InPratica L adempimento che guida al rispetto delle principali scadenze

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1 InPratica L adempimento che guida al rispetto delle principali scadenze N Premi di risultato: il deposito dei contratti di prossimità Per fruire dei premi di risultato è necessario depositare i contratti di secondo livello, presso la DTL, entro 30 giorni dalla loro stipula A cura di Daniele Bonaddio Categoria: Previdenza e Lavoro Sottocategoria: Agevolazioni I contratti aziendali e territoriali rappresentano uno strumento fondamentale per favorire nelle aziende gli incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza ed innovazione. Con questo presupposto è stato emanato il Decreto Interministeriale del 25 marzo 2016 che ha previsto misure fiscali agevolative per le retribuzioni premiali, anche in collegamento con la partecipazione dei dipendenti all organizzazione del lavoro, nonché per lo sviluppo del welfare aziendale, che si sostanzia nell attribuzione di opere, servizi nonché in alcuni casi di somme sostitutive (c.d. benefit ), connotati da particolari di rilevanza sociale. Per poter beneficiare dell imposta sostitutiva del 10% o dei c.d. benefit è necessario che i contratti di prossimità siano depositati (in attesa dell effettivo avvio dell Ispettorato nazionale del lavoro) presso la Direzione Territoriale del Lavoro competente, entro 30 gg dalla loro stipula. Con il presente elaborato l Autore intende sottolineare quali sono i principali adempimenti da espletare per poter fruire dei premi di produttività, fornendo al contempo delle linee guida per la compilazione del relativo modulo da depositare. Tavola sinottica ADEMPIMENTO Deposito dei contratti collettivi aziendali o territoriali, entro 30 giorni dalla loro sottoscrizione, alla DTL competente ai fini dell applicazione dei premi di produttività di cui all art. 1, co, 182 e 189 della L. n. 208/

2 PRECONDIZIONI AMBITO SOGGETTIVO AMBITO OGGETTIVO AMMONTARE DEI PREMI AGEVOLABILI COMPILAZIONE DEL MODULO I contratti di secondo livello vanno depositati insieme alla dichiarazione di conformità del contratto alle disposizioni del D.I. 25 marzo 2016, redatta in conformità allo specifico modello. Affinché sia possibile godere dell imposta agevolata è necessario che l erogazione avvenga in esecuzione di contratti aziendali o territoriali sottoscritti dalle associazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale o dalle loro rappresentanze sindacali aziendali (RSA) o dalle RSU. Interessa i datori di lavoro del settore privato. Restano invece esclusi le Amministrazioni Pubbliche di cui all articolo 1, comma 2, del D.Lgs. n. 165 del Vi rientrano, altresì, i lavoratori del settore privato che siano, titolari di un contratto di lavoro subordinato, indipendentemente se a tempo determinato o indeterminato, i quali abbiano percepito nell anno precedente a quello di riferimento, reddito di lavoro dipendente d importo non superiore a euro lordi. Riguarda premi di risultato di ammontare variabile la cui corresponsione sia legata ad incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza ed innovazione, misurabili e verificabili sulla base dei criteri definiti con il D.I. 25 marzo 2016, nonché alle somme erogate sotto forma di partecipazione agli utili dell impresa. L importo massimo agevolabile è di lordi, sia per i premi di risultato che per gli utili distribuiti dalle aziende ai dipendenti. Per le aziende che coinvolgono pariteticamente i lavoratori nell organizzazione del lavoro, l importo agevolabile è elevato a euro. Per effettuare il deposito, è necessario compilare il modello telematico indicando i dati del datore di 2

3 lavoro, il numero dei lavoratori coinvolti, le misure introdotte e gli indicatori previsti per la misurazione dei parametri prefissati. Al modello andrà infine allegato il file del contratto in formato pdf. Art. 1, co della Legge 28 dicembre 2015, n. 208; Decreto Interministeriale del 25 marzo 2016; NORMATIVA E PRASSI Agenzia delle Entrate, Circolare n. 28/E del 15 giugno 2016; Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, Circolare n. 8/2016; Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Nota direttoriale del 22 luglio 2016 prot. n. 33/4274. Adempimento A norma dell art. 5 del D.I. 25 marzo 2016, l applicazione dell imposta sostitutiva al 10%, nonché le misure di welfare aziendale, sono subordinate al deposito del contratto, presso la DTL, da effettuare entro 30 giorni dalla sottoscrizione dei contratti collettivi aziendali o territoriali, unitamente alla dichiarazione di conformità del contratto alle disposizioni del menzionato Decreto, redatta in conformità allo specifico modello. Accordi stipulati in anni precedenti Erogati nel 2016 L agevolazione era ammessa a condizione che siano stati rispettati i requisiti previsti dal decreto interministeriale e previo deposito del contratto e della relativa dichiarazione di conformità, scaduto il 16 luglio

4 In tal caso, il datore di lavoro non è tenuto a depositare nuovamente il contratto applicato, ma dovrà indicare nel modulo della procedura telematica unicamente i riferimenti dell avvenuto deposito (data e DTL in cui sia avvenuto il deposito). In caso di contratti collettivi territoriali il datore di lavoro, all atto della compilazione del modulo, dovrà evidenziare nella Sezione 2 la tipologia di contratto Territoriale. In via generale, con particolare riferimento ai contratti collettivi territoriali, il termine di 30 giorni previsto dal Decreto è da riferirsi al deposito dei soli contratti, mentre la dichiarazione di conformità potrà essere compilata e trasmessa dal datore di lavoro anche successivamente a tale termine, purché tale adempimento avvenga anteriormente al momento della attribuzione dei premi di risultato ovvero della erogazione delle somme a titolo di partecipazione agli utili d impresa. ULTERIORI ADEMPIMENTI Datore di lavoro Verificare il rispetto del limite di euro di reddito del lavoratore che deve essere riferito al precedente periodo d imposta e includere anche le erogazioni premiali assoggettate ad imposta sostitutiva; Applica direttamente l imposta sostitutiva se è egli stesso a rilasciare la CU per l anno precedente; laddove non abbia rilasciato CU, applica l imposta sostitutiva a condizione che il beneficiario attesti per iscritto l importo del reddito di lavoro dipendente conseguito nel medesimo anno; qualora accerti ex post che la retribuzione rientra nei Lavoratore Comunicare al sostituto d imposta l insussistenza del diritto ad avvalersi del regime sostitutivo nell ipotesi in cui nell anno precedente abbia conseguito redditi di lavoro dipendente di importo superiore a euro o se nell anno di corresponsione degli emolumenti abbia percepito somme già assoggettate ad imposta sostitutiva ai fini della verifica del limite dei premi agevolabili; comunicare al proprio datore di lavoro la eventuale rinuncia al regime agevolato; in sede di dichiarazione dei redditi, deve far concorrere al reddito complessivo i redditi 4

5 presupposti richiesti per l agevolazione può applicare l imposta sostitutiva e recuperare le maggiori ritenute operate con la prima retribuzione utile, senza attendere le operazioni di conguaglio; nella determinazione del premio deve computare anche il periodo obbligatorio di congedo di maternità; indicare separatamente nella CU la parte di reddito assoggettata ad imposta sostitutiva e l importo di quest ultima trattenuto sulle somme spettanti al dipendente. che, nonostante l assenza dei presupposti richiesti, siano stati assoggettati ad imposta sostitutiva; può utilizzare la dichiarazione dei redditi per applicare il regime che risulti per lui più favorevole; può assoggettare a tassazione ordinaria le somme in questione se il datore di lavoro vi abbia applicato l imposta sostitutiva o, viceversa, applicare l imposta sostitutiva se, pur sussistendone le condizioni, il datore di lavoro non vi abbia provveduto. Precondizioni Ai fini dell'applicazione della detassazione, l art. 1, co. 187 della L. n. 208/2015 (Legge di Stabilità 2016) stabilisce che le somme e i valori devono essere erogati in esecuzione dei contratti aziendali o territoriali di cui all'articolo 51 del Decreto Legislativo 15 giugno 2015, n. 81. È necessario, dunque, che i contratti siano stipulati da associazioni sindacali comparativamente (e non maggiormente come avveniva in passato) più rappresentative sul piano nazionale, o dalle loro rappresentanze sindacali aziendali (RSA) ovvero dalla rappresentanza sindacale unitaria (RSU). Art. 51 del D.Lgs. n. 81/2015: 1. Salvo diversa previsione, ai fini del presente decreto, per contratti collettivi si intendono i contratti collettivi nazionali, territoriali o aziendali stipulati da associazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale e i contratti collettivi aziendali stipulati dalle loro rappresentanze sindacali aziendali ovvero dalla rappresentanza sindacale unitaria. 5

6 Punti di attenzione L accordo è sufficiente che sia sottoscritto anche da una sola associazione sindacale e non necessariamente da una pluralità di esse (la norma richiama da associazioni sindacali); sono esclusi dalle agevolazioni gli elementi retributivi premiali erogati in attuazione di accordi o contratti collettivi nazionali di lavoro ovvero di accordi individuali tra datore di lavoro e prestatore di lavoro. Dunque, una condizione necessaria per l operatività del beneficio fiscale è che le somme in questione siano erogate in esecuzione di contratti collettivi territoriali o aziendali e, quindi, con esclusione dei contratti collettivi nazionali, contratti individuali o contratti individuali plurimi. La norma non limita l efficacia del beneficio al periodo successivo alla stipulazione del contratto collettivo, ma si rimette con ampia delega alle previsioni delle parti sociali ( in esecuzione ). Ma un azienda che non ha sottoscritto un contratto aziendale, può corrispondere premi di risultato con il prelievo fiscale agevolato? La risposta è positiva per i CdL (Circolare n. 8/2016), sempreché l azienda recepisca almeno i contenuti di un contratto collettivo territoriale anche se riferito ad una categoria diversa da quella di appartenenza. Il recepimento, potrà avvenire attraverso una semplice comunicazione scritta fatta ai lavoratori in cui si precisa l adozione, per uno o più anni, dello specifico accordo territoriale. Non è necessario acquisire firma per accettazione da parte dei lavoratori, ma è sufficiente che sia presente una modalità che provi l avvenuto recepimento dell accordo. 6

7 È inoltre necessario che siano gli accordi contrattuali a riconoscere la possibilità, prevista dal comma 184, di erogare i benefit di cui ai commi 2 e 3 dell articolo 51 del TUIR in sostituzione del premio agevolato, su richiesta del dipendente, sottraendo in tal modo alla contrattazione individuale una scelta che per il dipendente determinerebbe ripercussioni anche sul piano previdenziale. Ambito soggettivo Analizzando nel dettaglio il campo di applicazione della detassazione, il comma 186 prevede che le disposizioni si applicano ai datori di lavoro del settore privato, come di seguito specificato: Soggetti interessati Datori di lavoro imprenditori; enti pubblici economici (EPE); società di capitali indipendentemente dalla proprietà pubblica o privata del capitale; associazioni culturali, politiche o sindacali, associazioni di volontariato; studi professionali individuali o associati in qualsiasi forma giuridica costituita; istituti autonomi case popolari trasformati in base alle diverse leggi regionali in enti pubblici economici; ex IPAB trasformate in associazioni o fondazioni di diritto privato, in quanto prive dei requisiti per trasformarsi in ASP, ed iscritte nel registro delle persone giuridiche; aziende speciali costituite anche in consorzio; Soggetti esclusi Amministrazioni dello Stato, ivi compresi gli istituti e scuole di ogni ordine e grado e le istituzioni educative, comprese le Accademie e i Conservatori statali; aziende ed amministrazioni dello Stato ad ordinamento autonomo; regioni, Province, Comuni, Comunità montane e loro consorzi e associazioni; istituzioni universitarie; istituti autonomi case popolari; camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e loro associazioni; enti pubblici non economici nazionali, regionali e locali: sono da ricomprendere tutti gli enti indicati nella Legge 20 marzo 1975, n. 70, gli ordini e i collegi professionali e le relative federazioni, consigli e collegi nazionali, gli enti di ricerca e sperimentazione non compresi nella Legge n. 70/1975 e gli enti pubblici non economici dipendenti dalle regioni o dalle province autonome; amministrazioni, aziende e gli enti del 7

8 consorzi di bonifica; consorzi industriali; enti morali; enti ecclesiastici. Servizio Sanitario Nazionale; Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni (ARAN); agenzie di cui al Decreto Legislativo 30 luglio 1999, n DIPENDENTI INTERESSATI Possono accedere alla detassazione agevolata del 10%, i lavoratori del settore privato che siano, titolari di un contratto di lavoro subordinato, indipendentemente se a tempo determinato o indeterminato, i quali abbiano percepito nell anno precedente a quello di riferimento, reddito di lavoro dipendente d importo non superiore a euro lordi. La misura indicata richiede quindi, analogamente alle precedenti agevolazioni due requisiti: 1. uno di natura qualitativa, costituito dalla natura del reddito prodotto; 2. l altro di natura quantitativa, individuato nel limite reddituale. Dipendenti interessati Privati subordinati con contratto a T.I. e T.D REDDITO < EURO LORDI ANNO 2015 Rientrano nel limite, anche se derivanti da più rapporti di lavoro: le pensioni di ogni genere; gli assegni di cui all articolo 49, comma 2, del TUIR, equiparate ai redditi di lavoro dipendente dal medesimo articolo 49 del TUIR. 8

9 Come verificare il limite massimo dei euro? Ai fini dell agevolazione, bisogna considerare il reddito soggetto a tassazione ordinaria, escludendo di conseguenza quelli a tassazione separata. Particolare è il caso dei lavoratori dipendenti impegnati all estero, anche se non assoggettate a tassazione in Italia; questi ultimi, in particolare, rientrano nel computo dei euro, come specificato con Circolare n. 59/E del 2008, par. 8. Un soggetto che nel 2016 assume la residenza in Italia e riceve retribuzioni premiali, se nel 2015, anno in cui era residente all estero, ha lì svolto attività di lavoro dipendente, deve verificare se il reddito di lavoro dipendente tassato all estero sia stato di ammontare superiore a euro. Mentre i redditi di lavoro dipendente prodotti all estero da soggetti residenti, assoggettati a tassazione in Italia ai sensi dell articolo 51, comma 8-bis, del TUIR, devono anch essi essere computati nel limite reddituale di euro sulla base dell ammontare convenzionale ivi previsto. Altro emolumento che concorre nel computo dei euro è la Qu.I.R., ossia la quota maturanda di TFR richiesta dal lavoratore e liquidata in busta paga, in quanto assoggettata a tassazione ordinaria Ai fini dell applicazione dell agevolazione, risulta parimenti irrilevante il superamento della soglia di reddito di lavoro dipendente di euro nell anno in cui sono erogati i premi agevolati o gli utili, fermo restando che determinerà l esclusione del beneficio per i premi eventualmente erogati nell anno successivo. SOGLIA MASSIMA REDDITUALE DI EURO Bisogna considerare Il reddito di lavoro dipendente dichiarato nell anno precedente a quello di riferimento è soggetto a tassazione ordinaria; L ammontare complessivo riferito a tutti i redditi di lavoro dipendente percepiti nell anno precedente, anche in relazione a più rapporti di lavoro. Vanno esclusi Eventuali redditi di lavoro dipendente assoggettati a tassazione separata o ad altra tipologia di imposta sostitutiva rispetto a quella in esame; Redditi diversi da quelli di lavoro dipendente (esempio, redditi di fabbricati, da partecipazione, redditi diversi). 9

10 Ambito oggettivo L imposta sostitutiva dell IRPEF e delle addizionali regionale e comunale del 10% si applica: ai premi di risultato di ammontare variabile la cui corresponsione sia legata ad incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza ed innovazione, misurabili e verificabili sulla base dei criteri definiti con il Decreto di cui al comma 188, nonché alle somme erogate sotto forma di partecipazione agli utili dell impresa. Cosa si intende per premi di risultato? Per premi di risultato si intendono le somme di ammontare variabile la cui corresponsione sia legata ad incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza ed innovazione. CRITERI DI MISURAZIONE Il Decreto dispone che i contratti collettivi di lavoro devono prevedere criteri di misurazione e verifica degli incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza ed innovazione, che possono consistere nell aumento della produzione o in risparmi dei fattori produttivi ovvero nel miglioramento della qualità dei prodotti e dei processi, anche attraverso la riorganizzazione dell orario di lavoro non straordinario o il ricorso al lavoro agile quale modalità flessibile di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato, rispetto ad un periodo congruo definito dall accordo, il cui raggiungimento sia verificabile in modo obiettivo attraverso il riscontro di indicatori numerici o di altro genere appositamente individuati. L impianto normativo stabilisce che sia il D.I. a demandare ai contratti territoriali o aziendali la scelta di individuare in dettaglio tali criteri di misurazione in relazione alle peculiarità dei settori di appartenenza, consentendo di andare anche oltre i criteri fissati dal medesimo decreto (infatti il decreto si esprime nel senso che tali criteri possono consistere). Spetta dunque alla contrattazione collettiva il compito di scendere nello specifico individuando i parametri richiesti dalla norma sulla base delle peculiarità di ciascun settore o di ciascun azienda. Sul punto, è importante far notare come la legge fa espresso riferimento a premi di risultato e non a somme erogate per incrementi di produttività, come avvenuto negli anni precedenti. Ciò fa sì che restano esclusi dal beneficio le somme negoziate come controprestazione dell attività lavorativa e dunque compresa nel vincolo sinallagmatico del rapporto di lavoro oppure 10

11 riconosciute a ristoro di un disagio, come per esempio le maggiorazioni di retribuzione o gli straordinari, corrisposti a seguito di un processo di riorganizzazione del lavoro. Se il contratto aziendale individuasse a fronte di una maggiore flessibilità dell orario di lavoro una specifica indennità (esempio, indennità cambio turno), essa non potrebbe essere oggetto di detassazione. Diversamente, qualora il nuovo contratto aziendale prevedesse una specifica somma corrisposta a titolo di premio, nei casi in cui la diversa organizzazione dell orario di lavoro portasse a specifici e riscontrati risultati, allora tale premio potrebbe essere oggetto di detassazione. Ai fini dell applicazione del beneficio fiscale all ammontare complessivo del premio di risultato erogato, tuttavia, è necessario che, nell arco di un periodo congruo definito nell accordo, sia stato realizzato l incremento di almeno uno degli obiettivi di produttività, redditività, qualità, efficienza ed innovazione richiamati dalla norma e che tale incremento possa essere verificato attraverso indicatori numerici definiti dalla stessa contrattazione collettiva, che dovranno essere riportati nella sezione 6 del modello allegato al Decreto Interministeriale 25 marzo 2016, al momento della presentazione della dichiarazione di conformità. SOMME EROGATE SOTTO FORMA DI PARTECIPAZIONE AGLI UTILI DELL IMPRESA Come accennato in precedenza la legge in esame ha concesso la possibilità di assoggettare ad imposta sostitutiva anche le somme erogate sotto forma di partecipazione agli utili dell impresa, ossia quelli distribuiti ai sensi dell articolo 2102 del Codice civile. Non si tratta quindi dell attribuzione di quote di partecipazione al capitale sociale bensì della modalità di erogazione della retribuzione, prevista dal libro V del codice civile nell ambito della disciplina del rapporto di lavoro nell impresa, secondo la quale il prestatore di lavoro può essere retribuito in tutto o in parte anche con partecipazione agli utili. Come si determina la partecipazione agli utili spettante al prestatore di lavoro? Essa è determinata in base agli utili netti dell'impresa, e, per le imprese soggette alla pubblicazione del bilancio (artt. 2423, 2435, 2464, 2491, 2516 del C.c.), in base agli utili netti risultanti dal bilancio regolarmente approvato e 11

12 pubblicato (articolo 2433 e seguenti C.c.). A tal proposito, si evidenza che la partecipazione agli utili dell impresa costituisce una fattispecie distinta dalla corresponsione dei premi di produttività ed è quindi ammessa all agevolazione a prescindere dagli incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza ed innovazione. Al contrario, tali elementi devono, invece, ricorrere in caso di corresponsione dei premi di risultato, agevolabili anche per le imprese in perdita. LAVORO AGILE Un discorso a parte merita il riferimento al lavoro agile, il quale all articolo 9 del DDL lavoro autonomo e lavoro Agile (Atto Senato n. 2233) prevede che gli incentivi di carattere fiscale e contributivo riconosciuti dalla vigente normativa in relazione agli incrementi di produttività ed efficienza del lavoro, fermo restando l importo complessivo delle risorse stanziate, spettano anche sulle quote di retribuzione pagate come controprestazione dell attività in modalità di lavoro agile ivi comprese le quote di retribuzione oraria. Pertanto, una volta entrato in vigore il disegno di legge, esclusivamente per il lavoro agile, sono detassabili anche le somme corrisposte come controprestazione dell attività lavorativa ma nei limiti dell importo di euro annui. Fino ad allora anche per l indicatore lavoro agile è necessario individuare delle somme aggiuntive riconosciute a titolo di premio e legarle a parametri oggettivamente misurabili. Altra particolarità riguarda il fatto che il premio deve essere di ammontare variabile ; ciò sembra imporre alle parti sociali la costruzione di un premio che sia graduale al risultato da ottenere. Pertanto, non sembrano essere ammessi all agevolazione premi individuati in misura fissa legati ad un unico indicatore di risultato. Non sembra consentita l agevolazione qualora fosse individuato un premio di ammontare fisso (1.000 euro) al raggiungimento di un determinato risultato (fatturato euro). Al contrario, la norma sembrerebbe spingere verso una gradualità del premio in base al raggiungimento proporzionale del risultato. Pertanto, un premio di euro che potrà essere riconosciuto nella misura del 90%, 80% ecc., in funzione di una scala di maggiore fatturato ottenuto. 12

13 Ammontare dei premi agevolabili La normativa in commento ha fissato l importo massimo agevolabile in lordi (1.000 euro in più rispetto al 2014), sia per i premi di risultato che per gli utili distribuiti dalle aziende ai dipendenti. Nell ipotesi di erogazione sia di premi che di utili il limite va applicato alla somma delle due componenti e non è superabile neanche in presenza di più rapporti di lavoro. Come accennato in precedenza, per le aziende che coinvolgono pariteticamente i lavoratori nell organizzazione del lavoro, l importo agevolabile è elevato a euro secondo le modalità specificate dal D.I. 25 marzo A tal proposito, la Circolare dell AE chiarisce come le disposizioni recentemente introdotte siano finalizzate ad incentivare quegli schemi organizzativi della produzione e del lavoro orientati ad accrescere la motivazione del personale e a coinvolgerlo in modo attivo nei processi di innovazione, realizzando in tal modo incrementi di efficienza, produttività e di miglioramento della qualità della vita e del lavoro. Per tale motivo, come specificato nel Decreto, non costituiscono strumenti e modalità utili ai fini del coinvolgimento paritetico dei lavoratori i gruppi di lavoro e i comitati di semplice consultazione, addestramento o formazione. È quindi necessario che i lavoratori intervengano, operino ed esprimano opinioni che, in quello specifico contesto, siano considerate di pari livello, importanza e dignità di quelle espresse dai responsabili aziendali che vi partecipano con lo scopo di favorire un impegno dal basso che consenta di migliorare le prestazioni produttive e la qualità del prodotto e del lavoro. In presenza di tali forme di coinvolgimento paritetico dei lavoratori l agevolazione può essere riconosciuta nel maggior limite di premio o di utile di euro a tutti i lavoratori dell azienda. Limite massimo: euro lordi; euro lordi. Deve intendersi al lordo della ritenuta fiscale del 10% e al netto delle trattenute previdenziali obbligatorie. 13

14 Compilazione del modulo Per effettuare il deposito, è necessario compilare il modello telematico (sotto riportato) indicando: nella sezione 1 Datore di lavoro : i dati del datore di lavoro; nella sezione 2 Contratto collettivo aziendale/territoriale : la data di sottoscrizione del contratto, la tipologia di contratto (aziendale o territoriale), il periodo di validità del contratto di prossimità e la DTL della sede legale dell azienda; nella sezione 3 Beneficiari : il numero dei lavoratori coinvolti; nella sezione 4 Premio di risultato : la stima del valore annuo medio pro capite del premio; nella sezione 5 Obiettivi : se l obiettivo è legato a produttività, redditività, qualità, efficienza o innovazione; nella sezione 6 Indicatori previsti nel contratto : flaggare come si vuole raggiungere il premio di risultato (vedi modulo); nella sezione 7 Ulteriori misure : se il contratto prevede welfare aziendale e un piano di partecipazione dei lavoratori nell azienda ; nella sezione 8 Partecipazione agli utili dell impresa : se l azienda fruisce delle misure agevolative mediante la partecipazione agli utili dell impresa, indicando in tal caso il totale dei lavoratori e il valore annuo medio pro-capite. sezione 9 Contratto : allegare il contratto di prossimità stipulato dall azienda, soltanto se non già trasmesso alla DTL; sezione 10 Autodichiarazione : autodichiarare che il contratto è conforme e rispetta i requisiti di legge. 14

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17 Normativa e prassi Art. 1, co della Legge 28 dicembre 2015, n. 208; Decreto Interministeriale del 25 marzo 2016; Agenzia delle Entrate, Circolare n. 28/E del 15 giugno 2016; Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, Circolare n. 8/2016; Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Nota direttoriale del 22 luglio 2016 prot. n. 33/ Riproduzione riservata - 17

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