2.1 Inquinanti DM 60/ Ozono Valutazione delle tendenze Verifica del rispetto dei limiti 12

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1 REGIONE LIGURIA VALUTAZIONE ANNUALE DELLA QUALITÀ DELL ARIA ANNO 2005

2 REGIONE LIGURIA Dipartimento Ambiente Ufficio tutela dall inquinamento atmosferico Sommario 1 SCOPO DEL DOCUMENTO 4 2 METODO DI VALUTAZIONE E CRITICITÀ Inquinanti DM 60/ Ozono 8 3 MONOSSIDO DI CARBONIO Valutazione delle tendenze Verifica del rispetto dei limiti 12 4 OSSIDI DI ZOLFO Valutazione delle tendenze Verifica del rispetto dei limiti 15 5 OSSIDI DI AZOTO Valutazione delle tendenze Verifica del rispetto dei limiti 21 6 PM Valutazione delle tendenze Verifica del rispetto dei limiti 25 7 BENZENE Valutazione delle tendenze Verifica del rispetto dei limiti 29 8 OZONO Valutazione delle tendenze Verifica del rispetto dei limiti 31 9 CONCLUSIONI 34 ALLEGATO- VALORI DI QUALITÀ DELL ARIA - 35 Limiti e soglie di allarme previsti dal DM 60/02 35 Valori di riferimento per l Ozono 35

3 REGIONE LIGURIA Dipartimento Ambiente Ufficio tutela dall inquinamento atmosferico Indice delle figure Figura 1 Zonizzazione per gli inquinanti del DM 60/ Figura 2 Zonizzazione Ozono... 5 Figura 3 Postazioni selezionate per valutazione 2005 inquinanti DM 60/ Figura 4 Postazioni selezionate per valutazione 2005 Ozono... 8 Figura 5 Andamento medie annuali CO Zona Figura 6 Andamento medie annuali CO Zona Figura 7 Andamento medie annuali CO zone 3 e Figura 8 Andamento medie annuali SO Figura 9 Andamento medie annuali SO2 Zona Figura 10 Andamento medie annuali SO2 Zona 3, Zona 4 e Zona Figura 11 Andamento medie annuali NO 2 Zona Figura 12 Andamento medie annuali NO 2 Zona 2a Figura 13 Andamento medie annuali NO 2 Zona 2 b Figura 14 Andamento medie annuali NO 2 Zona Figura 15 Andamento medie annuali NO 2 Zona Figura 16 Andamento medie annuali NO 2 ed NOx Stazione di Cengio Figura 17 Andamento medie annuali di PM10 Genova Figura 18 Andamento medie annuali di PM10 Zona Figura 19 Andamento medie annuali di PM10 - postazione di Busalla (Zona 4) Figura 20 Andamento medie annuali di Benzene Figura 21 Andamento medie annuali di Ozono Indice delle tabelle Tabella 1 Stazioni e metodi di misurazione impiegati per la valutazione 2005 ai sensi della direttiva 1999/30/CE(Allegato IX) e della direttiva 2000/69/CE (Allegato VII)... 7 Tabella 2 Stazioni impiegate per la valutazione dell ozono e del biossido di azoto e degli ossidi di azoto in relazione all ozono (allegati III, IV e VI della direttiva 2002/3/CE)... 9 Tabella 3 Tipo stazioni Ozono... 9 Tabella 4 Rispetto limite CO anno Tabella 5 Rispetto limiti protezione salute SO2 anno Tabella 6 Rispetto limiti protezione ecosistemi SO2 anno Tabella 7 Rispetto limiti protezione della salute NO2 anno Tabella 8 Rispetto limiti protezione della salute PM10 anno Tabella 9 Monitoraggio Pm Valutazione aggiuntiva Provincia di Genova Tabella 10 Rispetto limiti protezione della salute Benzene anno Tabella 11 Superamenti soglia di informazione Tabella 12 Verifica rispetto del valore bersaglio /obiettivo a lungo termine per la protezione della salute Anno Tabella 13 Verifica rispetto del valore bersaglio/obiettivo a lungo termine per la vegetazione Tabella 14 Verifica rispetto del valore di riferimento per la protezione delle foreste Tabella 15 Valori di riferimento previsti dal DM 60/ Tabella 16 Valori di riferimento per la verifica delle concentrazioni in aria di ozono

4 1 SCOPO DEL DOCUMENTO La normativa in materia di valutazione e gestione della qualità dell aria ambiente dispone che entro 6 mesi dalla fine di ciascun anno civile venga effettuata una valutazione dei livelli di concentrazione di inquinanti in atmosfera registrati nel corso di tale anno per l intero territorio regionale. La normativa dispone inoltre che i risultati della valutazione annuale della qualità dell aria debbano essere inviati, tramite compilazione di apposito questionario, al Ministero dell Ambiente e Tutela del Territorio per il successivo invio alla Comunità Europea. La Regione provvede ogni anno ad effettuare la valutazione ed a compilare il questionario per la trasmissione delle informazioni. Nel presente elaborato sono sintetizzate le valutazioni effettuate per il 2005,, alla base delle informazioni inviate al Ministero, e sono analizzati i trends delle concentrazioni misurate nelle postazioni di monitoraggio negli anni. La valutazione annuale della qualità dell aria ambiente deve essere attuata con riferimento alle zone secondo cui è stato classificato il territorio regionale. Con la d.g.r del 15/10/04, la Liguria è stata zonizzata (vedi Figura 1) in funzione dei livelli di inquinamento misurati o stimati per i seguenti inquinanti normati dal DM 60/02: ossidi di azoto, biossido di zolfo, monossido di carbonio, benzene e PM10. Con dgr 1175 del 7/10/05, la Regione Liguria è stata inoltre zonizzata (vedi Figura 2) con riferimento all Ozono, secondo quanto disposto dal d.lgs 183/04. Al fine di supportare in modo ottimale la valutazione annuale della qualità dell aria per tutte le zone della classificazione regionale, il sistema di monitoraggio è in corso di adeguamento, secondo le disposizioni del Piano regionale di risanamento e tutela della qualità dell aria e per la riduzione dei gas serra, approvato dal consiglio regionale con deliberazione N. 4 del 21/2/06. Un monitoraggio adeguato potrà tra l altro consentire la verifica delle valutazioni effettuate a supporto della pianificazione. I valori di concentrazione degli inquinanti nell aria ambiente, disposti dalla normativa quale riferimento per la valutazione della qualità dell aria, sono riportati in Allegato. 4

5 Figura 1 Zonizzazione per gli inquinanti del DM 60/02 Figura 2 Zonizzazione Ozono 5

6 2 METODO DI VALUTAZIONE E CRITICITÀ 2.1 Inquinanti DM 60/02 Per la valutazione al 2005 degli inquinanti normati dal DM 60/02 si è tenuto conto dei dati di monitoraggio delle stazioni di rilevamento evidenziate in Figura 3. L elenco delle Stazioni fisse e i metodi utilizzati sono riportati nella Tabella 1. Per le valutazioni del PM10 si è inoltre tenuto conto dei dati provenienti da campagne di misura. Rispetto a quanto disposto dal Piano regionale di risanamento e tutela della qualità dell aria permane: uno scarso monitoraggio nella zona 3; una scarsa conoscenza della qualità dell aria dei comuni della zona 4, che necessita di approfondimenti puntali; l assenza di postazioni fisse nella zona 5; un insufficiente monitoraggio del PM10 in molte zone. Inoltre per il 2005 non si è potuto tenere conto dei dati monitorati in Provincia di Imperia, in quanto non sono stati raccolti un numero sufficiente di dati validi dalle tre postazioni esistenti in zona. Figura 3 Postazioni selezionate per valutazione 2005 inquinanti DM 60/02 6

7 Tabella 1 Stazioni e metodi di misurazione impiegati per la valutazione 2005 ai sensi della direttiva 1999/30/CE(Allegato IX) e della direttiva 2000/69/CE (Allegato VII) Stazioni Tipo stazione Zona SO 2 NO 2 NO x Benzene CO 1) PM 10 Brignole (GE) traffico - urbana y y y M2d60 C.so Firenze (GE) background - urbana y M2 Residenziale Multedo (GE) traffico - urbana - y y y Residenziale/Commerciale / industriale Masnata (GE) traffico - urbana - y y Residenziale/Commerciale Quarto (GE) background - urbana - Zona 1 y y y M2d94 Parchi/impianti sportivi e/o scolastici AMT(GE) Industriale - urbana y y Gessi (GE) Industriale - urbana M2d94 Acquasola (GE) background - urbana y y Parchi/impianti sportivi e/o scolastici Europa (GE) traffico - urbana y y y M2 Corso Ricci (SV) traffico - urbana - Residenziale y y y Vado traffico urbana - Residenziale y y y y San Lorenzo (SV) traffico urbana - Residenziale Zona 2b M2 Piazza Sisto IV background urbana - Md168 (SV) Residenziale Spallanzani (SP) fondo urbano residenziale y M2 S. Cipriano (SP) traffico urbana residenziale y y commerciale Chiodo Amendola y y M2 Traffico urbano residenziale (SP) Fossamastra (SP) Urbana Residenziale Industriale Zona 2a y y M2 Maggiolina (SP) background - urbana - y y Parchi/impianti sportivi e/o scolastici Chiappa (SP) Fondo suburbana - y residenziale Albissola y y traffico - urbana - Residenziale Superiore Zona 3 Sarzana Traffico urbana residenziale y y y Loc.Farina Cairo y y Industriale suburbana Montenotte Zona 4 Garibaldi-Busalla Traffico urbana residenziale y y y M2d51 Sarissola-Busalla Industriale suburbana y Cengio background y y Passo Giovi y M2 background Zona 6 Funzione Verifica Limiti di Protezione salute Verifica Limiti di Protezione della salute e ecosistemi Nota 1): M2dxx indica il metodo di misura utilizzato per il rilevamento del PM10. M2 sta per metodo gravimetrico e dxx indica il numero di dati giornalieri raccolti durante l anno di riferimento, per le postazioni in cui tale numero risulta inferiore, a causa del metodo di campionamento utilizzato, a quello stabilito dalla normativa (90% dei dati giornalieri annuali). 7

8 2.2 Ozono Per la valutazione annuale dell Ozono si è tenuto conto dei dati di monitoraggio delle stazioni fisse di rilevamento evidenziate in Figura 4. Rispetto a quanto disposto dal Piano regionale di risanamento e tutela della qualità dell aria permane: la necessità di inserire una stazione di tipo suburbano sottovento all agglomerato di Genova,; la mancanza di un adeguato monitoraggio ad Imperia; la mancanza di un adeguato monitoraggio delle aree rurali e suburbane. Inoltre per il 2005: non si è potuto tenere conto dei dati monitorati nel Savonese, in quanto non sono stati raccolti un numero sufficiente di dati validi; a La Spezia non sono stati raccolti un numero sufficiente di dati per la stazione di fondo in area urbana; sono stati utilizzati i dati della postazione suburbana dei Giovi benché non ottimale per il monitoraggio dell ozono in quanto i valori rilevati di alcuni inquinanti, in particolare NO2, fanno pensare alla influenza di qualche vicina sorgente emissiva. Figura 4 Postazioni selezionate per valutazione 2005 Ozono Nella Tabella 2 sono indicate le Stazioni fisse e i metodi utilizzati per la valutazione dell Ozono. In Tabella 3 sono contenute le indicazioni sulle caratteristiche che devono avere le postazioni di monitoraggio dell Ozono secondo le disposizione normative. 8

9 Tabella 2 Stazioni impiegate per la valutazione dell ozono e del biossido di azoto e degli ossidi di azoto in relazione all ozono (allegati III, IV e VI della direttiva 2002/3/CE) stazione zona Tipo di stazione Impiego in relazione alla direttiva 2002/3/CE O 3 NO 2 NO x Quarto (GE) Urbana y y y Acquasola (GE) Zona A Urbana y y y C.so Firenze (GE) Urbana y y y Passo Giovi Suburbana y y y Chiappa (SP) Zona B Suburbana y y y Cengio Rurale y y y Tabella 3 Tipo stazioni Ozono Tipo di stazione Urbana Suburbana Rurale Rurale di fondo Finalità della misurazione Protezione della salute umana: determinare l esposizione all ozono della popolazione in aree urbane, ovvero in aree con densità di popolazione e concentrazioni di ozono relativamente alte e rappresentative dell esposizione della popolazione generale Protezione della salute umana e della vegetazione: Determinare l esposizione della popolazione e della vegetazione alla periferia degli agglomerati, dove si riscontrano i massimi livelli di ozono, ai quali la popolazione e la vegetazione possono essere esposti direttamente o indirettamente Non nelle immediate vicinanze dell area di massima emissione, sottovento rispetto alla direzione o alle direzioni principali del vento, quando si verificano le condizioni favorevoli alla formazione di ozono. Protezione della salute umana e della vegetazione: Determinare l esposizione della popolazione, delle colture e degli ecosistemi naturali alle concentrazioni di ozono su scala subregionale Le stazioni possono essere situate in piccoli insediamenti e/o aree con ecosistemi naturali, foreste o a colture. Protezione della salute umana e della vegetazione: Determinare l esposizione delle colture e degli ecosistemi naturali alle concentrazioni di ozono su scala regionale, come anche l esposizione della popolazione Criteri di ubicazione su macroscala Lontano dall influsso di emissioni locali come traffico, distributori di carburante, ecc. Zona sufficientemente areata da garantire un adeguata miscela delle sostanze da misurare. Per esempio aree cittadine ad uso residenziale o commerciale, parchi (lontano dagli alberi), strade o piazze ampie con traffico minimo o nullo, aree aperte caratterizzate da strutture scolastiche o a impianti ricreativi o sportivi. Aree in cui la popolazione, le colture sensibili o gli ecosistemi naturali situati ai margini estremi di un agglomerato sono esposti ad elevati livelli di ozono. Ove appropriato, anche alcune stazioni suburbane situate sopravvento rispetto all area di massima emissione, onde determinare i livelli regionali di inquinamento di fondo da ozono. Aree rappresentative delle concentrazioni di ozono distanti dall influenza di emissioni locali immediate, come insediamenti industriali e strade. Aree aperte, ma non alla sommità di montagne Stazioni situate in aree a bassa densità di popolazione, ad esempio con ecosistemi naturali, foreste, a grande distanza da aree urbane ed industriali e distanti dall influenza delle emissioni locali. Evitare siti soggetti a fenomeni accentuati a scala locale di inversione a livello del suolo, nonché la sommità delle montagne. Sconsigliate le zone costiere caratterizzate da evidenti cicli di vento diurni a carattere locale. 9

10 3 MONOSSIDO DI CARBONIO In accordo con quanto riportato dalle linee guida per la predisposizione delle reti di rilevamento, che dispongono che il monossido di carbonio possa essere rilevato limitatamente nelle postazioni orientate all inquinamento da traffico urbano o industriali, le valutazioni che seguono sono riferite a tali tipologie di postazioni. 3.1 Valutazione delle tendenze Come emerge dai grafici riportati nel seguito, nell ultimo anno, la tendenza alla diminuzione delle concentrazioni medie annuali di CO, rilevata a partire dal 2000, in alcune postazioni si è arrestata ed in altre risulta meno evidente. Figura 5 Andamento medie annuali CO Zona 1 Zona 1 Agglomerato Genova Andamento medie annuali CO 3,5 3 2,5 m g/ m 3 2 1,5 1 0, Brignole (GE) Multedo (GE) Masnata (GE) Europa (GE) 10

11 Figura 6 Andamento medie annuali CO Zona 2 Zona 2 - La Spezia - Savona Vado Quiliano - Andamento medie annuali CO 1,6 1,4 1,2 mg /m 3 1,0 0,8 0,6 0,4 0,2 0, Ricci (SV) Vado (SV) Chiodo (SP) S. Cipriano (SP) Figura 7 Andamento medie annuali CO zone 3 e 4 Zona 3 Zona 4 Andamento medie annuali CO 1,8 1,6 1,4 1,2 m g/ m 3 1,0 0,8 0,6 0,4 0,2 0, Sarzana (SP) Albisola Sup Busalla Loc.Farina (Cairo Montenotte) 11

12 3.2 Verifica del rispetto dei limiti Come emerge dalle elaborazioni riportate in Tabella 4 il valore limite per la protezione della salute, da rispettare a partire dal 1/1/05, pari a 10 mg/m3, calcolato come media mobile di 8 ore, è rispettato ovunque salvo che nella postazione di Corso Europa a Genova. Il superamento per tale postazione, tuttavia, si è presentato in soli due giorni del mese di Gennaio e pertanto potrebbe essere dovuto ad una situazione contingente. I valori registrati dalle altre postazioni sono generalmente inferiori anche alla soglia di valutazione inferiore con esclusione di alcune postazioni di Genova, nelle quali si registrano valori compresi tra la soglia di valutazione inferiore e superiore. Anche per le zone non monitorate si valuta che non possano sussistere superamenti del limite per il CO. Tabella 4 Rispetto limite CO anno 2005 Postazione Tipo postazione Zona media annua val orari (mg/m 3 ) val max orario (mg/m 3 ) val max medie 8 ore (mg/m 3 ) N. dati orari Brignole Traffico 1,2 9,3 5, Multedo Traffico 1,4 7,0 4, Zona 1 Masnata Traffico 0,8 11,6 5, Europa Traffico 2,4 16,8 10, Corso Ricci Traffico 0,5 3,0 2, Vado residenziale /industriale Zona 2 b 0,8 11,8 5, Chiodo Amendola Traffico 0,5 5,9 2, Zona 2 a S. Cipriano Traffico 0,6 7,6 3, Sarzana Traffico/res 0,8 10,4 3, Zona 3 Albisola Sup. idenziale 0,3 2,9 1, Garibaldi (Busalla) traffico Zona 4 1,1 6,8 4,

13 4 OSSIDI DI ZOLFO Le Linee guida per la predisposizione delle reti di rilevamento del Ministero dell Ambiente dispongono che la misura del biossido di zolfo, per le stazioni ubicate in zone dove risiede la popolazione, può essere limitata ad un unico sito (di fondo urbano), se tale inquinante mostra livelli stabilmente inferiori agli standard, ed in postazioni soggette a ricadute industriali. Il biossido di zolfo viene monitorato anche in siti di fondo per verificare i livelli relativi alla protezione degli ecosistemi e della vegetazione. In accordo con queste indicazioni le valutazioni che seguono sono, ove possibile, riferite a tali tipologie di postazioni. Si fa osservare che, a differenza degli anni passati, la verifica del rispetto dei limiti normativi per le concentrazioni di SO2 della zona 2b (Savona, Vado, Quiliano) sono state effettuate sulla base dei dati rilevati nelle postazioni da traffico di Vado Ligure e di Corso Ricci a Savona, non essendo disponibile un numero sufficiente di dati nella postazione di fondo di Quiliano. 4.1 Valutazione delle tendenze I valori medi annuali misurati a partire dagli anni sono nella maggior parte dei casi diminuiti e anche nell anno 2005, come negli anni passati, i valori registrati sono relativamente bassi, come risulta dalle figure che seguono. Anche la postazione Rimessa AMT di Genova, che risulta influenzata dalle emissioni dell Acciaieria di Cornigliano e dalla Centrale Termoelettrica, ha fatto registrare a partire dal 2002, valori contenuti. 13

14 Figura 8 Andamento medie annuali SO2 Zona 1 Agglomerato Genova Andamento medie annuali SO2 60,00 50,00 40,00 µg/m3 30,00 20,00 10,00 0, Multedo (GE) Quarto (GE) AMT(GE) Acquasola (GE) Figura 9 Andamento medie annuali SO2 Zona 2 Zona2 LA Spezia - Savona Vado Quiliano Andamento medie annuali SO µg/m Corso RICCI (SV) Via Aurelia (VADO) Mercato Generale (QUILIANO) Fossamastra (SP) Maggiolina (SP) 14

15 Figura 10 Andamento medie annuali SO2 Zona 3, Zona 4 e Zona 6 Zona 3 - Zona 4 - Zona 6 Andamento medie annuali SO2 30,00 25,00 20,00 µg/m3 15,00 10,00 5,00 0, Albisola Superiore Cengio Loc. Farina (Cairo Montenotte) Scuola Elementari (Carcare) Sarzana Sarissola (Busalla) 4.2 Verifica del rispetto dei limiti Nelle tabelle che seguono sono riportate le elaborazioni effettuate sui dati di SO2 per il raffronto con i limiti del DM 60/02. I limiti per la protezione della salute sono rispettati ovunque e, a differenza del 2004, anche nella stazione industriale di Busalla Sarissola, benché i valori siano prossimi ai limiti. I dati del 2005 confermano pertanto che i valori di concentrazione di SO2 sono inferiori ai limiti nelle postazioni che rilevano l inquinamento dovuto a emissioni diffuse; persiste il rischio di superamento dei limiti in alcune situazioni puntuali determinate da sorgenti puntuali. Anche il limite per gli ecosistemi risulta rispettato a Cengio e si valuta pertanto ovunque sul territorio. Tabella 5 Rispetto limiti protezione salute SO2 anno 2005 Stazione Tipo stazione Zona Acquasola background urbana Parchi/impianti sportivi e/o scolastici Zona 1 Media annuale Val Max orario N Sup. al N Superi al limite limite (media per la media oraria 350 giornaliera (125 µg/m3, max 24 µg/m3, max 3 superi) superi)

16 Multedo traffico urbana Residenziale/ Commerciale/ industriale Quarto background urbana Parchi/impianti sportivi e/o scolastici Rimessa A.M.T. Industriale urbana Corso Ricci Traffico urbana residenziale Zona 2 b Vado Traffico urbana residenziale Fossamastra (SP) Urbana Residenziale 1 73 Industriale Maggiolina (SP) background urbana Zona 2 a Parchi/impianti sportivi e/o scolastici Sarzana Traffico urbana Zona residenziale Loc. Farina Cairo industriale Montenotte Garibaldi - Traffico urbana Zona Busalla residenziale Busalla Sarissola industriale Tabella 6 Rispetto limiti protezione ecosistemi SO2 anno 2005 Stazione Tipo stazione Tipo zona Media invernale (VL ecosistemi 20 µg/m3) Media annuale (VL ecosistemi 20 µg/m3) Val Max orario Cengio background - Protezione Zona 6 ecosistemi/vegetazione 16

17 5 OSSIDI DI AZOTO In accordo con quanto riportato dalle linee guida per la predisposizione delle reti di rilevamento, che dispongono che il biossido di azoto debba essere rilevato in tutte le tipologie di postazioni in zone dove risiede la popolazione e gli ossidi di azoto in quelle per la protezione della vegetazione, le valutazioni che seguono sono riferite a tali tipologie di postazioni. 5.1 Valutazione delle tendenze Nei grafici che seguono (Figure da 11 a 16) è riportato l andamento della media annuale di NO2 nelle stazioni fisse presenti nelle diverse zone del territorio regionale. Come gli anni passati, nel lungo periodo, non si osserva una netta tendenza alla diminuzione dei valori rilevati e le variazioni sembrano per lo più legate alle variazioni peculiari di contorno dei siti in cui sono ubicate le stazioni. Tra il 2004 e il 2005 tuttavia pare registrarsi una tendenza all aumento nella maggior parte della postazioni. Con riferimento alle diverse zone emergono in particolare, alcune diversità: Per Genova, dopo una evidente tendenza alla riduzione osservata fino al 2001, negli anni a seguire, non sembra evidenziarsi una tendenza alla riduzione delle concentrazioni né nelle postazioni da traffico né in quelle di fondo. Un forte incremento delle concentrazioni si registra nella postazione da traffico di Multedo che nel 2005 è decisamente superiore al margine di tolleranza. Per la zona 2a (La Spezia), il 2005 conferma una tendenza all aumento delle concentrazioni sia nelle postazioni da traffico che in quella di back ground di Maggiolina; la postazione di Spallanzani, dopo aver registrato una forte riduzione delle concentrazioni tra gli anni 2001 e 2003 grazie ad interventi sul traffico, attualmente rileva concentrazioni stabilmente sotto il limite normativo. Per la zona 2b (Savona, Vado Ligure e Quiliano), anche se due postazioni hanno registrato tra il 2004 e il 2005 un lieve aumento, il trend nel lungo periodo è di lieve riduzione. Per la zona 3 il limitato monitoraggio non evidenzia alcuna tendenza. Nel 2005 è stata attivata la postazione di Santo S. Magra i cui dati, piuttosto alti, non sono stati presi in considerazione per le valutazioni di cui al paragrafo successivo ritenendo opportuno verificare la valutazione con i dati del Nella zona 4 tra il 2004 e il 2005 si è registrato un trend di lieve crescita. Si precisa inoltre che la postazione di Busalla è principalmente orientata al rilevamento delle emissioni da traffico mentre, la postazione industriale di Carcare nel 2005, non ha rilevato un numero sufficiente di dati per poter effettuare valutazioni. In Figura 16 è riportato il grafico dell andamento delle medie annuali di NO2 ed NOx a partire dal 1998 nella stazione di Cengio. Si osserva sia per NO2 che per NOx una tendenza alla diminuzione dei valori registrati sino al 2002, ma a partire da tale anno emergere una controtendenza. La rapida crescita registrata nel 2005 potrebbe essere determinata da problemi alla strumentazione o da vicine sorgenti di emissioni che hanno influito in maniera puntuale sulle concentrazioni; per questa 17

18 ragione i dati rilevati nel 2005 non sono stati considerati per verificare il limite per la protezione della vegetazione. Figura 11 Andamento medie annuali NO 2 Zona Zona 1 Agglomerato Genova Andamento medie annuali NO µg/m GE-Brignole Quarto (Ge) c.so Firenze (Ge) Masnata (Ge) Acquasola (Ge) Multedo (Ge) C.so Europa lim +marg. Figura 12 Andamento medie annuali NO 2 Zona 2a Zona 1 Agglomerato Genova Andamento medie annuali NO µg/m GE-Brignole Quarto (Ge) c.so Firenze (Ge) Masnata (Ge) Acquasola (Ge) Multedo (Ge) C.so Europa lim +marg. 18

19 Figura 13 Andamento medie annuali NO 2 Zona 2 b 70 Zona 2 b - Savona - Vado - Quiliano Andamento medie annuali NO µg/m Corso Ricci (SV) Via Aurelia (VADO) Mercato generale (Quiliano) lim +marg. Figura 14 Andamento medie annuali NO 2 Zona 3 Zona 3 Andamento medie annuali NO µg/m Sarzana (SP) Albisola Superiore (SV) S. S. Magra (SP) lim.+marg. 19

20 Figura 15 Andamento medie annuali NO 2 Zona 4 Zona 4 Andamento medie annuali NO µg/m P.zza Garibaldi (Busalla) Carcare-elementari Farina (Cairo Montenotte) lim.+marg. Figura 16 Andamento medie annuali NO 2 ed NOx Stazione di Cengio Zona Cengio -NO2-mg/m3 Cengio -NOx-ppb 20

21 5.2 Verifica del rispetto dei limiti Nella Tabella 7 sono riportati i dati ottenuti dalle elaborazioni effettuate per verificare il rispetto dei valori limiti alle concentrazioni in aria ambiente di NO2 imposti dalle normative per la protezione della salute. In nessuna delle postazioni prese in considerazione per la valutazione della qualità dell aria nelle sei zone, è stato superato il valore limite orario per la protezione della salute. Con riferimento al valore limite medio annuale, la situazione più critica, come negli anni passati, è stata registrata nell agglomerato di Genova (zona 1) dove le postazioni da traffico considerate per la valutazione hanno misurato valori ampiamente superiori ai limiti aumentati del margine di tolleranza; le postazioni di fondo hanno invece misurato valori inferiori al limite. Piuttosto differente è la situazione rilevata nell ambito della zona 2: nel Comune di La Spezia (zona 2a) la situazione non è migliorata rispetto al 2004 e si è misurato nel 2005 superamento del limite medio annuo aumentato del margine di tolleranza nelle postazioni da traffico mentre le postazioni di fondo non superano per poco il limite. nella zona 2b) (Comuni di Savona, Vado Ligure e Quiliano) i valori medi annui benchè piuttosto alti in particolare nelle postazioni da traffico, sono inferiori al limite per la protezione della salute. Anche la situazione registrata nella zona 3 presenta notevoli differenze tra i comuni adiacenti a Savona e quelli adiacenti a La Spezia. Più in particolare: nella stazione del comune di Albisola Marina i valori medi annui, benchè piuttosto alti, sono inferiori al limite per la protezione della salute. la stazione del Comune di Sarzana ha misurato un valore superiore al limite e di poco inferiore al margine di tolleranza. Per quanto riguarda la zona 4, la postazione di Busalla soggetta prevalentemente alle emissioni da traffico, ha misurato valori superiori al margine di tolleranza mentre la postazione di Carcare nel 2005 non ha fornito un numero sufficiente di dati per effettuare una valutazione. La zona 5 non è monitorata tramite postazioni fisse e pertanto gli unici dati disponibili sono stati valutati tramite modellistica nel Nella zona 6 i valori sono piuttosto bassi e pertanto si valuta che non sussista il rischio di superamento dei limiti per la protezione della salute. 21

22 Tabella 7 Rispetto limiti protezione della salute NO2 anno 2005 Stazione Tipo stazione Zona Media annuale (val. lim. 40 µg/m3. val lim. + marg. 50 µg/m3) N. sup alla media oraria (max 18 a 200 µg/m3) GE-Brignole traffico - urbana 57 0 GE-Firenze background - urbana Residenziale/Commerciale 38 0 Multedo traffico - urbana - Residenziale/Commerciale 75 8 GE-Quarto background - urbana Parchi/impianti sportivi e/o scolastici Zona GE-Masnata traffico - urbana - Residenziale/Commerciale 53 0 GE Acquasola background - urbana Parchi/impianti sportivi e/o scolastici 25 0 GE Corso Europa Traffico urbana 58 5 Vado-Via traffico urbana - Residenziale Aurelia (SV) Zona 2 b 33 0 Ricci (SV) traffico urbana - Residenziale 39 0 Fossamastra (SP) Urbana Residenziale Industriale 38 0 Maggiolina (SP) background - urbana - Parchi/impianti sportivi e/o scolastici 40 0 Chiappa Background suburbana - residenziale 10 0 Spallanzani (SP) fondo urbano residenziale Zona 2 a 28 0 San Cipriano (SP) traffico urbana residenziale / commerciale 59 1 Chiodo_Amendo la (SP) Traffico urbano residenziale 51 0 Sarzana (SP) Traffico urbana residenziale 48 0 Albisola Zona 3 Traffico urbana residenziale Superiore (SV) 22 0 Busalla Garibaldi Traffico urbano residenziale 54 1 Loc. Farina Zona 4 (Cairo Industriale 19 1 Montenotte) Cengio (SV) background 28 0 Zona 6 Passo Giovi Background

23 6 PM10 In accordo con quanto riportato dalle linee guida per la predisposizione delle reti di rilevamento, le valutazioni che seguono sono ottenute dai dati disponibili, rilevati in tutte le tipologie di postazioni (di fondo, da traffico ed industriale). Nella lettura delle informazioni che seguono va tenuto in considerazione che, la valutazione dell andamento nel tempo e la verifica del rispetto dei limiti normativi, è stata effettuata, in alcuni casi, sulla base di un numero di dati giornalieri insufficiente rispetto a quanto prescritto dalla normativa ed è pertanto soggetta ad un maggiore grado di incertezza (postazione di Busalla e alcune postazioni o campagne di misura di Genova e della zona 2b). Rimane pertanto ancora piuttosto incerta la valutazione della qualità dell aria della zona 4; inoltre nel 2005, per il monitoraggio della zona 3, sono disponibili solo i dati di campagne nel Comune di Cogoleto. 6.1 Valutazione delle tendenze Come mostrato nei grafici che seguono, tra il 2004 e il 2005, la maggior parte delle postazioni delle zone 1 e 2 mostra una riduzione delle concentrazioni di PM10. Tra il 2004 e il 2005 si è registrato un incremento delle concentrazioni di PM10 solo nella postazione di Brignole e in quella di Busalla nelle quali è stato misurato anche una aumento dei valori medi annui di NO2. Analizzando il trend su un maggior numero di anni, le postazioni delle zone 2 e 4 non rilevano una netta tendenza alla diminuzione; migliore è la tendenza dei dati misurati nell agglomerato di Genova che fanno ipotizzare una leggera tendenza alla riduzione. In particolare la postazione di fondo di Genova Quarto continua a registrare un miglioramento delle concentrazioni di PM10 in controtendenza rispetto alla concentrazioni di NO2 registrate che sono in aumento. 23

24 Figura 17 Andamento medie annuali di PM10 Genova Zona 1 Agglomerato Genova Andamento medie annuali PM Valore limite 60 microgrammi/m GESSI - Cornigliano Brignole Quarto C.so Europa C.so Firenze Limite + margine di tollerenza Via Molteni Figura 18 Andamento medie annuali di PM10 Zona 2 Zona 2 Andamento medie annuali PM µg/m Fossamastra Chiodo-Amendola (SP) Spallanzani (SP) San Lorenzo (SV) Limite+margine di tolleranza 24

25 Figura 19 Andamento medie annuali di PM10 - postazione di Busalla (Zona 4) Zona 4 Busalla Andamento medie annuali PM µg/m Busalla Limite + margine di tollerenza 6.2 Verifica del rispetto dei limiti Nella Tabella 8 sono riportati i dati ottenuti dalle elaborazioni effettuate per verificare il rispetto dei valori limiti di concentrazione di PM10 imposti dalle normative per la protezione della salute. L ultima colonna della tabella indica la percentuale di giorni di superamento, rispetto al numero di giorni di monitoraggio, del valore limite giornaliero al 2005, pari a 50 µg/m3. Sulla base di tali valori si può stimare il superamento o meno del valore limite per le stazioni in cui sono stati rilevati un numero di dati inferiori a quelli stabiliti dalla norma. La norma stabilisce infatti che il limite o il limite più margine di tolleranza, per la media giornaliera, possa essere superato non più di 35 volte all anno nell ipotesi di monitoraggio in continuo, cioè avendo raccolto un numero di dati giornalieri pari ad almeno il 90% di quelli teorici annuali pari a 365. In sostanza la norma prevede che il valore limite non possa essere superato da più di circa il 10% dei dati raccolti annualmente. Con riferimento a tabella 9, nell agglomerato di Genova: per quanto riguarda il valore medio annuo, è stato registrato, come nel 2004, il superamento del valore limite sia nella postazione da traffico di Brignole sia nella postazione industriale di via Gessi. 25

26 i valori giornalieri sono alti e fanno stimare il superamento del limite sia nelle postazioni da traffico che in quella industriale di via Gessi, sebbene i dati, in molti casi, siano insufficienti di numero rispetto ai requisiti richiesti dalle normative. Per Genova è stata effettuata una valutazione aggiuntiva sulla base dei dati rilevati dalla Provincia di Genova in altre postazioni fisse o durante campagne di misura. I dati, riportati in Tabella 9, confermano l esistenza di criticità in postazioni industriali e da traffico, sia con riferimento al limite annuale che a quello giornaliero. Per quanto riguarda la zona 2a di La Spezia, non sono stati registrati superamenti né del limite medio annuo né del limite medio giornaliero a differenza dell anno passato durante il quale la postazione di Fossamastra aveva fatto registrare il superamento del valore limite aumentato del margine di tolleranza con riferimento alle medie giornaliere. Più critici sono invece i dati nella zona 2b dove è stato misurato superamento del valore limite delle medie giornaliere di una delle postazioni da traffico mentre i valori di piazza Sisto IV fanno stimare un valore pari al limite medio giornaliero. Gli unici dati disponibili per la zona 3 sono stati rilevati a Cogoleto attraverso campagne di misura e mostrano valori inferiori sia al limite medio annuo che a quello giornaliero. Gli unici dati rilevati nella zona 4 sono quelli della postazione di Busalla che, come negli anni passati, mostrano valori piuttosto critici e fanno ipotizzare, benché insufficienti di numero, il superamento del limite. I dati della postazione dei Giovi, benché probabilmente influenzati da vicine sorgenti di emissione, forniscono una valutazione dell inquinamento di fondo. Tabella 8 Rispetto limiti protezione della salute PM10 anno 2005 Stazione Tipo stazione Zona Media annua µg/m3 N. sup media giornaliera (max 35 sup. a 50 µg/m3) N. dati giornalieri % val. superiori a 50 GE-Brignole traffico - urbana C.so Firenze Back ground urbana residenziale / commerciale background urbana Zona 1 GE-Quarto Parchi/impianti sportivi e/o scolastici Europa (Ge) Traffico urbana GE Via Gessi Industriale - urbana SP Spallanzani fondo urbana Residenziale SP Chiodo Traffico urbana Amendola residenziale Zona 2a) SP Fossamastra Industriale Urbana Residenziale San Lorenzo (SV) Traffico urbana residenziale Zona 2b)

27 P.zza Sisto IV (SV) Busalla Garibaldi Back ground urbana residenziale Traffico suburbana Residenziale/Com merciale Zona Passo Giovi background Zona Tabella 9 Monitoraggio Pm Valutazione aggiuntiva Provincia di Genova Postazione P.zza Masnata Via Molteni (Ge) Tipo Media annuale Valore massimo Urbana Traffico Fissa Traffico urbanaresidenziale / commericiale / industriale Numero superi a 50 µg/m 3 Data inizio Data Fine Tutti i mesi, prime giornate del mese Numero dati % val. superio ri a % Fissa gen dic % Via Piacenza Urbana Traffico Campagna gen ott % Via S. B. del Fossato Urbana Traffico Campagna gen ott % Palmaro Urbana Traffico Campagna gen dic % Scuola Background Mazzini Urbano Scuola Campagna == 01-gen feb == Terminal Grimaldi Industriale Campagna gen dic % Porta Siberia Campagna gen dic % Via Fiumara Campagna feb apr % S. Agostino Campagna giu dic % Lanterna Campagna lug nov % Cogoleto Industriale Lerone (/Traffico) Campagna gen dic % Cogoleto Masino Industriale Campagna gen feb % 27

28 7 BENZENE Le linee guida per la predisposizione delle reti di rilevamento dispongono che il Benzene debba essere rilevato nelle postazioni industriali, se necessario in base alla tipologia di emissione, nelle postazioni da traffico e in quelle di back ground in aree urbane residenziali; in queste ultime, tale parametro può essere rilevato anche con misure indicative o stimato tramite correlazione con CO. Le valutazioni che seguono sono state effettuate sulla base dei dati disponibili forniti dalla rete fissa di rilevamento. I dati disponibili riguardano l agglomerato di Genova e la zona 2b) (Savona, Vado, Quiliano). Nel 2005, i dati delle concentrazioni di benzene rilevati dall unica postazione della zona 3 (postazione di Albisola Superiore) non sono stati utilizzati per verificare il rispetto dei limiti perché gli andamenti fanno ipotizzare un cattivo funzionamento della strumentazione. 7.1 Valutazione delle tendenze Il grafico che segue rappresenta l andamento della media annuale di Benzene a partire dal 2001 nelle stazioni fisse presenti nelle diverse zone del territorio regionale. Le criticità riscontrate nel 2001 e 2002 sono superate; gli andamenti delle contrazioni misurate a partire dal 2002 risultano costanti o in leggero calo. Il valore più alto misurato nel 2005 è quello della postazione di Corso Europa operativa a partire da tale anno. Figura 20 Andamento medie annuali di Benzene Andamento delle medie annue di benzene µg/m3 10 Limite da raggiungere al Rimessa AMT (GE) Quarto (GE) Albisola Superiore Brignole (GE) C.so Europa (GE) Via Aurelia (Vado Ligure) 28

29 7.2 Verifica del rispetto dei limiti Nella tabella seguente sono riportati i dati ottenuti dalle elaborazioni effettuate per verificare il rispetto dei valori limiti delle concentrazioni di Benzene imposti dalle normative per la protezione della salute. I dati riguardano solamente l agglomerato di Genova e la zona 2b) (Savona, Vado Ligure, Quiliano). L unica postazioni in cui si sono registrati valori superiori al limite è quella di C.so Europa a Genova; le altre postazioni dell agglomerato di Genova e quella della zona 2b) registrano valori inferiori al limite. Nella zona 2a) (La Spezia), al 2005, non sono ancora disponibili dati di benzene delle postazioni fisse. Per quanto rigurda la zona 4, nel 2005, erano disponibili solamente i dati della postazione di Busalla Sarissola che, anche se insufficienti di numero per effettuare la valutazione annuale secondo i requisiti delle norme, mostrano valori inferiori al limite medio annuo. Tabella 10 Rispetto limiti protezione della salute Benzene anno 2005 Stazione Tipo stazione Zona Media annua µg/m3 Brignole (GE) Traffico - urbana 4 C.so Europa (GE) Traffico urbana 6 Quarto (GE) Background urbana parchi/impianti Zona 1 sportivi e/o scolastici 2 AMT (GE) Industriale - urbana 2 Vado Ligure Traffico urbana - Residenziale Zona 2 b 4 29

30 8 OZONO L ozono troposferico è un inquinante secondario prodotto per effetto delle radiazioni solari in presenza di inquinanti primari determinati dalle emissioni da traffico, processi di combustione, solventi delle vernici, evaporazione dei carburanti, ecc. Le concentrazioni più alte di ozono si rilevano nei mesi più caldi dell anno e nelle ore di massimo irraggiamento solare. E una sostanza instabile in presenza degli stessi inquinanti primari che ne determinano la formazione. Ciò fa sì che, nei pressi delle fonti di inquinamento, ad esempio in strade a maggior traffico, l ozono che si forma viene subito trasformato e quindi in tali siti i livelli di concentrazione in aria risultano relativamente più bassi rispetto a siti non nei pressi delle fonti emittenti. Il vento trasporta l ozono dalle aree urbane alle zone suburbane e rurali, dove il minore inquinamento rende la sostanza più stabile. Il particolare comportamento dell ozono determina anche il diverso modo di monitorarlo rispetto agli altri inquinanti. Il monitoraggio corretto va infatti effettuato nelle località più periferiche delle città e nei parchi dove l ozono raggiunge livelli più elevati. Nel 2005 non è stato possibile valutare i livelli di ozono nell area urbana e suburbana della zona 2b (Savona, Vado, Quiliano) e nell area urbana di La Spezia per insufficienza dei dati monitorati. Inoltre, per una migliore comprensione dei dati riportati di seguito, va tenuto in considerazione che: la postazione dei Giovi non è da ritenersi ottimale per il monitoraggio dell ozono in quanto il rilevamento degli ossidi di azoto fa pensare ad una influenza di qualche vicina sorgente emissiva. I valori registrati nel 2004 nella postazione rurale di Cengio si ritiene siano sottostimati a causa di una non ottimale calibrazione dello strumento in tale anno. 8.1 Valutazione delle tendenze Il grafico che segue rappresenta l andamento della media annuale di Ozono a partire dal 2000 nelle stazioni fisse presenti nelle diverse zone del territorio regionale. I dati disponibili non mostrano una netta tendenza alla diminuzione e il valore medio più alto nel 2005 è stato registrato nella postazione di Chiappa a La Spezia dove non è però possibile valutare il trend. Il leggero aumento dei valori registrati nella postazione di Corso Firenze, influenzata in una certa misura da emissioni da traffico, potrebbe essere determinato dalla riduzione delle concentrazioni di NO 2. 30

31 Figura 21 Andamento medie annuali di Ozono Andamento medie annue di Ozono microgrammo/m anno Acquasola Quarto Firenze Quiliano Cairo Montenotte Lc. Farina Cengio Maggiolina Chiappa 8.2 Verifica del rispetto dei limiti Il superamento del valore stabilito per la soglia di allarme non si registra, a partire dal 2001, in nessuna stazione di rilevamento regionale. In tabella 11 sono riportati i superamenti della soglia di informazione: benché il numero dei superamenti sia complessivamente diminuito, nelle postazioni di tipo urbano sussiste ancora il rischio di superamento di tale soglia, in dipendenza delle caratteristiche stagionali. L unica stazione in cui, nel 2005 si è registrato superamento della soglia di informazione è quella di Chiappa, operativa a partire dal Tabella 11 Superamenti soglia di informazione Superamenti della soglia di informazione (180 µg/m 3 ) Postazione Tipo N sup. orari N sup. orari N sup. orari N sup. orari Quarto (Ge) Urbana parchi Acquasola (Ge) Urbana parchi Firenze (Ge) Urbana residenziale Quiliano (Sv) Suburbana Maggiolina (Sp) Urbana parchi Chiappa (Sp) Suburbana Cengio (Sv) Rurale Giovi (Ge) Suburbana

32 Le elaborazioni effettuate per verificare il rispetto del valore bersaglio e obiettivo a lungo termine per la protezione della salute e della vegetazione, portano ai risultati indicati nelle tabelle 13 e 14. Con riferimento a tabella 12: nella zona A è stato superato il valore bersaglio per la protezione della salute nella postazione urbana di Acquasola a Genova; l obiettivo a lungo termine è superato non solo ad Acquasola, ma anche nella stazione di Corso Firenze dove i valori mostrano però un miglioramento nel tempo. I dati della postazione dei Giovi, collocata nella zona B in un area suburbana all agglomerato di Genova, risultano nel 2005 inferiori sia al valore bersaglio che all obiettivo a lungo termine. Tale postazione non è però collocata in maniera ottimale rispetto ai requisiti richiesti dalle norme. La postazione di Chiappa, collocata nella zona B in un area suburbana alla città di La Spezia, operativa dal 2005, ha registrato superamento sia del valore bersaglio che dell obiettivo a lungo termine. Si fa notare che se la criticità rilevata nel 2005 sarà confermata anche nei prossimi anni, potrà essere necessario rivedere la zonizzazione per l Ozono attribuita a La Spezia. La postazione rurale di Cengio collocata in zona B, che nel 2004 ha registrato valori sottostimati, nel 2005 ha misurato valori allineati agli anni 2002 e 2003 e, la media del valore bersaglio calcolata sugli ultimi 3 anni, è pari al valore massimo fissato dalla norma. In tale postazione si registra il superamento dell obiettivo a lungo termine. Tabella 12 Verifica rispetto del valore bersaglio /obiettivo a lungo termine per la protezione della salute Anno 2005 N di giorni di superamento del valore bersaglio per anno civile Postazione Tipo Media anni Media anni Quarto (Ge) Urbana parchi Acquasola Urbana parchi (Ge) Firenze (Ge) Urbana residenziale Quiliano (Sv) Suburbana Maggiolina Urbana parchi (Sp) Chiappa (Sp) Suburbana Cengio (Sv) Rurale Giovi (Ge) Suburbana Nelle tabelle 13 e 14 sono indicati i risultati delle elaborazioni effettuate per la verifica del rispetto dei limiti per la protezione della vegetazione e delle foreste nelle postazioni rurali e suburbane. Con riferimento a tabella 13, il valore bersaglio per la protezione della vegetazione, calcolato ove possibile come media di 5 anni e negli altri casi come media di 3 anni, non è superato nelle postazioni di Cengio e Giovi. I valori misurati nella postazione suburbana di La Spezia, piuttosto elevati, non sono sufficienti per valutare il superamento del valore bersaglio per la protezione della vegetazione, ma fanno prevedere il superamento di tale limite, se non si registrerà un netto miglioramento nei prossimi anni. 32

33 I dati della postazione di Quiliano non consentono di verificare nel 2005 il rispetto del valore bersaglio per la protezione della vegetazione che, facendo riferimento agli anni dal 2000 al 2004, è stato superato. La tabella 13 mostra che l obiettivo a lungo termine è stato superato nelle postazioni di Cengio e Chiappa. Tabella 13 Verifica rispetto del valore bersaglio/obiettivo a lungo termine per la vegetazione AOT 40 tra maggio e luglio µg/m3.h Tipo Media ultimi 5 anni Quiliano Suburbana (Sv) Cengio (Sv) Rurale Giovi (Ge) Suburbana Chiappa Suburbana (Sp) La tabella che segue mostra che il valore di riferimento per la protezione delle foreste è superato nella postazioni di Cengio e Chiappa. Tabella 14 Verifica rispetto del valore di riferimento per la protezione delle foreste AOT 40 tra Aprile e Settembre µg/m3.h Stazione Tipo Quiliano Suburbana Cengio Rurale Giovi Suburbana Chiappa Suburbana

34 9 CONCLUSIONI Con riferimento ai vari inquinanti si può concludere che: Il monossido di carbonio, inquinante tipicamente da traffico, non rappresenta un parametro critico per l intero territorio regionale; le criticità riscontrate nella postazione di C.so Europa a Genova, che riguardando soltanto 2 giornate in un anno, possono essere determinate da cause contingenti. Per tale parametro il trend di miglioramento risulta in quest ultimo anno meno evidente. Il biossido di zolfo non presenta particolari criticità nel 2005; a conferma delle misurazioni effettuate nel 2001 e successive valutazioni, il valore limite giornaliero per la protezione della salute rischia di essere superato solo occasionalmente, in situazioni puntuali presso postazioni di tipo industriale. Anche il limite per la protezione degli ecosistemi, monitorato solamente presso la stazione di Cengio della zona 6, è rispettato. Il benzene che presenta talvolta concentrazioni prossime al limite nelle postazioni influenzate dal traffico, nel 2005 ha fatto registrare superamenti del limite nella postazione da traffico di Corso Europa a Genova. Il trend di miglioramento che ha consentito di superare le maggiori criticità misurate sino al 2002, sembra essersi arrestato. Il biossido di azoto nel 2005, con riferimento alla media annua, a conferma dei dati misurati nel 2001 e successive valutazioni, costituisce ancora una criticità in postazioni influenzate da emissioni da traffico e / o industriali nelle zone 1 (agglomerato di Genova), 2a (La Spezia), e in alcuni comuni della zone 4 e della Provincia di La Spezia in zona 3. Inoltre nell ultimo anno pare registrarsi una tendenza all aumento nella maggior parte delle stazioni di rilevamento. Il PM10 presenta nel 2005, valori di concentrazioni piuttosto elevati in particolare nell agglomerato di Genova dove viene superato sia il limite medio giornaliero che quello annuo. Anche in postazioni da traffico della zona 2b) e nel comune di Busalla, appartenente alla zona 4, si è registrato superamento del limite fissato dalle norme per il Nella zona 2a) (La Spezia), contrariamente agli anni passati non sono state rilevate criticità. Nella zona 3 la rete di monitoraggio è ancora incompleta e non consente di effettuare valutazioni. I trend non mostrano complessivamente una netta tendenza alla diminuzione. L ozono nel 2005 presenta, nelle aree dell agglomerato di Genova, superamento del valore bersaglio per la protezione della salute e dell obiettivo a lungo termine; le aree urbane degli altri comuni della zona A (Vado, Quiliano, Savona) nel 2005 non sono sufficientemente monitorate e pertanto non sono state valutate. I dati rilevati a la Spezia (zona B) mostrano che anche in tale comune sussiste il rischio di superamento del valore bersaglio e obiettivo a lungo termine per la protezione della salute, dati che si intende verificare con le rilevazioni dei prossimi anni. L unica postazione rurale presente, quella di Cengio, mostra il rischio di superamento del valore bersaglio e il superamento dell obiettivo a lungo termine per la protezione della salute. 34

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