ALLEGATO TECNICO AL CAPITOLATO SPECIALE D'APPALTO PER LA FORNITURA E L'INSTALLAZIONE DI UN SISTEMA DI CABLAGGIO STRUTTURATO PRESSO IL MUNICIPIO E GLI

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1 ALLEGATO TECNICO AL CAPITOLATO SPECIALE D'APPALTO PER LA FORNITURA E L'INSTALLAZIONE DI UN SISTEMA DI CABLAGGIO STRUTTURATO PRESSO IL MUNICIPIO E GLI UFFICI DEI VV. UU. E DEI SERVIZI SOCIALI

2 Indice generale 1Introduzione Riferimenti tecnici-normativi generali Principi generali Risultato finale...6 2Quadro normativo e standard di riferimento Standard di riferimento per il cablaggio Norme relative all'impiantistica Compatibilità elettromagnetica Protocolli per i livelli MAC e PHY...9 3La situazione attuale L'edificio principale L'ufficio anagrafe L'ufficio tecnico Servizi sociali Edificio VV. UU e Sala consiglio La situazione a regime Edificio principale Piano terra Primo Piano Secondo piano Servizi sociali VV. UU. e sala consiglio Specifiche generali Collocazione dei punti rete Edificio principale VV UU Servizi sociali Cablaggio orizzontale Lunghezza del link wired Power over Ethernet Scatola per fissaggio placca Placca per postazione Utente Prese dati Connettori per cavo rame Cavo di distribuzione orizzontale Cablaggio verticale Terminazione della dorsale Dorsale primaria /46

3 Specifiche del link in fibra ottica Specifiche fisiche della fibra Dorsale secondaria (backup) Link verso VV. UU Link verso ufficio Servizi sociali VLAN e CoS Wireless Specifiche L2 del link Infrastrutture ausiliarie Canalizzazioni di edificio e di piano Canalizzazioni nelle stanze Permutatori per cavi in rame Bretelle di permutazione Distribuzione degli apparati Edificio principale Specifiche tecniche Apparati passivi Cavi e prese Armadi di permutazione Armadio di palazzo Armadi di piano Norme per l installazione degli armadi Apparati attivi Alimentazione elettrica degli apparati attivi Software di gestione Ponte radio Interfaccia radio Altre Interfacce Impostazioni di potenza trasmissiva Ricettività Range Caratteristiche hardware Sicurezza in modalità bridging Sicurezza in modalità AP L3 Switches Caratteristiche generali Dimensioni Indicatori Prestazioni PoE, alimentazione elettrica e UPS Deployment Disponibilità e scalabilità QoS e controllo Layer 3 Switching (IP Routing) Sicurezza /46

4 Affidabilità Standards IEEE supportati Inquinamento acustico RFC supportati Emissioni Certificazioni agenzie di sicurezza Condizioni di garanzia e assistenza Durata della garanzia Servizio di Manutenzione e assistenza Calcolo del punteggio dell'offerta tecnica Alimentazione elettrica L3 Switches Esperienza della ditta Certificazione della ditta Riepilogo quantitativo della fornitura Collaudo Cablaggio Alimentazione elettrica Ponte radio Software di gestione /46

5 1 Introduzione Il presente documento individua le specifiche tecniche per il cablaggio strutturato in Categoria 6 dell'edificio comunale del Comune di Dorgali Per quanto non indicato nel presente documento si fa riferimento alla normativa vigente e agli standard citati. 1.1 Riferimenti tecnici-normativi generali Istituto Superiore delle Comunicazioni e delle Tecnologie dell'informazione (Ministero delle Comunicazioni) - Guida alle infrastrutture di comunicazione delle reti locali Quaderni CNIPA n.19 Voice over IP nella pubblica amministrazione italiana Direttiva CNIPA del 4 gennaio LINEE GUIDA IN MATERIA DI DIGITALIZZAZIONE DELL AMMINISTRAZIONE (Gazzetta Ufficiale n. 35 del 12 febbraio 2005). 1.2 Principi generali Obiettivo del progetto è quello di realizzare, presso gli stabili indicati, il cosiddetto Edificio Intelligente, ovvero un sistema di connettività che consenta l'integrazione dei vari sistemi di Building Automation mediante l'utilizzo di un'unica infrastruttura di comunicazione, al servizio di tutti gli elementi che necessitano di comunicare. Tale struttura è costituita dal Cablaggio Strutturato. In riferimento sia alla normativa in materia, sia alle esigenze dell'ente appaltante i requisiti generali che il sistema di cablaggio strutturato dovrà soddisfare sono: indipendenza: il cablaggio strutturato deve rendere disponibile un sistema integrato di comunicazione indipendente sia dagli apparati di trasmissione utilizzati (computer, telefoni IP, videocamere, sensori di allarme, etc) che dai protocolli trasmissivi scalabilità: deve essere pronto a recepire ampliamenti ed utilizzi futuri flessibilità: supporto di applicazioni vocali analogiche e digitali, dati, video e segnali in bassa tensione sia per l'alimentazione di apparati attivi, sia per la trasmissione di segnali analogico/digitali da sensori di sorveglianza stabilità, per una continuità di prestazioni garantita nel tempo, almeno fino a 20 anni integrazione: per dialogare con il mondo esterno 5/46

6 conformità, aderente alle normative nazionali e internazionali indicate al par. 2.2 manutenibilità, con management ed identificazione a norma EIA/TIA Risultato finale Al termine dei lavori, presso il Municipio e le due sedi dei VV UU e dei servizi sociali dovrà essere realizzata una rete Ethernet in categoria 6, con distribuzione orizzontale a 100Mbps per tutte le utenze tranne dodici al primo piano che saranno collegate con distribuzione orizzontale a 1Gbps. Tutti i punti rete attivi (VoIP e dati) dovranno essere connessi a L3 switch, e inoltre i punti VoIP dovranno essere connessi a porte con supporto PoE. Punti VoIP e dati dovranno essere collocati su VLAN differenti. Il cablaggio verticale dovrà essere realizzato in fibra multimodale a 1Gbps, così come dovrà essere in fibra la connessione tra l'edificio principale e l'ufficio dei VV UU. Il collegamento tra l'edificio principale e l'ufficio dei Servizi Sociali invece dovrà essere realizzato con un link radio a 54Mbps. 6/46

7 2 Quadro normativo e standard di riferimento Il cablaggio strutturato dovrà essere rispondente agli standard internazionali in materia di cablaggio, alla normativa vigente in materia di impiantistica e sicurezza sul lavoro e in generale a tutti gli standard di riferimento per opere di questo tipo. Nei sotto-paragrafi successivi verranno indicate le prescrizioni più importanti e gli standard cui dovrà rispondere l'impianto. 2.1 Standard di riferimento per il cablaggio Gli standard di riferimento per il presente impianto di cablaggio sono: EIA/TIA 568-B Commercial Building Telecommunications Cabling Standard 2002 EIA/TIA 569 Commercial Building Standard for Telecommunications Pathways and Spaces (Ottobre 1990) EIA/TIA 570 Residential and Light Commercial Building Telecommunications Wiring Standard (Giugno 1991) EIA/TIA 606 Administration Standard for Commercial Telecommunication Infrastructure EIA/TIA 607 Commercial Building Grounding and Bonding Requirements for Telecommunications (Agosto 1994) ISO/IEC Draft International Standard Information Technology - Generic Cabling for Customer Premises Cabling (Gennaio 1994) e successive EN Il precedente elenco racchiude tutte le specifiche relative non solo al cablaggio di edifici, ma anche alle specifiche riferite alla realizzazione delle infrastrutture di tipo meccanico e civile (EIA/TIA 569), nonché agli impianti di terra necessari (EIA/TIA 607) e ai sistemi di identificazione (EIA/TIA 606). 2.2 Norme relative all'impiantistica La realizzazione di un sistema di cablaggio strutturato comporta il rispetto delle normative nazionali di impiantistica, secondo la legislazione attualmente in vigore. Gli impianti ed i componenti devono infatti essere realizzati a regola d'arte (Legge 186 del 1 Marzo 1968, Disposizioni concernenti la produzione di materiali, apparecchiature, macchinari, installazioni ed impianti elettrici ed elettronici), garantendo la corrispondenza alle norme di Legge e ai regolamenti vigenti alla data di attuazione. Inoltre, nella scelta dei materiali, deve necessariamente tenersi in considerazione l' applicazione delle seguenti raccomandazioni: 7/46

8 tutti i materiali e gli apparecchi impiegati devono essere adatti all'ambiente in cui vengono installati e devono essere tali da resistere alle azioni meccaniche, corrosive, termiche o dovute all'umidità, alle quali potrebbero essere esposti durante l'esercizio; tutti i materiali devono avere dimensioni e caratteristiche tali da rispondere alle norme CEI ed alle tabelle CEI-UNEL attualmente in vigore; in particolare, tutti gli apparecchi ed i materiali per i quali è prevista la concessione del Marchio Italiano di Qualità (IMQ) devono essere muniti del contrassegno IMQ che ne attesti la rispondenza alle rispettive normative ed essere comunque muniti di Marchio di Qualità riconosciuto a livello internazionale. Il tutto deve essere compatibilmente riconosciuto non in contrasto con le disposizioni e Leggi seguenti: D.P.R. 547 del 24 Aprile 1955, Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro Legge 791 del 18 Ottobre 1977, Attuazione della direttiva del Consiglio delle Comunità Europee (nr. 73/72 CEE) relativa alle garanzie di sicurezza che deve possedere il materiale elettrico destinato ad essere utilizzato entro alcuni limiti di tensione Legge 818 del 7 Dicembre 1984, Nullaosta provvisorio per le attività soggette ai controlli di prevenzione incendi Legge 46 del 5 Marzo 1990, Norme per la sicurezza degli Impianti Tecnici D.P.R. 47 del 6 Dicembre 1991, Regolamento di attuazione della Legge 5 Marzo 1990, Nr. 46 D.P.R. 314 del 23 Maggio 1992, Regolamento di attuazione della Legge 28 Marzo 1991, Nr. 109 Legge 626 del 19 Settembre 1994, Attuazione delle direttive 89/391/CEE, 89/654/CEE, 89/655/CEE, 89/656/CEE, 89/269/CEE, 90/270/CEE e 90/679/CEE riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro. 2.3 Compatibilità elettromagnetica I requisiti definiti per la compatibilità elettromagnetica (EMC) di una linea di trasmissione sono raggruppati in appositi standard facenti capo ad indicazioni FCC (Federal Communications Commission) o EN (European Norm). Deve infatti essere limitata sia l'energia radiante, che può interferire con altri dispositivi elettronici presenti nell'area, nonché gli effetti dell'energia incidente, che può generare rumore sul cavo. I principali standard di riferimento sono qui di seguito riportati: EN 55022, Limits and measuring methods for radio interference of information transmission 8/46

9 equipment EN , EMC generic emission standard EN , EMC generic immunity standard EN /4, Noise immunity of devices and facilities of the information processing technique EC 89/336, Guideline for assimilation of statutory requirements of the member countries concerning EMC EC 90/683, Guidelines about the technical harmonization guidelines for modules to be used for the different phases of the conformity assessment methods EN CEI 801-1, CEI 801-2, CEI 801-3, CEI CISPR 22/G/Sekr 34, Voltage and current interference on data lines. 2.4 Protocolli per i livelli MAC e PHY Il sistema di cablaggio strutturato dovrà supportare, ai livelli MAC e PHY, almeno i seguenti protocolli (nelle diverse sezioni della rete): IEEE (10BASETX), IEEE 802.3u (100BASETX) per le utenze del primo e del secondo piano dello stabile principale, dell'ufficio dei VV UU e di quello dei servizi sociali IEEE 802.3z (1000-BASE-TX, Ethernet 1Gbps su rame) per la dorsale di backup e per almeno 12 punti dati al piano terra IEEE 802.3z (IEEE 1000BASESX, Ethernet a 1Gbps su fibra multimodale) per la dorsale dell'edificio principale e la connessione con l'ufficio VV. UU. IEEE 802.3af (Power over Ethernet) per le utenze VoIP in tutte le sedi IEEE b/g per la dorsale radio 9/46

10 3 La situazione attuale Attualmente il Municipio risulta essere cablato solo nel secondo piano dello stabile principale, in cui è collocato l'ufficio Tecnico Comunale, e in due stanze del piano terra, in cui risulta essere collocato l'ufficio anagrafe. Il resto del Municipio è privo di un impianto di cablaggio dati. Risulta essere presente un cablaggio per la VoIP, con cavi e prese ormai obsoleti. 3.1 L'edificio principale Al secondo piano dell'edificio principale, l'unico cablato, sono presenti una decina di punti rete, terminati in una stanza nella quale sono collocati gli apparati attivi e passivi all'interno di un armadio di piano. Tale stanza risulta adeguata ad ospitare gli armadi di piano anche negli altri due piani dello stabile principale L'ufficio anagrafe Presso l'ufficio anagrafe e servizio leva risultano essere collocati 8 punti rete. Sia il numero dei punti che la loro collocazione richiede tuttavia un ampliamento, per questa ragione è necessario che la ditta aggiudicataria provveda ad integrare i punti rete necessari, eventualmente ri-usando la canala esistente L'ufficio tecnico Il secondo piano dello stabile ospita l'ufficio tecnico, l'unico cablato. Il cablaggio di questo piano deve essere integrato (in termini di prese e in termini di cavi) secondo quanto indicato nel paragrafo 5.1 Collocazione dei punti rete presso questo piano risulta già presente un armadio di piano che potrà essere riutilizzato per il nuovo cablaggio 3.2 Servizi sociali I servizi sociali sono collocati presso il centro Polivalente, distante una trentina di metri dall'edificio principale (in condizioni di piena visibilità ottica). Presso i servizi sociali sono essere collocate cinque utenze telefoniche e cinque computer. 3.3 Edificio VV. UU e Sala consiglio Nell'edificio adiacente a quello principale sono presenti gli uffici dei vigili urbani e la sala del consiglio comunale. In questo edificio è necessario domiciliare sette utenze (una presso la sala consiglio e sei presso gli uffici dei Vigili Urbani). 10/46

11 4 La situazione a regime Obiettivo del presente bando è realizzare un sistema di connettività interno tra lo stabile principale (trenta utenze dati e VoIP, una decina in ogni piano), l'ufficio dei servizi sociali (quattro utenze dati e VoIP) e la sede dei VV. UU. (sei utenze dati e VoIP), per un totale di circa quaranta utenze dati e quaranta VoIP. Le utenze dati e VoIP dovranno in ogni caso essere connesse a VLAN differenti. La configurazione delle VLAN sugli apparati, e eventualmente sui client, è a carico della ditta aggiudicataria Non saranno ammesse soluzioni con switch non PoE e PoE injector per i punti VoIP. Sono invece ammesse soluzioni che prevedano L3 switch separati per utenze VoIP (con PoE) e dati (senza PoE). 4.1 Edificio principale Presso lo stabile principale dovranno essere collocati trenta punti dati connessi a L3 switches e trenta punti VoIP connessi a L3 switches PoE. Per l'edificio principale, in ogni caso dovrà essere garantita una ridondanza del numero delle porte di almeno il 40%, ovvero il numero di porte libere deve essere pari al 33% delle porte disponibili. Si precisa che, vista la distribuzione delle utenze, e nel rispetto di tutti gli altri vincoli indicati nel presente documento, è comunque possibile realizzare soluzioni in cui co-esistano L3-switch 24 porte PoE e non PoE. Il collegamento tra i diversi piani dovrà essere effettuato mediante dorsale a 1Gbps su fibra multimodale. Il centro stella di ogni piano è collocato presso lo sgabuzzino, il centro stella dell'impianto è collocato presso lo sgabuzzino del piano terra. Presso il centro stella dell'impianto dovrà essere collocato un L3 switch PoE con almeno 12 porte a 1Gbps (IEEE 802.3z). Il numero esatto di punti rete è indicato nel paragrafo 5.1.1Edificio principale Piano terra Il L3 switch collocato nella stanza CED (al piano terra) dovrà supportare PoE e IEEE 802.3z (porte a 1Gbps) su tutte le porte. Dovrà inoltre essere dotato di almeno 4 interfacce di espansione, due delle quali saranno usate per la connessione in fibra alla dorsale verso gli switch del primo e del secondo piano. 11/46

12 4.1.2 Primo Piano Il L3 switch collocato nell'armadio di piano al primo piano dovrà supportare PoE su almeno 12 porte. Dovrà inoltre essere dotato di almeno 2 interfacce di espansione, attraverso le quali sarà connesso mediante fibra ottica multimodale (a 1Gbps) alla dorsale dell'edificio e allo switch dell'ufficio VV. UU Secondo piano Nel L3 switch del secondo piano dovranno essere disponibili almeno 24 porte PoE connesse alle utenze (e alla Voice VLAN) VoIP, e almeno 24 porte dati connesse alle utenze (e alla VLAN) dati. Dovrà inoltre essere dotato di almeno 2 interfacce di espansione, una delle quali sarà usata per connetterlo alla dorsale mediante interfaccia in fibra ottica multimodale a 1 Gbps. 4.2 Servizi sociali Presso i servizi sociali dovranno essere domiciliati quattro punti dati e quattro punti VoIP connessi a due VLAN differenti terminate su uno switch L3 PoE a 8 porte. Lo switch L3 è connesso allo stabile principale attraverso un link radio. Dovrà inoltre essere dotato di almeno un'interfaccia di espansione, che per il momento non verrà utilizzata. Il numero esatto di punti rete da installare presso i servizi sociali è indicato nel paragrafo 5.1.3Servizi sociali 4.3 VV. UU. e sala consiglio Presso VV. UU. dovranno essere collocati sei punti dati e sei punti VoIP connessi ad uno switch L3. Anche per questa sede vale il vincolo per cui tutte le utenze VoIP doranno essere connesse a porte PoE. Dovrà inoltre essere dotato di almeno 2 interfacce di espansione, una delle quali sarà usata per connetterlo alla dorsale mediante interfaccia in fibra ottica multimodale a 1 Gbps. Il numero esatto di punti rete da installare presso i VV UU è indicato nel par VV UU 12/46

13 5 Specifiche generali Progetto e caratteristiche della rete dovranno essere conformi allo standard EIA/TIA 568B- 2.1 che normalizza il cablaggio strutturato di categoria 6 (Classe E) ratificato nel giugno Questo standard specifica: struttura e configurazione della rete con lunghezza del link caratteristiche elettriche degli elementi di cablaggio prestazioni degli elementi di cablaggio e del link requisiti necessari cui devono soddisfare gli elementi di cablaggi Si precisa che, a pena di esclusione: 1. tutti i L3 switch dovranno essere prodotti dalla stessa casa produttrice, commercializzati con unico marchio e controllabili con un unico software. 2. l intero impianto dovrà essere realizzato ricorrendo a una modalità di cablaggio strutturato con distribuzione dorsale (cablaggio verticale) in fibra ottica (dorsale primaria) e in rame (backup) e distribuzione d area (cablaggio orizzontale) in rame. 3. la terminazione dei link in fibra ottica dovrà essere certificata strumentalmente e dovrà indicare parametri validi rispetto a quanto previsto dagli standard citati. 4. La rete dovrà essere certificata strumentalmente e dovrà indicare parametri validi rispetto a quanto previsto dagli standard citati. 5. Il link radio dovrà garantire piena affidabilità, integrità e riservatezza delle comunicazioni 6. tutti gli apparati attivi dovranno essere connessi all'alimentazione elettrica tramite UPS di caratteristiche opportune 13/46

14 5.1 Collocazione dei punti rete Nella tabella che segue vengono indicate le prese dati/voip/fax e la loro distribuzione. Prese Ufficio VOIP/DATI SOLO SOLO FAX DATI Stanza Note piano terra primo piano Secondo Piano Edificio principale VV UU SS elettorale 2 1 A1 anagrafe 3 1 A2 protocollo 2 1 A3 Guardiania 1 A4 Posto operatore Sgabuzzino 2 AA Totale prese Totale punti rete 21 Ragioneria (Elena) 1 B1 Ragioneria (Caterina) 1 1 B2 Ragioneria (Cipriano) 2 B3 Segreteria (Marialina) 2 B4 Segretaria 1 B5 Segreteria (Pira) 1 B6 Sindaco 1 B7 Giunta 1 1 B8 Andito 1 B9 Sgabuzzino 1 BB Totale prese Totale punti rete 24 Turismo (Maria) 2 C1 U.T. (Mauro) 2 C2 U.T. (Fabio) 1 C3 UT (Antonella) 1 1 C4 ICI 2 C5 UT (Gianmichele) 1 C6 UT (Patteri) 1 C7 Ufficio piano 2 C8 UT (Pirisi) 2 1 C9 Sgabuzzino 2 CC Totale prese Totale punti rete 32 Prese 42 Punti rete 77 Comandante 1 D1 Saletta Vigili 3 1 D2 Ufficio Vice 1 D3 Sala Consiglio 1 1 D4 Totale prese Totale punti rete 14 Lucia 1 E1 Teresa 1 E2 Tanuccia 1 1 E3 Totale prese Totale punti rete 7 14/46

15 In riferimento alla collocazione delle porte si precisano i significati di alcuni termini usati nell'ambito del presente documento: porta disponibile : porta con interfaccia RJ45 funzionante su uno switch L3, connessa, mediante pannello di permutazione e bretella, al frutto in una determinata presa (VoIP/dati, solo fax o solo dati). porta di dorsale : porta con interfaccia 1000BASESX (Ethernet a 1Gbps su fibra ottica multimodale) funzionante su switch L3. porta VoIP : porta disponibile con bitrate di almeno 100Mbps obbligatoriamente dotata di Power Over Ethernet (PoE) porta dati : porta disponibile con bitrate di almeno 100Mbps non necessariamente dotata di PoE porta a 1Gbps : porta disponibile con bitrate di almeno 1 Gbps obbligatoriamente dotata di PoE su switch L3. presa solo FAX : presa dotata di almeno un frutto connesso al pannello di permutazione del piano tramite cablaggio orizzontale e dal pannello connesso ad una porta VoIP tramite opportuno cavo di patch. Dal punto di vista del dimensionamento, una presa fax equivale ad un punto VoIP (dotato quindi di PoE) Presa solo dati : presa dotata di almeno un frutto connesso al pannello di permutazione e dal pannello connesso ad una porta dati tramite opportuno cavo di patch. presa VoIP/dati: presa dotata di almeno due frutti connessi al pannello di permutazione del piano tramite cablaggio orizzontale e connessi dal pannello ad una porta VoIP e ad una porta dati tramite opportuni (e distinti) cavi di patch Edificio principale In ogni piano il centro stella di piano sarà collocato presso lo sgabuzzino. Al piano terra verrà collocato un armadio a pavimento, centro stella dell'intero impianto, nel primo piano un armadio a muro (rack 19, 9U), e al secondo verrà usato l'armadio esistente. La dorsale dell'edificio principale sarà ridondata (fibra ottica e Cavo UTP Cat. 6), e la fibra sarà attestata su opportuni pannelli ottici. Per quanto riguarda le porte disponibili si ricorda che: 1. Al piano terra ci dovranno essere almeno 24 porte a 1Gbps e 2 porte di dorsale connesse agli switch dei piani superiori. 2. Al primo piano ci dovranno essere almeno 10 porte VoIP, almeno 14 porte dati e 2 porte di 15/46

16 dorsale connesse al centro stella dell'impianto e all'ufficio VV UU 3. Al secondo piano ci dovranno essere almeno 14 porte VoIP, 18 porte dati, e 1 porta di dorsale connessa al centro stella dell'impianto VV UU Presso la sala consiglio, dovrà essere collocato un armadio a muro (rack 19, 9U) connesso all'armadio a muro del primo piano mediante dorsale in fibra ottica multimodale. Presso l'ufficio dei VV. UU. (e sala consiglio) ci dovranno essere almeno 7 porte VoIP, 7 porte dati, e 1 porta di dorsale connessa al centro stella dell'impianto Servizi sociali Presso i servizi sociali ci dovranno essere almeno 4 porte VoIP, 4 porte dati, e una porta a 1Gbps non necessariamente PoE per il collegamento allo stabile principale mediante link radio. 5.2 Cablaggio orizzontale In un sistema di cablaggio strutturato si definisce cablaggio orizzontale l insieme dei collegamenti che vanno dal centro stella alla presa utente. Gli elementi essenziali del cablaggio orizzontale sono: permutatore posto nel centro stella (armadio di piano); cavo di collegamento tra permutatore e presa utente; connettori installati sulla presa utente; bretelle di permutazione sia lato centro stella che lato presa utente. Nell individuare la dislocazione nello stabile dei punti stella occorre tenere conto delle specifiche del cablaggio orizzontale che riportiamo sinteticamente: il cavo di collegamento deve essere a tratta unica e senza interruzioni intermedie, tra il permutatore di piano e la presa utente; la lunghezza massima della diramazione deve essere di 90 metri indipendentemente dalla tipologia di cavo utilizzato; per quanto riguarda le bretelle di permutazione, utilizzabili dal lato postazione di lavoro e dal lato centro stella, la loro lunghezza non deve eccedere i 5 m. per bretella e i 10 m. nella sommatoria. 16/46

17 5.2.1 Lunghezza del link wired Il cavo di collegamento dovrà essere a tratta unica e senza interruzioni intermedie tra il permutatore di piano e la presa utente. La lunghezza massima della diramazione dovrà essere di 90m. Per quanto riguarda le bretelle di permutazione, la loro lunghezza non dovrà eccedere i 5 m da entrambi i lati (postazione lavoro e centro stella) e i 10 m nella sommatoria Power over Ethernet La tecnologia Power Over Ethernet (PoE) permette l'alimentazione elettrica attraverso il cablaggio strutturato di dispositivi ethernet quali: telefoni IP Access point WiFi Videocamere, ecc. Lo standard IEEE802.3af del giugno 2003 è un'estensione dello standard ethernet e definisce i parametri richiesti per la tecnologia PoE. Altri standard di riferimento per questa tecnologia sono TIA-TR42 che definisce le caratteristiche aggiuntive che un cablaggio strutturato deve soddisfare per supportare PoE. Per il presente impianto si richiede che il cablaggio orizzontale venga effettuato in conformità dello standard IEEE802.3af e TIA-TR Scatola per fissaggio placca La funzione di questa scatola è quella di contenere il connettore femmina della presa dati con la relativa placca che deve essere fissata su di essa Placca per postazione Utente Questo componente deve avere le seguenti caratteristiche: Possibilità di attestare due prese dati (frutti) in rame; Prese rimovibili dal frontale della placca anche successivamente alla terminazione; Etichette di identificazione prese con protezione di plastica trasparente e rimovibile senza utensili; Dimensioni adeguate a scatole da incasso tipo 503; Supporto con angolo di inclinazione di circa 45 nella presa, per limitare il raggio di curvatura dei cavi di allacciamento; Colori standard: bianco, avorio chiaro; Realizzazione in materiale termoplastico resistente agli UV. 17/46

18 5.2.5 Prese dati La tipologia della presa, sia lato armadio che lato utente, sarà quella RJ45, 8 pin, di tipo non schermato (UTP), certificata dal costruttore come di categoria 6. A garanzia della performance dei singoli collegamenti e quindi del sistema di cablaggio, la presa dovrà inoltre: essere di un unico e solo tipo nell'intero sistema, utilizzabile sia lato Postazione di Lavoro (PdL) che lato armadio ripartitore; semplicemente e rapidamente connettorizzabile, senza l'utilizzo di particolari attrezzi; la connessione dovrà inoltre avvenire per mezzo di un sistema che garantisca una lunghezza di non oltre 8 mm della dipanatura delle coppie del cavo attestato sulla presa; Essere dotata di sportellino di chiusura a scatto; Connettori per cavo rame I connettori apparterranno al tipo RJ45 UTP, saranno conformi alle disposizioni delle norme EIA/TIA 568-B.2.1 e dovranno presentare tutte le seguenti caratteristiche tecniche e funzionali: costruzione a stato solido con circuito stampato multistrato senza saldature contatto IDC Insulation Displacement Contact con sistema di innesto delle coppie a baionetta. Viene scartato il sistema di innesto ad impatto perché causa per il circuito stampato di traumi non sempre immediatamente rilevabili; punti di contatto dorati con uno spessore di 1,27 µm o maggiore e conformità alle caratteristiche fisiche indicate dalla norma FCC, sezione 68, paragrafo F e UL 1863, in modo da garantire una conduzione efficiente e duratura; tecnologia di conservazione della torsione delle coppie (binatura) fino ai punti di allacciamento. Questo per ottenere i migliori valori di (PS) NEXT, (PS) FEXT e di altri parametri particolarmente sensibili alla distorsione delle coppie; possibilità di effettuare cicli di allacciamento (5.000 inserimenti e estrazioni di un plug maschio), in conformità alla norma IEC 603-7; possibilità di riaprire e riallacciare i contatti per dieci volte, senza che questo ne degradi le caratteristiche; disponibilità in almeno dieci colori diversi per semplificarne il raggruppamento, la codifica ed il riconoscimento nelle prese e nei pannelli di permutazione; chiara indicazione sul connettore del codice colore T568A e/o T568B in modo che possa essere seguito agevolmente durante il montaggio ed in fase di controllo; perfetta identità tra i connettori RJ45 fissati nel pannello di permutazione e quelli utilizzati nelle prese sulle postazioni di lavoro; collaudo in fabbrica di ogni singolo pezzo con attestazione del fabbricante; 18/46

19 5.2.7 Cavo di distribuzione orizzontale Le connessioni tra ripartitori e PdL saranno eseguite per mezzo di cavo UTP, 4 coppie twistate in filo di rame, categoria 6, guaina esterna in LSZH (a bassa emissione di fumi e zero alogeni) e fiamma ritardante secondo CEI EN Per garantire un buon margine operativo, il parametro ACR dovrà avere un valore di almeno 31 db a 100 MHz e 19 db a 200MHz. 5.3 Cablaggio verticale Per cablaggio verticale, nel presente documento, si intende il cablaggio tra i piani dello stabile principale. Al fine di garantire la ridondanza di dorsale, la connessione tra i piani dovrà essere realizzata mediante link in fibra ottica multimodale e mediante cavo RJ45 Cat.6. La connessione tra gli switch L3 dovrà essere effettuata mediante link in fibra ottica multimodale, e dovrà essere anche realizzato un link di backup con cavo RJ45 Cat. 6. La dorsale dovrà essere realizzata mediante connessione tra lo switch del piano e lo switch collocato nell'armadio di palazzo, ovvero gli armadi del primo e del secondo piano dovranno essere connessi direttamente all'armadio di palazzo (al piano terra) mediante un link in fibra ottica multimodale e uno in doppino telefonico Cat. 6. (attestato nel patch panel). Si ricorda che tutte le connessioni alla dorsale dovranno essere intestate su patch panel, e dal patch panel allo switch con una bretella ottica (per le dorsali) Terminazione della dorsale Tutte le connessioni alla dorsale dovranno avvenire mediante bretelle di permutazione, e nel pannello di permutazione di ogni piano dovranno essere indicati chiaramente i punti di connessione alla dorsale, 2 per il link in fibra ottica multimodale (IN e OUT) e 1 per il link con cavo RJ45 Cat. 6. Le bretelle di permutazione appartenenti al cablaggio verticale dovranno essere di un colore diverso rispetto a quelle relative al cablaggio orizzontale La terminazione della fibra dovrà essere effettuata mediante pannello ottico, e l'attestazione dovrà essere certificata dall'installatore. La dorsale quindi, su ogni piano, avrà due connessioni differenti: una primaria, verso il patch panel ottico (connessione alla dorsale in fibra multimodale) una secondaria, verso il patch panel del cablaggio in rame. Per quest'ultima il cablaggio orizzontale dovrà essere distinto da quello verticale mediante bretelle di permutazione di colore diverso e etichette differenti. 19/46

20 5.3.2 Dorsale primaria Specifiche del link in fibra ottica La dorsale primaria dovrà essere realizzata mediante connessione 1000BASESX (Ethernet su fibra ottica multimodale in prima finestra di trasmissione). Ogni armadio di piano dell'edificio principale dovrà quindi essere dotato di: pannello ottico di permutazione per la connessione alla coppia di fibre in dorsale (almeno) un L3 switch, centro stella di piano, connesso al L3 switch centro stella d'impianto, collocato nell'armadio di palazzo mediante link 1000BASESX. In ogni piano, sul pannello ottico, devono essere connettorizzate almeno due fibre multimodali connesse mediante opportune bretelle ottiche alle interfacce 1000BASESX del L3 switch. La connettorizzazione dovrà essere certificata strumentalmente e dovrà riportare parametri a norma rispetto agli standard citati Specifiche fisiche della fibra La fibra dovrà essere del tipo multimodale 50/125 di tipo tight/loose con rivestimento a 900 micron, da (almeno) 4 fibre per cavo, diametro massimo del cavo 6.6 mm, elementi per il sostegno della trazione in fibra aramidica, con guaina LSZH colore arancione e fiamma ritardante secondo CEI EN Sulla guaina deve essere presente una stampigliatura metrica progressiva che consenta una stima della lunghezza del cavo installato. Tutti i cavi dovranno essere tali che tutte le fibre presenti dovranno provenire dallo stesso costruttore ed essere dello stesso tipo. La fibra ottica installata per la dorsale (e i connettori e i pannelli ottici) dovranno appartenere a categorie certificate per almeno uno tra questi protocolli: IEEE 10GBASE-SR (Ethernet 10Gbps su fibra multimodale per brevi distanze) IEEE 10GBASE-LRM (Ethernet 10Gbps su fibra multimodale per medie distanze) IEEE 10GBASE-LX4 (WDM "coarse" su fibre multimodo già deposte) I cavi in fibra ottica all'interno dell'edificio dovranno utilizzare fibre multimodali ad indice graduato, unicamente con conduttore centrale da 50/125 micron. Le fibre dovranno essere conformi alle specifiche EN a edizione categoria OM3 e alle norme Iso/IEC a edizione categoria OM3, IEEE Come già indicato, tutti i cavi in fibra ottica saranno attestati, alle due estremità, su appositi cassetti ottici da installare nei quadri ripartitori di pertinenza Dorsale secondaria (backup) La dorsale di backup dovrà essere realizzata mediante link Ethernet su cavo Cat. 6. Ogni armadio di piano dell'edificio principale dovrà quindi essere dotato di almeno una connessione 20/46

21 (indicata chiaramente nel pannello di permutazione) verso la dorsale in rame. Come già detto, in ogni piano, sul pannello di permutazione, dovrà essere chiaramente indicato il link di backup verso il centro stella d'impianto, e la bretella di permutazione usata dovrà essere di colore diverso rispetto a quelle appartenenti al cablaggio orizzontale. 5.4 Link verso VV. UU. Per quanto attinente il link verso l' ufficio VV. UU. e la sala consiglio si precisa che tale connessione deve essere della stessa tipologia di quella richiesta per il cablaggio verticale, ovvero lo switch al primo piano collocato nello sgabuzzino e lo switch della sala consiglio devono essere connessi mediante un link identico a quello per la dorsale primaria (vedi par Dorsale primaria) e un link identico a quello per la dorsale secondaria (par Dorsale secondaria (backup). ) Anche per questo link vale la prescrizione in base alla quale le connessioni agli apparati attivi devono avvenire solo attraverso bretelle ottiche e di permutazione facilmente identificabili da quelle appartenenti al cablaggio orizzontale 5.5 Link verso ufficio Servizi sociali La connessione tra lo stabile principale e l'ufficio servizi sociali dovrà essere realizzata mediante link radio. La frequenza di lavoro del link potrà essere una qualunque tra quelle di libero uso, con bit-rate a livello data-link di almeno 54Mbps. Il link dovrà supportare almeno la cifratura WPA2+WEP+PSK VLAN e CoS Wireless Il link radio dovrà essere progettato in modo tale da preservare i tag VLAN e la propagazione delle informazioni di autenticazione dei terminali sulla Voice VLAN (IEEE 802.1Q). Dovrà garantire inoltre: pieno supporto alla QoS a livello 3, e di differenziazione del traffico VoIP dal traffico best effort mediante il campo TOS dell'header IPv4. in caso di congestione, priorità ai frames della Voice VLAN (traffic prioritization): dovranno essere configurabili almeno due classi di servizio (CoS): Realtime per il traffico VoIP, e best effort per tutto il resto Specifiche L2 del link Il link radio dovrà essere cifrato al livello 2 dello stack ISO/OSI, e dovrà garantire un bit-rate a livello 2 pari ad almeno 54Mbps. Si fa presente inoltre, che il link radio dovrà essere configurato in modo tale da garantire la 21/46

22 propagazione sicura delle informazioni di autenticazione / autorizzazione / cifratura di apparati a livello 2, con particolare riferimento a protocolli quali IEEE802.1X e RADIUS. 5.6 Infrastrutture ausiliarie Canalizzazioni di edificio e di piano La topologia della distribuzione orizzontale sarà di tipo stellare, con concentrazione delle linee d utente nei locali tecnici su permutatori per cavi in rame. Il percorso dal centro stella alla presa d utente avverrà in apposite canalizzazioni, esistenti o da realizzare, nei corridoi e nelle stanze. Qualora sia necessario un tratto ascendente o discendente per raggiungere le prese ai piani inferiori e superiori rispetto alla collocazione del centro stella si dovranno utilizzare le canalizzazioni verticali che ospitano anche i cavi di dorsale in fibra o in rame. Al fine di assicurare un adeguato grado di esecuzione d'impianto, tutte le tratte di canalizzazione dovranno essere effettuate con l'utilizzo di componenti prestampati della stessa linea del prodotto gia in essere. La canala, dotata di coperchio, sarà rispondente alle norme CEI In particolare dovrà essere di materiale acciaio zincato, verniciata con polveri epossidiche termoindurenti atossiche e dimensionata in base ai flussi di cavi che ospiterà ma garantendo comunque un ulteriore disponibilità di spazio utile all'interno pari almeno al 50% del totale. Ogni componente della canalina dovrà essere provvisto di tutti gli accessori di messa a terra secondo le normative vigenti. Eventuali canalizzazioni verticali (ampliamento delle esistenti) dovranno essere di PVC e dimensionate in base ai flussi di cavi che ospiteranno, tenendo presente che il loro utilizzo sarà volto al contenimento sia di cavi in fibra ottica che in rame e dovranno garantire comunque un'ulteriore disponibilità di spazio utile all'interno pari almeno al 50% dello spazio totale Canalizzazioni nelle stanze La distribuzione delle prese tra i piani degli edifici e la loro esatta collocazione sarà determinata in sede di realizzazione su indicazione del Direttore dei lavori, con un minimo di un punto rete con due connettori (VoIP e dati) in ogni stanza a singolo modulo. All interno delle stanze i cavi dovranno essere stesi sfruttando se possibile la canalizzazione presente, in modo da limitare al massimo la parte visibile del cablaggio e salvaguardando il più possibile l estetica dei locali. A partire dalla canalizzazione in corridoio fino alla presa d utente si dovrà utilizzare una canalina con coperchio in PVC rigido pesante, antiurto e resistente agli agenti chimici più comuni, cercando di minimizzare l impatto sull estetica dei locali. 22/46

23 Le canaline dovranno essere in grado di mantenere il raggio di curvatura entro i limiti stabiliti dalla normativa EIA/TIA569 (2.59 cm max). I coperchi delle canaline dovranno poter essere rimossi solamente con l aiuto di attrezzi (anti manomissione). Al fine di assicurare un adeguato grado di esecuzione ed estetica d impianto, tutta la tratta comprese le scatole di supporto, dovrà essere realizzata con l utilizzo di componenti prestampati di una stessa linea di prodotto. Come regola generale, le canaline e le tubazioni dovranno essere dimensionate in base ai flussi di cavi che ospiteranno, garantendo comunque un ulteriore disponibilità di spazio utile all interno di almeno il 50% del totale, per consentire l'aumento delle linee UTP connesse alla presa Permutatori per cavi in rame Nei centri stella verranno utilizzati permutatori per l attestazione dei cavi a 4 coppie UTP provenienti dai posti di lavoro. Tramite bretelle saranno possibili le permutazioni verso gli apparati attivi. Il singolo modulo permutatore avrà una struttura modulare in lamiera metallica verniciata, con la parte frontale provvista di supporto per rack 19 e predisposizione per 24 connettori modulari. Le prese dovranno essere di tipo RJ45 di Cat. 6 modulari, conformi alla normativa ISO/IEC Per cercare di limitare al massimo la tipologia di materiali e per aumentare nel contempo le caratteristiche della diramazione, si ritiene indispensabile che il connettore RJ45 impiegato sia identico a quelli installati sulle prese d utente, le cui caratteristiche sono state precedentemente trattate. Nel realizzare le connessioni dei cavi utente ai permutatori nei centri stella dovranno essere rispettate le raccomandazioni relative al raggio di curvatura del cavo che non deve mai essere inferiore a 25mm circa, pari a quattro volte il diametro esterno del cavo stesso. I connettori e i supporti dovranno essere identificati con un codice alfanumerico, in modo tale da poter individuare con facilità la posizione della presa corrispondente (edificio,piano, area di lavoro). La stessa numerazione dovrà essere riportata sulla presa permutatore corrispondente. La numerazione per le prese dati e per le prese VoIP dovrà essere differente e rispondente a quanto indicato negli standard citati. Il pannello guida permute sarà realizzato con canali fessurati in PVC applicati su una lamiera metallica adatta per essere installata su strutture da 19, e verrà installato parallelamente sotto ogni modulo permutatore per un corretto incanalamento delle bretelle di raccordo. 23/46

24 5.6.4 Bretelle di permutazione A corredo di ogni modulo permutatore dovranno essere compresi un pannello guida permute e le bretelle necessarie all attestazione dei cavi agli apparati o ad altre tratte di cavo, secondo la configurazione di progetto utilizzata. Le bretelle di raccordo saranno costituite da un cavo flessibile a 4 coppie UTP rispondente alla categoria 6 dotato alle due estremità di connettori RJ45 Cat. 6E per la completa connettorizzazione delle 4 coppie binate. Le caratteristiche dovranno essere le stesse del cavo utilizzato per le linee utente eccetto che, trattandosi di bretelle, dovrà essere utilizzato del cavo trefolato. I Jack per trasmissioni dati dovranno superare i criteri prestazionali descritti dalla normativa FCC parte 68, paragrafo F e UL1863. La normativa FCC parte 68 tratta le dimensioni fisiche dell interfaccia, includendo la doratura di 1,27µm sui contatti, lo sforzo alla trazione che la presa RJ45 e il plug devono sopportare (100 grammi) e il massimo sforzo consentito per l inserimento del plug nel jack (2,2Kg). Le normative EIA/TIA 568B specificano inoltre le prestazioni meccaniche che i jack devono offrire, come l affidabilità, le prestazioni relative all ambiente e le prestazioni elettriche come la diafonia, l attenuazione, il return loss e la resistenza in corrente continua. Dovranno essere inoltre conformi allo standard CEI/IEC che riconosce tre livelli prestazionali: Livello A 750 cicli; livello B cicli; livello C cicli di inserzione e disinserzione del plug nel jack. Le bretelle di permutazione verso la dorsale dovranno essere di un colore differente da quelle verso le prese utente (dati e VoIP) e inoltre le bretelle di permutazione per le prese dati dovranno avere un colore differente da quelle utilizzate per le prese VoIP. 24/46

25 6 Distribuzione degli apparati La distribuzione degli apparati attivi e degli armadi di piano è un parametro di progetto che può essere deciso dalle ditte partecipanti nel rispetto dei vincoli indicati nel presente documento, in particolare quanto indicato nel par. 5.1Collocazione dei punti rete Si ribadisce che in ogni caso: per definizione tutte le porte disponibili (VoIP e dati) devono essere di tipo L3 switched, e tutte le porte VoIP devono garantire il supporto PoE. Le porte dati possono anche essere PoE, ma questo non è un requisito di progetto. il totale di porte disponibili su ogni piano dell'edificio principale, e negli uffici Servizi sociali e VV. UU. deve essere maggiore o uguale al numero di punti del piano /ufficio così come indicato nel par. 5.1Collocazione dei punti rete nel conteggio delle porte disponibili non possono essere calcolati eventuali connettori non dotati di interfaccia ethernet 6.1 Edificio principale A titolo esemplificativo si indica una possibile distribuzione degli apparati attivi: Piano Terra: 1 switch L3 a 24 porte a 1Gbps PoE in cui sono terminati 24 punti (di cui 13 dati e 11 VoIP) per il piano terra. Lo switch è dotato inoltre di 2 porte di dorsale Piano primo: 1 switch L3 a 24 porte a 100Mbps PoE in cui sono terminate 24 punti (di cui 14 dati e 10 VoIP). Lo switch è dotato inoltre di 2 porte di dorsale, entrambe occupate (una verso il piano terra e l'altra verso lo stabile dei VV UU). Secondo piano:1 switch L3 12 porte a 100Mbps PoE in cui sono terminati 10 punti VoIP, e uno switch L3 24 porte a 100Mbps non PoE cui sono terminate 20 punti dati. 25/46

26 7 Specifiche tecniche 7.1 Apparati passivi Cavi e prese Come già indicato nel paragrafo precedente, il cablaggio dovrà essere effettuato con cavo di categoria 6, prese e frutti dovranno essere conformi a quanto indicato negli standard citati. Tutte le prese dovranno essere dotate di due frutti (uno connesso alla VLAN dati, e l'altro alla VLAN Voice), e in corrispondenza del frutto dovrà essere presente un identificativo del punto rete, redatto in base agli standard precedentemente citati (gli identificativi degli uffici sono quelli indicati nel par Collocazione dei punti rete ) Armadi di permutazione I rack di permutazione saranno basati sulla tecnica 19 (482,6 mm) e corredati di due montanti laterali completamente preforati (doppia foratura) con passo multiplo di 1U (44,45 mm.) secondo norma IEC Ciò permetterà un assemblaggio standard sia per quanto riguarda il fissaggio dei permutatori e degli apparati sia per quanto riguarda gli spazi occupati in altezza. I rack saranno di tipo chiuso (armadio rack) e saranno del tipo rack a muro per tutte le installazioni tranne quelle dell'armadio di palazzo (a pavimento). Ogni armadio dovrà essere delle dimensioni tali da ospitare almeno il 30% in più delle postazioni di lavoro da collegare. Gli armadi rack saranno costituiti da una struttura portante in lamiera daccia io di almeno 2 mm di spessore, unita ad incastri ed imbullonata al tetto e al fondo in modo da essere totalmente smontabile all occorrenza. Il rivestimento superficiale sarà costituito da verniciatura con polvere termoindurente epossidica atossica applicato previo idoneo trattamento fosfatico atto a garantirne la desione allacc iaio. Il disegno della struttura sarà a parallelepipedo simmetrico rispetto al proprio asse, tale da permettere un accoppiamento laterale, anteriore e posteriore di più armadi anche a formare un angolo. Il disegno della struttura inoltre offrirà opportuno spazio libero ai lati dei montanti, in modo da permettere la canalizzazione di cavi e fibre rispettando il minimo raggio di curvatura da questi ammissibile. Ciascun armadio deve essere alimentato per mezzo di unade guata linea elettrica dedicata di sufficiente sezione (2500 W di carico elettrico), derivata dal quadro elettrico di pertinenza e sezionata dal relativo interruttore magnetotermico. 26/46

27 Armadio di palazzo L'armadio al piano terra deve essere un armadio a pavimento costituito da una struttura in lamiera d'acciaio passivata, pressopiegata ed elettrosaldata, basato sulla tecnica rack 19" (482,6 mm) e corredati di due montanti laterali completamente preforati (doppia foratura) con passo multiplo di 1U (44,45 mm). Altezza di circa 210 cm. (45 unità); Profondità minima 85 cm.; larghezza minima 19" (cm 48,26); ingresso cavi di impianto realizzato con tutte le porte chiuse ponendo in comunicazione la canalina passacavi con lo spazio interno dell'armadio; pannelli laterali rimovibili; porta posteriore metallica ed anteriore in plexiglass entrambe complete di serratura a chiave (tipo viro) ed in caso di necessità entrambe devono essere asportabili; pannello di alimentazione frontale con almeno n.1 presa schuko 10A 2P+T (interasse 19mm. diametro 4mm.) e n.1 presa UNEL 2P+T bivalente 10-16A entrambe a 220V - 50Hz; canalina di alimentazione interna posteriore con almeno n. 6 prese di tipo schuko 10A 2P+T (interasse 19mm. diametro 4mm.) ed almeno 6 di tipo UNEL 2P+T bivalente 10-16A; ventilatore superiore fisso; n.2 montanti anteriori e n.2 montanti posteriori con asole 9x9 per il fissaggio degli apparati con viti e dadi in gabbia; n. 2 ripiani, con montaggio anteriore e posteriore, di tipo estraibile per ospitare le apparecchiature per le quali non e' previsto il kit di montaggio a rack; n.3 barre orizzontali corredate di n.3 anelli passacavi ciascuna in posizione posteriore in corrispondenza dei ripiani per la guida dei cavi di alimentazione; l'armadio deve essere corredato di anelli passacavi laterali con fessura anteriore per la guida delle permute lungo l'altezza dell'armadio. L'intero sistema deve essere finalizzato a guidare le bretelle di permuta in una configurazione ordinata, impedendo che l'eccesso di lunghezza ostruisca i pannelli di permuta e gli apparati di rete Armadi di piano Gli armadi a parete devono avere le seguenti caratteristiche: Altezza minima 40 cm.(9 unità) Profondità minima 50 cm.; 27/46

28 larghezza utile minima 19" (cm 48,26); ingresso cavi di impianto dalla parte inferiore e superiore; apertura a tre moduli che consente di migliorare l'accesso per il cablaggio al suo interno; porta anteriore in plexiglass o in vetro tipo antinfortunistico completa di serratura a chiave (tipo viro); pannello di alimentazione frontale con almeno n.1 presa schuko 10A 2P+T (interasse 19mm. diametro 4mm.) e n.1 presa UNEL 2P+T bivalente 10-16A entrambe a 220V - 50Hz; n.2 montanti anteriori e n.2 montanti posteriori con asole 9x9 per il fissaggio degli apparati con viti e dadi in gabbia; n. 1 ripiano, con montaggio anteriore e posteriore, di tipo estraibile per ospitare le apparecchiature per le quali non è previsto il kit di montaggio a rack Norme per l installazione degli armadi Al fine di permettere una buona organizzazione del cablaggio ed una corretta tenuta dei cordoni di permutazione all interno dei ripartitori, dovrà essere installato un adeguato numero di pannelli guida cavi, in prossimità di pannelli di permutazione e parti in generale destinate ad accogliere permutazioni. Questi potranno essere del tipo: ad anelli incompleti, di altezza rack pari ad 1 unità, dotati di tre anelli di tenuta e di fessure mangia cavi per li nserimento dei cordoni verso l interno della carpenteria; a 4 anelli incompleti e di altezza rack pari a 2 unità; ad intercalare mangia cavi, di altezza rack pari ad 1 unità, realizzato con fessure per l inserimento dei cordoni di permutazione verso li nterno della carpenteria e dotate di sistema di protezione a spazzole. Il posizionamento, quantità e scelta dei pannelli guidacavi dovranno essere effettuati in modo da permettere l organizzazione del massimo numero di permutazioni prevedibili per le parti (patch-panel, switch) cui i rispettivi pannelli sono dedicati. All interno dei ripartitori, dovrà essere installato un adeguato numero di anelli passacavi per l organizzazione dei cordoni di permutazione negli spostamenti in verticale. Detti passacavi saranno del tipo ad anello incompleto, in metallo o in plastica, fissati sui montanti verticali rack e di dimensione adeguata ad ospitare le massimo numero di permutazioni previste e predisposte. Gli armadi saranno posizionati in maniera da permettere una distanza libera di circa 1 metro davanti, dietro, e ad un lato, se possibile. Se uno dei montanti deve essere accostato al muro, deve essere mantenuta una distanza minima di almeno 15 centimetri per consentire la gestione della salita di cavi. 28/46

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