.A. è adottato anche ai

Dettagli

Alla scrittura privato o all atto pubblico dovrà essere allegato il regolamento del Fondo.

Alla scrittura privato o all atto pubblico dovrà essere allegato il regolamento del Fondo. FONDAZIONE COMUNITARIA DEL VCO REGOLAMENTO E LINEE GUIDA PER LA COSTITUZIONE DEI FONDI PATRIMONIALI 1. Tipologie di Fondi patrimoniali Presso la Fondazione Comunitaria del VCO è possibile costituire le

Dettagli

Regolamento di disciplina delle anticipazioni

Regolamento di disciplina delle anticipazioni PreviGen - Cassa di previdenza per i Dipendenti delle aziende convenzionate - Fondo Pensione Regolamento di disciplina delle anticipazioni Ai sensi dell Art. 11 comma 7 del D. Lgs. 252, 5 dicembre 2005

Dettagli

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA REGOLAMENTO RECANTE NORME SUGLI INCARICHI AI DIPENDENTI PROVINCIALI

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA REGOLAMENTO RECANTE NORME SUGLI INCARICHI AI DIPENDENTI PROVINCIALI AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA REGOLAMENTO RECANTE NORME SUGLI INCARICHI AI DIPENDENTI PROVINCIALI approvato con deliberazione G.P. n. 188 del 25.7.2001 modificato con deliberazione G.P. n. 83 del

Dettagli

4. Essere informati sui rischi e le misure necessarie per ridurli o eliminarli;

4. Essere informati sui rischi e le misure necessarie per ridurli o eliminarli; Lezione 3 Le attribuzioni del Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza Il diritto alla salute Abbiamo già sottolineato che il beneficiario ultimo del testo unico è la figura del lavoratore. La cui

Dettagli

COMUNE DI SPOTORNO Provincia di Savona

COMUNE DI SPOTORNO Provincia di Savona REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DI FORME DI PREVIDENZA E ASSISTENZA COMPLEMENTARE PER IL PERSONALE DELLA POLIZIA MUNICIPALE DEL COMUNE DI SPOTORNO APPROVATO CON DELIBERAZIONE CONSIGLIO COMUNALE N. 10 DEL

Dettagli

REGOLAMENTO DI AMMINISTRAZIONE E CONTABILITA DELLE OT

REGOLAMENTO DI AMMINISTRAZIONE E CONTABILITA DELLE OT REGOLAMENTO DI AMMINISTRAZIONE E CONTABILITA DELLE OT Deliberato dal Consiglio Federale il 30 marzo 2014 R.A.C. OT DELIBERATO DAL CF IL 30 MARZO 2014 1 INDICE CAPO I INTRODUZIONE ART. 1 PRINCIPI GENERALI..

Dettagli

Regolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare

Regolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare Regolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare febbraio 2013 1 1 PREMESSA... 3 1.1 Oggetto... 3 1.2 Perimetro di applicazione e modalità di recepimento...

Dettagli

SCHEMA STATUTO PER LE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO

SCHEMA STATUTO PER LE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO giunta regionale 8^ legislatura ALLEGATO B Dgr n. 3117 del 21/10/2008 pag. 1/7 SCHEMA STATUTO PER LE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO ALLEGATO B Dgr n. 3117 del 21/10/2008 pag. 2/7 ART. 1* (Denominazione

Dettagli

STATUTO DEL CONSIGLIO PARROCCHIALE PER GLI AFFARI ECONOMICI. La Parrocchia

STATUTO DEL CONSIGLIO PARROCCHIALE PER GLI AFFARI ECONOMICI. La Parrocchia STATUTO DEL CONSIGLIO PARROCCHIALE PER GLI AFFARI ECONOMICI La Parrocchia Art. 1. La parrocchia è una persona giuridica pubblica, costituita con decreto dell Ordinario Diocesano (can. 515,3 ), riconosciuta

Dettagli

Art. 1 Definizioni. Art. 2 Finalità. Art. 3 Costituzione Fondo Regionale. Art. 4 Durata. Art. 5 Beneficiari del Fondo. Art. 6 Iniziative ammissibili

Art. 1 Definizioni. Art. 2 Finalità. Art. 3 Costituzione Fondo Regionale. Art. 4 Durata. Art. 5 Beneficiari del Fondo. Art. 6 Iniziative ammissibili REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL FONDO REGIONALE DI GARANZIA Art. 1 Definizioni Art. 2 Finalità Art. 3 Costituzione Fondo Regionale Art. 4 Durata Art. 5 Beneficiari del Fondo Art. 6 Iniziative ammissibili

Dettagli

UNIONCAMERE LAZIO REGOLAMENTO DEL SERVIZIO DI CASSA ECONOMALE

UNIONCAMERE LAZIO REGOLAMENTO DEL SERVIZIO DI CASSA ECONOMALE UNIONCAMERE LAZIO REGOLAMENTO DEL SERVIZIO DI CASSA ECONOMALE INDICE Art. 1 - Oggetto e contenuto Art. 2 - Organizzazione e gestione della cassa economale Art. 3 - Fondi di anticipazione a favore del cassiere

Dettagli

FONDO PENSIONE PER IL PERSONALE DELLA CASSA DI RISPARMIO DI FABRIANO E CUPRAMONTANA DOCUMENTO SULLE ANTICIPAZIONI

FONDO PENSIONE PER IL PERSONALE DELLA CASSA DI RISPARMIO DI FABRIANO E CUPRAMONTANA DOCUMENTO SULLE ANTICIPAZIONI FONDO PENSIONE PER IL PERSONALE DELLA CASSA DI RISPARMIO DI FABRIANO E CUPRAMONTANA DOCUMENTO SULLE ANTICIPAZIONI Il presente documento integra il contenuto della Nota Informativa relativa al Fondo aziendale

Dettagli

l agenzia in f orma LE AGEVOLAZIONI FISCALI A FAVORE DELL ATTIVITÀ SPORTIVA DILETTANTISTICA

l agenzia in f orma LE AGEVOLAZIONI FISCALI A FAVORE DELL ATTIVITÀ SPORTIVA DILETTANTISTICA l agenzia in f orma LE AGEVOLAZIONI FISCALI A FAVORE DELL ATTIVITÀ SPORTIVA DILETTANTISTICA AGGIORNATA CON IL DECRETO 28 MARZO 2007 DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO PER LE POLITICHE

Dettagli

Sessione Tesorieri. Tesoriere distrettuale Niccolò Fiorini. ! Tesoriere distrettuale incoming Luca Sbranti

Sessione Tesorieri. Tesoriere distrettuale Niccolò Fiorini. ! Tesoriere distrettuale incoming Luca Sbranti Tesoriere distrettuale Niccolò Fiorini Tesoriere distrettuale incoming Luca Sbranti Rappresentante Rotary 2071 Frediano Moretti Gli Organi Distrettuali (OO.DD.) normali sono: a) Il Presidente della Sottocommissione

Dettagli

Regolamento per la gestione dei Prestiti Sociali

Regolamento per la gestione dei Prestiti Sociali Regolamento per la gestione dei Prestiti Sociali Art. 1 Scopo Il presente Regolamento disciplina la raccolta di prestiti da Soci, sia persone fisiche che giuridiche, in conformità all art. 4 dello Statuto

Dettagli

Fondo Pensione Aperto Vittoria Formula Lavoro

Fondo Pensione Aperto Vittoria Formula Lavoro DUME SULLE Fondo ensione perto Vittoria Formula Lavoro er mantenere il tuo tenore di vita anche in pensione Fondo ensione perto - Vittoria Formula Lavoro scritto all albo al n 22 apogruppo del Gruppo Vittoria

Dettagli

REGOLAMENTO DI ATENEO PER LA DISCIPLINA DELLE INIZIATIVE E DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE

REGOLAMENTO DI ATENEO PER LA DISCIPLINA DELLE INIZIATIVE E DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE REGOLAMENTO DI ATENEO PER LA DISCIPLINA DELLE INIZIATIVE E DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE NELL AMBITO DI PROGRAMMI E PROGETTI FINALIZZATI ART.1 AMBITO DI APPLICAZIONE Il presente Regolamento definisce e disciplina

Dettagli

Allegato 3. Indice generale 1. OGGETTO DEL SERVIZIO... 3 2. SVOLGIMENTO DEL SERVIZIO... 5 3. OBBLIGHI DEL BROKER... 5 4. OBBLIGHI DI ANSF...

Allegato 3. Indice generale 1. OGGETTO DEL SERVIZIO... 3 2. SVOLGIMENTO DEL SERVIZIO... 5 3. OBBLIGHI DEL BROKER... 5 4. OBBLIGHI DI ANSF... AGENZIA NAZIONALE PER LA SICUREZZA DELLE FERROVIE CAPITOLATO SPECIALE Procedura aperta per l affidamento del servizio di brokeraggio assicurativo per le esigenze dell Agenzia Nazionale per la Sicurezza

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DI FORME DI PREVIDENZA COMPLEMENTARE PER IL PERSONALE DELLA POLIZIA MUNICIPALE DEL COMUNE DI FINALE LIGURE

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DI FORME DI PREVIDENZA COMPLEMENTARE PER IL PERSONALE DELLA POLIZIA MUNICIPALE DEL COMUNE DI FINALE LIGURE REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DI FORME DI PREVIDENZA COMPLEMENTARE PER IL PERSONALE DELLA POLIZIA MUNICIPALE DEL COMUNE DI FINALE LIGURE ALLEGATO SUB A) alla deliberazione di C.C. N. 41 del 20.04.2009

Dettagli

FEDERAZIONE AUTONOMA BANCARI ITALIANI

FEDERAZIONE AUTONOMA BANCARI ITALIANI SEGRETERIA NAZIONALE 00198 ROMA VIA TEVERE, 46 TEL. 06.84.15.751/2/3/4 FAX 06.85.59.220 06.85.52.275 SITO INTERNET: www.fabi.it E-MAIL: federazione@fabi.it FEDERAZIONE AUTONOMA BANCARI ITALIANI Ai Sindacati

Dettagli

l Ente produttore di seguito congiuntamente indicate le Parti ;

l Ente produttore di seguito congiuntamente indicate le Parti ; SCHEMA DI CONVENZIONE CON GLI ENTI DEL TERRITORIO PER I SERVIZI DI CONSERVAZIONE DEI DOCUMENTI INFORMATICI tra la Regione Marche, rappresentata dal Dirigente della P.F. Sistemi Informativi e Telematici

Dettagli

Fondo Pensione Dipendenti Gruppo ENEL

Fondo Pensione Dipendenti Gruppo ENEL REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DELLE ANTICIPAZIONI DI CUI ALL ART. 27 DELLO STATUTO DEL FOPEN 1. BENEFICIARI Come previsto dal D.Lgs 124/93 e successive modifiche hanno titolo a richiedere l anticipazione

Dettagli

SENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA

SENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA SENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA N. 1372 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa della senatrice TOIA COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 6 MAGGIO 2002 (*) Modifica dell articolo 156 del codice civile, e norme

Dettagli

Micro Azioni Partecipate 2013 per il sostegno indiretto ad attività co-progettate e co-realizzate con le ODV della provincia di Vibo Valentia

Micro Azioni Partecipate 2013 per il sostegno indiretto ad attività co-progettate e co-realizzate con le ODV della provincia di Vibo Valentia CENTRO SERVIZI PER IL VOLONTARIATO DELLA PROVINCIA DI VIBO VALENTIA Micro Azioni Partecipate 2013 per il sostegno indiretto ad attività co-progettate e co-realizzate con le ODV della provincia di Vibo

Dettagli

F.A.Q. OdV e Aps a confronto

F.A.Q. OdV e Aps a confronto Cosa hanno in comune le Odv e le Aps? Le Organizzazioni di Volontariato (OdV) e le Associazioni di Promozione Sociale (APS) hanno la caratteristica comune di avere nel fine solidaristico la propria dimensione

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE DI CUI AL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI

REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE DI CUI AL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE DI CUI AL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI Art. 1: Ambito di applicazione. CAPO 1 Oggetto e soggetti Il presente Regolamento definisce

Dettagli

4 Punto. Assemblea ordinaria e straordinaria degli Azionisti Unica convocazione: 11 giugno 2014 ore 11,00. Parte ordinaria

4 Punto. Assemblea ordinaria e straordinaria degli Azionisti Unica convocazione: 11 giugno 2014 ore 11,00. Parte ordinaria Assemblea ordinaria e straordinaria degli Azionisti Unica convocazione: 11 giugno 2014 ore 11,00 Parte ordinaria 4 Punto Autorizzazione all acquisto e disposizione di azioni proprie, ai sensi del combinato

Dettagli

Regolamento per i versamenti contributivi aggiuntivi SOMMARIO ARTICOLO 1 OGGETTO... 3 ARTICOLO 2 VERSAMENTI CONTRIBUTIVI AGGIUNTIVI...

Regolamento per i versamenti contributivi aggiuntivi SOMMARIO ARTICOLO 1 OGGETTO... 3 ARTICOLO 2 VERSAMENTI CONTRIBUTIVI AGGIUNTIVI... SOMMARIO ARTICOLO 1 OGGETTO... 3 ARTICOLO 2 VERSAMENTI CONTRIBUTIVI AGGIUNTIVI... 3 PARTE PRIMA: CONTRIBUZIONE AGGIUNTIVA PER IL TRAMITE DEL DATORE DI LAVORO CON PRELIEVI DALLA RETRIBUZIONE... 3 ARTICOLO

Dettagli

SEMINARIO INFORMATIVO SUL MANUALE DI. Donatella Rossi

SEMINARIO INFORMATIVO SUL MANUALE DI. Donatella Rossi SEMINARIO INFORMATIVO SUL MANUALE DI AMMINISTRAZIONE Donatella Rossi Art. 23 Annotazione dell obbligazione Di norma ad ogni ordine di spesa corrisponde un annotazione dell obbligazione e un mandato di

Dettagli

REGOLAMENTO AMMINISTRATIVO DELL ASSOCIAZIONE CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA ED ASSISTENZA A FAVORE DEI RAGIONIERI E PERITI COMMERCIALI

REGOLAMENTO AMMINISTRATIVO DELL ASSOCIAZIONE CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA ED ASSISTENZA A FAVORE DEI RAGIONIERI E PERITI COMMERCIALI REGOLAMENTO AMMINISTRATIVO DELL ASSOCIAZIONE CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA ED ASSISTENZA A FAVORE DEI RAGIONIERI E PERITI COMMERCIALI Premessa Questo Regolamento, nell ambito dell autonomia gestionale,

Dettagli

ASSOCIAZIONE ONLUS STATUTO. Art.1- DENOMINAZIONE

ASSOCIAZIONE ONLUS STATUTO. Art.1- DENOMINAZIONE ASSOCIAZIONE ONLUS STATUTO Art.1- DENOMINAZIONE E costituita, a tempo indeterminato, l associazione denominata ASSOCIAZIONE ONLUS TRAME AFRICANE (di seguito, l associazione od ONLUS ) avente le caratteristiche

Dettagli

Art. 1 Oggetto e affidamento del servizio di tesoreria

Art. 1 Oggetto e affidamento del servizio di tesoreria Allegato B REGOLAMENTO SERVIZIO TESORERIA Art. 1 Oggetto e affidamento del servizio di tesoreria 1. Il servizio di tesoreria consiste nel complesso delle operazioni riflettenti la gestione finanziaria

Dettagli

CONVENZIONE PER LA GESTIONE ASSOCIATA DEL SERVIZIO SCOLASTICO RELATIVO ALLA SCUOLA DELL INFANZIA TRA I COMUNI DI GARBAGNA NOVARESE NIBBIOLA

CONVENZIONE PER LA GESTIONE ASSOCIATA DEL SERVIZIO SCOLASTICO RELATIVO ALLA SCUOLA DELL INFANZIA TRA I COMUNI DI GARBAGNA NOVARESE NIBBIOLA CONVENZIONE PER LA GESTIONE ASSOCIATA DEL SERVIZIO SCOLASTICO RELATIVO ALLA SCUOLA DELL INFANZIA TRA I COMUNI DI GARBAGNA NOVARESE E NIBBIOLA Ai sensi dell art. 30 del D.Lgs. 267/2000 Allegato alla deliberazione

Dettagli

Il Ministro dello Sviluppo Economico

Il Ministro dello Sviluppo Economico Il Ministro dello Sviluppo Economico Vista la legge 23 dicembre 1996, n. 662 e, in particolare, l articolo 2, comma 100, lettera a), che ha istituito il Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese;

Dettagli

Regolamento interno del Coordinamento delle associazioni di volontariato della provincia di Treviso Testo approvato dall Assemblea del 28 aprile 2007

Regolamento interno del Coordinamento delle associazioni di volontariato della provincia di Treviso Testo approvato dall Assemblea del 28 aprile 2007 Regolamento interno del Coordinamento delle associazioni di volontariato della provincia di Treviso Testo approvato dall Assemblea del 28 aprile 2007 Art. 1 - Soci Ciascun membro del Coordinamento che

Dettagli

MODALITA DI COMPARTECIPAZIONE AL COSTO DELLE PRESTAZIONI DA PARTE DELL UTENTE PER I SERVIZI DOMICILIARI, SEMIRESIDENZIALI E RESIDENZIALI

MODALITA DI COMPARTECIPAZIONE AL COSTO DELLE PRESTAZIONI DA PARTE DELL UTENTE PER I SERVIZI DOMICILIARI, SEMIRESIDENZIALI E RESIDENZIALI MODALITA DI COMPARTECIPAZIONE AL COSTO DELLE PRESTAZIONI DA PARTE DELL UTENTE PER I SERVIZI DOMICILIARI, SEMIRESIDENZIALI E RESIDENZIALI La L.R. 41/2005 all art. 2 sancisce il carattere di universalità

Dettagli

STATUTO. Art. 1 DENOMINAZIONE E SEDE

STATUTO. Art. 1 DENOMINAZIONE E SEDE Associazione Amici di BAMBI ONLUS via Pieve, 1 33080 Porcia (PN) C.F. 91036160934 STATUTO Art. 1 DENOMINAZIONE E SEDE 1. E costituita l Associazione di volontariato (Organizzazione Non Lucrativa di Utilità

Dettagli

ASSOCIAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI TREVISO

ASSOCIAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI TREVISO ASSOCIAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI TREVISO REGOLAMENTO DELLE COMMISSIONI DI STUDIO SULLE MATERIE OGGETTO DELLA PROFESSIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI

Dettagli

COMUNE DI SANT ILARIO D ENZA (Provincia di Reggio Emilia) REGOLAMENTO DEL SERVIZIO INTERCOMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE

COMUNE DI SANT ILARIO D ENZA (Provincia di Reggio Emilia) REGOLAMENTO DEL SERVIZIO INTERCOMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE COMUNE DI SANT ILARIO D ENZA (Provincia di Reggio Emilia) REGOLAMENTO DEL SERVIZIO INTERCOMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE Approvato con deliberazione del Consiglio comunale n 65 del 29 novembre 2004 pubblicata

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA CONSULTA COMUNALE DEI GIOVANI

REGOLAMENTO PER LA CONSULTA COMUNALE DEI GIOVANI C O M U N E D I D E R U T A PROVINCIA DI PERUGIA REGOLAMENTO PER LA CONSULTA COMUNALE DEI GIOVANI CAPO I NORME ISTITUTIVE E ATTRIBUZIONI. Art. 1 Istituzione.. Art. 2 Attribuzioni.. CAPO II ORGANI DELLA

Dettagli

Fondo Pensione per il personale della Deutsche Bank S.p.A. Iscritto all Albo tenuto dalla Covip con il n. 1056 MODULO DI ADESIONE

Fondo Pensione per il personale della Deutsche Bank S.p.A. Iscritto all Albo tenuto dalla Covip con il n. 1056 MODULO DI ADESIONE Fondo Pensione per il personale della Deutsche Bank S.p.A. Iscritto all Albo tenuto dalla Covip con il n. 1056 MODULO DI ADESIONE Il sottoscritto conferma di aver preso visione dello Statuto e della Nota

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE

REGOLAMENTO COMUNALE REGOLAMENTO COMUNALE PER LA ISTITUZIONE DI FORME DI PREVIDENZA E ASSISTENZA COMPLEMENTARE PER IL PERSONALE DELLA POLIZIA MUNICIPALE del COMUNE DI CORATO (Regolamento approvato con deliberazione di C.C.

Dettagli

2. SOGGETTI BENEFICIARI

2. SOGGETTI BENEFICIARI ALLEGATO A CRITERI E MODALITÀ PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI A SOGGETTI PUBBLICI E PRIVATI, PER PROGETTI INERENTI LE TEMATICHE DEFINITE DAL PIANO REGIONALE ANNUALE DEL DIRITTO ALLO STUDIO 1. CRITERI

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI ECONOMATO

REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI ECONOMATO REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI ECONOMATO Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 62 del 29 dicembre 2011 INDICE CAPO I Principi Generali Art. 1 Oggetto e scopo del Regolamento Art. 2 Organizzazione

Dettagli

MOTIVAZIONI PER LE QUALI È RICHIESTA L AUTORIZZAZIONE ALL ACQUISTO E ALLA DISPOSIZIONE DI AZIONI PROPRIE

MOTIVAZIONI PER LE QUALI È RICHIESTA L AUTORIZZAZIONE ALL ACQUISTO E ALLA DISPOSIZIONE DI AZIONI PROPRIE Relazione Illustrativa del Consiglio di Amministrazione della TerniEnergia S.p.A. sulla proposta di autorizzazione all acquisto e alla disposizione di azioni proprie redatta ai sensi dell'art. 73 del Regolamento

Dettagli

VALORE PENSIONE Piano individuale pensionistico di tipo assicurativo Fondo Pensione Documento sulle anticipazioni (ed. 01/14)

VALORE PENSIONE Piano individuale pensionistico di tipo assicurativo Fondo Pensione Documento sulle anticipazioni (ed. 01/14) VALORE PENSIONE Piano individuale pensionistico di tipo assicurativo Fondo Pensione Documento sulle anticipazioni (ed. 01/14) Pagina 2 di 6 - Documento sulle anticipazioni Edizione 01.2014 Valore Pensione

Dettagli

Comune di Montagnareale Provincia di Messina

Comune di Montagnareale Provincia di Messina REGOLAMENTO PER LA NOMINA ED IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE CONSILIARE PERMANENTE PER L ESAME DELLE NORME REGOLAMENTARI DELL ENTE INDICE Art. 1 - Oggetto del regolamento- definizioni. Art. 2 - Composizione,

Dettagli

FONDO PENSIONE APERTO TESEO

FONDO PENSIONE APERTO TESEO FONDO PENSIONE APERTO TESEO istituito dalla Società Reale Mutua di Assicurazioni (Gruppo Reale Mutua) iscritto all Albo tenuto dalla COVIP con il n. 17 Documento sulle anticipazioni (redatto ai sensi del

Dettagli

REGOLAMENTO GESTIONE CONTABILE

REGOLAMENTO GESTIONE CONTABILE AUTORITA D AMBITO N. 5 ASTIGIANO MONFERRATO Sede c/o Provincia di Asti - Uffici in Via Antica Zecca n 3-14100 ASTI Tel. 0141/351442 - Fax 0141/592263 E-mail ambito5.ato5@reteunitaria.piemonte.it www.ato5asti.it

Dettagli

REGOLAMENTO INTERNO DI AMMINISTRAZIONE E CONTABILITÀ. Approvato con delibera del Consiglio di Amministrazione del 10 giugno 2015 1/50

REGOLAMENTO INTERNO DI AMMINISTRAZIONE E CONTABILITÀ. Approvato con delibera del Consiglio di Amministrazione del 10 giugno 2015 1/50 REGOLAMENTO INTERNO DI AMMINISTRAZIONE E CONTABILITÀ Approvato con delibera del Consiglio di Amministrazione del 10 giugno 2015 1/50 REGOLAMENTO INTERNO DI AMMINISTRAZIONE E CONTABILITÀ Articolo 1 - Oggetto

Dettagli

FIDEURO MEDIAZIONE CREDITIZIA S.R.L.

FIDEURO MEDIAZIONE CREDITIZIA S.R.L. 1 FIDEURO MEDIAZIONE CREDITIZIA S.R.L. MANUALE DELLE PROCEDURE INTERNE PARTE GENERALE 2 INDICE 1. Informazioni sulla Società ed attività autorizzate 3 2. Autore del manuale delle procedure interne 3 3.

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ACCETTAZIONE DI DONAZIONI E PER L ACQUISIZIONE DEI BENI IN COMODATO D USO GRATUITO ED IN PROVA/VISIONE

REGOLAMENTO PER L ACCETTAZIONE DI DONAZIONI E PER L ACQUISIZIONE DEI BENI IN COMODATO D USO GRATUITO ED IN PROVA/VISIONE REGOLAMENTO PER L ACCETTAZIONE DI DONAZIONI E PER L ACQUISIZIONE DEI BENI IN COMODATO D USO GRATUITO ED IN PROVA/VISIONE 1 PREMESSA Al fine di favorire la qualità dei servizi prestati per l ampliamento

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 2 DEL 3-01-1985 REGIONE CAMPANIA

LEGGE REGIONALE N. 2 DEL 3-01-1985 REGIONE CAMPANIA LEGGE REGIONALE N. 2 DEL 3-01-1985 REGIONE CAMPANIA >. Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 28 DEL 17-05-1976 REGIONE PIEMONTE. << Finanziamenti integrativi a favore delle cooperative a proprietà indivisa >>.

LEGGE REGIONALE N. 28 DEL 17-05-1976 REGIONE PIEMONTE. << Finanziamenti integrativi a favore delle cooperative a proprietà indivisa >>. Legge 1976028 Pagina 1 di 7 LEGGE REGIONALE N. 28 DEL 17-05-1976 REGIONE PIEMONTE >. Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE

Dettagli

RICHIESTA DI CONTRIBUTO. Compilare obbligatoriamente tutti i campi relativi alla domanda di contributo ed ai relativi modelli allegati

RICHIESTA DI CONTRIBUTO. Compilare obbligatoriamente tutti i campi relativi alla domanda di contributo ed ai relativi modelli allegati Linee guida per la compilazione della domanda di contributo e relativi allegati, ai sensi dell articolo 96 della legge 21 novembre 2000, n. 342 e del decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali

Dettagli

Auser Volontariato Territoriale Firenze. Regolamento Tesseramento e ripartizione risorse finanziarie Trasparenza e comportamenti

Auser Volontariato Territoriale Firenze. Regolamento Tesseramento e ripartizione risorse finanziarie Trasparenza e comportamenti Auser Volontariato Territoriale Firenze Regolamento Tesseramento e ripartizione risorse finanziarie Trasparenza e comportamenti Delibera del Comitato Direttivo dell Auser Volontariato Territoriale Firenze

Dettagli

FONDAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI B A R I

FONDAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI B A R I FONDAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI di B A R I REGOLAMENTO DEL COMITATO TECNICO SCIENTIFICO per l Attività Formativa Professionale Continua degli Iscritti all Ordine Consigliatura

Dettagli

STATUTO SOCIALE ONLUS MARIANNA. È stata costituita, con riferimento agli articoli 2 e 18 della Costituzione Italiana, agli

STATUTO SOCIALE ONLUS MARIANNA. È stata costituita, con riferimento agli articoli 2 e 18 della Costituzione Italiana, agli STATUTO SOCIALE ONLUS MARIANNA ART. 1 - DENOMINAZIONE È stata costituita, con riferimento agli articoli 2 e 18 della Costituzione Italiana, agli articoli 36, 37 e 38 del Codice Civile e alle indicazioni

Dettagli

Camfin S.p.A. Assemblea degli Azionisti del 14 maggio 2013. Acquisto e disposizione di azioni proprie

Camfin S.p.A. Assemblea degli Azionisti del 14 maggio 2013. Acquisto e disposizione di azioni proprie Camfin S.p.A. Assemblea degli Azionisti del 14 maggio 2013 Acquisto e disposizione di azioni proprie Relazione illustrativa degli Amministratori e proposte di deliberazione CAMFIN Società per Azioni Sede

Dettagli

INFORMAZIONI DA RENDERE AL CONTRAENTE PRIMA DELLA SOTTOSCRIZIONE DELLA PROPOSTA O, QUALORA NON PREVISTA, DEL CONTRATTO SI DICHIARA QUANTO SEGUE

INFORMAZIONI DA RENDERE AL CONTRAENTE PRIMA DELLA SOTTOSCRIZIONE DELLA PROPOSTA O, QUALORA NON PREVISTA, DEL CONTRATTO SI DICHIARA QUANTO SEGUE ALLEGATO 7B INFORMAZIONI DA RENDERE AL CONTRAENTE PRIMA DELLA SOTTOSCRIZIONE DELLA PROPOSTA O, QUALORA NON PREVISTA, DEL CONTRATTO PREMESSO che ai sensi della vigente normativa, l intermediario assicurativo

Dettagli

CONTRATTO DI COLLABORAZIONE COORDINATA E CONTINUATIVA

CONTRATTO DI COLLABORAZIONE COORDINATA E CONTINUATIVA CONTRATTO DI COLLABORAZIONE COORDINATA E CONTINUATIVA (LAVORO A PROGETTO) Tra le sotto indicate Parti: La Società.. srl, costituita ai sensi della Legge italiana con sede a Milano in via., C.F. e P. IVA.,

Dettagli

statuto Testo approvato dalla XXXI Assemblea Generale congressuale Roma, 1 dicembre 2004

statuto Testo approvato dalla XXXI Assemblea Generale congressuale Roma, 1 dicembre 2004 statuto Testo approvato dalla XXXI Assemblea Generale congressuale Roma, 1 dicembre 2004 Art. 1 DENOMINAZIONE E SEDE È costituita dal 1908 l Unione delle Province d Italia (U.P.I.). Essa ha sede in Roma.

Dettagli

COMUNE DI CARASCO (Provincia di Genova)

COMUNE DI CARASCO (Provincia di Genova) COMUNE DI CARASCO (Provincia di Genova) REGOLAMENTO PER LA TENUTA DELL ALBO PRETORIO ON-LINE Approvato con deliberazione C.C. n. 28 del 3 maggio 2011 ARTICOLO 1 Ambito di applicazione Il presente regolamento

Dettagli

REGOLAMENTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARIATO IN ATTIVITA SOCIALMENTE UTILI

REGOLAMENTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARIATO IN ATTIVITA SOCIALMENTE UTILI REGOLAMENTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARIATO IN ATTIVITA SOCIALMENTE UTILI Approvato con D.C.C. n. 2 in data 12-02-2015 Art.1 Il Comune di Roncaro volendo garantire nell ambito del proprio territorio attività

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 36 del 04.05.2006 Indice ART. 1 - OBIETTIVI...2 ART. 2 - FUNZIONI DELLA CONSULTA...2

Dettagli

COMUNE DI BRESCIA REGOLAMENTO PER L ALIENAZIONE DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE DEL COMU- NE DI BRESCIA

COMUNE DI BRESCIA REGOLAMENTO PER L ALIENAZIONE DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE DEL COMU- NE DI BRESCIA COMUNE DI BRESCIA REGOLAMENTO PER L ALIENAZIONE DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE DEL COMU- NE DI BRESCIA Adottato dal Consiglio comunale nella seduta del 16.2.1998 con provvedimento n. 20 ART. 1 Oggetto del

Dettagli

DIPARTIMENTO DELLA RAGIONERIA GENERALE DELLO STATO I.GE.P.A. - Ufficio XII

DIPARTIMENTO DELLA RAGIONERIA GENERALE DELLO STATO I.GE.P.A. - Ufficio XII N. 152284 - DIPARTIMENTO DELLA RAGIONERIA GENERALE DELLO STATO I.GE.P.A. - Ufficio XII Visto il regio decreto 18 novembre 1923, n. 2440, riguardante disposizioni sull amministrazione del patrimonio e sulla

Dettagli

Preventivo finanziario Esercizio anno

Preventivo finanziario Esercizio anno Preventivo finanziario Esercizio anno Associazione DLF DISPONIBILITA' FINANZIARIE iniziali Totale disponibilità iniziali (a) ENTRATE E1 ENTRATE DA ATTIVITA' ISTITUZIONALI E11 Settore assistenziale E12

Dettagli

CITTA DI PIAZZA ARMERINA PROV. DI ENNA

CITTA DI PIAZZA ARMERINA PROV. DI ENNA CITTA DI PIAZZA ARMERINA PROV. DI ENNA LINEE GUIDA PER IL PAGAMENTO DEGLI ONERI CONCESSORI PER IL RILASCIO DELLE CONCESSIONI/AUTORIZZAZIONI EDILIZIE LQG Approvate con deliberazione di Giunta Comunale n.

Dettagli

STATUTO AMICIZIA MISSIONARIA ONLUS. Art.1

STATUTO AMICIZIA MISSIONARIA ONLUS. Art.1 STATUTO AMICIZIA MISSIONARIA ONLUS Art.1 E costituita ai sensi degli articoli 36, 37 e 38 del Codice civile, nonchè del D. Lgs. 4 dicembre 1997 n. 460, una associazione denominata AMICIZIA MISSIONARIA

Dettagli

STATUTO DELL ASSOCIAZIONE CASA DELLA CITTÀ LEOPOLDA

STATUTO DELL ASSOCIAZIONE CASA DELLA CITTÀ LEOPOLDA Associazione Casa della Città Leopolda Piazza Guerrazzi 56125 Pisa Tel. 050.21531 STATUTO DELL ASSOCIAZIONE CASA DELLA CITTÀ LEOPOLDA Titolo primo: i principi generali Art. 1 1. L Associazione Casa della

Dettagli

COMUNE DI CERVENO REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI SOVVENZIONI, CONTRIBUTI, SUSSIDI E PER L'ATTRIBUZIONE DI VANTAGGI ECONOMICI.

COMUNE DI CERVENO REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI SOVVENZIONI, CONTRIBUTI, SUSSIDI E PER L'ATTRIBUZIONE DI VANTAGGI ECONOMICI. COMUNE DI CERVENO PROVINCIA DI BRESCIA REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI SOVVENZIONI, CONTRIBUTI, SUSSIDI E PER L'ATTRIBUZIONE DI VANTAGGI ECONOMICI. (Approvato con delibera di C.C. n. 10 del 07/05/2012)

Dettagli

ARTICOLO 100, DPR 917/1986

ARTICOLO 100, DPR 917/1986 ARTICOLO 100, DPR 917/1986 Titolo del provvedimento: Testo unico delle imposte sui redditi. art. 100 Titolo: Oneri di utilità sociale. Testo: in vigore dal 15/05/2005 modificato da: DL del 14/03/2005 n.

Dettagli

Allegato B. Domanda di Partecipazione al Bando Fondazione BNL. Servizi Residenziali per Minori

Allegato B. Domanda di Partecipazione al Bando Fondazione BNL. Servizi Residenziali per Minori Allegato B Domanda di Partecipazione al Bando Fondazione BNL Servizi Residenziali per Minori Il sottoscritto (nome e cognome) In qualità di legale rappresentante di (denominazione dell Ente) Vista la documentazione

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI PER L ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI PER L ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE SERVIZIO AMBIENTE REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI PER L ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE Approvato con Delibera di Consiglio Comunale n.63 del 09.08.2012 1 Sommario ART. 1 - Finalità

Dettagli

STATUTO. Amici d Italia Associazione italiana a Ratisbona.

STATUTO. Amici d Italia Associazione italiana a Ratisbona. STATUTO Art. 1 Nome dell associazione e sede 1. L associazione è denominata Amici d Italia Associazione italiana a Ratisbona. 2. Successivamente all iscrizione nel registro delle persone giuridiche acquisterà

Dettagli

C I T T A D I C A M O G L I ( P R O V I N C I A D I G E N O V A )

C I T T A D I C A M O G L I ( P R O V I N C I A D I G E N O V A ) C I T T A D I C A M O G L I ( P R O V I N C I A D I G E N O V A ) REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELL ART. 208 DEL D.LGS. 285/1992 (NUOVO CODICE DELLA STRADA). NORME PER L ISTITUZIONE E LA GESTIONE DEL

Dettagli

Chi è il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza RLS

Chi è il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza RLS Chi è il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza RLS Definizione di RLS (Art 2, comma 1, lettera i) del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81) persona eletta o designata per rappresentare i lavoratori per

Dettagli

SEZIONE I PROGETTI DI RICERCA E COLLABORAZIONI FONDI PER LA RICERCA E MODALITÀ DI ACCESSO

SEZIONE I PROGETTI DI RICERCA E COLLABORAZIONI FONDI PER LA RICERCA E MODALITÀ DI ACCESSO REGOLAMENTO SULLE MODALITA' DI ASSEGNAZIONE E UTILIZZO DEI FONDI PER LA RICERCA (Emanato con D.D. n. 45 del 23.01.2002, modificato con i D.D. n. 618 del 2003, n. 103 del 2005, n. 99 e n. 552 del 2006,

Dettagli

visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l articolo 93, vista la proposta della Commissione,

visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l articolo 93, vista la proposta della Commissione, IL CONSIGLIO DELL UNIONE EUROPEA, visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l articolo 93, vista la proposta della Commissione, (2) Per assicurare la corretta applicazione dell

Dettagli

ALLEGATO 4 STUDIO DI FATTIBILITA

ALLEGATO 4 STUDIO DI FATTIBILITA ALLEGATO 4 STUDIO DI FATTIBILITA Procedura aperta per la selezione di una Società di Gestione del Risparmio per l'istituzione e la gestione di un fondo di investimento, immobiliare, chiuso per il patrimonio

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE AFFIDAMENTO FAMILIARE DEI MINORI Approvato con Delibera C.C. 43/01 ART. 1 ART. 2 ART. 3

REGOLAMENTO COMUNALE AFFIDAMENTO FAMILIARE DEI MINORI Approvato con Delibera C.C. 43/01 ART. 1 ART. 2 ART. 3 REGOLAMENTO COMUNALE AFFIDAMENTO FAMILIARE DEI MINORI Approvato con Delibera C.C. 43/01 ART. 1 L amministrazione comunale attua l affidamento familiare allo scopo di garantire al minore le condizioni migliori

Dettagli

L Associazione ha sede in Favria, Via Canavere 19D.

L Associazione ha sede in Favria, Via Canavere 19D. ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO BUONI AMICI STATUTO Art. 1 - Costituzione, denominazione, sede e durata. a - E costituita l Associazione di Volontariato BUONI AMICI. L Associazione ha sede in Favria, Via

Dettagli

Regolamento Sanimpresa

Regolamento Sanimpresa Regolamento Sanimpresa Art.1 Ambito di applicazione Il presente regolamento disciplina il funzionamento della Cassa di Assistenza Sanitaria Integrativa (SANIMPRESA) costituita in favore dei dipendenti

Dettagli

Avviso n. 3/ 2008 Sostegno alla presentazione dei piani formativi sul Conto Formazione delle imprese aderenti di dimensioni minori

Avviso n. 3/ 2008 Sostegno alla presentazione dei piani formativi sul Conto Formazione delle imprese aderenti di dimensioni minori Avviso n. 3/ 2008 Sostegno alla presentazione dei piani formativi sul Conto Formazione delle imprese aderenti di dimensioni minori Avviso n. 3/2008 1 1 Finalità Il Fondo paritetico interprofessionale Fondimpresa

Dettagli

Regolamento per l assegnazione dei contributi per "edifici di culto ed altri edifici per servizi religiosi" e per "centri civici e sociali

Regolamento per l assegnazione dei contributi per edifici di culto ed altri edifici per servizi religiosi e per centri civici e sociali Regolamento per l assegnazione dei contributi per "edifici di culto ed altri edifici per servizi religiosi" e per "centri civici e sociali attrezzature culturali e sanitarie." (Deliberazioni del Consiglio

Dettagli

Direzione Centrale Previdenza Gestione ex Inpdap. Roma, 13/09/2012

Direzione Centrale Previdenza Gestione ex Inpdap. Roma, 13/09/2012 Direzione Centrale Previdenza Gestione ex Inpdap Roma, 13/09/2012 Circolare n. 109 Ai Dirigenti centrali e periferici Ai Responsabili delle Agenzie Ai Coordinatori generali, centrali e periferici dei Rami

Dettagli

UFFICIO SPECIALE PER LE RELAZIONI INTERNAZIONALI - PROGETTI EUROPEI ED INTERNAZIONALI

UFFICIO SPECIALE PER LE RELAZIONI INTERNAZIONALI - PROGETTI EUROPEI ED INTERNAZIONALI UFFICIO SPECIALE PER LE RELAZIONI INTERNAZIONALI - PROGETTI EUROPEI ED INTERNAZIONALI 2.1) PARTECIPAZIONE ALLE ATTIVITA ESEGUITE NELL AMBITO DEI PROGRAMMI COMUNITARI ED INTERNAZIONALI DI RICERCA E SVILUPPO

Dettagli