L autostima. A cura di Graziella Priulla
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1 L autostima A cura di Graziella Priulla
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3 E vero che in media le donne hanno meno autostima degli uomini? Che hanno debole percezione del proprio valore? Andrebbe riscritto il nostro rapporto con il potere: troppo spesso la donna è stata nella storia dell umanità figlia di, moglie di, compagna di o collaboratrice di.
4 DIMENSIONE INDIVIDUALE Donne: locus of control: esterno Uomini: locus of control: interno 4
5 Sono soprattutto le donne a soffrire di bassa autostima, eccessivamente critiche su loro stesse e il loro operato, assillate dall essere sempre all altezza delle situazioni, ad apparire perfette, ad esserci per tutti. Le donne tendenzialmente sono educate al servizio, alle bambine si insegna ad essere dolci, gentili, rispettose, a mettere al primo posto l altro da sé, ad esempio marito e figli. Nell epoca odierna molte persone vivono nel bisogno costante di riconoscimento esterno e le donne lo ricavano dal dover essere belle, utili e necessarie, mostrandosi disponibili con il prossimo e facendosi spesso carico di mille incombenze. Pensare che bisogna rendere sempre al massimo ci allontana dalla nostra dimensione più profonda ed autentica.
6 Da sempre il vero successo di sé la donna lo pone nel riconoscimento maschile. Carla Lonzi È il risultato di una strategia antica, quando dall essere scelte da un uomo dipendevano l esistenza sociale o la sopravvivenza stessa (pur se le donne hanno lavorato e faticato gratuitamente per millenni). Come sintetizza il saggista inglese John Berger in Questione di sguardi, gli uomini guardano le donne. Le donne guardano se stesse mentre sono guardate. Il giudizio maschile resta il principio organizzatore, l immaginario maschile imprime sempre il suo segno; lo sguardo maschile è talmente pervasivo che le donne finiscono per introiettarlo e guardare se stesse (e le altre) con quegli occhi.
7 Un esperienza Più venivo trattata da donna, più diventavo donna. Volente o nolente mi adattai. Se gli altri pensavano che non fossi in grado di fare retromarcia con l auto o di stappare una bottiglia, stranamente mi accorgevo di scoprirmi io stessa incapace di quelle cose. Se pensavano che qualcosa fosse troppo difficile per me, inspiegabilmente lo era. Università di Los Angeles, intervista. Courtney è una donna transgender mtf (male to female, ossia che sta transitando da uomo a donna)
8 Ti criticheranno, parleranno male di te e sarà difficile che incontri qualcuno al quale tu possa piacere cosi come sei! Quindi vivi, fai quello che ti dice il cuore, la vita è come un opera di teatro, che non ha prove iniziali: canta, balla, ridi e vivi intensamente ogni giorno della tua vita prima che l opera finisca senza applausi Charlie Chaplin
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10 concetto di sè idea generale di sè autostima valutazione di sè autoefficacia fiducia sulle proprie capacità
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12 12 I filtri della percezione FILTRO FISIOLOGICO FILTRO EMOTIVO FILTRO CULTURALE REALTA' ESTERNA 12
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15 Le credenze costituiscono delle batterie che caricano alcuni fondamentali processi cognitivi I filtri filtraggio selettivo ipergeneralizzazione Selezione arbitraria delle informazioni: considero validi solo quegli aspetti che sono coerenti con le mie credenze Estendere, in modo arbitrario, le caratteristiche di una persona o di una situazione, a una moltitudine di persone o di eventi
16 La fallacia del controllo Modo erroneo di valutare il grado con cui riusciamo ad influenzare e controllare gli eventi Ipocontrollo: ci si sente impotenti ad alterare il corso degli eventi (non siamo mai responsabili) Ipercontrollo: convincimento esagerato della propria capacità di modificare gli eventi (se tutto dipende da noi siamo sempre responsabili)
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18 Anche le emozioni contano! In qualsiasi processo decisionale l emozione entra a diversi livelli Emozioni che ci aiutano a decidere Sono alla base delle nostre valutazioni e scelte. Emozioni incidentali Non hanno nulla a che vedere con la situazione decisionale, ma comunque influenzano il comportamento del decisore e le sue valutazioni. Emozioni anticipate Ci aspettiamo di provarle in seguito al realizzarsi degli esiti Emozioni anticipatorie Sono generate dalla prospettiva di subire perdite significative se gli esiti sperati non si realizzano.
19 Le quattro dimensioni dell intelligenza emotiva Consapevolezza di sé Gestione di sé Consapevolezza sociale Gestione delle relazioni interpersonali
20 I 6 PRINCIPI DELL INTELLIGENZA EMOTIVA Le emozioni sono informazioni Possiamo provare a ignorare le emozioni, ma non funziona! Possiamo provare a nascondere le emozioni, ma non siamo così bravi come pensiamo di essere Le decisioni devono incorporare le emozioni per essere efficaci Le emozioni seguono sequenze logiche: bisogna imparare a conoscerle Le emozioni sono universali ma esistono diverse specificità
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22 Well being Strategie per star bene nelle professioni Essere in contatto con se stessi Prendersi cura di sé Essere flessibili Coltivare relazioni soddisfacenti Ascoltare e comunicare Non farsi spaventare dai cambiamenti Coltivare il senso dell umorismo 22
23 Imparare l ottimismo È importante riconoscere ciò che diciamo a noi stessi di fronte alle avversità ed imparare a neutralizzare l abitudine di pensare mi arrendo. È colpa mia, durerà per sempre, andrà tutto in rovina È colpa delle circostanze, passerà presto, del resto ci sono molte altre cose nella vita
24 Imparare l ottimismo La permanenza risponde alla domanda: per quanto tempo durerà? Per sempre, non passerà mai... Occasionalmente, temporaneamente... Durerà per sempre... Passerà presto
25 Imparare l ottimismo La pervasività risponde alla domanda: in quali e quante situazioni accade? In tutte le situazioni, universalmente... In alcune situazioni, specificamente... Andrà tutto in rovina... Del resto ci sono molte altre cose nella vita
26 Imparare l ottimismo La personalizzazione risponde alla domanda: di chi è la colpa? Mia, interna (può ledere l autostima) è colpa mia è colpa delle circostanze Tua, esterna (salvaguarda l autostima)
27 La costruzione del concetto di sé: ciò che sappiamo di noi stessi La conoscenza di se stessi si compone di due elementi: a. il concetto di sé, cioè quel che sappiamo di noi stessi b. l autostima, cioè quello che proviamo nei confronti di noi stessi. entrambi si sviluppano e si modificano continuamente col mutare delle esperienze, delle situazioni di vita e delle circostanze sociali.
28 Le fonti di conoscenza del sé Gli individui spesso inferiscono le proprie caratteristiche dai propri comportamenti. Inoltre per formarsi opinioni su se stessi prendono in considerazione i propri pensieri e sentimenti, nonché le reazioni altrui. Infine paragonano se stessi agli altri per sapere quali caratteristiche li rendano unici.
29 LA NOSTRA AUTOSTIMA E un processo, che filtra gli eventi esterni e attribuisce loro un significato Non è un unicum o un processo unitario: è un insieme più o meno armonico di valutazioni complessive che effettuiamo su di noi Riguardano diversi ambiti della nostra persona: bellezza, intelligenza, cultura, posizione sociale, competenze professionali, potere economico, diritto di essere amati, adeguatezza nel ruolo professionale, di genitore, di figlio/a, amante La disarmonia è normale entro certi limiti 29
30 L autostima è la valutazione che diamo di noi stessi, il nostro modo di viverci. L autostima viene determinata da informazioni oggettive e soggettive, riferite a diversi tipi di sé: Il sé reale: ciò che crediamo di essere Il sé ideale: ciò che desideriamo essere Il sé imperativo: ciò che sentiamo di dover essere
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35 Circolo vizioso
36 Circolo virtuoso
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39 La disarmonia è normale entro certi limiti Criticità: 1. Sentirsi inadeguati/e in molti ambiti contemporaneamente 2. Sentirsi inadeguati/e in quello che si ritiene essere l aspetto principale del valore di una persona 39
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41 Il senso della propria efficacia riveste un ruolo chiave nel funzionamento umano in tutte le fasce di età poiché esso influenza il comportamento sia direttamente, sia mediante l influenza che esercita su altre importanti determinanti personali, quali: obiettivi e aspirazioni, aspettative di risultato, inclinazioni affettive, percezioni di ostacolo e opportunità nell ambiente sociale
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47 La percezione di autoefficacia influenza i livelli di aspirazione, le mete che ci si prefigge di raggiungere e l impegno che per esse viene profuso, le spiegazioni che si danno dei propri successi e insuccessi, la resistenza alle frustrazioni, le strategie di gestione dello stress, la vulnerabilità allo scoraggiamento e alla depressione.
48 PERCHE NON MI STIMO? a. Non mi sento amata b. Sono impacciata c. Ho timore di essere poco interessante d. Non so dire di no e. Mi sento inferiore f. Mi sento ignorante g. Mi sento ignorata h. Sono poco concreta i. Sono passiva j. Non mi sento attraente k. Sono sfortunata l. Non ho avuto successo m. Ho paura di troppe cose 48
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L autostima. A cura di Graziella Priulla
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