Relazione descrittiva

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2 Relazione descrittiva L intervento ha come oggetto una variante alla SR436 Francesca, strada regionale gestita dalla Provincia di Pistoia ai sensi della L.R.88/1998. In data 31 maggio 2002 il Responsabile del Procedimento ing. Paolo Mazzoni ha redatto il documento preliminare, che ha costituito il riferimento per il raggiungimento degli obiettivi in fase di progettazione. Il progetto preliminare è stato redatto all interno del Servizio Viabilità e Infrastrutture della Provincia di Pistoia dai tecnici ing. Alessandro Silvietti e arch. Michela Mochi. Con deliberazione della Giunta Provinciale n.144 del è stato approvato il progetto preliminare dell intervento complessivo per il superamento dei centri abitati di Monsummano Terme, Pieve a Nievole e Montecatini Terme per un importo di , con l indicazione del primo lotto funzionale da realizzare per l importo di ,69, pari al finanziamento disponile, per il quale procedere alla redazione del progetto definitivo ed esecutivo. In data è stata convocata la conferenza di servizi sul progetto preliminare con la quale sono state fornite le indicazioni sulle condizioni per ottenere sul progetto definitivo, le intese, i pareri, le concessioni, le autorizzazioni e le licenze, i nullaosta e gli assensi richiesti dalla normativa vigente. 1. Progetto generale Il progetto rientra nel quadro generale degli interventi per la fluidificazione del traffico veicolare che hanno come obiettivo il collegamento in direzione est-ovest dei Comuni della Valdinievole in alternativa agli attuali tracciati della Strada SR436 Francesca e della SR435 Lucchese, con un tracciato stradale, posto a sud delle stesse e dei centri abitati, in parte di nuova realizzazione e in parte riutilizzando tratti di strada esistenti, e rami secondari a pettine per il collegamento ai centri abitati. Tale obiettivo sarà raggiunto mediante interventi distinti di cui quello in oggetto costituisce il tronco iniziale a partire da est. Attualmente il collegamento dei Comuni della Valdinievole in direzione est-ovest avviene, partendo da est dai Comuni di Larciano e Lamporecchio, tramite la SR436 Francesca che attraversa i centri abitati di Monsummano Terme e Pieve a Nievole fino al Comune di Montecatini Terme, e che è collegata verso nord, tramite brevi tratti di strade comunali, con la SR435 Lucchese, che attraversa il centro abitato di Montecatini Terme e prosegue verso Margine Coperta (Massa e Cozzile), Borgo a Buggiano (Buggiano), S.Lucia (Uzzano) e Pescia. Esiste inoltre una viabilità provinciale più a sud e periferica rispetto ai centri abitati, consistente nella SP22 del Porrione e del Terzo che congiunge i comuni di Monsummano Terme, Pieve a Nievole, Montecatini Terme, Massa e Cozzile, Buggiano e Ponte Buggianese, la SP26 Camporcioni che collega i comuni di Montecatini Terme, Massa e Cozzile, Buggiano, Ponte Buggianese e Chiesina Uzzanese e la SP13 Romana che collega i Comuni di Chiesina Uzzanese e Pescia. L insieme delle viabilità regionali, provinciali e comunali, che permettono quindi di attraversare la Valdinievole in direzione est-ovest, non costituisce attualmente un collegamento fluido e scorrevole a causa dell attraversamento dei centri abitati e dell inadeguatezza delle caratteristiche della sede stradale. Le esigenze ed i bisogni da soddisfare sono principalmente legati ai collegamenti veicolari tra i Comuni della Valdinievole, e tra le uscite dell Autostrada A11 e i centri abitati e industriali della stessa zona, con penetrazione verso la rete locale, e quindi con caratteristiche di rete secondaria. Il traffico che insiste sulla viabilità esistente è assai intenso soprattutto nelle ore di punta, legate allo spostamento dei lavoratori pendolari, e al turismo dei giorni festivi convergente nel Comune di Montecatini Terme. Pertanto si rende necessario fluidificare la viabilità, evitando l attraversamento dei centri abitati, abbreviando i tempi di percorrenza e migliorando le condizioni di sicurezza della circolazione, tramite la realizzazione di sezioni stradali e intersezioni idonee al traffico sostenuto

3 Con l intervento in oggetto si prevede di collegare la SR436 Francesca, proveniente da Fucecchio, prima del centro abitato denominato Pazzera (Monsummano Terme) con la SP26 Camporcioni poco più a sud del centro commerciale Ipercoop in località Biscolla (Massa e Cozzile), affiancando la strada comunale del Fossetto e riutilizzando in parte il tracciato della SP22 del Porrione e del Terzo (tratti A, B, C, D ed E del progetto preliminare). Il proseguimento di tale collegamento fino alla SR435 nel Comune di Pescia sarà invece oggetto degli altri interventi futuri previsti nella programmazione provinciale. La nuova viabilità resterà collegata ai centri abitati con tronchi in direzione nord-sud. Provenendo da est il primo collegamento verso nord percorre la strada comunale del Porto delle Fornaci fino alla località Uggia; successivamente s interseca il secondo collegamento, sempre verso nord, con la località Cintolese, tramite l esistente strada comunale S. Romani. La zona industriale Pratovecchio (Monsummano Terme) sarà collegata da una strada che inizialmente ripercorre, adeguandolo, l ultimo tratto della via comunale del Fossetto, (tratto F), e prosegue con un nuovo tracciato (tratto G) fino alla SP22 del Porrione e del Terzo in corrispondenza di via Pratovecchio. Deviando, prima di innestarsi sul nuovo tratto, verso la strada comunale via Cesare Battisti si raggiunge il centro abitato di Monsummano Terme. Il centro abitato di Pieve a Nievole sarà collegato tramite la strada comunale del Porrione, oggetto d ampliamento da parte del Comune, in cui confluirà anche la strada comunale Marconi, mentre più ad ovest resterà il collegamento con la zona industriale sud prospiciente il tratto di strada provinciale SP22 parallelo al torrente Nievole. Il collegamento con Montecatini Terme resta assicurato dal proseguimento della SP26 Camporcioni fino al ricongiungimento con il tratto finale della SR436. Fanno parte del progetto definitivo gli elaborati del progetto preliminare già predisposti e di seguito elencati, anche se non allegati al presente progetto: Tavola 1a Corografia scala 1 : Tavola 1b Reticolo idrografico e viabilità esistenti scala 1 : Tavola 3a Estratto PTC Viabilità scala 1 : Tavola 3b Estratto PTC Vincolo paesaggistico scala 1 : Tavola 3c Estratto PTC Vincolo idrogeologico scala 1 : Tavola 3d Estratto PTC Carta uso del suolo scala 1 : Tavola 3e Estratto PTC Sistema idraulico scala 1 : Descrizione primo lotto L intervento da realizzare con il primo lotto funzionale, oggetto del presente progetto definitivo, riguarda i tratti definiti con le lettere A, B e G nelle tavole del progetto preliminare e rinominati come tratti A (ex A), B (primo tratto dell ex B), C (secondo tratto dell ex B) e D (ex G), descritti meglio come segue: A) Realizzazione del nuovo tratto di collegamento tra la SR436 in località Pazzera, al Km , e via del Fossetto in località Uggia di lunghezza pari a ml.723 B) Realizzazione del nuovo tratto affiancato sul lato nord a via del Fossetto tra la località Uggia fino all intersezione con via S. Romani presso la località Cintolese di lunghezza pari a ml C) Realizzazione del nuovo tratto affiancato sul lato nord a via del Fossetto tra l intersezione con via S. Romani presso la località Cintolese fino alla deviazione per l abitato di Monsummano Terme di lunghezza pari a ml D) Realizzazione del nuovo tratto tra l incrocio di via del Fossetto con via C. Battisti e l incrocio con la SP22 del Porrione e del Terzo in corrispondenza della zona industriale Pratovecchio di lunghezza pari a ml

4 Per collegare i quattro nuovi tracciati alla viabilità esistente saranno realizzate sei rotatorie di diametro esterno pari a ml.40 di seguito elencate: 1) Rotatoria Pazzera a tre bracci per raccordo tra SR436 Francesca attuale e tratto A 2) Rotatoria Uggia a quattro bracci per raccordo tra tratto A, tratto B, via del Porto delle Fornaci e vione Tognozzi 3) Rotatoria Cintolese a quattro bracci per raccordo tra tratto B, tratto C, via Sereno Romani e via del Fossetto 4) Rotatoria Podere Veduta a tre bracci per raccordo tra tratto C, via del Fossetto in direzione est e via del Fossetto in direzione nord 5) Rotatoria Fattoria Vecchia a quattro bracci per raccordo tra tratto D, via del Porto, via del Fossetto e via Cesare Battisti 6) Rotatoria Le Case a tre bracci per raccordo tra tratto D, via Pratovecchio e SP22 Del Porrione e del Terzo Con la realizzazione di quanto sopraindicato e, quindi, con il superamento dei centri abitati del Comune di Monsummano Terme si costituirà già una valida alternativa alla SR436. Non appena le Amministrazioni interessate reperiranno i necessari finanziamenti sarà realizzato il tratto C del progetto preliminare che collegherà la rotatoria Podere Veduta con la SP22 del Porrione e del Terzo, evitando di risalire verso nord e di ridiscendere verso sud, attraversando le zone industriali. Nel primo lotto è stato escluso il tratto F del progetto preliminare in quanto, avendo l Amministrazione Comunale di Monsummano Terme già realizzato un ampliamento, si ritiene che, seppure non conforme alle normative vigenti relative alle strade extraurbane secondarie, tale sezione stradale consenta di assorbire temporaneamente l aumento di traffico dovuto alla realizzazione dei nuovi tracciati contigui. La strada di progetto nei tratti A, B e C è classificata, con riferimento all art.2 del Codice della strada, come strada extraurbana secondaria di tipo C1, ad unica carreggiata con una corsia per senso di marcia e banchine, con funzione nel territorio provinciale e interlocale. La strada di progetto nel tratto D è invece classificata come strada locale extraurbana di tipo F1, ad unica carreggiata con una corsia per senso di marcia e banchine, con funzione interlocale e comunale. Con riferimento all art.13 comma 4bis del Codice della strada che per le strade di nuova costruzione classificate C richiede di avere, per l intero sviluppo, una pista ciclabile adiacente purché realizzata in conformità ai programmi pluriennali degli enti locali, si fa presente che i percorsi ciclabili potranno essere realizzati utilizzando la viabilità locale limitrofa ed in particolare la via del Fossetto. Le intersezioni della strada nei tratti A, B e C con la viabilità esistente sono risolte o tramite intersezioni a raso con rotatoria o tramite sovrappassi, con realizzazione di strade complanari e coordinamento di tutti gli accessi laterali che confluiscono sulle strade laterali che a loro volta si immettono in rotatoria. Con questa soluzione il traffico è più fluido e soprattutto aumenta il livello di sicurezza, poiché sono completamente evitate le svolte a sinistra, più pericolose delle semplici manovre di convergenza e divergenza possibili sulla rotatoria. Sul tratto D sono invece stati ammesse intersezioni con incroci a raso a T e accessi privati diretti, limitatamente a quelli per i quali non erano possibili soluzioni diverse economicamente sostenibili. La strada di progetto ha uno sviluppo complessivo di m.3.851, di cui ml sul tracciato principale diviso in tre tratti e m.462 sul collegamento per Monsummano Terme. L andamento altimetrico varia tra quote comprese tra 17,50 e 21,65 m.s.l.m.. La quota minima è stata fissata in funzione della Carta delle aree allagate del marzo 2003, allegata al Regolamento urbanistico del Comune di Monsummano Terme. In questa carta sono state riportate le aree allagate in occasione di eventi alluvionali eccezionali, all interno delle quali ricade la strada di progetto, e puntualmente i battenti idrici rilevati in tali occasioni. Da un confronto di tali battenti idrici, compresi tra i 30 e i 120cm, con le quote altimetriche del rilievo topografico, si deduce che mantenendo la quota della strada ad altezza non inferiore a 17,50m.s.l., si evita il rischio di allagamenti della sede stradale stessa in concomitanza di eventi alluvionali eccezionali di portata simile a quelli verificatisi, considerato un ulteriore franco

5 3. Variazioni alle indicazioni contenute nel progetto preliminare Rispetto al progetto preliminare approvato il progetto risulta variato avendo scelto, anche in seguito alle assemblee di presentazione del progetto alla cittadinanza, di lasciare interamente percorribile l attuale via del Fossetto e di realizzare la nuova viabilità in affiancamento senza riutilizzare alcune parti della vecchia strada. Nel progetto preliminare sia il tracciato principale da Pazzera verso Podere Veduta con proseguimento verso Pieve a Nievole e la località Biscolla, sia la strada di collegamento da Podere Veduta verso la zona industriale e il centro di Monsummano Terme erano stati individuati come strade extraurbane secondarie C, di cui però il principale con traffico sostenuto e quindi C1, mentre il collegamento con traffico limitato e quindi C2. Poiché il tratto di diramazione, in previsione del completamento del progetto o comunque della realizzazione del tratto C del progetto preliminare, ha una funzione gerarchica inferiore rispetto al tracciato principale, è stata ritenuta più adeguata la sua classificazione come strada locale extraurbana F1. Tale classificazione consente un migliore inserimento del tracciato in un contesto territoriale già di per sé molto vincolato a livello idrografico e urbanistico, e quindi la realizzazione di una strada con caratteristiche funzionali e geometriche conformi alla normativa vigente. Altre variazioni sono dovute alle altezze dei rilevati conseguenti ai calcoli idraulici per il dimensionamento degli scatolari e dei ponti in corrispondenza dei fossi attraversati, alla verifica del tracciato per renderne le caratteristiche geometriche conformi alla normativa per la costruzione delle strade, allo studio dettagliato delle intersezioni e alla realizzazione della strada di servizio a nord dei tratti A, B e C. 4. Tratto A da rotatoria Pazzera a rotatoria Uggia L intervento inizia dalla SR436, poco dopo il confine con il Comune di Larciano e prima dell inizio del nucleo abitato in località Pazzera, dove è inserita una rotatoria. Il tratto, di sviluppo pari a 723m., inizia con un rettifilo seguito da una curva circolare verso destra di raggio 800m. e da un ulteriore rettifilo fino alla rotatoria in località Uggia. Il tracciato, tutto in rilevato, sovrappassa uno stradello agricolo, di cui si mantiene il tracciato, per garantire il collegamento del grande fondo coltivato diviso in due dal rilevato stradale, lasciando a nord la fattoria annessa. Questo passo agricolo, come gli altri quattro distribuiti lungo il tracciato, ha una sezione quadrata di lato 3,50m. e il piano calpestabile posizionato a quota campagna. L altra opera d arte importante è costituita dallo scatolare sul fosso arginato Pazzera. La pendenza longitudinale massima è pari all 1,25%. I raccordi verticali hanno raggi di 1.000m. per quello convesso sopra il passo agricolo e di m. per quello concavo in corrispondenza della curva planimetrica. 5. Tratto B da rotatoria Uggia a rotatoria Cintolese Dalla rotatoria in località Uggia prosegue il tratto, di sviluppo pari a 1.003m., con un rettifilo seguito da una curva circolare verso sinistra di raggio 600m. e da un rettifilo fino alla rotatoria da cui si raggiunge la località Cintolese. Tra le varie ipotesi di tracciato è stato preso in considerazione, su richiesta del Comune, anche il passaggio del tratto iniziale dopo la rotatoria Uggia, a sud della via del Fossetto anziché a nord per scansare il nucleo abitato prospiciente la strada esistente. Tale traslazione, che necessariamente avrebbe dovuto scansare anche l abitazione posta a valle, comportava grosse difficoltà per rendere conforme il progetto alla normativa stradale e conseguentemente una più ampia occupazione di terreni sia a valle che a monte della viabilità esistente, in contrasto con le indicazioni progettuali di ridurre al minimo la fascia di terreno interposta tra la nuova e la vecchia sede stradale ai fini di un minore spreco di territorio. Pertanto questa ipotesi è stata abbandonata. Per ridurre l interferenza con gli edifici e le loro resedi è stata comunque spostata la rotatoria verso est e nel primo tratto di strada sono state ridotte le occupazione di terreno mediante la sostituzione del fosso in terra a destra con un canale aperto in cemento armato e la sostituzione della scarpata e del relativo fosso a sinistra con un muro di sostegno e una condotta fognaria sottostante la banchina per lo smaltimento delle acque provenienti dalla carreggiata. Rispetto al progetto preliminare è stata eliminata la sovrapposizione del tracciato di progetto sulla via del Fossetto in corrispondenza del fosso Bronzuoli, così come già esposto, e quindi il tracciato è stato spostato a nord, prevedendo la realizzazione di un nuovo scatolare a monte del ponte esistente

6 La rotatoria Cintolese è stata allontanata dal ponte sul fosso Pietraie e spostata verso ovest, perché nel primo caso la quota altimetrica troppo alta non consentiva il raccordo con la viabilità esistente. Il tracciato, tutto in rilevato, sovrappassa prima uno stradello agricolo, poi il fosso arginato Bronzuoli, quindi mantenendosi ancora in quota un altro passo agricolo ed il fosso arginato Pietraie. La pendenza longitudinale massima è pari al 3,89%, nel tratto finale, dovuta alla vicinanza del fosso Pietraie alla rotatoria, che si è cercato di mantenere più bassa possibile per facilitare i raccordi con la viabilità esistente. I raccordi verticali concavi prossimi alle rotatorie hanno raggi di 1.000m. e 1.500m., quello convesso in corrispondenza del primo passo agricolo di 7.500m., quello convesso in corrispondenza del secondo passo agricolo di m. e quello convesso in corrispondenza del fosso Pietraie di 2.500m. 6. Tratto C da rotatoria Cintolese a rotatoria Podere Veduta Dalla rotatoria in località Cintolese prosegue il tratto, di sviluppo pari a 1.663m., con un rettifilo seguito da una curva circolare verso sinistra di raggio 2.000m. e da un rettifilo fino alla rotatoria Podere Veduta dove ci si ricollega alla via del Fossetto esistente e da dove partirà il secondo lotto funzionale in direzione del torrente Nievole. Rispetto al progetto preliminare è stata eliminata la sovrapposizione del tracciato di progetto e la via del Fossetto tra la rotatoria Cintolese e via Mignattaia, così come già spiegato, e quindi il tracciato è stato spostato a nord, lasciando a sud il traliccio ENEL che costeggia l attuale strada. In una prima ipotesi il tracciato era stato posizionato ad una maggiore distanza rispetto a via del Fossetto a causa della presenza di un traliccio portante delle linee ENEL di alta tensione, situato tra il fosso Gerbi e la rotatoria Podere Veduta. Non essendo possibile, per mancanza di spazio, inserire la viabilità, con relative scarpate e fossi, tra la via del Fossetto e il traliccio, il tracciato era stato spostato a nord di quest ultimo. Verificando tale ipotesi con il Comune di Monsummano Terme, è stata avanzata la richiesta da parte di quest ultimo di modificare il tracciato e di tenerlo più aderente alla via del Fossetto, ricorrendo allo spostamento del traliccio ENEL, che in questa nuova ipotesi ricade sulla carreggiata, anche se ciò comporta costi maggiori e tempi assai lunghi per l intervento dell ENEL. Seguendo questa indicazione è stato spostato il tracciato verso sud, compatibilmente con il rispetto della normativa stradale ed è stata inoltrata la richiesta di spostamento. Il tracciato, tutto in rilevato, sovrappassa i fossi non arginati del Carro, Scolo e quello proveniente da Case Mignattaia, poi uno stradello agricolo, il fosso arginato Gerbi, e un altro passo agricolo. La pendenza longitudinale massima è pari all 1,50%. I raccordi verticali concavi prossimi alle rotatorie hanno raggi di 1.000m., quelli convessi in corrispondenza dei passi agricoli di 5.000m. e Tratto D da rotatoria Fattoria Vecchia a rotatoria Le Case Dalla rotatoria in località Fattoria Vecchia prosegue il tratto, di sviluppo pari a 462m., con un rettifilo seguito da una curva circolare verso destra di raggio 100m. e da un rettifilo fino alla rotatoria le Case. Quest ultima rotatoria è stata spostata in quanto la soluzione del progetto preliminare, che prevedeva di inglobare l attuale stazione di sollevamento della fognatura nera all interno dell isola centrale presentava grosse difficoltà tecniche di realizzazione. Pertanto la rotatoria è stata traslata tutta a sud, lasciando completamente all esterno tale impianto. Anche l altra rotatoria Fattoria Vecchia è stata allontanata dal ponte sul Candalla e Pratovecchio Il tracciato è stato inoltre spostato leggermente a ovest per consentire di inserire la curva e le relative clotoidi tra i due rettifili, nel rispetto della normativa. Il tracciato, tutto in rilevato, sovrappassa con un ponte a due campate i fossi Candalla e Pratovecchio. Il fosso Arrù che nella posizione attuale attraverserebbe la strada di progetto in diagonale, sarà spostato, intubandone il primo tratto in corrispondenza della seconda rotatoria, e facendolo poi confluire nel fosso Pratovecchio, a monte di quella attuale. Tale soluzione è stata concordata dopo vari incontri con il Comune di Monsummano Terme, con il Consorzio di Bonifica del padule di Fucecchio e con il Servizio Ambiente della Provincia. Il fosso Arrù, nel tratto dimesso e quindi reinterrato in seguito alla deviazione, sarà oggetto della procedura di sdemanializzazione. La pendenza longitudinale massima è pari al 3,30%. Il raccordo verticale convesso, in corrispondenza del ponte ha un raggio di 1.200m

7 8. Opere complementari La strada di progetto nei tratti A, B e C è affiancata sul lato nord da una strada di servizio non asfaltata di larghezza 3m.. La realizzazione di questa strada è scaturita dalla collaborazione con la Società Acque spa, che gestisce il servizio idrico integrato del Basso Valdarno. Infatti Acque spa, in seguito alla conferenza dei servizi sul progetto preliminare, ha comunicato alla Provincia l interesse di utilizzare il corridoio stradale di progetto per l allocazione delle condotte principali delle fognature nere e dell acquedotto, già presenti nella programmazione pluriennale dell Ente e dell Autorità d Ambito per il servizio idrico integrato n.2. In particolare per quanto riguarda la rete idrica si è verificato che la condotta del Pollino che fornisce la maggior parte dell acqua potabile alla Valdinievole, passa per lunghi tratti sotto il rilevato stradale, rendendo assai difficoltose eventuali opere di manutenzione della conduttura, che peraltro risulta già vetusta e necessita di un raddoppio. Alla luce di quanto sopra, non ritenendo opportuno far passare le condotte sotto la sede stradale per non interferire con il traffico ed evitare manomissioni della pavimentazione in occasione delle manutenzioni, è stata portata avanti l ipotesi di realizzare una strada di servizio ai piedi del rilevato che possa consentire il passaggio dei sottoservizi e facilitarne l accessibilità per le manutenzioni. Tale viabilità ha inoltre la funzione di garantire l accesso ai fondi interclusi e alle diramazioni verso nord della via del Fossetto, così come previsto anche all art.22 comma 9 del D. Lgs. 285/92. La strada di servizio, da realizzarsi a cura e spese di Acque spa, passerà, una volta completata, in proprietà al Comune competente. Per quanto riguarda l acquisizione dei terreni su cui insiste la strada, le procedure di esproprio saranno effettuate dalla Provincia di Pistoia previa acquisizione delle somme necessarie da parte di Acque spa. A tal fine è stato predisposto un protocollo d intesa, allegato alla presente, da stipularsi tra la Provincia di Pistoia, la Società Acque spa ed i Comuni di Monsummano Terme, Pieve a Nievole, Montecatini Terme e Massa e Cozzile a cui dovrà seguire una convenzione sulla base del progetto definitivo approvato. Ad oggi la Provincia di Pistoia con D.C. n.316 del , il Comune di Monsummano Terme con D.G. n.152 del e il Comune di Pieve a Nievole con D.C. n.62 del , hanno già approvato lo schema di protocollo d intesa. Non appena avranno provveduto anche gli altri Enti, si procederà alla stipula dell atto. La strada in oggetto, di larghezza pari a 3m. sarà realizzata con una massicciata, in rilevato di circa 0,50m. rispetto al piano di campagna per evitare fenomeni ricorrenti di allagamento. Per lo smaltimento delle acque meteoriche sarà affiancata a sud dal fosso della strada principale di progetto e a nord da un ulteriore fosso di analoga sezione. Oltre alla strada di servizio oggetto dell accordo di cui sopra saranno realizzati come opere accessorie tutti gli altri raccordi alla viabilità esistente. I bracci di entrata e di uscita delle rotatorie saranno ricollegati alle strade esistenti cercando di modificarle il meno possibile, sia come larghezza sia come andamento altimetrico. In corrispondenza della rotatoria Pazzera, per consentire l accesso del fabbricato prospiciente la rotatoria stessa, sarà realizzata una strada di larghezza 3m. non asfaltata, che collegherà l attuale resede del fabbricato con la SR436 in direzione Uggia, prima dell inizio dello spartitraffico, affiancando prima in parallelo la SR436 e poi attraversando il fosso laterale. Per ricollegare la rotatoria Uggia con la via del Fossetto esistente a sud, i bracci di entrata e di uscita in curva confluiranno sulla via Tognozzi che per un piccolo tratto dovrà essere asfaltata e raccordata con una curva con via del Fossetto, che in questo punto risulterà interrotta rispetto a via Porto delle Fornaci. In corrispondenza della rotatoria Cintolese per consentire l introduzione dei bracci di entrata e di uscita in direzione sud, seppure di lunghezza ridotta, è risultato necessario traslare la via del Fossetto verso sud fino alla recinzione del complesso industriale ITI. Tale tratto sarà raccordato con due flessi planimetrici alla strada esistente. Anche dal punto di vista altimetrico il tratto traslato sarà innalzato di quota non essendo sufficiente lo sviluppo dei bracci per superare il dislivello tra la quota della rotatoria e quella di via del Fossetto. Per favorire l uscita dei veicoli dalla rotatoria e quindi evitare un eventuale intasamento dell anello si propone di dare la precedenza ai veicoli in uscita dal braccio verso via del Fossetto, in entrambe le direzioni, e di inserire la segnaletica di fermarsi e dare precedenza per chi percorre la via del Fossetto sia in un senso che nell altro. L accesso al complesso industriale ITI, che resterebbe proprio di fronte all incrocio tra il braccio di accesso della rotatoria e la via del Fossetto traslata, per motivi di sicurezza dovrà essere spostato verso ovest, in modo che risulti completamente esterno all area di influenza dell incrocio. Tale soluzione ha pertanto tenuto conto del limite dell attuale recinzione al fine di non dover rimuovere la strutture esistenti in prossimità dell attuale ingresso all impianto e limitare quindi i danni all impresa, anche se ciò comporterà un diverso utilizzo delle stesse

8 In corrispondenza della rotatoria Podere Veduta il collegamento con via del Fossetto verso sud si attua realizzando i bracci di entrata ed uscita in curva e rientrando in sede dopo un piccolo tratto in variante con curvatura minima di raggio 45m. per ridurre al minimo l occupazione di nuovi terreni. Questo collegamento, attraversando un terreno di riporto e quindi più elevato rispetto a tutti i terreni circostante costituisce l unico tratto di sede stradale in trincea sul lato sud. Sul lato nord si provvederà, anche per aumentare la visibilità sull interno della curva, a spianare il terreno rimasto interposto tra le strade di progetto. In corrispondenza delle rotatorie di progetto Fattoria Vecchia e Le Case sono presenti alcuni accessi di fabbricati. Poichè non è possibile lasciare accessi direttamente dall anello della rotatoria, per garantire comunque il collegamento carrabile con la strada pubblica, è stato scelto di riutilizzare il tracciato stradale (via del Fossetto per la prima e la SP22 per la seconda) che rimane fuori dall anello, in entrambi i casi spostato più a sud, per creare una strada di servizio a senso unico con ingresso dal braccio di uscita della rotatoria verso nord-ovest, ed uscita nel braccio di entrata alla rotatoria verso ovest. In corrispondenza della rotatoria Fattoria Vecchia, per consentire l accesso alle abitazione poste all inizio della strada ed evitare che nelle manovre di entrata e di uscita i veicoli intralcino la sede viaria in corrispondenza dell incrocio, si realizzerà un piccolo piazzale arretrando le recinzioni esistenti. Inoltre sarà spostato l ingresso dell abitazione che rimane a sud-est della rotatoria in quanto posizionato sull interno della curva e quindi con scarsa visibilità. In alternativa sarà realizzata una strada di servizio di larghezza 3m. non asfaltata, che fiancheggia la rotatoria e sbocca su via del Porto poco prima dell isola spartitraffico. Tale strada sarà interamente realizzata sui terreni della stessa proprietà. La strada asfaltata proveniente dal Podere Bellosguardo sarà ricollegata alla sede stradale nel tratto D, modificandone il tratto finale con l introduzione di una curva in modo che l intersezione avvenga ad angolo retto. L isola spartitraffico tra i bracci della rotatoria Le Case provenienti da via Pratovecchio risulterà allungato in modo da impedire l attraversamento di via Pratovecchio e tutte le svolte a sinistra. Fra le opere accessorie va indicato anche lo spostamento del fosso Arrù di cui si è già trattato. Oltre alla realizzazione di un canale in parte aperto, prima della rotatoria e in corrispondenza dell isola centrale, e in parte coperto, sotto il braccio proveniente da Pieve a Nievole e sotto l anello, sarà realizzato anche un ultimo tratto in terra a sezione trapezoidale fino alla confluenza nel fosso Pratovecchio. Sarà inoltre necessario anche l allargamento del fosso Pratovecchio a partire dalla nuova confluenza di progetto fino a quella attuale per smaltire la nuova portata. 9. Criteri utilizzati per le scelte progettuali Lo scopo principale del progetto generale approvato è stato la realizzazione di una variante che, insieme agli altri interventi da effettuarsi nei prossimi anni, contribuisca a migliorare il collegamento in direzione est-ovest dei Comuni della Valdinievole in alternativa ai vecchi tracciati della Strada SR436 e della SR435. La scelta d ubicazione dell intervento, già individuata dal Piano territoriale di Coordinamento, è stata vincolata dai seguenti fattori. L adeguamento della strada regionale esistente in sede non è possibile in quanto, attraversando quasi senza soluzione di continuità gli abitati, non vi sono gli spazi disponibili per l ampliamento, oltre al fatto che gli innesti di strade laterali e gli accessi privati sono in numero talmente esteso da rallentare notevolmente il traffico. L entità e le caratteristiche del traffico d attraversamento della Valdinievole, costituenti una direttrice primaria, richiedevano di utilizzare una strada extraurbana almeno secondaria, con tipologia C, realizzabile soltanto con un nuovo tracciato. Il tracciato per svolgere la propria funzione non doveva attraversare i centri abitati e, per motivi orografici, non era possibile realizzarlo passando a nord degli stessi, in quanto la maggior parte dei centri abitati si estendono fino alla fascia pedecollinare, pertanto il tracciato doveva svilupparsi a sud degli stessi. L inizio della variante è stato localizzato dopo il tratto che proviene da Larciano in zona non edificata e superato il Rio Cecina, prima dell inizio dell abitato Pazzera. Nella stesura del tracciato si è cercato, ove possibile, di recuperare o affiancare strade esistenti, importanti o minori, in modo da non creare ulteriori soluzioni di continuità al paesaggio agrario e limitare l impatto ambientale. Una parte della via del Fossetto, della SP22 del Porrione e della via del Pedicino risultano idonee allo scopo in quanto immediatamente a valle dei limiti dei centri abitati e allineate anche se discontinue

9 D altra parte le caratteristiche dei terreni di bonifica, recuperati nel passato alla zona palustre del Padule di Fucecchio, facevano escludere la scelta di tracciati collocati ancora più a sud dove il reticolo idrografico s infittisce sempre di più ed aumenta il rischio d allagamento dei terreni, oltre alla necessità di salvaguardare l area d interesse naturalistico di gran pregio. A completamento dei tracciati esistenti si è reso necessario individuare i nuovi tracciati di collegamento con andamento il più possibile rettilineo, salvaguardando la presenza dei fabbricati rurali e delle aziende agricole o d allevamento esistenti, del reticolo idrografico esistente, con limitazione dei tratti intubati, di collegamenti viari interpoderali, di linee elettriche e gasdotti per non aggravare i costi con ingenti spese per spostamenti di servizi. Grossi vincoli alla progettazione sono costituiti dalla presenza di numerosi corsi d acqua sia principali sia minori, che hanno inciso notevolmente anche sull andamento altimetrico del tracciato. La collocazione scelta per la sede viaria in progetto ha così potuto minimizzare al massimo gli effetti prodotti dalla nuova configurazione territoriale conseguente alla realizzazione dell intervento, nei confronti dei regimi idrografico-idraulici superficiali e ottimizzare il rapporto e la compatibilità di quanto progettato con le condizioni di rischio idraulico localmente presenti nelle aree di bassa pianura interessate. A questo proposito, in rapporto anche alle prescrizioni delle normative regionali e della Autorità di Bacino del Fiume Arno vigenti, il progetto è stato elaborato in modo da permettere, contestualmente alla sua realizzazione, sia una perfetta integrazione con i regimi di flusso dei corsi di acqua di qualsiasi livello attraversati (opere scatolari di struttura e dimensioni adeguate, tombini in numero, dislocazione e dimensioni tali da non determinare impedimenti o rallentamenti indesiderati al drenaggio delle acque verso meridione), che la compensazione idraulica dei nuovi apporti idrici dovuti al ruscellamento delle acque meteoriche sulla pavimentazione stradale ed al mancato invaso delle acque di ristagno sulla estensione delle superfici di terreno occupata dal rilevato viario. In base ad appositi calcoli sviluppati nella relazione idrologica ed in quella idraulica sulle quantità di acque che si verranno a produrre in più rispetto alle condizioni morfologiche e di uso del suolo attuali, il progetto ha previsto una serie di fossati perimetrali ed aree di accumulo dei surplus idrici tali da compensare totalmente l incremento dei ruscellamenti prodotti e definire un complessivo effetto di regimazione degli apporti verso il reticolo idrografico naturale i cui flussi rimarranno inalterati. Sfruttando le aree comprese tra il nuovo tracciato e via del Fossetto, opportunamente modellate con un abbassamento di quota al massimo di 50cm., e dislocate in modo da raccordarsi ai sottopassi e fossati presenti, sono state predisposte aree di accumulo temporaneo delle acque, in occasione degli eventi meteorici critici, per un loro rilascio nei fossi di valle dilazionato e modulato nel tempo, destinate pertanto a rimanere inerbite o trasformate in aree a verde pubblico. Per quanto riguarda il collegamento con la viabilità esistente e gli accessi privati sono state prese in considerazione soluzioni progettuali diverse in funzione della tipologia stradale. La soluzione di minima consisteva nell ampliamento delle strade esistenti o nella realizzazione dei nuovi tratti, con la sezione stradale indicata per tale tipologia, lasciando le intersezioni con la viabilità esistente a raso di tipo lineare e gli accessi privati sulla strada. Questa soluzione più economica avrebbe comportato un traffico non molto fluido, anche se migliorativo rispetto all attuale, per la presenza di numerosi innesti con possibilità di svolta sia a destra che a sinistra. Una soluzione intermedia consisteva nel chiudere alcune strade laterali, facilmente raggiungibili da altra viabilità, e limitare gli accessi privati ogni 300m., derogabili a 100m. in particolari condizioni, per ogni senso di marcia, come prevede l art.45 comma 3 del Regolamento di attuazione n.495/1992 per la tipologia C, tramite l accorpamento degli accessi, dove necessario, con tratti di strade complanari. Tale soluzione risultava più fluida rispetto alla precedente ma con caratteristiche equivalenti. La soluzione ottimale era quella in cui le intersezioni con la viabilità esistente erano risolte o tramite intersezioni a raso con rotatoria o tramite sovrappassi, con realizzazione di strade complanari e coordinamento di tutti gli accessi laterali che confluiscono sulle strade laterali o nelle rotatorie. Con questa soluzione il traffico risulta più fluido e soprattutto aumenta il livello di sicurezza, poiché sono completamente evitate le svolte a sinistra, più pericolose delle semplici manovre di convergenza e divergenza possibili sulla rotatoria. Si fa presente che la scelta di una soluzione di livello inferiore, per avere degli effettivi risparmi, non avrebbe consentito in futuro l adeguamento alla soluzione ottimale

10 Esaminate le varie soluzioni e considerato che l intervento che si andrà a realizzare caratterizzerà la viabilità per alcune decine di anni, che il territorio è una risorsa esauribile, che il traffico tenderà ad incrementarsi nel tempo e che in alternativa alla SR436 non esistono strade di tipologia superiore quali autostrade o strade extraurbane primarie, considerati anche i rapporti costi-benefici, è stata quindi prescelta l ultima soluzione, anche se per motivi economici dovrà essere realizzata in più lotti funzionali. Come per la progettazione preliminare anche per quella definitiva è stato istituito un tavolo tecnico con tutti gli Enti coinvolti e sono state effettuate numerose riunioni durante la redazione del progetto al fine di poter recepire tutte le indicazioni provenienti dal territorio ed evitare così lunghe e dispendiose discussioni in fase di conferenza di servizi. 10. Inserimento dell intervento sul territorio La strada di progetto è inserita in un ambito territoriale costituito da terreni in pianura per la maggior parte coltivati a seminativo, vigneto e frutteto, con essenze arboree sparse. La pendenza naturale del terreno è orientata da nord verso sud e quindi dalla fascia pedecollinare dell Appennino Toscano verso la zona depressa del Padule di Fucecchio le cui acque confluiscono nel fiume Arno. Il tracciato si pone generalmente al limite tra le aree agricole con frange di urbanizzazione, a nord, e le aree agricole tipiche della bonifica che hanno subito l irreversibile processo di trasformazione dell originaria zona umida, a sud, in parte alterate da insediamenti produttivi, dall inserimento di discariche di rifiuti e da trasformazioni agrarie, e in parte ancora integre. Uno dei primi grandi interventi per la bonifica del Padule di Fucecchio, attuato con la tecnica della essiccazione, fu l escavazione del Fossetto tutto intorno alla zona umida, tra il 1574 e il 1584, e la realizzazione, per ordine del Granduca Cosimo I, della Via del Fossetto. La strada, che si snodava con ampie curve e con linee spezzate, aveva il compito di snellire i tempi di percorrenza della zona senza accedere agli ormai decadenti castelli delle colline della Valdinievole. La via del Fossetto determinò il prosciugarsi di una prima ampia sezione territoriale compresa tra la via stessa e le colline, dove si decise di iniziare una stabile opera di bonifica e colonizzazione per mezzo delle fattorie, riconvertendo i vecchi terreni paludosi in appezzamenti coltivabili, con passaggio da una connotazione positiva del Padule come oggetto di sfruttamento ittico-venatorio a quella negativa come corpo estraneo ai fini della colonizzazione agricola. Negli stessi anni, intorno alla nuova e più esigua zona umida accuratamente riconfinata, iniziarono i lavori di arginatura e canalizzazione di tutti i corsi d acqua della valle tra cui la Borra, il Salsero e la Nievole, che vennero anche spostati di corso per farli avanzare profondamente nel padule. Tutto ciò consentì di asciugare molti terreni, fino ad allora paludosi, e di renderli disponibili per la colonizzazione agricola, anche tramite la colmata, consistente nel rialzamento dei terreni paludosi immettendo corsi d acqua con una consistente portata solida in perimetri approntati dall uomo tramite la sedimentazione dei detriti e la defluizione dal perimetro delle acque chiarificate. ( Monsummano e la Valdinievole nel XVII secolo: terre, paduli, ville, borghi a cura di G.C. Romby, L. Rombai, 1993) Il tracciato è anche caratterizzato dalla presenza, prevalentemente a sud dello stesso, di vecchie fattorie che hanno rilevanza soprattutto sotto l aspetto urbanistico. 11. Analisi urbanistica Nel Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Pistoia adottato è già stata inserita la viabilità in progetto, individuata come direttrice primaria di progetto. Il tracciato prescelto nei tratti A, B e C segue pertanto tale previsione urbanistica che costituisce variante alla SR436, a sud della stessa e dei centri abitati attraversati, raccordandosi alla SP26 Camporcioni, in corrispondenza della rotatoria del centro commerciale Ipercoop, fino al termine dell attuale SR436 nel Comune di Montecatini Terme. L intervento D ed il tratto di via Fossetto esistente a questo collegato non risultano evidenziati nel P.T.C., in quanto costituiscono un collegamento della direttrice primaria alla viabilità locale. Il Comune di Monsummano Terme ha adottato il Regolamento Urbanistico Comunale con Delibera di Consiglio Comunale n.2 del e lo ha definitivamente approvato con Delibera n.46 del , recependo le modifiche alla viabilità di cui al progetto preliminare relativamente ai tratti oggetto del presente lotto funzionale. Il R.U. adottato differiva infatti dal progetto preliminare nel tratto A dove passava a nord del podere dei Tori, anziché a sud e non prevedeva la rotatoria in località Pazzera. Tale modifica e altre minori sono state recepite in fase di approvazione

11 Nel Regolamento urbanistico approvato di Monsummano Terme, con riferimento al Piano Strutturale vigente, è già stata inserita la previsione della viabilità in oggetto, come nuova viabilità di progetto e con tipologia C con riferimento al Codice della Strada. Si fa notare che nelle Norme tecniche di attuazione, per la viabilità di progetto, è specificato che i tracciati riportati sulle tavole del R.U. sono di massima e pertanto non rigidamente vincolanti per il tracciato definitivo che sarà definito dal progetto esecutivo dell opera. I tratti A, B e C risultano perciò conformi allo strumento urbanistico comunale, in quanto i tracciati stradali ricadono nella fascia di rispetto prevista. Nel tratto C il R.U. prevede anche il collegamento con intersezione a raso lineare di via Mignattaia verso la località Violi, non riproposto nel progetto in quanto, sempre per evitare svolte a sinistra, non si prevedono innesti di questo tipo. Essendo la località Violi e le abitazioni poste a sud facilmente raggiungibili dalla rotatoria su via S. Romani e dal Cintolese, nel progetto si è previsto di interrompere via Mignattaia a monte della variante. Esaminate comunque le richieste dell Amministrazione Comunale in merito all importanza di tale collegamento in attesa di una sistemazione definitiva della viabilità nella zona del Cintolese, non si esclude la possibilità di realizzare delle rampe di accelerazione e decelerazione, con divieto quindi di svolte a sinistra, per lasciare tale collegamento. La realizzazione non risulta possibile in questo lotto funzionale in quanto non compatibile con le disponibilità finanziarie. La prosecuzione del successivo lotto dalla rotatoria Veduta verso Pieve a Nievole invece non è previsto nel R.U., che non ha ancora recepito le indicazioni del P.T.C., ma nella relazione dello stesso R.U. è specificato che il proseguimento verso ovest dell asse in variante alla SR436 è da definire in relazione agli studi per la redazione del P.T.C. ed a seguito dell accordo istituzionale fra i Comuni della Valdinievole e la Provincia, con recupero della SP22 e della SP26. Non vi sono comunque previsioni di piano che ostacolino l introduzione di tale progetto essendo l area attraversata dal tracciato non edificata e classificata come zona EA6 Aree agricole della bonifica e in parte zona F8 Allevamenti dei cavalli. L intervento D, il tratto di via Fossetto esistente a questo collegato e le due rotatorie sono invece già previsti nel R.U. del Comune e seppure leggermente modificati ricadono nella fascia di rispetto stradale dei 30m.. Sull area non sussistono beni ambientali vincolati ai sensi dell art.139 del D.Leg.vo n.490. Il progetto non ricade in zona soggetta a vincolo idrogeologico ai sensi del R.D n.3267, né sulla stessa sono presenti aree boscate di cui alla L.R n.39. La zona d intervento non ricade in area naturale protetta istituita ai sensi della L n.394 e della L.R.T n.49. L area in oggetto non è soggetta a vincolo archeologico, né sussistono indagini o studi che possano far pensare a preesistenze archeologiche nel sottosuolo. A tale scopo è stata visionata anche la tavola del Piano territoriale di coordinamento relativa al tema La città e gli insediamenti urbani e rurali. Le permanenze storiche dalla quale non risulta la presenza di reperti di interesse archeologico nella zona attraversata dalla nuova strada. Il fatto inoltre che l area di cui trattasi è stata nel passato un area prevalentemente paludosa non induce a ritenere probabile la presenza di testimonianze storiche. I Comuni dove ricadono gli interventi sono classificati in zona sismica di categoria 3, in seguito all Ordinanza P.C.M n.3274, entrata in vigore successivamente all approvazione del progetto preliminare, col quale era stata indicata la non classificazione delle aree interessate dal progetto. 12. Procedura di verifica ai fini della valutazione di impatto ambientale Ai sensi dell art.11 comma 1 della L.R.T n.79 è stata avviata la procedura di verifica tesa a valutare la necessità o meno del ricorso all effettuazione della valutazione di impatto ambientale, trattandosi di opera ricompresa nell elenco di cui all allegato B2 al punto 7, lettera c) strada extraurbana secondaria. A tale scopo in data prot è stata richiesta al Servizio Tutela dell Ambiente e del Territorio della Provincia di Pistoia l attivazione della procedura, trasmettendo il progetto preliminare e la relazione di prefattibilità ambientale specifica, redatta dall ing. Paolo Bellezza, a tutti gli Enti interessati: Regione Toscana, Comuni di Monsummano Terme, Pieve a Nievole, Montecatini Terme e Massa e Cozzile, URTT e Autorità di Bacino. L Autorità di Bacino ha espresso il parere con nota del prot.3663 pervenuta in data l prot , la Regione Toscana Area Viabilità Regionale con nota dell prot.104/42071/30 pervenuta in data prot ed il Comune di Montecatini Terme con nota del prot pervenuta in data prot Dei suddetti pareri è stato tenuto conto per la redazione del progetto definitivo

12 In data prot del il Servizio Tutela dell Ambiente e del Territorio ha comunicato l avvenuta sospensione della procedura di verifica in attesa di ottenere le risultanze delle verifiche idrauliche. Le verifiche idrauliche sono state completate con il presente progetto definitivo, che sarà inviato al Servizio competente in fase di convocazione della conferenza di servizi. 13. Misure di mitigazione ambientale Il progetto prevede una serie d interventi atti a mitigare gli effetti negativi dovuti alla costruzione degli stessi. La mitigazione degli impatti paesaggistici tramite la vegetazione viene descritta nel paragrafo seguente. Per migliorare l inserimento ambientale delle opere in esame il progetto prevede, per il tracciato principale, che i muri in cemento armato siano rivestiti in pietra locale, per uno spessore minimo di 30cm. I raccordi tra gli scatolari in cemento armato a sezione rettangolare e gli argini in terra dei fossi a sezione trapezoidale saranno realizzati con scogliera fluviale in massi naturali. Il traffico veicolare che insisterà sulla strada di nuova realizzazione avrà intensità maggiore rispetto al traffico attualmente transitante su via del Fossetto e sulle altre strade confluenti. Trovandosi comunque il tracciato ad una distanza dai fabbricati generalmente maggiore, si ritiene che l impatto dell inquinamento acustico non sia rilevante. I rilevati più alti saranno realizzati in corrispondenza degli attraversamenti dei fossi e dei passi agricoli, con un massimo di 4,70m.. Per l attraversamento della piccola fauna, in modo da consentire la permeabilità ecologica della strada di progetto, sono previsti dei sottopassi con scatolari prefabbricati di dimensioni 50x50cm. posti a distanza di circa 200m. l uno dall altro, considerando che anche i passi agricoli costituiscono degli attraversamenti idonei allo scopo. Vista la natura delle opere previste nel progetto si escludono rischi di incidenti causati da eventuali esplosioni, incendi o rotture che comportino rilasci nell ambiente di sostanze tossiche, sversamenti accidentali o sostanze pericolose. Si ritiene che le opere previste in questo progetto non richiedano un cantiere di betonaggio, visto che è possibile la fornitura del calcestruzzo cementizio da impianti vicini al cantiere. Pertanto tutte le opere in cemento armato saranno realizzate con calcestruzzo prodotto in stabilimento, che sarà approvvigionato e gettato in opera mediante autobetoniera e con l ausilio di pompe. Come si può riscontrare dai dati di cui sopra, l impatto del progetto sul patrimonio naturale esiste, ma è contenuto. 14. Opere a verde Tutte le scarpate verranno inerbite con essenze adeguate e di tipo indigeno in modo da non arrecare alcun tipo di impatto sull ambiente. Per un migliore inserimento paesaggistico ambientale si prevede di creare delle fasce di vegetazione. Ai sensi del Nuovo Codice della Strada le fasce a verde ed in particolare le alberature stradali sono considerate pericolose per la sicurezza, per problemi di visibilità e di ostacoli rappresentati dai fusti, e non viene preso in considerazione l enorme valore paesaggistico rappresentato dalle piante lungo le strade. Infatti per la piantagione di alberi lungo le strade sono stabilite distanze molto ampie, minimo 6m., incompatibili spesso con le dimensioni delle fasce laterali di suolo pubblico che l attuale legislazione consente di espropriare. Nel progetto in oggetto l acquisizione dei terreni compresi tra la strada di progetto e la via del Fossetto esistente, dovuta sia per l esiguità delle superfici delle particelle residue sia e sopratutto per la necessità di utilizzare queste fasce come zone di accumulo delle acque che non riescono a defluire verso il Padule di Fucecchio, così come meglio dettagliato nella relazione idraulica, facilita l inserimento di fasce di alberature. In particolare questa localizzazione consente sia di ridurre l impatto di inquinamento nei confronti della via del Fossetto e quindi dei fabbricati antistanti, sia di creare una protezione visiva dalla zona di pregio ambientale del Padule

13 Sarà quindi possibile introdurre filari di arbusti e di alberi di piccola grandezza. L albero riveste la sua importanza in quanto funge da schermo visivo e acustico, favorisce l ombreggiamento, maschera o risalta particolari visuali e migliora l integrazione paesaggistica delle infrastrutture lineari, riduce l inquinamento da gas di scarico dei veicoli e riduce l effetto della nebbia. La distanza dal confine stradale, da intendersi in questo caso non come limite del terreno espropriato, ma come limite della parte di terreno strettamente limitato alla funzionalità della sede stradale e quindi dal ciglio esterno del fosso laterale, per impiantare alberi non deve essere inferiore alla massima altezza raggiungibile per ciascun tipo di essenza a completamento del ciclo vegetativo e comunque non inferiore a 6m., distanza che comunque consente anche il passaggio di macchine operatrici per la manutenzione e pulizia dei fossi e dei canali oltre che delle scarpate. Per le specie arboree ed arbustive si utilizzerà materiale proveniente da semi e talee raccolte nel comprensorio del Padule di Fucecchio nel quale si inserisce l opera in esame. Le specie sono state scelte tra quelle inserite nell elenco degli Alberi e arbusti forestali della Toscana (art.3) Allegato A, pubblicato sul B.U.R.T. n.18 del Gli interventi sono stati articolati in tre tipologie come segue, in rapporto all ampiezza delle fasce laterali disponibili e quindi alle distanze dai cigli dei fossi laterali alle strade. Dove gli spazi sono limitati, ma consentono di mantenere distanze superiori ai 6m. dal ciglio dei fossi stradali saranno inseriti degli arbusti di grandezza media del tipo Cornus mas (Corniolo) e Corylus avellana (Nocciolo), a foglie caduche, posti a filari con distanza di circa m.3. La seconda tipologia prevede l inserimento di arbusti più grandi del tipo Arbutus unedo (Corbezzolo), sempreverde, e Crataegus laevigata (Marruca bianca), a fogli caduche, posti a filari con distanza di circa m.5, talvolta con alternanza con gli arbusti della prima tipologia. Dove sono a disposizione fasce più ampie è prevista una terza tipologia di alberi piccoli del tipo Cercis siliquastrum (Albero di giuda) e Acer monspessulanum (Acero minore), a foglie caduche, posti a filari con distanza di circa m.8. In corrispondenza delle rotatorie, sull isola centrale, verranno impiantate delle siepi poste a distanza di 3m. dal bordo esterno. La vegetazione dovrà avere funzioni antiabbaglianti e nel contempo non impedire la visuale; sarà bassa, resistente al clima e alla siccità e legata all ambito paesaggistico di riferimento. Le specie utilizzate saranno Rosmarinus officinalis corsicum (Rosmarino tappezzante), Lavandula angustifolia (Lavanda comune), Ligustrum vulgare (Ligustro). La fascia più esterna della rotonda e la parte centrale saranno sistemate a prato. 15. Reperimento materiali per rilevati e discariche utilizzabili Il progetto prevede l utilizzo di circa mc di materiale per la realizzazione del rilevato, da reperire nella normale disponibilità del mercato. Per ricreare lo strato superficiale delle scarpate ai fini dell'inerbimento, sarà riutilizzato il terreno di scotico e di scavo superficiale. Il materiale per la massicciata, di granulometria adeguata, i conglomerati bituminosi in varie pezzature e i conglomerati cementizi sono reperibili nel territorio provinciale. 16. Indagini e studi specialistici Sulla zona oggetto dell intervento è stato effettuato un rilevo topografico strumentale completo da parte del tecnico esterno geom. Carlo Quattrocchi, con restituzione sia su supporto cartaceo che informatico. Le indagini e la relazione geologica sono state effettuate dalla Società DREAM Italia s.c.r.l. ed in particolare dai geologi Andrea Bizzarri (Responsabile), Roberto Giannini, Italo Nesti e Paolo Tognelli. Le indagini geognostiche sono state effettuate dall impresa Mappo Geo di Benedetti M. & C. snc, sotto la direzione tecnica della Società DREAM e sotto il coordinamento del tecnico interno geol. Andrea Bartolini. La relazione geotecnica è stata redatta in collaborazione tra il progettista ing. Alessandro Silvietti e la Società DREAM Italia s.c.r.l. i ed in particolare dai geologi Andrea Bizzarri (Responsabile), Roberto Giannini, Italo Nesti e Paolo Tornelli, redattori della caratterizzazione stratigrafico-geotecnica dei terreni. Le indagini e le relazioni idrologica ed idraulica sono state effettuate dalla Società DREAM Italia s.c.r.l. ed in particolare dall ing. Silvia Cipriani (Responsabile) e dal geol. Roberto Giannini

14 La relazione con i calcoli preliminari delle strutture del ponte, degli scatolari e dei muri di sostegno e la relazione con i calcoli preliminari degli impianti di illuminazione delle rotatorie sono state redatte dall ing. Alessandro Silvietti. 17. Caratteristiche prestazionali e descrittive dei materiali prescelti Le opere principali da realizzare sono le seguenti: scotico del terreno scavi di sbancamento consolidamento del terreno opere in conglomerato cementizio armato per muri di sostegno, scatolari per attraversamento fossi, ponti e altre opere d arte attraversamenti idraulici con tubazioni di idonee dimensioni rivestimento di muri di sostegno in pietra locale realizzazione di scogliera e di materassini tipo reno per collegamento delle opere di attraversamento idraulico con gli argini in terra dei fossi spostamento del fosso Arrù e risagomatura del primo tratto del fosso Pratovecchio rilevati in materiale di adeguata granulometria consolidamento scarpate con terre armate ricoprimento del terreno con strato vegetale per l inerbimento delle scarpate laterali escavazione delle fosse di scolo laterali massicciata stradale in misto granulare di cava di adeguata granulometria strato di base in conglomerato bituminoso di pezzatura compresa fra 0 e 30 mm. strato di collegamento (binder) in conglomerato bituminoso di pezzatura 0-20 mm. strato di usura (tappeto) in conglomerato bituminoso di pezzatura 0-10 mm ; dispositivi di ritenuta laterali di classe N2 ed H1 bordo laterale e H2 bordo ponte. impianti di illuminazione delle rotatorie segnaletica orizzontale e verticale opere a verde compreso inerbimento scarpate e piantumazione alberature opere accessorie e complementari come canalette, griglie, chiusini, aiuole, cordonati La sovrastruttura della carreggiata è costituita da un pacchetto multistrato che presenta complessivamente uno spessore di circa cm.72, ed è composta di una fondazione di spessore minimo cm.50 costituita da misto granulare di cava, dallo strato di base in conglomerato bituminoso di pezzatura mm.0-30 di spessore cm.10, dallo strato di collegamento o binder di spessore cm.8 e dal tappeto di usura di cm.4. Per dimensionare gli spessori della pavimentazione sono stati presi in considerazione i seguenti elementi: o caratteristiche meccaniche e dimensioni (spessori) dei diversi materiali che costituiscono i vari strati della pavimentazione. o carico agente sull asse tipo di riferimento pari a 120KN (massimo carico per asse contemplato nella normativa). o traffico previsto per la sovrastruttura durante il tempo di vita utile. In particolare per tutti gli strati della pavimentazione di tipo flessibile sono state verificate le frecce massime in superficie in modo da risultare inferiori al valore limite per traffico pesante assunto pari a 0,30 mm. Per lo strato di base in conglomerato bituminoso si inoltre è verificato che le tensioni di compressione all estradosso fossero inferiori a 0,6 MPa

15 Al fine di evitare la formazione di ormaie sulla pavimentazione, si deve limitare la deformazione verticale permanente e quindi sullo strato di fondazione (misto granulare) è stato verificato che la sollecitazione di compressione verticale massima non fosse superiore a 0,09 MPa. In funzione della caratterizzazione stratigrafico-geotecnica eseguita, sono state analizzati i rapporti tra l opera viaria progettata ed il sottosuolo, giungendo a prevedere tipologie costruttive ed opere speciali per le situazioni più impegnative, al fine di garantire le necessarie condizioni di sicurezza all intero impianto dell intervento. In particolare sono state previste fondazioni su pali di grosso diametro per l imposta del ponte sul fosso Candalla, in quanto le caratteristiche geomeccaniche del sottosuolo non consentivano l adozione di fondazioni superficiali tradizionali in rapporto alle sollecitazioni indotte dalla struttura. In tale area, ove i rilevati di collegamento al ponte assumono significativa altezza e le caratteristiche di compressibilità del sottosuolo rilevate determinano significativi cedimenti per consolidazione, si sono adottate tecniche finalizzate a velocizzare i tempi di assestamento del terreno sottoposto ai sovraccarichi indotti dal rilevato. In particolare sono stati previsti sistemi drenanti verticali (pali di sabbia, dreni a nastro prefabbricati) i quali permetteranno la risalita dell acqua di saturazione dal terreno in occasione del compattamento del sottosuolo indotto dai carichi, determinando pertanto di scontare gran parte del cedimento per consolidazione durante le fasi costruttive dell intervento. Al fine poi di contenere le superfici di occupazione del rilevato di progetto, ove le condizioni al contorno determinavano la necessità di mantenerle entro predeterminati limiti (esistenza di manufatti, viabilità, edifici, ecc), è stato fatto ricorso alla tecnica delle terre rinforzate con georeti le quali, installate in fase costruttiva del rilevato ed utilizzando analogo materiale di riempimento, permettono di ottenere angoli di scarpata sino a 65 in condizioni di stabilità certa. Per quanto concerne i piani di imposta della struttura del rilevato, sono state previste diverse profondità di scotico-bonifica del terreno scelte in funzione dell altezza del rilevato, oltre che della tipologia e dello spessore della parte superficiale di esso che mostra caratteristiche geotecniche scadenti (terreno agrario, materiali torboso-organici, ecc.). Alla base degli scavi di bonifica sarà posto in opera geotessuto a delimitazione e separazione del riporto dal terreno di appoggio. Verifiche di dettaglio, eseguite in sede progettuale esecutiva, potranno apportare migliori definizioni degli spessori di terreno da bonificare mediante asportazione, pur ferme restando le considerazioni ed assunzioni complessive effettuate in questa sede. Per quanto riguarda gli impianti di illuminazione stradale, il progetto prevede la realizzazione di impianti di illuminazione in corrispondenza di tutte le rotatorie in modo da garantire la sicurezza della circolazione stradale nelle intersezioni della nuova infrastruttura con la rete stradale esistente. I sostegni dei principali innesti saranno realizzati con pali di acciaio zincato del tipo dritto con sezione troncoconica ed attacco a testa palo installati come indicato nelle norme UNI EN 40-2 e UNI EN I corpi illuminanti saranno del tipo ad armature stradali con lampade tipo SAP al sodio ad alta pressione da 250 W. La posizione dei pali di sostegno e dei corpi illuminanti è prevista sul margine esterno della banchina a distanze che sono state calcolate in modo sommario in allegato alla Relazione di calcoli preliminari degli impianti di illuminazione. L alimentazione elettrica dei nuovi impianti avrà origine da appositi armadi stradali in vetroresina ove verranno installate tutte le apparecchiature di sezionamento, protezione e comando. Per quanto riguarda il piano di manutenzione, le opere principali da curare riguardano il taglio dell erba lungo le scarpate stradali e lungo i fossi di progetto e la verifica dei manufatti in cemento armato quali nuovi attraversamenti idraulici e dei dispositivi di ritenuta. Per quanto attiene al taglio dell erba, esso verrà eseguito due volte l anno allo scopo di consentire la pulizia delle scarpate e dei fossi che raccolgono le acque meteoriche sull intera area di intervento. La verifica dei manufatti sarà eseguita una volta l anno. Per quanto riguarda le caratteristiche prestazionale e descrittive dei materiali si fa riferimento allo studio a carattere prenormativo Norme tecniche di tipo prestazionale per capitolati speciali d appalto commissionato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e dall Ispettorato per la Circolazione e la Sicurezza Stradale al CIRS Centro sperimentale Interuniversitario di Ricerca Stradale e approvato dalla Commissione di studio per le norme relative ai materiali stradali e progettazione, costruzione e manutenzione strade del CNR

16 18. Interferenze con i servizi a rete E stata effettuata l indagine relativa alla presenza di servizi pubblici a rete nel sottosuolo e su linea aerea. Il tracciato stradale si sovrappone in vari tratti alla condotta dell acquedotto del Pollino, che provenendo dagli impianti di captazione di Porcari costituisce una delle fonti primarie di approvvigionamento di tutta la Valdinievole da Pescia fino a Lamporecchio. Si tratta di una tubazione in ferro di diametro 200mm. che corre interrata e sovrappassa i corsi d acqua, dove risulta visibile. Per quanto riguarda la zona interessata attraversa diagonalmente il tratto stradale di progetto D, quindi deviando ad est e poi a sud la ritroviamo in affiancamento sul lato est di via del Fossetto tra la rotatoria Fattoria Vecchia e la Rotatoria Podere Veduta, attraversando quest ultima. Quindi piega verso est ed affianca sul lato nord tutta la via del Fossetto esistente fino a Uggia, rimanendo in alcuni tratti nella fascia residua tra la viabilità esistente e quella di progetto e ricadendo in altri sotto la scarpata e la sede stradale di quest ultima. In corrispondenza del tratto A, la condotta passa a nord della rotatoria e della strada di progetto, poi passa a sud del tracciato e immediatamente dopo ritorna a nord, passa infine sotto il passo agricolo e si allontana in direzione di Larciano. In considerazione della realizzazione da parte di Acque spa della nuova condotta sotto la strada di servizio, il fatto che la vecchia tubazione resti sotto la fascia stradale di progetto non comporta grossi problemi, se non infatti limitati al periodo intercorrente tra la realizzazione della strada principale e quella della strada di servizio con la sottostante tubazione idrica. Per quanto riguarda l attraversamento in corrispondenza del tratto D si potranno concordare con Acque spa gli opportuni accorgimenti per garantirne la manutenzione. In relazione alle reti del servizio idrico integrato, non ci sono state fornite le carte relative alla rete idrica e di fognatura nera di distribuzione. L interferenza con la stazione di sollevamento della fognatura nera è stata risolta con lo spostamento della rotatoria Le Case a sud dell impianto. Per quanto riguarda le interferenze con le linee ENEL si osserva quanto segue. Lungo la SR436 e quindi anche in corrispondenza della rotatoria Pazzera passa una linea interrata di media tensione. Poiché le quote della strada rimangono pressoché invariate non occorre nessuno lavoro particolare, salvo le normali precauzioni durante le scarifiche e gli scavi superficiali. Lungo il tratto B si intersecano tre linee aeree di media tensione, una poco dopo la rotatoria Uggia, una poco prima del fosso Bronzuoli ed un altra sopra la rotatoria Cintolese. Lungo il tratto C invece si intersecano due linee aeree di alta tensione. La prima tra il fosso del Carro e il fosso Scolo. Rispetto al traliccio che è posto appena a nord di via del Fossetto, il tracciato è stato spostato ancora più a nord lasciando il ciglio esterno del fosso laterale ad una distanza di m.5 dallo spigolo più vicino del traliccio stesso. L altra linea è intersecata tra il fosso Gerbi e la rotatoria Podere Veduta. In questo caso come già spiegato il traliccio ricade in corrispondenza della sede stradale. Pertanto è già stata fatta la richiesta di spostamento all ENEL Distribuzione spa - Direzione Rete Centro Alta Tensione Toscana e Umbria di Firenze, in data prot A fianco dell impianto industriale ITI, in corrispondenza della rotatoria Romani corre una linea aerea a bassa tensione che comunque rimarrà esterna rispetto alla sede stradale traslata di via del Fossetto. In corrispondenza di via Mignattaia si interseca un altra linea aerea a bassa tensione. In corrispondenza delle rotatorie Fattoria Vecchia e Le Case, e del tratto D la sede stradale interseca alcune linee interrate a media tensione. Anche in questo caso non si hanno interferenze dal punto di vista altimetrico e pertanto valgono le normali precauzioni durante le scarifiche e gli scavi. In corrispondenza dell intersezione del tratto D con la strada proveniente da Podere Bellosguardo si interseca un ulteriore linea aerea a bassa tensione. Per quanto riguarda le interferenze con la linea di gasdotto della Fiorentinagas, vi sono delle linee interrate sotto la SR436 Francesca in corrispondenza della rotatoria Pazzera, lungo la via S. Romani in corrispondenza della rotatoria Cintolese fino all ITI e collegamenti con la via del Fossetto e sotto la SP22 del Porrione e del Terzo in corrispondenza della rotatoria Le Case. La linea del metanodotto della SNAM non interferisce con gli interventi di questo primo lotto

17 Per quanto riguarda le interferenze con le linee telefoniche TELECOM è stata riscontrata la presenza di alcune linee aere che si intersecano con la viabilità di progetto in corrispondenza della rotatoria Cintolese, sul tratto C in prossimità di via Mignattaia, prima del Rio Gerbi e in corrispondenza della rotatoria Podere Veduta. Per quanto riguarda la pubblica illuminazione, gestita direttamente dal Comune di Monsummano Terme, si dovranno verificare le interferenze con i pali posti in corrispondenza delle rotatorie Uggia, Cintolese, Fattoria Vecchia e Le Case. 19. Indicazioni e disposizioni per la stesura dei piani di sicurezza Il piano di sicurezza e di coordinamento (PSC) predisposto ai sensi del D. Leg.vo n.494/1996 e successive modificazioni conterrà i seguenti elementi fondamentali: a) relazione generale e valutazione dei rischi delle varie fasi lavorative b) valutazione dei rischi per l uso delle attrezzature di lavoro c) cronoprogramma dei lavori d) elaborati grafici illustranti tutte le varie fasi di lavoro compresa l ubicazione del cantiere e) cartellonistica di cantiere f) valutazione dei costi per la sicurezza g) valutazione preventiva del rischio rumore h) fascicolo tecnico relativo alla manutenzione delle opere previste sul progetto Le caratteristiche del tracciato consentono di realizzare la maggior parte delle opere al di fuori della viabilità esistente, con cantieri stabilmente recintati e adiacenti al tracciato. Si prevede, come già illustrato nella relazione di prefattibilità ambientale, di installare un area di cantiere fissa di circa 800/900mq. per ciascun tratto da realizzare. Le aree, individuate nel piano particellare d esproprio, saranno oggetto di occupazione temporanea e sono localizzate in aderenza alla SR436 presso la rotatoria Pazzera per il tratto A, in prossimità del passo agricolo tra il fosso Bronzuoli e il fosso Pietraie per il tratto B, in aderenza a via Mignattaia per il tratto C e in aderenza alla via del Porto presso la rotatoria Fattoria Vecchia per il tratto D. Le prime fasi riguarderanno la realizzazione di questi nuovi tratti in adiacenza a ciascuno dei quali sarà installato un cantiere. Per la realizzazione della rotatoria sulla SR436 si potrà ricorrere alla realizzazione in due fasi per non dover interrompere il traffico. Per gli interventi sulla viabilità esistente sarà possibile coordinare il lavoro di cantiere con il traffico veicolare, introducendo sensi unici alternati semaforizzati, ma anche chiudere la strada per tratti, in accordo con il Comune, lasciando gli accessi da est o da ovest a seconda della localizzazione dell intervento. Tali chiusure dovranno essere comunque di durata limitata in particolare sulla SP22 del Porrione e del Terzo

18 20. Conferenza di servizi sul progetto definitivo Occorrerà convocare una conferenza di servizi sul progetto definitivo per ottenere le intese, i pareri, le concessioni, le autorizzazioni e le licenze, i nullaosta e gli assensi richiesti dalla normativa vigente. Alla conferenza saranno invitati i seguenti enti: Servizio Tutela dell Ambiente e del Territorio della Provincia di Pistoia Regione Toscana - Dipartimento Politiche Territoriali e ambientali - Area Viabilità Regionale Comune di Monsummano Terme Autorità di Bacino del Fiume Arno Consorzio di Bonifica del Padule di Fucecchio ENEL s.p.a. - Distribuzione Zona Montecatini ENEL s.p.a. Distribuzione Direzione Rete Centro Alta Tensione Toscana e Umbria TELECOM ITALIA s.p.a. - Unità Territoriale Centro Area Operativa Rete Toscana Alta FIORENTINAGAS s.p.a. ACQUE s.p.a. Autorità di Ambito Servizio Idrico Integrato n.2 Basso Valdarno 21. Cronoprogramma fasi attuative Riguardo al cronoprogramma delle fasi attuative con l indicazione dei tempi massimi di svolgimento per le varie fasi del primo lotto, occorre fare riferimento al seguente prospetto, che sviluppa la tempistica risultante dagli accordi presi con la Regione Toscana: Fasi attuative Scadenza Approvazione progetto preliminare generale Conferenza di servizi sul progetto preliminare generale Approvazione progetto definitivo in linea tecnica Conferenza di servizi sul progetto definitivo Approvazione progetto definitivo Progettazione esecutiva Approvazione progetto esecutivo Affidamento dei lavori in appalto Esecuzione dei lavori Collaudo dell opera Gruppo di progettazione I progettisti dell opera nella fase di progettazione definitiva sono stati l ing. Alessandro Silvietti, che ha svolto anche la funzione di capogruppo, e l arch. Michela Mochi, limitatamente all inserimento del tracciato nel territorio e all individuazione delle caratteristiche funzionali e geometriche della strada. L ing. Alessandro Silvietti ha inoltre redatto la relazione geotecnica, in collaborazione con la Società DREAM, la relazione dei calcoli preliminari delle strutture e la relazione dei calcoli preliminari degli impianti di illuminazione

19 I progettisti si sono inoltre avvalsi della consulenza e della collaborazione di personale interno del Servizio. In particolare il geol. Andrea Bartolini ha curato e coordinato i tecnici della Società DREAM per quanto riguarda le indagini geologiche, idrologiche ed idrauliche, oltre a fornire la consulenza ai progettisti nelle soluzione tecniche legate a tali aspetti. Il geom. Giacomo Balleri ha redatto il computo metrico estimativo oltre a collaborare alla stesura degli elaborati grafici. Il geom. Omero Petrucci ha redatto il piano particellare di esproprio, comprensivo delle stime. Il geom. Veronica Petri ha collaborato alla stesura degli elaborati con particolare riferimento agli aspetti catastali dei terreni da espropriare. La disegnatrice Pilar Montalvo ha collaborato nella stesura degli elaborati grafici. La dott. Elena Zollo ha inoltre fornito la consulenza amministrativa. 23. Finanziamenti Il progetto in oggetto fa parte del Programma pluriennale di investimenti sulla viabilità di interesse regionale per gli anni , approvato con Deliberazione del Consiglio Regionale n.35 del , in base al quale è stato stipulato un protocollo d intesa tra Regione Toscana, Provincia di Pistoia e Comuni interessati dagli interventi in data comprendente 9 interventi. Il progetto della variante alla SR436 Francesca, denominato nella scheda n.1 del protocollo d intesa Interventi di messa in sicurezza di tratti pericolosi ed eliminazione di attraversamenti dei centri abitati di Monsummano, Pieve a Nievole, Montecatini Terme e Margine Coperta, risultava dalla stessa scheda finanziato come segue: Importo totale intervento ,69 Spese tecniche e indagini ,00 Regione Piano ,69 Provincia di Pistoia ,00 Comune di Monsummano Terme ,00 Comune di Pieve a Nievole ,00 Regione - D.C.R. 126/ ,45 Regione - Spese int. - Piano ,19 Regione - Spese est.- Piano ,69 Enti locali - Spese esterne ,67 Si fa presente che l importo di ,00 a carico del Comune di Pieve a Nievole riguarda un intervento che il Comune ha già inserito nella propria programmazione e di cui ha già approvato il progetto preliminare e che quindi verrà eseguito direttamente dall Ente. Esso riguarda l adeguamento della viabilità di raccordo tra la strada principale di progetto ed il centro abitato di Via Nova e di Pieve a Nievole ed in particolare l ampliamento di via del Porrioncino che confluisce nella rotatoria di progetto nel tratto denominato D con riferimento al progetto preliminare già approvato dalla Provincia. In fase di stipula del menzionato protocollo d intesa ancora non si era manifestata l intenzione di realizzare la strada di servizio in collaborazione di Acque spa, sopravvenuta dopo l approvazione del progetto preliminare. Pertanto successivamente è stato aggiunto il finanziamento di per gli espropri della strada di servizio a spese di Acque spa che verranno corrisposti alla Provincia che curerà tutta la fase espropriativa, oltre all intervento di realizzazione della strada a cura e spese di Acque spa, stimato per una somma di circa

20 Pertanto il quadro aggiornato dei finanziamenti risulta il seguente: Regione Piano ,69 Importo totale intervento ,69 Provincia di Pistoia ,00 Comune di Monsummano Terme ,00 Regione - D.C.R. 126/ ,45 Spese tecniche e indagini ,00 Regione - Spese int. - Piano ,19 Regione - Spese est.- Piano ,69 Enti locali - Spese esterne ,67 Espropri strada di servizio ,00 Acque spa ,00 TOTALE COSTO DELL OPERA ,69 I Progettisti ing. Alessandro Silvietti arch. Michela Mochi

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