IL GENOGRAMMA La storia della costruzione ed evoluzione del sistema familiare. Dott. Giuseppe Esposito Psicologo - Psicoterapeuta

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1 IL GENOGRAMMA La storia della costruzione ed evoluzione del sistema familiare Dott. Giuseppe Esposito Psicologo - Psicoterapeuta 1

2 GENOGRAMMA E ALBERO GENEALOGICO «Il disegno si struttura come un albero genealogico e ci consente di mettere in relazione un prima e un dopo ; favorisce la narrazione dei cambiamenti che hanno caratterizzato le relazioni nelle diverse fasi del ciclo vitale» (Mazzoni, Veronesi, 2007) 2

3 È UN METODO NARRATIVO L intervista sulla storia familiare basata sul genogramma è il metodo più tradizionale. Tra i metodi narrativi rileva la percezione individuale delle relazioni familiari (Mazzoni, Veronesi, 2007). 3

4 I DIVERSI APPROCCI AL GENOGRAMMA Murray Bowen (1979) si serviva del genogramma nella sua pratica clinica per individuare le strutture triangolari presenti in una famiglia e il loro modo di evolversi o di ripresentarsi da una generazione ad un altra. Il focus era sulle relazioni intergenerazionali. 4

5 L APPROCCIO DI MURRAY BOWEN E I MODELLI DI BASE GENERALIZZABILI Bowen (1979), attraverso lo studio di genogrammi di diverse famiglie (in periodi dai 100 ai 300 anni), evidenziava la ridondanza di certi processi, individuando una trasmissione di caratteristiche familiari detti modelli di base generalizzabili. Questi si trasmettono da una generazione all altra, facendo ipotizzare a Bowen (1979) che la malattia psichica sia il risultato di un processo plurigenerazionale che trova la sua origine in una scarsa o manchevole differenziazione del Sé nell ambito familiare. 5

6 Nell arco di soli anni un individuo è il discendente di famiglie, ciascuna delle quali gli ha dato un contributo, con tutti i miti, le mistificazioni, i ricordi e le opinioni influenzate dall emotività, è difficile conoscere il Sé o i membri della famiglia nel personale, nel presente o nel passato recente. Quando si ricostruiscono fatti vecchi di un secolo o due, è più facile superare i miti e essere realisti (Bowen, 1979). 6

7 L APPROCCIO DI Mc Goldrick e Gerson Mc Goldrick e Gerson (1985, 1999) analizzavano i genogrammi per: identificare le ridondanze che si osservano nelle storie familiari. Evidenziare le modalità di risposta agli eventi critici vissuti da almeno tre generazioni. 7

8 L APPROCCIO DI Ellen Wachtel (1982) Si serve del genogramma come uno strumento per: far emergere i sentimenti delle persone e la loro interpretazione soggettiva della realtà. Serve per raccogliere informazioni oggettive (nomi, date, eventi ), ma come tecnica proiettiva consente di tracciare una specie di mappa dell inconscio. Col genogramma è possibile: Rivivere il proprio passato. Suscitare emozioni. Far emergere elementi rimossi o rimasti in ombra nel contesto delle relazioni con la famiglia di origine. Permette di scoprire e ridefinire eventi nodali e i nessi che li collegano (Mazzoni, Veronesi, 2007). 8

9 OPPORTUNITA E UTILITA DI SOMMINISTRARE IL GENOGRAMMA Prima di illustrare la prassi dell intervista familiare basata sul genogramma è utile che l intervistatore si ponga alcune domande chiave. 1) Il paziente è pronto per affrontare emotivamente tale intervista? Tale domanda si riferisce alla lettura dello stato emotivo del paziente; cercare di entrare subito in casa potrebbe porre il paziente in una posizione difensiva che non permetterebbe di lavorare al meglio sulla storia familiare. 2) L intervista è congruente con la domanda di aiuto fatta dal paziente? Fare la giusta analisi della domanda di aiuto significa fare ipotesi su cosa il paziente ci sta chiedendo e anche aiutare il paziente ad esprimere questo bisogno di aiuto. 3) Per quale motivo vogliamo far realizzare il genogramma? (domanda generale) e perché proprio adesso? 4) Abbiamo le idee chiare sulle aree che vogliamo conoscere - approfondire? (domanda specifica) Una volta chiarita l utilità, in questo momento dell utilizzo del genogramma per la ricostruzione della storia familiare bisogna avere ipotesi in merito a quali fasi (transizioni) del ciclo vitale si intende prestare attenzione avendo sempre in mente che durante la narrazione è possibile cambiare idea. 9

10 CHIARIRE L OBIETTIVO DELL INTERVISTA Durante il primo colloquio è importante presentarsi e chiarire l obiettivo dell intervista. Tale fase può durare dai 15 ai 20 minuti o anche meno. Dopo di ciò si passa a presentare lo strumento. Dopo aver raccolto la disponibilità della coppia (o del singolo o della famiglia) si rassicura che i dati saranno riservati e che se vorranno a fine intervista sarà data loro una restituzione in cui verranno comunicate delle indicazioni a livello qualitativo che la coppia potrà usare a proprio beneficio. 10

11 LA CONSEGNA A. L intervista richiese di raccontare la vostra storia familiare, facendo riferimento anche alle situazioni ordinarie di vita coniugale. B. La durata dell intervista è di circa 1 ora 1 ora e mezza. C. Partiremo dal disegno di un genogramma: una specie di albero genealogico dove disegneremo i membri della vostra famiglia. D. Successivamente sarete liberi di raccontare la vostra storia e io vi aiuterò, guidandovi con alcune domande 11

12 LA PROCEDURA Essa si realizza in due fasi: Il disegno del genogramma La narrazione 12

13 SIMBOLI GENOGRAMMA 13

14 SIMBOLI GENOGRAMMA 2 14

15 ALTRI SIMBOLI GENOGRAMMA 15

16 ALTRE CONFIGURAZIONI GENOGRAMMA 16

17 SIMBOLI GENOGRAMMA (LEGAMI) 17

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