Dalla meccanica del continuo alle Equazioni di Lagrange g per i solidi elastici. Dinamica delle Strutture Aerospaziali
|
|
- Cesare Pieri
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Dalla meccanica del continuo alle Equazioni di Lagrange g per i solidi elastici Franco Mastroddi dal Dinamica delle Strutture Aerospaziali Anno Accademico
2 SOMMARIO Richiami idi meccanica dei continui i( (solidi+fluidi) idi) Le equazioni di Lagrange per i solidi elastici lineari ENFASI SU: La scelta delle funzioni di base per le Equazioni di Lagrange g FEM v.s. variabili modali Pagina 2
3 Il problema elastico lineare dalla meccanica del continuo Struttura Modello (Laplace Domain) Pagina 3
4 Richiami di meccanica del continuo Diversi punti di vista per la descrizione delle granedzze di stato dei continui LAGRANGIANA EULERIANA Legate dal moto del continuo Cambio locale di coordinate dato dallo Jacobiano della trasformazione Derivata sostanziale (lagrangiana) Un integrale di una grandezza f su un volume di continuo che si muove può essere fatto Proprietà del determinante dello Jacobiano (teorema del trasporto di Reynolds) Pagina 4
5 Richiami di meccanica del continuo Equazione di continuità I postulato: per ogni volume materiale del continuo Conseguenze ( localizzazioni ): Conseguenza integrale (secondo teorema dl trasporto di Reynolds): Pagina 5
6 Richiami di meccanica del continuo Conservazione della quantità di moto e del Momento della quantità di moto II postulato: per ogni volume materiale del continuo Conseguenze ( localizzazioni ): esiste il tensore degli sforzi tale che III postulato: per ogni volume materiale Conseguenze: (applicando il Th. di Gauss ) Legge di conservazione dell energia meccanica con Pagina 6
7 Richiami di meccanica del continuo Conservazione dell energia IV postulato: per ogni volume materiale del continuo Conseguenze: (sottraendo la legge di cons. en. meccanica) Esiste il vettore flusso di calore tale che Utilizzando le precedenti e localizzando (1) Pagina 7
8 Richiami di meccanica del continuo Principio della Termodinamica per solidi V postulato (termodinamca): esistono le varabili di stato temperatura ed entropia tali che per ogni volume materiale del continuo (2) segno = per trasformazioni reversibili (Clausius) SOLIDO: continuo il cui stato è determinato dalla grandezza tensoriale deformazione e da una variabile scalare (ad. es,. entropia) L equazione di stato che fornisce l energia interna per un solido è Pertanto, se si definiscono e Poiché dalla (2) si può ricavare (3), l equazione dell energia (1) diventa per i solidi Contributo alla crescita di entropia dovuto al lavoro fatto dalla porzione irreversibile del tensore degli sforzi Pagina 8
9 Richiami di meccanica del continuo Solidi elastici Il solido è elastico se il lavoro compiuto sulla deformazione è reversibile, cioè, v. Eq. (3) (4) In assenza di flussi e sorgenti di calore la (3) da inoltre, cioè l entropia non è più variabile di stato per il solido. Se si esprime allora il lavoro fatto dagli stress interni si iha con Quindi per un solido elastico la legge di conser. dell energia meccanica diventa: Per solido elastico e lineare dal punto di vista costitutivo ( fisico ) in assenza di pre-stess el energia elastica locale Dunque per l energia elastica totale si ha in questo caso la forma quadratica: Pagina 9
10 Equazioni di Lagrange per Solidi elastici lineari Si consideri i un campo di spostamenti ti virtuali it per la struttura tt compatibili con i vincoli e lo si moltiplichi scalarmente per l equazione di Cauchy integrando sul volume del solido (5) Poiché sviluppando integrando sul volume e applicando il teorema di Gauss si ha sostituendo nella (5) si ha Se si pone quindi per il campo di spostamenti (ed il relativo virtuale) la (5) diviene un sistema di ODE (utilizzata l arbitrarietà dei ) Pagina 10
11 1 =Forze di inerzia La velocità è data da Equazioni di Lagrange per Solidi elastici lineari e l accelerazione Per cui 1 = con 2 =Forze esterne (body-forces) Se si assume che tali forze siano di natura conservativa (peso) allora e quindi 2 = con 3 =Forze di superficie (per esempio, Aerodinamiche) 3 = NB: spetterà alla modellazione aeroelastica esprimere tali forze generalizzate di superficie in funzione del moto e cioè delle Pagina 11
12 Equazioni di Lagrange per Solidi elastici lineari 4 =Forze di tensione interne del continuo elastico Per la simmetria del tensore degli sforzi 4 = e nell ipotesi di cinematica linearizzata da cui si ricava che Combinando quindi le precedenti e ricordando che per i solidi elastici, nella quale si è utilizzata la forma dell equazione di continuità che deriva dalla per l indipendenza delle variabili lagrangiane. Pagina 12
13 Assemblando i termini Equazioni di Lagrange per Solidi elastici lineari si ha finalmente Se si considera elasticità lineare (fisica e geometrica) è funzione quadratica delle Infatti, per il solido elastico lineare si ha (v. prec. con e con ) quindi con (NB: è matrice simmetrica e semidefinita positiva) Pagina 13
14 (5) DISCRETIZZAZIONE AGLI ELEMENTI FINITI Equazioni di Lagrange per Solidi elastici lineari funzioni tenda Rappresentano componenti di spostamento nel nodo n-imo Quindi troncando la (5) ad N numero finito di gradi di libertà si ha (6) Se associamo alla (6) il problema di autovalori: + IC I.C. per simmetria e positività delle matrici Pagina 14
15 Equazioni di Lagrange per Solidi elastici lineari Allora il problema di risposta libera 0 + I.C. se si cambiano coordinate lagrangiane e si premoltiplicano le equzioni per, utilizzando le relazioni di ortogonalità, diventa che ha come soluzione 0 Quindi la soluzione originaria è Se si considerasse come condizione iniziale un autovettore m-imo la soluzione è l autovettore e l autovalore coincidono con i concetti fisici di modi e frequenze proprie p di vibrazione l campo vettoriale degli spostamenti modale p-imo sarebbe dato dalla discretizzazione FEM Pagina 15
16 Equazioni di Lagrange per Solidi elastici lineari Parrebbe lecita la domanda: che eq. di Lagrange otterrei se usassi come funzioni di forma le cioè i modi approssimati agli EF? Si avrebbero in questo caso matrici di massa, rigidezza (legge Hook) e forze generalizzate: Cioè le stesse matrici diagonali ottenute mediante il processo di cambio di coordinate q. Dunque cambiare funzioni di forma o coordinate generalizzate sono operazioni duali ed Equicalenti. Cioè Base FEM Base modale Pagina 16
17 Equazioni di Lagrange per Solidi elastici lineari A parità di accuratezza, la velocità di convergenza globale della base modale (approssimata) alla soluzione esatta è maggiore della base FEM. AD ESEMPIO: Poiché la stabilità e la risposta aeroelastica di una configurazioni sono caratteristiche globali, la base modale è la tipica base lagrangiana utilizzata in aeroelasticità. Altra motivazione: a parità di accuratezza, si debbono calcolare meno forze generalizzate aerodinamiche essendo il calcolo aerodinamico l onere di calcolo maggiore ESEMPIO FILMATI ANALISI MODALE Dinamica delle Strutture Aerospaziali ANNO ACCADEMICO Pagina 17
Formulazione delle equazioni del moto per un sistema lineare a tre gradi di libertà. Proprietà delle matrici di rigidezza e di flessibilità
Formulazione delle equazioni del moto per un sistema lineare a tre gradi di libertà Proprietà delle matrici di rigidezza e di flessibilità Prof. Adolfo Santini - Dinamica delle Strutture Introduzione In
Dettagli1 Cinematica del punto Componenti intrinseche di velocità e accelerazione Moto piano in coordinate polari... 5
Indice 1 Cinematica del punto... 1 1.1 Componenti intrinseche di velocità e accelerazione... 3 1.2 Moto piano in coordinate polari... 5 2 Cinematica del corpo rigido... 9 2.1 Configurazioni rigide......
Dettagliderivando due volte rispetto al tempo:
DINAMICA RELATIVA Cinematica relativa: Teorema di Galileo: derivo: utilizzando le formule di Poisson: ricaviamo che: dunque la nostra velocità assoluta risulta: Teorema di Coriolis: derivando due volte
DettagliCompito del 14 giugno 2004
Compito del 14 giugno 004 Un disco omogeneo di raggio R e massa m rotola senza strisciare lungo l asse delle ascisse di un piano verticale. Il centro C del disco è collegato da una molla di costante elastica
DettagliEquazione dell'energia. Fenomeni di Trasporto
Equazione dell'energia Fenomeni di Trasporto 1 Trasporto convettivo di energia La portata volumetrica che attraversa l elemento di superficie ds perpendicolare all asse x è La portata di energia che attraversa
DettagliCostruzioni in zona sismica
Costruzioni in zona sismica Lezione 7 Sistemi a più gradi di libertà Il problema dinamico viene formulato con riferimento a strutture con un numero finito di gradi di libertà. Consideriamo le masse concentrate
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI PAVIA REGISTRO. DELLE LEZIONI-ESERCITAZIONI- SEMINARI Anno accademico 2011/12
REGISTRO DELLE LEZIONI-ESERCITAZIONI- SEMINARI Anno accademico 2011/12 Cognome e Nome BISI FULVIO Qualifica RICERCATORE CONFERMATO MAT/07 Insegnamento di FISICA MATEMATICA (500474) Impartito presso: Corso
DettagliAnalisi sismica di un sistema lineare viscoso a più gradi di libertà con il metodo dello Spettro di Risposta
Analisi sismica di un sistema lineare viscoso a più gradi di libertà con il metodo dello Spettro di Risposta Prof. Adolfo Santini - Dinamica delle Strutture 1 Analisi sismica con lo spettro di risposta
DettagliMarco Panareo. Appunti di Fisica. Meccanica e Termodinamica. Università degli Studi del Salento, Facoltà di Ingegneria
Marco Panareo Appunti di Fisica Meccanica e Termodinamica Università degli Studi del Salento, Facoltà di Ingegneria ii iii INTRODUZIONE Questa raccolta di appunti originati dalle lezioni di Fisica Generale
DettagliAnna Pandolfi Analisi Strutturale e Termica 4.1
Statica e Cinematica Ammissibili Deformazioni e sforzi sono detti virtuali (non necessariamente veri) quando sono rispettosi di determinate condizioni. Corpo in equilibrio nella configurazione deformata
DettagliR. BARBONI COSTRUZIONI AEROSPAZIALI L elemento finito
R. BARBONI COSRUZIONI AEROSPAZIALI 17 4. L elemento finito Nella realtà, aste, travi, piastre, gusci,... non sono sollecitati solo con carichi applicati ai loro estremi ed il loro comportamento non può
DettagliIl calcolo vettoriale: ripasso della somma e delle differenza tra vettori; prodotto scalare; prodotto vettoriale.
Anno scolastico: 2012-2013 Docente: Paola Carcano FISICA 2D Il calcolo vettoriale: ripasso della somma e delle differenza tra vettori; prodotto scalare; prodotto vettoriale. Le forze: le interazioni fondamentali;
DettagliSommario 1 VOLUME CAPITOLO 1 - Matrici 1 VOLUME CAPITOLO 3 - Geometria delle masse 1 VOLUME CAPITOLO 2 - Notazione indiciale
Sommario CAPITOLO 1 - Matrici...! Definizione! Matrici di tipo particolare Definizioni relative-! Definizioni ed operazioni fondamentali! Somma di matrici (o differenza)! Prodotto di due matrici! Prodotti
DettagliIndice. 2 Moto in una dimensione 2.1 Spostamento e velocità Accelerazione Moto uniformemente accelerato 37 2.
Indice Prefazione XI 1 Misura e vettori 1.1 Le origini della fisica 2 1.2 Unità di misura 3 1.3 Conversione di unità di misura 6 1.4 Dimensioni delle grandezze fisiche 7 1.5 Cifre significative e ordini
Dettagli% &% %% '%% +*% % %% %% % "+ %,-./ # %2,-%373,0 ") 0%
S1375 #$%%$&#% # $ % &% %% '%% ()*' % )% +*% % %% %% % + %,-./ %)%%)%0 +% )%%% %+% %)% + %)%% (0%% '#() #1 2334 56 %2,-%373,0 ) 0% +%/% 8 0 ++)0 9 ++ & -; 9 % 9< Limite di una funzione reale di variabile
DettagliA.A. 2014/2015 Corso di Algebra Lineare
A.A. 2014/2015 Corso di Algebra Lineare Stampato integrale delle lezioni Massimo Gobbino Indice Lezione 01: Vettori geometrici nel piano cartesiano. Operazioni tra vettori: somma, prodotto per un numero,
DettagliMECCANICA COMPUTAZIONALE DELLE STRUTTURE
MEANIA OMPUTAZIONALE DELLE STRUTTURE Elio Sacco DiMSAT Università di assino Tel: 0776.299659 Email: sacco@unicas.it Motivazione Fenomeno in natura Leggi della fisica Risoluzione (Meccanica computazionale)
DettagliPIANO DI STUDIO D ISTITUTO
PIANO DI STUDIO D ISTITUTO Materia: FISICA Casse 2 1 Quadrimestre Modulo 1 - RIPASSO INIZIALE Rappresentare graficamente nel piano cartesiano i risultati di un esperimento. Distinguere fra massa e peso
DettagliTEORIA DEI SISTEMI ANALISI DEI SISTEMI LTI
TEORIA DEI SISTEMI Laurea Specialistica in Ingegneria Meccatronica Laurea Specialistica in Ingegneria Gestionale Indirizzo Gestione Industriale TEORIA DEI SISTEMI ANALISI DEI SISTEMI LTI Ing. Cristian
DettagliFERRARI LUCI MARIANI PELISSETTO FISICA MECCANICA E TERMODINAMICA IDELSON-GNOCCHI
FERRARI LUCI MARIANI PELISSETTO FISICA Volume Primo MECCANICA E TERMODINAMICA IDELSON-GNOCCHI Autori VALERIA FERRARI Professore Ordinario di Fisica Teorica Dipartimento di Fisica Sapienza Università di
DettagliIndice. Fisica: una introduzione. Il moto in due dimensioni. Moto rettilineo. Le leggi del moto di Newton
Indice 1 Fisica: una introduzione 1.1 Parlare il linguaggio della fisica 2 1.2 Grandezze fisiche e unità di misura 3 1.3 Prefissi per le potenze di dieci e conversioni 7 1.4 Cifre significative 10 1.5
DettagliSISTEMI DI CONTROLLO CINEMATICA E DINAMICA DEI ROBOT
SISTEMI DI CONTROLLO Laurea Specialistica in Ingegneria Meccanica e del Veicolo SISTEMI DI CONTROLLO CINEMATICA E DINAMICA DEI ROBOT Ing. Cristian Secchi Tel. 0522 522235 e-mail: secchi.cristian@unimore.it
DettagliDEDUZIONE DEL TEOREMA DELL'ENERGIA CINETICA DELL EQUAZIONE SIMBOLICA DELLA DINAMICA
DEDUZIONE DEL TEOREMA DELL'ENERGIA CINETICA DELL EQUAZIONE SIMBOLICA DELLA DINAMICA Sia dato un sistema con vincoli lisci, bilaterali e FISSI. Ricaviamo, dall equazione simbolica della dinamica, il teorema
DettagliConoscenze FISICA LES CLASSE TERZA SAPERI MINIMI
FISICA LES SAPERI MINIMI CLASSE TERZA LE GRANDEZZE FISICHE E LA LORO MISURA Nuovi principi per indagare la natura. Il concetto di grandezza fisica. Misurare una grandezza fisica. L impossibilità di ottenere
DettagliTeoria dei mezzi continui
Teoria dei mezzi continui Il modello di un sistema continuo è un modello fenomenologico adatto a descrivere sistemi fisici macroscopici nei casi in cui le dimensione dei fenomeni osservati siano sufficientemente
DettagliInsegnante: Prof.ssa La Salandra Incoronata
LICEO SCIENTIFICO STATALE G. MARCONI FOGGIA PROGRAMMA DI Fisica Classe IVB Anno Scolastico 2014-2015 Insegnante: Prof.ssa La Salandra Incoronata TERMODINAMICA: LE LEGGIDEI GAS IDEALI E LA LORO INTERPRETAZIONE
DettagliMetodi di calcolo nella dinamica delle strutture
FRANCESCO CESARI Metodi di calcolo nella dinamica delle strutture PITAGOR~ EDITRICE BOLOGN~ ellunl AAlE --"-- -- ---~!'. di Architettura ersitano lstitito Unt~ E N E Z I A ostr B 769 BIBLIOTECA CENTRALE
DettagliIndice 1 Spazi a dimensione finita... 1 1.1 Primi esempi di strutture vettoriali... 1 1.2 Spazi vettoriali (a dimensione finita)...... 3 1.3 Matrici come trasformazioni lineari...... 5 1.4 Cambiamenti
DettagliElementi di Teoria dei Sistemi. Definizione di sistema dinamico. Cosa significa Dinamico? Sistema dinamico a tempo continuo
Parte 2, 1 Parte 2, 2 Elementi di Teoria dei Sistemi Definizione di sistema dinamico Parte 2, 3 Sistema dinamico a tempo continuo Cosa significa Dinamico? Parte 2, 4? e` univocamente determinata? Ingresso
DettagliDerivata materiale (Lagrangiana) e locale (Euleriana)
ispense di Meccanica dei Fluidi 0 0 det 0 = [ (0 ) + ( ( ) ) + (0 0 ) ] = 0. Pertanto, v e µ sono indipendenti tra loro e costituiscono una nuova base. Con essi è possibile descrivere altre grandezze,
Dettagliparametri della cinematica
Cinematica del punto Consideriamo il moto di una particella: per particella si intende sia un corpo puntiforme (ad es. un elettrone), sia un qualunque corpo esteso che si muove come una particella, ovvero
DettagliIISS Enzo Ferrari, Roma. Plesso Vallauri, Liceo delle Scienze Applicate. Programma svolto
IISS Enzo Ferrari, Roma Plesso Vallauri, Liceo delle Scienze Applicate Programma svolto ANNO SCOLASTICO: 2015-2016 DISCIPLINA: FISICA CLASSE: 2ª F DOCENTE: MICHAEL ROTONDO Richiami sulle grandezze fisiche,
DettagliRobotica industriale. Richiami di statica del corpo rigido. Prof. Paolo Rocco
Robotica industriale Richiami di statica del corpo rigido Prof. Paolo Rocco (paolo.rocco@polimi.it) Sistemi di forze P 1 P 2 F 1 F 2 F 3 F n Consideriamo un sistema di forze agenti su un corpo rigido.
DettagliUniversità degli Studi di Roma La Sapienza Facoltà di Ingegneria Aeronautica e dello Spazio Dipartimento di Ingegneria Aerospaziale ed Astronautica
Università degli Studi di Roma La Sapienza Facoltà di Ingegneria Aeronautica e dello Spazio Dipartimento di Ingegneria Aerospaziale ed Astronautica STIMA DI PARAMETRI DI AGGIORNAMENTO IN MODELLI DINAMICI
DettagliLavoro. Esempio. Definizione di lavoro. Lavoro motore e lavoro resistente. Lavoro compiuto da più forze ENERGIA, LAVORO E PRINCIPI DI CONSERVAZIONE
Lavoro ENERGIA, LAVORO E PRINCIPI DI CONSERVAZIONE Cos è il lavoro? Il lavoro è la grandezza fisica che mette in relazione spostamento e forza. Il lavoro dipende sia dalla direzione della forza sia dalla
DettagliCONTROLLO DI SISTEMI ROBOTICI Laurea Specialistica in Ingegneria Meccatronica
CONTROLLO DI SISTEMI ROBOTICI Laurea Specialistica in Ingegneria Meccatronica CONTROLLO DI SISTEMI ROBOTICI ANALISI DEI SISTEMI LTI Ing. Tel. 0522 522235 e-mail: secchi.cristian@unimore.it http://www.dismi.unimo.it/members/csecchi
Dettagliiv Indice c
Indice Prefazione ix 1 Numeri 1 1 Insiemi e logica 1 1.1 Concetti di base sugli insiemi 1 1.2 Un po di logica elementare 9 2 Sommatorie e coefficienti binomiali 13 2.1 Il simbolo di sommatoria 13 2.2 Fattoriale
DettagliCAPITOLO. 1 Gli strumenti di misura Gli errori di misura L incertezza nelle misure La scrittura di una misura 38
Indice LA MATEMATICA PER COMINCIARE 2 LA MISURA DI UNA GRANDEZZA 1 Le proporzioni 1 2 Le percentuali 2 3 Le potenze di 10 3 Proprietà delle potenze 3 4 Seno, coseno e tangente 5 5 I grafici 6 6 La proporzionalità
DettagliMeccanica dei Fluidi A. A. 2015/ II Semestre
1 Informazioni Meccanica dei Fluidi A. A. 2015/2016 - II Semestre Docente: Dr. Ing. Flavia Tauro Email: flavia.tauro@unitus.it Stanza: ex Facoltà di Agraria - 331 Tel.: 0761-357355 Ricevimento: per appuntamento
DettagliEQUAZIONI DIFFERENZIALI
Indice 1 EQUAZIONI DIFFERENZIALI 3 1.1 Equazioni fisicamente significative...................... 3 1.1.1 A cosa servono?............................. 3 1.1.2 Legge di Newton............................
Dettagli1 - Matrice delle masse e delle rigidezze
Cilc per tutti gli appunti (AUOMAZIONE RAAMENI ERMICI ACCIAIO SCIENZA delle COSRUZIONI ) e-mail per suggerimenti SEMPLICE ESEMPIO NUMERICO DEL MEODO DI ANALISI DINAMICA Si vuole qui chiarire con un semplice
DettagliDINAMICA DI SISTEMI AEROSPAZIALI Tema d esame 03 settembre 2012
DINAMICA DI SISTEMI AEROSPAZIAI Tema d esame 3 settembre 1 / Esercizio 1. Il meccanismo in figura presenta due aste / B identiche AB e CD di lunghezza e massa trascurabile. e F due aste sono incernierate
DettagliSommario. Prefazione... xi
Sommario Prefazione... xi Introduzione: alcune idee fondamentali...1 1 Relazioni...1 2 Funzioni...2 3 Ordinamenti...3 4 Estremo inferiore ed estremo superiore...4 5 Massimi e minimi di funzioni...5 Capitolo
DettagliLiceo Scientifico G.Galilei Piano di lavoro annuale a.s. 2016/2017 Classi 1^C - 1^E FISICA Prof.ssa Guerrini Claudia
Settembre/Novembre Liceo Scientifico G.Galilei Piano di lavoro annuale a.s. 2016/2017 Classi 1^C - 1^E FISICA U.D. 1 LE GRANDEZZE FISICHE La fisica e le leggi della natura. Il metodo sperimentale. Le grandezze
Dettagli1. Impostazione di un semplice modello FEM
Progettazione Assistita di Strutture Meccaniche 24/06/2011, pagina 1/5 Cognome: Anno accademico in cui si è seguito il corso Nome: [2010/2011] [2009/2010] [2008/2009] [........ ] Matricola: Componenti
DettagliINTRODUZIONE 11 INDICAZIONI PER I PARTECIPANTI AI CORSI ALPHA TEST 19
INDICE INTRODUZIONE 11 SUGGERIMENTI PER AFFRONTARE LA PROVA A TEST 13 Bando di concorso e informazioni sulla selezione...13 Regolamento e istruzioni per lo svolgimento della prova...13 Domande a risposta
DettagliDiario delle lezioni di Calcolo e Biostatistica (O-Z) - a.a. 2013/14 A. Teta
Diario delle lezioni di Calcolo e Biostatistica (O-Z) - a.a. 2013/14 A. Teta 1. (1/10 Lu.) Generalità sugli insiemi, operazioni di unione, intersezione e prodotto cartesiano. Insiemi numerici: naturali,
Dettagliii 1.20 Rango di una matrice Studio dei sistemi lineari Teoremi di Cramer e Rouché-Capelli......
Indice Prefazione vii 1 Matrici e sistemi lineari 1 1.1 Le matrici di numeri reali................. 1 1.2 Nomenclatura in uso per le matrici............ 3 1.3 Matrici ridotte per righe e matrici ridotte
Dettagli4 Analisi nel dominio del tempo delle rappresentazioni in
Indice del libro Alessandro Giua, Carla Seatzu Analisi dei sistemi dinamici, Springer-Verlag Italia, II edizione, 2009 Pagina web: http://www.diee.unica.it/giua/asd/ Prefazione.....................................................
DettagliProgramma dettagliato del corso di MECCANICA RAZIONALE Corso di Laurea in Ingegneria Civile
Programma dettagliato del corso di MECCANICA RAZIONALE Corso di Laurea in Ingegneria Civile Anno Accademico 2014-2015 A. Ponno (aggiornato al 9 gennaio 2015) 2 Ottobre 2014 1/10/14 Benvenuto, presentazione
DettagliMassa, temperatura, volume, densità sono grandezze scalari. La forza è una grandezza vettoriale
Le forze (2 a parte) Massa, temperatura, volume, densità sono grandezze scalari La forza è una grandezza vettoriale Scalari e vettori Si definiscono SCALARI le grandezze fisiche che sono del tutto caratterizzate
Dettagli29. Mezzi elastici RELAZIONE SFORZO-DEFORMAZIONE
29. Mezzi elastici I mezzi continui solidi sono caratterizzati da piccole deformazioni, che consentono di stabilire una relazione lineare tra sforzo e deformazione nota come legge di Hook. Linearizzando
DettagliPillole di Fluidodinamica e breve introduzione alla CFD
Pillole di Fluidodinamica e breve introduzione alla CFD ConoscereLinux - Modena Linux User Group Dr. D. Angeli diego.angeli@unimore.it Sommario 1 Introduzione 2 Equazioni di conservazione 3 CFD e griglie
DettagliOrario di ricevimento: martedì h. 10:30-12:30 giovedì h. 14:30-16:30
Corsi di Laurea di Ingegneria Lezioni del corso di Fondamenti di meccanica razionale tenute da Stefano Siboni, a.a. 2013/2014 Argomenti del corso Vettori di R 3, terne di riferimento cartesiane, vettori
DettagliS 2 S 1 S 3 S 4 B S 5. Figura 1: Cammini diversi per collegare i due punti A e B
1 ENERGI PTENZILE 1 Energia potenziale 1.1 orze conservative Se un punto materiale è sottoposto a una forza costante, cioè che non cambia qualunque sia la posizione che il punto materiale assume nello
DettagliEsercizio (tratto dal Problema 4.28 del Mazzoldi 2)
Esercizio (tratto dal Problema 4.28 del Mazzoldi 2) Un punto materiale di massa m = 20 gr scende lungo un piano inclinato liscio. Alla fine del piano inclinato scorre su un tratto orizzontale scabro (µ
DettagliUniversità dell Aquila - Ingegneria Prova Scritta di Fisica Generale I - 03/07/2015 Nome Cognome N. Matricola CFU
Università dell Aquila - Ingegneria Prova Scritta di Fisica Generale I - 03/07/2015 Nome Cognome N. Matricola CFU............ Tempo a disposizione (tre esercizi) 2 ore e 30 1 esercizio (esonero) 1 ora
DettagliFisica Main Training Lorenzo Manganaro
Fisica Main Training 2016-2017 Lorenzo Manganaro 18 lezioni: 3 blocchi 5+1 Programma: Meccanica (Cinematica Dinamica Energia e lavoro) Termodinamica Elettricità Magnetismo Elettromagnetismo Ottica geometrica
DettagliI.I.S MASCALUCIA PROGRAMMAZIONE DI FISICA LICEO CLASSICO A.S. 2009-2010
IIS MASCALUCIA PROGRAMMAZIONE DI FISICA LICEO CLASSICO AS 2009-2010 Modulo A Grandezze fisiche e misure Le basi dell algebra e dei numeri relativi Proporzionalità tra grandezze Calcolo di equivalenze tra
DettagliUniversità del Sannio
Università del Sannio Corso di Fisica 1 Lezione 6 Dinamica del punto materiale II Prof.ssa Stefania Petracca 1 Lavoro, energia cinetica, energie potenziali Le equazioni della dinamica permettono di determinare
DettagliDon Bosco 2014/15, Classe 3B - Primo compito in classe di Fisica
Don Bosco 014/15, Classe B - Primo compito in classe di Fisica 1. Enuncia il Teorema dell Energia Cinetica. Soluzione. Il lavoro della risultante delle forze agenti su un corpo che si sposta lungo una
DettagliCorso di Laurea in Ingegneria Civile Questionario di Fisica Generale A
Corso di Laurea in Ingegneria Civile Questionario di Fisica Generale A I vettori 1) Cosa si intende per grandezza scalare e per grandezza vettoriale? 2) Somma graficamente due vettori A, B. 3) Come è definito
DettagliLa notazione usata è quella usuale nel caso scalare, ed è estesa al caso generale. Consideriamo una forma quadratica:
. SU ALCUNI OPERAORI DI DERIVAZIONE Alcune operazioni tipiche dell analisi matematica hanno un diretto riscontro in termini matriciali. Consideriamo ad esempio una forma lineare: f() l l + l +..l n n ;
DettagliMetodi computazionali per i Minimi Quadrati
Metodi computazionali per i Minimi Quadrati Come introdotto in precedenza si considera la matrice. A causa di mal condizionamenti ed errori di inversione, si possono avere casi in cui il e quindi S sarebbe
DettagliFISICA E LABORATORIO INDIRIZZO C.A.T. CLASSE PRIMA. OBIETTIVI U. D. n 1.2: La rappresentazione di dati e fenomeni
FISICA E LABORATORIO INDIRIZZO C.A.T. CLASSE PRIMA Le competenze di base a conclusione dell obbligo di istruzione sono le seguenti: Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà
Dettaglix Indice Valutazione dell efficienza di isolamento delle vibrazioni Esercizio Determinaz
Indice 1 Modelli lineari ad 1 g.d.l. 1 1.1 Introduzione................................. 1 1.2 Equazione differenziale del moto..................... 1 1.3 Vibrazioni libere..............................
DettagliPremessa 1. Notazione e simbologia Notazione matriciale Notazione tensoriale Operazioni tensoriali in notazione matriciale 7
Premessa 1 Notazione e simbologia 3 0.1 Notazione matriciale 3 0.2 Notazione tensoriale 4 0.3 Operazioni tensoriali in notazione matriciale 7 Capitolo 7 La teoria delle travi 9 7.1 Le teorie strutturali
Dettagli3. Vettori, Spazi Vettoriali e Matrici
3. Vettori, Spazi Vettoriali e Matrici Vettori e Spazi Vettoriali Operazioni tra vettori Basi Trasformazioni ed Operatori Operazioni tra Matrici Autovalori ed autovettori Forme quadratiche, quadriche e
DettagliSistemi dinamici-parte 2 Parentesi di Poisson e trasformazioni canoniche
Sistemi dinamici-parte 2 Parentesi di e trasformazioni AM Cherubini 11 Maggio 2007 1 / 25 Analogamente a quanto fatto per i sistemi lagrangiani occorre definire, insieme alla struttura del sistema, anche
DettagliProgramma delle lezioni svolte nel corso CLEM di Matematica Generale, Lettere M-Z, Prof. F. Manzini.
Programma delle lezioni svolte nel corso CLEM di Matematica Generale, Lettere M-Z, Prof. F. Manzini. 1. Generalità sul corso e sulle modalità di esame. Insiemi ed operazioni sugli insiemi. Applicazioni
Dettagli1 Sistemi di riferimento
Università di Bologna - Corsi di Laurea Triennale in Ingegneria, II Facoltà - Cesena Esercitazioni del corso di Fisica Generale L-A Anno accademico 2006-2007 1 Sistemi di riferimento Le grandezze usate
DettagliProgramma di fisica. Classe 1^ sez. F A. S. 2015/2016. Docente: prof. ssa Laganà Filomena Donatella
Programma di fisica. Classe 1^ sez. F A. S. 2015/2016 Docente: prof. ssa Laganà Filomena Donatella MODULO 1: LE GRANDEZZE FISICHE. Notazione scientifica dei numeri, approssimazione, ordine di grandezza.
DettagliModello dinamico dei robot: approccio Lagrangiano
Corso di Robotica 2 Modello dinamico dei robot: approccio Lagrangiano Prof. Alessandro De Luca A. De Luca Modello dinamico esprime il legame tra forze generalizzate ut) agenti sul robot movimento del robot
Dettagli13. Piccole oscillazioni
3. Piccole oscillazioni Il moto di un sistema meccanico, soggetto a forze conservative, è approssimabile, nell intorno di un punto di minimo del potenziale, con quello del sistema linearizzato. Questa
DettagliAppendice 1. Spazi vettoriali
Appendice. Spazi vettoriali Indice Spazi vettoriali 2 2 Dipendenza lineare 2 3 Basi 3 4 Prodotto scalare 3 5 Applicazioni lineari 4 6 Applicazione lineare trasposta 5 7 Tensori 5 8 Decomposizione spettrale
DettagliI.I.S. MARGHERITA DI SAVOIA NAPOLI ANNO SCOLASTICO 2015/2016 CLASSE IV SEZ. CL INDIRIZZO LICEO LINGUISTICO PROGRAMMA DI MATEMATICA
CLASSE IV SEZ. CL INDIRIZZO LICEO LINGUISTICO PROGRAMMA DI MATEMATICA ALGEBRA RICHIAMI SU EQUAZIONI DI II GRADO (COMPLETE ED INCOMPLETE) E SULLE PRINCIPALI OPERAZIONI CON I RADICALI RICHIAMI SU DISEQUAZIONI
DettagliIl TEOREMA DI TRASPORTO DI REYNOLDS
CAPITOLO 4. Il TEOREMA DI TRASPORTO DI REYNOLDS 4.1 Il Teorema di Trasporto di Reynolds Le leggi di conservazione della Massa, della Quantità di Moto (Momentum) e dell Energia costituiscono le relazioni
DettagliMODULO: CONTINUITÀ (9 ore)
MODULO: CONTINUITÀ (9 ore) 1. Osservare e identificare fenomeni. 2. Fare esperienza e rendere ragione dei vari aspetti del metodo sperimentale, dove l esperimento è inteso come dell affidabilità di un
DettagliLibro di testo di riferimento dei capitoli sotto elencati: P. Mazzoldi, M. Nigro, C. Voci Fisica Volume I, II Edizione, 2008 EdiSES
PROGRAMMA DEL CORSO DI FISICA 1 PER INGEGNERIA BIOMEDICA, DELL INFORMAZIONE, ELETTRONICA E INFORMATICA (CANALE 3) Anno Accademico 2015-2016 Prof. Giampiero Naletto Libro di testo di riferimento dei capitoli
DettagliTempi Moduli Unità /Segmenti. 2.1 La conservazione dell energia meccanica
PERCORSO FORMATIVO DEL 3 ANNO - CLASSE 3 A L LSSA A. S. 2015/2016 Tempi Moduli Unità /Segmenti MODULO 0: Ripasso e consolidamento di argomenti del biennio MODULO 1: Il moto dei corpi e le forze. (Seconda
DettagliLAVORO ED ENERGIA. Dott.ssa Silvia Rainò
1 LAVORO ED ENERGIA Dott.ssa Silvia Rainò Lavoro ed Energia 2 Consideriamo il moto di un oggetto vincolato a muoversi su una traiettoria prestabilita, ad esempio: Un treno vincolato a muoversi sui binari.
DettagliPROFILO IN USCITA PER IL PRIM0 ANNO FISICA Sezioni internazionale ad opzione Inglese (L,M,N,O,P,Q)
PROFILO IN USCITA PER IL PRIM0 ANNO Premessa Come stabilito dal Collegio dei docenti e conformemente con gli obiettivi della attuale sperimentazione, la programmazione seguirà, principalmente, la scansione
DettagliTest di autovalutazione
Test i autovalutazione Marco Mougno Corso i laurea in Ingegneria per l Ambiente, le Risorse e il Territorio Facoltà i Ingegneria, Università i Firenze Via S. Marta 3, 5139 Firenze, Italia email: marco.mougno@unifi.it
DettagliPROVA SCRITTA DI MECCANICA RAZIONALE (9 gennaio 2015) (C.d.L. Ing. Civile [L-Z] e C.d.L. Ing. Edile/Architettura Prof. A.
PRV SCRITT DI MECCNIC RZINLE (9 gennaio 2015) In un piano verticale, un disco D omogeneo (massa m, raggio r), rotola senza strisciare sull asse ; al suo centro è incernierata un asta omogenea (massa m,
DettagliLe lettere x, y, z rappresentano i segnali nei vari rami.
Regole per l elaborazione di schemi a blocchi Oltre alle tre fondamentali precedenti regole (cascata, parallelo, retroazione), ne esiste una serie ulteriore che consente di semplificare i sistemi complessi,
DettagliPROFILO IN USCITA PER IL TERZO ANNO FISICA Sezioni internazionale Francese-Tedesca ad indirizzo scientifico
PROFILO IN USCITA PER IL TERZO ANNO I vettori: componenti cartesiane, algebra dei vettori Il moto nel piano Moto circolare uniforme ed uniformemente accelerato Moto parabolico Il vettore forza Equilibrio
DettagliCORSO DI LAUREA IN SCIENZE BIOLOGICHE Secondo Compitino di FISICA 15 giugno 2012
CORSO DI LAUREA IN SCIENZE BIOLOGICHE Secondo Compitino di FISICA 15 giugno 01 1) FLUIDI: Un blocchetto di legno (densità 0,75 g/ cm 3 ) di dimensioni esterne (10x0x5)cm 3 è trattenuto mediante una fune
DettagliLiceo Scientifico Mariano IV d'arborea Oristano. Anno Scolastico Classe 1^B sportivo. Programma svolto di MATEMATICA
Liceo Scientifico Mariano IV d'arborea Oristano Anno Scolastico 2015-16 Classe 1^B sportivo Programma svolto di MATEMATICA insegnante: Paolo Marongiu ALGEBRA Insiemi numerici I numeri naturali. Operazioni
Dettagli15/04/2014. Serway, Jewett Principi di Fisica IV Ed. Capitolo 8. Generalizziamo, considerando due particelle interagenti.
Serway, Jewett Principi di Fisica IV Ed. Capitolo 8 Esempio arciere su una superficie ghiacciata che scocca la freccia: l arciere (60 kg) esercita una forza sulla freccia 0.5 kg (che parte in avanti con
DettagliEsercitazioni di Meccanica Razionale
Esercitazioni di Meccanica Razionale a.a. 2002/2003 Meccanica analitica I parte Maria Grazia Naso naso@ing.unibs.it Dipartimento di Matematica Università degli Studi di Brescia Esercitazioni di Meccanica
DettagliPROGRAMMA DI FISICA I LICEO SEZ. F
IIS Via Silvestri, 301 sede associata : liceo scientifico Anno scolastico 2015/2016 PROGRAMMA DI FISICA I LICEO SEZ. F Testo adottato: B. Consonni Nuovo I perché della fisica volume unico - Tramontana
DettagliLaboratorio di Simulazione Atomistica e Fluidodinamica. Equazione di Stokes e soluzione numerica col metodo degli elementi di contorno
Laboratorio di Simulazione Atomistica e Fluidodinamica Equazione di Stokes e soluzione numerica col metodo degli elementi di contorno Equazione di Stokes Struttura della lezione: Equazione di Navier Stokes
DettagliPROBLEMI NON-LINEARI NEL CALCOLO STRUTTURALE
PROBLEMI NON-LINEARI NEL CALCOLO STRUTTURALE 1/ Non-linearità geometrica: spostamenti e deformazioni finiti / Non-linearità materiale: legge costitutiva non-lineare, plasticità, meccanica del danno, ipoelasticità,
DettagliEsercizio (tratto dal problema 7.36 del Mazzoldi 2)
Esercizio (tratto dal problema 7.36 del Mazzoldi 2) Un disco di massa m D = 2.4 Kg e raggio R = 6 cm ruota attorno all asse verticale passante per il centro con velocità angolare costante ω = 0 s. ll istante
DettagliMECCANICA COMPUTAZIONALE
MECCANICA COMPUTAZIONALE Capitolo 1 Introduzione Rev. 21 aprile 2008 (rev. 21/04/2008) Capitolo 1: 1/28 Argomenti trattati nel capitolo 1 Esempi di problemi strutturali complessi Limiti degli approcci
DettagliPIANO DI LAVORO DEL PROFESSORE
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE IRIS VERSARI Cesano Maderno (MI) PIANO DI LAVORO DEL PROFESSORE Indirizzo: x LICEO SCIENTIFICO LICEO SCIENTIFICO Scienze Applicate LICEO SCIENZE UMANE ISTITUTO
DettagliDinamica delle Strutture
Corso di Laurea magistrale in Ingegneria Civile e per l Ambiente e il Territorio Dinamica delle Strutture Prof. Adolfo SANTINI Ing. Francesco NUCERA Prof. Adolfo Santini - Dinamica delle Strutture 1 Dinamica
Dettagliparte i a - la teoria 13
3 parte i a - la teoria 13 CAPITOLO 1 - LE TENSOSTRUTTURE 13 1.1 - introduzione 13 1.2 - caratteristiche delle tensostrutture 17 1.3 - obiettivi della tesi 21 capitolo 2 - il sistema strutturale 22 2.1
Dettagliẋ 1 = 2x 1 + (sen 2 (x 1 ) + 1)x 2 + 2u (1) y = x 1
Alcuni esercizi risolti su: - calcolo dell equilibrio di un sistema lineare e valutazione delle proprietà di stabilità dell equilibrio attraverso linearizzazione - calcolo del movimento dello stato e dell
DettagliEsercizi di Geometria - 2
Esercizi di Geometria - 2 Samuele Mongodi - s.mongodi@sns.it La prima sezione contiene alcune domande aperte e alcune domande verofalso, come quelle che potrebbero capitare nel test. E consigliabile, nel
Dettagli