Salute in tutte le politiche: Prospettive di lavoro comune
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- Ada Volpi
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1 Verso un profilo di salute della ASL BT: focus sulle patologie croniche non neoplastiche Trani, 9 luglio 2015 Salute in tutte le politiche: Prospettive di lavoro comune Lucia Bisceglia
2 Profilo di salute Descrizione (dimensioni, flussi informativi, indicatori, cause, periodo temporale, area geografica, metodi) Determinanti Contesto
3 Obiettivi e strumenti della programmazione Governo del Sistema Efficacia Efficienza Equità Sostenibilità Crisi socio-economica Definanziamento SSN Conoscenza Dinamiche del bisogno Dinamiche del consumo Dinamiche dell offerta Dinamiche della spesa Modifiche bisogni Invecchiamento popolazione Piano rientro
4 I determinanti della salute da Dahlgren G., M. Whitehead. Policies and strategies to promote equity in health, WHO, 1992 determinanti distali determinanti prossimali
5 170,0 Indice di vecchiaia rapporto tra popolazione di 65 anni e più e popolazione di età 0-14 anni, per ,0 150,0 140,0 130,0 120,0 144,1 144,8 145,7 126,0 120,1 122,6 148,6 130,3 151,4 134,6 154,1 139,9 157,7 145,9 Puglia Sud Italia 110,0 100,0 rapporto tra la popolazione in età non attiva (0-14 anni e 65 anni e più) e la popolazione in età attiva (15-64 anni), per ,0 55,0 54,0 53,0 52,0 51,0 50,0 49,0 48,0 47,0 46,0 52,4 49,9 49,9 52,7 52,8 50,2 53,5 50,7 90,0 80,0 Indice di dipendenza strutturale 54,2 51,3 54,6 52, ,1 52,8 Puglia Sud Italia 83,9 79,2 Speranza di vita alla nascita Puglia Vita media Femmine Maschi 84,3 84,3 84,5 84,6 84,8 79,7 79,7 80,0 80,2 80,
6 AReS 2013 Distribuzione della popolazione per età e classe diagnostica
7 Uno strumento per la valutazione: Banca Dati Assistito selezionati con iscrizione attiva in almeno un giorno dell anno SOLO in AA Anagrafe Assistibili Anagrafe SOGEI SDO Farmaceutica Specialistica Che hanno almeno 2 prestazioni in Puglia non in mobilità attiva SOLO in SOGEI Attività realizzata con fondi FERS
8 % Ass. % Valore N. Ass. Valore procapite Valore totale Deceduto 0,7 6, , Cronico 39,4 77, , Non cronico 42,3 16, , Non consumatore 17, (#) Gli assistibili cronici non consumatori, sono stati inseriti nella categoria «non consumatore». Gli assistiti cronici/non cronici/non consumatori deceduti sono stati tutti raggruppati nella categoria «deceduti» Le cronicità vengono calcolate qui con il metodo CREG (Chronic Related, Groups) e comprendono: Trapianti, Insufficienza Renale Cronica, HIV, Neoplasie, Diabete, Malattie Cardiovascolari, Broncopneumopatie, Gastro ed epatopatie, malattie neurologiche, malattie autoimmuni, malattie endocrino-metaboliche N % Senza prestazioni ,6 Almeno 1 ricovero ,2 Almeno 1 prest. Spec ,4 Almeno 1 Ricetta farm ,5
9 Distribuzione valore tariffario pro capite Regione Puglia, anno 2011 per numero di cronicità (valori in euro) 9
10 % > 65 anni
11 L offerta sembra condizionare il consumo ma soddisfa il bisogno?
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13 I determinanti prossimali numero di anni persi a causa della malattia, per disabilità o per morte prematura
14 Determinanti prossimali: stili di vita Adulti in eccesso di peso (per 100 ab.) Italia Sud Puglia
15 Determinanti distali: le politiche di sviluppo economico, di industrializzazione, di tutela ambientale
16 Determinanti distali: Condizioni socio-economiche 25 Tasso disoccupazione 15+ M+F Puglia Italia Sud %pop.con almeno licenza media inferiore M+F 30 Incidenza della povertà (persone) Puglia Italia Sud 20 Puglia Italia Sud
17 Determinanti distali e interazione tra determinanti
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19 POSIZIONE SOCIALE = CONTROLLO Cosa e quanto si pretende da me? Sono libero di decidere come rispondere? Ricevo una remunerazione adeguata? Posso contare su qualche aiuto? Cosa e quanto si pretende da me? Sono libero di decidere come rispondere? Ricevo una remunerazione adeguata? Posso contare su qualche aiuto? G. Costa, 2015
20 Controllo su status
21 Dose fattori di rischio
22 Dose fattori di rischio
23 Dose fattori di rischio
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25 Stato salute
26 Accesso servizi e esiti
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29 Differenze sociali 5 nella salute a Torino tra gli uomini negli anni 2000 Titolo di studio Incidenza infarto 1 Prevalenza diabete 2 Letalità in malati di tumore colon 3 Mortalità 4 Alto Medio Basso aggiustato per età, area di nascita, reddito, status, area (Petrelli, 2006) 2 aggiustato per età e reddito (Gnavi, 2007) 3 aggiustato per età e area di nascita (Spadea, 2005) 4 aggiustato per età, qualità della casa, area di nascita, periodo di calendario (Marinacci, 2004) 5 tutte le differenze sono statisticamente significative (p<0,005)
30 Quale modello di assistenza, quali servizi? Incremento numerosità popolazione anziana Modificazione dei bisogni di salute Aumento del consumo di prestazioni Incremento costi Quali interventi, su quali determinanti? Sanità Cambio di paradigma Salute
31 Alcune considerazioni Tenere conto della molteplicità dei determinanti e del loro impatto serve a definire le priorità di intervento Conoscere i meccanismi attraverso cui i determinanti agiscono è utile per individuare le strategie di intervento Le conoscenze non sono mai abbastanza, ma la complessità non è un alibi L elaborazione dei piani di intervento sui singoli determinanti deve tener conto della possibile ricaduta sugli altri fattori di rischio La salute non è (solo) sanità ma si produce come risultato dell intersezione di tutte le politiche I risultati possono essere raggiunti solo attraverso l integrazione, la sinergia, la condivisione
32 Lo schema di Salute in Tutte le Politiche Determinanti sociali come oggetto diretto del bisogno e delle politiche bisogno e politiche del lavoro posizione sociale stress sindrome metabolica Bisogno/ Politica Determinanti Fattori rischio Salute mobilità/ trasporti veicoli eurozero polveri sottili infarto Determinanti sociali come modificatori di effetto
33 Decessi nel trimestre estivo nella popolazione torinese femminile, di età >=75 anni, clinicamente suscettibile 2003 vs Ors adj x età(ic 95%) Non sole non deprivate 1.36 (0.98;1.89) deprivate 1.53 (1.03;2.25) Coppie non deprivate 0.92 (0.58;1.45) deprivate 2.01* (0.98;4.07) Soli con figli a Torino non deprivate 1.27 (0.88;1.82) deprivate 1.28 (0.80;2.04) Soli senza figli a Torino non deprivate 1.24 (0.97;1.59) deprivate 1.50 (1.09;2.08) Istituzionalizzate non deprivate 2.44 (1.40;4.27) deprivate 3.51 (2.26;5.46) *modificazione d effetto p<0.06 Marinacci 2010
34 Percentuale % donne di donne asintomatiche di anni che, assenza di sintomi con o disturbi, almeno si sono sottoposte a mammografia, per titolo di studio e ripartizione geografica - Anni e istruzione una mammografia mammografia donne anni % aumento maturità e laurea 70,0 79,3 13,3 media inf. 66,7 73,6 10,3 elementare 51,8 65,5 26,4 L offerta di iniziativa è più idonea a moderare la vulnerabilità sociale rispetto all offerta di attesa Italia 58,1 71,0 22,2 G. Costa da Istat, 2006
35 Quali indicazioni per le politiche: integrazione e intersettorialità Istruzione Contrasto ai fattori di rischio Ambiente Mobilità Salute Incentivazione alla vita attiva Promozione di corretta alimentazione Supporto reti sociali Sostegno per le condizioni di deprivazione materiale Innovazione e ricerca Turismo Agricoltura Welfare Politiche economiche
36 Le iniziative di rete esperienze in Regione Puglia
37 Le iniziative di rete esperienze in Regione Puglia
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39 Le esperienze in Regione Puglia Norme a tutela della salute, dell ambiente e del territorio sulle emissioni industriali inquinanti per le aree pugliesi già dichiarate a elevato rischio ambientale(l.r. 21/2012) - vds Il nuovo Piano Regionale di Prevenzione, orientato alla trasversalità delle politiche e all integrazione delle competenze Implementazione health equity audit: CCM health equity audit nei Piani Regionali di Prevenzione in Italia Corso di formazione ottobre 2015 le disuguaglianze di salute evitabili e le azioni di contrasto
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