La funzione di Ricerca & Sviluppo
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- Romano Casali
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1 La funzione di Ricerca & Sviluppo 1
2 Il ruolo della R&S nei processi innovativi I laboratori di ricerca e sviluppo (R&S), rappresentano risorse e unità organizzative specificamente dedicate all innovazione tecnologica nelle imprese. gruppi di lavoro ampi e differenziati; lunghi tempi di realizzazione; alti rischi; elevati costi. 2
3 Il ruolo della ricerca e sviluppo nei processi innovativi 1. R&S come funzione specialistica riscontrabile nelle imprese industriali e di servizi grandi e consolidate; 2. R&S come parte fondamentale che si identifica quasi totalmente con l impresa stessa; (es. imp. High-tech, biotech) 3. R&S come scopo istituzionale ad esempio, negli Istituti di ricerca e nelle università. 3
4 Ricerca di base, applicata, e sviluppo tecnologico La R&S corrisponde a un insieme di attività a contenuto creativo, condotte in modo sistematico con lo scopo di aumentare la base di conoscenza e realizzare nuove applicazioni (Ocse) 1. la ricerca di base: acquisire nuova conoscenza sui fondamenti scientifici alla base dei fenomeni e fatti osservabili, senza previsione di alcuna particolare applicazione pratica; 2. la ricerca applicata: diretta in modo prevalente verso un obiettivo o uno scopo pratico specifico, potenzialmente di interesse economico e commerciale; 3. lo sviluppo sperimentale: a produrre nuovi materiali, prodotti o dispositivi, installare nuovi processi, sistemi o servizi e migliorare sostanzialmente quelli già disponibili. 4
5 Le specificità settoriali della R&S Non necessariamente l innovazione si coniuga con la tecnologia (es. moda) La tassonomia settoriale più diffusa prevede quattro macrocategorie settoriali: 1.settori «supplier dominated»: (tessile, calzaturiero) l innovazione è veicolata dai fornitori di impianti-macchine e/o materiali; si tratta di settori tipicamente tradizionali; 2.settori «specialized suppliers»: (meccanica delle macchine, strumenti di precisione) l innovazione è quasi esclusivamente di prodotto; le imprese sono spesso di piccole e medie dimensioni; 5
6 3. settori «scale intensive»: (elettrodomestici, autoveicoli) le innovazioni sono di prodotto e/o di processo; sono composti da aziende di grandi dimensioni che beneficiano di importanti economie di scala; 4. settori «science-based»: (biotech) le innovazioni sono legate all elaborazione di nuovi paradigmi tecnologici; in queste aziende le attività di ricerca hanno un incidenza rilevante sugli investimenti e sui costi totali. 6
7 I raggruppamenti settoriali secondo la tassonomia di Pavitt (1984) 7
8 Le specificità settoriali della R&S modelli di sviluppo tecnologico: modello «technology-push» è un processo di R&S completo e lineare dalla ricerca di base allo sviluppo; è tipico dei settori science-based; modello di tipo «demand-pull» gli stimoli del mercato e i bisogni dei consumatori orientano le attività di R&S e lo sviluppo tecnologico; è tipico dei settori scale intensive e specialized supplier; 8
9 La strutturazione organizzativa della R&S comprende attività tra loro estremamente diverse La R&S si caratterizza per un elevata incertezza rispetto ai risultati L attività di R&S si caratterizza per l elevata intensità di informazione e di conoscenza quindi il ruolo delle risorse immateriali è primario La ricerca è un attività «labour intensive» che si sviluppa attorno a progetti. 9
10 La strutturazione organizzativa della R&S Da un punto di vista organizzativo, l attività di R&S nelle imprese può esplicitarsi attraverso una struttura: 1. per dipartimenti funzionali; 2. per progetto; 3. a matrice. 10
11 Principali vantaggi: per «dipartimenti funzionali» riunire in una stessa unità organizzativa (ad esempio, dipartimento o laboratorio) i ricercatori, i tecnici, gli specialisti di una stessa disciplina. favorisce la comunicazione e l interazione incentiva l aggiornamento, l approfondimento e l analisi dei temi di ricerca più rilevanti a livello di singola area disciplinare; favorisce la specializzazione e la motivazione dei ricercatori Principali limiti: problemi di coordinamento interdisciplinare; difficoltà a far convergere e coordinare le risorse sui progetti; asimmetria nella percezione di criticità di un progetto fra i diversi dipartimenti funzionali 11
12 per progetto E tipica della R&S industriale. Prevede: gruppi di lavoro focalizzati su singoli progetti, un project manager, responsabile unico, che coordina le attività innovative. sono caratterizzati da vincoli temporali stringenti; ricercano un risultato di successo, che è critico per l impresa. 12
13 a matrice E tipica delle grandi imprese diversificate e nei casi di elevata diversità fra le linee di prodotto marcata separazione delle attività e delle risorse di R&S e alla loro specializzazione per linee di prodotto. 13
14 14
15 La collaborazione nella R&S La rapidità del progresso tecnologico spinge le imprese verso relazioni di collaborazione per valorizzare congiuntamente le proprie potenzialità innovative. Tra le possibili motivazioni: il contenimento dei costi attraverso il conseguimento di un adeguata massa critica e la realizzazione di importanti effetti di scala. la razionalizzazione degli investimenti per evitare duplicazioni di sforzi; l accesso a tecnologie complementari; la riduzione dei tempi del processo di innovazione; il controllo dell evoluzione tecnologica attraverso la definizione di standard tecnici. 15
16 La collaborazione nella R&S Le collaborazioni nella R&S sono assai diversificate per le forme che assumono: accordi verticali, che si realizzano fra imprese che si collocano su fasi diverse lungo la medesima filiera tecnico-economica (relazioni fornitore-cliente); accordi orizzontali, ovvero forme di collaborazione che coinvolgono numerose imprese, anche soggetti non-profit, come università e istituzioni di ricerca pubbliche; accordi trasversali, sovente nati dall incrocio di tecnologie di origine diversa. 16
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