Provvedimento n.580 Latina, 11 novembre 2015

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1 Provvedimento n.580 Latina, 11 novembre 2015 Oggetto: Diritto annuale insoluto anno 2013 ed integrazioni anni precedenti: applicazione delle sanzioni amministrative e riscossione coattiva. IL SEGRETARIO GENERALE Visto l articolo 18, della Legge 29 dicembre 1993, n.580, così come modificato dal Decreto Legislativo, n.23, del 15 febbraio 2010, concernente il finanziamento delle Camere di Commercio, il quale, tra l altro, prevede, in caso di omesso e/o tardivo pagamento del tributo a cui sono soggette tutte le imprese iscritte e/o annotate nel Registro delle Imprese competente per provincia e, a partire dall anno 2011, da ogni soggetto iscritto nel Repertorio delle notizie Economiche e Amministrative (REA), l applicazione di sanzioni amministrative dal 10% al 100% dell ammontare dovuto ai sensi del D.Lgs. n.472/97; Visto il Decreto Ministeriale, n.359, dell 11 maggio 2001, recante il Regolamento per l attuazione dell articolo 17 della L. n.488, del 23 dicembre 1999, in materia di accertamento, riscossione e liquidazione del diritto annuale versato dalle imprese in favore delle Camere di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura ; Visto il Decreto Legislativo, n.472, del 18 dicembre 1997, e successive modifiche e integrazioni, concernente Disposizioni generali in materia di sanzioni amministrative per le violazioni di norme tributarie ; Visto il Decreto Ministeriale n.54, del 27 gennaio 2005, contenente il Regolamento relativo all applicazione delle sanzioni amministrative in caso di tardivo o omesso pagamento del diritto annuale da parte delle imprese a favore delle Camere di Commercio, emanato ai sensi dell articolo 5-quater, comma 2, della Legge 21 febbraio 2003, n.27 ; Vista la circolare del Ministero dello Sviluppo Economico (già Ministero delle Attività Produttive) n.3587/c, del 20 giugno 2005, concernente chiarimenti circa l applicazione del summenzionato regolamento n.54; Visto il vigente Regolamento per l applicazione delle sanzioni amministrative in materia di diritto annuale, (come da ultimo modificato con delibera di Giunta n.70, del 17 ottobre 2014) ed, in particolare: l art.13 (secondo il quale la scelta della procedura da seguire per l irrogazione delle sanzioni, tra quelle riportate al comma 1, è di competenza del Segretario Generale); l art.3 (secondo cui non si procede alla contestazione, all irrogazione o all iscrizione a ruolo diretta, qualora l ammontare dovuto, a titolo di diritto, sanzioni e interessi, sia inferiore ad 30,00, oppure ad 12,00 nel caso in cui siano presenti ripetute violazioni); l art.12 (con cui sono disciplinate le varie casistiche che fanno

2 Pag. n.2 ritenere perfezionato il ravvedimento operoso) e l art.6, (concernente i criteri di determinazione della sanzione); Visto, altresì, che le sanzioni, ai sensi dell art.11 del D.Lgs. n.472/97 e smi, devono essere comminate anche nei confronti dell autore materiale della violazione, sia esso persona fisica o persona giuridica, ai sensi della richiamata circolare n.3587, del 20 giugno 2005; Visti i Decreti del Ministero dello Sviluppo Economico, 1 febbraio 2008, 30 aprile 2009, 22 dicembre 2009, 21 aprile 2011, e le note prot. nn , del 27 dicembre 2011, e , del 21 dicembre 2012, con i quali sono state determinate le misure del diritto annuale, degli anni dal 2008 al 2013, in conformità alla metodologia di cui al comma 4 dell art. 18 della L.580/93 sopracitata; Visto, in particolare, l art.8, comma 2, del citato D.M. n.359/01, il quale stabilisce che il diritto annuale è versato dai contribuenti, in un unica soluzione, con le modalità previste dal capo III del D.Lgs. n.241, del 9 luglio 1997, e s.m.i., entro il termine previsto per il pagamento del primo acconto delle imposte (come ribadito all art.17, comma 1, del regolamento emanato con Decreto del Presidente della Repubblica n.435, del 7 dicembre 2001, e s.m.i.); Visti i Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri in materia di disposizioni per la semplificazione e razionalizzazione degli adempimenti tributari del 4 giugno 2009, del 10 giugno 2010, del 12 maggio 2011, del 6 giugno 2012 e del 13 giugno 2013, con i quali sono stati prorogati i termini per effettuare i pagamenti dei tributi da parte delle imprese soggette agli studi di settore, termini recepiti anche per il versamento del tributo camerale con note del MISE nn , del 16 giugno 2009, 77133, del 23 giugno 2010, , del 30 maggio 2011, 14002, del 19 giugno 2012, , del 28 giugno 2012, e , del 17 giugno 2013; Atteso che, ai sensi dell art.11 del citato Decreto Ministeriale 359/2001 (con il quale si prevede che, sulla base di apposite convenzioni, l Agenzia delle Entrate fornisce, per il tramite di Infocamere, le informazioni relative alle singole operazioni di versamento e di fatturato), sono stati forniti i flussi informativi delle operazioni di riscossione, delle informazioni inerenti i dati di fatturato realizzati dalle imprese e dell elenco dei contribuenti soggetti agli studi di settore; Rilevato, inoltre, che nei ruoli esattoriali 2008, 2009, 2010 e 2011, seppur in modesta entità, alcune imprese possono non essere state sanzionate poiché all epoca non erano disponibili le informazioni relative al fatturato; Visto l art.2495, comma 2, del Codice Civile, secondo il quale le società di capitali cancellate dal Registro delle Imprese sono estinte; Vista, inoltre, la sentenza del 12 marzo 2013, n.6071, con cui la Corte di Cassazione ha chiarito che nei rapporti giuridici ancora pendenti al momento dell estinzione di una società cancellata, su istanza, dal Registro delle Imprese, ancorché non totalmente definiti nella fase di liquidazione,

3 Pag. n.3 determinandosi un fenomeno di tipo successorio, i soci subentrano alla società estinta nei rapporti passivi ed in quelli attivi, sia sul piano sostanziale che su quello processuale. Richiamato il provvedimento n.765, del 4 novembre 2014, con il quale è stato autorizzata l iscrizione diretta a ruolo, senza preventiva contestazione, degli insoluti per omesso versamento del diritto annuale 2012 e degli insoluti non ancora iscritti a ruolo per gli anni precedenti (dal 2007 al 2011), procrastinando la successiva emissione di un ruolo relativa alla riscossione coattiva nei confronti delle società di capitali cancellate dal Registro delle Imprese, in attesa dell esito di apposita richiesta di parere formulata al MISE (prot. n.23000, del 15 ottobre 2014); Visto, inoltre, l art. 28, comma 2, del D.Lgs. n.175/2014, entrato in vigore il 13 dicembre 2014, secondo il quale l estinzione delle società di cui all art.2495 del C.C. ha effetto trascorsi cinque anni dalla richiesta di cancellazione dal Registro delle Imprese; Vista, altresì, la sentenza n.6743, del 2 aprile 2015, della Corte di Cassazione - Sezione tributaria, la quale ha affermato, tra l altro, che l art.28, comma 2, non ha efficacia retroattiva e, pertanto, il differimento quinquennale degli effetti dell estinzione della società derivanti dall art.2495, comma 2, del Codice Civile, si applica esclusivamente ai casi in cui la richiesta di cancellazione della società dal Registro delle Imprese sia presentata nella vigenza di detto decreto, cioè dal 13 dicembre Atteso che, ad oggi, il MISE non si è ancora pronunciato in merito alla richiesta di parere succitata; Rilevato l approssimarsi della decadenza dei termini di prescrizione quinquennale per le sanzioni amministrative relative all anno 2012, laddove l iscrizione a ruolo venisse ulteriormente procrastinata (considerando i tempi tecnici di produzione delle cartelle e della conseguente notifica delle stesse); Ritenuto di dover sottoporre al vaglio della Giunta Camerale, attendendo gli orientamenti interpretativi del MISE, purché intervengano nel breve periodo, la scelta di intentare azioni di recupero coattivo ovvero di rinunciare ad un credito di dubbia esigibilità, nei confronti di società, cancellate d ufficio ex art.2490 C.C., e nei confronti dei singoli soci, laddove le società di capitali, seppur cancellate con domanda anteriore al 13 dicembre 2014, non abbiano effettuato il riparto di attivo a favore dei soci; Ritenuto, inoltre, di procedere al recupero del diritto annuale, delle sanzioni (ove non prescritte) e degli interessi legali relativi agli anni dal 2008 al 2013 compreso: a) nei confronti delle imprese iscritte morose; b) nei confronti delle società che abbiano presentato domanda di cancellazione dal 13 dicembre 2014; c) nei confronti dei soci di società di capitali che abbiano presentato istanza di cancellazione prima del 13 dicembre 2014 e che abbiano ricevuto una quota a seguito del riparto dell attivo; Visto l art.13 del richiamato Regolamento camerale, nel quale è prevista la possibilità di fare gli atti contestuali di accertamento ed irrogazione delle sanzioni ai sensi dell art.17, del D.Lgs. n.472/97 e

4 Pag. n.4 s.m.i., e ritenuto di poterli emettere in alternativa al ruolo esattoriale, laddove per motivi vari, quest ultimo non contenga l impresa da sanzionare (ad esempio, partite scartate dal sistema informatico Equitalia S.p.A.; partite non andate a ruolo per errori del software etc); Visto il D.M. n.321, del 3 settembre 1999, Regolamento recante norme per la determinazione del contenuto del ruolo e dei tempi, procedure e modalità della sua formazione e consegna, da emanare ai sensi degli artt.4 e 10 del D.Lgs. 26 febbraio 1999, n.46, in particolare, l art. 3, comma 8, ove si prevede la sottoscrizione da parte dell Ente creditore del prospetto appositamente predisposto per rendere esecutivo il ruolo; Visto l art.3 del Decreto Legge n.203, 30 settembre 2005, (G.U. - serie generale - n.230, del 3 ottobre 2005), convertito, con modificazioni, dalla Legge n.248, del 2 dicembre 2005 (G.U. - serie generale - n.281, del 2 dicembre 2005), recante Misure di contrasto all evasione fiscale e disposizioni urgenti in materia tributaria e finanziaria, con il quale, a partire dal 1 ottobre 2006, è stato soppresso il sistema di affidamento in concessione del servizio nazionale della riscossione (C.N.C.) trasferendo le relative funzioni all Agenzia delle Entrate che, per l esercizio delle funzioni di riscossione, con la partecipazione dell INPS, ha costituito la società Riscossione S.p.A. (oggi Equitalia S.p.A. ); Vista la Legge n.212, del 27 luglio 2000, (Statuto del contribuente); Ritenuto di individuare nel titolare della Posizione Organizzativa Finanza il Responsabile del Procedimento ai sensi della Legge n.241, del 7 agosto 1990; Acquisito sul presente provvedimento il parere favorevole reso dal Dirigente dell Area Servizi di supporto e per lo sviluppo sia sotto il profilo tecnico che della legittimità, sia in ordine alla regolarità contabile, DETERMINA -di autorizzare, attraverso il competente Agente Nazionale per la riscossione (Equitalia S.p.A.), l iscrizione diretta a ruolo, senza preventiva contestazione, degli insoluti per omesso, tardato versamento del diritto annuale 2013 e degli eventuali insoluti per analoga violazione non ancora iscritti a ruolo per gli anni precedenti (dal 2008 al 2012), con irrogazione delle sanzioni e conseguente recupero del tributo insoluto anche agli obbligati in solido; -di provvedere, in alternativa al ruolo esattoriale, laddove per motivi vari quest ultimo non contenga l impresa da sanzionare, all emissione dell atto di accertamento ed irrogazione delle sanzioni, ai sensi dell art.17, del D.Lgs. n.472/97 e s.m.i.; -di escludere momentaneamente dal novero delle imprese da sanzionare, in attesa di orientamenti interpretativi da parte del MISE e di una specifica pronuncia da parte della Giunta Camerale: 1) le società di capitali che abbiano presentato istanza di cancellazione prima del 13 dicembre 2014 per le quali non risulta alcun riparto di attivo; 2) le società cancellate d ufficio, come in premessa specificato;

5 Pag. n.5 -di iscrivere a ruolo i soci di società di capitali che hanno presentato domanda di cancellazione anteriore al 13 dicembre 2014 per le quali dal bilancio finale di liquidazione risulta un riparto di attivo a loro favore; -di iscrivere a ruolo le società di capitali con domanda di cancellazione presentata dal 13 dicembre 2014; -di delegare il dirigente dell Area 1 - Servizi di supporto e per lo Sviluppo ad apporre sui suddetti ruoli il visto di esecutorietà ai sensi dell art.3, comma 8, del citato D.M. n.321/99, nonché di dar corso agli eventuali adempimenti relativi al discarico amministrativo e sgravio nei confronti degli Agenti della Riscossione e delle ditte iscritte interessate che ne abbiano diritto ai sensi della normativa vigente; -di nominare il titolare della Posizione Organizzativa Finanza, dott.ssa Donatella Baiano, quale Responsabile del Procedimento ai sensi della L. n.241/90 e smi.. Parere favorevole tecnico, di legittimità e contabile Il Dirigente dell Area Servizi di supporto e per lo sviluppo AS F.to dott. E. Di Russo F.to IL SEGRETARIO GENERALE (avv. P. Viscusi) - Il presente provvedimento è pubblicato all Albo della Camera di Commercio di Latina ai sensi dell art.32, della Legge n.69/2009, e del regolamento camerale per la pubblicazione degli atti. - Il provvedimento originale è conservato presso l Ufficio Segreteria Generale.