ALIMENTAZIONE DELLE DIVERSE SPECIE PUNTI FONDAMENTALI ABITUDINI ALIMENTARI CAPACITÀ DI INGESTIONE FABBISOGNI NELLE DIVERSE FASI
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- Erico Piccolo
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1 ALIMENTAZIONE DELLE DIVERSE SPECIE PUNTI FONDAMENTALI ABITUDINI ALIMENTARI CAPACITÀ DI INGESTIONE FABBISOGNI NELLE DIVERSE FASI FISIOLOGICHE-PRODUTTIVE DEGLI ANIMALI (energia, proteine, vit., min.) PRINCIPALI ALIMENTI UTILIZZATI RAPPORTO FORAGGI/CONCENTRATI F/C PRECAUZIONI UTILI
2 ALIMENTAZIONE DELLE DIVERSE SPECIE PUNTI FONDAMENTALI ABITUDINI ALIMENTARI VARIANO DA SPECIE A SPECIE CAPACITÀ DI SELEZIONARE GLI ALIMENTI PRENSIONE ALIMENTARE CARATTERISTICHE MORFOFUNZIONALI APPARATO DIGERENTE TIPO DI MASTICAZIONE (accurata: piccoli ruminanti, cavallo; sommaria: bovini)
3 ALIMENTAZIONE DELLE DIVERSE SPECIE PUNTI FONDAMENTALI CAPACITÀ DI INGESTIONE (SS) E FABBISOGNI NUTRITIVI (energia, proteine/sost. azotate, vit., min. ecc.) connessi alla specie nell ambito della stessa specie varia con: mole corporea, stato fisiologico/produzione (accrescimento, gravidanza, lattazione, deposizione ecc.) attività fisica svolta (lavoro)
4 ABITUDINI ALIMENTARI DEL CAVALLO QUANTO MANGIA UN CAVALLO? STOMACO MOLTO PICCOLO; CAPACITÀ 7-9% DEL TRATTO GASTROINTESTINALE IL TEMPO DEDICATO AL PASCOLO VARIA DAL 50 AL 70% NELLE 24 ORE ALIMENTAZIONE AD LIBITUM DI QUALSIASI NATURA (fieno, cereali o alimento completo pellettato) CADENZA DI 1 ORA DI GIORNO E DI 2-3 ORE DI NOTTE QUANTITÀ DI FORAGGIO INGERITA DEVE ESSERE SEMPRE LA MASSIMA POSSIBILE FORAGGIO ALMENO 1 KG DI S. S./q PV RACCOMANDATO NORMALMENTE PER EVITARE INCONVENIENTI ASSOLUTAMENTE FORAGGIO MAI INFERIORE A g DI S.S./q PV IN CASO DI MALESSERE, CHE COMPORTA RIDUZIONE DI INGESTIONE ALIMENTARE, IL PRIMO ALIMENTO ESCLUSO È IL FORAGGIO. POSSIBILI CONSEGUENZE: ALTERAZIONE EQUILIBRIO MICROBICO CRASSO, ECCESSIVA PRODUZIONE DI GAS, PRODUZIONE SOSTANZE IRRITANTI/TOSSICHE, COLICHE, PODOFLEMMATITI ACUTE, ALTERAZIONE DELLA FERMENTAZIONE DELLA FIBRA PREVENZIONE COLICHE DI ORIGINE ALIMENTARE: Disponibilità costante di fieno lungo a volontà Pasti frequenti e regolari Minimo indispensabile di cereali APPORTO CEREALI DEVE ESSERE LIMITATO A 500 g/q PV PER PASTO. FORTE RISCHIO AUMENTO AMIDO INDIGERITO E NON ASSORBITO
5 Sviluppo relativo delle diverse porzioni del canale alimentare, espresse in percentuale rispetto alla capacità totale dell apparato digerente (Aguggini et al., 1992) Porzione Cavallo Bovino Suino Carnivori Stomaco 9% 71% 29% 63% Tenue 21% (22m) 18% (46m) 33% (18m) 23% (4m) Cieco 16% 3% 8% 2% Colon e retto 54% 8% 30% 12%
6 CAPACITÀ DI INGESTIONE NEL CAVALLO kg ss/q pv ALIMENTI kg ss/q pv Foraggi verdi 1,8-2,1 Fieni graminacee o prato stabile 1,7-2,1 Fieni leguminose 2,1-2,3 Paglie 1,2-1,5 INSILATI DI MAIS BUONA QUALITÀ ss 25% 0,9-1,2 ss 35% 1,2-1,6 INSILATI DI ERBA BUONA QUALITÀ ss 25% 1,2-1,5 ss 35% 1,2-1,7
7 CAPACITÀ DI INGESTIONE NEL CAVALLO kg ss/q pv ADULTI kg ss/q pv Mantenimento 1,5-2,0 Lavoro leggero 1,5-2,5 Lavoro moderato 1,75-2,5 Lavoro intenso 2,0-3,0 Stalloni in attività riproduttiva 1,5-2,5 Cavalle gravide fino a 9 mesi 1,5-2,0 Cavalle gravide da 9 a 10 mesi 1,5-2,0 Cavalle gravide 11 mese 1,5-2,0 Cavalle in lattazione fino a 3 mesi 2,5-3,0 Cavalle in lattazione dopo il 3 mese 2,0-2,5
8 CAPACITÀ DI INGESTIONE NEL CAVALLO (kg ss/q pv) PULEDRI IN ACCRESCIMENTO 2-4 mese allattanti in aggiunta al latte 0,5-0,7 Svezzati a 4 mesi 2,5-3,5 Svezzati a 6 mesi 2,5-3,5 Puledri a 12 mesi 2,0-3,0 Puledri a 18 mesi 2,0-2,75 Puledri a 2 anni 2,0-2,5
9 ALIMENTAZIONE DEL CAVALLO energia microrganismi crasso Fibra digeribile AGV energia per il cavallo motilità gastrointestinale Fibra indigeribile ph intestino crasso funzionalità gastrointestinale Aumento concentrati: lattazione, accrescimento, lavoro intenso Rapporto F/C SEMPRE A FAVORE FORAGGI almeno 1:1 Se si riduce assunzione foraggi ridurre concentrati Ingestione eccessiva carboidrati di riserva (cereali) in breve tempo Diarree, coliche, podoflemmatiti acute, zoppie Ingestione eccessiva carboidrati di riserva (cereali) a lungo termine iperattività miopatie da sforzo obesità
10 ALIMENTAZIONE DEL CAVALLO attività intensa somministrare concentrati 4-5 ore prima del lavoro somministrare concentrati in più aliquote giornaliere quando superano 500g/qPV non alimentare per almeno 1 ora dopo la fine di esercizio faticoso ridurre i concentrati nelle giornate di riposo è opportuna comunque moderata attività CAMBIAMENTI ALIMENTAZIONE GRADUALI sostituzione fieno 25% ogni 2 giorni passaggio fieno pascolo aumento graduale 1 ora tempo di pascolamento fino al 4-5 giorno aumento quota concentrati g/giorno
11 ALIMENTAZIONE DEL CAVALLO ALIMENTI COMUNEMENTE UTILIZZATI PASCOLO anche in relazione all attività ed alla gestione (animali a riposo; fattrici*; puledri svezzati*) FIENO (prato, graminacee, leguminose) INSILATI (solo di ottima qualità) FIENOSILO (si sta diffondendo, qualità migliore di insilati) AVENA (dopo lavaggio) ALTRE GRANELLE DI CEREALI (+ energia; amido digeribile; trattamenti) MISCELE AZIENDALI DI GRANELLE MANGIMI COMPOSTI DEL COMMERCIO FRUTTA ED ORTAGGI FRESCHI MANGIME CUBETTATO COMPLETO
12 ALIMENTAZIONE CAVALLO LA CAUSA PIÙ FREQUENTE DI PATOLOGIE DI ORIGINE O A SFONDO ALIMENTARE SONO ERRORI DI MANAGEMENT ALIMENTARE non la scarsa qualità degli alimenti o errato razionamento DISPONIBILITÀ ALIMENTI/DISTANZA TRA I PASTI CONCENTRATI < 500g/q PV/pasto CAMBIAMENTI GRADUALI (anche solo cambio fieno) PASSAGGIO GRADUALE DA ALIMENTI CONSERVATI A PASCOLO
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