LE DUNE COME STRUMENTO DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO COSTIERO

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1 LE DUNE COME STRUMENTO DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO COSTIERO Edi Valpreda ENEA Dipartimento Ambiente Cambiamenti Globali e Sostenibilità ACS EROSIONE COSTIERA misure di gestione della fascia litoranea romana

2 LE DUNE COME STRUMENTO DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO COSTIERO Mitigazione ed Adattamento ai rischi costieri Premesse deontologiche è frequente che nel linguaggio la stessa parola abbia significati diversi ed anche che parole diverse abbiano lo stesso significato. Questo induce una enorme confusione.. L. Wittgenstein- Tractatus Logico-Philosophicus, 1918 EROSIONE COSTIERA misure di gestione della fascia litoranea romana

3 Significato dei termini: Mitigazione ed Adattamento Nel campo ingegneristico esiste solo il concetto di Mitigazione che significa : intervenire per ridurre (mitigare) i danni (Effetti): le opere di difesa costiere, gli argini armati alle foci, le briglie sulle aste fluviali, ecc

4 Nel campo dei Cambiamenti climatici Mitigazione si riferisce alle emissioni (alle cause) e significa : Attuare in ciascun paese azioni concordate su scala planetaria (es: Kyoto) che producano la riduzione o stabilizzazione delle emissioni di gas alteranti che causano il riscaldamento globale atmosferico IPCC, 2007 OECD, 2008 OECD, 2008

5 Adattamento e cambiamenti climatici Adattamento significa Mitigazione ed adattamento sono due componenti imprescindibili per la gestione del rischio indotto dai CC adattare il territorio alla nuova realtà climatica, metterlo in sicurezza, intervenire con investimenti contro il dissesto idrogeologico, ecc Adattamento è quindi sinonimo di Mitigazione nel campo dei cambiamenti climatici NON che dobbiamo adattarci al peggio agendo solo come emergenza e subendo passivamente

6 Rischio e rischio residuo Cause Effetti Rischio : probabilità x danno (+ Σ (R, V)) Rischio residuo & gestione del rischio Quello che rimane dopo l attuazione degli interventi di pianificazione e mitigazione del rischio e comunque conseguente ad eventi la cui severità è superiore a quella considerata nella decisione degli interventi di mitigazione e pianificazione e nel dimensionamento delle opere Il rischio è l obiettivo e l interesse finale = una questione di costi (danni e adattamento vite) di un sistema che comporta esigenze di conoscenza e capacità gestionale (pianificazione) e di consapevolezza

7 Rischio idrogeologico Il Rischio compete a campi diversi (Nat, Tech, CC, ecc) Possono variare le misure cioè le specifiche azioni adottate Non vi è differenza comportamentale tra gestione del rischio idrogeologico e gestione del rischio indotto dai CC nelle aree costiere.

8 Cosa implica l adattamento in area costiera Le opzioni possibili : Monitorare ed assecondare l evoluzione Gestire l arretramento e ricollocare Difendere irrigidendo la linea di costa / SOFT Riposizionare, avanzandolo, il limite terra mare (ripascimenti, ricostruzione dune) Utilizzare aree umide, piante e recuperare e favorire l impianto di dune per limitare gli effetti e rallentare l erosione

9 Adattamento e conoscenza Poter decidere cosa fare e dove.. Avere consapevolezza del problema Poter decidere le priorità Conoscere le tecnologie / metodologie utili Disporre delle risorse sufficienti (anche la manutenzione) Gestire i conflitti (accettazione scelte e condivisione)

10 Cosa sono le dune costiere Un sistema integrato al bacino e al mare, instabile e dinamico di cui le dune determinano la resilienza

11 Le dune in Italia sono solo forme costiere si formano sulle coste basse e sabbiose dove la combinazione dei venti e l'apporto di sedimenti da parte delle correnti permettono l'accumulo di sabbia sulla spiaggia. Spesso sono residuali formatesi in epoca olocenica in condizioni climatiche e morfologiche molto diverse da quelle attuali (Massenzatica, IX secolo a.c.- Torre Guaceto, Molise) La formazione delle dune procede nella direzione predominante dove spira il vento che rimobilizza la sabbia sino a che le piante pioniere avviano la fissazione e la stabilizzazione della sabbia

12 Dune e resilienza Serbatoi naturali di sabbie che riescono a interagire dinamicamente con i sistema di spiaggia (emersa e sommersa) Determinando la capacità del sistema di spiaggia di limitare gli effetti a seguito di un evento potenzialmente pericolosoerosione e salificazione falda- e recuperare l equilibrio preesistente (resilienza)

13 Banche dati geografiche integrate Conoscenza è fondamentale La conoscenza utile: certificata, integrata, accessibile, aggiornata, il contributo di ENEA.. IL PROGETTO SELSY- LIFE ENV IT PUGLIA Modello evolutivo costiero Dune costiere (presenza e stato) I N D I C I MONITORAGGIO Analisi di suscettibilità resilienza morfologica e rischio di erosione costiera

14 Dune costiere (presenza e stato) PUGLIA- SELSY LIFE ENV IT lo stato di conservazione la presenza ed il tipo di vegetazione presente sulla duna l ampiezza della duna la distanza dal piede della duna alla linea di costa attuale la presenza di un unico cordone o di più cordoni la presenza di un basamento roccioso affiorante la pertinenza amministrativa il tipo di limite interno

15 PUGLIA- SELSY LIFE ENV IT

16 Provincia di Taranto : perdita del litorale attesa in circa 40 anni (verde) ed in circa 20 anni (nero) ed in cui l utilizzo dell area retrostante (edificato urbano) induce condizioni di elevato rischio di erosione per questo tratto (nel cerchio rosso) Trasformare la conoscenza in capacità di gestione e renderla accessibile PUGLIA- SELSY LIFE ENV IT

17 Indice SI- Suscettibilità erosione integrata dalla presenza e stato delle dune costiere Siamo però su scale locali : quasi regionale. ma non nazionale.arretramento del litorale (in grigio) e presenza di dune costiere dissecate e profondamente rimodellate (in verde)

18 Le dune in Italia Ci sono ancora?

19 Le dune costiere : conoscenza nazionale Progetto MIUR I depositi eolici delle coste italiane e il flusso di sedimenti spiaggia- duna"

20 Esperienza - unica in Italia - di produzione di una banca dati geografica vettoriale nazionale applicata al tema del rischio naturale in area costiera rispondente alle condizioni di qualità indicate nelle direttive a livello europeo accuratezza nominale proposte dal progetto INSPIRE per la cartografia della linea di costa ( almeno 1: ) compilazione della metainformazione associata ai singoli elementi geometrici unica base cartografica di riferimento La banca dati è stata progettata con una struttura unica le cui singole parti sono state implementata direttamente sulle basi cartografiche del portale cartografico nazionale del MATTM da ciascuna delle 7 Unità Operative (U.O.) del Progetto (11 Sedi Universitarie)

21 Condizioni univoche TIPO_DUNA:è prevista una suddivisione in attiva (AT) o inattiva (NA). AMPIEZZA SPIAGGIA: sono presenti 3 classi (A<20 metri, 20<A<60 metri, A>60 metri). La valutazione deriva da misure effettuate, via connessione web, sulle ortoimmagini del Portale Cartografico. Si riferisce alla distanza tra il limite, verso mare, della duna rilevata e la linea di riva. TENDENZA DELLA SPIAGGIA: sono presenti 3 classi (tendenza all'avanzamento, tendenza all'arretramento, stabile) deriva dagli studi e conoscenze pregresse delle Unità Operative di riferimento. TIPO DI VEGETAZIONE: sono presenti 6 classi in base alla tipologia visivamente dominante (Arborea/Erbacea/Assente/Arbustiva/Arborea rada/arbustiva rada) (Fig. 3-4). TIPO_USO: è prevista una classificazione in 4 classi: Naturale (NA); Aree urbane (UR); Urbanizzato sparso (US); Antropizzato (AN) per le aree utilizzate ma a suolo nudo

22 Banca dati geografica certificata in grado di: e composita supportare le esigenze di descrizione (e rappresentazione) delle morfologie dunali costiere attuali integrarle con informazioni relative all ambito costiero significative per la valutazione delle condizioni di rischio di erosione ed alluvionamento delle aree litorali italiane garantire le potenzialità di analisi integrata più significative per supportare la valutazione dello stato attuale di conservazione dei litorali italiani bassi e sabbiosi

23 Dune attive, con spiaggia in erosione ed inferiore a 20 metri Oltre il 90% delle dune oggi presenti sul territorio nazionale risultano ancora attive ma di queste circa il 50% è ubicato in corrispondenza di litorali in arretramento la cui ampiezza risulta essere al 1999, in buona parte (circa il 30%), inferiore a 20 metri

24 Dune attive, con spiaggia in erosione e veget.azione arbustiva

25 83,4 926 Naturali edificate

26 Riconoscere il ruolo strategico nazionale delle dune costiere per l adattamento mitigazione rischio Avvio di una strategia nazionale di recupero di aree di transizione quale azione di non strutturale di adattamento che non impedisce che il fenomeno avvenga ma ne limita gli effetti ed i danni Un programma nazionale non una tantum di monitoraggio dello stato delle coste e delle dune costiere e della valutazione costi benefici del loro utilizzo come elementi di riduzione degli effetti dei CC e di sviluppo economico non tradizionale dei litorali italiani Formazione e consapevolezza negli addetti ai lavori e nei fruitori cioè TUTTI NOI

27 Cosa serve? Conoscenza adeguata Monitoraggio Percezione

28 La convivenza è utile, possibile e necessaria!!! Grazie per la vostra attenzione!!!

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