Le mastiti costano molto all allevatore

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1 INDAGINE IN 6 SALLE DI VACCHE DA LAE Le mastiti costano molto all allevatore A seconda della frequenza e della gravità le mastiti possono comportare perdite di reddito fino a oltre 2. euro in un allevamento di soli 1 capi in lattazione Si assiste, infatti, a un alterazione delle principali componenti che garantiscono al prodotto un elevata qualità nutrizionale e una facile ed equilibrata caseificazione, quali lattosio, caseina, grasso e minerali. Il lattosio, sintetizzato nelle cellule mammarie, vede un calo tra il 5 e il 2%, in conseguenza del danno che l infezione provoca alle cellule mammarie. Anche i grassi e le caseine diminuiscono per le stesse ragioni, rendendo la caseificazione più difficoltosa e meno redditizia. Nel latte di animali con mastite, infatti, vi è anche un aumento del plasminogeno che, attivato in plasmina dagli enzimi presenti nel caglio, riduce la concentrazione di k-caseine, essenziali per una corretta cagliata. Inoltre l aumento di sieroalbumina e immunoglobuline di derivazione ematica riduce la stabilità del latte ai trattamenti termici, complicando i processi di trasformazione. Infine, il latte è più ricco in acidi grassi liberi e lipasi che possono provocare irrancidimento dei prodotti derivati (Schallibaum, 22). La mastite sia clinica sia subclinica indi Valentina Daprà, Renata Piccinini, Alfonso Zecconi della mastite sia clinica sia subclinica determina non solo la diminuzione della produzione di latte, L insorgenza ma anche una riduzione della sua qualità. Quest ultimo aspetto si ripercuote direttamente sul prezzo del latte e indirettamente sulle sue proprietà, con una minor resa casearia. Con la mastite in stalla cala la produzione La diminuzione di produzione che si osserva in presenza di mastiti è dovuta all azione dei patogeni e al conseguente processo infiammatorio sul tessuto mammario secernente. La presenza di uno stato infiammatorio, inoltre, favorisce l apertura della barriera emato-mammaria e il conseguente richiamo in sede mammaria di cellule (prevalentemente granulociti neutrofili) con un aumento delle cellule somatiche presenti nel latte e di proteine ematiche che ne alterano la composizione e quindi la qualità. Vi è dunque una correlazione diretta tra l aumento di cellule somatiche e la perdita di produzione, che può ammontare a 1,8 q di latte per lattazione, qualora il contenuto in cellule somatiche raggiunga le 2./mL; fino a 9 q di latte (sempre per lattazione) se le cellule diventano superiori a 1.6./mL (NMC, 1996). Il latte mastitico caseifica con difficoltà Come accennato, oltre a questa perdita quantitativa, in presenza di un infezione mammaria la qualità del latte viene penalizzata, andando così a incidere inevitabilmente sulla successiva resa casearia. Il costo delle mastiti da oltre 5 a quasi 35 euro/capo/anno da 2. a oltre 3. euro/allevamento/anno anche 2. euro/allevamento/ anno per vacche eliminate precocemente 2/26 L Informatore Agrario 59

2 ECNICA cide dunque sul bilancio annuo delle nostre aziende, in modo più o meno consistente, in funzione della frequenza e gravità dei casi e della gestione aziendale. Il costo della mastite infatti non è dato solo dalla perdita quali-quantitativa di latte che si ha in corso di infezione (con la conseguente perdita anche dei premi qualità per cellule e proteine), ma anche dai costi conseguenti agli interventi che l allevatore è costretto a compiere ogni volta che si presenti un caso di mastite clinica. Alla diminuita produzione è necessario infatti aggiungere non solo il costo della terapia da effettuarsi, il costo del veterinario e della manodopera necessaria per gestire l animale, ma anche quello richiesto dall eventuale eliminazione dell animale nel caso in cui il problema non si risolva. L impatto della mastite sulla produzione di latte è nota; tuttavia, spesso l allevatore non è in grado di quantificarne correttamente l entità. Per contribuire a valutare l impatto economico che la mastite ha in un allevamento in modo pratico e semplice abbiamo utilizzato una scheda di valutazione proposta da Fetrow (College of Veterinary Medicine, University of Minnesota, 23), che si basa sull utilizzo di un apposito programma sviluppato in Microsoft Excel, con opportune modifiche e integrazioni. Sei aziende sotto esame Abbiamo effettuato la valutazione del costo della mastite in 6 aziende di vacche da latte, di razza Frisona, appartenenti al comprensorio zootecnico lombardo, caratterizzate da diversi sistemi gestionali GRAFICO 1 - Perdite dovute alle mastiti cliniche Perdita economica (euro/anno) In uno degli allevamenti con più di 1 capi in lattazione la mastite causa perdite economiche per oltre 8. euro/anno. Costo/caso di mastite clinica (euro/anno) Il costo della mastite è dato dalla perdita quali-quantitativa ma anche dai costi degli interventi veterinari GRAFICO 2 - Costo della terapia per singolo caso di mastite Ogni infezione di mastite costa all allevatore, per interventi veterinari e medicinali, circa 2 euro. In particolare 2 aziende hanno un numero di animali in lattazione minore di 5, altre 2 mungono da 5 a 1 bovine, mentre le ultime 2 possiedono più di 1 animali in mungitura. Il modello prevede innanzi tutto la caratterizzazione dell azienda, richiedendo i dati riguardanti la mandria, fra cui il numero di animali in mungitura (differenziato in primipare, vacche e numero medio totale), la grandezza della mandria comprensiva degli animali in asciutta, la produzione media di latte per bovina al giorno, la media annuale di cellule somatiche, il numero di casi di mastite clinica/mese, il numero di bovine/anno eliminate per mastite, il tasso annuale di morti e il numero di bovine eliminate per la presenza nel loro latte di un numero di cellule somatiche troppo elevato. Vengono inoltre identificati gli obiettivi dell azienda, che nel nostro esempio sono stati fissati in una riduzione del 3% dei valori attuali di cellule del latte di massa, della percentuale di casi clinici al mese, del numero di animali eliminati per mastite per cellule alte. L analisi dei costi si basa sui prezzi correnti delle bovine, delle primipare e degli animali destinati al macello, sul costo dello smaltimento di quelli morti, sul prezzo del latte, sui premi ottenibili dalla riduzione delle cellule somatiche e tiene conto del costo orario della manodopera e del costo dell allevamento degli animali da rimonta. È possibile caratterizzare ogni azienda in funzione della mastite clinica, inserendo la percentuale di casi clinici, suddivisa in lievi, moderate o gravi; il costo dei farmaci utilizzati per la terapia; i giorni Perdite produttive (euro/anno) GRAFICO 3 - Perdite produttive dovute alla presenza di mastiti subcliniche Il danno delle mastiti subcliniche può arrivare fino a 5. euro/anno per allevamenti con circa 1 capi munti. del trattamento e il tempo di sospensione; la media giornaliera di latte prodotto e i giorni che occorrono per ritornare a una produzione normale; la quantità di latte scartato dato ai vitelli; le ore di lavoro spese in trattamenti, separazione, cura e mungitura degli animali infetti e infine le altre spese (veterinario, esami di laboratorio) richieste dal caso. Infine è possibile visualizzare il costo che l allevatore sopporta per ogni caso di mastite clinica in funzione del protocollo terapeutico normalmente applicato. L elaborazione di questi dati permette di classificare le perdite dovute a mastiti che superano un livello limite accettabile, suddivise in perdite dovute alle mastiti cliniche in eccesso rispetto agli obietti- La mancata pulizia della mammella è una delle principali cause che provocano la mastite 6 L Informatore Agrario 2/26

3 Perdite di premio qualità (euro/anno) GRAFICO 4 - Perdite dovute al mancato ottenimento del premio qualità roppe cellule somatiche nel latte hanno causato la perdita di 1. euro/anno di premio qualità in due aziende. vi prefissati, perdite annuali per l effetto delle mastiti subcliniche sulla produzione, perdite per mancato premio qualità e perdite dovute all eccesso di eliminazioni o morti. Il programma riporta i dati elaborati in modo grafico permettendo così una facile interpretazione dei risultati da parte dell allevatore. I danni delle mastiti 1.18 L analisi congiunta dei risultati ottenuti nelle 6 aziende permette alcune interessanti osservazioni. Innanzi tutto, nel grafico 1 possiamo constatare le perdite annuali dovute alla presenza di mastiti cliniche. Il danno nelle 6 aziende è variabile: sotto i 2. euro/anno in due aziende, tra i 2. e 3. euro/anno in tre allevamenti e addirittura superiore a 8. euro/anno in un altra azienda. Questa variabilità è prevalentemente dovuta alle diverse condizioni ambientali e soprattutto gestionali che caratterizzano gli allevamenti. Analizzando il grafico 2 si può vedere come, indipendentemente dalle diverse soluzioni terapeutiche adottate dagli allevatori, il costo medio di un caso di mastite clinica sia sempre superiore ai 1 euro, mentre in 3 aziende su 6 superi addirittura i 25 euro. Nel grafico 3 vengono invece analizzati i costi dovuti alle mastiti subcliniche, in conseguenza della minore produzione. Questo dato identifica quanti euro/anno potrebbe guadagnare l allevatore se centrasse gli obiettivi prefissati per il latte di massa (riduzione del 3% del valore attuale di cellule somatiche), riducendo la frequenza di mastiti subcliniche. Negli allevamenti analizzati la presenza di mastiti subcliniche può far oscillare il bilancio aziendale fino a oltre 5. euro/anno. Poiché il controllo delle mastiti subcliniche si effettua solamente con un corretto management aziendale, con lo scopo di eliminare la presenza di fenomeni contagiosi in azienda e conoscere la diffusione dei germi opportunisti nella mandria, l entità di questa voce di perdita è un importante indice delle capacità gestionali dell allevatore. Il grafico 4 mostra le perdite dovute al mancato raggiungimento del premio per L attuale situazione di mercato impone agli allevatori di massimizzare i ricavi: «premi qualità compresi» la riduzione del contenuto cellulare del latte. Le stalle che hanno perdite maggiori di 1. euro/anno sono due, quelle che presentano anche una maggiore frequenza di mastiti subcliniche. Nel grafico 5 si può visualizzare l ammontare delle perdite annue dovute all eccesso di animali eliminati per casi cronici o gravi di mastite clinica: in 2 sole aziende queste perdite non incidono sul bilancio, in un azienda sono al di sotto dei 3. euro/anno, mentre in 2 allevamenti sono comprese tra 2. e 4. euro/anno. Importante sottolineare come nell azienda più grande ammontino addirittura a oltre 2. euro. Pare opportuno ricordare come un eccesso di vacche eliminate per mastite clinica indichi un uso delle terapie non efficiente e razionale, in senso sia temporale (scarsa prontezza nell identificare e trattare l animale colpito), sia qualitativo (allevatore che tratta gli animali con farmaci inadeguati, per abitudine o ignoranza del pattern batteriologico presente nella sua stalla). Lavoro di squadra contro la mastite Nella situazione attuale del mercato italiano del latte la scelta che può consentire all allevatore di raggiungere un redditizio standard qualitativo (rappresentato, per esempio, dalla produzione di alta qualità) appare l unica possibilità di sopravvivenza. L unica modalità per raggiungere questo risultato non può essere che una corretta gestione aziendale, messa in atto dall allevatore stesso, su indicazione del veterinario. Danno da eliminazioni precoci (. euro/anno) GRAFICO 5 - Perdite dovute a eliminazione precoce delle bovine Una eventuale errata taratura dell impianto di mungitura può favorire l insorgenza di mastiti L eliminazione precoce delle vacche può portare a un danno di 24. euro/anno per allevamento. 2/26 L Informatore Agrario 61

4 ECNICA Perdite per capo (euro) Allevamento per allevamento per capo Perdite per allevamento (. euro) GRAFICO 6 - Perdite complessive per capo e per allevamento dovute alla mastite Le perdite complessive per capo in mungitura causate dalla mastite possono arrivare a 2 euro. A queste vanno aggiunti i costi. Forma di formaggio con evidente fermentazione anomala ale gestione non può prescindere da una corretta quantificazione delle perdite dovute all insorgenza di mastiti nelle nostre aziende. Nel grafico 6 viene evidenziata la somma totale di queste perdite annue derivate dalle diverse voci e, accanto, la perdita per animale in ogni azienda. In alcuni allevamenti il costo per singolo animale è relativamente piccolo (6 euro), in altri raggiunge valori molto elevati (35 euro). In tutti i casi i valori riportati, che derivano da un miglioramento del 3% della situazione ideale, giustificano ampiamente gli interventi igienico-sanitari che possono portare a tale riduzione (miglioramento dell igiene di mungitura e delle lettiere, analisi cito-batteriologiche per mastiti, miglioramento dei protocolli terapeutici). Quando vengono considerate nel loro complesso, le perdite complessive sono ingenti e sono dovute al sommarsi di diverse voci, ovvero l eccesso di mastiti cliniche (di qualunque entità, lieve, moderata o grave), le perdite per l effetto sulla produzione delle mastiti subcliniche, il mancato conseguimento del premio qualità, fino all eliminazione per cellule alte o alle morti per mastiti cliniche. Il diverso management scelto dall allevatore fa pesare maggiormente una voce piuttosto che un altra sul totale annuo delle perdite, come evidenziato nel grafico 7. Così quando l allevatore non è attento e tempestivo nell individuare i casi di mastite clinica e subclinica e nell applicare l opportuno trattamento, la voce che peserà di più sul totale delle perdite sarà l eccesso di eliminazioni o morti come in tre degli allevamenti considerati. In un allevamento in cui non vi sia un corretto piano di gestione delle mastiti cliniche, dove l allevatore non effettua analisi batteriologiche sugli animali colpiti, investendo risorse nel solo trattamento, senza dunque conoscere i patogeni presenti in azienda, le perdite maggiori si concentreranno nella voce mastiti cliniche: due degli allevamenti esaminati. Infine un allevatore attento ai casi clinici, che applichi un trattamento adeguato, può ancora registrare notevoli perdite nel bilancio aziendale qualora sottovaluti la presenza di mastiti subcliniche, causate da batteri contagiosi o ambientali: due aziende del campione. In conclusione è opportuno sottolineare come sia fondamentale per l allevatore calcolare le fonti principali di perdita nell allevamento. Se queste saranno do- Percentuale Eliminazioni o morti Mastiti subcliniche Mancato premio qualità Mastiti cliniche GRAFICO 7 - Perdite economiche dovute ai 4 effetti principali della mastite Le maggiori perdite economiche dovute alla mastite sono legate all eliminazione precoce delle bovine e alle mastiti cliniche. vute allo scatenarsi di mastiti cliniche, dovrà comprenderne la causa formulando un piano di gestione che preveda la tempestiva identificazione del caso mastitico, ma anche l analisi microbiologica per l identificazione della tipologia di patogeni presenti in azienda, e quindi intervenire in modo mirato sui punti critici identificati. Qualora l analisi riveli una decisa componente delle mastiti subcliniche, è necessario che l allevatore si adoperi per migliorare complessivamente il management aziendale, tramite l adesione a un piano di controllo che miri all identificazione dei patogeni contagiosi o ambientali e degli eventuali animali ormai cronici che inducono un rialzo costante delle cellule somatiche nel latte. L ultima e forse più importante osservazione è comprendere come il problema mastite non trovi la sua adeguata risoluzione nel solo trattamento farmacologico, che ha un costo elevato, senza un altrettanto elevata efficacia. Al contrario, un corretto ed efficiente programma di gestione sanitaria, che tenga conto della situazione e degli obiettivi dell azienda, tramite una corretta profilassi e un adeguato management aziendale, consentirà di ridurre questa imponente voce negativa nel bilancio d allevamento. Valentina Daprà Renata Piccinini Alfonso Zecconi Dipartimento di patologia animale, igiene e sanità pubblica veterinaria Università di Milano alfonso.zecconi@unimi.it La bibliografia sarà consultabile sul sito Internet all indirizzo: 62 L Informatore Agrario 2/26

5 BIBLIOGRAFIA Fetrow J. (23) - edu/dairy/toolbox/mastitisfetrow3.xls N.M.C. (1996) - Current concepts of bovine mastitis. Madison, WI, Usa. Schallibaum M. (22) - Managing to lower cell counts in Switzerland. FIL-IDF Bulletin, 372: /26 L Informatore Agrario 1

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