Rischi Industriali - Direttiva Seveso
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- Fabia Di Marco
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1 Rischi Industriali - Direttiva Seveso Per rischio industriale si intende un potenziale effetto negativo derivato da un attività industriale. La valutazione del rischio e gli interventi necessari alla sua mitigazione sono oggetto della normativa SEVESO relativa al controllo dei pericoli di incidente rilevante connessi con determinate sostanze pericolose. In Italia il rischio di incidente rilevante (RIR) è normato dal D.Lgs. 238 del 21 settembre 2005 (Attuazione della direttiva 2003/105/CE, che modifica la direttiva 96/82/CE, sul controllo dei pericoli di incidenti rilevanti connessi con determinate sostanze pericolose). Il provvedimento modifica il preesistente D.Lgs. 334 del 17 agosto Rientrano nel campo di applicazione della normativa sui rischi di incidenti rilevanti, gli stabilimenti per la produzione, la trasformazione o il trattamento di sostanze chimiche organiche o inorganiche in cui vengono utilizzati i procedimenti elencati in Tabella 1, ed un cui sosno presenti sostanze pericolose in quantità uguale o superiore e quelle riportate in Tabella 2. Si definiscono sostanze pericolose, le sostanze, miscele o preparati elencati nell'allegato I, parte 1, o rispondenti ai criteri fissati nell'allegato I, parte 2, che sono presenti come materie prime, prodotti, sottoprodotti, residui, prodotti intermedi, ivi compresi quelli che possono ragionevolmente ritenersi generati in caso di incidente. 1 / 23
2 In particolare oltre alle sostanze esplicitamente elencate, sono considerate sostanze pericolose le sostanze classificate tossiche (R23, R24, R25) molto tossiche (R26, R27, R28), comburenti (R07, R08, R09), esplosive (R02, R03), infiammabili (R10), facilmente infiammabili (R11, R17), estremamente infiammabili (R12), pericolose per l ambiente (R, R51, R53), che reagiscono violentemente con l acqua (R14) e che liberano gas tossici a contatto con l acqua (R29). I rifiuti devono essere autoclassificati, per cui vanno conteggiati sia negli stabilimenti produttivi che negli impianti di trattamento, con l eccezione delle discariche che sono esplicitamente escluse. Il gestore dello stabilimento deve, in primo luogo, verificare l'assoggetabilità alla normativa RIR identificando i quantitativi massimi stoccati in accordo alle disposizioni normative. Gli scenari ipotizzabili sono riassunti in Tabella 3. L'entrata in vigore del Regolamento 1272/08 (CLP-GHS), e la conseguente riclassificazione delle sostanze e dei preparati, introdurrà dei cambiamenti significativi nella normativa sui rischi di incidenti rilevanti. Una prima bozza di aggiornamento della Direttiva comunitaria al CLP, è disponibile nell'area download. Tabella 1: Stablimenti di produzione assogettati alla normativa sui rischi di incendenti rilevanti Alchilazione Amminazione con ammoniaca Carbonilazione Condensazione 2 / 23
3 Deidrogenazione Esterificazione Alogenazione e produzione di alogeni Idrogenazione Idrolisi Ossidazione Polimerizzazione Solfonazione Desolfonazione, fabbricazione e trasformazione di derivati solforati Nitrazione e fabbricazione di derivati azotati 3 / 23
4 Fabbricazione di derivati fosforati Formulazione di antiparassitari e di prodotti farmaceutici Distillazione Estrazione Solubilizzazione Miscelazione Stabilimenti per la distillazione o raffinazione, ovvero altre sucessive trasformazioni del petrolio o dei pro Stabilimenti destinati all'eliminazione totale o parziale di sostanze solide o liquide mediante combustione Stabilimenti per la produzione, la trasformazione od il trattamento di gas energetici, per esempio gas di p 4 / 23
5 Stabilimenti per la distillazione a secco di carbon fossile e lignite Stabilimenti per la produzione di metalli o metalloidi per via umida o mediante energia elettrica Tabella 2 : Sostanze pericolose e relative soglie di quantità stoccate Colonna 1 Colonna 2 Colonna 3 Quantità limite (t) ai fini dell applicazione Art. 6 e 7 Art. 8 Nitrato di ammonio (cfr. nota 1) 5 / 23
6 Nitrato di ammonio (cfr. nota 2) Nitrato di ammonio (cfr. nota 3) Nitrato di ammonio (cfr. nota 4) 10 6 / 23
7 Nitrato di potassio (cfr. nota 5) Nitrato di potassio (cfr. nota 6) Anidride arsenica, acido (V) arsenico e/o suoi sali 1 2 Anidride arseniosa, acido (III) arsenico o suoi sali 0,1 7 / 23
8 0,1 Bromo Cloro Composti del nichel in forma polverulenta inalabile (monossido di nichel, biossido di nichel, solfuro di / 23
9 Etilenimina Fluoro Formaldeide (concentrazione 90%) 5 Idrogeno 5 9 / 23
10 Acido cloridrico (gas liquefatto) 25 2 Alchili di piombo 5 Gas liquefatti estremamente infiammabili e gas naturale 200 Acetilene 10 / 23
11 5 Ossido di etilene 5 Ossido di propilene 5 Metanolo / 23
12 4,4-metilen-bis-(2-cloroanilina) e/o suoi sali in forma polverulenta 0,01 0,01 Isocianato di metile 0,15 0,15 Ossigeno Diisocianato di toluene 12 / 23
13 Cloruro di carbonile ( fosgene) 0,3 0,75 Triiduro di arsenico (arsina) 0,2 1 Triiduro di fosforo (fosfina) 0, / 23
14 Dicloruro di zolfo 1 1 Triossido di zolfo Poli-cloro-dibenzofurani e poli-cioro-dibenzodiossine (compresa la TCDD), espressi come TCCD equi 0,001 0,001 Le seguenti sostanze CANCEROGENE in concentrazioni superiori al 5% in peso: 4-amminobifenile e 0,5 14 / 23
15 2 Prodotti petroliferi: a) benzine e nafte, b) cheroseni (compresi i jet fuel), c) gasoli (compresi i gasoli per autotrazione, i gasoli per riscaldamento e i distillati usati per produrre i Colonna 1 Colonna 2 Colonna 3 15 / 23
16 Sostanze pericolose classificate come Quantità limite (t) della sostanza pericolosa ai sensi dell articolo 3, paragrafo 5 ai fini dell appli Art. 6 e 7 Art MOLTO TOSSICHE TOSSICHE / 23
17 3. COMBURENTI ESPLOSIVE sostanze, preparati o articoli assegnati alla UN/ADR 1.4 (cfr. nota 2) ESPLOSIVE sostanze, preparati o articoli assegnati alle divisioni: UN/ADR: 1.1, 1.2, 1.3, 1.5, o 1.6, ovvero classificati con frasi di rischio R2 o R INFIAMMABILI [sostanze o preparati che rientrano nella definizione di cui alla nota 3. a) ]. 17 / 23
18 a. FACILMENTE INFIAMMABILI, [sostanze o preparati che rientrano nella definizione di cui alla nota 3 b) 1)] b. Liquidi FACILMENTE INFIAMMABILI [sostanze o preparati che rientrano nella definizione di cui alla nota 3 b) 2)] ESTREMAMENTE INFIAMMABILI [sostanze o preparati che rientrano nella definizione di cui alla nota 3 c)] / 23
19 9. SOSTANZE PERICOLOSE PER L AMBIENTE in combinazione con le seguenti frasi che descrivono il rischio: i) R : Molto tossico per gli organismi acquatici (compresa frase R/53) ii) R51/53 : Tossico per gli organismi acquatici; può causare effetti negativi a lungo termine nell ambiente acquatico / 23
20 10. ALTRE CATEGORIE che non rientrano in quelle precedenti, in combinazione con le seguenti fra i) R14: Reagisce violentemente a contatto con l acqua (compresa frase R14/15) ii) R29: Libera gas tossici a contatto con l acqua 200 Tabella 3: Scenari di assoggetabilità 20 / 23
21 Scenario Adempimenti Disposizioni Stabilimenti che effettuano lavorazioni di cui Allegato A, in cui sono presenti sostanze pericolose in qu Art. 5.1 Art. 5.2 Individuare i rischi di incidente rilevante Integrare il DVR (Documento di Valutazione dei Rischi) di cui al D.Lgs.81/08; Provvedere all informazione, formazione e addestramento come previsto dal D.M.10/03/98. Stabilimenti in cui sono presenti sostanze pericolose in quantità uguali o superiori a quelle indicate ne Art. 6 Art / 23
22 Art. 7 Art. 7.1 Art. 7.2 Art bis Trasmettere la notifica, con le modalità dell autocertificazione, a: Min. Amb., Regione, Provincia, Com Trasmettere la Scheda di Informazione di cui all allegato V a: Min. Amb., Regione, Sindaco e Prefetto Redigere e riesaminare ogni 2 anni il documento di Politica di prevenzione degli incidenti rilevanti di c Attuare il SGS (Sistema di Gestione della Sicurezza) di cui allo stesso documento Redigere il PEE (Piano di Emergenza Esterno) Stabilimenti in cui sono presenti sostanze pericolose in quantità uguali o superiori a quelle indicate ne Art. 6 Art. 6.5 Art. 7 Art. 7.1 Art / 23
23 Art. 8 Art Art Trasmettere la notifica, con le modalità dell autocertificazione, a: Min. Amb., Regione, Provincia, Com Trasmettere la Scheda di Informazione di cui all allegato V a: Min. Amb., Regione, Sindaco e Prefetto Redigere e riesaminare ogni 2 anni il documento di Politica di prevenzione degli incidenti rilevanti di c Attuare il SGS (Sistema di Gestione della Sicurezza) di cui allo stesso documento Trasmettere il RdS (Rapporto di sicurezza) all autorità competente Riesaminare il rapporto di sicurezza: a) ogni 5 anni; b) ad ogni modifica che costituisca aggravio del p Predisporre il Piano di Emergenza Interno Trasmettere al Prefetto e alla Provincia le informazioni per la stesura del Piano di Emergenza Esterno 23 / 23
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