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1 Politecnico di Milano Facoltà del Design Open lecture Design of the other Things Anno accademico Docente: Stefano Maffei Cultori: Massimo Bianchini Ursula Borroni Beatrice Villari Gruppo Whooo Serena Camere Elena Cassella Alessia Gasperi Eloisa Libera Riccardo Liporace Giulia Pretti Marco Redaelli Arpanet: dalla rete militare al Web 3.0

2 Introduzione La simulazione è seducente ma, se non la capisci inganna. La storia di internet ha avuto un corso parallelo alla Storia contemporanea ufficiale.lo sbarco dell uomo sulla Luna è stato indubbiamente l evento che ha caratterizzato il 1969 come l alba di una nuova era. Esiste almeno un altro motivo perché lo si possa ritenere epocale: il 1969 è l anno di nascita di Internet.Nei primi anni Internet vide la sua evoluzione tra il mondo scientifico Universitario e quello militare. Nel 1983 si crearono 2 reti separate, una a carattere militare (Milnet), e una carattere scientifico (Arpanet), che non aveva alcun limite di connettività. Il 1989 è l anno in cui Internet compie grosse evoluzioni in termini di diffusione, questo anche grazie ai preconcetti culturali che vengono superati con l abbattimento del muro di Berlino. Oggi grazie a Internet si può avere accesso all informazione da qualsiasi punto del pianeta, ma non per questo il Terzo mondo ha ridotto il divario digitale che lo separa dal mondo sviluppato. Internet ha contribuito a modificare l economia mondiale, ma al prezzo di incidenti di percorso di elevata gravità, come la bolla speculativa della fine degli anni novanta.questo parallelo con la storia crea però una controversia da tenere in considerazione.internet rimarrà sempre e comunque una simulazione, con la possibilità di creare un divario sempre maggiore con il mondo reale.

3 Arpanet Le origini di Internet si trovano in Arpanet, una rete di computer costituita nel settembre del 1969 negli Usa da Arpa (Advanced Research Projects Agency). ARPA fu creata nel 1958 dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti per dare modo di ampliare e sviluppare la ricerca, soprattutto all indomani del superamento tecnologico dell Unione Sovietica, che lanciò il primo satellite (Sputnik) nel 1957, conquistando i cieli americani: quando la NASA le subentrò nella gestione dei programmi spaziali l ARPA assunse il controllo di tutte le ricerche scientifiche a lungo termine in campo militare. Verso il 1965 l ARPA iniziò ad avere dei seri problemi di gestione: aveva diversi computer sparsi in varie sedi (tutti molto costosi) che non potevano parlarsi: non avrebbero potuto farlo nemmeno se fossero stati nella stessa stanza. Scambiare file fra loro era quasi impossibile, per via dei formati di archiviazione completamente diversi che ognuno di essi usava, quindi era necessario molto tempo e molto lavoro per passare dati fra i vari computer, per non parlare dello sforzo necessario per portare e adattare i programmi da un computer all altro. Per questo Bob Taylor, allora direttore della divisione informatica dell ARPA, affrontò il problema in modo radicale. Nel 1966 parlò con Charlie Hertzfeld, l allora direttore dell ARPA, e ottenne uno stanziamento di un milione di dollari per il progetto ARPANET. ARPANET venne pianificato e realizzato dall IPTO (Information Processing Techniques Office). Questo dipartimento fu gestito in principio da Joseph Licklider, psicologo prima, scienziato informatico poi, al MIT (Massachusetts Institute of Technology) di Boston. ARPANET sarebbe servita a condividere online il tempo di utilizzazione del computer tra i diversi centri di elaborazione dati e i gruppi di ricerca per l agenzia. L IPTO si basò su una tecnologia rivoluzionaria: la commutazione di pacchetto (packet switching), sviluppata da Paul Baran alla RAND corporation e da Donald Davies al British National Physical Laboratory. Si puntava ad un network invulnerabile ad un attacco nucleare. Così, nell ottobre 1969 Leonard Kleinrock, titolare del laboratorio della UCLA, fu incaricato di creare il primo collegamento telefonico da computer a computer fra l Università della California di Los Angeles e lo Stanford Research Institute, che furono così i primi due nodi di Internet: la prima applicazione che abbia mai funzionato su internet fu una sessione Telnet. Nel dicembre 1969 si aggiunsero alla connessione l università di Santa Barbara e dello Utah, rispettivamente il terzo e quarto nodo. Il quinto nodo fu la BBN (Bolt, Beranek e Newman, una società di ingegneristica acustica di Boston convertita all informatica applicata), nei primi mesi del 1970, che aveva implementato i primissimi protocolli di ARPANET. Mappa delle stazioni Arpanet in America Interno di una stazione Arpanet

4 Da Arpanet al linguaggio HTML L HTML è un linguaggio di pubblico dominio la cui sintassi è stabilita dal World Wide Web Consortium (W3C), e che è basato su un altro linguaggio avente scopi più generici, l SGML. È stato sviluppato alla fine degli anni ottanta da Tim Berners-Lee al CERN di Ginevra assieme al noto protocollo HTTP che supporta invece il trasferimento di documenti in tale formato. Verso il 1994 ha avuto una forte diffusione in seguito ai primi utilizzi commerciali del web.nel corso degli anni, seguendo lo sviluppo di Internet, l HTML ha subito molte revisioni, ampliamenti e miglioramenti, che sono stati indicati secondo la classica numerazione usata per descrivere le versioni dei software. Attualmente l ultima versione disponibile è la versione 4.01, resa pubblica il 24 dicembre Dopo un periodo di sospensione, in cui il W3C si è focalizzato soprattutto sulle definizioni di XHTML (applicazione a HTML di regole e sintassi in stile XML) e dei fogli di stile (CSS), nel 2007 è ricominciata l attività di specifica con la definizione, ancora in corso, di HTML5, attualmente allo stato di bozza (draft). Un ulteriore ed importante caratteristica di HTML è che esso è stato concepito per definire il contenuto logico e non l aspetto finale del documento. I dispositivi che possono accedere ad un documento HTML sono molteplici e non sempre dotati di potenti capacità grafiche. Proprio per questo gli sviluppatori di HTML hanno optato per un linguaggio che descrivesse dal punto di vista logico, piuttosto che grafico il contenuto dei documenti. Questo significa che non esiste alcuna garanzia che uno stesso documento venga visualizzato in egual modo su due dispositivi. Se da una parte questo ha imposto in passato dei forti limiti agli sviluppatori di pagine Web, ha dall altro garantito la massima diffusione di Internet ed evitato che essa diventasse un medium di élite. Attualmente i documenti HTML sono in grado di incorporare molte tecnologie, che offrono la possibilità di aggiungere al documento ipertestuale controlli più sofisticati sulla resa grafica, interazioni dinamiche con l utente, animazioni interattive e contenuti multimediali. Si tratta di linguaggi come CSS, JavaScript o Java, o di altre applicazioni multimediali di animazione vettoriale o di streaming audio o video.i documenti HTML vengono immagazzinati di solito sui dischi rigidi di macchine elaboratrici (computer-server) costantemente collegate alla rete Internet. Su queste macchine è installato un software specifico detto web server che si occupa di produrre e inviare i documenti ai browser degli utenti che ne fanno richiesta usando il protocollo HTTP per il trasferimento dati. Linguaggio HTML

5 Nascita del World Wide Web La nascita del Web risale al 6 agosto 1991, giorno in cui Berners-Lee mise on-line su Internet il primo sito Web. La rivoluzione che ha condotto alla struttura della Rete come la conosciamo oggi, avviene il 6 agosto 1991 con la creazione del World Wide Web da parte di Tim Berners Lee al Cern di Ginevra, giorno in cui Berners-Lee mise on-line su Internet il primo sito Web.. Il World Wide Web, in sigla WWW, più spesso abbreviato in Web,è un servizio di Internet consistente nella possibilità di navigare ed usufruire di un insieme vastissimo di contenuti multimediali e di ulteriori servizi accessibili a tutti o ad una parte selezionata degli utenti di Internet. Caratteristica principale del Web è che i suoi contenuti sono tra loro collegati (formando un ipertesto, tramite i cosiddetti link, collegamenti). E i suoi servizi possono essere resi disponibili dagli stessi utenti di Internet. Un ipertesto può inoltre diventare multimediale se al testo sono associati anche dei suoni o delle immagini. Applicare la tecnologia degli ipertesti multimediali a Internet significa costruire dei documenti che, pur risiedendo fisicamente su un computer, sono collegati logicamente ad altri documenti presenti su altri computer, spesso distanti migliaia di chilometri. Ciò è possibile grazie al protocollo Http (Hyper Text Transfer Protocol), che consente di stabilire collegamenti per navigare, cioè muoversi tra un ipertesto e l altro nella Rete. Per quanto riguarda i contenuti quindi, essendo Internet una rete di computer ad accesso pubblico, il Web possiede la straordinaria peculiarità di offrire a chiunque la possibilità di diventare editore e, con una spesa estremamente esigua, di raggiungere un pubblico potenzialmente vastissimo distribuito in tutto il mondo. Il Web è stato inizialmente implementato da Tim Berners- Lee mentre era ricercatore al CERN, sulla base di idee dello stesso Berners-Lee e di un suo collega, Robert Cailliau, e oggi gli standard su cui è basato, in continua evoluzione, sono mantenuti dal World Wide Web Consortium (W3C). Inizialmente utilizzato solo dalla comunità scientifica, il 30 aprile 1993 il CERN decide di rendere pubblica la tecnologia alla base del Web. A tale decisione fa seguito un immediato e ampio successo del Web in virtù della possibilità offerta a chiunque di diventare editore, della sua efficienza e, non ultima, della sua semplicità. Con il successo del Web ha inizio la crescita esponenziale e inarrestabile di Internet ancora oggi in atto, nonché la cosiddetta era del Web. Rappresentazione grafica di una piccola sezione di World Wide Web

6 Mosaic, il primo browser pensato per il Web Mosaic è un browser per il World Wide Web scritto al National Center for Supercomputing Applications (NCSA). Il suo sviluppo è incominciato nel 1992 ed è ufficialmente finito il 7 gennaio Mosaic è stato descritto come la killer application degli anni novanta perché fu il primo programma a fornire uno strumento leggero di navigazione multimediale per Internet al fine di fornire servizi informativi nel momento in cui l accesso a Internet si stava espandendo rapidamente al di fuori dei precedenti ambiti accademici e aziendali. NCSA Mosaic è stato originariamente disegnato e programmato per Unix X Window System da Marc Andreessen e Eric Bina. Lo sviluppo incominciò nel Dicembre La versione 1.0 fu realizzata il 22 aprile 1993, seguita da due versioni nell estate La versione 2.0 fu realizzata a dicembre 1993, insieme alla versione 1.0 per Apple Macintosh e Microsoft Windows. Una versione per Acorn Archimedes fu creata a maggio 1994.I termini di licenza per NCSA Mosaic erano ampi per il possessore del software. Per tutte le versioni l uso noncommerciale era generalmente libero. Tuttavia, a causa dei persistenti discorsi contrari, Mosaic non fu mai realizzato come open source software durante la sua breve egemonia come maggiore browser; c erano sempre riduzioni all uso permesso senza pagamento.il leader del gruppo che lo sviluppò, Marc Andreessen lasciò NCSA con Jim Clark, uno dei fondatori di Silicon Graphics, Inc. (SGI) insieme ad altri quattro studenti dell University of Illinois e iniziò la Mosaic Communications Corporation che diventò Netscape Communications Corporation produttrice di Netscape Navigator. Spyglass, Inc. acquistò la tecnologia e i marchi da NCSA per produrre il suo web browser ma non usò alcun codice sorgente di NCSA Mosaic. Spyglass Mosaic fu poi venduto alla Microsoft che lo modificò e lo rinominò come Internet Explorer. Nel 1994 Andreessen previde l evoluzione rapida del web anche sul piano commerciale, insieme a Jim Clark fondò la Mosaic Communications Corporations poi ribattezzata Netscape. Nel 1995 la Netscape Communication venne quotata in borsa balzando all apertura a 71 dollari per azione. Molti associano a questo evento la nascita della cosiddetta New Economy. Interfaccia del browser MOSAIC Mosaic segnò anche l ingresso dell usabilità sul web e degli studi per rendere user friendly la navigazione. Oltre ad essere gratuito il browser Mosaic si diffuse soprattutto grazie alla facilità di utilizzo da parte dell utente, segnando la strada per un modo di fare web che continua ancora oggi. La popolarità di Mosaic come browser separato diminuì dopo il rilascio di Netscape Navigator e dal 1998 il suo uso si era praticamente annullato.

7 Dal Web 1.0 al Web 2.0 Il Web 1.0 degli anni 90 presentava una versione statica dei siti internet, ben diversa da quella attuale. L utente poteva solo navigare tra i vari siti senza interagire con essi. Il web era concepito solamente come un modo per visualizzare documenti ipertestuali in formato HTML che rendeva testo e contenuto inseparabili. L utente era quindi un navigatore passivo al quale era però permesso di inviare posta elettronica solo in formato testuale. In poco più di un decennio l evoluzione del web è stata notevole: si è passati, in un primo momento, ad una versione web 1.5 che ha visto l integrazione dei database (strumenti di memorizzazione di massa), dei primi forum e blog molto elementari fino ad arrivare, nella versione Web 2.0 con l evoluzione delle community, dei social network, l introduzione dei wiki che consentono all utente di interagire nello sviluppo dei siti web. Da un punto di vista strettamente tecnologico, il Web 2.0 è del tutto equivalente al Web 1.0, in quanto l infrastruttura di rete continua ad essere costituita da TCP/IP e HTTP e l ipertesto è ancora il concetto base delle relazioni tra i contenuti. La differenza, più che altro, sta nell approccio con il quale gli utenti si rivolgono al Web, che passa fondamentalmente dalla semplice consultazione (seppure supportata da efficienti strumenti di ricerca, selezione e aggregazione) alla possibilità di contribuire popolando e alimentando il Web con propri contenuti che diventano indipendenti da chi li produce o dal sito in cui vengono creati. L informazione può essere suddivisa in unità che viaggiano liberamente da un sito all altro. Gli utenti hanno la possibilità di prendere informazioni da diversi siti simultaneamente e di distribuirli sui propri siti per nuovi scopi. Questo sviluppo informatico ha avuto conseguenze positive anche a livello sociale. Il successo del Web 2.0 è dovuto alla sua semplicità di utilizzo: la rivoluzione delle interfacce grafiche lo ha reso più vicino agli utenti. Ma Web 2.0 è molto di più. Ad esempio permette di separare le informazioni dalla loro forma, permettendo quindi di pubblicare anche senza conoscere linguaggi complicati. Facilita quindi lo scambio di informazioni. Schematizzazione del passaggio dal Web 1.0 al Web 2.0

8 Web 3.0 Durante il Technet Summit nel novembre 2006, Jerry Yang, fondatore e presidente di Yahoo!, rilasciava la seguente dichiarazione: Il Web 2.0 è ampiamente documentato e discusso. Il potere della Rete ha raggiunto la massa critica, con potenzialità sviluppabili in rete, non solo tramite hardware come consoles gioco e dispositivi mobili ma anche attraverso architetture software. Non è necessario essere informatici per creare un programma. Stiamo osservando che ciò che si manifesta nel Web 2.0 e nel Web 3.0 sarà una grande estensione di tutto ciò, un vero e proprio mezzo comune... la distinzione tra professionista, semi-professionista e consumatore andrà sfocandosi creando un effetto rete per business e applicazioni. Il Web 3.0 non sarà più un semplice contenitore di parole/ immagini/filmati, ma un contenitore di concetti, una base di conoscenze dotato di strumenti (tecniche di Intelligenza Artificiale) in grado di cercare con precisione, mettere in relazione, capire automaticamente il significato dei contenuti e di ragionare su di esso, estraendone informazioni. Per poter operare efficacemente tra le infinite informazioni del web, questo deve essere trasformato in un database,il DataWeb, per essere fruttati e pubblicati più volte dagli utenti. Il nuovo Web dovrebbe essere in grado di rispondere ad interrogazioni complesse. Il Web 3.0 è un passo verso l Intelligenza Artificiale, capace di interagire con il web e di capire le informazioni in esso contenute. Le applicazioni di questo sistema non necessiteranno di potenti computer e grandi hard disk, sfrutteranno i social network senza appoggiarsi ad un server centrale. Un ulteriore possibile percorso del Web 3.0 è verso la visione tridimensionale. Questo significherebbe trasformare il Web in una serie di spazi in 3D, in linea con ciò che ha già realizzato Second Life. Questo potrebbe aprire nuovi modi di connettersi e di collaborare utilizzando spazi 3D condivisi.

9 Perchè questo caso studio? Abbiamo scelto questo caso studio in quanto lo riteniamo un esempio di prodotto che ha avuto un fortissimo impatto sui comportamenti e sullo stile di vita delle persone, variando sia la tipologia di utenti che le finalità del proprio utilizzo. A metà del 1969 entrava in funzione ARPANET, la prima rete di trasmissione dati destinata allo scambio veloce di messaggi, dalla quale, verso il 1974, nasceva Internet. Il bello della prima ARPANET era che ogni istituzione partecipante alla creazione della rete aveva computers di tipo diverso. Eppure funzionava! Da quel momento in poi la rete si è evoluta sempre di più. L insieme delle conoscenze tecnologiche hanno dato avvio ad un evoluzione sistemica, che ha allargato il campo di applicazione dalla rete militare ad un numero sempre più grande di utenti. Con la fine degli anni Novanta, infatti, il computer da casa si connette alla rete ed entra in dialogo scritto con ogni altro computer nel mondo. Chat, forum, insomma dialoghi on-line tra due o più persone che leggono le reciproche battute sul video. Il PC diventa nodo di una rete planetaria. Sicuramente lo sviluppo tecnologico, che nel tempo ha consentito anche una riduzione delle dimensioni e del costo dei computer, ha fortemente influenzato l utilizzo della rete internet. Allo stesso tempo, l utilità di comunicare tra diversi computer situati in luoghi diversi, è stata fortemente sfruttata dagli utenti direttamente all interno delle loro abitazioni, sia per lavoro che per svago. Con l avvento del Web 2.0 l utente stesso ha avuto la possibilità di interagire attivamente, inserendo i propri contenuti. Negli ultimi anni vi è stata una grandissima diffusione dei programmi di messaggistica istantanea (Messenger, Skype, ) o dei social network (Facebook, Twitter, ). Possiamo inoltre citare servizi come il banking on-line e il booking on-line, che hanno permesso il controllo del proprio conto corrente, il pagamento di un bonifico e la prenotazione di una vacanza, senza che vi fosse la necessità di recarsi di persona in banca o all agenzia di viaggi. Oggi tutto questo e molto altro, può avvenire semplicemente tramite il computer o un dispositivo di comunicazione mobile.

10 Conclusioni Mentre in passato si era in grado soltanto di comunicare da una postazione a un altra, oggi l utente ha molteplici possibilità per interagire attivamente. Siamo sempre più immersi in spazi digitali dove è possibile trasmettere sottoforma di dati tutto ciò che abbiamo materialmente: libri, dischi, denaro e così via. E il nostro mondo esperienziale che muta, e con esso noi stessi. Internet secondo noi rappresenta un felice caso in cui il sapere umanistico e il sapere tecnico si combinano, per generare un servizio a supporto dell uomo. Ma come sarà internet in futuro? Quali sorprese ci riserverà? Quali bisogni ancora oggi inespressi saranno soddisfatti attraverso la rete? Fino a che punto gli utenti condizioneranno e cambieranno internet nel giro di 25 anni? A voi le possibili risposte.

11 Fonti - Fiorani Eleonora, I panorami del contemporaneo, Lupetti Bonfantini Massimo A., Renzi Emilio, Zingale Salvatore, Brugo Isabella, Oggetti Novecento, Moretti & Vitali

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