IL BILANCIO SOCIALE NELLE SCUOLE. Prof.ssa Filomena Velleca
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1 IL BILANCIO SOCIALE NELLE SCUOLE Prof.ssa Filomena Velleca
2 RENDERE CONTO La rendicontazione sociale è una scelta volontaria, autonoma e responsabile attraverso cui si vuole rendere conto agli interlocutori sociali dell attuazione delle scelte, delle attività svolte, delle risorse utilizzate e dei risultati raggiunti nella costruzione della scuola come bene comune.
3 La pubblicazione e la diffusione dei risultati raggiunti, attraverso, risponde sia all esigenza della sia a quella della con la comunità di appartenenza, finalizzata al del servizio offerto.
4 ..CIO PERCHÉ LA SCUOLA È L ISTITUZIONE CHE PER ECCELLENZA: - accogliendo tutti con cura e professionalità senza distinzione e discriminazione - lavorando alla formazione della persona - dando sviluppo alle potenzialità di ciascuno DETERMINA IL CAPITALE UMANO E SOCIALE DI UN PAESE
5 ATTRAVERSO IL BILANCIO SOCIALE LA SCUOLA INTENDE: - sviluppare legami comunicativi con i propri stakeholder - ridefinire la propria organizzazione - individuare elementi di criticità ed obiettivi di miglioramento - contribuire alla crescita della comunità - realizzare la propria missione nel contesto di appartenenza crescendo con e dentro la comunità - evidenziare il proprio valore aggiunto alla comunità ed allo Stato.
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7 DIRETTIVA DEL MINISTRO DELLA FUNZIONE PUBBLICA (17 FEBBRAIO 2006) PER UNA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE DI QUALITÀ SOTTOLINEA L IMPORTANZA DELLE DIVERSE DIMENSIONI DELLA RENDICONTAZIONE SOCIALE
8 la dimensione contabile in quanto può integrare e rivitalizzare il sistema di rendicontazione la dimensione comunicativa in quanto può dare spazio e contenuti ai portatori di interesse
9 la dimensione della responsabilità politica in quanto determina trasparenza e visibilità delle scelte effettuate la dimensione del funzionamento che responsabilizza l amministrazione sulla sostenibilità della spesa e sulla sua collocazione
10 la dimensione strategica ed organizzativa in quanto permette di leggere i processi di pianificazione, programmazione e controllo con possibilità di riorientamento delle scelte la dimensione professionale in quanto orienta l organizzazione del lavoro, fornendo nuove occasioni di motivazione e di responsabilità degli operatori
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12 Il ciclo di gestione della performance si articola nelle seguenti fasi: definizione e assegnazione degli obiettivi che si intendono raggiungere, dei valori attesi di risultato e dei rispettivi indicatori; collegamento tra gli obiettivi e l'allocazione delle risorse; monitoraggio in corso di esercizio e attivazione di eventuali interventi correttivi; misurazione e valutazione della performance, organizzativa e individuale; utilizzo dei sistemi premianti, secondo criteri di valorizzazione del merito; rendicontazione dei risultati agli organi di indirizzo politico amministrativo, ai vertici delle amministrazioni, nonché ai competenti organi esterni, ai cittadini.
13 Veniamo da la frequenza di scuole comuni non implica il raggiungimento di mete culturali minime comuni. Lo stesso criterio di valutazione dell esito scolastico deve, perciò, fare riferimento al grado di maturazione dell alunno, sia globalmente sia a livello degli apprendimenti realizzati. RELAZIONE FALCUCCI 1975 DOCUMENTO DI INDIRIZZO DELLA LEGGE 517/1977. NORME SULLA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI E SULL'ABOLIZIONE DEGLI ESAMI DI RIPARAZIONE NONCHÉ ALTRE NORME DI MODIFICA DELL'ORDINAMENTO SCOLASTICO
14 Andiamo verso Occorre dare piena e adeguata funzionalità agli strumenti e alle modalità in uso (voti, scrutini, prove oggettive, verifiche, ) e alle nuove opportunità (rilevazioni Invalsi) per accompagnare in modo trasparente e coerente il percorso di ogni singolo alunno fissare le tappe e i traguardi da superare responsabilizzare ogni scuola rispetto ai risultati. ATTO DI INDIRIZZO 8 SETTEMBRE 2009 SUI CRITERI GENERALI DI ARMONIZZAZIONE DEGLI ASSETTI PEDAGOGICI, DIDATTICI E ORGANIZZATIVI DELLA SCUOLA DELL'INFANZIA E DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE
15 PERCHE LA RENDICONTAZIONE SOCIALE NELLE SCUOLE?
16 1. Un idea di scuola (l autonomia) l autonomia fra autos et nomos L autonomia non è un regolamento La relazione scuola e comunità non si costruisce per via legislativa La vera innovazione anticipa la normativa La responsabilità dell autonomia ha necessità di rendicontazione sociale
17 2. Un idea di comunità (il sociale) La scuola è una comunità che vive in una comunità Una scuola nella comunità assume un identità e contribuisce alla costruzione della stessa identità della comunità La scuola è luogo e tempo pedagogico in cui attraverso il sapere si comprende un modo di stare con le persone dentro una comunità La sussidiarietà nella scuola non è la de-istituzione di un modello istituzionalmente forte ma la re-istituzione di una forza sociale
18 Dall accountability al Bilancio sociale
19 ACCOUNTABILITY UN DOVERE IL RENDERE CONTO DELLE SCELTE INTRAPRESE, DEI PROCESSI ATTIVATI, DEI RISULTATI RAGGIUNTI DA PARTE DI COLORO CHE OFFRONO SERVIZI E HANNO RESPONSABILITÀ NEI CONFRONTI DI COLORO CHE PORTANO INTERESSI LEGITTIMI
20 RENDICONTAZIONE UNA NECESSITÀ PER RISPONDERE AL DEFICIT DI COMPRENSIBILITÀ DEI SERVIZI PUBBLICI IN TERMINI DI TRASPARENZA DELL AZIONE, DI ESPLICITAZIONE DELLE FINALITÀ, DI SCELTE, DI STRATEGIE, DI MISURAZIONE DEI RISULTATI, DI COMUNICAZIONE
21 RENDICONTAZIONE SOCIALE UNA SCELTA VOLONTARIA CHE ASSUME VALORE SOCIALE IN QUANTO SCELTA AUTONOMA E RESPONSABILE. IL BILANCIO SOCIALE È LO STRUMENTO ATTRAVERSO CUI RENDERE CONTO AGLI INTERLOCUTORI SOCIALI DELL ATTUAZIONE DELLE SCELTE, DELLE ATTIVITÀ SVOLTE, DELLE RISORSE UTILIZZATE E DEI RISULTATI RAGGIUNTI PER LA COSTRUZIONE DI UN BENE COMUNE COME LA SCUOLA.
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25 Il bilancio sociale come immagine collettiva Rappresenta il bisogno della scuola di avere uno strumento per darsi un identità e diffonderla pertanto si darà molta importanza all aspetto e alla forma dell opuscolo del bilancio sociale
26 Il bilancio sociale come comunicazione rappresenta il bisogno della scuola di curare le forme di comunicazione e di rivolgerle in modo particolare ai propri stakeholder. In questo caso la comunicazione è mirata e tende a rafforzare le alleanze con alcuni particolari stakeholder perciò deve risultare ben definita nelle parti degli nelle parti di particolare interesse comune
27 Il bilancio sociale come partecipazione rappresenta il bisogno della scuola di trovare forme e strumenti per sviluppare legami con i propri stakeholder ovvero partecipazione diretta. La presenza collaborativa degli stakeholder e il loro contributo alla realizzazione del bilancio sociale è l elemento di qualità.
28 Il bilancio sociale come organizzazione strategica rappresenta il bisogno della scuola di ridefinire la propria organizzazione. La pubblicazione del bilancio sociale dà una rappresentazione effettiva del servizio scolastico anche con elementi di criticità ed obiettivi di miglioramento.
29 Il bilancio sociale come responsabilità ed etica sociale rappresenta il bisogno della scuola di contribuire alla crescita della comunità. L obiettivo prioritario è realizzare la propria missione ma dentro un contesto di appartenenza. In questa prospettiva si cresce se si cresce insieme, e il bilancio sociale è uno strumento per rendere conto con responsabilità del percorso svolto perciò è un bilancio di ricaduta sociale.
30 PER CHI SVOLGERE IL BILANCIO SOCIALE? PER I PROPRI PORTATORI DI INTERESSI STAKEHOLDER : ALUNNI GENITORI DOCENTI TERRITORIO INOLTRE PER EVIDENZIARE IL PROPRIO VALORE AGGIUNTO: ALLA COMUNITÀ DI APPARTENENZA ALLO STATO
31 CON CHI REALIZZARE IL BILANCIO SOCIALE? PARTECIPAZIONE + QUALITA - SPECIALIZZAZIONE OCCORRE EQUILIBRIO LA REALIZZAZIONE DEL BILANCIO SOCIALE DEVE PARTIRE DALL ANALISI DELLE PROPRIE RISORSE E DEVE ESSERE COSTRUITO CON LE PROPRIE MANI.
32 SU COSA COSTRUIRE IL BILANCIO SOCIALE?
33 Il punto di riferimento per il bilancio sociale sono: - i risultati scolastici poiché lo sviluppo degli apprendimenti è il cuore pulsante della scuola il sistema nazionale di valutazione è il riferimento ineludibile per gli apprendimenti nel sistema nazionale il valore aggiunto è l evidenza della qualità del proprio fare servizio.
34 Due riferimenti: - dati oggettivi (aumento degli apprendimenti, diminuzione della dispersione) attraverso cui la scuola si possa leggere, posizionare e migliorare; - la situazione di partenza in relazione al Contesto, agli Input, ai Processi, ai Risultati precedenti, attraverso cui la scuola possa determinare il proprio valore aggiunto.
35 Un indice essenziale per il Bilancio Sociale L ISTITUTO E LE RISORSE: la sua identità (l offerta, la storia, la comunità di appartenenza, la missione, la visione, gli stakeholder); il suo assetto organizzativo (i ruoli di governo e di gestione, la progettazione, i sistemi di monitoraggio e valutazione); le risorse a disposizione (le risorse umane, strumentali, economiche). LE SCELTE E I RISULTATI: caratteristiche della popolazione scolastica (provenienza, apprendimenti pregressi, composizione, status socio-economico, frequenza e partecipazione) scelte e risultati (attenzione ai risultati scolastici in termini di conoscenze/competenze fondamentali e di valore aggiunto). LE PROPETTIVE E IL MIGLIORAMENTO: quali prospettive di sviluppo per il successo formativo e quali concreti risultati di miglioramento
36 COME SVILUPPARE IL BILANCIO SOCIALE? LO SVILUPPO DEL BILANCIO SOCIALE NELLA SCUOLA È FRUTTO DI UN ACCURATA PIANIFICAZIONE, ESSO HA NECESSITÀ DI: FASI DI LAVORO BEN DEFINITE DI SCELTE ORGANIZZATIVE MIRATE DI COLLABORATORI MOTIVATI E PREPARATI DI UNO STILE DI LAVORO CHE DIVIENE UNA QUALITÀ INTRINSECA AL PERCORSO E SI MANIFESTA NELLO STESSO DOCUMENTO
37 MACROFASI PER LA REALIZZAZIONE IMPOSTAZIONE DEFINIZIONE REDAZIONE DIFFUSIONE
38 FINALITÀ DEL LAVORO AMBITO DI RIFERIMENTO MODELLO DI BILANCIO SOCIALE ATTORI DA COINVOLGERE TEMPI PREVISTI COSTI E FINANZIAMENTI RISULTATI ATTESI
39 INDICATORI DI RIFERIMENTO FONTI, STRUMENTI/DOCUMENTI MODALITÀ DI RACCOLTA DATI DEFINIZIONE INCARICHI E CARICHI DI LAVORO
40 STRUTTURA DEL DOCUMENTO GRUPPO DI REDAZIONE UNIFORMITÀ LINGUAGGIO LEGGIBILITÀ VERSIONE EDITORIALE VERSIONE WEB
41 PRESENTAZIONE OO. CC. PRESENTAZIONE DOCENTI, STUDENTI, GENITORI PRESENTAZIONE AGLI STAKEHOLDER PRESENTAZIONE PUBBLICA MESSA A DISPOSIZIONE E DIFFUSIONE
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