BELLO DENTRO NON BULLO FUORI

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1 ISTITUTO COMPRENSIVO CARIATI ISTITUTO COMPRENSIVO CARIATI PLESSO M. VENNERI CLASSE III PROGETTO «CLASSE DIGITALE» BELLO DENTRO NON BULLO FUORI A cura dell Ins. Teresa Grillo

2 DISCIPLINA ITALIANO RACCORDI INTERDISCIPLINARI TECNOLOGIA ARTE E IMMAGINE

3 FINALITA Riflettere sul rapporto con gli altri Riflettere sul bullismo e sulla violenza a scuola Imparare ad elaborare reazioni positive e propositive rispetto ai fenomeni di violenza e di sopruso Imparare il significato di legalità Utilizzare correttamente e consapevolmente le TIC

4 METODOLOGIA La metodologia utilizzata è stata quella di tipo laboratoriale e di Cooperative learning. Questi i momenti fondamentali: lettura di articoli sui quotidiani e visione di documentari contestualizzazione dell argomento alle conoscenze e esperienze pregresse di ciascun alunno; coinvolgimento ed inclusione, anche attraverso il lavoro di gruppo; elaborazione delle conclusioni, attraverso l utilizzo delle TIC; autovalutazione. I testi elaborati dagli alunni sono serviti come spunto per la realizzazione di ulteriori attività didattiche.

5 ATTIVITA Letture di articoli di giornale e racconti Visione di brevi documentari e filmati utilizzando la Lim Discussioni di gruppo PRODOTTI FINALI Produzione di testi Rappresentazioni grafiche Realizzazione di slogan Realizzazione testo digitale con apparato didattico AUTOVALUTAZIONE Riflessione di gruppo e riflessione autocritica di ciò che è stato appreso

6 Il percorso didattico ha affrontato le tematiche proprie del bullismo, fornendo spunti di conoscenza e di approfondimento, offrendo chiavi di lettura e di riflessione in merito a comportamenti dannosi per il singolo che li subisce, e anche per il gruppo sociale nel quale egli è inserito; a questo proposito si è affrontato anche l aspetto del bullismo che diventa reato, comportando la responsabilità penale del soggetto, indirizzando gli alunni a riflettere sul fatto che atti effettuati, a volte con leggerezza, possono avere conseguenze molto gravi e condizionare la vita futura non solo della vittima, ma anche di chi ha compiuto soprusi.

7 La problematica è stata analizzata da tre diverse prospettive: quella della vittima, quella dello spettatore e quella dell autore della violenza. Ciò ha consentito di mettere in evidenza le implicazioni derivanti dall interrelazione delle tre condizioni e di formulare tutti insieme un vademecum, comportamenti utili per sottrarsi ad eventuali situazioni di disagio.

8 Particolare importanza è stata data all atteggiamento del silenzio, che spesso accompagna il fenomeno del bullismo: la possibilità di parlarne, di socializzare esperienze e opinioni, di condividere ansie e preoccupazioni, costituisce infatti il primo, indispensabile, passo verso il superamento del problema; gli alunni hanno preso coscienza del fatto che confidarsi con un adulto di fiducia (genitore o insegnante) rappresenta il modo più efficace per portare alla luce situazioni di disagio, senza il timore di non essere creduti o ridicolizzati.

9 MODI DI MANIFESTAZIONE DEL BULLISMO Bullismo fisico: colpisce la vittima con pugni e calci ecc.

10 Bullismo verbale: prende in giro la vittima. Bullismo psicologico: la vittima viene ignorata o esclusa dal gruppo.

11 Cyberbullismo: il bullo invia messaggi molesti alla vittima tramite chat varie per minacciare o dare fastidio.

12 RICORDA C è differenza tra lo scherzo e la violenza (fisica e verbale) e l umiliazione. IL RISPETTO DELL ALTRO E FONDAMENTALE Nessun percorso di contrasto e lotta al bullismo può funzionare se non c è interazione tra docenti, famiglie e ragazzi

13 NON E VERO CHE Il bullismo è una questione tra maschi Il bullismo è una «malattia solo della scuola» Chi è bullo sarò bullo per sempre, chi è vittima sarà per sempre vittima Il bullo rende forti Il bullismo, in fondo, è una «ragazzata» Il bullismo fa parte della crescita Chi subisce prepotenze dovrebbe imparare a difendersi

14 CHI E IL BULLO Sceglie obiettivi facili: persone che appaiono diverse o deboli. Vuole sempre l attenzione su di sé. Ha paura di essere amato, preferisce essere temuto. E segretamente geloso degli altri.

15 COSA PENSA DI SE LA VITTIMA Non piaccio a nessuno. Mi sento brutto, grasso e ridicolo. Ho paura. Mi sento davvero solo. Nessuno mi capisce, inutile parlarne con i genitori ed insegnanti La mia vita è uno schifo.

16 COME COMBATTERLO Avere fiducia in se stessi Il dialogo vince sulla violenza Una persona è forte quando aiuta l altro Il bullismo non c entra niente con l amicizia Nessuno deve essere preso in giro se ha abitudini e pensieri diversi dai tuoi Sii sempre gentile Insieme si può fare la differenza

17 COME COMBATTERLO Dai valore alle differenze: siamo tutti uguali, anche nelle nostre diversità Non escludere nessuno dai tuoi giochi Raccontare sempre tutto ai genitori Non giudicare la vittima che non reagisce Difendere, se possibile, i compagni vittime di violenza CI DEVE ESSERE UGUAGLIANZA E RISPETTO

18 Bullying isn t cool I NOSTRI SLOGAN No al bullismo, sì all amicizia Il bullismo non è uno scherzo Essere bulli non è bello, dare le botte non ti rende più forte

19 BULLISMO: COSA E PER TE E COME SI PUO AFFRONTARE TESTO N. 1 Il bullismo è una forma di violenza, mentale e fisica. I bulli sono ragazzi e ragazze che sono prepotenti con quelli più deboli: rubano il panino, gettano per terra libri e Zaino. Questo perché si sentono forti e superiori agli altri. Questi bambini, a causa di questo comportamento, avranno una dolorosa ferita nell anima: Tuttavia, questi comportamenti possono finire, perché nessuno deve credere di essere superiore agli altri. Secondo me, parlare con un genitore o l insegnante è l unico mezzo per sconfiggere il bullismo.

20 TESTO N. 2 Il bullismo è un atto di cattiveria pura: si va dalla violenza ad atti di ogni genere nei confronti di persone che non sanno o non si possono difendere. Alcuni sono molto aggressivi, prendono in giro i compagni più deboli, li malmenano. Questo succede quando si uniscono in gruppo, perché si sentono più forti e vogliono imporre il loro potere con la spavalderia. Per sconfiggere il bullismo bisogna rendersi conto invece che siamo tutti uguali, e che ci dobbiamo rispettare. DON T BULLY, BE A FRIEND

21 TESTO N. 3 Il bullismo non è un gioco per i bambini e i ragazzi. Essere bulli non è bello, aiutare gli altri invece ci fa sentire più forti e più bravi. A me non piace fare le cose che fanno i bulli, fare i dispetti, non far giocare i compagni, alzare le mani. Mi piace invece essere gentile, aiutare i compagni in difficoltà, dividere la merenda. Oggi dobbiamo stare molto attenti e parlare sempre con i nostri genitori e le insegnanti se qualcuno prova a farci prendere una cattiva strada. Dobbiamo fidarci degli adulti che ci vogliono bene.

22 TESTO N. 4 Il bullismo è un fenomeno molto diffuso. Si sente spesso parlare di questo problema, al telegiornale, nei film e sulle riviste. Il bullo è una persona che si diverte a fare del male ad altri in modi diversi: picchiare, minacciare, umiliare, prendere in giro. Il bullo non è una persona forte, è una persona che vuole mettersi in mostra: spesso è lui che ha problemi. Sono molte le vittime del bullismo, soprattutto bambini fragili e indifesi. Il modo per sconfiggerlo è non avere paura, raccontare tutto ai genitori e alle maestre che sanno come intervenire.

23 TESTO N. 5 Il bullismo è un comportamento aggressivo e violento da parte di alcuni bambini nei confronti di altri bimbi incapaci di reagire. Spesso non gli si dà importanza perché si pensa ad una normale discussione tra ragazzi, Invece il bullismo è una vera e propria forma di violenza. Solo insieme si può trovare una soluzione: raccontando tutto ai genitori, anche dei bulli, e alle insegnanti. Non bisogna fare finta di niente e subire in silenzio.

24 TESTO N. 6 Per combattere il bullismo ci vuole un clima di rispetto e scoraggiare comportamenti di prepotenza. La scuola è il primo luogo di relazione per i bambini, che devono imparare a vivere insieme rispettandosi. E importante accettare le diversità, i modi diversi di pensare, e quindi imparare ad affrontare i litigi nel modo giusto.

25 TESTO N. 7 Io il bullismo lo vorrei sconfiggere stando zitta zitta, e facendo finta che il bullo non esista. Il bullismo per me è una cosa davvero brutta: i comportamenti da bulla io non li farò nemmeno per sogno, perché mi dispiace trattare male i miei compagni. Voglio dire pure che anche prenderli in giro non è corretto: loro si divertono, si sentono forti, ma c è chi soffre e ci sta male. E un domani, da bulli, potrebbero diventare delle vittime.

26 TESTO N. 8 Io il bullismo lo vorrei sconfiggere così: non devo prendere in giro i compagni in difficoltà; gli stranieri, che non parlano la nostra lingua, non vanno lasciati da soli. Non bisogna accusare i compagni quando si litiga e aiutare chi ha bisogno. I bulli si sentono forti solo in gruppo, perché da soli hanno paura e si sentono deboli. Per combattere il bullismo bisogna non farli sentire da soli, giocare con loro e far capire che siamo tutti uguali.

27 TESTO N. 9 Il bullismo non è solo fisico, ma anche psicologico. Essere bulli non è una bella cosa, non bisogna far parte di un gruppo solo per prendere in giro un bambino, per farlo piangere, per insultarlo o per picchiarlo. E bello riunirsi in gruppo per giocare, ridere, scherzare e stare insieme. Secondo me, dobbiamo parlare con i genitori e le maestre se qualcuno fa il bullo con noi e non avere e non avere paura di accusarlo.

28 TESTO N. 10 Negli ultimi tempi, giornali e telegiornali, trasmettono vicende assai gravi: gruppi di ragazzini e ragazzine che picchiano e filmano le aggressioni. Questo è bullismo. In Italia viene considerato bullo una persona esibizionista, molte volte sbruffone, che ama fare il gradasso e che la maggior parte delle volte si approfitta dei più deboli. In verità, il bullismo non è una forza, ma debolezza e il perché lo si capisce ragionando: se un ragazzo picchia o minaccia un altro, mostra le sue «doti». Secondo me non serve essere violenti per fare vedere che si è forti: basta essere gentili ed educati. In questo modo si dimostra anche di avere un buon carattere!

29 TESTO N. 11 Per me il bullismo è una brutta cosa; tutti dovrebbero essere amici, volersi bene, perché noi siamo tutti fratelli. Non dobbiamo essere gelosi, maltrattarci o picchiarci. Per sconfiggere questa «malattia», il bullismo, vorrei chiedere a tutte le vittime che sono state picchiate o prese in giro, di parlare e far capire a tutti cosa fanno i bulli: cioè, un grosso errore. Tutte le vittime dovrebbero unirsi, perché l unione fa la forza e se non si è da soli, i bulli non potranno più ferire.

30 Ho compagno prepotente che mi ripete che non valgo niente. BULLO.SEI NULLO! Prende in giro tutti quanti e si avvale di alcuni aiutanti. Io mi chiedo cosa voglia mentre tremo come una foglia. Se son timido e insicuro lui diventa ancor più duro. Nella scuola lo chiamano bullo ma per me è solo nullo. E se uniti noi saremo il bullismo sconfiggeremo. T.G.

31 PROPOSTE DIDATTICHE Analisi e comprensione o Che cosa vuol dire bullismo? o Chi è il bullo? o Chi è la vittima? o Cosa bisogna fare se si assiste ad un episodio di bullismo?

32 o Come ti sentiresti se succedesse a te? o Cosa si prova quando si subiscono prepotenze? o Quali possono essere le conseguenze su un ragazzino vittima di prepotenze? o Come prevenire il bullismo?

33 APPROFONDIAMO IL LESSICO Cosa significano le seguenti parole? o Vittima o Prepotenza o Sopruso o Conflitto o Prevaricazione

34 RIFLETTIAMO SULLA LINGUA Scrivi tre aggettivi riferiti ai bulli Scrivi tre aggettivi riferiti alle vittime

35 RIFLETTIAMO SULLA LINGUA Scrivi tre verbi riferiti ai bulli Scrivi tre verbi riferiti alle vittime

36 ANALISI GRAMMATICALE Analizza i verbi che hai individuato

37 Inventa una poesia a rima alternata PRODUZIONE

38 UNITI SI VINCE

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