Emilia_RappReg_DEF.qxd :01 Pagina 1 QUADERNI LARGA BANDA: EMILIA-ROMAGNA OPPORTUNITÀ E STRATEGIE RAPPORTI REGIONALI

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1 Emilia_RappReg_DEF.qxd :01 Pagina 1 RAPPORTI REGIONALI

2 Emilia_RappReg_DEF.qxd :01 Pagina 2 Questa iniziativa editoriale è stata realizzata nell ambito del Progetto CRC (Centri Regionali di Competenza per l e-government e la società dell informazione), promosso e finanziato dal Ministro per l Innovazione e le Tecnologie (MIT). Il Comitato di Direzione del Progetto CRC, presieduto da Giulio De Petra del CNIPA, è composto come segue: Carlo Buttari, Marco Cinquegrani, Carlo Durante, Stefano Kluzer, Sandra Lotti, Lucia Pasetti, Anna Picot, Luca Rigoni, Elena Tabet. Il Formez, su incarico del MIT, è il soggetto attuatore del Progetto CRC. Responsabile dell attuazione è Carlo Buttari. Il volume Quaderni Larga Banda: Emilia-Romagna Opportunità e Strategie è stato realizzato a cura del CRC Emilia-Romagna (Centro Regionale di Competenza per l e-government e la Società dell Informazione) con il supporto di Between, società che promuove e realizza l Osservatorio Banda Larga. Coordinamento editoriale a cura di Mauro Savini e Maria Beatrice de Camillis (staff centrale Progetto CRC) Impaginazione e stampa a cura di PrePress Group Via Breda, Milano Finito di stampare nel mese di ottobre

3 Emilia_RappReg_DEF.qxd :01 Pagina 3 Il Centro Regionale di Competenza Emilia-Romagna Il 10 luglio 2002 è stata siglata la Convenzione tra il Ministro per l Innovazione e le Tecnologie e il Presidente della Regione Emilia-Romagna, per la costituzione del Centro Regionale di Competenza Emilia-Romagna (CRC E- R) per l e-government e la società dell informazione. La convenzione configura le caratteristiche e le modalità operative, con particolare riferimento al coinvolgimento attivo degli Enti Locali. L attività del CRC è strumento operativo del Tavolo Tecnico regionale di e-government in cui sono rappresentati la Regione, le Province, i comuni capoluogo, ANCI, UPI e UNCEM ed è coordinato dalla Direzione Generale Organizzazione Sistemi Informativi e Telematica. Il CRC Emilia-Romagna è impegnato a: supportare lo sviluppo del Piano Telematico regionale e i progetti in esso contenuti che rappresentano il modello di e-government condiviso dagli enti locali della nostra regione; fornire ai decisori strumenti di comprensione dello sviluppo della società dell informazione in regione e di supporto alla definizione delle politiche; sviluppare attività di informazione, promozione e formazione su temi specifici, quali la qualità dei servizi on line della Pubblica Amministrazione (accessibilità, usabilità e gestione) e di supporto alle iniziative del Piano Telematico regionale. 3

4 Emilia_RappReg_DEF.qxd :01 Pagina 4 è promosso e realizzato da Between, azienda che offre servizi specialistici di consulenza strategica e tecnologica sull ICT, con l obiettivo di: - monitorare la progressiva estensione territoriale delle infrastrutture e dell offerta di servizi a banda larga; - valutare la dinamica del potenziale di mercato privato e pubblico per la banda larga; - segmentare il territorio in relazione all estensione della banda larga e misurare il gap tra le diverse realtà locali; - promuovere la conoscenza dei modelli di sviluppo relativamente a infrastrutture, servizi e contenuti, al fine di accelerare lo sviluppo dei singoli mercati locali; - misurare l efficacia di interventi correttivi ed incentivi. L Osservatorio Banda Larga opera in sinergia con le attività del Comitato Esecutivo per la Larga Banda, istituito dal Ministro per l Innovazione e le Tecnologie e dal Ministero delle Comunicazioni. Il sito dell Osservatorio è Gli sponsor dell Osservatorio, oltre alla Regione Emilia- Romagna, sono: Ministero delle Comunicazioni, Ministro per l Innovazione e le Tecnologie, ANCI, Centri Regionali di Competenza, Formez, Confservizi, Postecom (Gruppo Poste Italiane), Teledife (Ministero della Difesa), Unioncamere, Alcatel, HP, Italtel, Sielte, Siemens, Albacom, Elitel, Fastweb, Netsystem, Rai Way, Telecom Italia, Wind. 4

5 Emilia_RappReg_DEF.qxd :01 Pagina 5 Indice PRESENTAZIONE 7 1. CHE COS'È LA LARGA BANDA 9 I quaderni larga banda 9 Definizione di larga banda 9 Perché la larga banda è importante 10 Le diverse tecnologie 11 Il digital divide LA LARGA BANDA IN EUROPA Alcuni esempi internazionali di interventi a livello locale sulla larga banda LA LARGA BANDA IN ITALIA LA LARGA BANDA NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE I servizi e le applicazioni nella pubblica amministrazione Le politiche e i progetti delle regioni per la larga banda Le iniziative dei comuni e delle società di servizi pubblici locali per il cablaggio del territorio La competitività dei territori e i benefici per i cittadini LA LARGA BANDA IN La attuale dotazione di infrastrutture e servizi a larga banda in Emilia-Romagna Le iniziative locali per la larga banda nell'emilia-romagna Il progetto Lepida rete privata a larga banda delle pubbliche amministrazioni del piano telematico Emilia-Romagna Primo stralcio - Bologna e Romagna Secondo stralcio Montagna digitale Terzo stralcio Modena Quarto stralcio Ferrara Quinto stralcio - Reggio Emilia 42 5

6 Emilia_RappReg_DEF.qxd :01 Pagina Sesto stralcio Parma Settimo stralcio Piacenza SEZIONE TECNICA: LE TECNOLOGIE PER LA LARGA BANDA Fibra ottica Tecnologie xdsl Wireless Local Loop (Ultimo miglio via radio) Sistemi satellitari 49 BIBLIOGRAFIA 53 6

7 Emilia_RappReg_DEF.qxd :01 Pagina 7 Presentazione L Emilia-Romagna ha le carte in regola per candidarsi ad essere laboratorio nazionale per l e-government; un territorio digitale con un infrastruttura di rete a banda larga in grado di raggiungere ogni ente locale per una Pubblica Amministrazione capace di sostenere il decollo di servizi innovativi. Cablare il territorio da Piacenza a Rimini sfruttando le canalizzazioni di Romagna Acque e delle diverse aziende multiservizi. Stendere la fibra dove non c è infrastruttura disponibile. Far correre la fibra ottica lungo i binari delle ferrovie regionali, fino a centri minori dell Emilia. Utilizzare il satellite per collegare i comuni montani più periferici. Sono queste le principali direttrici attraverso cui si sviluppa il progetto Lepida Rete privata a banda larga delle Pubbliche Amministrazioni dell Emilia-Romagna, una delle iniziative più significative del Piano Telematico regionale Assicurare, tra i diversi stralci realizzativi del progetto (Bologna e Romagna, Modena, Ferrara, Reggio Emilia - Parma - Piacenza, la montagna), a tutti i territori uguali opportunità d accesso ai servizi che saranno offerti costituisce una delle priorità maggiori dell azione regionale. Per questo sosteniamo da subito la creazione di collegamenti verso quelle aree che, per ridotte dimensioni o condizioni geografiche rischierebbero di essere trascurate dagli operatori privati. Allo stato attuale sono già stati stipulati tutti gli accordi di programma fra la Regione e gli Enti Locali interessati ai sette stralci che compongono il progetto Lepida, compreso quello che porta il satellite a tutta la nostra montagna. 7

8 Emilia_RappReg_DEF.qxd :01 Pagina 8 In questo modo la montagna potrà caratterizzarsi come un laboratorio per la diffusione delle tecnologie digitali ed il loro utilizzo nella vita e nell attività quotidiana di queste comunità. Con il progetto Lepida la Pubblica Amministrazione della nostra regione potrà usufruire di Internet veloce e servizi interattivi per tutti, contribuendo a migliorare la competitività del nostro territorio. Duccio Campagnoli (Assessore alle Attività Produttive, Sviluppo Economico, Piano Telematico Regione Emilia-Romagna) 8

9 Emilia_RappReg_DEF.qxd :01 Pagina 9 1. Che cos è la larga banda I Quaderni Larga Banda Questo Quaderno Larga Banda è un materiale illustrativo che accompagna lo sviluppo del Piano Telematico dell Emilia-Romagna, ed in particolare del Progetto Lepida Rete Privata a Larga Banda per le Pubbliche Amministrazioni. Il volume si rivolge agli amministratori e ai decisori politici per spiegare le opportunità offerte dalla Larga Banda per lo sviluppo dei loro enti e dei cittadini e le imprese dei loro territori. Con un linguaggio che vuole essere semplice ed efficace, vengono descritti i vantaggi derivanti dall adozione della Larga Banda, vengono confrontate tra di loro le principali opzioni tecnologiche in termini di vantaggi e svantaggi e vengono presentate le diverse opportunità disponibili nei vari ambiti territoriali. I Quaderni Larga Banda sono degli strumenti di lavoro per chi si occupa di innovazione tecnologica nelle amministrazioni a livello territoriale, e verranno costantemente aggiornati in funzione sia dello sviluppo del Piano Telematico della Regione Emilia- Romagna, sia dell evoluzione tecnologica ed economica di contesto della Larga Banda in Europa ed in Italia. Definizione di larga banda Il termine larga banda definisce un insieme di tecnologie che consentono di aumentare la velocità di comunicazione in generale, e l accesso ad Internet in particolare, sfruttando infrastrutture e/o tecnologie innovative rispetto a quelle tradizionali ed offre l opportunità di usufruire di servizi ad alta interattività. 9

10 Emilia_RappReg_DEF.qxd :01 Pagina 10 Perché la larga banda è importante Le applicazioni informatiche ed i servizi in rete evolvono continuamente, richiedendo una sempre maggiore capacità della banda di trasmissione. Cresce anche la necessità di interagire e comunicare con altri soggetti, di lavorare in rete, di ricercare informazioni. Mano a mano che l offerta di servizi in rete diviene sempre più ricca ed articolata, cresce l esigenza di essere sempre connessi e di interagire in tempo reale. La larga banda è importante: per le imprese, perché costituisce una condizione ineludibile per la crescita economica, per l ammodernamento dei modelli organizzativi e gestionali, per il recupero di produttività in seguito all integrazione delle reti tra loro e verso l esterno, per l aumento della competitività delle imprese stesse; per i cittadini, perché rappresenta una opportunità di accesso ad una molteplicità di servizi in rete sempre più interattivi e multimediali; per le Pubbliche Amministrazioni, perché è la condizione essenziale per l integrazione e l interoperabilità tra gli enti e tra i sistemi informativi. La larga banda rappresenta quindi per tutti i soggetti una condizione abilitante per lo sviluppo della società dell informazione e della conoscenza in tutte le sue potenzialità. Nella figura seguente viene riportata l evoluzione nei prossimi anni delle applicazioni, della capacità di banda necessaria e delle relative dinamiche di mercato. 10

11 Emilia_RappReg_DEF.qxd :01 Pagina 11 Le diverse tecnologie Le infrastrutture a banda larga possono essere incentrate su diverse tecnologie: dalla xdsl (Digital Subscriber Line) che utilizza il tradizionale doppino in rame, al collegamento via satellite, al collegamento wireless in radiofrequenza (WLL), alla fibra ottica che, avendo capacità virtualmente infinita, consente completa interattività on line e fruizione qualitativamente ottimale dei servizi erogabili. L elemento cruciale della banda larga infatti, al di là della tecnologia impiegata, è il vantaggio legato ai servizi e alle applicazioni che ne sfruttano le potenzialità. I vari servizi si differenziano molto tra di loro in termini di caratteristiche e requisiti di interattività, multimedialità, bi-direzionalità della comunicazione, e così via. Conseguentemente richiedono banda diversa e possono più o meno efficientemente essere utilizzati attraverso le varie tecnologie disponibili. Nella figura seguente vengono messi a confronto servizi e tecnologie di accesso. Ad esempio il video ad alta qualità e la connessione LAN richiedono le più elevate prestazioni, per cui alcune tecnologie, come l ADSL, possono risultare non sufficienti in tutte le condizioni di utilizzo. La fibra ottica ed il satellite sono invece tra le tecnologie che consentono le maggiori prestazioni. 11

12 Emilia_RappReg_DEF.qxd :01 Pagina 12 Il digital divide Se da un lato la banda larga rappresenta un occasione per lo sviluppo di nuovi servizi ed applicazioni, dall altro va sottolineato che questa tipologia di infrastrutturazione avviene, contrariamente a quelle del passato, in regime non di monopolio, ma di competizione guidata da logiche di mercato. E inevitabile quindi che si venga a creare una disparità tra zone che già incominciano a disporre della banda larga, zone che ne disporranno progressivamente nel prossimo futuro, realtà territoriali che ne potranno disporre nel medio periodo ed infine zone alle quali la logica economica negherà questa opportunità. E quindi evidente come anche all interno di un territorio industrializzato abbia preso sempre più spessore politico il problema del digital divide e siano già stati avviati, a livello sia nazionale che locale, interventi tesi a ridurre il divario esistente tra le diverse aree del paese. 2. La larga banda in Europa Quasi tutti i maggiori paesi europei hanno avviato iniziative per diffondere la larga banda nel loro territorio. Nei Paesi industrializzati infatti la liberalizzazione del settore delle telecomunicazioni, a livelli più o meno avanzati, ha introdotto logiche di mercato in un settore dove l infrastrutturazione del territorio avveniva con logiche monopolistiche e di servizio universale. I Paesi, anche i più avanzati, hanno infatti territori svantaggiati, remoti o a bassa densità, in cui le dinamiche del mercato non consentono di portare in tempi brevi infrastrutture di telecomunicazioni avanzate. La maggior parte dei Paesi ha elaborato una politica e a volte dei piani specifici per la larga banda nel loro ambito territoriale. Questo fatto sottolinea l importanza che viene attribuita a questo tema per lo sviluppo delle economie locali e nazionali. L Unione Europea ha posto tra gli obiettivi prioritari dello sviluppo della società dell informazione la diffusione della larga banda, come riportato nel piano di azione eeurope 2005, che mira a garantire a tutti i cittadini la possibilità di partecipare alla 12

13 Emilia_RappReg_DEF.qxd :01 Pagina 13 Società dell Informazione globale promuovendo servizi, applicazioni e contenuti sicuri basati su un infrastruttura a banda larga ampiamente disponibile. Al fine di consentire lo sviluppo di infrastrutture e servizi a banda larga anche in aree economicamente più svantaggiate, la Commissione Europea ha previsto di rendere ammissibile l utilizzo dei fondi strutturali per lo sviluppo di progetti di infrastrutturazione TLC nel rispetto dei seguenti criteri: Necessità di una quadro strategico di riferimento: L utilizzo dei fondi deve essere collegato a obiettivi regionali di sviluppo economico (es. crescita economica, competitività regionale, etc); Obiettivi geografici: I fondi possono essere impiegati a favore di aree rurali che non dispongono di adeguate infrastrutture e le cui condizioni economiche non permetterebbero al mercato di intervenire direttamente con progetti di infrastrutturazione; Neutralità tecnologica: I progetti così finanziati non devono a priori favorire una specifica tecnologia a scapito di altre senza un adeguato studio delle esigenze effettive del territorio ed una analisi costi benefici; Più in generale i piani per lo sviluppo di infrastrutture a banda larga nei vari paesi seguono approcci molto differenti essendo diverso il contesto economico generale, l ambito regolatorio e di mercato del settore delle telecomunicazioni, il contesto istituzionale e di poteri tra pubblica amministrazione centrale e locale. Le iniziative vengono portate avanti lungo differenti assi di intervento: intervento sull offerta o intervento sulla domanda: alcuni interventi mirano a favorire gli investimenti degli operatori nello sviluppo delle reti e dei servizi, tramite iniziative di vario tipo, dagli incentivi fiscali a misure normative che favoriscono la posa di infrastrutture per gli operatori TLC; altri interventi hanno invece lo scopo di incentivare la domanda di larga banda, sia essa privata (ad es. contributi per l ammodernamento della strumentazione informatica delle aziende o, come successo in Italia, per la sottoscrizione di abbonamenti a larga banda per le famiglie) o pubblica (ad es. aggregando l acquisto di connettività per più amministrazioni insieme); interventi a livello centrale o a livello locale: alcuni paesi si sono caratterizzati per l avvio di grandi piani nazionali diretti allo sviluppo della larga banda (es. Francia e Norvegia), con interventi coordinati su vari aspetti, altri invece 13

14 Emilia_RappReg_DEF.qxd :01 Pagina 14 (es. Regno Unito) hanno lasciato che i singoli territori esprimessero le loro esigenze, la loro progettualità e le loro priorità, limitando l intervento del governo nazionale ad alcune iniziative mirate; interventi sulle infrastrutture o sui servizi: alcuni paesi hanno avviato iniziative per favorire il cablaggio del territorio, altri hanno promosso e finanziato programmi di sviluppo e diffusione di servizi particolarmente multimediali e interattivi in settori tipicamente pubblici e considerati trainanti, come l istruzione, le biblioteche, i beni culturali o la sanità. Non esiste a priori un intervento ottimale, ma un mix di interventi fortemente dipendenti dal contesto nazionale in oggetto. 2.1 Alcuni esempi internazionali di interventi a livello locale sulla larga banda Francia: il progetto Mégalis Il progetto Mégalis si sviluppa nella seconda parte degli anni 90 e diventa operativo in Bretagna nel 2000 ed è stato successivamente esteso anche alla regione della Loira (2001). Mégalis è un consorzio pubblico che nasce per offrire servizi a banda larga ai principali soggetti pubblici delle due Regioni coinvolte, nonché per promuovere lo sviluppo di servizi innovativi in rete. La rete consente collegamenti a Banda Larga (superiori a 2 Mbps) a circa 200 soggetti (siti) che possono scambiare dati e accedere a servizi condivisi grazie ad un backbone interregionale. Tra i servizi offerti vi sono: connettività, accesso a Internet; messagistica avanzata; web services, servizi verticali (ad es. telemedicina, servizi documentali, turismo). La rete è realizzata sia mediante collegamenti in fibra ottica che circuiti diretti. La rete primaria collega i capoluoghi di provincia (13) con una capacità compresa tra 155 e 622 Mbps, mentre le altre città principali (rete secondaria) sono collegate a velocità comprese tra 8 e 155 Mbps. La rete primaria è gestita da France Télécom, mentre nel 2002 è stato definito un secondo livello di accesso più distribuito per soggetti a minor fabbisogno di banda e più distribuiti sul territorio, che ha condotto ad una gara per l offerta di accessi alternativi. 14

15 Emilia_RappReg_DEF.qxd :01 Pagina 15 L offerta per i servizi ADSL è stata aggiudicata a France Télécom, mentre per l accesso via satellite delle zone rurali sono stati selezionati altri due operatori. Mentre nel primo caso il rapporto con il fornitore dei servizi di connettività è mediato dal consorzio, i rapporti contrattuali per gli accessi a minore capacità vengono gestiti direttamente da France Télécom. Alla rete possono accedere esclusivamente soggetti appartenenti a 8 comunità di utenti: Università e Ricerca, Sanità, Amministrazioni locali, Istruzione pubblica o privata, Formazione professionale, Cultura, Turismo, Camere di Commercio. Regno Unito: Derwentside Il progetto di creazione di una infrastruttura a larga banda nel Derwentside ha origine nella metà degli anni 90 ed ha portato alla realizzazione di una Wide Area Network fin dal 1996, che rese possibile la connessione a banda larga (155 Mbp/s) di numerose istituzioni e strutture pubbliche, quali: uffici pubblici, scuole, biblioteche, etc nel distretto di Derwentside. L infrastruttura realizzata permette di erogare prodotti/servizi Windows Based e accesso ad Internet attraverso tutto il distretto e ha consentito di sviluppare un nuovo progetto denominato Stanley Infonet con l obiettivo di accrescere tra i cittadini le necessarie competenze ICT e diffondere e condividere una cultura ICT oriented. Alla fine degli anni 90 Teesdale e Wear Valley hanno sviluppato un progetto Rural Challenge con l obiettivo di estendere l accesso ad Internet anche nelle aree rurali e remote. Lo stanziamento di 4 milioni di sterline ha permesso la realizzazione di una infrastruttura in fibra e l accesso ad Internet anche in località remote. Derwentside è divenuto un centro di competenza e un ISP per le istituzioni pubbliche vicine, ciò ha permesso la raccolta di ulteriori fondi sia per la prosecuzione che per l estensione dei servizi in aree limitrofe. 15

16 Emilia_RappReg_DEF.qxd :01 Pagina La larga banda in Italia Anche in Italia il Governo si è proposto di affrontare il problema della diffusione della banda larga, costituendo fin dall autunno 2001, ad opera del Ministro per l Innovazione e le Tecnologie ed il Ministero delle Comunicazioni, una Task Force (divenuta in seguito Comitato Permanente) dedicata alla Larga Banda, con l obiettivo di istruire la problematica, ascoltando tutti i soggetti coinvolti, ed arrivare entro il 2003 a predisporre un Piano Nazionale per la Larga Banda. Collegato all iniziativa governativa sulla Larga Banda è il monitoraggio della sua diffusione sul territorio nazionale, tramite un apposito Osservatorio Banda Larga condotto da Between. I dati mostrano l esistenza anche in Italia di un consistente digital divide, come mostrato nella figura. Il territorio viene suddiviso in tre fasce, a seconda della disponibilità della larga banda e del grado di competizione tra più operatori. LARGA BANDA: IL DIGITAL DIVIDE A FINE

17 Emilia_RappReg_DEF.qxd :01 Pagina 17 Le tre fasce si differenziano per la numerosità delle tecnologie disponibili e le prestazioni associate alle diverse tecnologie, nonché per il livello di competizione (tra tecnologie, ma di fatto anche in termini di operatori presenti): la prima (fascia verde - 25% popolazione), nella quale sono presenti diverse offerte tecnologiche in un contesto altamente competitivo. In particolare, il livello competitivo e di innovazione di servizio viene innalzato dalla presenza di offerte basate sull ULL (Unbundling Local Loop), che si aggiungono alle offerte xdsl (dell operatore Telecom Italia e degli altri operatori che utilizzano il servizio wholesale fornito da Telecom Italia), alle offerte satellitari e, su territori più ristretti, alle modalità di accesso in fibra ottica (a fine 2003 disponibile per circa il 15% della popolazione) o WLL (Wireless Local Loop); la seconda (fascia gialla - 50% popolazione) è costituita dai territori dove di fatto non sono ancora presenti offerte ADSL di altri Operatori alternative all offerta ADSL dell operatore Telecom Italia (e degli altri operatori che utilizzano le modalità wholesale), oltre alla copertura satellitare. Ad oggi vi sono una cinquantina di operatori che configurano la propria offerta sulla base dell offerta wholesale di Telecom Italia; la terza (fascia rossa - 25% popolazione) si contraddistingue per una copertura del territorio che si limita alle tecnologie satellitari e un livello di competizione relativamente limitato. In poco più di un anno (ottobre 2002-dicembre 2003) la zona rossa si è ridotta in valore del 12% (copertura della popolazione) a favore della zona verde (zona gialla invariata). Tuttavia, la situazione a livello provinciale appare problematica in quanto in 69 province la copertura della zona verde è cresciuta meno della media Italia ed in 56 province questa copertura è rimasta allo 0%. L ultimo periodo dell anno ha mostrato un rallentamento nella crescita copertura, ma alcune iniziative nazionali (in particolare nel Mezzogiorno) e regionali avviate lasciano prevedere un ulteriore riduzione della zona rossa. 17

18 Emilia_RappReg_DEF.qxd :01 Pagina La larga banda nella Pubblica Amministrazione 4.1 I servizi e le applicazioni nella Pubblica Amministrazione La larga banda rappresenta, come visto, una evoluzione dell accesso alle reti telematiche che diventerà inevitabile e di stringente attualità nel prossimo futuro per i settori ad elevata complessità di comunicazione come la Pubblica Amministrazione. I benefici diretti dell utilizzare collegamenti a larga banda consistono nei seguenti elementi: la velocità nel ricercare informazioni, scambiare documenti e interagire a volte anche in tempo reale con i propri interlocutori; la necessità di essere sempre connessi in rete, evitando i tempi di connessione tipici dei collegamenti cosiddetti dial-up ; l interattività delle applicazioni, che richiedono scambi bidirezionali di dati tra più soggetti e tempi di risposta in rete molto bassi; la multimedialità (immagini fisse o in movimento) di alcune applicazioni, che necessitano di una banda sufficientemente ampia per poter essere agevolmente svolte. In particolare, vi sono alcuni trend legati ai processi di funzionamento della Pubblica Amministrazione che influenzeranno notevolmente le applicazioni nei prossimi anni: l interoperabilità dei sistemi informativi delle amministrazioni, soprattutto in ambito locale, trainata dai processi crescenti di decentramento e federalismo, che spostano i flussi di comunicazione sempre più in ambito locale e in territori ristretti; la conseguente diffusione di nuove modalità di lavoro in rete anche per il dipendente pubblico, che richiederanno l essere sempre connessi (accesso a banche dati remote, interazione all interno e con l esterno, presenza virtuale, telelavoro, ecc.) 18

19 Emilia_RappReg_DEF.qxd :01 Pagina 19 l evoluzione dei sistemi informativi verso applicazioni network-centric, che hanno cioè la rete al centro del loro funzionamento. L esempio principale è dato dalla diffusione di servizi ASP (Application Service Provider), che possono essere considerati un aspetto evoluto dell outsourcing, in cui gli strumenti informatici software (e l hardware che lo supporta) e le competenze professionali per la loro gestione non sono localizzate necessariamente nella sede degli utilizzatori ma possono risiedere invece nella sede del fornitore del servizio. Gli utilizzatori si avvalgono dei servizi forniti in modalità ASP attraverso i propri elaboratori con un elevato grado di interattività. Secondo molti osservatori, la modalità di erogazione ASP appare particolarmente indicata per il contesto italiano, sia di piccole e medie imprese sia di piccoli Comuni, in quanto permette a questi soggetti di avvalersi di servizi innovativi, di ultima generazione e di elevata qualità senza dovere necessariamente dotarsi di strumenti e competenze onerose. I servizi e le applicazioni nella Pubblica Amministrazione che richiedono una banda elevata sono numerosi, favoriti e resi possibili dalla crescente digitalizzazione dei documenti e dei contenuti degli archivi pubblici, dall aumento della capacità di calcolo dei PC, dal diffondersi di progetti di comunicazione integrata tra gli enti. sono: Le applicazioni che avranno maggiormente impatto sulla Pubblica Amministrazione cartografia digitale e sistemi informativi territoriali: attraverso la costituzione di una mappa digitale del territorio, contenente tutte le informazioni provenienti dai diversi livelli, del Catasto, delle carte regionali, provinciali e comunali, è possibile razionalizzare notevolmente la gestione del territorio. Occorre predisporre una infrastruttura informatica in grado di contenere o far dialogare banche dati di enti diversi, per aumentare la quantità e la tipologia dei servizi che riguardano la conoscenza del territorio. Ne beneficeranno le attività di pianificazione e controllo del territorio, come la gestione diretta di alcune attività di competenza regionale (soprattutto nel settore dei contributi all agricoltura e all industria, attraverso la georeferenziazione delle aziende e dei territori coinvolti), o come il controllo delle aree a rischio sismico. Entrambe le applicazioni rendono possibile l aggiornamento reciproco delle banche dati dei Comuni e delle Province, contenenti numerose informazioni, dalle 19

20 Emilia_RappReg_DEF.qxd :01 Pagina 20 statistiche sul territorio alle tavole dei piani regolatori, alla relativa normativa; tali dati possono poi essere resi fruibili direttamente dai cittadini, specialmente da categorie professionali interessate (geometri, ingegneri, architetti, notai, ecc.), minimizzando tempi e costi di accesso. e-learning: le nuove tecnologie possono innovare notevolmente la formazione, e la larga banda può renderla fruibile a distanza in modo completamente interattivo e multimediale. Alcune applicazioni come la fruizione su richiesta dell utente di contenuti audio-video con qualità televisiva o addirittura dal vivo interagendo col docente sono possibili solo con tecnologie di accesso avanzate come la fibra ottica. A queste vanno aggiunti altri servizi in rete quali la scelta e la personalizzazione di contenuti formativi (percorsi, crediti e ambiti di approfondimento), la gestione dei curricula integrati con sistemi gestionali delle risorse umane, il collegamento con ambienti virtuali specializzati e dedicati all addestramento e alla formazione. Gli utilizzatori di larga banda per tali servizi sono in primo luogo gli istituti formativi di tutti i livelli (dalle scuole fino alle università ed agli enti di formazione professionale), per erogare nuovi servizi ai loro studenti. Ma tutte le amministrazioni, una volta che sono collegate a larga banda, possono far seguire ai loro dipendenti corsi di e-learning attraverso la rete, riducendo così gli spostamenti fuori sede per le attività formative o aumentando notevolmente le opportunità di aggiornamento professionale per il personale, accrescendo così sia la qualificazione che la soddisfazione e la motivazione delle risorse umane. telesorveglianza e sicurezza: la sicurezza in ambito urbano è un esigenza sempre più sentita dai cittadini e dalle imprese, e che non riguarda più solo i grandi ambienti pubblici come gli aeroporti, le stazioni ferroviarie, le metropolitane, i grandi esercizi commerciali, ma ormai anche le scuole, i piccoli negozi, i mezzi pubblici di superficie, i parchi e gli spazi ricreativi, i quartieri residenziali, ecc. Ampliare la capacità di sorvegliare questi ambienti senza far esplodere i costi è possibile implementando sistemi di videosorveglianza su reti a larga banda, controllati da una centrale operativa e collegati a servizi di allarme e pronto intervento. Se a questa esigenza si abbinano servizi analoghi come il controllo a distanza del traffico nei nodi critici della viabilità per poter intervenire con rapidità, il controllo dell accesso alle Zone a Traffico Limitato, e così via, appaiono chiari i vantaggi di avere una rete a larga banda 20

21 Emilia_RappReg_DEF.qxd :01 Pagina 21 per poter implementare queste applicazioni. Infatti è indispensabile una notevole ampiezza di banda (superiore ai 2-4 Mbp/s a seconda della qualità dell immagine voluta), ma diffusa sul territorio in modo omogeneo. telemedicina: il collegamento tra i numerosi e diversi soggetti del mondo sanitario (studi medici, ASL, ospedali, centri specialistici di ricerca, farmacie, ecc.) sta diventando un obiettivo sempre più stringente, che consente l integrazione amministrativa tra le strutture e l integrazione dei dati clinici del paziente, che tradizionalmente sono dispersi negli archivi di varie strutture, ma il cui reperimento in caso di urgenza, approfondimento o verifica clinica permetterebbe un più razionale uso delle risorse mediche ed un più facile contenimento della spesa sanitaria. L interoperabilità dei programmi e dei referti medici, avvalendosi di sistemi di interrogazione comuni, necessita di sistemi informativi potenti e condivisi in rete, supportati da una banda molto ampia, data la mole e la complessità del tipo di dati. Le tecnologie permettono infatti di concentrare le risorse specialistiche pur mantenendo decentrato l accesso ai servizi sanitari, grazie ad applicazioni come la telediagnosi e il teleconsulto, e in generale la telematizzazione delle varie specialità cliniche (teleradiologia, telecardiologia, ecc.). Un territorio decentrato può fornire ai propri operatori sanitari ed anche ai cittadini l accesso a servizi di diagnosi e consulto specialistico di alto livello grazie alla messa a disposizione di tali servizi in remoto da parte degli ospedali specializzati delle grandi città. La larga banda consente inoltre la trasmissione di referti e certificati tra i presidi sanitari ed i medici di base, ed in prospettiva anche la fruizione di servizi medici da casa, in videoconsulenza, oltre che attività più semplici già oggi possibili come prenotazioni e richieste di informazioni, che riducono comunque tempi e liste d attesa e congestioni nelle strutture ricettive. document management (protocollo informatico, interscambio dati tra PA): l evoluzione della semplificazione amministrativa nel verso del documento informatico appare un trend ineluttabile, ma anche uno sforzo organizzativo e tecnologico considerevole; tutte le applicazioni legate alla gestione del documento informatico necessitano di sistemi informatici potenti e di reti ad alta capacità: i software per l acquisizione di documentazione in origine cartacea, la gestione delle fasi di archiviazione, classificazione e consultazione, i sistemi di indicizzazione degli archivi creati, lo scambio e condivisione tra più enti 21

22 Emilia_RappReg_DEF.qxd :01 Pagina 22 per i procedimenti inter-amministrativi e l acquisizione d ufficio dei dati, i servizi in rete per la condivisione della conoscenza, ecc. ecc. Data la dimensione che generalmente assumono tali archivi digitali, è necessaria la banda larga per usufruirne in modo efficiente. Se si pensa poi che la gestione documentale potrebbe essere in futuro tranquillamente svolta in modalità di telelavoro, è evidente che la diffusione capillare delle reti a larga banda diverrà un requisito essenziale affinché un territorio non sia vincolato nei suoi processi di innovazione digitale. videoconferenza e lavoro cooperativo in rete: l interazione virtuale, che permette lo svolgimento di riunioni a distanza e la condivisione di documenti e strumenti tra le persone che compongono un gruppo di lavoro, oggi viene ampiamente limitata dalla banda stretta, che consente applicazioni a basso grado di interattività come la posta elettronica. La possibilità, offerta dalla larga banda, di interagire in tempo reale a distanza permetterebbe di razionalizzare il tempo delle persone che devono lavorare insieme pur trovandosi in sedi distanti, non costringendole allo spostamento fisico, e moltiplicherebbe le occasioni e l efficacia della comunicazione interpersonale, con effetti ancora maggiori di quanto è successo nel recente passato con la posta elettronica. 4.2 Le politiche e i progetti delle Regioni per la larga banda E un concetto ormai consolidato come il mercato non abbia da solo la forza per dotare tutto il territorio di connettività a larga banda. Conseguentemente si sta facendo strada in alcune pubbliche amministrazioni l intenzione di svolgere un ruolo attivo nell infrastrutturazione digitale del territorio. Le Regioni sono oggi gli enti territoriali che si stanno maggiormente ponendo il problema del digital divide della larga banda, anche se il problema viene attualmente affrontato in modo molto differenziato. 22

23 Emilia_RappReg_DEF.qxd :01 Pagina 23 L Emilia-Romagna è la prima Regione ad aver elaborato un piano preciso e dedicato (anche in termini di investimenti finanziari previsti) alla diffusione della larga banda sul proprio territorio. Solo un altra regione, il Piemonte, ha pubblicato un piano per la larga banda, altre Regioni si limitano ad inquadrare l importanza del tema nelle loro strategie, mentre vi sono Regioni dove il tema invece non sembra essere stato ancora preso in considerazione. Nella cartina seguente è riportata un analisi che mette a confronto i piani regionali, evidenziando cinque differenti atteggiamenti e stati di avanzamento dei progetti. 1. nessuna politica per la larga banda e nessuna iniziativa programmatica; 2. politica per la diffusione della larga banda nella pubblica amministrazione, in genere limitatamente alla rete regionale o alla RUPAR: alcune Regioni (Friuli, Umbria, Marche, Molise) hanno avviato iniziative per potenziare gli accessi alla rete regionale della pubblica amministrazione; 3. politica per la diffusione della larga banda sul territorio - iniziative programmatiche previste: alcune Regioni (Veneto, Sardegna, Puglia, Calabria) hanno definito una serie di iniziative programmatiche per lo sviluppo della larga banda nel loro territorio (studi di fattibilità, costituzione comitati o gruppi di lavoro, ecc.), ma non hanno ancora avviato iniziative concrete; 4. politica per la diffusione della larga banda sul territorio - iniziative avviate: un gruppo di Regioni (Lombardia, Toscana, Valle d Aosta, Provincia Autonoma di Bolzano, Provincia Autonoma di Trento) ha avviato iniziative concrete (confronto con gli operatori, nodi di rete locali, inglobamento di progetti metropolitani all interno della rete regionale, partecipazione in società di servizi pubblici direttamente impegnate nel mercato come operatori TLC locali), ma ancora senza un piano organico e con limitati impegni finanziari; 5. politica per la diffusione della larga banda sul territorio - piani dedicati: solo l Emilia-Romagna ed il Piemonte, come detto, hanno dedicato una parte consistente del proprio piano telematico alla diffusione concreta della larga banda, operando scelte tecnologiche e finanziando adeguatamente il piano. 23

24 Emilia_RappReg_DEF.qxd :01 Pagina 24 INIZIATIVE PER LA LARGA BANDA NEI PIANI REGIONALI Fonte: Osservatorio Banda Larga - Between Le iniziative dei Comuni e delle società di servizi pubblici locali per il cablaggio del territorio Il cablaggio del territorio come asset competitivo è stato fin dalla metà degli anni 90 all attenzione delle cosiddette città digitali, sensibili all innovazione tecnologica. Il processo fu favorito dalle prime iniziative in merito dell allora gestore monopolista del servizio telefonico, Telecom Italia, che lanciò il progetto Socrate per il cablaggio delle principali città. I Comuni furono gli enti locali maggiormente coinvolti da questa iniziativa, che dopo una prima iniziale accelerazione fu bloccata e non proseguì. Tra l altro non prevedeva il cablaggio in fibra ottica fino all utente finale, ma l ultimo tratto era coperto con un cavo coassiale adatto ad offrire servizi di TV via cavo più che servizi pienamente interattivi. 24

25 Emilia_RappReg_DEF.qxd :01 Pagina 25 A partire dal 1999, con la cosiddetta New Economy, e mentre la maggior parte degli operatori TLC vecchi e nuovi stendevano fibra ottica all interno dei principali territori urbani, molti Comuni hanno avviato strategie di intervento diretto nelle telecomunicazioni a livello locale, principalmente tramite le loro società di servizi, le ex-aziende municipalizzate, facendo così nascere degli operatori locali. La nascita di progetti di infrastrutturazione urbana di TLC, ed in particolare la creazione di società locali per il cablaggio urbano, hanno avuto sostanzialmente quattro motivazioni: 1. la diversificazione delle società di servizi pubblici locali, nell ottica delle multiutility, in un settore come le TLC a forte crescita ed all inizio di un processo di liberalizzazione, che offriva quindi nuove opportunità di business e di svolgere un ruolo a livello locale, in sinergia con gli altri servizi a rete gestiti in ambito urbano (gas, elettricità, ecc.); 2. la valorizzazione delle società di servizi pubblici locali, spesso in vista della quotazione in Borsa, soprattutto nel periodo della cosiddetta New Economy (tra la fine del 1999 e la fine del 2000), ove l esplicitazione di una strategia di ingresso nel mercato TLC e di Internet costituiva un asset in grado di aumentare il valore dell azienda; 3. la realizzazione, anche sotto il profilo infrastrutturale, e nell ottica dello sviluppo locale, dei progetti delle città più innovative, le cosiddette città digitali, che già dalla metà degli anni 90 avevano dato origine a diversi progetti telematici di varia natura, dalle reti civiche alla sperimentazioni di applicazioni innovative quali la teledidattica, la telemedicina, il telelavoro, ecc.; 4. la pressione degli operatori TLC, che vedevano nei progetti di cablaggio urbano un opportunità di business, in termini sia di diversificazione (per gli operatori nazionali già presenti sul mercato), sia di ingresso per nuovi entranti, alcuni dei quali (2Net, Nodalis, ecc.) sono nati proprio per l approccio a questi mercati. Le città capoluogo di provincia in cui è stata creata una società di telecomunicazioni locale sono circa 40, e 36 di esse risultano attive ad aprile 2003, come mostrato nella figura seguente. Il settore, per quanto nuovo, appare infatti già entrato in una fase di selezione e consolidamento, dal momento che negli ultimi due anni, in quattrocinque città si sono verificate fusioni, acquisizioni, cessazioni, o comunque gli accordi sono ritornati in una fase di negoziazione, finalizzata questa volta non alla creazione, ma alla cessazione delle attività. 25

26 Emilia_RappReg_DEF.qxd :01 Pagina 26 Anche nel corso della seconda metà del 2003 la tendenza evolutiva del settore ha continuato ad influire sulle scelte strategiche delle telecomunicazioni locali come descritto più avanti. INIZIATIVE TLC A LIVELLO LOCALE: SOCIETÀ TLC COSTITUITE NEI CAPOLUOGHI DI PROVINCIA Fonte: Osservatorio Banda Larga - Between 2003 Come si può notare la maggior parte delle iniziative sono localizzate nelle regioni del Centro-Nord. Ciò è determinato non solo dal maggiore potenziale di mercato dei servizi TLC che le caratterizza, ma anche dalla presenza di multi-utility locali, molto maggiore rispetto al Centro-Sud, dove invece la penetrazione delle utility nazionali (Enel, gruppo Italgas) è più alta. La multi-utility locale è stata infatti in quasi tutti i casi l attore principale di un progetto TLC urbano, a volte in joint-venture con un operatore TLC nazionale, regionale oppure con uno dei cosiddetti operatori multi-locali (2Net, Nodalis, ecc.), nati cioè espressamente per offrire servizi in ambito locale in alcune città. La principale motivazione del coinvolgimento delle multi-utility è incentrata sulla 26

27 Emilia_RappReg_DEF.qxd :01 Pagina 27 possibilità di utilizzare le infrastrutture civili e i cavidotti di altre reti (elettricità, gas, acquedotto, rete semaforica, illuminazione pubblica, ecc.) per posare fibra ottica e ridurre i costi di scavo, che come è noto rappresentano una parte rilevante (fino al 70%) del costo per la posa della fibra. Il conferimento dei diritti d uso delle infrastrutture civili rappresenta peraltro una delle strategie dei Comuni per favorire il cablaggio urbano, nella maggior parte dei casi nei confronti della propria utility, a volte anche affittando i cavidotti a più operatori su richiesta. Va comunque sottolineato che queste iniziative locali non hanno fino ad ora sortito gli effetti desiderati: solamente in pochissimi casi (in 5 città) queste società hanno effettuato un cablaggio consistente e costituiscono una alternativa ai due maggiori operatori TLC nazionali presenti in tutte le città (Telecom Italia e Wind). Inoltre la loro solidità economica e finanziaria non appare ancora acquisita, non avendo ancora raggiunto l utile di esercizio, per cui la loro sopravvivenza non è scontata ed è legata al più generale processo di selezione e consolidamento degli operatori TLC oggi in atto in Italia. Infatti, a fine 2003 tra le 36 società di telecomunicazioni locali identificate in precedenza: 2 sono uscite dal mercato delle telecomunicazioni; 17 risultavano essere in una fase di stand by. In 4 città l operatore di telecomunicazioni di riferimento (con cui gli attori locali avevano avviato il progetto) è uscito dalla società (per scelta strategica o per chiusura delle attività proprie); 17 risultavano essere ancora operative. In una città è uscito l operatore di riferimento, mentre in 3 città sono le aziende di servizi pubblici locali ad uscire dalla joint venture. Tra i progetti ancora in essere, che evidenziano una spinta strategica legata allo sviluppo delle infrastrutture e/o all evoluzione dell offerta di servizi, si possono distinguere tre motivazioni che supportano il proseguimento delle attività: il progetto di sviluppo locale delle telecomunicazioni è legato ad un business più ampio (regionale o nazionale) perseguito dall operatore TLC azionista della società locale. In questo caso le attività locali contribuiscono al raggiungimento della massa critica minima indispensabile per poter sopravvivere da un punto di vista economico; il progetto di sviluppo locale è inserito in un disegno strategico più ampio regionale o almeno provinciale; in generale ciò coinvolge società TLC locali interamente pubbliche; 27

28 Emilia_RappReg_DEF.qxd :01 Pagina 28 il progetto di sviluppo locale delle telecomunicazioni è stato rifocalizzato sulla gestione, in outsourcing, dei servizi di TLC/IT della ex municipalizzata proprietaria o al massimo delle amministrazioni locali. 4.4 La competitività dei territori e i benefici per i cittadini La larga banda sta diventando e diverrà sempre più un elemento di competitività per un territorio, in grado di condizionare in futuro l economia locale (al pari della copertura della rete di telefonia mobile e dell accesso a Internet). La disponibilità delle autostrade dell informazione sarà molto probabilmente un fattore competitivo come le reti di trasporto e la viabilità. Il digital divide avrà inoltre un impatto forte anche su quei grandi progetti (pensiamo al Fisco Online, alle reti sanitarie e previdenziali, ecc.) che coinvolgono un gran numero di piccole imprese e studi professionali, cioè i tradizionali intermediari tra il cittadino e la pubblica amministrazione. Ad esempio un progetto telematico con i commercialisti, i medici di base, i consulenti del lavoro, ecc., che preveda L IMPATTO DELLA VELOCITA DEL COLLEGAMENTO SULL UTILIZZO 28

29 Emilia_RappReg_DEF.qxd :01 Pagina 29 grandi flussi di dati, non potrà essere calato su quei territori nei quali la larga banda non arriva oppure non è adeguata alle prestazioni richieste, oppure ancora ha un costo elevato perché è offerta da un solo operatore in monopolio. Questi territori saranno ovviamente svantaggiati sul fronte dello sviluppo locale. I benefici della larga banda per i cittadini sono molteplici, e sono di diverso tipo: da un lato vi sono benefici indiretti, derivanti dal fatto che nel loro territorio le amministrazioni sono collegate tra di loro a larga banda, si scambiano dati e informazioni e sono così in grado di erogare servizi integrati, semplificando la vita al cittadino; dall altro vi sono i benefici diretti, legati ai servizi in rete ai quali i cittadini e le imprese possono accedere grazie alla larga banda, e che sono sviluppati dalle imprese e dalle amministrazioni del loro territorio; la figura sotto riportata mostra come in Italia le famiglie che sono dotate di un collegamento veloce ad Internet si collegano molte più volte (63% in più), stanno connesse molto di più (il 77% di tempo in più), e usufruiscono di più di tutti i vari servizi disponibili: è la dimostrazione che la larga banda è un fattore abilitante. IL RISCHIO DEL DIGITAL DIVIDE IN HDSL ADSL + HDSL ADSL + HDSL + ULL FIBRA OTTICA Fonte: Osservatorio Banda Larga - Between 29

30 Emilia_RappReg_DEF.qxd :01 Pagina La Larga Banda in Emilia-Romagna 5.1 La attuale dotazione di infrastrutture e servizi a larga banda in Emilia-Romagna La regione Emilia-Romagna occupa, tra le regioni italiane, un posto di rilievo nello sviluppo della larga banda, ma anch essa soffre del rischio del digital divide per una larga parte del proprio territorio. In termini di dorsali e di reti metropolitane in fibra ottica, cioè le infrastrutture abilitanti rispettivamente per il collegamento delle principali città e per il trasporto e l accesso al cliente finale, l Emilia-Romagna presenta una situazione a due facce: a. da un lato, nel caso delle dorsali, l Emilia-Romagna mostra una infrastrutturazione superiore alla media nazionale: la densità di infrastrutture realizzate è pari a 16 km fibra ottica/km2 superficie (contro un valore nazionale pari a 13). Anche il livello di competizione è elevato, grazie alla presenza di 12 operatori con infrastrutture in fibra nella regione rispetto ai 19 censiti a livello Italia (il valore regionale più alto, pari a 15 operatori, è stato riscontrato in Lombardia); b. anche per quanto riguarda le reti metropolitane, il valore della densità di fibra ottica posata nei comuni della regione rapportato alla loro superficie è superiore alla media valore nazionale: la densità di infrastrutture realizzate è pari a 14 km fibra ottica/km2 superficie (contro un valore nazionale pari a 10). Anche il livello di competizione è elevato, grazie alla presenza di 15 operatori con infrastrutture in fibra nella regione rispetto ai 34 censiti a livello Italia (il valore regionale più alto, pari a 17 operatori, è stato riscontrato in Lombardia). La situazione è in rapida evoluzione, in quanto in tutti i capoluoghi di provincia della regione ed in alcuni altri comuni i progetti di cablaggio avviati in passato sono in larga parte confluiti nel progetto Lepida (descritto più avanti). Per quanto riguarda la diffusione delle tecnologie di accesso xdsl a giugno 2004, la situazione vede un grado di copertura in termini di popolazione superiore alla media 30

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