UP TO DATE, CASE STUDY DI CLUSTER EPIDEMICI,
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1 Azienda Ospedaliero Universitaria di Bologna INFEZIONI DA C. DIFFICILE: UP TO DATE, CASE STUDY DI CLUSTER EPIDEMICI, APPLICAZIONE DEI PRINCIPI DELLA ROOT CAUSE ANALYSIS (RCA) PER IL CONTENIMENTO DELLE INFEZIONI Fabio Tumietto Programma Epidemiologia e Controllo del Rischio Infettivo Correlato alle Organizzazioni Sanitarie Clinica Malattie Infettive
2 ECDC report Relative frequency of Clostridium difficile as a percentage of all microorganisms reported for healthcare-associated infections, by country HAI n=548 C.diff isolates ITALY: Prevalence data Over HAIs, 2.8% were C.difficile GI infections. ITALY: Incidence estimate HAIs: episodes/year CDI: episodes/year
3 European Data 8. ECDC report in European acute care hospitals: 8 49/1023 italian hospitals optimal sample representativeness In Italy, 6,3 % of patients (8.628/ ) had an HAIs; of these, 8,5% affected the GI tract. 3,8% of the HAIs were caused by CD and 2,8% of GI infections were related to Clostridium. 9. ECDC report in European long-term care facilities (LTCF): structures included good national representativeness of LTCF sample 613 HAI cases (0,6% GI infections due to CD) 10. Underdiagnoses of Clostridium Difficile across Europe (EUCLID study): italian hospitals included, 710 samples submitted, 65% tested (about 20% underdiagnosed). 9,4 CD infection-positive samples per patients bed/days in ,3 positive samples per patients bed/days in 2013.
4 4Programma Epidemiologia e Controllo del Rischio Infettivo correlato alle Organizzazioni Sanitarie Regional Data 4. Intestinal infections caused by Clostridium Difficile in Emilia Romagna: potential and confirmed cases of CDI in 2013 (cumulative incidence 3,85 cases / patient beds days or 40,83/ inhabitants). The incidence increased from 0.94 cases /1.000 hospitalization in younger patients to 5,19 cases / hospitalizations in patients 65 years old. 5.Clostridium Difficile infection in Rome (6 urban hospitals, beds, average of admissions per year), data from 2006 through 2011: 5 Number of CDI: 402 / samples tested for CD toxins in six years (166 only on 2011) that show a significantly increase year by year (2,3 CD episodes per patient/days in 2011 with a maximum value 4,0/ pt/days in one hospital). The highest proportion of CDI episodes was found in surgery, followed by internal medicine and intensive care units.
5 Regional Data LHU N pts investigated N CD positive pts 6. Objective: Zero Infections in Tuscany. 6 7 centers in Tuscany reported in 2013 data concerning incidence of CD. Each center adopt different diagnostic methods. AUSL 2 Lucca (14,1%) AUSL 5 Pisa 0 0 AUSL 12 Versilia (9,5%) AOU Pisana (10,2%) AUSL 4 Prato (16,5%) AOU Senese (20%) AOU Senese (LTCF and external requests) (21,8%) AOU Careggi (17,3%) AUSL 10 Firenze (24%) LTCF (39,3%) 7.Increasing numbers of hospitalizations and deaths of CDI in Veneto from 2008 to In the study period 3802 discharges with CDI were recorded. The rate of overall hospitalizations with CDI increased up to 1.8 / hospitalizations. 18,4 cases/ inhabitants
6 Disegno di studio disegno descrittivo longitudinale retrospettivo di sorveglianza delle infezioni da CD nei pazienti ricoverati presso la struttura ospedaliera nel periodo di riferimento. Setting Policlinico S. Orsola-Malpighi di Bologna posti letto; ricoveri ordinari Pazienti transitati (51.894) Giornate di ricovero ( ) Popolazione: Inclusione 2 anni ricoverati; Esclusione recidive CDI, diarrea all ammissione Fonti dei dati e raccolta analisi cartelle cliniche aziendali digitalizzate
7 Per la raccolta dati si sono utilizzate le variabili del protocollo ECDC (2013) sulla raccolta dati in merito al CD. Sesso Età Provenienza (altra struttura/domicilio) Data ammissione presso Azienda Unità Operativa di amissione Sintomi di CDI presenti all ammissione Data comparsa sintomi CDI Unità Operativa comparsa sintomi CDI Stato alla dimissione (D/V) Data di dimissione Presenza di Antibiotici in terapia Presenza di PPI in terapia
8 Sono stati diagnosticati 120 pazienti con CDI: età media ±19.1 anni (range 2-97) predominanza femminile (69.2% vs. 30.8) degenza ospedaliera media di ±28 giorni (range 1-174) Casi nosocomiali CDI : 75 (62.5%) Percentuali di frequenza delle HA-CDI suddivise per setting di trasmissione
9 CDI nosocomiali n casi 75 femmine 68% LOS ±31.8 (range 5-174) deceduti 17.3% entro 30gg 84.60% Antibiotici 56% PPI 78.7% MDRO 29.30% CPE 18.7%
10 Infezioni da CD nosocomiali (HA-CDI): 62.5% HA-CDI densità di incidenza 1.8 su giorni di degenza Spesa aggiuntiva nel periodo in analisi tra i e gli considerando i soli casi di HA-CDI.
11 Primo lavoro effettuato in modo sistematico per valutare l incidenza di CDI presso il Policlinico S. Orsola-Malpighi Incidenza casi HA- CDI Densità di incidenza (su giorni di degenza) S. Orsola- Malpighi Emilia- Romagna Italia Europa 62.50% 76.10% 85% 80% Fonti dati: Bauer et al., 2011; RER, 2011; ECDC, 2013 I livelli di incidenza dell HA-CDI sono più bassi rispetto a quelli descritti in letteratura
12 LOS per tutti i pazienti transitati presso l Az.Osp. : 7,8 giorni HA-CDI S. Orsola-Malpighi Europa LOS (giorni) 36, PPI 78,7% 53% Antibiotici 56% 79% Limiti dello studio: lettura delle cartelle cliniche dei pazienti; no standard; calligrafie casi individuati = casi notificati
13 Maggiore consapevolezza nei confronti delle infezioni nosocomiali da Clostridium difficile realizzare strategie tese alla loro prevenzione: Migliori outcomes per i pazienti Meno carico di lavoro per il personale assistenziale Minori costi per le Aziende Sanitarie Punto di vista infermieristico: Dirigente infermieristico deve: prevedere, proporre e sostenere la formazione degli infermieri (e degli operatori sanitari ancillari) focalizzata sulla prevenzione e controllo delle CDI. Infermieri: migliori pratiche evidence-based, produzione di studi, gestione carico di lavoro che CDI comportano (es. isolamento / isolamento in coorte)
14 La correlazione tra formazione e successiva riduzione del rischio deve passare da Noi (operatori sanitari) ai pazienti (& caregiver) attraverso educazione mirata Proposta per ulteriori studi: analisi formale dei costi per paziente CDI misurare cambiamenti prodotti applicazione E.B.P. uso variabile comorbidità (Charlson co-morbidity index) confronto a livello internazionale utilizzando protocollo ECDC
15 Azienda Ospedaliero Universitaria di Bologna INFEZIONI DA C. DIFFICILE: UP TO DATE, CASE STUDY DI CLUSTER EPIDEMICI, APPLICAZIONE DEI PRINCIPI DELLA ROOT CAUSE ANALYSIS (RCA) PER IL CONTENIMENTO DELLE INFEZIONI Fabio Tumietto Programma Epidemiologia e Controllo del Rischio Infettivo Correlato alle Organizzazioni Sanitarie Clinica Malattie Infettive
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