N 1, 2012/2013. VBs-VCs-VDs. I.T.I.S. Giorgi G., Viale P. Togliatti, Roma. Dott.ssa Rosa Padrevita. Dott.
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1 N 1, 2012/2013 I.T.I.S. Giorgi G., Viale P. Togliatti, Roma. VBs-VCs-VDs Redattori: Dott.ssa Rosa Padrevita Dott. Pasquale Carlino
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3 Determinazione dello stato ecologico del Lago di Fogliano attraverso l'analisi quantitativa della presenza di macroinvertebrati bentonici in diversi siti Elnahas Rem, Di Donato Luca, Tron Eleonora, Proietti Arsenti Chiara, Stumpo Valentina VCs a.s I.T.I.S. Giorgi G., Viale P. Togliatti, Roma. Introduzione Diverse metodologie sono state applicate nei paesi europei al fine di raggiungere la valutazione della EcoQS (Ecological Quality Status) come proposto dalla WFD (Water Frame Directive). In accordo con questa associazione sono state definite le condizioni di riferimento, la classificazione delle acque costiere e di transizione e sono stati sviluppati una serie di concetti, terminologie e strumenti. Gli indici marini biotici svolgono un ruolo importante per quanto riguarda la valutazione dello stato ecologico degli ecosistemi acquatici. L' indice da noi utilizzato è l' indice di diversità Hs. Questo indice è stato utilizzato per confrontare la biodiversità della zona di foce e della zona di terra del lago di Fogliano situato nel Parco Nazionale del Circeo (Italia centrale). Materiali e metodi L'analisi è stata effettuata il 5 marzo 2013, presso il Lago di Fogliano, situato nel parco nazionale del Circeo (Latina). Il suddetto lago è di tipo salmastro dal momento che è connesso al mare tramite il canale Foce del Duca ; la sua salinità è variabile durante l'arco dell' anno ed oscilla tra i 28.5 e i 48.9 PSU. Tra i laghi costieri della regione pontina è il più grande, e ricopre una superficie di 4.08 Km 2 e arriva ad una profondità massima di 2m.
4 Tra i vari metodi che si potevano adottare per il campionamento dei macroinvertebrati, si è scelto l'uso dei pacchi fogliari. Questa tecnica prevede la realizzazione di pacchi costituiti da 5g di Arundo donax (pianta perenne dal fusto lungo). Sono stati collocati 9 pacchi fogliari nella zona di foce e 9 nella zona di terra e sono stati lasciati immersi per una settimana. Dopo il tempo prestabilito, l'esito dell' operazione comportava il popolamento dei pacchi fogliari di macroinvertebrati, la cui alimentazione corrispondeva alla composizione del pacco. Successivamente si è proceduto con l'analisi della composizione e della quantità delle specie presenti in esso. Una volta registrati i risultati ottenuti, i campioni utilizzati sono stati messi in provetta sotto alcool al 75% e in seguito osservati in laboratorio attraverso l'uso di uno stereoscopio binoculare a un massimo ingrandimento di 2-20x per una corretta determinazione tassonomica. Il supporto del microscopio non è stato sempre necessario per via della presenza di specie esaminabili ad occhio nudo. Grazie allo studio delle caratteristiche fisionomiche degli organismi raccolti, si è giunti alla classificazione di essi sino al più basso livello tassonomico possibile. Risultati e discussioni La composizione dei macroinvertebrati nella zona di foce e in quella di terra è caratterizzata da un numero simile di taxa (specie): nella prima sono state rinvenute 10 specie con un totale di 825 individui, nella seconda 9 specie con un totale di 856 individui. La comunità zoobentonica del lago di Fogliano è principalmente composta da specie tipiche delle acque salmastre del Mediterraneo, come per esempio Corophium insidiosum e Gammarus insensibilis che costituisce la specie più numerosa nella zona di foce, mentre è presente in minor numero nella zona di terra, dove la specie dominante è Microdeutopus sp. (Tab.1). Le specie della zona di terra sono le stesse della zona di foce; ciò che cambia è il numero di individui per ognuna di esse: alcune sono più numerose nella zona di foce, altre sono più diffuse nella zona di terra (Figura 1).
5 Nella zona di foce abbiamo riscontrato una biodiversità maggiore che nella zona di terra (Figura 2). Questo probabilmente perchè il collegamento con le acque del mare tramite la Foce del Duca ha permesso un continuo scambio di organismi e alla presenza di una maggiore biodiversità nel lato mare. Tabella 1: Elenco delle specie campionate e relative abbondanze Identificazione Zona terra Zona foce specie/taxon numero medio di individui per specie± e.s numero medio di individui per specie± e.s Idotea baltica 0,11±0,00 1,9±0,98 Idotea chelipes 9,11±8.86 4,8±1,79 Cymodocie truncata 3,11±0,59 7,5±2,55 Spurilla neapolitana assente 0,9±0,50 Nereis sp. 0,22±0,00 0,2±0,20 Sagartia troglodytes 0,44±0,34 1,5±0,52 Amphipholis squamata assente 1,0±0,26 Palaemon sp. 0,33±0,24 0,1±0,10 Gammarus insensibilis 8,89±2,08 55,7±6,00 Corophium insidiosum 9,11±6,51 assente Microdeutopus sp. 63,78±26,90 9,89±4,85 Figura 1: grafici a torta esplosa rappresentativi delle abbondanze relative delle specie campionate
6 1,20 1,00 biodiversità terra biodiversità foce 0,80 0,60 0,40 0,20 0,00 HS medio (biodiversità) Figura 2: indice di Shannon Wiever nelle due zone campionate Conclusioni L'obiettivo del progetto era quello di verificare il fatto che non vi fosse differenza di biodiversità tra la zona di foce e quella di terra (ipotesi nulla) nel lago di Fogliano. Per campionare i macroinvertebrati abbiamo utilizzato il metodo dei pacchi fogliari, tuttavia questo non si è rivelato un metodo completamente efficace poiché non ha permesso di catturare tutte le tipologie di organismi bentonici presenti. Ne è stata la dimostrazione il fatto che non abbiamo trovato nei pacchi individui come molluschi gasteropodi o bivalvi. Sarebbe stato opportuno utilizzare anche il metodo della benna (Van Veen Grab) insieme al metodo usato. Infine, rispetto all obiettivo iniziale del nostro studio, il calcolo dell'indice di Shannon per misurare la diversità di specie ci ha permesso di rilevare una differenza tra la zona di terra e la zona di foce del Lago di Fogliano.
7 Confronto della biodiversità in macroinvertebrati tra la zona di foce del Duca e la zona di terra prospiciente a Villa Fogliano nel Lago costiero di Fogliano (Lazio) Federica Ferretti, Emanuele Michienzi, Claudia La Penna, Simone Di Censi, Davide Rota VBs a.s I.T.I.S. Giorgi G., Viale P. Togliatti, Roma. ABSTRACT Questo studio è stato effettuato presso il lago di Fogliano mediante l utilizzo di pacchi fogliari localizzati sia nella zona di foce che nella zona di terra. Dai dati ottenuti dall analisi dei pacchi fogliari si è notata la maggiore biodiversità nella zona di foce rispetto a quella di terra dovuta alla presenza dell uomo. Introduzione Dauer (1993) ha dichiarato che i criteri biologici sono considerate componenti importanti di qualità dell'acqua perchè: (i) sono misure dirette della condizione del bioma, (ii) possono scoprire i problemi non individuati o sottovalutati da altri metodi, e (iii) tali criteri possono fornire misurazioni dello stato di avanzamento del restauro ambientale (Prato et al, 2008). Invertebrati bentonici sono frequentemente utilizzati come bioindicatori di monitoraggio marino, poiché vari studi hanno dimostrato che il macro-benthos risponde in modo relativamente rapido allo stress naturale causato dall uomo (Pearson e Rosenberg, 1978; Dauer, 1993). Questo è possibile dato che il macrobenthos essendo sedentario deve adattarsi all ambiente (deterioramento e condizioni delle acque). La diversità biologica costituisce la ricchezza naturale della Terra e fornisce le basi per la vita e la prosperità di tutta l umanità. In tutto il
8 mondo, però, la biodiversità sta purtroppo scomparendo a un ritmo allarmante: in un certo senso, stiamo formattando il disco fisso della natura senza nemmeno sapere quali dati contenga. Per questo è importante effettuare tali studi così che l uomo si possa rendere conto dell effetto che ha sull ambiente in modo da attuare possibili misure di prevenzione. Materiali e metodi Lo studio è stato effettuato presso il lago di Fogliano, che si trova nella Provincia di Latina, nell'agro pontino situato all interno del Parco Nazionale del Circeo. Tra i laghi costieri della regione pontina (Fogliano, Caprolace, Monaci, Paola) il lago di Fogliano è il più grande con un'estensione verso il mare di circa 5 km, un perimetro di circa 11 km e una larghezza di circa 1,5 km. La sua profondità massima è dell'ordine dei 2-3 m. Stretto dal cordone litoraneo raccoglie le acque del canale Cicerchia. Al fine di evitare l inquinamento delle acque è stato respinto l ingresso di acqua dolce proveniente dai canali di drenaggio dei terreni agricoli. Per questo motivo la salinità dei laghi costieri spesso supera i 35 PSU, soprattutto durante l'estate. La collocazione dei pacchi fogliari di Arundo donax (5g) è stata effettuata agli inizi di marzo disponendone nove sulla zona costiera e altrettanti sulla zona della foce. Trascorsa una settimana sono stati prelevati i pacchi effettuando successivamente il sorting degli organismi presenti in essi secondo il seguente metodo: per prima cosa sono stati classificati e numerati i pacchi fogliari separandoli tra quelli di foce e di terra. I singoli pacchi sono stati aperti in appositi contenitori dove grazie all utilizzo di specifica attrezzatura (pipette, pinzette e micro-reti) sono state prelevate e conteggiate le diverse tipologie di organismi. Per ogni gruppo di organismi simili è stato isolato un individuo ed inserito in
9 una provetta contenente una soluzione di alcool al 75%. L'identificazione degli organismi è stata effettuata in laboratorio per mezzo di un microscopio binoculare (2x20). Successivamente si è calcolata l'abbondanza media di ciascun taxon. Quindi è stato calcolato l indice di biodiversità utilizzando l indice di Shannon-Wiever (formula: Hs = - pi ln pi). Risultati e discussioni: Ad ogni stazione di campionamento la comunità macro-bentonica è stata studiata secondo la sua struttura in modo da classificare gli organismi secondo le varie specie. I dati rilevati sono stati riportati nella Tabella 1. Tabella 2: specie di macroinvertebrati campionate e loro abbondanza media È interessante notare che nella zona di terra sono assenti le specie Amphipholis squamata e Spurilla neapolitana, mentre nella zona di foce è assente solo la specie Corophium insidiosum, questo evidenzia la maggiore biodiversità nella zona di foce (Figura 1).
10 Figura 3 Specie sensibili campionate solo nella zona Foce del Duca Inoltre il calcolo della biodiversità attraverso l indice di Shannon Wiever ha permesso di dimostrare una differenza in termini di biodiversità tra i due siti di studio (Figura 2). Si nota che anche considerando gli errori la biodiversità rimane maggiore nella zona di foce. Figura 4: indice di biodiversità nelle due zone campionate
11 Conclusioni Questo studio è stato effettuato presso il Lago di Fogliano prendendo in considerazione sia la zona di terra che di foce, in modo da valutare lo stato della biodiversità. Dai risultati pervenuti si è messo in evidenza che la biodiversità della zona foce è maggiore dato che sono presenti più specie, questo sta a significare che probabilmente la zona terra essendo più esposta ad impatti antropici abbia subito dei cambiamenti che hanno portato ad una diminuzione della biodiversità. Una proposta per il futuro potrebbe essere quella di avere maggiori accorgimenti nei confronti dell ambiente in modo da preservare la diversità tra le specie. Per verificare i risultati di questa proposta sarebbe opportuno ripetere l analisi descritta tra qualche anno in modo da confrontarne i dati. Bibliografia essenziale Pearson, T.H., Rosenberg, R., Macrobenthic succession in relation to organic enrichment and pollution of the marine environment. Oceanography and Marine Biology: an Annual Review 16, Prato S., Morgana J.G., La Valle P., Finoia M.G., Lattanzi L., Nicoletti L., Ardizzone G.D., Izzo G., Application of biotic and taxonomic distinctness indices in assessing the Ecological Quality Status of two coastal lakes: Caprolace and Fogliano lakes (Central Italy). Ecological Indicators: 389, pp Dauer D. M., Biological criteria, environmental health and estuarine macrobenthic community structure. Marine Pollution Bulletin: Vol. 26, pp
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13 Un esperienza da ricercatori per una scoperta importante! Spesso i nostri occhi non sono in grado di cogliere a pieno ciò che ci circonda, il nostro sguardo è distratto e superficiale. Un progetto chiamato "io ricercatore" permette a noi studenti dell ITIS G.Giorgi di fare un tuffo ed immergersi nel ruolo, ma sopratutto nell'avventura, dei ricercatori, imparando ad osservare la vita attraverso occhi differenti; andando a scovare, dunque, gli aspetti più nascosti della vita. Sporcarsi, informarsi, fare calcoli e ridere sono le parole base da mettere nello zainetto da portare in spalla durante tutta l'esperienza, senza pero' dimenticarsi di quella principale: osservare. Il progetto prende il via con un campionamento al lago di Fogliano del Parco nazionale del Circeo, situato nell'italia centrale (Latina), in cui e' possibile rendersi conto in prima persona dell'enorme varieta' di specie animali e vegetali che popolano il luogo visitato. Volgendo lo sguardo nelle zone meno visibili, dirigendo dunque l'attenzione verso la zona di foce o di terra ( sul lato di Villa Fogliano) del lago in questione, e' possibile scoprire un nuovo mondo, quello dei macroinvertebrati. Grazie a delle trappole apposite contenenti Arundo donax è stato possibile campionare i macroinvertebrati, piccoli organismi, che popolano il fondo del lago e indicatori del suo stato di salute. Il campionamento è avvenuto in due siti: la zona prospiciente foce del Duca e quella prospiciente Villa Fogliano. Abbiamo utilizzato l indice di Shannon Wiever per valutare la biodiversità presente nei due siti, che ha mostrato una diversità maggiore nella zona di Foce Questo risultato è piuttosto strano, la spiegazione più logica è che le attività umane più insistenti sull'entroterra rappresentino un elemento di disturbo per i piccoli organismi e dunque per l'ecosistema lago. Nella zone di Foce, invece, l'impatto umano è smorzato da un ricambio maggiore dell'acqua. Per poter essere certi di quest'ultimo aspetto sarebbero necessari ulteriori studi. In attesa di nuovi risultati ammiriamo e godiamo della bellezza di posti quali il lago di Fogliano, volgendo maggiore attenzione alle nostre azioni, quelle azioni che potrebbero metterlo a rischio. Foto di Loredana D Amico Autore: Dana Masud
14 Che Diversità! Un'indagine scientifica ha dimostrato come, in un unico luogo, il lago di Fogliano, sia possibile riscontrare specie differenti esaminando siti differenti. Ovviamente viene da chiedersi perché sia presente questa diversità. Lo studio delle varie specie che caratterizzano il lago di Fogliano è stato possibile grazie all'uso di pacchi fogliari, ovvero piccole trappole che diventano un possibile habitat (rifugio/cibo) per gli organismi macro-invertebrati. Essi sono stati posti in due diverse zone: quella prospiciente alla Foce del Duca e quella d entroterra in prossimità di Villa Fogliano. Dopo 7 giorni i pacchi fogliari sono stati tirati fuori dal lago ed aperti in modo tale da classificare tutti gli organismi presenti al suo interno. La grande quantità di organismi e di specie rinvenute ha permesso di effettuare uno studio approfondito grazie al quale è stato possibile dimostrare che nei due differenti siti esaminati all interno del Lago di Fogliano, il livello di biodiversità è differente. Come mai? Sono tanti i fattori che possono influire su questo dato, come per esempio l'inquinamento, oppure le condizioni acquifere che differiscono punto per punto. Sorge quindi il dubbio riguardo la salute del lago di Fogliano...è a rischio? Perché è presente questa differenza tra zona di terra e zona di foce? Sicuramente sulla zona di terra i fattori antropici che influiscono sono molti di più rispetto alla zona di foce; bisogna tener in fatti conto della coltivazioni, degli allevamenti e delle varie sostanze utilizzate a scopo zootecnico e agricolo che di certo influiscono sull ambiente naturale. Bisogna quindi stare attenti e proteggere la natura, in quanto è stato dimostrato come anche gli organismi più semplici risentano di questi cambiamenti ed anzi possano essere dei validi indicatori Biologici per scoprire lo stato di salute dei laghi. Autori: Ilaria Bennati, Federico Micozzi, Giuliano Alaimo, Matteo Solaro, Jessica Salvatore, Gioele Calvaresi (Fonte Immagini: Rosa Padrevita, Loredana D amico)
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