Due cadaveri nella «Concordia» il bilancio è salito a 5 vittime

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1 k/yak+a6zsccwpwyzndnotszy8+lqqd7nmoiuut0q5s= La Gazzetta del Mezzogiorno A 1,20 Con Guida ai Vini di Puglia A 11,20* Con Magazine Oroscopo A 1,70 Edisud S.p.A. - Redazione, Amministrazione, Tipografia e Stampa: Viale Scipione l Africano Bari. Sede centrale di Bari (prefisso 080): Informazioni Direzione Generale Direzione Politica (direzione politica@gazzettamezzogiorno.it) - Segreteria di Redazione (segred@gazzettamezzogiorno.it) - Cronaca di Bari (cronaca.bari@gazzettamezzogiorno.it) - Cronache italiane (cronaca.it@gazzettamezzogiorno.it) - Economia LA GAZZETTA DI PUGLIA - CORRIERE DELLE PUGLIE Quotidiano fondato nel 1887 lunedì BARI ' %%#'"! 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Post. - 45% - Art. 2 C 20/B L. 662/96 - Filiale Bari - tassa pagata - *promozioni valide solo in Puglia e Basilicata - Anno 125 Numero 15 LE CIFRE DEL 2011 DANNO IN CRESCITA DEL 2-3% IL TREND DEI FURTI Trenta auto al giorno svaniscono nel nulla Il poco invidiabile record nella provincia di Bari NATILE IN CRONACA >> AU TO In ripresa il fenomeno dei furti Ticket sanità, il Tar dà ragione ai disabili Bocciati Regione e Comune di Bari devono anche pagare tremila euro PEPE A PAGINA 11 >> LA CROCIERA DELLA MORTE CORSA CONTRO IL MALTEMPO PER TROVARE 11 PASSEGGERI E 6 MEMBRI D EQUIPAGGIO CHE MANCANO ALL APPELLO. SI CERCANO ANCHE UNA BAMBINA E IL SUO PAPÀ Giglio, angoscia per due pugliesi Dispersi dopo il naufragio un giovane di Alberobello e una donna di Corato l Ore d angoscia per due pugliesi che erano a bordo della nave affondata all isola del Giglio. Il bilancio dei dispersi è sceso a 17: sono 11 passeggeri e 6 uomini di equipaggio. Salvati, invece, il commissario di bordo e due fidanzatini. Si aggrava la posizione del comandante. SERVIZI DA PAGINA 2 A 7 >> IL COMANDANTE NON PUÒ TRADIRE LA SUA VERA C O M PAG NA di NICOLÒ CARNIMEO L AGONIA DEL GIGANTE La «Concordia» potrebbe lentamente scivolare dallo scoglio su cui è adagiata In salvo commissario di bordo e due sposini bloccati in cabina SERVIZI A PAGINA 4 >> «Giallo» allarme: dato in ritardo e a chiamare fu la Capitaneria SERVIZIO A PAGINA 7 >> L incubo del carburante in mare «No a maxi-navi in aree sensibili» SERVIZI A PAGINA 6 >> Forse sono cambiati i tempi, forse sono cambiati gli uomini. Di certo non sono mutate le leggi scritte e non scritte del mare. Tutte o quasi si appuntano sulla figura del comandante, in guerra e in pace. Chi abbandona la nave prima che l'ultimo marinaio e l'ultimo passeggero ne siano scesi, come avvenuto secondo le accuse per la «Costa Concordia», viola per sempre un «codice» paragonabile a un giuramento di fedeltà. SEGUE A PAGINA 14 >> VIGILE DI MILANO Arrestato in Ungheria l autista del Suv killer A PAGINA 12 >> AVEVA 85 ANNI Torino, addio a Fruttero l altra metà di Lucentini IN CULTURA >> LA STRATEGIA ANTI-CRISI OGGI A PALAZZO CHIGI I LEADER DI PDL, PD E TERZO POLO Merkel, un nuovo spot per l Italia Liberalizzazioni, proteste continue l Angela Merkel non esita a difendere a spada tratta l Italia dopo il declassamento di Stand a rd & Po o r s. Oggi l atteso giudizio dei mercati, mentre il governo Monti si prepara a varare le prime misure in tema di liberalizzazioni: per oggi previsti incontri con tassisti e Ordini professionali. SERVIZI A PAGINA 8 >> NON SPARATE SUL TASSISTA di VITTORIO B. STAMERRA SERIE A INIEZIONE DI FIDUCIA PER I SALENTINI Il Lecce non si fa rimontare parte da Firenze il rilancio Derbissimo all Inter. Juve ferma sul pari F E S T I VA L UN PRESENTATORE E SEI CANTANTI Sanremo nel segno di pugliesi e lucani SANREMO Morandi annuncia cantanti e ospiti SERVIZIO NEGLI SPETTACOLI >> Non mi sono mai imbattuto in un tassista che andava in vacanza a Cortina, o che si era fatta una villa a Porto Cervo o a Rosa Marina. Né ho mai incontrato un tassista che, alla domanda di ricevuta fiscale per noi dei rimborsi a piè di lista è indispensabile- abbia risposto: ne possiamo fare a meno così le faccio lo sconto?. Eppure, dentro tutti i buoni propositi che si annunciano per liberare l Italia dalle corporazioni, rendere più libero il mercato e favorire la concorrenza, si parla sempre dei tassisti come la categoria che prima di ogni altra va liberalizzata. SEGUE A PAGINA 15 >> F I O R E N T I N A- L E C C E Di Michele insacca il rigore l Il Lecce esce con tre punti d oro dal difficile campo di Firenze. Anche se il gol partita è arrivato su rigore, i salentini hanno meritato di vincere mostrando gioco e volontà. A Torino, invece, la Juve non è andata oltre il pari, mentre il derbissimo milanese l ha vinto l Inter con un gol di Milito. L INVIATO BARBANO E ALTRI SERVIZI NELLO SPORT >>

2 k/yak+a6zsccwpwyzndnojwxx+aa9h82o6bl6g/nqcc= 2 PRIMO PIANO IL NAUFRAGIO LE OPERAZIONI DI SOCCORSO Secondo i dati ufficiali sono ancora introvabili 17 persone. Da giovedì cattive condizioni meteo: lotta contro il tempo Due cadaveri nella «Concordia» il bilancio è salito a 5 vittime Recuperati i corpi di uno spagnolo e di un anziano sardo. Ricerche ancora per 48 ore CALCOLI COMPLESSI Risarcimenti astronomici divisi tra decine di assicurazioni l ROMA. Una decina di assicurazioni, un gigante del mare, migliaia di persone e qualche miliardo di euro: dopo il naufragio della Costa Concordia si è aperto il complesso capitolo dei rimborsi assicurativi che, nel caso specifico ha una copertura del rischio condiviso da una decina di assicurazioni: lo ha detto una portavoce di XL Insurance, uno dei giganti del settore che a Londra non ha voluto confermare, citando «il rapporto di confidenzialità coi clienti», se il gruppo sia coinvolto nella tragedia. Sempre secondo fonti londinesi le Assicurazioni Generali sarebbero nel pool coinvolto nella copertura dei danni della nave: «Si usa nel settore assicurativo dividere il rischio. Una società assicura la nave, un altra i passeggeri, un altra le opere d arte che potrebbero trovarsi a bordo». «Coprire questo tipo di rischi afferma un portavoce di Generali, interpellato in merito all esposizione del gruppo triestino fa parte della nostra attività. Al contempo una prudente politica di riassicurazione limiterà l im - patto netto dello specifico sinistro a un livello molto marginale». Di cifre, comunque, ne girano molte: si è parlato di un disastro di mezzo miliardo di euro considerati i soli i costi diretti della Costa Concordia, ma per gli assicuratori di Londra è ancora troppo prematuro fare qualsiasi valutazione: «Dobbiamo prima accertare tutti i fatti, capire ad esempio se c' stato un errore del pilota o un guasto della nave: sono tutti elementi che possono influenzare l entità dei risarcimenti». Altre cifre parlano di 450 milioni di euro per il valore della nave, 3 miliardi di euro per il valore risarcitorio, suddiviso in un miliardo per l equipaggio e 2 per i passeggeri. Quanto a questi ultimi ed alle famiglie delle vittime, ci saranno richieste di risarcimento danni sulle quali deciderà la magistratura, come ha rilevato Andrea Giannetti, presidente di Assotravel, l associazione nazionale delle agenzie di viaggio e turismo aderenti a Confindustria. «Io credo che Costa ha detto Giannetti metterà in campo tutto l impe - gno e tutte le risorse possibili per rimborsare quanti hanno avuto un danno dalla crociera, in modo da salvaguardare l immagine della compagnia». Poi, ha aggiunto ancora Giannetti, «bisognerà attendere gli accertamenti della magistratura per capire se ci sono colpe, danni materiali, morali, la loro entità ed altro. Si vedrà se ci saranno cause individuali o di gruppo da parte dei passeggeri. «Ma ricorda spesso questo cose vanno per lunghe: basti pensare che per il disastro della Moby Prince (140 morti), avvenuto 21 anni fa, ancora le famiglie delle vittime, riuniti in associazione, stanno portando avanti le loro battaglie nei tribunali perch non hanno avuto soddisfatte le richieste di risarcimento». l ISOLA DEL GIGLIO (GROSSETO). Altri due morti, e fanno cinque. A 48 ore dal naufragio, dalla pancia della «Costa Concordia» piegata a 90 gradi davanti all isola del Giglio, riemergono i primi due cadaveri, che si vanno ad aggiungere ai tre recuperati in acqua la sera di venerdì. Un bilancio destinato probabilmente a salire ancora, visto che i numeri ufficiali parlano di 17 dispersi. Il ritrovamento dei due corpi è avvenuto nel pomeriggio La perlustrazione delle zone della nave completamente sommerse, iniziata ieri, ha dato le risposte che si temevano: non tutti ce l hanno fatta a mettersi in salvo e qualcuno quanti ancora non si sa è rimasto intrappolato a 20 metri di profondità. Due sfortunati li hanno trovati i sub della Guardia Costiera. Stavano perlustrando la zona di poppa della murata di dritta: in quello che era il terzo ponte, nei pressi del punto di raccolta indicato con la lettera «A», c'erano i cadaveri di due uomini anziani. Entrambi avevano il giubbotto salvagente, segno inequivocabile che non hanno fatto in tempo a raggiungere le zone più sicure della nave, per mettersi in salvo. Identificarli è stato quasi facile: lo spagnolo Guiller mo Gual, 69 anni, aveva i documenti in tasca; Giovanni Masia, 86 anni, invece, aveva al collo una piastrina con le sue generalità. Giovanni era in crociera con la moglie Giuseppina. Il figlio Claudio, cassintegrato LE IDENTIFICAZIONI SAREBBERO 11 PASSEGGERI E SEI COMPONENTI DELL EQUIPAGGIO. MA ORA NON SI TROVANO ANCHE DUE SICILIANE E DUE AMERICANI Un continuo balletto di cifre negli elenchi di passeggeri rintracciati o «scomparsi» dell Ilva, aveva deciso di accompagnarli nel loro «primo» viaggio fuori dalla Sardegna dopo il viaggio di nozze. A casa son tornati lui, sua moglie e i suoi figli, una nipotina, Giuseppina. Giovanni no. Ed è molto probabile che non sia l u n i c o. Secondo il presidente della provincia di Grosseto e la «Costa», mancano all ap p e l l o 17 persone: 11 passeggeri e 6 membri di equipaggio. Se siano sfuggiti ai conteggi, come due giapponesi rintracciati ieri a Roma, è quello che tutti sperano, ma più passano le ore e più sono quelli che temono che siano intrappolati là sotto. Tra loro dovrebbe esserci William Arlotti e sua figlia di 5 anni, partiti da Rimini, due coppie di francesi, due americani, una peruviana. E due donne siciliane, Maria Grazia Trecanico e Luisa Virzì: risulterebbero conteggiate tra quelli salvati dopo il naufragio, ma di loro non c'è traccia. Ritrovarli, vivi o morti, è sempre più una corsa contro il tempo: mercoledì le condizioni del tempo peggioreranno e questo potrebbe creare problemi seri. Non solo, infatti, sarà più difficile muoversi attorno e dentro la nave, ma il mare mosso potrebbe spostare la «Concordia» e farla scivolare verso un punto di non ritorno. Al lavoro senza sosta l Unità di crisi allestita nella sala operativa della Protezione civile della Provincia di Grosseto, presieduta dal prefetto Giuseppe Linardi. L Uni - tà in un comunicato ha reso noto ieri sera l G R O S S E TO. Ore di ricerche e di affannosi calcoli per stabilire via via il numero esatto e i nomi dei presunti dispersi della Costa Concordia. Secondo l'elenco messo a punto da Costa Crociere, sono 17 le persone che mancano all appello: 11 passeggeri e 6 componenti l equipaggio. Ma qualcosa ancora non quadra: due croceriste siciliane, Lucia Virzì, 49 anni, dipendente comunale, e Maria Grazia Trecarico, 50 anni, risulterebbero censite a terra dopo il naufragio anche se di loro si sono perse la tracce. La prima scrematura era avvenuta nelle ore immediatamente successive il naufragio: erano le persone imbarcate sulla Concordia, secondo gli elenchi forniti all Unità di crisi, presieduta dal prefetto di Grosseto Giuseppe Linardi, dalla Costa Crociere. Sabato sera, alle 20, risultavano i naufraghi soccorsi e trasportati sulla costa, a Porto Santo Stefano, dall isola del Giglio. Quarantuno, dunque, le persone da rintracciare. «Ma è stato molto complicato spiegano fonti locali -, con questo ampio numero di persone, molte delle quali straniere e con nomi complicati da trascrivere, riuscire a mettere a punto un elenco completo». Si è lavorato, spiegano dall Unità di crisi, su liste provvisorie cercando di incrociare l elenco di nomi messi a disposizione dalla compagnia armatoriale con quelli delle persone identificate. Ma alcuni nomi, soprattutto quelli stranieri, potrebbero essere stati trascritti non correttamente, nella concitazione delle operazioni di accoglienza a Porto Santo Stefano. Inoltre, si fa rilevare, non c'era un unico punto, ben determinato, di identificazione e non tutte le persone sono state subito trasportate sulla costa dall Isola del Giglio come dimostra il caso dei 4 americani che si erano fermati sull'isola e rischiavano di essere computati tra i presunti dispersi. Dal numero 41 di ieri sera, il calcolo è stato modificato ieri a 17. In nottata, infatti, sono stati tratti in salvo dalla Concordia tre persone, una coppia di sposini coreani in viaggio di nozze, e il capo commissario di bordo Marrico Giampetroni. In mattinata, a Roma, sono stati rintracciati anche due giapponesi, un uomo ed una donna di 33 e 34 anni, che si sono presentati negli uffici del commissariato Viminale, nel centro di Roma. I due si sono rivolti alla polizia perchè, non avendo i documenti, non potevano alloggiare in un albergo a Termini, dove avevano chiesto una stanza. La coppia, probabilmente saltando le procedure di identificazione, era salita su un autobus di linea e aveva raggiunto Roma. Due i cadaveri recuperati ieri, quelli di due passeggeri, uno italiano e l altro spag n o l o. Mentre i passeggeri britannici sarebbero stati tutti messi in salvo, come ha comunicato il ministro degli esteri William Hague, mancano sicuramente all appello, oltre alle due turiste siciliane, anche due americani (120 quelli presenti sulla Concordia, secondo l'ambasciata americana, 118 quelli contattati). Tra i dispersi anche William Arlotti, 36 anni e la sua bambina di 5 anni. Padre e figlia erano in crociera insieme alla fidanzata dell uomo che, nelle scorse ore, ha fatto ritorno a casa, a Villa Verucchio, paese della Valmarecchia nell entroterra riminese. che le operazioni di ricerca «sarebbero proseguite per tutta la notte». Sull'isola, si spiega, «sono operativi insieme ai sommozzatori dei vigili del fuoco gruppi di Speleo sub del Cnsas e della Fias che utilizzano attrezzature avanzate per la ricerca mirata di dispersi, grazie anche al possesso della mappatura della nave». Proprio per i soccorritori, si spiega ancora, la Protezione civile ha allestito nella scuola elementare di Giglio Porto 20 posti letto messi a disposizione dalla parrocchia di Giglio Castello per accogliere il personale impiegato nelle operazioni di ricerca e soccorso. «Sempre nel cortile della scuola è stata allestita una tenda pneumatica a servizio del personale, per la distribuzione delle derrate alimentari ai soccorritori dei corpi specializzati». Riguardo ai problemi di rischio ambientale, si spiega che «prima del cambiamento delle condizioni meteo, previsto per giovedì, la Capitaneria di porto Livorno ha programmato di intervenire con un sistema di perimetrazione per prevenire il pericolo di eventuali sversamenti di carburante e altri inquinanti in mare. Sono già sul posto 3 rimorchiatori per iniziare le operazioni. La Capitaneria di porto ha inoltre informato di aver ordinato a Costa Crociere la messa in sicurezza e la rimozione della nave. La Compagnia ha fatto sapere che per questa operazione ha già incaricato un gruppo di imprese specializzate. AG O N I A La Costa Concordia piegata su se stessa dopo la collisione con lo scoglio Sparite dopo il censimento Il «giallo» di due siciliane PA L E R M O. Giallo sulla sorte di due donne siciliane che erano a bordo della nave Costa Concordia naufragata venerdì serà a largo dell isola del Giglio. Risultano censite, ovvero già in salvo ma di loro non si hanno più tracce. I loro familiari hanno così lanciato un appello per avere notizie dopo avere presentato una denuncia di scomparsa agli inquirenti. Potrebbero essere cadute in acqua Maria Grazia Tr e c a r i c o, 50 anni, originaria di Leonforte ma residente da anni a Priolo che era insieme a Luisa Virzì 49 anni, impiegata comunale a Enna, sposata e madre di tre figli. La signora Trecarico era partita con l amica e la figlia unica insieme al suo ragazzo per festeggiare il suo 50esimo compleanno.

3 k/yak+a6zsccwpwyzndnopp0tfc2vqkmnlf1zsoqlg0=. PRIMO PIANO 3 La signora scomparsa, Maria D Introno, era in vacanza con la famiglia per i 50 anni di matrimonio dei suoceri LA DIRETTA VIDEO E AGGIORNAMENTI. Con il tuo telefono cellulare vedi video e aggiornamenti sul disastro. Istruzioni a pagina 15 Nella lista dei dispersi una crocerista di Corato Il marito: l ho vista buttarsi con il salvagente in mare e non si trova più INTERVENTI IN MARE Due momenti delle operazioni di salvataggio dei passeggeri della «Costa Concordia»: in alto con l utilizzo dell elicottero e, qui a sinistra, con l intervento di una delle squadre di sommozzatori per gli interventi nei ponti sommersi della nave da crociera GIANPAOLO BALSAMO l C O R ATO. «Rimanete tranquilli, è un piccolo inconveniente all impianto elettrico della nave». E intanto la «Concordia» si adagiava su di un lato. Il racconto, drammatico e straziante, è dei componenti della famiglia Roselli di Corato, anche loro a bordo della nave e anche loro protagonisti di quel maledetto naufragio di venerdì sera. Di quel gruppo di coratini, però, non si hanno ancora notizie di Maria D Introno che, purtroppo, risulta nella lista dei croceristi dispersi. «Ho visto mia moglie buttarsi in acqua con il salvagente, poi non ho avuto più notizie. Trovatela, vi prego»: l appello del marito, Vin - cenzo Roselli di 40 anni è straz i a n t e. Maria, come detto, fa parte di quei croceristi che, nonostante siano ormai trascorse più di 48 ore dal tremendo boato e dal naufragio, mancano ancora all ap p e l l o. Lei, insieme al marito Vincenzo, si trovava sulla «Concordia» insieme ai suoceri (Martire Roselli di 74 anni e Lucia Perrone di 72) ed ai cognati Antonio Roselli di 32 anni e la moglie Luciana di 30. S A LVATAG G I O I passeggeri con i giubbotti durante l evacuazione Tutti di Corato e tutti su quella nave per festeggiare i 50 anni di matrimonio degli anziani suoceri. I figli avevano pensato bene di regalare ai genitori la crociera, per trascorrere insieme qualche giorno di svago. Maria D Introno ed il marito, già da tempo avevano lasciato Corato e la Puglia per trasferirsi in Piemonte, in un paese vicino Biella dove i fratelli Roselli lavorano come piastrellisti. «Conosco bene sia la famiglia Roselli sia la giovane Maria D In - trono», dice il sindaco di Corato, Luigi Perrone che, insieme a tutti i coratini, sta vivendo ore di apprensione e di grande attesa, seguendo tutte le notizie che rimbalzano sui vari organi di stampa. «Mi auguro che Maria possa essere ritrovata sana e salva nel più breve tempo possibile e che suo marito e i suoi familiari possano tornare ad abbracciarla presto». Che cosa sia accaduto a Maria nessuno lo sa. La nave della «Costa Crociere» ha cominciato a imbarcare acqua intorno alle di venerdì all'altezza dell'isola del Giglio, dopo aver urtato uno scoglio quando era al largo delle coste t o s c a n e. «Trovate mia moglie», continua a ripetere il marito Vincenzo. Sentiamo la sua voce mentre parliamo al telefono con fratello che ci aggiorna sulle ricerche. In Toscana ieri sono arrivati anche i familiari di Anna (la madre, la sorella ed il cognato) che hanno raggiunto il marito di Anna ed i suoi parenti, fortunatamente sopravvissuti al naufragio. Ieri sera si trovavano tutti in un albergo di Orbetello, vicino Grosseto, in attesa di notizie. In attesa di conoscere che fine abbia fatto la sfortunata 30enne coratina. Venerdì sera, apprendiamo, i coratini riuscirono ad indossare i giubbotti salvagenti e a buttarsi in mare, nelle scialuppe. «Maria aveva la fobia del mare», ci dicono alcuni amici. «Non so come possa aver fatto a buttarsi in mare». A Corato si spera, si prega e nessuno vuole pensare al peggio. Ma, intanto, le ore dell attesa diventano sempre più pesanti ed estenuanti. TRENTENNE, DIPLOMATO COME BASSISTA AL CONSERVATORIO, A BORDO SUONAVA CON UNO DEI GRUPPI DELL ANIMAZIONE Manca ancora all appello un musicista di Alberobello DOMENICO GILIBERTI l ALBEROBELLO (BARI). Sono ore di angoscia quelle che l intera comunità della capitale dei trulli sta vivendo in questi giorni. Tutti seguono ora per ora l evolversi delle ricerche dei dispersi della Costa Concordia, naufragata la sera di venerdì scorso sulla scogliera dell isola del Giglio. POTENZA IL PRESIDENTE LUCANO DI ASSOTURISMO RASSICURA: MA DOPO QUESTA TRAGEDIA LE CROCIERE SARANNO PIÙ SICURE Avventura finita, i lucani già tornati a casa La Costa Crociere per questioni di privacy si rifiuta però di fornire i loro nominativi Fra i dispersi, infatti, risulta anche Giuseppe Girolamo (nella foto qui accanto), un trentenne alberobellese che da qualche giorno era riuscito ad entrare nello staff della nave come musicista. Entrare nel mondo della musica è stata da sempre la sua grande passione. Diplomatosi come bassista al conservatorio, continuava a coltivare questa sua passione organizzando serate con un gruppo di amici presso pub o discoteche della zona. Agli inizi del mese di dicembre la svolta. Tramite internet inoltra domanda presso una agenzia specializzata e finalmente riceve una risposta positiva che lo porterà ad imbarcarsi sulla Concordia come batterista in uno dei gruppi di animazione della nave. Per Giuseppe era il momento tanto atteso. Insomma si trattava di dare una svolta alla vita, per giunta continuando a dedicarsi alla musica. Ecco perché si trovava su quella nave, accompagnato soltanto da un fardello carico di speranza e nel cuore tanto desiderio di sfondare nel lavoro grazie alla passione per la musica. Il resto è cronaca, di quella che non si vorrebbe mai sentire, ma che purtroppo rattrista tutti coloro che ne restano coinvolti. La speranza dei famigliari, dei suoi amici, dei concittadini è quella che si risolva tutto con il suo ritrovamento. Ma le ore continuano a passare inesorabilmente e purtroppo dalle affannose ricerche nessuna notizia: Giuseppe Girolamo resta incluso ufficialmente nella lista dei 17 dispersi. l P OT E N Z A. Tra i passeggeri della crociera del terrore c erano anche cinque lucani, sulle cui generalità l unità di crisi, allestita nella prefettura di Grosseto, mantiene il più stretto riserbo. Una questione di privacy. Non è chiaro se si tratta di cittadini nati e residenti in Basilicata oppure di lucani emigrati. L unica certezza - considerando che non sono pervenute segnalazioni di dispersi o feriti alle prefetture di Potenza e Matera - è che stanno tutti bene e si trovano già nelle rispettive case dopo aver vissuto in prima persona un vero e proprio incubo. Sarebbe stato importante raccogliere una loro testimonianza diretta dell accaduto, ma la stessa Costa Crociere si è sempre rifiutata di fornire i loro nomi. Non solo. Non ha voluto neppure chiarire se i lucani avevano prenotato presso agenzie viaggi della Basilicata o fuori regione. Un «mistero» solo in parte svelato da Rosa Pafundi, presidente di Assoviaggi-Assoturismo (Confesercenti di Potenza). L as - sociazione ha avviato fin da sabato scorso una capillare ricerca tra le agenzie viaggio operanti in Basilicata per una verifica sulla vendita di pacchetti di crociera Costa, oltre ad aver preso contatti, attraverso Assoviaggi nazionale, con la direzione di Costa Crociere. Fino ad ora nessun riscontro, a parte l in - discrezione secondo cui almeno due dei cinque lucani avrebbero prenotato il viaggio attraverso internet. «Siamo in contatto telefonico costante dice Pafundi per saperne di più in modo da accertare ogni possibilità e poter prestare la massima assistenza ad eventuali passeggeri lucani. La difficoltà deriva sia dall assoluto riserbo imposto dalla Costa Crociere perché ci sono ancora alcune decine di dispersi e sia dalla possibilità di prenotazione ed acquisto della crociera direttamente via Internet e quindi non attraverso il canale delle agenzie di viaggio. Inoltre non è escluso che qualche passeggero sia nato in Basilicata ma residente altrove. Comunque riferisce Pafundi le offerte vantaggiose, dovute alla bassa stagione, relative alla crociera della Concordia hanno visto un buon numero di clienti in agenzie chiedere informazioni che, almeno per quello che riguarda la rete associata ad Assoviaggi, non si è trasformata in acquisto». La vicenda rischia di riverberarsi sulle prenotazioni future e sul rapporto tra i lucani e la crociera, una delle forme di vacanza più gettonate soprattutto dalle coppie in viaggio di nozze. Lo conferma Piero Scutari, presidente lucano di Assoturismo: «Sì, il rischio c è, ma proprio sulla scia di questa tragedia le crociere saranno più sicure. La stessa Costa farà di tutto perché non accadano più cose del genere». [ma.bra.] 13 GENNAIO La nave prima del «tracollo» totale

4 k/yak+a6zsccwpwyzndnopp0tfc2vqkm9yzb/p6xxu4=. 4 PRIMO PIANO IL NAUFRAGIO LA VOCE DEI SOPRAVVISSUTI Dopo aver aiutato altri passeggeri a salire sulle scialuppe è scivolato gravemente: non poteva più risalire sul ponte Con la gamba fratturata in tanti gli devono la vita Il commissario «eroe» recuperato con l elicottero: 36 ore di incubo l G R O S S E TO. Le polemiche e le accuse dei naufraghi per «il caos» e i ritardi dei soccorsi a bordo della Costa Concordia, non sembrano proprio riguardare Marrico Giampietroni, il capo commissario di bordo salvato dopo 36 ore dai vigili del fuoco. Per molti già un «eroe» della tragedia di due giorni fa, lui nel ristorante del ponte 3 della nave, dove lo hanno trovato i soccorritori, c'era tornato per verificare che tutti fossero usciti dalle cabine, dopo aver aiutato altri passeggeri a salire sulle scialuppe, e aver dato ordini agli altri membri dell equipaggio. Lì ha rischiato di morire: non poteva risalire sul ponte. È scivolato, si è rotto una gamba, ma nonostante l incubo» ha «sempre sperato nella salvezza», come ha detto all ar - rivo all ospedale di Grosseto. Giampietroni, 56 anni, di Ameglia (La Spezia), è riuscito a rimanere vigile, ad ascoltare quanto succedeva intorno, a richiamare l attenzione dei vigili del fuoco quando li ha sentiti vicini nonostante per un giorno e due notti fosse rimasto al buio e al freddo. Le immagini della barella issata con il verricello a bordo di un elicottero hanno fatto il giro del mondo. Al suo arrivo a Grosseto è stato subito visitato dai medici che lo hanno ricoverato, a scopo precauzionale, in rianimazione: ha una sindrome da schiacciamento, una frattura scomposta e uno stato di ipotermia, ma non è in pericolo. Lo ha sicuramente aiutato l esperienza maturata a bordo delle navi della Costa dove, ha spiegato la mamma, Giovanna Lazzerini, 78 anni, raggiunta al telefono dall emittente locale ligure Primocanale, appena appresa la notizia del suo ritrovamento, «Marrico è entrato alla Costa a 18 anni subito dopo il diploma. È stato macchinista poi è diventato 'hotel director' con la qualifica di capo commissario». Una vita sulle navi della Costa, in mezzo a gente che vuole pensare solo divertirsi, che per una settimana non vuole problemi e che venerdì sera, improvvisamente, si è trovata a vivere gli incubi visti fino ad allora solo al cinema o in tv. La mamma lo ha sentito solo per pochi minuti «mi ha detto che ha un po male alla gamba, ma che sta bene. Parlargli è stato come rinascere. Se mi avessero detto che era morto, morivo anch io». Ed è l anziana donna a spiegare cosa ha fatto il figlio, consapevole di rischiare la propria vita, confermando i racconti di molti passeggeri: «mi ha detto di avere aiutato molte persone a salire sulle scialuppe di salvataggio. Era mezzanotte. Poi è andato a cercare nelle cabine se era rimasto qualcuno. Ma è scivolato e si è rotto una gamba, rimanendo bloccato». Giampietroni dovrà essere sottoposto a un intervento chirurgico Monito del ministro Clini «Stop a maxi-navi in aree sensibili» Stop ai giganti turistici del mare nelle aree particolarmente sensibili delle nostre coste. Ed è polemica sulle rotte sotto costa delle maxi-navi da crociera. Il ministro dell Ambiente, Corrado Clini, interviene dopo il naufragio della nave Costa Crociere, Concordia, all Isola del Giglio in Toscana. Area di parco nazionale e Santuario dei Cetacei. E proprio l Arcipela - go Toscano è tra le aree più a rischio in Italia insieme alla Laguna di Venezia. «Basta con la gestione di queste navi che vengono usate come se fossero dei vaporetti», ha detto Clini. «Questo ha sottolineato il ministro non è turismo sostenibile ma è turismo pericoloso. Dobbiamo intervenire rapidamente e con decisione per evitare che queste grandi navi arrivino vicino ad aree ambientalmente sensibili». Il ministro porta avanti una battaglia nella Laguna di Venezia per la quale ha rilanciato una proposta (datata 2004) di un terminal off-shore da realizzare fuori della laguna dove far approdare le navi passeggeri lunghe centinaia di metri e alte come palazzi. In Laguna con le crociere transitano 1,6 milioni di passeggeri l anno, ed è il quarto scalo a livello europeo per transiti e il primo 'homeport' (imbarco-sbarco). In campo scendono gli ambientalisti che lanciano l allarme. Da parte degli armatori «le regole ci sono, basta rispettarle», ha detto la compagnia di navigazione Grimaldi Lines. S A LVATAG G I O Marrico Giampietroni, il capo commissario di bordo salvato dopo 36 ore dai vigili del fuoco. Accanto, l azione di salvataggio, con la barella issata con il verricello a bordo di un elicottero TESTIMONIANZA HANNO RESISTITO AL FREDDO E SENZA CIBO NELLA LORO CABINA. «TORNEREMO IN ITALIA PER UN ALTRO VIAGGIO» Salvi due coreani in viaggio di nozze «Nessun allarme, poi è calato il buio» l ROMA. Insieme al Commissario di bordo, sono i veri «miracolati» della crociera maledetta. Sono stati estratti vivi dalla Costa Concordia dopo circa 24 ore dall incidente. Hye Jim Jeong e Kideok Han, i due sposini coreani superstiti del naufragio del Giglio, hanno passato quelle ore di terrore, al freddo e senza cibo, con la speranza che qualcuno si accorgesse di loro in quell'angusto corridoio davanti alla loro cabina. Solo la scorsa notte, al terzo tentativo, i soccorritori sono riusciti a raggiungerli e a portarli in salvo. Ora, ad otto giorni dalle nozze, sono tornati a Roma, la città che avevano visitato qualche giorno prima della partenza. Questa volta sono ospiti dell am - basciata coreana in un lussuoso hotel dei Parioli. Il telo termico lo hanno lasciato a Grosseto ed ora sulle spalle hanno due caldi giubbotti, ai piedi scarpe da ginnastica e indosso una tuta. «La sera dell incidente ci eravamo appena addormentati dopo aver cenato raccontano i due ragazzi di 29 anni -. Poi ad un certo punto abbiamo avuto la sensazione che qualcosa non andava. Una persona è entrata nella nostra cabina dicendoci qualcosa in italiano. Tutte le cose cominciavano a cadere a terra e ad un tratto ci siamo ritrovati con i piedi in aria». «Non abbiamo sentito alcun allarme cerca di ricordare Kideok -, all improvviso si sono spente tutte le luci. Abbiamo avuto molta paura. Vivevamo con la speranza che qualcuno ci trovasse, ma anche con la consapevolezza di avere accanto la persona amata». I due ragazzi, che a Seul lavorano come insegnanti di chimica e fisica, raccontano di aver passato il tempo cercando una via d uscita da una parte all altra del corridoio, facendosi luce con il flash della macchinetta fotografica. «Volevamo tornare in cabina per prendere i vestiti dicono -, stavamo morendo di fame e freddo. Purtroppo però non riuscivamo, la nave era troppo inclinata. Abbiamo cercato anche di raggiungere i piani superiori ma c'era il rischio di cadere nel vuoto». «La fortuna sottolinea Hye Jim è stata che la nostra cabina non si trovava nella parte sommersa della nave, ma in quella fuori dall ac - qua». Fuori dall ho - tel, i due sposini continuano a rispondere alle domande sempre SPOSI La coppia di coreani con il sorriso sulle labbra. Ma l espressione cambia di colpo quando lui mostra ai giornalisti le foto dell interno della nave: i corridoi, il pavimento, le pareti illuminate solo dal flash. Ora nei loro programmi c'è un secondo viaggio di nozze, magari insieme al figlio che hanno in cantiere: Faremo una nuova luna di miele ma non in crociera. Torneremo in Italia assicura lei - i vostri vigili del fuoco sono troppo belli».

5 k/yak+a6zsccwpwyzndnogadvtlz3+8zkml2q0f8gxe=. PRIMO PIANO 5 Tende e tovaglie «volano» nell acqua come fantasmi, assieme a bicchieri, posate, mobili, sedie, stoviglie Crociere, ieri lusso a buon prezzo, oggi nient altro che un ammasso di rottami in cui cercare altri cadaveri N AU F R AG I O Nelle due foto, e in quella centrale, alcuni particolari della nave «Concordia»: le speranze di ritrovare qualcuno in vita si affievoliscono sempre più Nel ventre del gigante alla ricerca dei dispersi Il dolore dei sommozzatori: solo silenzio, nessun segno di vita IL CASO LO SKIPPER DI «AZZURRA»: GLI SCOGLI SONO LÌ DA SECOLI Ricci: un errore da principiante l ISOLA DEL GIGLIO. Nella pancia scura della Concordia, a quasi venti metri di profondità, le sedie sono al posto dei lampadari e i materassi galleggiano assieme ai vestiti eleganti e mai indossati, che ora imputridiscono in fondo al mare. Benvenuti in quel che non si vede, in quel che resta del gigante della Costa Crociere, ieri lusso a buon prezzo oggi nient'altro che un ammasso di rottami in cui cercare cadaveri. Il viaggio nei ponti sommersi all inter no della nave naufragata venerdì sera all Isola del Giglio inizia laddove è finito il suo sogno di grandezza: il gommone dei sommozzatori si ferma proprio sotto la gigantesca scritta «Costa Condordia» che svettava sul tetto della nave, proprio davanti alla ciminiera, e oggi è perpendicolare alla superficie del mare, nel lato più vicino all isola. I sub della Guardia Costiera rompono una delle vetrate panoramiche della terrazza ed entrano nel regno del silenzio. «Scendere laggiù vuol dire lavorare in condizioni estreme raccontano dopo u n ora d immersione il buio e la visibilità ridotta al minimo è soltanto il primo dei pro- blemi con cui ti trovi a confrontarsi. E non c'è nessuno a cui chiedere: sei solo». L altro, problema, è il rovesciamento della realtà. Quello che stava sopra nel mondo reale, qui sta sotto. Quello che era sul pavimento, ora è sul muro. «Si chiama perdita d orientamento dicono i sub è impossibile non incapparci e per questo bisogna stare molto attenti a come ci si muove, cercando sempre dei punti di riferimento». Difficile, quando si entra nel salone ristorante, che la megalomania dei costruttori di queste corazzate del divertimento ha frazionato su tre ponti, lasciando al centro un enorme buco. Quel che non era ancorato al pavimento, galleggia. O è finito in fondo al mare, che in questo caso è la murata di dritta della nave, se si è staccato. «Stavo nuotando e a mezzo metro da me è passato un tavolo: le cerniere che lo tenevano inchiodato al pavimento hanno ceduto. Sono stato fortunato» sorride il sommozzatore, come se non avesse rischiato la vita. Non c'è più nulla di naturale, laggiù: le tende e le tovaglie «volano» nell ac - qua come fantasmi, assieme a bicchieri, posate, mobili, sedie, stoviglie, qualche oggetto personale lasciato lì nella fretta della fuga. Nel ventre della nave, non c'è rumore. E invece servirebbero: vorrebbe dire che qualcuno sepolto a 20 metri di profondità lotta disperatamente contro la morte per poter riemergere e tornare a guardare il sole. «No dicono sconsolati i sub non abbiamo sentito nulla». Nulla nel salone e nulla nelle cabine. Percorrere i corridoi è come scendere in un pozzo nero e chissà se questi ragazzi ricordano il povero Alfredino cui toccò la sorte più dura: morire di paura. Perchè quei corridoi stretti e neri sono come il pozzo di Vermicino, un incubo senza fine. Ma tu non ci sei cascato per sbaglio: ti ci sei infilato per lavoro, perchè speri di trovare la luce. Di salvare una vita, anche solo una. Bisogna controllare cabina per cabina e non è semplice visto che in qualche caso i mobili sono finiti proprio davanti alla porta. In un ora i sub ne hanno viste sette, sommerse ce ne sono centinaia: all interno nuotano i materassi e le valige, qualche documento e gli abiti portati per una vacanza divenuta tragedia. l ROMA. «Un principiante lì non ci va. E' quasi un assurdo», gli scogli «sono lì da secoli». E poi «c'e questa corsa a chi porta più passeggeri, ma quando c'è un incidente in mare è difficile gestire il momento tragico». A parlare è Cino Ricci, classe '34, skipper della gloriosa imbarcazione italiana Azzurra, e grande esperienza di mare. Il tragico naufragio del Costa Crociere Concordia a pochi metri dalla costa dell Isola del Giglio, in Toscana, «è un evento possibile dice perchè in mare qualsiasi cosa può generare un disastro». Lo skipper punta quindi il dito sui giganti che solcano il mare e li chiama «paesi galleggianti». «Fare navi con una capienza enorme è un errore. Per me questa corsa a riempire le navi di moltissima gente non va», dice. Tanti gli interrogativi. «Non giudico il comandante, occorre attendere le risposte delle inchieste ma le domande sono tante. Navigava con gli strumenti, o con il timoniere che teneva la ruota, o la nave è teleguidata. Perchè è andato lì? Le rotte delle navi sono scritte». Poi il viaggio di notte: «La partenza notturna non ha dato il modo di far dare e recepire le istruzioni. SKIPPER Cino Ricci Deve essere chiaro come comportarsi e dove ci si deve radunare. Di giorno spiega Cino Ricci c'è tutto il tempo perchè i passeggeri possano scoprire la nave. È come se su un aereo si dessero le istruzioni dopo sette ore di volo, in caso di incidente neanche si saprebbe allacciare la cintura di sicurezza!». Nel caso della Concordia il mare calmo e la vicinanza alle rocce hanno aiutato. Quindi il messaggio di abbandono della nave. «Ho letto molto dettagliatamente l affondamento dell An - drea Doria ed è sempre difficile dare giudizi e dire cosa sia successo realmente in plancia. In quel caso, a differenza del Concordia, il comandante non diede il segnale di abbandono nave per non creare panico. L'abbandono nave dice Ricci crea maggiore panico perchè la gente si butta in mare».

6 k/yak+a6zsccwpwyzndnogadvtlz3+8zxkckvhergei= 6 PRIMO PIANO IL NAUFRAGIO FRA INCREDULITÀ E TIMORI Il ministro dell Ambiente Clini: «È necessario evitare che il combustibile finisca in mare» Scatta l allarme ambientale per tonnellate di gasolio Se la nave scivolasse in profondità i serbatoi potrebbero rompersi IL CAPPELLANO DI BORDO «Troppo facile accusare l equipaggio» IL GIGANTE DEL MARE La Costa Concordia l ISOLA DEL GIGLIO (GROSSETO). A vederla così, poggiata su un fianco, sembra che da un momento all altro si sdraierà. Il salotto del mare, la nave Costa Concordia naufragata la sera di venerdì di fronte le acque dell Isola del Giglio, è diventata un rischio anche per la salvaguardia dell am - biente e per le acque del Parco nazionale che la ospita in questa tragica circostanza. Nella sua pancia sono stipate circa tonnellate di olio combustibile sorvegliate a vista dalla nostra «Protezione civile del mare», i mezzi e gli uomini del ministero dell Ambiente per l anti-inquinamento marino (nell ambito del progetto Castalia). Si teme che la nave possa, per il mare grosso, scivolare in profondità: i serbatoi del combustibile potrebbero rompersi. Ma adesso per almeno 24 ore soccorsi e operazioni di salvataggio si concentreranno sul recupero di vite umane. Soltanto dopo, e quando sarà il momento, inizierà la corsa per recuperare il combustibile dal serbatoio. Il responsabile anti-inquinamento marino del ministero, Lorenzo Barone, ha anche «ribadito» l intenzione di mantenere questo «presidio con il maggior numero di mezzi possibili», non dimenticando che «ci troviamo all inter no di un area protetta». Per il ministro dell Ambiente Corrado Clini è necessario «evitare» che il combustibile finisca in mare. La nave ferita e affondata della Costa è lunga 280 metri per 65 di larghezza, ed almeno 80 di pescaggio. Gli uomini dei soccorsi a sentirli raccontare hanno trovato tutto capovolto. Lì dentro si cammina nel vuoto con le porte che si sono trasformate in pavimento. Un gigante del mare abbattuto dal piccolo Golia delle terre emerse, uno scoglio. Tra le ipotesi, che si prendono in considerazione tra i tecnici c'è anche quella di farne uno «spezzatino»: imbragarla con delle catene rotanti in grado di segarla in quattro e poi portarla via un pezzo per volta. Sul versante del rischio inquinamento, che potrebbe effettivamente esserci se le condizioni meteorologiche peggiorassero, invece, dopo la diffida della Guardia costiera all armatore affinchè vengano al più presto rimosse le tonnellate di carburante presenti nei serbatoi senza compromettere la stabilità della nave, gli esperti dei quattro battelli (Tirreno, Tito, Ievoleco, Eco-Giglio) del ministero dell Ambiente ipotizzando un loro intervento, che al momento non è preso in considerazione assicurano tempi brevi. Operazioni che verrebbero svolte, per esempio, in 4 ore per circoscrivere l a re a con le panne di contenimento (oltre metri subito disponibili) per delimitare l olio combustibile, la stesura di quelle di assorbimento, e in 24 ore per la pulitura (grazie all aspirazione con lo skimmer). L esperto anti-inquinamento marino del ministero ha ribadito che i mezzi sono «in stand-by» ma «pronti a intervenire». Un lavoro di nervi che tiene sotto pressione uomini e mezzi i quali ha ricordato Clini devono fare i conti anche con la mancanza di risorse: «I tagli della legge di stabilità del 2010 fanno sì che siamo oggi a un impegno più di volontariato che a strutture ordinarie». E per questo che serve, mai come in questo momento, un «piano urgente». In questo momento però «dobbiamo evitare che esca» carburante in mare», un problema «serio in una zona di parco naturale molto pregiato». Infine il ministro da Livorno, nelle prossime ore per un vertice in Prefettura, ha deciso di mettere all o rd i n e del giorno l emergenza ambientale nelle acque dell Isola del Giglio, gli interventi da compiere. L ANSIA La vicinanza della nave alle abitazioni dell isola del Giglio: è ben visibile quanto alto sia il rischio cui sono esposti gli abitanti per un eventuale sversamento del gasolio in mare La tragedia SAVONA Genova passeggeri + equipaggio LIGURIA LA ROTTA - Civitavecchia-Savona 70 metri lo squarcio sulla fiancata sinistra 80 gradi l'inclinazione sulla fiancata destra LA CROCIERA "Profumo d'agrumi" (8 giorni e 7 notti) Civitavecchia, Savona, Marsiglia, Barcellona, Palma di Maiorca, Cagliari, Palermo, Civitavecchia NOVEMBRE 2008, IL PRECEDENTE Porto di Palermo: durante le manovre di ormeggio la Concordia, a causa di una forte raffica di vento, urta contro un bacino galleggiante e si squarcia tra la prua e la fiancata destra. Nessun ferito Livorno Isola d'elba Mar Tirreno L'IMPATTO - venerdì ore 21,30 La Costa Concordia impatta gli scogli "le Scole" a circa 500 metri dal porto. Dopo l'urto la nave tenta di entrare in rada ISOLA DEL GIGLIO TOSCANA Grosseto Giglio Porto Rotta prevista Rotta effettuata LAZIO CIVITAVECCHIA ROMA ANSA-CENTIMETRI l ROMA. Troppo facile accusare gli uomini che erano a bordo, il «disordine non è stato creato dall equipaggio, ma dal panico». È il racconto del cappellano di bordo della Costa Concordia, don Raffaele Malena, che a Radio Vaticana ha raccontato quello che è successo a bordo dopo l'urto della nave con gli scogli. «Quei momenti sono momenti di panico... Forse non hanno dato subito l allarme, l abbandono nave... Cercavano u n altra cosa, quando si è verificato il fatto, lo squarcio alla nave: erano, infatti, andati a vedere in sala macchina se potevano risolvere il black out... Ma è stato troppo tardi, perché in meno di 20 minuti la sala macchina era invasa dall ac - qua: non c'è stato niente da fare. Il comandante ha cercato di arrivare con la nave sottoriva, vicino al porto: ma la nave ha incominciato ad inclinarsi a metri dal porto, non più lontano». Sull'equipaggio don Malena non ha dubbi: «E' troppo facile dire impreparazione": il disordine non è stato creato dall equipaggio, l ha creato il panico, l ha creato la paura tra i passeggeri. Il panico fa quello che fa. Per carità di Dio, lì, in quei momenti, si vede la propria vita in pericolo. L'equipaggio si è prodigato, non è vero che era passivo. Ma io, quando ho capito che c'era stato uno squarcio di metri, ho detto a Gesù: Pensaci Tu!». Don Raffaele ha anche raccontato quale è stato il suo ruolo con i passeggeri in quei momenti: «Il cappellano dove è chiamato deve correre. Li ho incoraggiati. C'erano tanti bambini, una bambina me la sono presa in braccio, ho chiamato la mamma e ho detto di mandarla subito nella scialuppa e la mamma l'hanno fatta evacuare per prima. Sono momenti di panico e di paura per i passeggeri». Il cappellano ha poi ringraziato «molto il parroco del Giglio, che ha aperto subito la chiesa. Questa è un isola di mille e 200 persone in estate e 700 in inverno. Tutti volevano dare un mano: hanno aperto gli alberghi, ci hanno dato da mangiare, ci hanno dato coperte». LA CONFERMA I DOCUMENTI DEVONO PER LEGGE ESSERE SULLE NAVI. LA ROTTA DI SICUREZZA PASSA A CIRCA 5 MIGLIA DALL ISOLA DEL GIGLIO Lo scoglio della tragedia è segnato sulle carte nautiche ufficiali di bordo NICOLÒ CARNIMEO l Lo scoglio nell isola del Giglio in località «Le scole» dove ad una velocità di circa 20 nodi ha urtato la «Costa Concordia» è segnato sulle carte nautiche ufficiali del nostro Istituto Idrografico della Marina che devono per legge essere a bordo di tutte le navi mercantili, in particolare quella che abbiamo consultato è la 5D «Dal Canale di Piombino al promontorio Argentario e scoglio Africa» (scala 1/100mila). E ciò contrariamente a quanto affermato dal comandante Francesco Schettino alla vigilia del sinistro. Con l ausilio delle squadrette nautiche abbiamo tracciato la rotta di sicurezza che partendo da Civitavecchia passa al largo del Giglio, quella che ogni comandante di buon senso avrebbe dovuto seguire con più di quattromila persone a bordo, questa passa a circa 5 miglia dall isola su fondali assolutamente sicuri e batimetriche (le linee che uniscono le medesime profondità marine) che superano i 150 metri. La nave da crociera si trovava, invece, dove non avrebbe mai dovuto essere e cioè molto vicina alla costa nei pressi del porto, qui in verità ci si può anche avvicinare perché la profondità si mantiene alta raggiungendo i 98 metri, ma la carta nautica segna espressamente la rotta che bisogna obbligatoriamente seguire per farlo in sicurezza. Se per imprudenza, negligenza o imperizia questa rotta non viene seguita è molto facile finire su un piccolo gruppo di scogli tra i quali uno affiorante che rimane poco a Nord. Il problema è che ormai anche gli equipaggi più esperti si fidano molto della strumentazione e delle carte elettroniche e consultano sempre più raramente i portolani e le carte nautiche tradizionali dove nel tracciare la rotta con la matita ci si accorge immediatamente se si traguarda un ostacolo, specialmente uno scoglio affiorante o una secca, che è un improvviso innalzamento della profondità. Vi era poi, a nostro avviso, la consapevolezza di avvicinarsi alla costa perché a bordo di questa tipologia di navi da crociera ci sono ben due radar con il sistema Arpa che se correttamente impostati segnalano l approssimarsi degli scogli e lo «sforamento» della distanza di sicurezza con un allarme del quale è impossibile non tenere c o n t o. Quanto probabilmente è successo è che la nave come spesso avviene per alcune località di mare che hanno alti fondali nelle vicinanze il barese Pasquale Trizio esperto di marineria è stato testimone della stessa manovra a Meta di Sorrento e nella nostra Polignano si è avvicinata troppo alla costa per realizzare una specie di operazione di marketing e poi con un «eccesso di confidenza» visto che la stessa manovra era stata ripetuta in quel tratto di mare chissà quante volte non sono state verificate le insidie dei fondali pur abbondantemente segnalate.

7 k/yak+a6zsccwpwyzndnogadvtlz3+8zvr1r6nlniw4=. PRIMO PIANO 7 I primi soccorritori della Guardia costiera avrebbero invitato il comandante a risalire sulla nave ricordandogli i suoi compiti Tra l'allarme per una falla dato alle 21,45 e la prima comunicazione alle autorità marittime sarebbe trascorsa un ora I riflettori sono puntati sulla «scatola nera» Dalla Concordia non sarebbe mai partito il «may day» l PORTO SANTO STEFANO (GROSSETO). C'è tutto nella scatola nera della Costa Concordia, l inchiesta sul naufragio all isola del Giglio parte da qui. Rotta seguita; comandi impartiti dal comandante dopo l impatto con gli scogli; comunicazioni con la Capitaneria di porto e con i soccorritori: la scatola nera ha già cominciato a parlare su tutto questo. Entro un giorno avrà svelato la sua verità tecnica, oggettiva, agli specialisti della Guardia costiera, che svolgono le indagini insieme ai Carabinieri sotto il coordinamento della procura di Grosseto, e che stanno elaborando una relazione determinante per il proseguimento dell inchiesta. E' un attività di riscontro febbrile e complessa, basata su precisi calcoli matematici che secondo il procuratore capo di Grosseto, Francesco Verusio, starebbe già determinando che tra l'allarme per una falla dato alle 21,45 e la prima comunicazione alle autorità marittime dell incidente sarebbe trascorsa circa un ora. Il secondo orario corrisponderebbe alle MARCHIO «INFAMIA» PENDE SU CO- M A N DA N T E -Più che le sue parole, quelle del suo difensore o quelle di altri membri dell equi - paggio, dopo le accuse dei passeggeri, saranno le «scatole nere» a dare le prime risposte certe sul comportamento del comandante della Costa Concordia Francesco Schettino, arrestato sabato sera. Di certo, come ha detto il procuratore Francesco Verusio, «poco dopo la mezzanotte, mentre erano ancora in corso le IL RADAR DELLA CONCORDIA Sotto accusa operazioni di salvataggio, lui era già sugli scogli dell Isola del Giglio», mentre alcuni dei suoi uomini, e primo tra questi Marrico Giampetroni, il capo commissario di bordo recuperato ieri dopo 36 ore, rischiavano la vita per salvare i passeggeri. Anche i primi soccorritori della Guardia costiera avrebbero invitato Schettino a risalire sulla nave ricordandogli i compiti di coordinamento affidati a lui per l eva c u a z i o n e. «Una vera infamia» ricordano gli uomini di mare per il comandante di una nave, un marchio che fa passare in secondo piano la manovra di avvicinamento alle coste, «che ha permesso di salvare tante persone», che il suo avvocato Giulio Leporatti aveva sottolineato. Oltretutto dalla Concordia non sarebbe mai partito il «may day». L allarme, tra l altro, sarebbe partito dai Carabinieri di Prato ai quali aveva telefonato la figlia di una passeggera informata di quanto stava succedendo a bordo mentre dalla nave veniva detto che si trattava solo di «un guasto tecnico». Solo tra le 22,42 e le 22,43, ha detto Verusio, sarebbe partito l al - larme dalla Concordia. E Schettino, oltre al pericolo di fuga e possibile inquinamento delle prove, le accuse che lo hanno portato in carcere, potrebbe dover rispondere anche della manovra di avvicinamento all isola del Giglio che avrebbe fatto, impattando negli scogli, per rispettare la prassi marinara dell «inchino» che consiste nel far passare una nave vicino un porto e salutare con la sirena le persone a terra. «Inchino» che, almeno nell agosto scorso la stessa Concordia aveva già fatto, «in sicurezza». Un fatto confermato da uno scambio di messaggi tra il sindaco del Giglio, Sergio Ortelli, che assicura «non è una prassi», e l allora comandante Massimo Calisto Garbarino che nella risposta al primo cittadino che lo ringraziava dello «spettacolo» non nasconde la speranza «che possa diventare una tradizione». E ieri in serata anche Costa Crociere ha preso le distanze da Schettino parlando esplicitamente di «errori di giudizio» da parte del comandante. Il napoletano travolto dalle polemiche Abbandono della nave: la più infamante e grave delle accuse per il comandante IL COMANDANTE Francesco Schettino, in carcere a Grosseto Tra le accuse rivolte al comandante Francesco Schettino la più infamante e grave per un ufficiale della marina mercantile quella di abbandono della nave, non si tratta solo di rispettare un codice romantico o una antichissima consuetudine marinaresca, perché vi è una espressa previsione legislativa nel nostro Codice della navigazione. Al secondo comma dell artico - lo 303 si legge: «Il comandante deve abbandonare la nave per ultimo, provvedendo in quanto possibile a salvare le carte e i libri di bordo e gli oggetti di valore affidati alla sua custodia». La pena, in caso di inosservanza, si trova nell articolo 1097 che punisce il comandante con la reclusione sino a due anni, ma se come nel caso in questione la nave è adibita al trasporto passeggeri e dal sinistro deriva l affondamento la pena può essere aumentata sino a dodici anni. La stessa pena è prevista anche per qualunque componente della nave che senza il consenso del comandante abbandoni la nave in pericolo. La nave secondo il codice non può essere lasciata se non dopo l esperimento di tutti i mezzi suggeriti dall arte nautica. Il comandante Schettino è accusato anche di omicidio colposo plurimo e disastro, queste previsioni si trovano nel nostro codice penale, ma in questo caso il codice della navigazione che è materia speciale, ovvero prevale ed integra il diritto comune, prevede alcune aggravanti e aumenta le pene sino a un terzo. [nic. carn.]

8 k/yak+a6zsccwpwyzndnoldqy60s+xvwsppyq+mqiw8= 8 PRIMO PIANO L AZIONE DEL GOVERNO SI APRE UNA SETTIMANA DECISIVA Merkel: ho fiducia nell Italia riuscirà a convincere i mercati UNA NUOVA APERTURA DI CREDITO DALLA GERMANIA G OV E R N O Da sinistra: il coordinatore del Pdl, Alfano, il premier Mario Monti e il segretario del Pd, Bersani Dopo il taglio di Standard & Poor's, la cancelliera Angela Merkel ci riporta, almeno per un giorno, in 'serie A'. Da un lato ci accosta alla Spagna, il cui merito creditizio non è sceso in 'serie B' come il nostro, dall altro ci separa nettamente dalla Grecia, vista come la maggior preoccupazione del momento, da risolvere velocemente se si vuol cercare di mettere la parola fine alla crisi del debito europeo. Mentre il suo omologo Nicolas Sarkozy sceglie di rivolgersi ai francesi, chiedendo «volontà collettiva e coraggio di riformare il Paese», Merkel si rivolge ai mercati: gli investitori, ha spiegato in un intervista ad una radio tedesca, riconosceranno le riforme adottate da Italia e Spagna. E le misure prese sul fronte della riduzione del debito dai MERKEL La cancelliera tedesca sarà nei prossimi giorni in Italia due Governi «convinceranno i mercati nel medio termine». Un salvagente non di poco conto alla vigilia del primo giorno di contrattazioni dopo che la scure di S&P si è abbattuta su mezzo Vecchio Continente, salvando fra i big proprio solo la Ger mania. Monti stringe i tempi per varare la «fase due» Oggi a Palazzo Chigi il vertice con Alfano, Bersani e Casini L'incontro QUANDO Oggi, ora di pranzo Mario Monti presidente del Consiglio Pier Luigi Bersani Pd I TEMI SUL TAPPETO Europa e relazioni internazionali dopo i giudizi delle agenzie di rating I PARTECIPANTI Angelino Alfano Pdl Pier Ferdinando Casini Udc ANSA-CENTIMETRI Settimana cruciale per l Italia che affronta oggi il giudizio dei mercati dopo i downgrading di S&P. Forte delle parole di incoraggiamento della cancelliera tedesca, Angela Merkel, sicura che ce la potremo fare «a convincere» le piazze finanziarie, Mario Monti si prepara ad una serie di incontri decisivi a livello europeo ed inaugura quello che da domani potrebbe essere il nuovo metodo di lavoro con le forze che sostengono l esecutivo. Un inedito tavolo a quattro, con i leader di Pdl, Pd e Terzo Polo, Alfano, Bersani e Casini, per avviare un percorso di confronto sull'europa che potrebbe essere l anti - camera di un confronto condiviso più generale. Dopo una domenica di lavoro a palazzo Chigi con il sottosegretario Catricalà, Monti oggi avvierà una serie di incontri con le istituzioni europee e con i primi ministri di Gran Bretagna, Francia e Germania per chiarire il punto di vista e il percorso che l Italia intende seguire. E, proprio per non dare alibi ai mercati e alle agenzie di rating che speculano sulla natura e possibile durata del governo, il premier incontrerà LA BORSA Grande attesa per la risposta dei mercati dopo la brutta pagella di S&P all ora di pranzo anche i leader dei principali partiti che sostengono il governo. Con Alfano, Bersani e Casini, Monti intende mettere a punto le linee di quella che sarà ufficialmente la posizione dell Italia in Europa, una linea nazionale che dovrà essere unitaria, condivisa e, soprattutto, certificata il prima possibile in Parlamento. Monti sederà al tavolo con i rappresentanti di Pdl, Pd e Terzo Polo subito dopo aver incontrato il presidente permanente del Consiglio Ue Herman Van Rompuy: e nel menù non ci sarà soltanto il punto sulla strategia europea da seguire dopo i giudizi negativi ad opera delle agenzie di rating. Collegato a questi temi c'è, infatti, quello centrale della crescita e dello sviluppo e, quindi, anche quello delle liberalizzazioni. Sulle quali il governo intende rispettare il calendario che prevede il varo di un provvedimento per il 19. E su quel fronte non è escluso che possano esserci novità, a partire dalla riconsiderazione della possibilità di scorporare dall Eni la rete gas di Snam. Un progetto su cui insistono le forze politiche che chiedono di bilanciare gli sforzi che verranno richiesti alle altre categorie. «Noi contiamo che il governo lo faccia perchè lo scorporo avrebbe effetti non solo sul mercato ma anche politici e simbolici», sostiene il finiano Benedetto Della Vedova mentre per la rutelliana Linda Lanzillotta «occorre intervenire su grandi gestori di utilities, a partire dal gas» anche perchè, sostiene il centrista Gianluca Galletti, «alla luce dei rating diventa indispensabile un ac - celerazione anche sulla qualità degli interventi di liberalizzazione». Altre novità sono attese sui farmaci, per i quali potrebbe essere superata la misura prevista bozza a favore di un sistema che preveda di affidare all Aifa, l agenzia per il farmaco, l'identificazione di un elenco di farmaci di fascia C vendibili nelle parafarmacie. Il tutto mentre sale la protesta dei tassisti, dei medici di famiglia e dei rivenditori di carburante e mentre verrebbero escluse modifiche sull'assegnazione delle frequenze. Prima di procedere con il decreto, in ogni caso, il governo dovrebbe ricontattare le forze politiche. Tra le quali il Pd che punta a collegare le misure di liberalizzazione e di crescita con interventi di politica industriale, incentivi e investimenti. DAI TASSISTI ALLE FARMACIE Il progetto sulle liberalizzazioni ecco tutte le «sfide» del professore Liberalizzazioni: Ecco le principali misure allo studio del gover no. TA X I. Licenze fornite dall Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori servizi e forniture e possibilità di detenere più di un permesso. SALDI SENZA LIMITI. I commercianti potranno decidere quando effettuare sconti, saldi o vendite straordinarie, la durata delle promozioni e l entità degli sconti. UNA FARMACIA OGNI ABITANTI. Inoltre nelle Regioni con numero di farmacie inferiore al fabbisogno stimato, i farmaci di fascia C potranno essere venduti negli esercizi commerciali. PIU' NOTAI ENTRO Si pensa a due concorsi da 500 posti l'uno, nel 2012 e nel PROFESSIONISTI, VIA TARIFFE MINIME. Sono abrogate tutte le tariffe professionali, sia minime sia massime. Cambiano anche le regole sui tirocini. B E N Z I NA. I benzinai potranno decidere di acquistare i carburanti presso i grossisti meno cari, anche se non hanno il marchio a cui l impianto fa riferimento. Presso le pompe di carburante sarà anche possibile vendere tabacchi e giornali. ECONOMICI 17 PROFESSIONALI BA R I Bibi trans bambola indimenticabile fisico da capogiro. 388/ FOGGIA: trans bionda 23enne giocherellona femminile prosperosa fotomodella. 393/ I prezzi di seguito elencati debbono intendersi per ogni parola e per un minimo di 10 parole ad annuncio. (*) AVVISI EVIDENZIATI maggiorazione di 15,00 euro Per annunci in grassetto/neretto tariffa doppia. 1 Acquisti appartamenti e locali, Euro 3,00-3,50; 2 Acquisti ville e terreni, Euro 3,00-3,50; 3 Affitti appartamenti per abitazione, Euro 3,00-3,50; 4 Affitti uso ufficio, Euro 3,00-3,50; 5 Affitti locali commerciali, Euro 3,00-3,50; 6 Affitti ville e terreni, Euro 3,00-3,50; 7 Auto, Euro 3,00-3,50; 8 Avvisi commerciali, Euro 3,00-3,50; 9 Camere, Pensioni, Euro 3,00-3,50; 10 Capitali, Società, Finanziamenti, Euro 14,00-16,20; 11 Cessioni rilievi aziende, Euro 14,00-16,20; 12 Concorsi, Aste, Appalti, Euro 14,00-16,20; 13 Domande lavoro, Euro 0,60-0,60; 14 Matrimoniali, Euro 3,00-3,50; 15 Offerte impiego e lavoro, Euro 4,50-5,50; 16 Offerte rappresentanze, Euro 4,50-5,50; 17 Professionali, Euro 7,00-9,00; 18 Vendita appartamenti per abitazione, Euro 3,00-3,50; 19 Vendita uso ufficio, Euro 3,00-3,50; 20 Vendita locali commerciali, Euro 3,00-3,50; 21 Vendita ville e terreni, Euro 3,00-3,50; 22 Vendita Fitti immobili industriali, Euro 3,00-3,50; 23 Villeggiatura, Euro 3,00-3,50; 24 Varie, Euro 7,00-9,00. (*) Il secondo prezzo si riferisce agli avvisi pubblicati giovedì, domenica e festività nazionali. Si precisa che tutti gli avvisi relativi a «Ricerca di Personale» o «Offerte di Impiego e Lavoro» debbono intendersi riferiti a personale sia maschile che femminile. Ai sensi dell art.1 legge n. 903, è vietata qualsiasi discriminazione fondata sul sesso, per quanto riguarda l accesso al lavoro, indipendentemente dalle modalità di assunzione e qualunque sia il settore o il ramo di attività. Per la pubblicità legale su A Splendidi total boyd tantra soap massage integrali. 349/ AY U RV E DA... Yoga... Tantra... Trattamenti personalizzati, esclusivi. Personale rinnovato. Infotel 389/ S E N S UA L total body personalizzati... Piacere assoluto... Lun.-sab... 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9 k/yak+a6zsccwpwyzndnoldqy60s+xvwpcz+7gnjqns= PRIMO PIANO 9 BUFERA NELLA LEGA L EX MINISTRO IN TV «Bossi mi ha chiamato e ha detto di non sapere nulla; certo il divieto è stato tolto dopo la risposta di affetto dei militanti» Maroni: «Contro di me una fatwa incomprensibile» «È giusto fare i congressi. Il Carroccio da solo alle amministrative» l ROMA. Il divieto non c'è più e domenica Umberto Bossi e Roberto Maroni saranno insieme in piazza del Duomo per protestare contro le tasse del governo dei Professori. Ma la tensione nel Carroccio resta alta e l ex ministro dell Interno, pur negando lo scontro con il Senatur, non è tenero contro la «fatwa inaccettabile» poi ritirata «vista l'onda d affetto» dei militanti. E soprattutto apre all ipotesi di rompere l unanimi - smo della Lega, condividendo come «giusta» la richiesta di congressi arrivata dalla base. E' durato meno di 24 ore il diktat arrivato dall alto per impedire a Roberto Maroni di partecipare a incontri con i militanti. Ma la vicenda sembra destinata a lasciare un solco nella Lega e nei rapporti tra il Senatur e l ex ministro. Ospite di Che tempo che fa, Maroni ricostruisce la vicenda fino alla telefonata con il gran Capo del Carroccio. «Sono stato colpito da una fatwa incomprensibile rac - conta Che cosa c'è di peggio di non poter incontrare i propri militanti, il popolo? Non so da dove sia arrivato, forse c'è qualcuno a cui non sono simpatico, nei piani alti della Lega». Poi ieri, continua, «Bossi mi ha chiamato e ha detto di non sapere nulla della cosa; certo il divieto è stato tolto dopo la risposta di affetto dei militanti e oltre i 200 inviti a partecipare a comizi». Se Maroni non sembra intenzionato a indicare gli autori della fatwa, il Senatur tuona contro «la strumentalizzazione fatta montare dalla stampa, dai giornali fantasma» che mirano «a rompere la Lega». E sulla telefonata con Bobo fa sapere attraverso la Padania di averlo invitato a manifestare insieme consigliandogli «di essere più cauto in un momento così delicato». Maroni, però, è convinto che la Lega è «casa» sua e di avere l ap - poggio dei militanti. Anche oggi solo in Lombardia sono stati 320 gli inviti delle sezioni a partecipare a cene e manifestazioni. Reazioni che rendono l ex ministro consapevole della sua forza anche per ribadire punto per punto le critiche sia alla decisione contro l arresto di Nicola Cosentino, sia sui fondi in Tanzania («meglio usarli per le nostre sezioni»). Fino ad arrivare a toccare l alleanza di ferro tra Bossi e Berlusconi in vista delle elezioni amministrative di primavera: «ora possiamo decidere in autonomia e se il Pdl è in maggioranza e noi in minoranza, a mio avviso l alleanza per le amministrative è innaturale e credo che la Lega debba andare sola alle amministrative». Posizioni diverse da quelle del Senatur, tali da offrire argomenti per una conta congressuale. «Dalla base è arrivata con forza la richiesta di fare i congressi e io la condivido, è una via importante e giusta perch è la via della democrazia interna». LA BASE SOLLIEVO PER LE PAROLE DEL SENATUR MA RESTA LA MOBILITAZIONE. MERCOLEDÌ CONFERMATO L INCONTRO PUBBLICO CON «BOBO» «Non scegliamo, siamo con tutti e due» I sindaci del Varesotto: salvaguardare l unità del movimento e decidere la linea futura l VARESE. Mobilitazione c'è stata e continuerà anche ad allarme rientrato, e non sarà, assicura chiunque ne parli, contro Bossi, sarà invece per «salvaguardare l unità del Movimento» e dargli una scossa dal basso. Per farsi un idea di che cosa è accaduto nella base leghista dopo il caso Maroni, bastava ascoltare la ventina fra sindaci e amministratori del Varesotto che si sono dati informalmente appuntamento nella sede storica di piazza del Podestà a Varese. Obiettivo, pianificare l incontro pubblico annunciato per mercoledì sera in un teatro poco distante con l ex ministro dell Interno ospite d o n o re, una iniziativa per dare un palco a Maroni, dopo che il direttivo della Lega Lombarda aveva vietato i suoi incontri pubblici, e che è confermata nonostante il dietrofront del Senatur. Anzi, gli organizzatori sperano che anche il Capo decida di partecipare. «Perchè noi hanno detto all unisono i sindaci siamo sia con Bossi sia con Maroni, non possiamo scegliere». Nelle stanze della vecchia sede che conserva le foto storiche «dell Umberto» anni '80 e '90 e che ha fra i suoi iscritti «il Bobo» Maroni, ieri c'era anche il sindaco di Varese, Attilio Fontana, a dire di aver «sempre pensato che fra Bossi e Maroni non possa esistere una guerra, hanno un rapporto che va al di là della politica». Il sindaco della città che ha visto nascere la Lega Lombarda, nel 1984, è tornato a chiedere la convocazione dei congressi, perchè «bisogna chiarire certe cose e decidere la linea futura», ma certo non vuole immaginare una scelta personale: «Noi stiamo con Bossi, con Maroni e con la Lega, queste tre cose sono imprescindibili». «Bossi è Maroni sono i personaggi che mi hanno fatto cambiare modo di pensare e di votare», ha ricordato Dino Macchi, uno dei militanti della prima ora. «Sicuramente il Capo non ascolta i consigli della base ma di qualcun altro», ha aggiunto Stefano Candiani, sindaco di Tradate e segretario provinciale fino all ottobre scorso, fino al contestato congresso che ha nominato Canton su indicazione bossiana. Partecipate all aumento di capitale UniCredit: i diritti si negoziano dal 9 al 20 gennaio. UniCredit, la banca made in Italy nel mondo. Succede tutto solo fino al 27 gennaio, non sono cose da tutti i giorni. Se avete voglia di azioni concrete, partecipate all aumento di capitale UniCredit. È il momento di investire in una grande banca, per far crescere insieme un grande Paese: il nostro. Possono aderire tutti gli attuali azionisti, ma possono parteciparvi anche coloro che ne acquisiscano i diritti di opzione. Ecco le caratteristiche: Rapporto di opzione: 2 nuove azioni ordinarie per ogni azione ordinaria e/o di risparmio posseduta. Prezzo di sottoscrizione: 1,943 euro per azione. Periodo di offerta: dal 9 al 27 gennaio. Periodo di negoziazione dei diritti: dal 9 al 20 gennaio. Prima dell adesione leggere il Prospetto (composto dalla Nota di Sintesi, dal Documento di Registrazione e dalla Nota Informativa), disponibile presso la sede sociale e la direzione generale di UniCredit, sul sito internet e presso Borsa Italiana. Per saperne di più: Numero verde: dal lunedì al venerdì, dalle 9.00 alle Aumento di capitale UniCredit: è utile entrare a far parte di una grande banca, al servizio del made in Italy nel mondo.

10 k/yak+a6zsccwpwyzndnopk6d9rw19y1owv5j5hjgfq=.. 10 PUGLIA E BASILICATA BONIFICA OGGI IL DDL IN COMMISSIONE IL DOSSIER IN GIUNTA Arneo, Stornara e Tara, Terre d Apulia e Ugento Li Foggi in rosso per 273 milioni E la Regione ne ha già anticipati 125 MOZIONE DEI SENATORI PDL Macroregione Adriatico-jonica pressing di Costa sul governo Riforma dei Consorzi la Regione accelera Il commissario Stanco: debiti record, meglio scioglierli BEPI MARTELLOTTA l BARI. Una relazione impietosa approda oggi sulle scrivanie dei consiglieri regionali, chiamati a riunirsi in quarta commissione per riprendere l iter del ddl del luglio 2010 «Nuove norme in materia di bonifica integrale e di riordino dei Consorzi di bonifica». A firmarla è Giuseppantonio Stanco, ex procuratore della Corte dei Conti regionale e, da luglio scorso, commissario straordinario dei Consorzi di bonifica. Che, ormai da anni, rappresentano un vero e proprio bubbone nei conti della Regione. Ben 124,4 milioni sono stati anticipati dalla Regione negli ultimi 4 anni per far fronte ai debiti accumulati dai 4 consorzi Arneo, Stornara e Tara, Terre D Apulia e Ugento Li Foggi. E ammonta a 273,5 milioni di euro complessivi il deficit accumulato dagli enti preposti all atti - vità di bonifica, tra infiniti conteziosi con gli agricoltori per le cartelle esattoriali, altolà dei giudici di Cassazione sull esercizio di riscossione e quasi 200 dipendenti ormai allo sbando. La norma straordinaria, fortemente voluta dall assessore all Agricoltura Dario Stefàno, nel 2010, ha dato una scossa ad una montagna che sembrava inscalabile, nominando Stanco e dandogli pieno mandato a fare le pulci nei 4 Consorzi indebitati. I risultati di quel lavoro, celere ed efficace, sono stati esaminati dalla giunta a fine dicembre ed ora passano in Consiglio, con l idea di varare in tempi brevi una legge di riforma che metta la parola fine. Con un suggerimento dello stesso commissario straordinario che, forse, non va sottovalutato: vista l impossibilità di recuperare i crediti vantati dalla Regione e di scalare i debiti accumulati dai Consorzi, «potrebbe rivelarsi utile un approfondimento sulla praticabilità, mediante apposita normativa regionale, della regolamentazione adottata dallo Stato per il dissesto degli Enti locali, passata indenne in vari giudizi della Consulta». Della serie: se non c è più niente da salvare, tanto vale scioglierli. La riforma, attesa da anni e mai sdoganata, dovrebbe consentire da un lato la nascita dei nuovi cda chiamati a guidare i Consorzi e dall altro, sulla base dei piani di classifica che il commissario straordinario sta predisponendo, metterli nelle condizioni di emanare i nuovi ruoli (le cartelle esattoriali), questa volta finalmente agganciati agli effettivi servizi resi ai proprietari dei terreni. Da almeno 10 anni, invece, il «bubbone» dei costi è stato tutto a carico dei cittadini, con i presunti beneficiari dei servizi (gli agricoltori) che impugnavano dinanzi ai giudici le cartelle perché chiamati a pagare per servizi non resi. La Regione, dal canto suo, non ha fatto altro che scucire soldi: l ultima anticipazione, sino a giugno 2012, è quella di 11 milioni di euro decisi nel Bilancio di previsione per far fronte al pagamento degli stipendi, ma vi sono - come detto - almeno altri 125 milioni di euro che risultano a tutt oggi crediti vantati dalla Puglia nei confronti dei Consorzi, a favore dei quali fu fatta una sanatoria dei debiti pregressi sino a dicembre Stornara e Tara (con 80,7 milioni) e Terre d Apulia (con 119 milioni) sono quelli più indebitati, ma non se la passa certo bene anche l Arneo, che ai 44 milioni di debiti affianca «u n operatività alquanto limitata» e, per tali ragioni, potrebbe secondo Stanco essere tranquillamente unificato a Ugento Li Foggi (38 milioni di euro di ruoli non riscossi e 29 milioni di debito certificato). «La loro sopravvivenza sta costando in media 30 milioni di euro l anno alla Regione e non è stata sufficiente la norma di svalutazione dei crediti per ripianare la situazione. Come opposizione - scandisce il capogruppo Pdl Ro c c o Pa l e s e - siamo per un iter velocissimo della rifor ma». RIFORMA L assessore all Agricoltura Dario Stefàno ACQUA VENERDÌ PETRELLA TORNA A BARI. PALESE: LA REGIONE TROVI LE RISORSE PER GLI SGRAVI AI POVERI Polemica referendari-amati Pdl: sì al taglio delle tariffe l «Tutti, il 10 ottobre del 2011, votammo in consiglio regionale un ordine del giorno in tal senso e adesso è il caso di passare dalle parole ai fatti». Così Rocco Pal e s e, capogruppo Pdl, commenta la volontà annunciata dal governatore Vendola di rivedere al ribasso le tariffe per l acqua, supportata dal Pd. «Prendiamo atto con favore che di necessità di abbassare le tariffe parlino oggi sia il Presidente Vendola sia la sua maggioranza» aggiunge Palese, sottolineando la spinta che in tale direzione sarebbe arrivata anche dall iniziativa organizzata dal comitato «Acqua bene comune». Venerdì prossimo (alle 17 nell Aula magna dell U n ive r s i t à di Bari), infatti, si terrà un convegno dedicato alla ripubblicizzazione dell Aqp cui il comitato ha invitato anche l ex manager dell Acquedotto Riccardo Petrella. L evento, atteso da molti, nasce all indomani delle 27 milioni di firme raccolte per il referendum sulla ripubblicizzazione dell acqua ma non manca di sollevare polemiche anche nei l Il Senato ha approvato alla quasi unanimità la mozione del parlamentare salentino Rosario Giorgio Costa e di un gruppo di senatori (Mazzaracchio, Azzolini, Nessa, Gallo, Pastore, Morra, Amato, Mantica) per accelerare le procedute di riconoscimento della macroregione Adriatico-Ionica e non perdere i fondi comunitari Ad illustrare la mozione a Palazzo Madama è stato Cosimo Gallo. La Macroregione adriatico-ionica comprende tre Stati membri, Grecia, Slovenia e Italia, con dieci regioni, dal Friuli alla Sicilia, due Stati candidati, Croazia e Montenegro e tre in preadesione, Albania, Serbia, Bosnia- Erzegovina. «Per l'italia - dice Costa nella premessa della mozione - opportunità di partecipazione a questo nuovo processo di coesione è rappresentata dall'iniziativa adriatico-ionica, la cui strategia e stata avviata ormai da più ASSESSORE Fabiano Amati PDL il senatore salentino Rosario Giorgio Costa confronti della Regione. «Anche nella "progressista" Puglia - scrivono in una nota - il voto referendario non è stato rispettato. Non solo le bollette non sono diminuite del 7%, ma secondo i dati forniti dal Piano d Ambito la remunerazione del capitale dovrebbe costare alle tasche dei pugliesi circa 24 milioni di euro. La remunerazione del capitale risulta ancora in tariffa e, sulla base dei dati, sembra essere l unica voce in tariffa destinata ad aumentare vertiginosamente arrivando, nel 2018, ad di un decennio. A Bruxelles e stato varato il primo atto europeo di definizione dell'iniziativa, con l'approvazione, da parte del Comitato delle regioni, del parere sul riconoscimento della succitata Macroregione adriatico-ionica, che dovrà avvenire entro il 2014, in coincidenza con l'avvio della nuova programmazione dei fondi strutturali ». «A tal fine occorrerebbe ripristinare il Corridoio 8 sino a Lecce - dice Gallo - garantendo ogni possibile tutela ambientale ed evitando trivellazione, e potenziare i collegamenti ferroviari». oltre il 225% rispetto al 2010, che tradotto in cifre è pari a una somma di oltre 56 milioni di euro, una cifra maggiore rispetto agli investimenti previsti per lo stesso anno. La remunerazione del capitale deve esser scorporata dalla tariffa, in quanto la volontà popolare ne ha sancito l abro g a- zione ed è quindi illegittimo pret e n d e rl a». Un appello in direzione opposta, ovvero a «favorire l'incremento del finanziamento della Regione in favore degli investimenti nel servizio idrico integrato», arriva dall assessore Fabia - no Amati. «Come avevo avuto modo di rilevare più volte, per ultimo con la lettera aperta inviata qualche giorno fa al professor Petrella e al movimento Acqua bene comune, questa è l unica iniziativa possibile e plausibile per conseguire la tanto auspicata riduzione delle tariffe, che mi pare cosa buona e giusta anche a prescindere dall esito del referendum, senza alcuna alterazione del piano degli investimenti». M A N I F E S TA Z I O N E A MONOPOLI C È IL PD PUGLIESE «No alle trivelle» Vendola e Introna coi parlamentari l Oggi, alle 11, nella sala Guaccero del consiglio regionale, i presidenti della Regione e del Consiglio re gionale, Nichi Vendola e Onofrio Introna, presenteranno la manifestazione popolare contro le trivellazioni petrolifere in Adriatico, in programma a Monopoli sabato 21. Alla conferenza stampa interverrà l assessore regionale all ambiente Lo - renzo Nicastro e sono stati invitati i capigruppo della Regione, i parlamentari pugliesi, il presidente della Provincia di Bari, i sindaci di Bari M i ch e l e E m i l i a n o, di Monopoli Emilio Romani, e i rappresentanti di Legambiente, Wwf e dei movimenti e associazioni che aderiscono alla mobilitazione. Nel pomeriggio, alle 15, presso la Sala della biblioteca dei ragazzi in piazza Garibaldi a Monopoli, in vista della manifestazione il Pd pugliese illustrerà il disegno di legge del senatore S a l vat o r e Tomaselli che vieta «prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi liquidi nel mare Adriatico». Interverranno il segretario regionale del Pd Sergio Blasi e diversi parlamentari democratici (tra gli altri, Francesco Boccia, Giusy Servodio, Cinzia Capano e Dario Ginefra). CONSIGLIO VA A BUCCOLIERO. SALTA IL PROGETTO DEI FINIANI SURICO E CURTO DI COSTITUIRE IL GRUPPO FLI Moderati e Popolari, Olivieri cede il posto di capogruppo l BARI. I finiani ci hanno provato sino all ul - timo a tirarselo dentro, ma alla fine Antonio Buccoliero ha deciso: resterà nel gruppo dei Moderati e Popolari e ne assumerà la guida, con l attuale capogruppo Giacomo Olivieri che gli affida l i n c a r i c o. Tutto nasce settimane orsono, quando Giammarco S u r i c o, esponente di Fli in consiglio regionale dopo la diaspora dei finiani dal Pdl, ottiene l adesione al partito del centrista Euprepio Curt o, da sempre vicino agli ex An (di cui è stato parlamentare) e dal 2010 consigliere Giacomo Olivieri regionale dell Udc. Com è noto, per poter costituire un gruppo in consiglio regionale è necessario essere almeno in tre, donde i tentativi dei due finiani di un avvicinamento all esponente salentino dei Moderati e Popolari, il movimento messo in piedi da Olivieri e da Nicola Canonico alle ultime elezioni regionali dopo l addio, rispettivamente, all Idv e al Pd. Nulla da fare: la decisione di Olivieri di abbandonare la postazione di capogruppo a favore del collega di banco, ha fatto saltare i piani dei colonelli di Fini nell emiciclo di via Capruzzi. «I Moderati e Popolari - dice Buccoliero - intendono svolgere un ruolo importante in seno all as - semblea regionale, al fine di centrare un doppio obiettivo: la promozione di una concreta proposta politica attraverso iniziative legislative a favore dei pugliesi da una parte e il ruolo di sprone e di controllo nei confronti del Presidente della Regione Antonio Buccoliero e della sua Giunta dall al - tra». Dai «ritardi sulla sanità» al «dramma della disoccupazione giovanile», Mep intende continuare ad essere, se non ago della bilancia nella risicata forbice che separa maggioranza e opposizione, un «pungolo» nei confronti dei Poli. [b. mart.] le altre notizie DOMANI ASSEMBLEA A BARI Ordine dei giornalisti tra riforma e incertezze n Assemblea domani a Bari sulla riforma delle professioni annunciata dal governo e il futuro dell Ordine dei giornalisti. Alle 9,30, in strada palazzo di Città 5, ne discuteranno i rappresentanti regionali e i consiglieri nazionali dell Ordine, che hanno convocato un consiglio monotematico dal 18 al 20 gennaio. 300 MILIONI ALLE PMI PUGLIESI Oggi in Confindustria Bari intesa col Banco di Napoli n Sarà sottoscritto oggi un accordo fra Confindustria Bari-Bat e Banco di Napoli per sostenere lo sviluppo delle imprese pugliesi. L accordo, che prevede un plafond di 300 milioni di euro in Puglia, sarà presentato alle 15,30 dal presidente di Confindustria Michele Vinci, dalla vice Laura Ruggiero, dal presidente del comitato Piccola Industria Vincenzo Carpentiere, dal direttore dell Area Puglia del Banco di Napoli Alessandro D Oria e da Roberto Penna (Reti e Ricerca di Mediocredito Italiano).

11 k/yak+a6zsccwpwyzndnomwgbtvn1hlkftlmqszagyy= PUGLIA E BASILICATA 11 SANITÀ IN PUGLIA STOP ALLE NORME DELLA REGIONE LA SENTENZA La norma nazionale e gli «errori» commessi dalla Regione e dal Comune di Bari TICKET DA R I FA R E I giudici amministrativi hanno accolto il ricorso di alcuni pazienti e del sindacato «Sfida» contro le tariffe applicate dalla Puglia per gli utenti dei centri diurni dedicati a disabili gravi e anziani La norma statale sui servizi sociali (il d. lgs. 109/98) ha stabilito come principio generale per l erogazione di prestazioni sociali il riferimento al reddito del singolo utente rapportato alla condizione familiare. Per particolari situazioni prevede il riferimento al reddito del solo singolo interessato. Tale disciplina doveva essere rinviata, per i disabili gravi (art. 3, comma 3, legge 104/1992) e ultra 65enni non autosufficienti dal punto di vista fisico e psichico, ma la giurisprudenza ha chiarito che la norma è chiara. La Regione con il regolamento varato nel 2007, e aggiornato nel 2008, ha stabilito le fasce di redditi Isee per l accesso alla prestazioni sociali, introducendo i cosiddetti ticket sociali. Per i disabili gravi, ha previsto che si tenesse conto della situazione del singolo utente, rapportata a quella familiare per giunta comprendente eventuali redditi non fiscalmente rilevanti (indennità accompagnamento Inps, le pensioni di invalidità, le rendite Inail). Il Comune di Bari, pur prevedendo le fasce di reddito Isee, non ha previsto alcuna condizione particolare per i disabili gravi. Ha scelto la strada di un welfare ripartito in base alle disponibilità familiari. Di qui la decisione del Tar: i giudici baresi hanno accolto il ricorso di un sindacato disabili (Sfida) e ha annullato le linee guida del comune di Bari e quelle della Regione laddove quest ultima, avrebbe s v u o t at o il principio della norma nazionale introducendo un principio in base al quale il reddito del singolo utente (quelli che rientrano nelle categorie dei disabili gravi) deve essere rapportato a quello familiare per giunta integrato di eventuali redditi non validi per il fisco ma rilevanti per la Regione. Ticket per i disabili c è l altolà del Tar «Calcoli errati per i contributi ai centri diurni» SANITÀ L assessore Tommaso Fiore e il presidente Nichi Vendola BARI ORGANIZZATO DALL ASL Cardiopatia summit di esperti il 20 e 21 NICOLA PEPE l BARI. Il Tar boccia i ticket sociali della Regione sui disabili: svuota i principi della norma naz i o n a l e. I giudici amministrativi pugliesi hanno infatti annullato quella parte di regolamento pugliese (2007 e 2008) che prevede le fasce di compartecipazione per l accesso ai servizi dei centri diurni da parte delle famiglie dei cosiddetti disabili gravi (soggetti con handicap permanente grave o ultra-65enni non autosufficienti dal punto di vista fisico e psichico) prendendo come riferimento il reddito familiare incluse le somme non fiscalmente rilevanti, quali l indennità di accompagnamento dell Inps, le pensioni di invalidità, le rendite Inail. La sentenza n. 169/2012 della III sezione (presidente Pietro Morea, relatore Pietro Amovilli) ha accolto un ricorso presentato da alcuni utenti e loro familiari, nonchè del SANITÀ PUGLIA FANALINO DI CODA TRA LE REGIONI. PASTORE (PSI): BASTA, BISOGNA INTERVENIRE. DURE ACCUSE DA LANZILLOTTA (PDL) Pagamenti in ritardo ai fornitori Assobiomedica: ultimatum alle Asl l Calabria, Campania, Lazio e Puglia sono in ritardo con i pagamenti alle aziende produttrici di dispositivi medici, arrivando fino a 600 giorni di ritardo. È quanto emerge da unare cente indagine del Centro Studi Assobiomedica, in base al quale le regioni più virtuose sono Emilia-Romagna, Piemonte, Veneto e Toscana (circa 100 giorni). L allarme viene rilanciato dall Associazione regionale, che minaccia lo sciopero bianco nelle forniture agli ospedali visti i tempi dilatati dei pagamenti (1 anno e 7 mesi) e gli oltre 400 milioni di euro di crediti vantati dai fornitori nei confronti delle sei Asl pugliesi. Sul tema interviene il consigliere regionale Psi Fran - co Pastore: «in questo momento i ritardi sono letali per le imprese. Oggi otto aziende su dieci hanno problemi a pagare, a loro volta, fornitori e dipendenti, e i soggetti pubblici - dice - non possono languire nel saldare i propri conti: è un dovere anche etico essere celeri». «Ogni giorno le cro- sindacato «Sfida» (sindacato famiglie italiane diverse abilità) contro le linee guida del Comune di Bari, ispirate appunto alla disciplina della stessa Regione (entrambi gli enti condannati a pagare complessivamente 3mila euro di spese). Attualmente l acces - so dei disabili ai centri di assistenza diurni è regolamentato attraverso differenti fasce tariffarie in base alla reddito Isee familiare, introducendo il cosiddetto «ticket sociale». Il nodo è proprio questo: la disciplina nazionale (che risale al 1998 e che prevedeva comunque un decreto attuativo mai emesso) lascia spazio a interpretazioni - ormai consolidate nella giurisprudenza - secondo le quali il parametro economico da considerare è quello del singolo disabile per i casi più particolari (handicap grave o ultra-65enni), non il reddito familiare Isee. Il ragionamento del Tar parte dai principi della convenzione di New York sui diritti del disabile e nache giornalistiche riferiscono di casi di malasanità, di ospedali da chiudere e da smantellare - attacca il consigliere Pdl Do - mi Lanzillotta - mentre le direzioni delle Asl proseguono il loro lavoro senza una visione di lungo periodo, oggi indicendo una gara per poi revocarla. La sanità di questo governo regionale è lo specchio dell in - capacità di amministrare: i pugliesi pagano le tasse, sempre più onerose, per ottenere servizi sempre più scadenti. Nei territori il disagio si tocca con mano con servizi che resistono solo grazie alla buona volontà degli operatori», conclude Lanzilotta. «Reparti accorpati, attività ambulatoriale ridotta, ambulanze con soli soccorritori, attese anni di luce nei pronto soccorso, turni massacranti nelle rianimazioni - denuncia Nicola Brescia ESENTI E NO Per i pazienti gravi e gli over-65 anni va considerato il reddito del singolo si snoda attraverso le leggi che si sono susseguite nel tempo fino ad arrivare a quella del 1998, secondo la quale «limitatamente alle prestazioni sociali agevolate assicurate» alla persone con handicap permanente grave (art. 3, legge 104/1992) nonchè ultra 65enni non autosufficienti, doveva essere prevista un apposita regolamentazione con «decreto del Presidente del consiglio, su proposta dei ministri per la solidarietà sociale e la sanità». Di anni ne sono passati ormai 12, di governi se ne sono susseguiti cinque e di quel decreto non c è stata alcuna traccia. Tuttavia, le varie sentenze POCHI INFERMIERI Allarme dell Usppi: poco personale, sistema Asl sulle spalle dei precari del sindacato Usppi -, sale operatorie chiuse, attese per visite specialistiche di mesi». In Puglia, ed in particolar modo nella provincia di Bari (Asl Bari, Azienda Policlinico-Giovanni XXIII ed Ospedale Oncologico) «non è stato rinnovato il contratto a quasi 1000 infermieri, nel corso del Questo personale precario da 36 mesi - aggiunge dei giudici (tra cui quelle recenti del Consiglio di stato) hanno ritenuto che la norma del 1998 «pur demandando in parte la sua attuazione a un decreto, abbia introdotto un principio immediatamente applicabile» che tiene conto della situazione economica del solo assistito in riferimento «alle persone con handicap permanente grave e ai soggetti ultra sessantacinquenni la cui non autosufficienza fisica o psichica sia stata accertata dalle aziende unità sanitarie locali». Il regolamento regionale varato nel 2007 e modificato poi nel 2008 ha stabilito tre fasce di reddito ai fini dell esenzione: 7mila e 500 euro quale soglia di gratuità, e 30mila euro limite oltre il quale la retta è a totale carico della famiglie. Fin qui nessun problema, il caso nasce per i disabili cosiddetti gravi: in tal caso la Regione ha sì fatto riferimento alla situazione del singolo, ma rapportandola comunque a quella familiare, inserendo nei calcoli anche quei redditi non fiscalmente rilevanti (assegni invalidità accompagnamento, ecc.). Principio, appunto, bocciato dal Tar. E veniamo a a Bari. Il Comune ha individuato, nel range tra e 30mila euro, altri quattro criteri (oltre a quelli regionali), ma non ha tutelato quei singoli gravi comunque «protetti» anche dal regolamento regionale. «Il Comune - scrive il Tar - non ha previsto casi di rilevanza della situazione del solo assistito, omettendo così di operare una valutazione e una distribuzione delle risorse diverse per i casi di disabilità più grave». Nel caso di Bari, ci sono almeno 150 assistiti sui 300 dell in - tera provincia che impattano sulla spesa (in parte la quota è anche a carico della Asl). La Regione dovrà farsi carico di tale problema soprattutto ora che si appresta ad approvare un nuovo regolamento sui servizi sociali. INFERMIERI Carenza di personale nelle Asl - ormai a casa, era la struttura ossea del sistema Sanità. Infatti mancando concorsi da più di 15 anni, le Asl hanno assunto solo personale a tempo determinato. La politica di non prorogare i contratti degli storici infermieri precari ha una logica, ovvero evitare di dover applicare la normativa europea che sanziona le aziende per lo sfruttamento dei precari e impone la trasformazione del rapporto di lavoro di detto personale precario, dopo 36 mesi e 21 giorni. Gli stessi direttori - continua l Usppi - affermano di aver affrontato la prima emergenza infermieri prolungando tutti i contratti a tempo determinato, compresi quelli destinati alla sostituzione delle ferie e la carenza del personale è tale che, si legge nella delibera risulta inevitabile il ricorso alla proroga dei contratti a tempo determinato, pur in presenza delle disposizioni in materia di riduzione della spesa per assunzioni a termine che, nel caso specifico, non possono essere perseguite pena la compromissione dei livelli essenziale di assistenza». l BARI. Venerdì 20 e sabato 21 cardiologi, amministratori e politici si confronteranno sulle cure più adeguate per i cardiopatici. Sede del convegno, la sala multimediale del Comando della Polizia Municipale di Bari. All incontro, organizzato e presieduto da Giuseppe Lonardelli, direttore del D.S.6 dell ASL BA, parteciperanno i maggiori esperti, ospedalieri, universitari e territoriali della cardiologia p u g l i e s e. La cardiopatia cronica costituisce una causa frequente di mobilità, ospedalizzazione ed elevata domanda di assistenza sanitaria. Tutto ciò si traduce in un eccessivo ricorso alla medicina difensiva con l invio del paziente al pronto soccorso, cui segue spesso un inappropriato ricovero. La risposta alla mancata ospedalizzazione è un e c c e s s iva richiesta di analisi cliniche, consulenze specialistiche ed indagini diagnostiche, talora inappropriate e non finalizzate alla reale cura del malato. Le conseguenze sono incremento delle liste d attesa, aumento della spesa sanitaria, disagio per pazienti e familiari. L evento, patrocinato dall ASL Ba, dall ANCE, la società scientifica della Cardiologia del territorio, dal Comune, dall Università degli studi e dall Ordine dei Medici di Bari, «ha per obiettivo - spiega An - namaria De Giosa, dirigente cardiologo dell ASL BA e responsabile della segreteria scientifica - quello di mostrare come la possibilità di un intervento assistenziale integrato e continuo, ospedale-territorio, permette di fornire al malato le cure più idonee, anche a domicilio». Altro aspetto del simposio è saper determinare le comorbilità, gli aspetti preclinici, le priorità e l appropriatezza prescrittiva delle prestazioni cardiologiche. Riccardo Guglielmi, responsabile delle attività cardiologiche ambulatoriali del Policlinico, spiega che «è importante proporre agli amministratori ed ai politici regole di semplificazione e di facilitazione per l accesso ai servizi, ma è necessario che si stipulino protocolli gestionali condivisi e sottoscritti».

12 k/yak+a6zsccwpwyzndnomwgbtvn1hlkuzkjhpz5zsg= 12 CRONACHE ITALIANE L ASSASSINO COL SUV L ORRORE DI MILANO CRUDELE E SPIETATO È un truffatore che fornisce diverse identità e ha una rete di appoggi, Goico Jovanovic, 24 anni, il nomade arrestato Preso all Est lo zingaro che ha ucciso il vigile Lo slavo era in Ungheria, pronto a fuggire in Sud America l M I L A N O. È un truffatore abituato a fornire sempre diverse identità e con una vasta rete di appoggi, Goico Jovanovic, 24 anni, il nomade di passaporto tedesco arrestato in Ungheria con l accusa di essere stato alla guida del Suv che lo scorso 12 gennaio ha volutamente investito e ucciso a Milano il vigile Niccolò Savarino di 42 anni, trascinandolo per 300 metri. Nonostante la sua abilità nel far perdere le tracce, però, gli investigatori della Polizia locale e della Polizia di Stato lo hanno preceduto sul tempo riuscendo a farlo bloccare in una località denominata Kelebia, al confine con la Serbia, prima che potesse dirigersi in Sudamerica. Jovanovic, la cui identità era nota già la mattina seguente l omicidio, grazie agli accertamenti-lampo della Polizia locale sul suv ritrovato da una pattuglia di vigili motociclisti, è stato provvidenzialmente trattenuto dagli agenti della polizia di frontiera ungherese per dei controlli, probabilmente imbeccati in modo informale dalla Squadra mobile milanese che stavano alle costole del fuggitivo. Ma è stato solo grazie all arrivo di un mandato che è stato possibile arrestarlo. Dalle intercettazioni, infatti, risulta che Jovanovic voleva tornare in Serbia, dove aveva soldi e amicizie, per poi organizzare una fuga in Sudamerica. Quando ha capito che per lui era finita, Goico Jovanovic, alias Reni Nikolic, alias Goico Nikolc, era trattenuto negli uffici della polizia di frontiera ungherese da quasi 20 ore. La sua speranza, quindi, era che venisse presto rilasciato. Invece, grazie al Servizio per la cooperazione internazionale di polizia, è stato possibile coordinare le indagini e far giungere in tempi strettissimi l ordinanza di custodia cautelare con l accusa di omicidio aggravato e resistenza a pubblico ufficiale. L ordine di custodia cautelare e il mandato di cattura europeo (Mae), sono stati firmati dal gip di Milano Giuseppe Vanore, su richiesta del pm Mauro Clerici. «Siamo orgogliosi di avere collaborato con la Polizia locale e di essere arrivati a questo risultato ha detto in conferenza stampa il dirigente della Squadra Mobile, Alessandro Giuliano ora però le indagini FA L C I ATO Il luogo dell omicidio col suv. A destra in alto, il nomade Goico Jovanovic proseguono per definire le posizioni rimanenti». Che però, come è stato fatto notare a margine della conferenza, riguarderebbero reati meno centrali, come il favoreggiamento per l altro nomade che stava in auto con Jovanovic. Quello che invece rimane da capire è per quale motivo Jovanovic si sia spinto a uccidere per non essere controllato, quel giorno, nel parcheggio. «Certamente doveva avere un buon motivo», si è limitato a rispondere il comandante della Polizia Locale, Tullio Mastrangelo. Di certo nè lui nè il suo amico in auto con lui erano ricercati. E i cani e i rilievi scientifici nell abitacolo non hanno evidenziato tracce di droga. Però non si esclude che nella vettura ci potessero essere molti soldi, veri o facsimile, che vengono usati nelle cosiddette «truffe veloci». Jovanovic, pur risiedendo formalmente a Busto Arsizio (Varese) gravitava proprio su Milano e operava in quel contesto criminale. «Milano non dimenticherà Niccolò ha detto il sindaco, Giuliano Pisapia E il lutto cittadino nel giorno del suo funerale sarà solo il primo omaggio che la città gli dedicherà». Oggi, tramite il ministero della Giustizia, il mandato di cattura verrà trasmesso alla magistratura ungherese che in tre o quattro giorni dovrebbe estradare Jova n ov i c. Morte con giallo a Napoli Marito porta in clinica la moglie strangolata NAPOLI. È giallo nel Napoletano sulla morte di una donna di 33 anni, Enza Cappuccio. La donna, residente nel comune di Marano, è arrivata priva di vita all ospedale Cardarelli di Napoli dove è stata accompagnata dal marito, un pregiudicato di 33 anni, dal cognato e da un amico, tutti e tre messi sotto torchio dagli inquirenti nel corso della serata e della nottata di ieri. Il marito ha detto di averla trovata a terra in casa in preda a un malore, ma i medici hanno riscontrato sul corpo della donna varie contusioni e sul collo segni di strangolamento. La coppia, che abitava a Marano in via San Tommaso, ha sei figli. Per i medici, che non nutrono dubbi sul fatto che la donna sia stata ammazzata, la signora era anche mal nutrita. Sull'episodio indagano i carabinieri che stano sentendo oltre al marito anche le altre persone che hanno accompagnato la donna all ospedale e che potrebbero essere in qualche modo coinvolte nel presunto assassinio. RATZINGER NELLA GIORNATA MONDIALE «Gli immigrati sono uomini che vanno in cerca di pace» Il Papa: non sono numeri, serve più carità l CITTA' DEL VATICANO. Gli immigrati «non sono numeri» ma esseri umani «che cercano un luogo dove vivere in pace». Verso di loro, quindi, occorre «vivere concretamente la solidarietà e la carità cristiana». Parole semplici e di profonda umanità quelle usate da Benedetto XVI in occasione della Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, per riaffermare che verso i «fratelli» che giungono da altri Paesi, specie se fuggono da fame, guerre, privazioni e persecuzioni, l atte ggiamento non può essere che quello di «testimoni autentici del Vangelo», e «non solo con la preghiera ma anche con gli atti». Subito dopo la recita dell An - gelus, il Papa ha ricordato ai fedeli come la Chiesa celebri la Giornata del Migrante e del Rifugiato. «Milioni di persone sono coinvolte nel fenomeno delle migrazioni, ma esse non sono numeri!», ha esclamato. «Sono uomini e donne, bambini, giovani e anziani che cercano un luogo dove vivere in pace». Richiamando il suo messaggio per questa Giornata, dedicato al tema «Migrazioni e nuova evangelizzazione», il Papa ha anche sottolineato che «i migranti non sono soltanto destinatari, ma anche protagonisti dell annuncio del Vangelo nel mondo contemporaneo». Ad ascoltarlo, nell assolata Piazza San Pietro, anche i rappresentanti delle comunità migranti di Roma, ai quali si è detto «lieto di rivolgere un cordiale saluto». Poi, salutando in francese i pellegrini di quella lingua, ha continuato il suo appello, spiegando che la Giornata di ieri «ci invita a essere portatori infaticabili della Buona Novella verso i nostri fratelli rifugiati e migranti». «Dobbiamo essere testimoni autentici del Vangelo ha sottolineato ancora papa Ratzinger v ive n d o concretamente la solidarietà e la carità cristiana, non soltanto con la preghiera ma anche con gli atti». Non è mancata, nel saluto ai pellegrini polacchi, anche l esortazione a «ricordare nella preghiera tutti coloro che vivono in terra straniera» e a «comprendere meglio i bisogni dei migranti e dei rifugiati». L INTERVENTO ORA È IN IN TERAPIA INTENSIVA Don Mazzi ricoverato e operato a Milano Angioplastica urgente alle coronarie AIROLO STAVA SCENDENDO INSIEME AL PADRE: SOCCORSI INUTILI Bambino di dieci anni muore sciando lungo una pista nera Violentissimo impatto contro un cumulo di neve IL BLITZ NICOLA IMBRIANI ERA PROTETTO DA UNA RETE DI FIANCHEGGIATORI Camorra, arrestato vicino a Padova il braccio destro del boss Polverino Reinvestiva il denaro del clan nel settore dell edilizia privata lroma. Don Antonio Mazzi, 82 anni, è stato ricoverato nella clinica cardiologica Monzino di Milano dove ieri mattina ha subito un intervento urgente di angioplastica alle coronarie. «E' andato tutto bene ma per sicurezza ora è in terapia intensiva» dice Giovanni Mazzi, nipote del sacerdote, fondatore della comunità Exodus, noto anche per i suoi interventi in tv. «Da qualche giorno spiega il nipote - non stava bene. Ero a Parma con lui e aveva forti dolori al torace. A Milano ha fatto un controllo ed è stato ricoverato». «Dopo l intervento abbiamo visto bene lo zio. È sveglio, cosciente. Non sembrano esserci problemi». Certo, continua il nipote, «è difficile tenerlo fermo, ma sicuramente per un po dovrà stare tranquillo. Ha la pressione alta e fa una vita troppo frenetica. La scorsa settimana era in Honduras, per fortuna non si è sentito male mentre stava lì». l M I L A N O. Un bambino di 10 anni è morto in un incidente sulla neve sulle piste di Airolo in Svizzera. Secondo quanto riferisce la polizia cantonale il giovane sciatore, residente nel varesotto, è andato a sbattere violentemente contro un cumulo di neve. L'incidente prima di mezzogiorno su una pista in zona Ravina. Il bambino stava sciando insieme al padre quando, per cause ancora in corso di accertamento, ha sbattuto contro l ostacolo. È stato immediatamente soccorso ma dopo un ora di tentativi per rianimarlo è morto. Sul posto sono intervenuti, oltre i soccorritori, agenti del Reparto Mobile Sopraceneri e della Polizia Scientifica, per poter stabilire le cause della disgrazia. La società Valbianca SA che gestisce gli impianti di Airolo Pesciuem in Svizzera, in serata ha comunicato che l infortunio sugli sci che ha visto vittima il bimbo è accaduto lungo la pista numero 3 in zona Varozzei-Ravina. Si tratta di una pista nera, pertanto adatta a sciatori esperti, ed era regolarmente preparata e demarcata. «Alla partenza della seggiovia precisa la società vi è un cartello indicante che nel settore servito da quell'impianto vi sono solo piste nere. L incidente è avvenuto sulla pista e non durante una discesa fuoripista». La Valbianca SA esprime tutto il suo cordoglio ai famigliari e sottolinea la volontà di garantire la massima disponibilità nei confronti delle Autorità inquirenti, al fine di poter definire in tempi brevi l esatta dinamica dell a c c a d u t o. l NAPOLI. Era in Veneto, nel Padovano. la camorra, ormai, fa affari anche lì. Era protetto, Nicola Imbriani. Del resto è ritenuto il braccio destro del boss Giuseppe Polverino, vale a dire vertice di uno dei clan camorristici ormai più potenti. Un clan che uccide poco, che così non dà nell occhio, ma che gestisce affari da miliardi di euro, in Italia come in Spagna. Neanche un anno fa, nel maggio 2011, al boss Giuseppe Polverino, i carabinieri sequestrarono un impero da un miliardo di euro: impero costruito attraverso il traffico di droga, le speculazioni edilizie, l impo - sizione sul mercato dei propri prodotti, il pane e la carne ad esempio. E sempre a maggio scorso la cosca fu decimata, con ben 40 arresti, tra loro anche due candidati del centrodestra al consiglio comunale di Quarto. In quel blitz, sfuggirono sia il boss che il suo braccio destro, quest ultimo oggi preso. I carabinieri del Nucleo investigativo di Napoli, hanno arrestato Imbriani, 56 anni, originario di Quarto, in un appartamento di Brugine, in provincia di Padova. Era con il suo autista-guardiaspalle, Giorgio Cecere, 36 anni, con precedenti, e con Salvatore Sciccone, 51 anni, residente a Brugine ma originario di Mugnano (Napoli). Imbriani aveva un compito ben preciso: quello di reinvestire i soldi del clan nel settore dell edilizia privata. Del resto, l edilizia, è uno degli affari centrali dell attività del clan Polverino. Secondo quanto accertato dalle forze dell ordine, nel quartier generale del clan, l hinterland a nord di Napoli, c'è una unica e incontrastata «compagnia di costruzioni», associazione di diverse imprese edili tutte riconducibili ai Polverino. Ed è proprio per condizionare qualsiasi decisione politica legata allo sviluppo dell edilizia nell area flegrea, che Imbriani, nel 2007, finanziò anche la campagna elettorale di un candidato sindaco di una lista civica. È proprio dal 2007 che la Direzione distrettuale antimafia di Napoli coordina l'indagine che ha portato ai 40 arresti, al sequestro di oltre un miliardo di euro ed oggi all arresto di Imbriani. Ora manca all appello il boss, Giuseppe Polverino.

13 k/yak+a6zsccwpwyzndnooq37vfn4lzeuz4rfatonpu=. ESTERI 13 LA REPRESSIONE UN REGIME SOTTO ACCUSA DAMASCO: AMNISTIA PER TUTTI I dissidenti incarcerati durante la rivolta «potranno lasciare il carcere». Ma gli oppositori non ci credono «Assad tiranno, ora smetta d uccidere il popolo siriano» Un drammatico appello dal Segretario generale dell Onu l B E I R U T. Il segretario generale dell Onu, Ban Ki-moon, ha lanciato ieri un appello al presidente siriano Bashar al Assad perché «smetta di uccidere il suo popolo». Mentre il regime di Damasco ha annunciato un amnistia generale per gli arrestati durante la rivolta, che però è stata accolta con scetticismo dall opposizione, poiché altre iniziative di questo genere erano state prese negli ultimi mesi senza significativi risultati. Il segretario generale della Lega Araba, Nabil al Arabi, ha detto intanto che l ipotesi di inviare truppe arabe per fermare lo spargimento di sangue in Siria potrebbe essere tra gli argomenti discussi nella prossima riunione dei ministri degli Esteri dell organizzazione, il 22 gennaio al Cairo. «Tutte le idee sono suscettibili di essere discusse», ha risposto al Arabi a chi gli chiedeva un commento alla possibilità di una tale iniziativa ventilata dall emiro del Qatar, Sheikh Hamad bin Khalifa al Thani. Tuttavia all interno dello schieramento arabo stanno emergendo profonde divisioni sull'argomento. «Al momento non c'è nessuna richiesta per inviare soldati arabi», ha detto all a g enzia Reuters un rappresentante della Lega che ha voluto mantenere l anonimato. Mentre il presidente tunisino, Moncef Marzouki, ha affermato che un intervento armato sarebbe «un suicidio» che provocherebbe «un esplosione» nell intera regione. L ex segretario generale Amr Mussa, candidato alle prossime presidenziali in Egitto, afferma invece che l iniziativa del Qatar «è molto importante». Sul terreno, nel frattempo, continua a scorrere Nazarbaiev vince le elezioni in Kazakhstan Trionfa il despota kazaco, ma «brogli nel voto». A S TA N A. Vittoria schiacciante come nelle attese alle elezioni legislative anticipate tenutesi ieri in Kazakhstan per Nur Otan (Luce della Patria), il partito fondato dal presidente Nursultan Nazarbaiev con lo slogan «Prima l'economia, poi la politica» dopo un anno difficile per la Repubblica ex sovietica più ricca e più stabile d Asia Centrale. Le elezioni a un mese dai sanguinosi scontri nell ovest del Paese che hanno fatto 16 morti, a 20 anni dall indi - pendenza dall Urss, e dopo una serie di attentati terroristici di matrice islamistica. I primi exit poll assegnano a Nur Otan più dell 80%, rispetto all 88% dell ultimo voto nel Ora i partiti denunciano brogli e annunciano manifestazioni di protesta in tutto il Paese, sfidando i divieti. Sostengono le loro tesi anche gli osservatori dell Osce e del Consiglio d Europa, i quali denunciano numerose irregolarità CONTRO ASSAD Dimostranti davanti all ambasciata siriana ad Ankara levano in alto le scarpe in segno di protesta il sangue. L'agenzia Sana ha detto che sei operai sono morti nell esplosione di una bomba che ha fatto ribaltare l autobus che li portava al lavoro, nella provincia nord-occidentale di Idlib, mentre a Homs si sono svolti i funerali di sei soldati uccisi da «terroristi». Secondo l Osservatorio siriano per i diritti umani, con sede a Londra, sette persone sono state invece uccise dalle forze governative. I Comitati locali di coordinamento parlano di feriti nel quartiere di Baba Amr a Homs, preso di mira dall artiglieria durante funerali di altri oppositori, di sparatorie contro dimostranti a Kafroma e Haysh, nella provincia di Idlib, e di violenze a Zabadani, sobborgo di Damasco, dopo che gli osservatori della Lega Araba avevano concluso una visita. Gli osservatori presenteranno il 19 gennaio il loro rapporto, che il 22 sarà discusso dai ministri degli Esteri. Tra le possibili soluzioni vi è quella che la Lega Araba decida di chiedere un intervento del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, dove però la Russia sembra più che mai decisa a bloccare ogni condanna troppo severa del regime di Assad. Alberto Zanconato E U R O PA R L A M E N TO Pittella e De Castro verso la conferma Il «kapò» Shultz sarà presidente l B R U X E L L E S. È stato conosciuto dai più, in Italia e in Europa nell ormai lontano 2003, in seguito allo scontro avuto con l allora presidente del Consiglio e dell Ue Silvio Berlusconi, che voleva suggerirlo per il ruolo di «kapò» in un film sul nazismo: ora Martin Schulz, europarlamentare socialdemocratico tedesco di lungo corso, si appresta ad assumere la guida del Parlamento europeo per due anni e mezzo. Martedì prossimo, infatti, in assenza di improbabili sorprese, gli oltre 730 deputati europei, in occasione della sessione plenaria di Strasburgo, lo eleggeranno presidente dell as - semblea al posto del popolare polacco Jerzy Buzek. Ma il giro di boa di metà legislatura prevede il rinnovo anche dei vicepresidenti (14 in tutto). Le indicazioni della vigilia parlano di una riconferma in arrivo per Gianni Pittella (S&D-Pd), finora vicepresidente vicario del Pe. Saldo al suo posto resterebbe anche Paolo de Castro (S&D-Pd), che guida la commissione agricoltura. A 9 ANNI ERA GIÀ IN MICROSOFT Addio ad Arfa bimba-genio dei computer A R FA È morta a 16 anni l I S L A M A B A D. U n immensa folla ha partecipato ieri a Lahore (Pakistan) ai funerali di Arfa Karim Randhawa, la ragazza divenuta famosa per essere un genio dell informatica e diventata a nove anni la più giovane «programmatrice certificata» da Microsoft. Arfa è morta sabato scorso in un ospedale di Lahore per le conseguenze di un attacco epilettico con conseguente arresto cardiac o. Delle condizioni della ragazza, che aveva 16 anni, si era interessato giorni fa lo stesso Bill Gates che si era offerto di coprire il costo del suo trasferimento in un ospedale degli Stati Uniti. I medici tuttavia l avevano dichiarata intraspor tabile. La giovane è rimasta in ospedale per 26 giorni prima del decesso. Arfa era nata in una famiglia povera. Il padre operaio aveva fatto grandi sacrifici per comprarle un computer, dopo aver scoperto per caso lo straordinario talento della figlia nell infor matica. Si è spenta all età di 76 anni Santina Nerini nata De Florio Ne danno il triste annuncio il marito ULISSE, i figli NANDO e AL- BERTO, i familiari e i nipoti tutti. Il rito funebre sarà celebrato oggi 16 gennaio alle ore 16,00 presso la Basilica di S. Fara, muovendo dalla clinica La Madonnina. Bari, 16 gennaio 2012 Onoranze Funebri B o c c ab e l l a Tel. 080/ ALBERTO e ANNAMARIA con i diletti nipoti ALESSIA e ULISSE affranti dal dolore piangono pregando la perdita della amatissima mamma e nonna Santina Bari, 16 gennaio 2012 MICHELE, ANGELA DE FLORIO e figli si stringono affettuosamente ad Ulisse, Nando e Alberto per la perdita dell amata sorella e zia Santina Bari, 16 gennaio 2012 La cognata ANNA DE FLORIO e i figli ROSA, ANGELO, ANNALISA stringono affettuosamente Ulisse Nando e Alberto per la perdita della dolcissima Santina Bari, 16 gennaio 2012 I cognati VITO, LUCIA, FRANCO e CHIARA con i loro figli e nipoti si stringono commossi intorno a Ulisse, Nando e Alberto per la perdita dell a m at a Santina De Florio Nerini Bari, 16 gennio 2012 CECILIA e TONIO, COCCA, LEL- LA e ORAZIO, IOLE e PINO, ROSA ed ETTORE, PAOLA e MARIO, sono vicini ad Ulisse, Nando, Alberto e ai familiari tutti nel dolore per la scomparsa della cara Santina De Florio Nerini Bari, 16 gennaio 2012 WANDA con ROSA e STEFANO, GRAZIA e ATTILIO, ANTONELLA e FILIPPO e nipoti tutti, stringono con infinito amore, Ulisse, Nando, Alberto e familiari tutti per la perdita dell a m at a Santina Prato, 16 gennaio 2012 Il professor CARLO con GIUSEP- PE e LUIGI PANNARALE, ADRIA- NA LA TEGOLA, LORENZO CUON- ZO, ANGELO L ABBATE, ANGELO AUFIERI si uniscono a Nando, Alberto e Ulisse Nerini nel dolore per la perdita della cara Santina Bari, 16 gennaio 2012 GIANNA LEO, EDGARDO e TE- RESA, GIULIO e CLAUDIA sono particolarmente vicini ad Ulisse, Nando, Alberto ed alle loro famiglie per la perdita della cara ed amata moglie, mamma ed amica esemplare Santina De Florio Bari, 16 gennaio 2012 Con affetto ci uniamo al grande dolore di Ulisse e figli per la scomparsa della cara Santina ANNA e MIMMO CONTE. Bari, 16 gennaio 2012 ELBANO e LAURA DE NUCCIO partecipano commossi al dolore della famiglia Nerini e si stringono affettuosamente ad Ulisse, Nando e Alberto per la scomparsa dell ama - ta Santina Nerini Bari, 16 gennaio 2012 GIULIANO, ROSALIA e MARIA PIA GENCHI partecipano con vivo cordoglio al dolore che ha colpito Ulisse, Nando e Alberto per la perdita dell a m at a Santina Nerini Bari, 16 gennaio 2012 MEDICI, OSTETRICHE e tutto il PERSONALE della Divisione di Ostetricia e Ginecologia della Casa di cura La Madonnina partecipano al dolore della famiglia Nerini per la dipartita della N. D. Santina De Florio Bari, 16 gennaio 2012 GIGI e FRANCESCA PUTIGNA- NO con ALESSANDRA e ANTO- NELLA, DOMENICO e TERESA PA- LERMO sono vicini ad Ulisse Alberto Annamaria e Nando per la dipartita della cara Santina Bari, 16 gennaio 2012 FRANCESCO e NIETTA PICCI- NINNI sono vicini ad Ulisse, Alberto con Annamaria e Nando per la perdita della cara e indimenticabile Santina Bari, 16 gennaio 2012 SANTE FRANCA NARDELLI e figli piangono con i carissimi Ulisse Nando e Alberto i familiari tutti la perdita dell indimenticabile insostituibile moglie madre e amica di semp re Santina Ci mancheranno la Tua dolcezza, la Tua serenità e i Tuoi messaggi di a m o re. Bari, 16 gennaio 2012 GIOVANNI VITTORIO NARDEL- LI con vero profondo affetto fraterno è vicino a Nando e Alberto in questo momento di dolore per la perdita della mamma N. D. Santina Nerini e si stringe al cordoglio del prof. Ulisse Nerini. Bari, 16 gennaio 2012 PIERO ROSA e ANTONELLA NO- BILE commossi si associano al dolore di Ulisse Nando e Alberto Nerini per la scomparsa della cara amica Santina Bari, 16 gennaio 2012 VITO e GIOVANNA CAMPOBAS- SO, con PEPPINO e SILVIA, PA- SQUALE e PATRIZIA, STELLA e MAURO, sono vicini con affetto ad Ulisse, Nando, Alberto e familiari tutti per la scomparsa dell indimen - t i c ab i l e Santina Nerini Bari, 16 gennaio 2012 Prossima a compiere 103 anni, dopo una vita dedicata alla famiglia e ai Suoi amati bambini, ha ritrovato la luce celeste Amelia Andreassi Maestra e Direttrice di Scuola Materna La ricordano con grande affetto i nipoti GIUSEPPE, NICOLA con VI- VIANA, ANGELA; ed i pronipoti MARIO con MIRELLA, ADRIANO, GIULIO e MATILDE; GIANLUCA con STEFANIA e DAVIDE; ROSSEL- LA con PASQUALE, EDUARDO, EMANUELA ed ENRICO GIUSEP- PE. Il rito di saluto sarà celebrato presso la Parrocchia del Sacro Cuore alle ore 10,30 di lunedì 16 gennaio. Bari, 16 gennaio 2011 ANTONELLO NITTI VITO RA- DICCI sono fraternamente vicini a Simone e Modesto nel dolore per la perdita della loro amatissima Mamma Polignano, 16 gennaio 2012 I COLLEGHI ed i COLLABORA- TORI della Facoltà e dei Dipartimenti Giuridici dell Università di Foggia prendono parte al dolore che ha colpito il prof. Alfredo Calderale per la scomparsa dell adorato padre Dott. Achille Calderale Bari, 17 gennaio 2012 Il segretario regionale Fimmg Puglia FILIPPO ANELLI e il Segretario provinciale Fimmg GIOVANNI SPORTELLI e tutto il CONSIGLIO PROVINCIALE partecipano al dolore che ha colpito l amico Luigi, per la scomparsa del caro Pap à Molfetta, 16 gennaio 2012 MARCO e GIULIA JACOBINI, con GIANLUCA, AMALIA, LUIGI e SIL- VANA sono affettuosamente vicini a Modesto Scagliusi e familiari tutti nel dolore per la scomparsa della cara N. D. Maria Carmela Bellipario Scagliusi Polignano, 16 gennaio 2012 La SOCIETÀ FERROVIE DEL SUD - EST S.r.l. partecipa al cordoglio della famiglia per la scomparsa del Prof. Ing. Carlo Perrone già Direttore di Esercizio, ricordandone le grandi capacità professionali. Bari, 15 gennaio Gennaio Gennaio 2012 Nel quarto triste anniversario della scomparsa di Franco Gentile la sorella Lo ricorda con una Santa Messa che sarà celebrata domani martedì 17 gennaio, alle ore 8,30, presso la Chiesa di San Ferdinando. PACUCCI di Leonardo Pacucci LA CULTURA DEL RISPETTO Via Cagnazzi, 7 ang. via G. Petroni BARI - tel Associato Consorzio Per la pubblicità su BARI: 080/ BARLETTA: 0883/ MONOPOLI: 080/ FOGGIA: 0881/ BRINDISI: 0831/ LECCE: 0832/ TARANTO: 099/ POTENZA: 0971/ MATERA: 0835/331548

14 k/yak+a6zsccwpwyzndnooq37vfn4lzent2svynjfre= 14 LETTERE E COMMENTI Quotidiano fondato nel 1887 Direttore responsabile: GIUSEPPE DE TOMASO Direttore: CARLO BOLLINO S.p.A. Editrice del Sud-Edisud Redazione, Amministrazione, e Stampa: Viale Scipione l Africano, Bari Presidente: Mario Ciancio Sanfilippo Consigliere delegato: Giuseppe Ursino Consigliere: Domenico Ciancio Sanfilippo Responsabile del trattamento dei dati personali: Giuseppe De Tomaso LETTERE ALLA GAZZETTA Che bello con i bimbi nel segno di San Nicola Un'emozione! È quella che ci hanno regalato gli alunni della scuola primaria dell'istituto Preziosissimo Sangue di Bari, lo scorso 16 e 17 dicembre, in occasione del tradizionale scambio degli auguri. Nella splendida cornice del teatro scolastico oltre cento alunni si sono alternati sul palco calcando la scena da veri mattatori coordinati in maniera sapiente da tutto il corpo docente. Con canti natalizi, balletti e scene teatrali gli alunni, dai più piccini della prima elementare ai fratelli più grandi della quinta, si sono alternati in un perfetto sincronismo. Non è stata solo una festa ma anche l'occasione per approfondire la conoscenza della città, sulle tracce del Santo Patrono, alla scoperta dei luoghi, delle storie, delle tradizioni che hanno reso Bari nota in tutto il mondo come l'interessante progetto annuale della suola primaria propone. I bambini, infatti, hanno alternato scene teatrali e canti in italiano, inglese, spagnolo e vernacolo barese integrando il progetto scolastico di valorizzazione e memoria della Puglia, incentrato sull'incontro con il Santo Patrono San Nicola, con un originale parallelo con Santa C l a u s. Si è trattato di un mix ben riuscito a testimonianza dell'impegno e della dedizione che, secondo l'insegnamento di Santa Maria de Mattias, anima tutto il corpo docente di una delle scuole di maggiore tradizione in città. I bambini sono stati tutti molto bravi e non ci sarebbe da meravigliarsi se tra qualche anno qualche giovane talento, nel solco della lunga tradizione teatrale barese, possa essere anche uno dei giovanissimi visti in scena. Il lungo applauso finale, sulle note di Sanda Necòle va pe mmare, ha visto l'arrivo di Babbo Natale con i doni per tutti gli alunni e nella penombra del teatro non poche sono stati i luccichii di emozione e commozione. È stato bello tornare ad emozionarsi, essere pervasi dallo spirito del Natale nel solco rivisitato delle nostre profonde tradizioni. Un ringraziamento sincero alle maestre ed ai maestri della scuola, a Suor Annamaria, a Suor Anna Grazia, a Suor Donata, a Suor Lucia, a Maria Attolico, ad Antonietta Fatone e Davide Scaiola, al coordinatore didattico prof. Giuseppe De Pasquale ed all'ips che, con amore, accompagnano le giovani vite loro affidate, con saggezza e competenza, in un percorso di formazione completo e rassicurante, serio ed attento. Con Amore appunto perché, come insegnava San Filippo Smaldone, non si può educare se non si ama. Ignazio Lagrotta un papà Bari Sede centrale di Bari: Informazioni tel. 080/ Direzione generale: tel Direzione responsabile: tel , fax , direzione.politica@gazzettamezzogiorno.it Redattori capo: , fax , redattori.capo@gazzettamezzogiorno.it Segreteria di redazione: , fax , segreteria.redazione@gazzettamezzogiorno.it Cronache italiane: , fax , cronaca.it@gazzettamez zogiorno.it Economia: , fax , economia@gazzettamezzogiorno.it Esteri: , fax , esteri@gazzettamezzogiorno.it Interni: , fax , politica.int@gazzettamezzogiorno.it Attualità regionali e Speciali: , fax , cronache.regionali@gazzettamezzogiorno.it , fax , iniziative.speciali@gazzettamezzogiorno.it Spettacoli: , fax , cultura.e.spettacoli@gazzettamezzogiorno.it Sport: , fax , sport@gazzettamezzogiorno.it Vita culturale: , fax , cultura.e.spettacoli@gazzettamezzogiorno.it Servizio informazione on line: , fax , redazione.internet@gazzettamezzogiorno.it R E DA Z I O N I Bari: (080/ ) Nordbarese: Barletta (0883/341011) Fo g g i a : (0881/779911) Brindisi: (0831/223111) Lecce: (0832/463911) Ta r a n t o : (099/ ) Matera: (0835/251311) Potenza: (0971/418511) Mancano dieci anni al «centenario» Che bella giornata per la democrazia in Italia quella di giovedì 12 gennaio 2012 Anno del Signore (quale?). L on. Cosentino non andrà in galera, ha detto il Parlamento; la Consulta ha dichiarato inammissibili i referendum infischiandosene d un milione e passa di italiani che avevano firmato perché fossero indetti. Mancano dieci anni e nove mesi al centenario di quel triste È possibile, non per festeggiarlo - Dio non voglia - almeno ricordarlo chiedendoci sconfortati quando passerà la «nuttata» per il nostro povero Paese? Da Napoli una lezione anche per Bari Lettera firmata Conversano (Bari) Ciò che non accade a Bari, avviene a Napoli. Dopo 5 anni di commissariamento, il Teatro San Carlo di Napoli ha visto recentemente l insediamento del nuovo consiglio di amministrazione della Fondazione. Luigi de Magistris, sindaco di Napoli, nonché presidente della Fondazione, allo scopo di ampliare la platea di partecipanti ha annunciato che il teatro è dei napoletani e, pur di averli vicino, faciliterà fra l a l t ro l ingresso ai meno abbienti con prezzi ridotti.de Magistris inoltre ha intenzione di portare in giro l o rch e s t r a per i diversi quartieri di Napoli come San Giovanni e Teduccio, Spagnoli, Scampia, ecc. con l obiettivo anche di spronare il partenariato con le numerose imprese locali. Perché un fatto del genere non può succedere anche a Bari? Un consiglio ai controllori sugli autobus Vincenzo Quattromini Altamura (Bari) Come la racconta il signor Stea la disavventura dei due maltrattati comandanti della nave turca ignari ed incolpevoli sulla mancata obliterazione dei biglietti sul bus la dice lunga, è l en - nesima conferma dello strano modo di comportarsi di alcuni dipendenti dell Am - tab, specie controllori ed autisti. Lo dico purtroppo per esperienza diretta. Stiano attenti quei dipendenti che trattano i viaggiatori come se fossero loro sudditi. Se dovesse riaccadere con altri ufficiali turchi di passaggio una cosa sarebbe prendere uno schiaffo dalla mano d un offeso passeggero barese ben altra - più dolorosa - prenderli da due ottomani. I De Salvo chiedevano sostegno più che assistenza V. T. Bari Tutte le istituzioni dalla più piccola alla più grande, sono unanimi nel dire che i coniugi De Salvo avevano bisogno non solo di assistenza ma soprattutto di soste gno. È troppo comodo parlare così dopo la loro morte, tutti i responsabili, che involontariamente con il loro silenzio, hanno contribuito a questa sorta di angusta passione, devono sentirsi in colpa per una vicenda che profumava di morte già da tanto t e m p o. Adesso tocca sostenere un esame di coscienza per evitare nuove tragedie, riprendere il cammino della speranza in un mondo dove la stessa sembra ormai svanita e senza che nessuno dica che non avrebbe mai percepito il profumo di quella morte annu n c i at a. L uomo sa essere silenzioso nel sopportare il dol o re. Carmelo Costanzo Santo Spirito (Bari) I soldi siano destinati esclusivamente allo sviluppo Per quanto riguarda la riduzione della spesa pubblica si vede ancora poco.si sta discutendo di dismissioni degli immobili degli enti pubblici e si assiste all'acquisto dell'autosilo del Policlinico di Bari ad un prezzo superiore di 1 milione di euro rispetto a quanto pagato dal precedente proprietario poco tempo prima. Chi autorizza questi acquisti onerosi, come se si trattasse di semplice cancelleria? I soldi, se ci sono nelle casse della Regione,devono essere finalizzati alla crescita di posti di lavoro necessari per rimettere in moto l'economia. I nostri figli reclamano il lavoro e se non glielo diamo le cose si metteranno male per tutti, perchè ora stiamo assistendo ai suicidi di chi perde il posto di lavoro, domani, quando i genitori non ci saranno più,cosa avverrà? Va riscoperto il senso della legalità Biagio Sannicandro Bari Bari aggredita dalla crisi e dall escalation della malavita anche extracomunitaria. Quello che è successo in Piazza Umberto, questa città ci fa più paura. Insomma, stiamo sotto assedio, adesso basta. Effettivamente c è stato un balzo crescente che rende Bari irriconoscibile, la soglia della violenza si è alzata, sono un segnale anche la sporcizia!!. Si è sfilacciata la rete di solidarietà che caratterizzava la città e in tutti i quartieri è difficile uscire la sera. Cosa fare allora? Riscoprire l educazio - ne, la solidarietà, il rispetto della legalità. Per esempio, si può cominciare anche dall evitare un parcheggio in doppia o terza fila. Nico Pesce Bari ABBONAMENTI: tutti i giorni esclusi i festivi: ann. Euro 260,00; sem. Euro 140,00; trim. Euro 80,00. Compresi i festivi: ann. Euro 290,00; sem. Euro 160,00; trim. Euro 90,00. Sola edizione del lunedì: ann. Euro 55,00; sem Euro 30,00. Estero: stesse tariffe più spese postali, secondo destinazione. Per info: tel. 080/ , dal lunedì al venerdì, 09,30-13,30, fax 080/ , commerciale@gazzettamezzogiorno.it. Copia arretrata: Euro 2,40. Tel 080/ P U B B L I C I TA : Publikompass S.p.A. - Via Winckelmann n. 1, Milano Tel 02/ Bari - Via Amendola 166/S Tel 080/ Certificato N del Registrazione Tribunale di Bari n. 7 del 2 settembre lettori al giorno medio (Audipress 2011/II) PROPRIETA : MEDITERRANEA S.P.A. Le lettere vanno indirizzate a La Gazzetta del Mezzogiorno Viale Scipione l Africano 264, Bari lettere@gazzettamezzogiorno.it fax 080/ >> SEGUE DALLA PRIMA Non è la semplice inosservanza di una norma prevista anche nel nostro codice della navigazione, ma una questione d onore e dunque non è negoziabile. Comandanti si diventa dopo lunghi anni di navigazione nei quali si impara a conoscere il mare, ma soprattutto se stessi, si misurano le capacità e il carattere, l equi - librio e la consapevolezza del ruolo che implica una responsabilità enorme, in gergo si chiama «attitudine al comando». E non importa neppure che si navighi a bordo di una grande nave da crociera o di una piccola vela. Il primo comandamento è sempre la sicurezza e la salvezza dell equipaggio che deve essere perseguita ad ogni costo, sino al sacrificio estremo. Per questo il comandante a bordo è Papa, Re e Cardinale, ha ancora e così è da sempre il potere assoluto, egli può arrestare e confinare equipaggio e passeggeri in cabina, può celebrare matrimoni e funerali, può decidere di sacrificare parte del carico, può persino ipotecare la nave senza il consenso del suo armatore. E la responsabilità non è solo verso la sua nave, ma per qualunque altra che si trovi in pericolo, per la quale egli ha l obbligo morale e giuridico di intervenire. Ma c è di più, un legame fortissimo che lo lega alla sua nave, che è una cosa viva, ha un nome e spesso un anima, il comandante vi si affeziona come fosse la sua compagna, è lei a portarlo a salvamento nelle condizioni più estreme, è con lei che parla nelle lunghe ore di navigazione di notte nella solitudine della plancia di comando. Anche per questo non solo non deve, ma non vuole abbandonarla, preferisce Le lettere, di lunghezza non superiore alle 15 righe, devono indicare nome, cognome, indirizzo e numero di telefono del Lettore. Le lettere anonime non saranno pubblicate. Sarà invece rispettata la volontà di quei Lettori che, in casi eccezionali chiederanno la riservatezza pur indicando le loro generalità. IL COMANDANTE NON PUÒ TRADIRE LA SUA COMPAGNA di NICOLÒ CARNIMEO perire con lei piuttosto vederla affondare. La storia e la letteratura marinara citano centinaia di episodi che hanno visto il comandante di una nave in procinto di perdersi mantenere sino all'ultimo istante la sua posizione e dunque il suo ruolo, il più delle volte seguendola sul fondo del mare. Ricordiamo lo straordinario coraggio dimostrato dal comandante dell «Andrea Doria», Piero Calamai, che, dopo lo speronamento in Atlantico da parte del transatlantico svedese Stockholm, nel 1956, restò a bordo sino a pochi minuti prima che l'oceano inghiottisse l'orgoglio della marina mercantile italiana, convinto solo dalle preghiere dei suoi ufficiali, tornati a bordo e forti della «minaccia» di affondare con lui se non si fosse messo in salvo. Non sappiamo quali considerazioni abbiano indotto il comandante Francesco Schettino a mettersi in salvo prima del tempo. Né se queste responsabilità gli sia realmente addebitabili oppure se dopo aver messo in sicurezza migliaia di persone non si sia realmente reso conto che a bordo c era ancora qualcuno. Egli ne risponderà a breve al suo armatore, alla legge e alla sua coscienza. Ma certo è che la tragedia del Giglio, allo stato dei fatti, sembra imputabile solo a un marchiano errore umano. Anche un velista dilettante conosce l'orografia dei fondali prospicienti la zona di Giglio Porto. E dunque, se davvero la causa è stata la volontà di avvicinarsi alla costa oltre ogni ragionevole limite per consentire ai passeggeri di sventolare i fazzoletti, c'è da chiedersi cosa sia rimasto, in questo caso, dell'arte marinara che è anche e soprattutto senso di responsabilità, prudenza e, perché no, preve ggenza.

15 k/yak+a6zsccwpwyzndnoijlmp20ytfzisjldtjlbgu= LETTERE E COMMENTI 15 S TA M E R R A Non sparate sul tassista >> CONTINUA DALLA PRIMA Èfuor di dubbio che il numero dei taxi in Italia (ma si tratta solo di dati statistici, come quella del mezzo pollo a testa, perché sicuramente poi la realtà varia da città a città) è inferiore a quello degli altri paesi con i quali siamo chiamati a confrontarci, ma mettere in testa a tutte le liberalizzazioni necessarie quella del servizio dei taxi, appare un discutibile acc a n i m e n t o. Qualche anno fa, invece, ho incontrato, in vacanza invernale, un gondoliere a Malindi, in Kenia. Era, ospite con signora, di un albergo a cinque stelle e, tra le varie escusioni, ne fece, con un piccolo aereo privato preso a nolo, una a Zanzibar, meglio nota come isola delle spezie. Tra una chiacchiera e l altra, ci parlò del suo lavoro, di quanto riusciva a guadagnare (tantissimo, anche grazie alle mance dei turisti), di come le licenze fossero così rigidamente contingentate che i titolari se le tramandavano di generazione in generazione o, se proprio erano costretti a venderle, valevano palate di soldi. Non conosco se a Venezia, patria delle gondole e dei gondolieri, la situazione in questi anni è cambiata o se sopravviva ancora questa corporazione di vogatori che si possono permettere certi lussi, ma va preso atto soltanto che, parlando di privilegi e corporazioni, la situazione in Italia appare simile a quella dei vaso di Pandora. La ragione è una ed una sola: il ritardo con cui la politica ha affrontato negli anni certe situazioni, sino a farle poi diventare mostruose incrostazioni, che è pressochè impossibile r i m u ove re. Personalmente, pur ritenendo che le liberalizzazioni (tutte a partire da quelle più pesanti, di sistema) siano necessarie, non ritengo che i torti stiano solo dalla parte dei tassisti. Né penso ho già avuto modo di scriverlo più ampiamente su queste stesse colonne qualche settimana fache i guai in cui si dibatte l Italia dipendano dal basso numero di licenze di taxi. Tutto ciò sarebbe semplicemente puerile, il tema delle liberalizzazioni è molto più ampio e complesso, e meriti le dovute gerarchizzazioni. Ma è fuori discussione però che anche i tassisti devono fare la loro parte e devono accettare il cambio di quelle regole che nella società contemporanea rappresentano un ingombro, il fastidioso retaggio di un passato che non può più tornare. Si faccia però in modo che non ricadano sulla categoria gli errori, le omissioni e, perché no, anche le connivenze che nel passato la politica ha commesso. Entrambe le parti devono fare un passo indietro. E positivo che i rappresentanti di categoria siano stati convocati dal presidente Monti nei prossimi giorni, ma nessuno si illuda che ciò possa bastare. Non stiamo parlando di metalmeccanici, di braccianti ossia di lavoratori come gli altri, inquadrati e disciplinati in strutture organizzate e dirette gerarchicamente da apparati. Come è avvenuto nel passato, e come accade quasi sempre, ad esempio, nelle vertenze che riguardano gli autotrasportatori, i cosiddetti padronci- ni, gli accordi presi ai tavoli di trattativa poi vengono respinti dalla base e basta una semplice protesta spontanea e minoritaria ad avere effetti devastanti. E un rischio reale, basta ricordare cosa accadde dopo le l e n z u o l at e di Bersani e quanto è già successo in questi giorni di fronte a semplici anticipazioni giornalistiche. E ve ro che all epoca delle l e n z u o l at e il clima politico generale era diverso, che dietro le marce dei tassisti infuriati c era anche la strumentalizzazione del centrodestra (e i professori non devono chiedere il voto a nessun elettorato), e la situazione economica generale del Paese non era quella di oggi. Ma se il buongiorno si vede dal mattino c è poco da stare allegri! Vittorio Bruno Stamerra VITO SPADA Il rating non è il giudizio di Dio Il declassamento del rating per l Italia è solo una parte di quello più generale e significativo sulle condizioni del debito nell Eurozona, deciso da Standard and Po o r s. Inevitabilmente la diversa percezione del tempo nel mondo della politica ed in quello del mercato, ha fortemente influito sulle decisioni della società di rating. Gli analisti non sembrano tenere conto delle decisioni già prese dai vari Governi Nazionali e dal Consiglio Europeo per fronteggiare la crisi del debito pubblico europeo. Eppure, fra tante reticenze, intoppi ed incomprensioni sulla reciproca disciplina di bilancio, numerosi passi avanti sono stati conclusi. Il pareggio di bilancio come regola di prudenza nelle singole legislazioni nazionali dei Paesi dell Eu - ro, una più qualificata sorveglianza sugli andamenti e scostamenti dei singoli conti pubblici da quelli programmati, ed un rilancio anche se ancora poco particolareggiato, dei Fondi cosiddetti salva Stati, sono certamente buone nuove per qualsiasi valutazione della sostenibilità del debito dell euro zona. Eppure, secondo Standard and Poor s, sono le prospettive poco lusinghiere sulla crescita economica che spingono verso il declassamento del debito pubblico europeo. La divergenza delle valutazioni fra Stati e mercato, cosi come li riassume Standard and Poor s,, riporta alla ribalta le polemiche sulla importanza e correttezza operativa delle stesse società di rating. Queste sono a volte ritenute troppo compiacenti rispetto ai rischi, come nel caso delle valutazioni su taluni strumenti di mercato, o troppo conservatrici nella valutazione dell andamento dei bilanci statali. Dobbiamo forse cancellare dall orizzonte finanziario i loro ratings perché parziali o comunque imprecisi? Conviene ricordare che l importanza del giudizio del rating, non è secondario nel mercato, dal momento che è stata proprio la domanda di rating indotta dai regolatori a governare il complesso sistema della regolamentazione finanziaria mondiale. La quantificazione del capitale necessario alle banche per fronteggiare il rischio di credito nel sistema di Basilea, è legata indissolubilmente al rating emesso dalle maggiori società internazionali. E a garanzia dei risparmiatori, molti strumenti del mercato monetario devono avere un rating di investment grade per essere distribuiti sul mercato. Il rating insomma ha ottenuto dalla Banca dei Regolamenti Internazionali di Basilea, sede dei singoli regolatori nazionali, un ruolo pubblico che è essenziale per il funzionamento della disciplina di mercato. TA X I Per ora protesta congelata Dinanzi alle falle rilevate dalla crisi finanziaria del 2008, la disciplina di vigilanza sulle società di rating si è stretta, ma ha conservato il ruolo del rating rafforzando i vincoli sulle attività delle società di rating. L obbligo di registrazione delle stesse, la prevenzione dei conflitti di interesse, la comunicazione dei modelli e dei metodi di valutazione al pubblico, il rispetto di un codice di condotta dello IOSCO (per la verità già in essere in molte di queste) ed una maggiore frequenza degli obblighi di informazione, sono taluni dei nuovi requisiti per le società di rating. E alla nuova Agenzia Europea di controllo sul sistema finanziario l ESMA, è stato attribuita la competenza per la vigilanza e l applicazione di sanzioni. L attribuzione di un ruolo pubblico al rating ha certamente ribaltato sulle società di rating un ruolo che le stesse vorrebbero forse non avere, dal momento che questo enfatizza enormemente le ripercussioni negative del loro rischio di reputazione sul mercato. La semplificazione cognitiva del giudizio di rating è comunque essenziale per avere una iniziale bussola di orientamento sui mercati. Certo, i ratings non possono essere infallibili e certi ma vanno considerati come uno degli strumenti dell analisi di investimento. Tale presunta infallibilità ha certamente un limite negli strumenti cognitivi delle metodologie applicate alle valutazioni e si accompagna alla eguale impossibile infallibilità del mercato e dei suoi controllori. Considerare il rating, nonostante il suo rilievo pubblico, come una opinione invece che un giudizio di Dio dovrebbe diventare una prassi più consolidata nel mercato. D altra parte il declassamento degli Usa che hanno pure loro perso la tripla A non ha avuto effetto sui prezzi dei titoli pubblici americani. Dobbiamo peraltro accettare il segnale che ci viene dal mercato, e procedere più velocemente a mettere in pratica quanto deliberato in sede europea per il funzionamento del Fondo salva stati(efsf) e per quello del suo successore (ESM). Tanto per rispondere alle attese di una risposta europea che dovrà riguardare anche la crescita economica e non solo quello della disciplina di bilancio. Il punto essenziale è che se gli Stati devono avere come compito quello di essere la risposta finale alla crisi finanziaria, questi devono, come dice Jaime Caruana direttore generale della BIS, recuperare la loro reputazione di prenditori risk free,( ) dal momento che la solvibilità del debito sovrano è la precondizione della Banca Centrale per combatterebbe le minacce alla stabilità monetaria e finanziaria. CHE SUD FA di RAFFAELE NIGRO Così Notte illuminò il futurismo del Sud Tre n t anni fa moriva a Napoli Emilio Notte. Di lui mi avevano parlato più volte Michele Prisco che gli aveva presentato varie personali e la figlia Adriana, che dai primi anni ottanta era venuta a vivere nelle campagne di Cisternino col pittore Giulio Marchioli. Adriana conservava una piccola collezione di opere del padre, per esempio i ritratti della Bambina che legge e della Bambina che scrive realizzati intorno al 1930, da lui aveva imparato a dipingere e ne seguiva da sempre la maniera, estremizzando il cubismo, impastandolo col surrealismo e dividendosi tra pittura e poesia. In quanto a Emilio Notte, era nato il 30 gennaio del 1891 a Ceglie Messapica, città che ha allestito per lui un piccolo museo e che ha tenuto a battesimo nel 2010 un libro edito da Manni, E.Notte. La vita, le opere. Il libro lo si deve a Riccardo Notte, critico d arte e docente all accademia di Brera e poi a Napoli e figlio del pittore e di una sua assistente, Maria Palliggiani, morta suicida a metà anni sessanta. L AVO R O -Da Ceglie i Notte erano passati a Bovino, poi a Lagonegro e infine a Sant Angelo dei Lombardi, costretti dal lavoro del capofamiglia, Giovanni, originario di Marostica e Ricevitore dell Ufficio del Registro. Emilio seguì a Napoli le lezioni di disegno di Vincenzo Volpe e nel 1907, passato il padre a Prato, si iscrisse all Accademia di Firenze dove conobbe Adolfo De Carolis e Giovanni Fattori nei cui studi conobbe D Annunzio. Anni in cui Emilio studia il geometrismo dei grandi del 400, da Filippo Lippi al Pontormo. Ma è già un pittore apprezzato. Nel 1912 è alla Biennale di Venezia, aderisce al Futurismo toscano e stringe amicizia con Rosai, Dino Campana e Ardengo Soffici. Fu Soffici a portare Notte alla storica serata futurista del Teatro Verdi, dove conobbe Boccioni, Marinetti, Carrà e Palazzeschi, la cui amicizia durerà per sempre. Tra le opere di quegli anni, tutte di grandi dimensioni e a soggetti sociali, come L or - fana, Funerale, Gli Idioti, un Manichino nero, di impianto metafisico e più tardi adottato da De Chirico e Carrà. Su questa linea sono le Maschere, vicine ai fantocci di Ensor e Il burattinaio di cui scrisse Roberto Longhi. Notte aderisce dunque al Manifesto Futurista di Marinetti, ma sposa prevalentemente il dinamismo plastico di Boccioni più che i temi del modernismo, nella sua riflessione ci sono infatti Nietzsche, Sorel e D Annunzio, perché non ama la retorica bellicistica e se dipinge scene di guerra i suoi soldati sono di una umanità sofferente. Ricoverato a Bologna conobbe Giorgio Morandi. Il ritorno dalla guerra significa anche un suo temporaneo allontanamento dal Futurismo e l adesione al cubismo, quasi un passaggio dal dinamismo alla fissità. Lo si vede in quella Strada bianca che nel 1917 fu acquistata da casa Savoia. A guerra finita Notte si trasferisce a Milano in cerca di nuove esperienze di vita. Qui è a stretto contatto con Marinetti, si riapre al fronte futurista mentre realizza personali che verranno ospitate da importanti gallerie della città lombarda e di Roma e approda a una collettiva a Ginevra organizzata da Prampolini. Milano significa anche l amicizia di Funi, Semeghini, Sironi e Martini. Nel 23 vince la cattedra di Pittura al Liceo Artistico di Venezia e nel 24 è a quella di Roma, dove stringe amicizia con Bontempelli, Longhi, Balla e partecipa alla prima Quadriennale. Nel 1929 ottiene la cattedra di Pittura all Accademia di Napoli. ROMA -Ma l ambiente gli è ostile e il pittore continuerà a risiedere a Roma conducendo vita da pendolare. Fino al 36, anno in cui si trasferisce definitivamente in Campania. Ma i colleghi non riescono ad abbassare la guardia, perché Notte è considerato un futurista, uno che non apprezza il realismo e la classicità, un avanguardista. Per vent anni infatti non farà personali a Napoli e tuttavia avvierà mostre di impressionisti e di futuristi in una città refrattaria alla modernità e troppo prona all 800. Intanto nel 39 è nominato Direttore dell Accademia di Belle Arti di Napoli, carica che manterrà per un decennio. Mentre alla Biennale di Venezia del 42 gli verrà offerta una sala personale dove presenterà ben trenta dipinti. E solo nel dopoguerra che Napoli apre le braccia a Emilio Notte e l amicizia del filosofo Cleto Carbonara, del matematico Renato Caccioppoli e dello storico dell arte Raffaello Causa. Intanto produce una pittura di tipo postcubista, dalle grandi dimensioni. Nei temi c è il dolore, individuale e collettivo, l impenetrabilità del destino, come dicono La strage di Melissa, dedicato all uccisione dei contadini durante un occupazione di terre in SicilIa, i Mendicanti, i Giocolieri,il Corteo del Primo Maggio e i Contadini. Nel 47 si iscrive al Partito Comunista e nel 51 è candidato nelle liste del Pci per le comunali partenopee. Non viene eletto, ma l amicizia di Giorgio Amendola, Abdon Alinovi e Giorgio Napolitano dicono del suo nuovo impegno e spiegano la scelta di dipingere le miserie e i ritardi culturali del Mezzogior no.

16 k/yak+a6zsccwpwyzndnoijlmp20ytfzq1kgszd6doq= 16 L I N T E RV I S TA DEL LU N E D Ì di GINO DATO BUONI MAESTRI IL NOTO GIORNALISTA È AUTORE DI «IL RAGAZZO CHE IO FUI» Se la memoria non è pelle morta A colloquio con Sergio Zavoli Qual è l eredità più preziosa che possiamo lasciare ai giovani? La memoria, come scrigno di valori e come esercizio di ricordi, in un Paese che spesso si fa gioco del passato. Quando vi si cimenta un maestro di giornalismo come Sergio Zavoli, traghettando il nipote sul fiume della vita, la storia torna un grande scenario su cui si affaccia il controcanto della propria esistenza. Il ragazzo che io fui (Mondadori ed.) cui Sergio Zavoli ha affidato il racconto delle sue esperienze restituisce al lettore un paradigmatico documento di sobrietà, ma, insieme, le passioni mai gridate. Dal ragazzo che sognava a colori, ai bambini di oggi che spesso non ridono più perché non si riconoscono «in un tempo che divora la sua innocenza». Perché, dietro il disincanto dei loro sguardi, c è l av - viso di una eclissi che avanza e «non sappiamo fino a quando ci terrà nell ombra». Quali sono i sentimenti pressanti che spingono un giornalista a raccontare una storia che non è più quella degli altri, ma la propria? «Credo d essere in buona compagnia pensando che la storia non stia solo nell'esperienza esemplare dei grandi uomini e delle grandi cose, ma che si annidi anche nella vita quotidiana dell umanità; che cioè possa trovare un modo suo di esprimere qualcosa che ne fa un segno di quell universo in cui la storia sa cogliere, del comune, gli aspetti, diversi, della vita di ciascuno». Se queste storie rimangono nell o m b ra? «Appunto, la Storia resta priva degli invisibili, innumerevoli rivoli che vanno a formare il suo grande fiume. Ed è comunque vero ciò che dice il critico letterario Massimo Onofri, secondo cui si possa sempre parlare di qualcosa per parlare di tutto». Lei ha paura di non vedere più il mondo a colori? O nel modo in cui lo vedeva da ra g a z z o? «Da ragazzo, per aver sognato a colori, ho messo in subbuglio la famiglia. Ma non era un fenomeno soltanto mio, o nostro, era una metafora che andava diretta anche verso la politica, identificandola nel bianco e nero imperante ai tempi di quella temeraria visionarietà notturna». «La vita è quello che è?», «La vita è dove stai». I suoi personaggi si industriano a definire la vita. E lei come la definirebbe? «La vita è quello che è fu il risultato filosofico-esistenziale di un mio zio pen - s at o re. Per quella frase venni costretto, nella mia prima infanzia, a farmi un idea complicata di una frase astrusa e inconcludente. Nel libro, che attraversa la misteriosa complessità dell esser vivo, e del vivere, cerco di spiegarmi la sentenza dello zio filosofo, e qui lascio al lettore il giudicare se vi sono riuscito». Boccastorta, Pieroz, La Gran Via sono i soprannomi di alcuni dei personaggi che lei ricorda. Ci sono ancora in giro personaggi che hanno questa energia evocativa? O a renderli tali è solo la forza del suo ricordo? «Il ricordo conserva anche cose marginali, ma che avevano la natura per restare nella tua immaginazione. A volte anche SERGIO ZAVOLI Il noto giornalista. Sopra, l immagine di copertina del suo volume personaggi modesti possono avere una carica simbolica che continua a rappresentarti il passato persino più di altri più importanti, ma non altrettanto capaci di conservare l odore di un tempo». È stato così anche, ad esempio, per «La notte della Repubblica»? O sono soltanto tracce, e quindi ormai fantasmi? «È una bella, difficile domanda. Ne suscita molte altre: quando comincia la memoria? Che cosa è memorabile per tutta la vita? Che cosa, della storia, cancella la memoria? E infine a che cosa serve? La memoria, in genere, continua a essere la fotocopia sempre più stinta di un momento - un attimo o un periodo, non importa - della nostra esistenza, una certificazione fugace o durevole della tua identità, un ritorno o una restituzione di qualcosa che ti ha segnato nella mente e nell a n i m o. Quanto più i materiali della memoria sono vicini, tanto più confinano con la tua storia». L esempio che le porto, cioè «La notte della Repubblica»? «Rappresenta un passato in bilico tra la Storia e la sua memoria. Per essere un ricordo, insieme, storico e personale deve trascorrere una generazione, ed è il motivo per il quale storici e memorialisti, psicologi e documentaristi non sono abbastanza vicini, o sufficientemente lontani, per poter prendere le cosiddette distanze storiche. La storia è previdente: prima di finire e durare nei libri esige che si tenga sveglia, il più possibile, la presenza ammonitrice, o soltanto pedagogica, del passato». Che cos è, secondo lei, per il nostro Paese l esercizio della memoria? «È una domanda molto pertinente, e in questi tempi persino opportuna. Gli italiani non coltivano il culto, né il timore, di ciò che è stato. Si privano della memoria come farebbero di una pelle invecchiata. Non dico che se ne liberano come nelle mute gli animali, o come fanno i serpenti lasciando, inservibile, la loro guaina non più luminosa e sgusciante. Ricordiamo ciò che ci è piaciuto perché corrisponde ai nostri istinti più vitali, egoistici, appaganti». Qual è la salute del giornalismo italiano? «Il grande commentatore americano della guerra del Vietnam, Walter Cronkite, che incontrai nel Circolo della stampa di New York, mi disse: Avete a vostro vantaggio immaginazione e scrittura, curiosità e cultura, vi manca solo l attenzione e l approfondimento dovuti alle cose che appaiono meno, ma spesso sono le più insidiose. Siete, nel complesso, più adescanti e suggestivi rispetto allo stile che chiamiamo anglosassone, meno seriosi di quello tedesco, meno enfatici di quello spagnolo e meno a rischio d incredulità, per eccesso di brillantezza, di quello francese. Se è vero, non c è male, teniamoci il nostro stile, chiamiamolo magari solo linguaggio, aggiungendovi un po più di voglia d informare e un po meno di sorprendere. Troppe notizie in pillole, e troppo gossip, sono le nostre malattie infantili, come la scarlattina e il morbillo. Ma scriviamo anche pagine esemplari. Buon anno al nostro lavoro, ai nostri giornali e, soprattutto, ai nostri lettori». LA MORTE DELLO SCRITTORE A 85 ANNI. AVEVA COSTITUITO IL TANDEM PIÙ CLEBRE DELLA LETTERATURA ITALIANA Fruttero, addio da fantascienza Dopo dieci anni dall amico Franco Lucentini di MAURETTA CAPUANO Se ne va anche l altra metà di uno di più celebri sodalizi letterari italiani. Dieci anni dopo Franco Lucentini, è morto ieri, a 85 anni, Carlo Fruttero. Lo scrittore torinese, nato nel 1926, aveva dato vita con Lucentini nel 1952 alla famosa «ditta» di giallisti, giornalisti e traduttori Fruttero & Lucentini che si muoveva nel crocevia intellettuale della Torino einaudiana dell e poca. Lo «zapping notturno tra i libri nel letto»; il fritto di paranza, «quei pescetti meravigliosi» da prendere «con le mani, non con la forchetta!», le camminate con il padre e con l amico Lucentini con il quale «ridevamo delle stesse cose» e così «capimmo che eravamo fatti per collaborare», erano per Fruttero tra le cose fondamentali della vita e tra i ricordi più belli, come aveva raccontato nel 2010 in un appuntamento speciale di «Che tempo che fa» di Fabio Fazio su Rai3. E ancora, parlando del rapporto con Lucentini: «L ho capito in ufficio, a Torino (da Einaudi, ndr), che potevamo essere amici. Lui faceva il lettore, lo scout, pagato 3 lire per Einaudi a Parigi, abitava a Monmartre, naturalmente, e veniva fino a Torino in moto... un viaggio spaventoso. Alla fine si stabilì anche lui a Torino, per essere vicino alla casa e... alla cassa, se non andavi tu a chiedere i soldi... Capimmo che eravamo fatti per collaborare. E poi abbiamo deciso di provare a mettere insieme un romanzo. Facemmo La donna della domenica e fu una fortuna». Uscito nel 1972, il bestseller di ambientazione torinese diventò uno dei film più amati di quegli anni, diretto da Luigi Comencini nel Appassionato di fantascienza, sempre con Lucentini, dal 1961 al 1986, Fruttero ha diretto la collana di fantascienza «Urania» per Mondadori con cui sono usciti i suoi ultimi libri: Mu - tandine di chiffon. Memorie retribuite del 2010 e, nello stesso anno, La patria, bene o male, scritto con Massimo Gramellini. La morte di Franco nel 2002 fu un duro colpo. Fruttero smise di scrivere per alcuni anni. Riprese nel 2006, quando uscì Donne informate sui fatti (Mon - dadori) che, dato per superfavorito al Premio Campiello nel 2007, arrivò invece ultimo con 28 voti lasciando il podio alla giovane sceneggiatrice lucana Mariolina Venezia. Una delusione per lo scrittore che commentò: «La gente che amava i nostri libri, lo comprerà almeno per vedere come me la cavo senza di lui». E aggiunse anche: «La giuria popolare è orientata verso un certo tipo di narrativa, diversa dalla mia. Sono lettori medi, o medio bassi. Il pubblico popolare preferisce quello, non sto a tormentarmi molto». Ma subito dopo era arrivato un altro riconoscimento: il Premio Chiara alla carriera e nel 2010 Fruttero è stato il primo vincitore del Campiello alla carriera. LA STORIA L INCIDENTE DI COSTA CROCIERE NEL MARE IN CUI AVVENNE LA BATTAGLIA DI FEDERICO II (1241) Isola del Giglio, lì colarono a picco le navi del papa di BIANCA TRAGNI del Giglio oggi è diventata famosa per il naufragio della più grande nave da crociera italiana, che L Isola ha buttato in mare migliaia di turisti innocenti. In passato fu famosa per la più grande battaglia navale del Medioevo che buttò in mare migliaia di ecclesiastici innocenti, che viaggiavano verso Roma per obbedire al loro papa. La battaglia del Giglio la combatté Federico II, re di Sicilia e imperatore del Sacro romano impero, contro papa Gregorio IX e i suoi cardinali da lui convocati per un concilio ecumenico che aveva lo scopo di deporlo, dopo averlo scomunicato. La rabbia di Federico fu tale che predispose la contromossa. La sua lotta titanica col papa era ormai pluridecennale e combattuta con tutti i mezzi: la diplomazia, l astuzia, le scomuniche e tant altro. La posta in gioco: il potere assoluto. Il pontefice rivendicava il suo come rappresentante di Cristo in terra; Federico rivendicava il suo come erede dell Impero romano. L Eu - ropa stava a guardare attonita. I due si scambiavano complimenti-invettive: Dal successo della «Donna della domenica» fino alla delusione del Campiello nel Non solo romanzi PUER APULIAE Federico di Svevia, u n immagine del sovrano nel suo codice sugli uccelli «Federico è la Bestia che sorge dal mare carica di nomi blasfemi», diceva Gregorio IX; «Questo papa è il fariseo assiso sulla cattedra di un dogma perverso, unto con l olio della malvagità», diceva Federico II. All Isola del Giglio questo grande conflitto esplose. L imperatore chiuse le vie terrestri al convoglio di legati, cardinali, abati, arcivescovi e diplomatici di tutt Europa che si recavano a Roma. Il suo esercito ghibellino sbarrò tutte le strade. Allora il Papa dette ordine di farli arrivare via mare, con l aiuto delle navi della fedele Genova il cui comandante Jacopo Malocello li avrebbe condotti, scortati e difesi con le sue armi fino al porto di Civitavecchia-Ostia. Egli si recò a Nizza a imbarcare spagnoli e francesi (gli inglesi, esperti di marineria, si rifiutarono) e poi a Genova imbarcò i prelati lombardi. Federico fece partire dalla Sicilia la sua flotta di 27 navi guidate dall am - miraglio Ansaldo de Mari (una nobile famiglia d origine proprio genovese, le cui propaggini si impiantarono in Puglia). Erano con lui il figlio Andreolo e il pisano Buzzacarino. E dalla Pisa ghibellina giunsero altre 40 navi in appoggio: uno spiegamento enorme per bloccare la flottiglia guelfo-pontificia. Quando Malocello, giunto dopo una settimana di navigazione all altezza delle coste Toscane, ne ebbe notizia, cercò di virare verso la Corsica, ma l agguato era già teso nelle acque dell arcipelago toscano. Le navi imperiali erano nascoste dietro l Isola del Giglio e la piccola isola di Montecristo, quasi un imbuto. Sbucarono improvvisamente da dietro gli scogli e accerchiarono e arrembarono le navi genovesi, sconfiggendole clamorosamente. Alcune colarono a picco, tutte le altre furono trascinate fin nel porto di Pisa. Era il 3 maggio 1241, ricorrenza dell esaltazione della Croce. E siccome nel Medioevo tutto veniva letto in chiave religiosa, Federico credette di leggere nella sua vittoria la volontà di Dio e il favore della Divina Provvidenza che puniva il papa indegno. Nello scontro alcuni prelati morirono, la maggior parte venne presa pri-

17 k/yak+a6zsccwpwyzndnojaxmappxyvcjnqphpid/78= 17 C U LT U R A &S P E T TAC O L I Tutte le opere a. quattro mani (e anche a due) È morto ieri nella sua casa di Castiglione della Pescaia, a 85 anni, lo scrittore Carlo Fruttero. Nato a Torino nel 1926, in coppia con Franco Lucentini diede vita a uno dei sodalizi più celebri della nostra letteratura. Tra i titoli più noti, «La donna della domenica». Con la sigla Fruttero & Lucentini, i due scrittori hanno firmato a quattro mani una ricca produzione che spazia un po tra tutti i generi, dalla poesia al teatro, dalla raccolta di articoli e elzeviri al romanzo giallo, dalla riflessione saggistica di costume alle antologie, le più celebri delle quali sono i quattro «Libri della fantascienza», editi da Einaudi. Dopo l uscita di un libro già a doppia firma, ma che raccoglie poesie distinte dell uno e dell altro autore, «L idraulico non verrà» (Melangolo 1971), la collaborazione darà vita a titoli celebri. Ecco i più importanti. «La donna della domenica» (Mondadori 1972), «A che punto è la notte (Mondadori 1979). «Il Palio delle contrade morte» (Mondadori 1983), «La cosa in sé» (Einaudi 1983), «La prevalenza del cretino» (Mondadori 1985), «L amante senza fissa dimora» (Mondadori 1986), «Il colore del destino» (Mondadori 1987), «La verità sul caso D» (Einaudi 1989), «Enigma in luogo di mare» (Mondadori 1991), «La manutenzione del sorriso» (Mondadori 1994), «I ferri del mestiere» (Einaudi 2003), «Il manuale involontario di scrittura con esercizi svolti» in cui Fruttero - l anno successivo alla morte di Lucentini - riunì alcuni scritti del sodalizio. THRILLER DI MARCO CESATI CASSIN Ricercatori di emozioni perdute Per molti anni traduttore di autori come Beckett e Salinger, prima di incontrare Lucentini, Fruttero - che ha curato, con Sergio Solmi, Le meraviglie del possibile. Antologia della fantascienza (Einaudi, 1959) - negli ultimi anni aveva raccontato in una postilla la storia di come era nata la favola Il gioniera e, dopo essere stata messa ai remi a mo di sfregio, fu sbarcata a Pisa, dove il figlio di Federico II, re Enzo, tributò il trionfo ai vincitori, ma anche il rispetto ai vinti. Cosa che Federico non gradì molto; il suo trionfo sapeva di vendetta. E smistò nelle carceri pugliesi e lucane i prelati prigionieri, pensando di farne oggetto di scambio col pontefice. Il quale invece, più irriducibile di prima, esortava i suoi al martirio. La sfida e la vittoria dell imperatore sul papa fecero scalpore in tutta l ecumene cristiana, suscitando scandalo e apprensione. L Isola del Giglio rimase per secoli sinonimo di sfida laica al potere temporale dei papi. E il suo fedele comandante che fine fece? Jacopo Malocella fuggì prima che la battaglia fosse conclusa: quasi come - a quel che alcuni hanno sostenuto - il comandante della Costa Crociere che è stato arrestato anche per questo! calabrone che ci vedeva poco (Gallucci ed.). Unico e inedito testo per i bambini scritto da Franco Lucentini partendo da una piccola storia che Fruttero aveva inventato per suo nipote. Il suo finale, rivela nella postilla, era più cattivo di quello di Lucentini, notoriamente il più buono della ditta F&L. PA S S AT E IN R I V I S TA di PASQUALE TEMPESTA LA COPPIA Fruttero insieme a Lucentini; e accanto alla bra dell amico. Sopra, lo scrittore tra i finalisti del «Campiello» 2007 Nel sistema periodico con poesia Da «La Vallisa» a «Città di vita» a «Contrappunti» l «La Vallisa», quadrimestrale di letteratura e altro. La rubrica di apertura della rivista diretta da Daniele Giancane ha come titolo «Dall Italia» e ospita due interventi: uno dello stesso direttore e l altro di Anna Santoliquido su argomenti di viva attualità. La Santoliquido si sofferma sulle recenti celebrazioni per l unità nazionale con l articolo «Le italiane dell unità: patriote, brigantesse, letterate»; Giancane invece pubblica alcune sue «poesie di rabbia sul Sud». Molto ricco, come sempre il sommario, con interventi, fra gli altri, nella rubrica «Critica letteraria» di E. Castrovilli, G. Poli Di Santo, C. De Sario, G. S. Elia, M. I. De Santis, E. Bagnato, G. Sallustio, T. Mastromauro, G. Napoletano e G. Notarangelo. Per la «Poesia serba», spazio agli autori Milan Mihajlovic e Milos Terentic. l «Città di vita», bimestrale di religione, arte e scienza. Nel suo editoriale il direttore Massimiliano G. Rosito riprende e commenta un articolo di Sergio Zavoli, «Facciamo pace sulla terra», nel quale il noto giornalista e uomo Così si prendeva gioco della sua vecchiaia «P politico, riferendosi alle tante «cattive azioni» di cui l umanità si rende colpevole nei confronti della natura, afferma che «si fa largo la richiesta di una nuova civiltà che rifondi l an - tica alleanza» tra gli uomini e l am - biente in cui essi vivono. Rosito conclude che ormai si fanno sempre più numerose e forti le voci di coloro che ci chiamano, tutti, alla nostra «responsabilità planetaria», ricordandoci che «della terra noi non siamo padroni, ma semplici custodi». l «Contrappunti», mensile di cultura, spettacolo, costume. Il direttore Franco Chieco, in un editoriale che ha per titolo «Ricchi e poveri, e adesso si salvi chi può. Fra tagli e spese il sistema musica è inquinato dall invadenza della politica», afferma tra l altro: «Non sono tantissimi i milioni che lo Stato elargisce per lo spettacolo. Anzi, di anno in anno la quota si assottiglia, quest anno in nome dei sacrifici e della sobrietà imposti dall Italia da salvare. Comunque, se questo passa il convento, bisogna almeno chiedersi come questi soldi vengono spesi». assati gli ottant anni nessuno osa più scrivere di te il vecchio Fruttero, ancor meno l an- ziano Fruttero. Così si passa a un sinonimo lusinghiero: il grande Fruttero. Per far capire che è solo un modo di dire, si può ricorrere a un superlativo: il g randissimo Fruttero, che qui saluta e lascia la scena col suo più bel sorriso». Così ironizzava sui vantaggi della vecchiaia Carlo Fruttero, morto ieri, in un elenco scritto per «Vieni via con me», il programma di Fabio Fazio e Roberto Saviano. Con la consueta, raffinata e sagace ironia, Fruttero aveva scritto: «Un vecchio è il solo ad avere i titoli per parlar male della sua età. Potrà dire: Mi fanno ridere questi precari. E io allora, che sono più di là che di qua?». Anche sulla morte riusciva a scherzare. «Se anche volessi, non potrei suicidarmi: sono invalido, e bloccato a casa al pianterreno», aveva detto nel novembre 2010, parlando del suicidio di Mario Monicelli. Una scelta - simile a quella di Franco Lucentini, legato allo scrittore torinese da un sodalizio lungo una vita, che si ammazzò nel 2002 a 82 anni - che Fruttero allora definì come il gesto di una «personalità molto indipendente», ma forse anche il frutto della «solitudine». Parlando di sé, poi, in quell occasione aggiunse: «Ho la fortuna di avere due figlie che amo moltissimo e che si occupano intensamente di me, tre nipoti meravigliosi che anche loro si occupano di me: un gesto del genere li rattristerebbe, per loro sarebbe una tragedia. Quando hai una cerchia di affetti importantissimi, magari non lo fai. E dunque, penso che tirerò avanti così». [Angela Majoli] Ve t r i n a ANDRÀ NELLE SALE CINEMATOGRAFICHE Leonardo da Vinci, un film come una mostra d arte n Leonardo superstar al cinema: non DiCaprio ma Da Vinci: il primo tour della storia di una mostra d arte approderà nelle sale cinematografiche di tutto il mondo, tra cui l Italia, grazie a una collaborazione di Phil Grabsky con la National Gallery di Londra dove è in corso la straordinaria esposizione sugli anni passati alla Corte di Ludovico il Moro dal maestro dell Ultima Cena. «Leonardo pittore alla corte di Milano» è una mostra «sold out» di cui i biglietti si vendono per centinaia di sterline su ebay: da qui nasce l inizia - tiva Leonardo Live, la speciale visita guidata cinematografica che il 16 febbraio e alcune date successive consentirà agli appassionati d arte in 500 sale di 15 paesi di ammirare in alta definizione, ma senza aver fatto la fila, le opere raccolte dai curatori a Londra. Il film è presentato da due importanti giornalisti d arte anglosassoni, Mariella Frostrup e Tim Marlow. La mostra è eccezionale anche perché riunisce in un unico spazio opere e disegni di Leonardo, per la prima volta le une accanto agli altri come nemmeno il pittore avrebbe potuto vederli nel corso della sua vita: tra queste, le due versioni della «Vergine delle Rocce» della stessa National Gallery e del Louvre, quest ultima al centro di una feroce polemica sul restauro, ma anche la «Dama con ermellino» del Museo di Cracovia e «La Belle Ferronière» del Louvre. T di ANACLETO LUPO utto quel che accadde, accadde in tempi straordinari, in una stagione di sogni. Caso o destino? Intuizioni o emozioni? Sugestioni o il subconscio che transla, in realtà e coincidenze, nella matematica e fisica? Il ricercatore di emozioni di Marco Cesati Cassin è un thriller immaginario per descrizioni, ma si avvicendano fatti reali con un flash back all americana (ed. La Lepre, pp. 375, euro 200). Tutto ha inizio secondo un detto indiano: «la fortuna arriva quando il destino si è stancato di aspettare». La storia narrata è proiettata nel lontano 2021; il mondo occidentale del nuovo e vecchio continente ha disperato bisogno di una nuova morale ed etica dove tutti i valori antichi ora persi in una società dove solo lo stretto necessario fa muovere i pensieri e le emozioni; l istinto e l in - tuito umano è giunto al suo termine ultimo, e come l ultima fermata di un convoglio senza conducente non ha più meta da raggiungere. E al dunque del romanzo pian piano prendono forma due personaggi: Matteo Corsi, ricercatore di emozioni, e il newyorkese John Stewart; sono a capo, rispettivamente, di una fondazione e di una rivista che rivoluzionano il mondo. In questo thriller sono descritti fatti realmente capitati a persone che in circostanze misteriose hanno visto rivelarsi loro l intervento di una potenza superiore; e ne hanno dedotto di conseguenza che l uomo è strumento passivo, piuttosto che cagione diretta. E così avvenimenti soprannaturali si susseguono vorticosamente a donne e uomini, i quali sono guidati da angeli e da Dio che intervengono entrambi con meccanismi intricati, quali la tecnologia e la scienza che soppiantano tutto ciò che era fondato sull uma - nesimo d un tempo ormai dimenticato. Oggi, siam tutt uno con lo scibile esattamente come un orologio nel quale è intrinseco un meccanismo particolareggiato a cui ognuno appartiene ed è differente da altri. Il pensiero di ciascun di noi equivale a srotolare un gomitolo di f i l o. La trama, scandita a ritmi veloci e senza sosta, si dipana tra amore e ragione, e colpi di scena pieni di suspence dove tutte le coincidenze narrate, sono documentate dall au - tore. Nell attuale società post-moderna sono molti i problemi che ci occupano e tanto il tempo che abbiamo perso per scoprire che non possiamo risolverli. Metterli da parte è cosa insana, ma solo nel riordino di una morale e di Dio potrà aiutarci per il prossimo futuro.

18 k/yak+a6zsccwpwyzndnojaxmappxyvcxsvmmsyztvk= 18 S P E T TAC O L I RAIUNO RAIDUE RAITRE RETE4 CANALE5 ITALIA1 LA NEWS Euronews RUBRICA Unomattina Caffè con Guido Barlozzetti TG RUBRICA Unomattina TG TG 1 L.I.S NEWS TG Parlamento TG TG TG 1 - FLASH Che tempo fa TG RUBRICA Occhio alla spesa con Alessandro Di Pietro GIOCO La prova del cuoco con Antonella Clerici TG RUBRICA TG1 Economia RUBRICA Verdetto Finale con Veronica Maya RUBRICA La vita in diretta con Mara Venier e Marco Liorni RUBRICA TG Parlamento TG Che Tempo fa GIOCO L'Eredità con Carlo Conti TG RUBRICA Qui Radio Londra con Giuliano Ferrara GIOCO I soliti ignoti con Fabrizio Frizzi CARTONI ANIMATI - Captain Flamingo - Manny tuttofare - Jack e i pirati dell isola che non c è - Fish Hooks - Phineas and Ferb - Cuccioli - The DaVincibles - SamSam il cosmoeroe - Iggy Piggy Ranger - Loopdidoo - Blu Baloon RUBRICA Protestantesino RUBRICA TG2punto.it TG 2 - Dossier RUBRICA TG2 Medicina RUBRICA Non solo soldi RUBRICA TG 2 Sì, Viaggiare TG 2 Costume e Società SHOW I Fatti Vostri TG 2 - GIORNO TG 2 Costume e Società RUBRICA Medicina RUBRICA Italia sul Due TELEFILM Desperate Housewives TELEFILM Hawaii Five RUBRICA Rai TG Sport TG TELEFILM Numb3rs TELEFILM Squadra Speciale Cobra TG NEWS Rai Morning News - Rassegna stampa RUBRICA Il caffè di Corradino Mineo RUBRICA TGR Buongiorno Italia RUBRICA TGR Buongiorno Regione RUBRICA Agorà RUBRICA Dieci minuti di... programmi dell accesso RUBRICA Rai 150 anni - La storia siamo noi RUBRICA Apprescindere TG3 Minuti TG RUBRICA TG3 Fuori TG RUBRICA Le storie - Diario italiano TELEFILM La strada per la felicità TG Regione TG RUBRICA TGR Leonardo TG3 LIS TELEFILM Lassie RUBRICA Cose dell'altro Geo RUBRICA Geo & Geo TG TG Regione RUBRICA Blob Per ridere insieme con Stanlio e Ollio SOAP Un posto al sole TgCom DOC Flashback TELEFILM Nash Bridges TELEFILM Hunter TELEFILM R.I.S. - Roma delitti imperfetto RUBRICA Benessere - il ritratto della salute Anteprima tg Tg NEWS Meteo Tg NEWS Vie d'italia - Notizie sul traffico TELEFILM Detective in corsia TELEFILM La signora in giallo RUBRICA Il tribunale di Forum - Anteprima RUBRICA Sessione pomeridiana - il tribunale di Forum TELEFILM Hamburg distretto SOAP Sentieri FILM Commissario Cordier - Un avvocato scomodo Anteprima tg Tg NEWS Meteo SOAP Tempesta d'amore TELEFILM Walker Texas Ranger Prima pagina NEWS Traffico NEWS Meteo NEWS Borse e monete Tg5 - Mattina NEWS La telefonata di Belpietro SHOW Mattino cinque con Federica Panicucci e Paolo Del Debbio REALITY Grande Fratello Tg5 - Ore SHOW Mattino cinque RUBRICA Forum Tg NEWS Meteo SOAP Beautiful SOAP Centovetrine TALK SHOW Uomini e donne con Maria De Filippi TALENT SHOW Amici NEWS Pomeriggio cinque con Barbara D Urso Tg5 minuti NEWS Pomeriggio cinque GIOCO The Money Drop con Gerry Scotti Tg5 - Anticipazione GIOCO The Money Drop Tg NEWS Meteo SHOW Striscia la notizia - La voce della contingenza CARTONI ANIMATI - Draghi e draghetti - I puffi - Scooby Doo - Heidi - Picchiarello - Lupo De Lupis TELEFILM Una mamma per amica TELEFILM Grey s Anatomy - Camminare sull acqua - Annegare sulla terraferma Studio aperto NEWS Meteo NEWS Studio sport CARTONI ANIMATI - I Simpson - What's my destiny Dragon Ball - Dragon Ball - Bugs Bunny SITCOM Camera Cafè - Ristretto SITCOM Camera Cafè con Luca e Paolo TELEFILM The middle SITCOM La vita secondo Jim QUIZ Trasformat con Enrico Papi Studio aperto NEWS Meteo NEWS Studio sport TELEFILM C.S.I. - Scena del crimine Tg La7 - meteo - oroscopo - traffico RUBRICA Movie Flash ATTUALITÀ Omnibus Programma di informazione e approfondimento Tg La ATTUALITÀ Omnibus RUBRICA Coffee Break con Tiziana Panella RUBRICA L'aria che tira con Myrta Merlino RUBRICA I menù di Benedetta con Benedetta Parodi Tg La FILM Il dominatore con Charlton Heston, Yvette Mimieux, George Chakiris - regia di Guy Green DOCUMENTARIO Atlantide - Storie di uomini e di mondi con Natascha Lusenti RUBRICA Movie Flash TELEFILM L ispettore Barnaby - Morte di uno sconosciuto SHOW G Day con Geppi Cucciari Tg La ATTUALITA Otto e Mezzo PRIMA SERATA PRIMA SERATA PRIMA SERATA PRIMA SERATA PRIMA SERATA PRIMA SERATA PRIMA SERATA MINISERIE ANITA GARIBALDI SHOW SEMPRE PIÙ CONVINTO DALLA CANTINA AL SISTINA FILM IL MONDO DEI REPLICANTI FILM TRUE LIES REALITY SHOW GRANDE FRATELLO TELEFILM CSI NEW YORK ATTUALITA L INFEDELE Sarà Valeria Solarino (per la prima volta protagonista in una produzione televisiva) a vestire gli impegnativi panni di Anita, nella miniserie di Rai Fiction. Il ruolo di Giuseppe Garibaldi verrà interpretato da Giorgio Pasotti. Ma stavolta, la vera protagonista è lei, la brasiliana Ana Maria de Jesus Ribeiro da Silva, per tutti Anita: la donna che, appena diciottenne, si innamorò perdutamente di un uomo tanto più grande, lo sostenne nei suoi ideali, lo seguì nelle sue pericolose avventure, gli diede quattro figli e morì con il quinto ancora in grembo. Un donna combattiva, coraggiosa, che non si è arresa davanti a nessun ostacolo. In prima serata su Rai2 lo spettacolo del comico romano Maurizio Battista. Non mancheranno le spietate analisi socio-comiche sull eterna guerra tra uomini e donne, la vivace romanità, la musica, i monologhi, le gag e i filmati: tutti ingredienti per una serata esilarante all insegna della schiettezza e del divertimento, dove la parola semplice e sincera non può che far sorridere. Maurizio Battista, oltre ad esibirsi tra i più prestigiosi teatri italiani, non è certamente un debuttante nel piccolo schermo, basta ricordare l esperienza dal 2004 al 2008 a Colorado café live su Italia 1 e quella a Ballando con le stelle su Rai1 nel (Usa, 2009) di Jonathan Mostow, con Bruce Willis, Radha Mitchell e Rosamund Pike. Film di fantascienza basato sulla miniserie a fumetti The Surrogates. In un futuro non troppo lontano, vengono inventati dei robot (definiti surrogati ) che sono del tutto simili agli esseri umani: sono capaci di trasmettere tutte le sensazioni del mondo esterno a chi li comanda a distanza seduto su una comoda poltrona. Contemporaneamente nasce anche un movimento nell opinione pubblica che condanna e rifiuta l'uso dei surrogati: guidato dal leader, che viene detto il Profeta, definisce la vita attraverso un surrogato come un inganno e una finzione. (Usa, 1994) di James Cameron, con Arnold Schwarzenegger, Jamie Lee Curtis e Tom Arnold. Harry è una spia che è riuscita a mantenere il segreto sulla sua professione persino con la sua famiglia. Per la moglie Helen e la figlia Dana, Harry è un noioso venditore di computer, ma nella realtà l'uomo è un agente segreto che lavora per la sicurezza degli Stati Uniti d'america. Durante le indagini per fermare un gruppo di terroristi in possesso di una testata nucleare, Harry scopre che la moglie, stanca della solita routine, inizia a provare interesse per un altro uomo. Nel tentativo di riconquistare il cuore di Helen la coinvolgerà nella missione... Smentite da parte degli autori le voci su una possibile chiusura anticipata del programma visto il calo d ascolti, ci aspetta questa sera un nuovo appuntamento con il Grande Fratello. Ad accompagnarci nella casa più spiata d Italia Alessia Marcuzzi insieme ad Alfonso Signorini. Al GF12 un bacio ha suggellato un nuovo amore: quello tra Vito e Sabrina. I due ragazzi hanno cominciato a conoscersi meglio e non nascondono l attrazione reciproca, sguardi intensi e carezze fanno presagire una nuova storia. Fabrizio, intanto, è infastidito dalle malelingue che circolano all interno della Casa: la sua storia con Monica è una faccenda privata che non riguarda tutti. Csi New York è la seconda serie tv (dopo Csi Miami ) derivata da Csi, una delle serie più viste in America. Come i suoi precedenti, aderisce strettamente alle logiche del procedural drama : la narrazione verte esclusivamente sul caso da risolvere, con pochissime incursioni sulla vita relazionale dei personaggi. Ma a differenza delle altre due serie vede in azione non una squadra di detective forensi ma una coppia di agenti, un uomo e una donna, interpretati da Gary Sinise e Melina Kanakaredes, nei panni dei detective Mack Mac Taylor e Stella Buonasera, alla guida di un team di esperti, tra cui Danny Messer, detective di Brooklyn. Nuovo appuntamento con la trasmissione di Gad Lerner dedicata all informazione culturale, storica e religiosa. Approdato a La7 nel 2001, Lerner ne dirige il telegiornale e vara con Giuliano Ferrara Otto e mezzo. Dal 2002 conduce L Infedele. Per quanto riguarda la carta stampata, Lerner lavora nella redazione dell Espresso dal 1983 al Chiamato da Ezio Mauro a La Stampa come vicedirettore nel 1993, collaborerà successivamente come inviato e editorialista con il Corriere della sera e Repubblica. Tra i suoi libri: Operai (1987); Crociate. Il millennio dell odio (2000); Tu sei un bastardo. Contro l abuso d identità (2005) Tg160secondi ATTUALITA Porta a Porta con Bruno Vespa Tg1 Notte Tg1 Focus Che tempo fa RUBRICA Qui Radio Londra con Giuliano Ferrara (Replica) RUBRICA Sottovoce con Gigi Marzullo RUBRICA Rai Educational Visioni private RUBRICA Mille e una notte - Cinema FILM Luisa, Carla, Lorenza e... le affettuose lontananze CORTI ITALIANI VIDEOFRAMMENTI Da Da Da Tg TELEFILM L Ispettore Coliandro RUBRICA Tg Parlamento RUBRICA Sorgente di vita Meteo RUBRICA Italia sul due con Lorena Bianchetti e Milo Infante (Rubrica) RUBRICA Secondo canale RUBRICA Università Telematica Internazionale UniNettuno Dentro l anima dell artista Lezioni speciali della letteratura - Clara Sanchez RUBRICA Secondo canale FILM Banlieue Tg3 Linea notte TG Regione Meteo RUBRICA Fuori Orario. 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19 k/yak+a6zsccwpwyzndnouxu0hhhitgjlxvnqzzkpuo=.. S P E T TAC O L I 19 LA SQUADRA DEL FESTIVAL Pugliesi e lucani quanto Sud a Sanremo 2012 Tra i big già i primi favoriti Premesso che è scontato che sarà Adriano Celentano a segnare questa edizione del festival di Sanremo, che peraltro a causa di Enzo Iacchetti si è pure guadagnata un «vaffa» preventivo e un pò eccessivo, e che le valutazioni sono provvisorie fino a che non si ascoltano le canzoni, si può dire che Gianni Morandi e Gianmarco Mazzi hanno messo insieme un mix di novità e tradizione. Ieri sono stati ufficializzati tutti i nomi del festival che si apre il 14 febbraio. Alla presenza di Rocco Papaleo, che rappresenta una scelta originale, fa da contraltare quella delle due vedette femminili, la super ereditiera Tamara Ecclestone e la super model Ivana Mrazova, due donne bellissime ma con scarsa confidenza con l'it a l i a n o. E' nella tradizione del festival il nuovo melodramma targato Loreda - na Bertè (che si presenta in coppia con Gigi D Alessio). Loredana, al festival, e non solo, negli ultimi anni ne ha fatte di tutti i colori. E sempre verso la tradizione va la scelta dei M at i a B a z a r, cui è stata assegnata la casella di una categoria che una volta è stata definita classic. Partendo dal presupposto che Francesco Renga, per qualità, capacità, esperienza e carisma, è un più che legittimo candidato alla vittoria, una delle caratteristiche più interessanti è la virata al femminile del cast in gara: Nina Zilli è uno dei personaggi più interessanti, eleganti e di talento della canzone italiana, ARISA Cantante lucana Noemi una delle voci più convincenti della nuova generazione, Chiara Cive l l o è una scelta da applausi: ha una formazione jazzistica, ha inciso per una delle etichette storiche del jazz, gode di stima e notorietà internazionali. Una rassicurante apertura a proposte musicali di spessore diverso. Le quote rosa sono poi occupate dalla lucana Arisa, sicuramente rilanciata da X Factor, Irene Fornaciari, sempre in cerca del lancio definitivo e promossa tra i Big e da Emma, la CARONE Ta r a n t i n o MOU Di Bisceglie BAND Di Monopoli PA PA L E O Lucano salentina anche lei favorita d o bbligo della vigilia. C'è poi un altra pugliese, Dolcener a, che rientra nella tradizione dei ripescaggi sanremesi: lei ha pensato bene di far precedere il suo ritorno all Ariston dal servizio di copertina su Playboy. È evidente anche l attenzione alla musica d autore con la presenza di Samuele Bersani, Eugenio Finardi. Lucio Dalla farà il padrino del tarantino Pierdavide Carone (la sua presenza è un evidente omaggio PUGLIESI ALLA R I B A LTA Le due salentine Emma Marrone (a sinistra) e Dolcenera tra i big del prossimo Sanremo Più presenze femminili Noemi: viva le quote rosa «Finalmente le quote rosa si rialzano dentro al festival, forse è un segno dei tempi»: Noemi, tra i Big del prossimo Sanremo, plaude l arrivo di tante presenze femminili sul palco dell Ari - ston. «Non vivo la musica come «maschi contro femmine» precisa la cantante lanciata da X Factor e al suo secondo festival -, ma forse le canzoni delle artiste sono state casualmente giudicate più piacevoli. Con questo non vogliamo dire che abbiamo più gusto degli uomini, assolutamente», aggiunge ironica. A Sanremo torna con «Sono solo parole», un brano scritto per lei da Fabrizio Moro e arrangiato da Corrado Rustici. «Spero di essere all altezza dice con modestia -. È un testo sull'incomunicabilità, sull'importanza dei gesti al di là delle parole». all amicizia con Gianni Morandi) e il direttore d orchestra. Ai M a rl e n e Kuntz è stata offerta la casella che da qualche anno il festival offre al rock i n d i e. Tornando alla lite con Iacchetti, questa è avvenuta su Facebook, dove Iacchetti ha attaccato Morandi per la selezione delle canzoni dei sei giovani in gara e l esclusione di alcuni brani di Sanremo Social che pure sono stati molto votati sul web. La replica: non merita risposte. [Paolo Biamonte] I N T E R V I S TA NATA A GALATINA NEL 77: IL MIO RITORNO AL FESTIVAL La salentina Dolcenera «La mia canzone per la voglia di famiglia» «T orno a Sanremo con una canzone per me importante, che esprime la voglia e l urgenza di poter costruire un progetto di vita insieme alla persona che si ama, nel diritto di ognuno di avere una casa, una famiglia in un contesto storico e culturale di crisi che sottrae opportunità di realizzazione». Così Dolcener a la bella e brava cantante salentina (nata a Galatina nel 1977) commenta la sua presenza tra i 14 big del festival 2012, annunciati da Gianni Morandi, con il brano Ci vediamo a casa. «Con me continua Dolcenera ci sarà il più importante rapper anglosassone, Professor Green», con cui si esibirà, durante la serata del giovedì dedicata ai duetti internazionali, sulle note di My life is mine (Vita spericolata). «E' un motivo di orgoglio continua la cantautrice salentina visto che è la prima volta che un artista inglese, conosciuto in tutta Europa, decide di collaborare con una artista italiana senza costruzioni discografiche. È una collaborazione umana e artistica vera, sincera e sentita, iniziata con il duetto del brano Read all about it (Tutto quello che devi sapere), cresciuta in qualche live insieme e che adesso sarà celebrata anche sul più importante palco della canzone italiana». Dolcenera torna per la quarta volta a Sanremo: ha debuttato proprio al Festival nel 2003 (si classificò al primo posto tra i giovani con Siamo tutti là fuori, brano che si aggiudicò anche il premio assegnato dalla Sala Stampa, Radio e Tv) e è tornata all Ariston nel 2006 con Com'è straordinaria la vita e poi nel 2009 con Il mio amore unico. Sabato sono stati annunciati i nomi dei sei giovani che hanno passato le selezioni (pubblicati sulla Gazzzetta di ieri): ci sono anche Erica Mou, nata a Bisceglie (Bari) e la band di Monopoli Io ho sempre voglia. [r.sp.] T E AT R O PER «PUGLIA IN SCENA» DA DOMANI A ROMA LO SPETTACOLO DEL KISMET Tra Carofiglio e Ludovico il paradosso Tex Willer T E AT R O Da domani lo spettacolo del Kismet dal testo di Carofiglio. NANNI RICORDI Era affetto da una grave malattia DISCOGRAFIA LANCIÒ IL FENOMENO CANTAUTORI È morto a Roma Nanni Ricordi scopritore di talenti l «Si è spento nella sua casa di Sala Monferrato Carlo Emanuele (Nanni) Ricordi, dopo aver lottato per oltre dieci anni contro una spietata malattia neurodegenerativa: la paralisi sopranucleare progressiva». Lo ha reso noto il figlio Camillo. Nato a Milano l 11 febbraio 1932, Nanni era discendente diretto di Giovanni Ricordi, fondatore della leggendaria Casa, che celebrato il bicentenario nel Nanni Ricordi lanciò il fenomeno dei cantautori che hanno caratterizzato la scena musicale italiana e internazionale. Dopo l'improvvisa morte del padre Camillo, nel 1955 Nanni venne inviato dalla Ricordi a New York per esplorare l al - lora emergente business della discografia. E così che lanciò poi la casa discografica della Ricordi. Iracconti Il Paradosso del Po l i z i o t t o e Intervista impossibile a Tex Willer di Gianrico Carofiglio ar rivano sul palco del Piccolo Eliseo di Roma nello spettacolo inedito della compagnia Teatro Kismet Opera Il paradosso del poliziotto e Tex Willer, che debutta domani con adattamento e regia di Te - resa Ludovico. La pièce, con Augusto Masiello e Michele Cipriani e la partecipazione di Giulio De Leo, sarà in scena fino al 22 gennaio nell ambito del progetto «Puglia in Scena». «Il Paradosso del Poliziotto e Intervista impossibile a Tex Willer hanno dei contenuti per certi aspetti simili. Se dovessi sot - tolinea Carofiglio nel video di presentazione indicare una sorta di filo rosso fra questi due dialoghi direi che c'è una riflessione atipica sulla parola». Lo scrittore-magistrato spiega anche che la storia di questi due dialoghi è diversissima: «Intervista impossibile a Tex Willer è stata scritta perchè me l hanno chiesta. C'era chi voleva riproporre quell'iniziativa bellissima della radio pubblica italiana d inizio anni Settanta delle interviste impossibili a personaggi di fumetti o del passato. Mi hanno chiesto di partecipare e mi hanno detto che potevo scegliere chi intervistare. Non ho avuto molti dubbi. Avevo qualche conto in sospeso, che risaliva alla mia infanzia, con Tex Willer». Per Il Paradosso del Poliziotto Carofiglio aveva invece «un accordo con gli amici della casa editrice Nottetempo per scrivere un breve saggio, leggibile a tutti, sull'arte dell inter rogatorio». Dall incontro fra la scrittura di Carofiglio e la regia poetica della Ludovico è nato dunque questo inedito dittico che vede, nella prima parte, il confronto fra un poliziotto d esperienza e un giovane scrittore alla ricerca del segreto per un buon interrogatorio. Tra ricordi e domande, due generazioni si ritrovano faccia a faccia e la narrazione cede il passo all esplorazione della propria storia. Sullo sfondo la sagoma di u n icona noir, immortale personaggio-simbolo dell investig atore duro e solitario che si muove al limite fra l immaginario e la vita. Ed è proprio da quel limbo fuori dal reale che arriva in scena il secondo personaggio-protagonista, il ranger Tex Willer. Anche in questo secondo momento la parola è il cardine di u n intervista impossibile in un gioco di rimandi e flashback fra un bambino ormai diventato adulto e il mito della sua infanzia. Sono i ricordi di chi è cresciuto leggendo le prodezze di Tex attraverso i quali si svela quel lato che si nasconde negli «spazi bianchi» nei quali si annidano le storie più belle e intime. «Tex Willer parlando con il suo intervistatore, che poi sarei io, dice Carofiglio annuncia la teoria dello spazio fra le vignette» e proprio in quello spazio delle cose non raccontate «che però esistono spiega lo scrittore -, a volte è possibile trovare la ragione o il segreto di alcune cose che non capiamo». «Uno scrittore, una scrittura che si annida negli interstizi delle tavole disegnate, nei vuoti, nelle sospensioni del racconto, della memoria» come sottolinea nelle note di regia la barese Ludovico. Lo spettacolo sarà poi in tournée in Puglia, Campania, Emilia Romagna, Toscana, con chiusura a fine maggio a Milano.

20 k/yak+a6zsccwpwyzndnouxu0hhhitgj7vwnpfvko/y= LUNEDÌ 16 GENNAIO 2012 LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 20

21 k/yak+a6zsccwpwyzndnosi/6l3gop/qplg3+4zsukk= 21 LU N E D Ì S P O RT BASKET Legadue: Brindisi sbanca Imola Ostuni non sfrutta il fattore campo Dna: derby al Matera ALLE PAGINE 36, 37 E 38 >> VO L L E Y Scivolone Castellana Ma Molfetta continua la corsa in alto A PAG. 39 >> ESPUGNATO IL «FRANCHI» Di Michele festeggia insieme ai compagni il gol partita su. rigore LECCE SI RILANCIA l Importante successo a Firenze per il Lecce, grazie a un rigore trasformato a un quarto d ora dalla fine da Di Michele: la squadra giallorossa comincia a raccogliere i frutti del lavoro di Serse Cosmi e la vittoria al «Franchi», contro la Fiorentina guidata dall ex allenatore Delio Rossi può essere un buon viatico per la non facile strada della salvezza. Prima conseguenza del risultato positivo di ieri pomeriggio è l aggancio operato dai salentini a spese del Novara, sconfitto 3-1 dal Cesena. Certo, il quartultimo posto, che vuol, dire salvezza, dista ancora sei punti, ma l inie zione di fiducia dopo un successo insperato alla vigilia e gli innesti che arriveranno con il mercato di gennaio possono rendere possibile un impresa che fino a ieri pareva quasi impossibile. DERBY AI NERAZZURRI Un gol di Milito nella ripresa ha costretto allo stop il Milan. Gli interisti sono a sei punti dalla vetta C È ANCHE L INTER IL PUNTO La Juve frena ma resta al comando Udinese ko Con un gol di Milito in apertura di ripresa, l'inter si aggiudica il derby e si porta a sei punti dalla Juventus capolista. I nerazzurri conquistano la sesta vittoria consecutiva (l'ottava nelle ultime nove gare) battendo un Milan che ha tenuto il pallino del gioco ma non ha trovato mai il guizzo giusto, eccezion fatta per una traversa di Van Bommel al 45' e l'assalto finale, dove Julio Cesar ha salvato il risultato su Seedorf e Robinho. La Juve frena ma resta al comando, costretta in casa al pareggio (1-1) dal Cagliari. Non ne approfitta l Udinese, che viene sconfitta a Marassi dal Genoa (3-2). La Fiorentina perde al Franchi con il Lecce e riesplode la contestazione dei tifosi. I bianconeri di Conte che già avevano vinto domenica scorsa a Lecce ma mostrando qualche segno di stanchezza non riescono, come avrebbe voluto il pronostico, a fare i tre punti contro i rossoblù, pur essendo andati in vantaggio già al 6' con Vucinic, che dopo il gol sale in tribuna per festeggiare. Il Cagliari pareggia a inizio ripresa con Cossu, che approfitta di un errore difensivo di Bonucci. Esordisce nella Juve Borriello, ma la decina di minuti in cui rimane in campo suben - trando all altro ex romanista, Vucinic non basta per incidere. I bianconeri friulani incappano nella prima sconfitta del 2012, la terza in 18 giornate, anche se Guidolin si dice soddisfatto della loro prestazione. Andata in vantaggio per prima con Ferronetti, l Udi - nese viene rimontata e va sotto per 1-3 (gol rossoblù di Granqvist, Jankovic e Palacio). Poi Di Natale segna su rigore. Il Novara consente al Cesena di togliersi dalla scomoda posizione di fanalino di coda e di salire a 15 punti. I romagnoli si affermano con una doppietta di Mutu, che realizza così i suoi gol n. 100 e 101 in serie A, e rete di Rinaudo. In zona Cesarini, i piemontesi segnano la rete della bandiera con Mor i m o t o. Via Card. A. Ciasca, 17 - Bari - Tel. 080/

22 k/yak+a6zsccwpwyzndnosi/6l3gop/qs5g6nxklnns= 22 SERIE A VITTORIA SVOLTA? Lecce di ferro Di Michele «gela» Firenze dal nostro inviato MASSIMO BARBANO C O N T E S TA Z I O N E A fine partita è scattata la rabbia dei tifosi viola che pretendono rinforzi l FIRENZE. Il tanto atteso riscatto arriva nell ultima partita di questo ciclo di fuoco. Un riscatto inatteso, vista lo location e il blasone dell avversario, ma anche le condizioni del Lecce che non erano certo le migliori anche e soprattutto dal punto di vista psicologico. E finalmente, dopo oltre un mese di attesa, quei progressi intravisti dall inizio della gestione-cosmi si sono tradotti in redditività. A certificarlo è questo risultato arrivato su un campo difficilissimo dove neanche il più azzardato dei bookmaker avrebbe attribuito qualche chanche alla formazione salentina. Ed il cambio di rotta è arrivato anche con un successo pieno che rappresenta un segnale forte lanciato all interno dell a m b i e n t e, dove si consolida un processo di crescita della consapevole z- za e all ester - no, dove proba- FIORENTINA 0 LECCE 1 FIORENTINA (3-5-2) Boruc 6, Gamberini 6, Natali 5,5 Nastasic 5, Cassani 6 (34 s.t. Romulo) s.v., Behrami 5, Salifu 5 (1 s.t. Lazzari 5,5), Montolivo 6, Vargas 6, Joveticv 5, Ljajic 5 (20 s.t. Cerci 5). A disposizione: Neto, Camporese, Pasqual, Munari. All. Rossi. LECCE (3-5-2) Benassi 7 (8 s.t. Julio Sergio 6), Tomovic 7, Esposito 6,5, Ferrario 6, Cuadrado 7,5, Giacomazzi 6,5, Grossmuller 6, Olivera 6, Brivio 6, Muriel 6 (34 s.t. Corvia s.v.), Di Michele 6. A disposizione: Diamoutene, Piatti, Bergougnoux, Pasquato, Ofere. All. Cosmi. Arbitro: Calvarese di Teramo. Reti: 21 s.t. Di Michele (rig.). Note: spettatori (paganti 5.450, abbonati Incasso totale ,39). Ammoniti Giacomazzi, Esposito, Natali, Montolivo. Angoli 4-5 per il Lecce. Recuperi 1 e 4. bilmente andrebbero riviste tante affrettate previsioni che vedono il Lecce «bancato» molto alto per una eventuale salvezza. Pur riducendo sensibilmente lo svantaggio dalle quartultime, dal punto di vista della graduatoria il successo non modifica tantissimo. La strada per la salvezza è ancora molto lunga, anche con la consolazione di non essere più isolati all ultimo posto, ma in condominio con il Novara. Ma i tre punti significano moltissimo anche in chiave mercato, rendendo più concrete le credenziali della formazione pugliese per veicolare eventuali rinforzi che altrimenti avrebbero trovato poco appetibile una piazza relegata troppo in fondo alla graduatoria e con scarse possibilità di poter risalire. Insomma, un primo passo concreto verso una rimonta che resta ardua ma non impossibile. E, passando all analisi tecnica della partita, la vittoria del Lecce è stata anche legittima e meritata. Il rigore che ha deciso la partita c era tutto, lo hanno detto chiaramente le immagini televisive, ma, al di là dell episodio chiave, in campo, si è visto nel complesso più Lecce che non Fiorentina. Sconnessa ed imprecisa la squadra di Delio Rossi, con un atteggiamento troppo di sufficienza che è costato loro caro. Al contrario, si è visto il solito Lecce formato esterno, una squadra che sembra giocare meglio fuori casa dove ha conquistato ben 11 dei 12 punti che ha in classifica, praticamente quasi tutti. Squadra corta, reattiva e rapida nelle ripartenze che ha messo in affanno i padroni di casa, prima chiudendo tutti i varchi, poi mettendo pressione in avanti con i suoi cursori, Cuadrado su tutti, protagonista in assoluto della partita. Alla fine della gara, accesa contestazione degli ultras viola (pretendono rinforzi) con la polizia che è dovuta intervenire per garantire l o rd i n e pubblico e soprattutto l incolumi - tà della stessa squadra di casa. Le fasi salienti dell i n c o n t ro : prima conclusione del Lecce all 11 : Cuadrado si porta il pallone in profondità, rasoterra angolato e Boruc respinge in angolo sul palo. Al 33 botta dal limite di Montolivo deviata nell'angolo da Benassi. Al 35 Behrami smarca in pallonetto Ljajic, salta anche il portiere Benassi in uscita ma non Tomovic che lo blocca davanti alla linea di porta. Al 44 con la difesa dei padroni di casa che risalva, pallone che giunge ad Olivera, gran botta da fuori area con il portiere leggermente troppo avanzato, ma Boruc si salva con un colpo di reni e manda in calcio d a n g o l o. Nel secondo tempo la Fiorentina tenta di spingere sull acce - leratore e va vicinissima al gol al 4 con uno spiovente su punizione di Vargas che sfiora l incrocio dei pali. Un minuto dopo è Benassi che anticipa in uscita Ljajic lanciato da Montolivo e nell'azione rimane infortunato e deve lasciare il campo sostituito da Julio Sergio. Al 20 contropiede del Lecce, Muriel viene sbilanciato in area da Natali, l arbitro dopo un rapido cenno d intesa con il guardalinee decreta il rigore che Di Michele trasforma con un tiro teso a mezza altezza. Al 23 è la Fiorentina a reclamare il rigore per un sospetto braccio in area di Ferrario che respinge una palla inserita in area da Cerci. Un minuto dopo Julio Sergio devia in angolo con l aiuto del palo una conclusione angolata di Jovetic. Ancora Jovetic ci prova da fuori area al 33, Julio Sergio para in due tempi a terra. Nel convulso finale non accade più nulla e al termine Cosmi e i giocatori vanno a festeggiare sotto il settore ospiti dove erano assiepati una cinquantina di tifosi del Lecce. S P O G L I ATO I COSMI Il tecnico può liberare la propria soddisfazione «Ci mancava solo il risultato il gioco è l unica speranza» dal nostro inviato l FIRENZE. Esce finalmente con il volto disteso Serse Cosmi ed anche euforico per il successo ottenuto, il primo della sua gestione. «In realtà, rispetto alle partite precedenti è cambiato solo il risultato», dice con soddisfazione il tecnico del Lecce, «la prestazione che abbiamo offerto è stata esattamente come le precedenti, questa volta siamo stati premiati e ce lo siamo strameritato». Soddisfatto anche per il modo con cui sono stati ottenuti i tre punti. «Dal primo giorno in cui sono arrivato a Lecce ho sempre detto che la strada giusta per ottenere la salvezza è quella del gioco», continua il tecnico, «ed anche oggi la squadra ha espresso il suo gioco senza rinunciare. Sta qui la chiave della vittoria. Naturalmente va sottolineato che siamo solo all inizio, dobbiamo proseguire su questa squadra senza illuderci troppo, però sono tre punti importantissimi per noi e per i nostri tifosi». Innegabile anche che il successo rilanci le credenzali del Lecce nell ottica dei possibili arrivi. «Indubbiamente oggi chi verrà a giocare nel Lecce lo farà con delle prospettive migliori di quanto non fossero prima i questa gara. Sono certo che la società farà qualcosa di significativo per rincorrere il nostro obiettivo per il quale oggi a Firenze abbiamo avuto la prova che possa essere ra g giungibile». Sull altro fronte Delio Rossi, ex del Lecce fa autocritica. «Non parlavo a caso quando dicevo che questa con il Lecce ultimo in classifica sarebbe stata la partita più difficile. La mia esperienza me lo faceva pensare. Eravamo troppo lunghi, larghi, potevamo anche andare in vantaggio, ma non avremmo giocato bene lo stesso. Comunque sia, dobbiamo aspettarci che questo per noi sarà un campionato lacrime e sangue». Rinforzi in attacco? «Mi sono espresso con la società e ho detto quello che serve per chiudere questo campionato in maniera dignitosa, ma non mi aspetto i salvatori della patria da quelli che verranno, i salvatori della patria devono essere quelli che già ci sono». [m. bar.]

23 k/yak+a6zsccwpwyzndnol1sue3oqf3cnvhqiipczkg= SERIE A 23 LE PAGELLE Benassi, parate e ko Tomovic alza il muro SEMAFORO VERDE SEMAFORO ROSSO SORRISI I leccesi festeggiano il gol di Di Michele. A sinistra, Benassi in barella [foto A. Scuro] QUI FIORENTINA IL TERZINO VIOLA AMMETTE LE DIFFICOLTÀ Cassani amaro «Poche idee così rischiamo» E Grossmuller ammette «Ora c è più fiducia» dal nostro inviato lfirenze.u n aria diversa che non si respirava da tempo. «Ora siamo a sei punti dalla quota salvezza», sottolinea Carlos Grossmuller, «e c è maggiore fiducia di potercela fare. L uruguaiano è stato chiamato in campo in extremis per l indisponibilità di Obodo. «Credo di essermi fatto trovare pronto», dice, «anche se dispiace per il compagno che non ce l ha fatta all ultimo momento». Pesantissimi i tre punti anche per quanto riguarda la fiducia in se stessi. «Era importante fare risultato per ritrovare tranquillità», prosegue Grossmuller, «c è ancora molta strada da fare, ma abbiamo rosicchiato qualcosa. Ormai quello che conta sono soltanto i punti e oggi dovevamo assolutamente conquistarli, non importava come. Tanto meglio perché sono arrivati grazie ad un ottima prestazione». Una vittoria che è merito soprattutto del Lecce e non demerito degli avversari. «La Fiorentina ha fatto la sua partita», prosegue il centrocampista, «ma noi siamo stati bravi in mezzo al campo a bloccare tutte le loro fonti di gioco». E adesso, però, bisogna cancellare uno zero nelle caselle della classifica. «È quello delle vittorie in casa», prosegue Grossmuller, «è un appuntamento che non possiamo più rinviare. Domenica contro il Chievo deve arrivare la vittoria, è una mancanza che ci pesa molto, soprattutto per la soddisfazione che vorremmo dare ai nostri tifosi che anche oggi sono venuti qui a incoraggiarci». Sull altro fronte Mattia Cassani spiega la metamorfosi della Fiorentina attribuendola al gioco asfissiante del Lecce. «La Roma giocava a viso aperto, il Lecce è venuto qui a chiudersi nella sua metà campo. Così non trovi profondità ed è più difficile fare le giocate. Poi noi ci abbiamo anche messo del nostro, poco movimento senza palla, poche geometrie, non abbiamo avuto idee. Vincendo questa partita il nostro campionato sarebbe cambiato, invece dovremo soffrire fino alla fine». [m. bar.] C UA D R A D O Sempre di corsa BRIVIO Un tantino impreciso Benassi 7 Encomiabile come prova tecnica, ma soprattutto come motivazioni. Non è un caso che l infortunio derivi proprio da un coraggioso intervento con il quale evita un gol già fatto di Ljajic. Tomovic 7 Reattivo e attento. Si distingue nell'anticipo e salva un gol già fatto sui piedi di Ljajic sul finire del primo tempo e nel secondo tempo per una serie di chiusure decisive su Vargas e Jovetic. Esposito 6,5 Prestazione attenta e carattere. Nessuna svavatura nei disimpegni difensivi. Ferrario 6 Un buona prova di carattere anche se accusa una certa approssimazione nei disimpegni nei quali rischia un po' troppo. Cuadrado 7,5 Chilometri, scatto, dribbling, marcatura. Giganteggia sulla corsia destra sia in fase difensiva che in quella propositiva. Vargas e Jovetic incocciano in un muro invalicabile quando si avventurano su quella fascia. Giacomazzi 6,5 Ottimo lavoro di interdizione a centrocampo. Vince contrasti e spezza il gioco in maniera sistematica. Grossmuller 6 Schierato in extremis per l'indisponibilità di Obodo, si fa trovare pronto alla chiamata senza particolari picchi. Olivera 6 Mette fisicità e consistenza nelle giocate. Vince decisamente il duello con Behrami a centrocampo. È in crescita rispetto alle precedenti partite. Peccato che sbagli un gol a porta vuota in apertura di secondo tempo. Brivio 6 Si propone in avanti con generosità, ma non sempre con la necessaria precisione di cross e lucidità di impostazione. Muriel 6 Ha il grande merito di aver guadagnato l azione decisiva della partita, ma non è decisamente in giornata. Cerca troppo la giocata di qualità a scapito della concretezza. Di Michele 6 Una perfetta esecuzione del calcio di rigore e niente più. Non è particolarmente ispirato in questa giornata. Julio Sergio 6 Si guadagna la giornata con almeno un intervento salvarisultato su conclusione di Jovetic. DI MICHELE L attaccante ha segnato il gol decisivo «Nessuna paura dal dischetto nettissimo il fallo su Muriel» dal nostro inviato l FIRENZE. Protagonista decisivo della partita, Davide Di Michele che proprio l anno scorso a Firenze aveva sbagliato un calcio di rigore decisivo che avrebbe dato la vittoria al Lecce (finì in pareggio 1-1). Un certo timore prima di calciare quel tiro dagli undici metri? «No, perché già avevo rotto il ghiaccio con la Lazio dopo una serie di rigori sbagliati», dce l attaccante del Lecce, «quando si è determinata la situazione non ho avuto esitazioni e sono andato tranquillo sul dischetto». Legittima, secondo Di Michele, la decisione dell arbitro che è stata contestata dai giocatori di casa: «Ero dietro l azione ed ho potuto vedere chiaramente. Il fallo è stato netto mentre Muriel stava per andare in porta, credo che la decisione dell arbitro sia stata inecce pibile». Un grosso passo in avanti in chiave salvezza. «Sono tre punti che ci ridanno fiducia», prosegue l autore del gol giallorosso, «per quello che mi riguarda ho sempre creduto nelle nostre possibilità di salvezza ed oggi, dopo questa partita ci credo maggiormente, anche se ora si dovrà insistere su questa strada e andare avanti. È comunque una vittoria che ci consente di guardare al futuro con una maggiore tranquillità». Di Michele non pensa ai possibili rinforzi che questo successo ottenuto sul campo della Fiorentina possa veicolare invogliando qualcuno a scommettere sul Lecce. «Se rinforzi ci saranno tanto meglio, altrimenti continueremo a lottare con il gruppo attuale. Questo è relativo, l importante è che la prova offerta dalla squadra ha dimostrato all ambiente e all a l l e n at o re che questo gruppo può farcela anche se restiamo quelli che siamo. La partita l abbiamo tenuta in pugno e non per demeriti della Fiorentina che era molto determinata a portare in porto una vittoria, ma noi siamo stati bravi a chiudere tutti gli spazi e a ripartire al momento giusto. Diciamo che abbiamo sbagliato pochissimo in questa partita e finalmente siamo stati premiati». [m.b.]

24 k/yak+a6zsccwpwyzndnol1sue3oqf3crimf3m+uilg= 24 SERIE A IL POSTICIPO LA SQUADRA DI RANIERI VINCE DI MISURA E ORA È A MENO 6 DALLA TESTA DEL L Inter è di nuovo in corsa Milito «firma» il derby Un errore di Abate è fatale a un Milan poco incisivo in attacco MILAN 0 INTER 1 MILAN ( ) Abbiati 6.5; Abate 5, Nesta 5.5, Thiago Silva 6.5, Zambrotta 5 (21 st Robinho 5); Boateng 5.5, Van Bommel 7, Nocerino 5 (35 st Seedorf 5.5); Emanuelson 6.5; Ibrahimovic 5, Pato 5 (38 st El Shaarawy 6.5) In panchina: Amelia, Bonera, Mexes, Ambrosini Allenatore: Allegri 5.5. INTER (4-4-2) Julio Cesar 7; Maicon 6.5, Lucio 7, Samuel 6.5, Nagatomo 7; Zanetti 7, Thiago Motta 6.5, Cambiasso 6.5, Alvarez 6 (22 st Chivu 6.5); Milito 7 (31 st Sneijder 5.5), Pazzini 6 (45 st Forlan sv) In panchina: Castellazzi, Ranocchia, Poli, Faraoni. Allenatore: Ranieri 7. Arbitro: Orsato di Schio 5.5. Reti: 9 st Milito. Note: serata gelida, terreno in discrete condizioni. Spettatori per un incasso di ,30 euro. Osservato 1 di silenzio per le vittime della tragedia della nave nei pressi dell isola del Giglio e per la scomparsa di Nicolò Savarino, il vigile urbano ucciso du un suv a Milano. Ammoniti: Boateng, Nesta, Thiago Motta, El Shaarawy. Angoli: 10-2 per il Milan. Recupero: 2 ; 3. DANIELA SIMONETTI l M I L A N O. L'Inter batte il Milan grazie a un gol di Diego Milito e riapre il campionato, inserendosi di prepotenza tra le squadre candidate al titolo. Il derby, si sa, è la partitissima, vincerlo significa tanto e non vale solo tre punti, come aveva detto Claudio Ranieri alla vigilia. Sei vittorie di seguito, una difesa inviolabile, un attacco rinato con Milito davvero regale: ma la chiave di lettura è nel gruppo, forte, compatto, gagliardo come ai tempi che furono. E il coraggio di Ranieri di lasciare in panchina l olandese Sneijder e confermare Alvarez, una mossa che ha un precedente da allenatore della Roma, quando escluse clamorosamente, nell intervallo del derby, le due icone giallorosse, Totti e De Rossi. Il Milan di Allegri, sconquassato dalle polemiche legate al caso Pato chiuso sabato sera da Silvio Berlusconi, con il favore del pronostico si è piegato. Ibrahimovic ha trovato la saracinesca chiusa, Pato tanto impegno ma - come spesso gli viene rimproverato - troppi fronzoli alla brasiliana. Boateng è stato arretrato a centrocampo, Emanuelson è stato schierato come trequartista. Scelte che - come dice il risultato - non sono state felici. Ma i rossoneri ultimamente hanno perso qualcosa in brillantezza e lucidità. I loro rivali invece sono in fase ascendente, carichi, grintosi. La vittoria dell Inter è stata di misura ma meritata, anche perché è stata annullata una rete a Thiago Motta per un fuorigioco molto dubbio fischiato da Orsato. I nerazzurri non hanno creato tante palle gol, ma hanno saputo aspettare il nemico, non hanno strafatto ma usato l in - telligenza, con Ranieri a guidarli come un direttore d or - chestra. La gioia dell Inter è stata esplosiva, la fine di un incubo, un incantesimo spezzato: basta un gol per riprendersi il posto che le spetta. La partita è iniziata con il solito copione di striscioni (alcuni avvelenati come quelli contro i milanisti Gattuso e Cassano) e controstriscioni, San Siro esaurito come si vede di rado, tensione. Ritmi alti in campo e proprio in avvio il gol annullato a Thiago Motta sugli sviluppi di un calcio piazzato. Ci prova Boateng con decisione, poi Pato (che poi uscirà tra i fischi). Argina la difesa interista con uno strepitoso Samuel, un ottimo Maicon, un incredibile Lucio, fra i migliori in campo. Una menzione speciale per Julio Cesar che ha parato l'impossibile. Niente da fare per Ibra che prova in acrobazia, un numero bello ma inutile. Al 36' Alvarez ha sul piede una palla magica ma calcia di sinistro senza convinzione. Il Milan insiste e sul finire del primo tempo Van Bommel colpisce la traversa, arriva Emanuelson come una furia ma Julio Cesar salva. Il derby svolta nel secondo tempo quando al 9', con il Milan sbilanciato in avanti, arriva il contropiede «capitanato» da Javier Zanetti, che vede avanzare Milito e lo cerca con un bel lancio. Abate «toppa» e spalanca la porta al Principe che controlla di destro e calcia di sinistro. È il gol della partita e lui è l'uomo della provvidenza: criticato a ragione, sbiadito e anemico, è tornato il Milito dell anno del «triplete». Una bella storia con il fiuto del gol tornato come per magia: un segno in una squadra dove tutto girava male e, di colpo, adesso tutto è cambiato. Il Milan tenta di riagguantare la partita ma - si capisce ben presto - l'impresa è complicata e i cambi tattici operati da Allegri non bastano, anzi complicano. Errori sotto porta, scarsa fantasia, Nocerino mediocre, Robinho buttato nella mischia ma proprio non c'è. I diavoli tentano l assedio ma la difesa neraz- zurra rimane composta e attenta. Di certo, il Milan paga la settimana difficile appena trascorsa, il balletto Tevez sì-tevez no, un po di sfortuna con Seedorf che prima della partita non è stato bene. Ma c'è una flessione che va a n a l i z z at a. L'Inter brinda e festeggia: Ranieri è davvero l uomo giusto al posto giusto. GLI SCONFITTI GALLIANI: SIAMO SEMPRE DAVANTI AI NERAZZURRI Allegri scaccia le streghe «Noi ridimensionati? No» Il tecnico: non ho subìto la scelta su Pato l M I L A N O. Il Milan esce ridimensionato dalla sconfitta nel derby? «Assolutamente no», è la perentoria risposta di Massimiliano Allegri ai microfoni di Sky. «La sconfitta di oggi - ha aggiunto il tecnico dei rossoneri - non cambia quasi nulla. Quella odierna è stata una giornata particolare, nella quale le prime tre della classe hanno raccolto, in tutto, un punto. Quindi, non è cambiato niente ai vertici della classifica. Le novità, invece, sono due: anzitutto abbiamo perso il derby e, poi, l Inter è rientrata del tutto in corsa per lo scudetto». «L'Inter è stata brava a chiudere gli spazi ed a ripartire. Noi, invece, abbiamo commesso diversi errori. L ultima settimana - ha proseguito Allegri - è stata un po tor mentata e questo non ci ha aiutati. Il Milan, comunque, oggi ha avuto il predominio territoriale. Non ha costruito molte occasioni da gol; ma ha comandato il gioco. Di fronte però ha puntualizzato l allenatore toscano - avevamo una grande Inter, che si è difesa con ordine, concedendoci poco e ripartendo bene. Mi aspettavo una gara difficile e temevo le loro ripartenze ed i nostri possibili errori». «Ho deciso negli ultimi giorni di far giocare Pato - ha affermato Allegri ai microfoni di Mediaset Premium - per sfruttare le sue caratteristiche e nel primo tempo il brasiliano ha ben giocato». «Adesso dobbiamo assorbire la sconfitta di questa sera. Poi, dobbiamo riprendere lavorare con serenità e tentare di passare il turno di Coppa Italia mercoledì. Infine - ha aggiunto Allegri - parleremo con la società di eventuali movimenti di mercato». «Al momento non so parlare con precisione dei problemi di Gattuso; certamente - ha concluso l allenatore rossonero - starà fuori altre due settimane». «Se avessimo vinto avremmo ipotecato il campionato, avevamo un match ball anche grazie agli stop delle altre». Era rammaricato Adriano Galliani per la sconfitta nel derby, ma non ha fatto drammi: «Abbiamo fatto una grande partita, creato più occasioni da gol ma alla fine ha segnato l Inter». «Non baratterei questa vittoria con i 5 punti di vantaggio sull'inter, siamo solo a un punto dalla vetta e si è accorciata la classifica, in pochi punti ci sono diverse squadre», ha osservato l amministratore delegato rossonero a Milan Channel, notando che «conta solo la classifica e dopo 20 partite recita che siamo davanti all Inter. I giocatori si sono già ripresi». RISULTATI 18 a GIORNATA CATANIA-ROMA SOSP. CESENA-NOVARA , 39 rig. Mutu (C); 45 aut. Rinaudo (C); 87 Morimoto (N). CHIEVO-PALERMO Sammarco. FIORENTINA-LECCE rig. Di Michele. GENOA-UDINESE Ferronetti (U); 49 Granqvist (G); 51 Jankovic (G); 71 Palacio (G); 75 rig. Di Natale (U). JUVENTUS-CAGLIARI Vucinic (J); 47 Cossu (C). LAZIO-ATALANTA rig. Hernanes; Klose. MILAN-INTER Milito. NAPOLI-BOLOGNA OGGI PARMA-SIENA Biabiany (P); 66 Valiani (P); 79 Grossi (S); Giovinco (P). CLASSIFICA SERIE A JUVENTUS MILAN UDINESE LAZIO INTER NAPOLI* ROMA* GENOA CHIEVO CAGLIARI CATANIA* PARMA FIORENTINA PALERMO ATALANTA SIENA BOLOGNA* CESENA LECCE NOVARA *una partita in meno PARTITE RETI IN CASA RETI FUORI CASA RETI PT. G V N P F S V N P F S V N P F S D U E L LO L argentino dell Inter Javier Zanetti contrasta Urby Emanuelson; a sinistra, gli attaccanti milanisti Pato e Zlatan Ibrahimovic; in alto l esultanza di Milito dopo il gol partita PROSSIMO TURNO 19ª g gennaio ore 15,00 Cagliari-Fiorentina (21/1 18,00) Roma-Cesena (21/1 18,00) Atalanta-Juventus (21/1 20,45) Bologna-Parma (12,30) Lecce-Chievo Novara-Milan Siena-Napoli Udinese-Catania Palermo-Genoa Inter-Lazio (20,45) CLASSIFICA MARCATORI 13 reti: Di Natale (Udinese) 12 reti: Denis (Atalanta), Ibrahimovic (Milan) 10 reti: Cavani (Napoli) 9 reti: Jovetic (Fiorentina), Klose (Lazio) 8 reti: Giovinco (Parma) 7 reti: Calaio (Siena), Matri (Juventus), Milito (Inter), Osvaldo (Roma), Palacio (Genoa)

25 k/yak+a6zsccwpwyzndnoouevh2f+4hrzbuchwqqepi= 25 SERIE A I VINCITORI L ALLENATORE: ERA IMPORTANTE PER NOI ENTRARE IN ZONA UEFA, ORA VEDIAMO LA CHAMPIONS Ranieri: passi da gigante ma non parlo di scudetto Diego: «Questa rete è per la gente che mi è stata sempre vicina» l M I L A N O. Claudio Ranieri dà la carica ai suoi e si gode il magic moment. «Stiamo facendo passi da gigante e questo era importante, come era importante battere il Milan vincendo il primo scontro diretto a nostro favore. Gli altri big match ci sono serviti da lezione. Oggi abbiamo fatto una buona gara, siamo stati molto attenti tatticamente e siamo soddisfatti. La sesta vittoria di fila può far parte del caso, l importante è che stiamo giocando bene e ritrovando le energie giuste». La parola scudetto «non la pronuncio per pudore e scaramanzia, perché là davanti corrono. Prima - ha aggiunto il tecnico nerazzurro ai microfoni di Sky Sport per noi era importante entrare in una zona Uefa, ora vediamo la Champions League. Facciamo un passo alla volta. L Inter ce l ha nel Dna di lottare per le primissime posizioni». Una battuta anche sul possibile arrivo di Carlos Tevez, visto che Moratti aveva detto di aspettare proprio il derby: «Mai dire mai...», ha detto sibillino Ranieri. «Ero convinto che nelle partite con Napoli, Udinese e Juve avevamo fatto delle ottime partenze ma al primo errore ci avevano giustiziato. Ho battuto molto su questo argomento, di non sprecare energie nel pressarli alti ma di restare compatti a centrocampo e a ripartire. Nel primo tempo abbiamo sbagliati troppi appoggi, forse sentivamo troppo la partita. Non siamo stati così fluidi come nel secondo tempo», ha aggiunto Ranieri, ricordando a chi gli evi- denziava come l Inter appaia in una strepitosa condizione fisica che «la vecchia preparazione non c'è più. Adesso bisogna tenere i giocatori sempre vivi e reattivi, il fondo lo fai settimanalmente, è cambiato tantissimo il modo di giocare. Ora ricomincia la Champions League, giovedì abbiamo la Coppa Italia col Genoa, non ci si può allenare sempre». Adesso arriva il momento delle scelte, visti i rientri a tempo pieno di Sneijder e Forlan: «Il bello e il difficile per tutti quanti arriva ora: ci sono due grossissimi campioni da inserire nel complesso, la squadra ha ritrovato orgoglio e compattezza, e ora Wes e Diego devono essere pazienti, entrare piano piano e darci tutto il loro splendore». «Sono felicissimo, perché abbiamo fatto una bellissima partita contro un avversario di grandissima qualità. Sapevamo di dover giocare una partita difficilissima e siamo molto contenti di avere vinto il derby». Ad affermarlo ai microfoni di Sky Sport è stato Diego Milito, autore del gol partita. «Era una prova importante - ha continuato l'attaccante nerazzurro - sia per quanto riguarda la classifica sia per il morale. Vincere questo derby ci darà più forza per affrontare le partite successive». Il calciatore argentino ha dedicato al suo pubblico questo importante gol. «Vincere il derby è sempre bellissimo e poi ho anche avuto la fortuna di segnare il gol vittoria. Questa rete è per la gente che mi è stata sempre vicina». PASSO FALSO BIANCONERI SUBITO IN VANTAGGIO CON VUCINIC, NON HANNO PERÒ SAPUTO CHIUDERE LA PARTITA Juve, pari in casa col Cagliari però ora è sola al primo posto JUVENTUS 1 CAGLIARI 1 JUVENTUS (4-3-3) Buffon 6; Lichtsteiner 6.5, Barzagli 6, Bonucci 5.5, De Ceglie 6.5; Vidal 5.5, Pirlo 5.5, Marchisio 5.5; Pepe 5 (22'st Del Piero 6), Matri 6 (27'st Krasic 5), Vucinic 6.5 (36'st Borriello sv). In panchina: Storari, Sorensen, Marrone, Estigarribia. All: Conte 5.5. CAGLIARI ( ) Agazzi 6; Pisano 6.5, Canini 6, Astori 6.5, Agostini 6; Dessena 6.5, Ekdal 5.5, Nainggolan 6; Cossu 6.5 (30'st El Kabir sv); Larrivey 5 (26'st Ariaudo 6), Ibarbo 6.5. In panchina: Avramov, Gozzi, Conti, Ceppelini, Thiago Ribeiro. All: Ballardini 6. Arbitro: Guida di Torre Annunziata 5.5. Reti: pt, 7' Vucinic; st, 2' Cossu. Note: giornata serena, terreno in buone condizioni. Spettatori: 40 mila circa. Ammoniti: Cossu, Matri, Barzagli e Dessena. Angoli: 6-4 per la Juventus. Recupero: 0' e 5'. l TO R I N O. Quando, a un minuto dall ul - timo minuto di recupero Krasic, tutto solo dal dischetto, ha mandato a lato la palla della vittoria, sono tornati i fantasmi della campagna acquisti fallimentare dello scorso anno. La nuova Juve, grazie a limiti vecchi, si ferma di nuovo. Questa volta in casa con il Cagliari e lo stop potrebbe costarle davvero caro. Sfortuna (nel finale Del Piero di testa su punizione di Pirlo ha incornato da due passi a Agazzi si è trovata la palla in mano; Vidal, prima della sciagura-krasic, aveva incornato di testa su cross di Borriello e la palla era finita fuori d un soffio), ma anche gravi errori e una condizione fisica precaria, hanno confezionato il risultato. Eppure, la squadra di Conte era passata in vantaggio presto (6') e come al solito non era riuscita a chiudere la partita. Ma i guai, i bianconeri spesso se li procurano da soli: nel finale di tempo, a furia di cincischiare davanti alla propria area, avevano perso palla e Cossu aveva tirato dal limite, incocciando un braccio alzato di Pirlo. Rigore non clamoroso, ma ci poteva stare. Nella ripresa il solito errore di Bonucci (fino a quel momento sufficiente) aveva regalato il movimento decisivo a Ibarbo, che aveva poi liberato Cossu al tiro imparabile per Buffon. Punita al primo errore, la Juve ha cercato di reagire, ma la lucidità l aveva lasciata nello spogliatoio. I bianconeri si sono spesso imbottigliati davanti all area rossoblù, ingolfandola. Tra i meno in forma, Matri, Pirlo, Vidal, Pepe, stranamente sotto tono. Del Piero in queste condizioni e a mezzo servizio serve davvero a poco. Lichtsteiner il migliore, Vucinic il più attivo. Borriello ha rotto il ghiaccio con i tifosi (impatto positivo), ma ha giocato solo otto minuti, troppo pochi per incider e. Nel Cagliari della ripresa bene la difesa e il centrocampo, ancora acerbo Ibarbo e inesistente Larrivey. Ma per i sardi va benissimo così. Inquietante invece il gennaio dei bianconeri, mese in cui si giocano il testa a testa con il Milan alla pari perché i rossoneri non hanno le Coppe. Bergamo sabato e l Udinese in quello successivo saranno i test verità. A DUBAI: INTERVENTO OK Maradona operato per calcoli al rene l DUBAI. L'ex fuoriclasse del Napoli, l arg entino Diego Armando Maradona, è stato ricoverato in ospedale a Dubai, dove ieri è stato operato d urgenza per ritirare un calcolo al rene. Lo ha reso noto nel suo Twitter ufficiale la squadra allenata da Maradona negli Emirati Arabi, Al Wasl. Secondo le prime informazioni, l ex ct della nazionale argentina, che sarà sottoposto a chirurgia in serata, sarà dimesso oggi stesso dall ospedale. Sempre via Twitter, la figlia di Maradona, Dalma, ha fatto sapere che l intervento chirurgico è terminato senza problemi. «Grazie a tutti ha scritto la donna - l'operazione del mio papà si è conclusa molto bene». Proprio sabato era stata una giornata importante per l'allenatore argentino. Reduce da un ciclo nero, composto da cinque giornate a secco di vittorie nel campionato arabo, la sua squadra era finalmente riuscita a battere per 2-1 il team avversario di Al Ahli. Maradona, come suo solito, aveva commemorato moltissimo il successo - hanno sottolineato i giornali locali - gridando e correndo continuamente a bordo campo per tutta la durata della partita. LE ALTRE PARTITE LA LAZIO RITROVA LA VITTORIA CONTRO L ATALANTA, IL GENOA BATTE IN RIMONTA L UDINESE LAZIO -ATALANTA 2-0 LAZIO ( ): Marchetti 6,5; Zauri 6, Biava 6, Dias 6 (pt 42' Diakitè 6), Radu 6,5; Gonzalez 6, Ledesma 6,5, Lulic 7; Hernanes 6,5 (pt 42' Matuzalem 6); Klose 7, Rocchi 6 (st 43' Del Nero sv). In panchina: Carrizo, Stankevicius, Zampa, Cissè. All: Reja 6. ATALANTA ( ): Consigli 6; Masiello 5 (st 31' Tiribocchi 6), Ferri 6, Lucchini 5,5, Peluso 6,5; Schelotto 6,5, Cigarini 6,5, Carmona 6 (st 1' Moralez 6), Padoin 6; Marilungo 6 (8st 10' Bellini 6); Denis 5,5. In panchina: Frezzolini, Bonaventura, Gabbiadini, Raimondi. All: Colantuono 6. ARBITRO :Banti di Livorno 6. RETI: pt, 19' Hernanes (rig.); st, 46' Klose. NOTE : Angoli 6-3 per la Lazio. Ammoniti: Carmona, Dias, Marilungo, Diakitè, Zauri. Espulso: Lucchini. Recupero: 3' e 4'. l ROMA. La Lazio si impone 2-0 sull Atalanta, grazie alla rete su rigore di Hernanes e al gol di Klose al 91, e sale a 33 punti in classifica. L Atalanta è invece costretta al secondo stop consecutivo e resta a 20 punti. C E S E N A- N OVA R A 3-1 CESENA (4-4-2): Antonioli 6; Comotto 6.5, Von Bergen 6, Rodriguez 6, Rossi 6; Ceccarelli 6, Guana 6, Parolo 6.5, Candreva 6.5 (32' st Martinez sv); Eder 6.5 (15' st Colucci 6), Mutu 7 (20' st Rennella sv). In panchina: Ravaglia, Benalouane, Ghezzal, Bodgani. All: Arrigoni 6.5. NOVARA (5-3-2):Ujkani 5.5; Morganella 6, Paci 5.5, Rinaudo 6, Dellafiore 5.5, Gemiti 5.5 (8' st Morimoto 6.5); Jensen 6 (14' st Marianini 5.5), Radovanovic 5.5, Rigoni 6; Caracciolo 6, Mascara 6. In panchina: Fontana, Rubino, Porcari, Garcia, Centurioni. All: Tesser 5.5. ARBITRO: Valeri di Roma 5.5. RETI: pt, 19' Mutu, 39' Mutu (rig), 46' Rinaudo (autogol); st, 44' Morimoto. NOTE :Ammoniti Dellafiore, Rigoni, Guana, Paci, Von Bergen, Rinaudo. Angoli 7-7. Recupero: 1' e 2'. lcesena. Finisce 3-1 al Dino Manuzzi di Cesena lo «scontro salvezza» tra la formazione di casa e il Novara di Attilio Tesser. A decidere la partita una doppietta di Mutu, autore della centesima rete in serie A e un autogol dello sfortunato Rinaudo. Solo sul finale il gol bandiera di M o r i m o t o. G E N OA- U D I N E S E 3-2 GENOA (4-4-2): Frey 8; Mesto 6, Rossi 6, Granqvist 6.5, Constant 6.5; Biondini 6.5, Veloso 6.5, Merkel 6 (41'st Kucka sv), Jankovic 7; Gilardino 5.5, Palacio 6.5 (32'st Seymour sv). In panchina: Lupatelli, Bursa, Jorquera, Pratto, Marchiori. All: Marino 6.5. UDINESE (4-4-2):Handanovic 7; Ekstrand 5.5 (33'st Pasquale 6), Danilo 6, Ferronetti 6.5, Basta 6; Isla 5.5, Pinzi 6, Fernandes 6 (37'st Fabbrini sv), Armero 6; Floro Flores 6, Di Natale 6.5. In panchina: Padelli, Neuton, Abdi, Battocchio, Torje. All: Guidolin 6. ARBITRO: Doveri di Roma 5. RETI: pt, 13' Ferronetti; st, 4' Granqvist, 5' Jankovic, 26' Palacio, 30' Di Natale (rig.). NOTE : Ammoniti: Ekstrand, Biondini, Pinzi. Espulso: Rossi. Angoli: 5-3 per il Genoa. Recupero: 1' e 3'. l G E N OVA. Il Genoa batte 3-2 in rimonta l Udinese e Pasquale Marino festeggia i primi tre punti sulla panchina dei rossoblù. Al 15 è Ferronetti a spezzare l equilibrio a favore degli ospiti con un colpo di testa su corner che lascia immobile Frey. La partita cambia in avvio di ripresa: Granqvist firma il pari sfruttando una respinta corta di Handanovic su punizione di Jankovic. Un minuto dopo i rossoblù mettono la freccia con un destro al volo dello stesso Jankovic sul cross di Constant. Il Genoa allunga al 71' con Palacio. Ma l Udinese torna in partita due minuti più tardi, con Di Natale che trasforma un rigore. Finale-thrilling, ma Frey fa buona guardia. CHIEVO -PALERMO 1-0 CHIEVO ( ): Sorrentino 6.5; Sardo 6, Andreolli 6, Cesar 6, Jokic 6; Luciano 6, Bradley 6, Sammarco 6.5 (23' st Hetemaj 6); Thereau 6; Pellissier 6 (39' st Moscardelli sv), Paloschi 5 (43' ST Acerbi sv). In panchina: Puggioni, Frey, Vacek, Cruzado. All: Di Carlo 6. PALERMO ( ): Benussi 6, Munoz 5, Silvestre 6, Mantovani 6, Balzaretti 6.5; Migliaccio 5.5, Bacinovic 5.5 (32' st Bertolo sv), Barreto 5; Vazquez 5.5 (21' st Miccoli 6), Ilicic 5; Pinilla 5.5 (22' st Budan 6) In panchina: Tzorvas, Cetto, Aguirregaray, Della Rocca. All: Mutti 5. ARBITRO :Rocchi di Firenze 6. RETI: st, 5' Sammarco. NOTE: Ammoniti: Bacinovic, Sammarco, Cesar, Balzaretti. Angoli: 6-4 per il Palermo. Recuperi: 0' e 4'. PARMA- SIENA 3-1 PARMA (3-4-3): Pavarini 7; Zaccardo 6, Paletta 6.5, Lucarelli 6.5; Valiani 6.5, Morrone 6, Musacci 6 (28'st Pereira 5.5), Gobbi 6; Biabiany 6.5 (18'st Santacroce 6), Floccari 6 (45'st Palladino sv), Giovinco 7 In panchina: Gallinetta, Brandao, Blasi, Valdes. All: Donadoni 6.5. SIENA (4-4-2): Pegolo 6; Vitiello 5.5 (11'st Grossi 6.5), Rossettini 5.5, Terzi 6, Del Grosso 6; Angelo 5.5, Gazzi 6 (28'st Vergassola 6), D Agostino 5.5, Brienza 6; Calaiò 5, Destro 5 (27'st Gonzalez 5) In panchina: Farelli, Belmonte, Pesoli, Reginaldo All: Sannino 6. ARBITRO :Peruzzo di Schio 6.5. RETI: pt, 24' Biabiany; st, 21' Valiani, 34' Grossi, 49' Giovinco. NOTE: Ammoniti: Rossettini, Gazzi, Morrone, Zaccardo, Pavarini. Angoli: 5-1 per il Siena. Recupero: 1' e 5'.

26 k/yak+a6zsccwpwyzndnoouevh2f+4hruxfmdwy0nvg=. 26 SERIE B SERIE BWIN IL PICCOLO FENOMENO L INVENZIONE DI ANGELOZZI A giugno diventerà un giocatore del Bari: la Roma sarà solo «comproprietaria» del cartellino Romizi biancorosso in cambio di un opzione viola su Parodi ECCO SPIEGATA LA COMPROPRIETÀ DEL CENTROCAMPISTA GOL SICUREZZA Stoian raccoglie la respinta del portiere varesino Bressan e realizza il gol del raddoppio barese [foto A. Scuro] BARI. Era nell aria, da ieri sera è praticamente fatta. Kamil Kopunek rientra alla base (sarà fatta una rescissione di contratto), tornerà ad essere un giocatore dello Spartak Trnava. È durata un anno, più o meno, l esperienza barese del centrocampista slovacco. Angelozzi, «scortato» dal segretario esperto di carte federali Piero Doronzo, ha raggiunto l ac - cordo con i dirigenti dello Spartak ieri a Milano. Problemi di inserimento e questioni famigliari, hanno consigliato a Kopunek di troncare l avventura biancorossa dopo 18 presenze, cinque delle quali timbrate l anno scorso in A. Oggi, invece, scatterà ufficialmente un altra avventura, quella di Marco Augusto Romizi in biancorosso. Un giovane nazionale under 21 (lo «manda» Ferrara) del quale si dice un S E S TO COLPO FUORI Vincenzo To r r e n t e, tecnico del Bari [foto. A. Scuro] gran bene B. Il centrocampista scuola Fiorentina arriva in comproprietà a Bari. Al club viola non sono finiti soldi, ma la prelazione su un calciatore dei «giovanissimi» nazionali allenati da Battisti: si tratta del classe 97 Parodi, già nazionale di categoria, un difensore centrale del quale si parla in termini lusinghieri. [f.n.] Brilla la stella di Stoian nel Bari che rialza la testa Sull attaccante rumeno anche gli occhi «avidi» di Conte FABRIZIO NITTI l BARI. Un menefreghista del pallone, uno che sembra nato per giocare al calcio, tale e tanta è la naturalezza con la quale gestisce movimenti e tecnica individuale. Nel Bari che si ricandida prepotentemente ad un campionato di alta quota dopo il sesto colpo esterno stagionale che fa segnare anche un crescendo di convinzione, gioco e condizione, brilla la stella di Adrian Marius Stoian. Classe 1991, rumeno, attaccante di ventuno anni nel prossimo febbraio, il rumeno con il taglio di capelli «simil Hamsik» ha improvvisamente e fragorosamente conquistato il Bari e Bari, almeno quel «pezzo» di città che resta comunque fedele compagna di una squadra che lotta, perde, si rialza, torna a lottare e si rimette in corsa. Il suo «modello», calcistico soltanto, è un altro Adrian, quel Mutu croce e delizia di tante big di casa nostra e ora punto fermo del Cesena. La partita di Coppa Italia in casa del Genoa, malamente persa dal Bari nel finale, segna un po il punto di svolta della storia attuale di Stoian, dopo un avvio in sordina e i classici problemi di inserimento in un gruppo nuovo e pieno di problemi «esterni». È a «Maras- AVANTI TUTTA Un inizio difficile, poi l esplosione. Ma in crescita è tutta la squadra si» che Stoian si guadagna definitivamente la fiducia di Torrente, che saggiamente comincia ad affidargli la maglia da titolare con maggiore frequenza, dopo l unica apparizione a Castellammare di Stabia. Il blitz di Brescia, confezionato con due magie del ragazzo di Craiova subentrato nell ultima mezz ora, è il prologo. titolare con il Vicenza, titolare a Gubbio, titolare a Varese. Assist, numeri, gol. Ne trae beneficio, in generale, il gioco offensivo del Bari: più rifornimenti alla punta centrale, più imprevedibilità (coppia «champagne» a Varese : Stoian-Fore - stieri), più gol. È chiaro che siamo solo agli inizi, ma la sensazione è di ritrovarsi di fronte ad un ragazzo senza grilli per la testa e deciso ad andare fino in fondo. Adrian Stoian è una vera e propria «invenzione» del direttore sportivo Guido Angelozzi, del suo mercato «pane e fantasia». Chiuso nelle stanze di Trigoria per assicurarsi il prestito secco di Crescenzi, poi in effetti concretizzatosi, Angelozzi «chiede» ai dirigenti giallorossi anche Sini e Stoian, osservato nelle giovanli del club capitolino e nella sfortunata avventura di Pescara (infortunio alla spalla, stagione compromessa) e Sini. Ed è qui che si accende la luce: il direttore sportivo strappa ai romanisti il prestito con diritto di riscatto della comproprietà per 300 mila euro, rifiutando il «controriscatto». Spieghiamo cosa accadrà: il Bari diventerà proprietario del giocatore versando alla Roma 600 mila euro; nello stesso istante «girerà» al club giallorosso la metà del cartellino. Ma Stoian sarà a tutti gli effetti un calciatore del Bari. Le ultime «straripanti» prestazioni hanno già scosso gli CLASSE 1991 Undici presenze e tre gol: questo lo «score» di Stoian appetiti delle grandi squadre. Pare che su Adrian abbia messo gli occhi addirittura la Juve. Il «nostro» Antonio Conte lo ha fatto seguire in occasione di due partite: a Brescia e in casa col Vicenza. Ricavandone ottime relazio- ni. Ma, intanto, c è il Bari. E c è una stagione che può ancora prendere la direzione giusta. Varese deve diventare un trampolino di lancio. Ora non resta che tornare a conquistare il San Nicola. IL POSTICIPO SI ANNUNCIA GRANDE SPETTACOLO QUESTA SERA (20.45) ALL ADRIATICO: SQUADRE VOTATE ALL AT TACCO Pescara-Verona, scintille Zeman cerca il sorpasso, Mandorlini vuole il secondo posto MIRACOLO PESCARA Il tecnico boemo Zdenek Zeman l PESCARA. C è grande attesa a Pescara per il match clou contro il Verona, posticipo di lusso della prima giornata di ritorno della serie Bwin. quarta contro terza, con la possiblità per entrambe di guadagnare posizioni in caso di vittoria. Ieri sera era già boom di presenze. Infatti è stato superato abbondantemente il dato di Padova (16.048). Lo ha reso noto il sito del club biancazzurro. I cancelli verranno aperti circa due ore prima della g ara. Una partita che si annuncia scintillante, a leggere i numeri che accompagnano la sfida dell Adriatico. La squadra che vanta più vittorie in casa, contro una delle formazioni che in trasferta hanno vinto di più. Otto i successi interni della banda allenata da Zeman, sei i colpi messi a segno dagli uomini di Mandorlini lontano dal «Bentegodi». C è tutto per assistere ad uno spettacolo di prima fascia, ad un match intenso e ricco di emozioni. Zeman, il vero artefice del miracolo pescarese, ha tutti a disposizione. Il boemo dovrebbe schierare la formazione tipo e per l importantissima sfida contro i veneti si affiderà ai soliti noti. Davanti al portiere Anania agiranno Zanon e Balzano sugli esterni con Brosco e Capuano centrali. Verratti punto di riferimento centrale a centrocampo, affiancato dall i n a m ov i b i l e Cascione e uno tra Gessa e Kone. Attacco, manco a dirlo, affidato al trio Sansovini, Immobile, Insigne, il trio delle meraviglie d di questa squadra. Mandorlini è invece alle prese con qualche dubbio in più rispetto a Zeman. L allenatore veneto dovrà sicuramente rinunciare allo squalificato Maietta, QUARTA CONTRO TERZA Abruzzesi da record in casa, veneti che fuori hanno vinto sei volte mentre resta in bilico Juanito Gomez, che ha lavorato a parte per quasi tutta la settimana. Le certezze di Mandorlini sono soprattutto in mezzo al campo dove a farla da padrone è soprattutto l'islandese Emil Hallfredsson, corteggiato anche in serie A. I precedenti «dicono» Pescara. In venti confronti i gialloblù si sono imposti solamente in due occasioni (l'ultima volta più di diciotto anni fa, il 10 ottobre 1993, con il risultato di 0-2, frutto di una doppietta di Filippo Inzaghi). Poi dieci pareggi e otto successi dei padroni di casa. All'andata Sansovini e compagni s'imposero al Bentegodi per 2-1. Ma questa è una partita che potrebbe segnare in maniera decisa il destino di entrambe.

27 k/yak+a6zsccwpwyzndnoigttjhdhjqnashmfuxqteq=. PRIMA DIVISIONE 27 IL TARANTO RECRIMINA A sinistra il presunto fallo da rigore su Guazzo. A destra Di Deo anticipa Zamboni di testa. I rossoblù hanno portato a nove i risultati utili consecutivi. Diventano tre i punti di distacco dalla capolista Ternana [ Fo t o Cannella] SFIDA DI STRAORDINARIA INTENSITÀ LA SQUADRA ALLENATA DA DIONIGI INTERROMPE LA SERIE VINCENTE MA ALLUNGA LA STRISCIA UTILE. E COSÌ LA TERNANA SI ALLONTANA E IL CARPI SI AVVICINA Taranto, un pareggio da squadra viva I rossoblù conquistano un punto a Ferrara contro una rocciosa Spal. Forse negato un rigore a Guazzo SPAL - TARANTO 0-0 S PA L 9: Capecchi 6.5; Cosner 5.5 (45' Ghiringhelli sv), Zamboni 6, Pambianchi 6, Rossi G. 6; Bedin 5.5; Melara 7, Agnelli 6, Rossi P. 5.5 (35' Fortunato sv), Mendy sv (5' pt Laurenti 6); Arma 5.5. A disp. Teodorani, Beduschi, Canzian, Marconi. All. Vecchi. TA R A N TO : Bremec 6.5; Sosa 6, Coly 6, Prosperi 6; Antonazzo 6.5, Di Deo 6 (41' st Pensalfini sv), Sciaudone 6, Rizzi 6.5; Chiaretti 6, Guazzo 6 (24' st Girardi 6), Rantier 5.5 (30' st Alessandro 6). A disp. Faraon, Cutrupi, Di Bari, Garufo. All. Dionigi. ARBITRO : Ripa di Nocera. N OT E : angoli 3-6 per la Spal. Ammoniti: Rossi G., Zamboni e Bedin della Spal; Prosperi, Rizzi e Antonazzo del Taranto. Spettatori paganti 1080 (abbonati 1229) per un incasso complessivo di 14,185,00 euro. Recupero: 4' pt, 4' st. dal nostro inviato LORENZO D'ALÒ l FERRARA. Pareggio da squadra viva. A Ferrara si spezza la serie vincente. Ma si allunga la striscia utile. Il Taranto esce incolume dalla trasferta più temuta: per la forza oscura della Spal e per la carica emotiva del momento. Prova ricca di generosi slanci ma povera di attimi taglienti. Manca il gol al Taranto che chiude sullo 0-0 una sfida di straordinaria intensità. La classifica tiene, anche se la Ternana si allontana e il Carpi si av v i c i n a. Modulo e interpreti. Il Taranto torna nella sua versione originale. Tre difensori, quattro centrocampisti, tre attaccanti. Attitudini tattiche e caratteristiche tecniche che trovano una sintesi efficace nel Dietro: Sosa, Coly e Prosperi. In mezzo: Antonazzo e Rizzi ai lati, Di Deo e Sciaudone al centro. Davanti: Chiaretti e Rantier esterni alti, Guazzo centravanti-boa. Le scelte iniziali di Dionigi confermano che la squadra titolare è chiusa. Si accettano correzioni solo in caso di emergenza. La Spal, già priva dello squalificato Migliorini e dell'infortunato Castiglia, non fa in tempo a sistemarsi che perde Mendy (fuori uso al primo contatto). Entra Laurenti. Ma l'impianto di gioco non subisce stravolgimenti: è , come annunciato. Bedin è l'uomo davanti alla retroguardia. Arma è il riferimento più avanzato. Partita subito dura. E piena di spifferi. Cambia umore e direzione continuamente. Un po' sembra in mano alla Spal. Un po' finisce tra i piedi del Taranto. In realtà resta a lungo in ammollo nel brodo acido delle giocate forzate e delle letture affrettate. Prosperi riceve un colpo proibito da Arma e fa scattare l'allarme in panchina. Ma il capitano ferito e nervoso (giallo) non abbandona i suoi compagni. C'è più elettricità nelle ripartenze del Taranto che cerca con maggiore convinzione di dare un indirizzo preciso alla propria partita. Ma ci riesce solo quando libera sulle fasce la corsa degli esterni (Antonazzo affonda, Rizzi s'inserisce) oppure quando tra le linee innesca le intuizioni di Chiaretti. La Spal, invece, sembra prediligere l'attività di presidio nell'attesa che si apra campo per il ribaltamento ragionato. Lo scopo è unico: cercare la testa di Arma che sui cross può sfruttare altezza e stacco. Ma è la superiorità del Taranto a diventare, col trascorrere dei minuti, sempre più evidente. Aumenta progressivamente la pressione della squadra rossoblù. La Spal si lascia schiacciare senza vacillare. La cronaca è scarna. Chiaretti prova il sinistro in due circostanze. Guazzo cade in area, agganciato da Cosner. Rigore? Sono gli spunti che meritano la citazione. Nella ripresa muta l'atteggiamento tattico della Spal. Vecchi svolta con nettezza verso il 4-4-2, posizionando Melara accanto ad Arma e allargando Paolo Rossi sulla sinistra della linea mediana. Mossa felice. Perché qualche scompenso alla difesa del Taranto lo crea. La partita si apre come un frutto maturo. Cadono gli ultimi vincoli tattici. È la squadra di Dionigi ad inaugurare il festival della pericolosità. Sull'errore in disimpegno di Cosner, parte la controfuga dialogata dei rossoblù. Rantier e Sciaudone viaggiano nello spazio. Guazzo e Chiaretti si esercitano al tiro (doppia conclusione intercettata da Capecchi). Più persuasiva la replica della Spal. Melara libera ripetutamente alla rifinitura dentro l'area il marocchino Arma che nell'ordine: non trova il pallone, lo spedisce fuori, chiama Bremec all'uscita provvidenziale. Il Taranto trema ma non si scompone. Dionigi lo soccorre, cominciando a muovere gli uomini della panchina. Entra Girardi (fuori Guazzo). Esordisce Alessandro (fuori Rantier). Scocca l ora di Pensalfini (fuori Di Deo). A non variare, stavolta, è l'impianto tattico, che resta ancorato al di partenza. Finale impetuoso. Le squadre si allungano. E la partita rischia di spaccarsi. Bremec sporca in corner il tiro improvviso di Laurenti. Antonazzo non trova la porta sul cross basso di Alessandro. La stanchezza intossica le idee, mentre la contesa scivola nell'imbuto dei minuti di recupero. Non si schioda lo 0-0. Per il Taranto va bene anche così. E nemmeno occorre spiegare perché. I RISULTATI (19ª Giornata) AVELLINO-PISA 1-0 CARPI-VIAREGGIO 3-0 COMO-FOLIGNO 2-2 FOGGIA-PRO VERCELLI 1-1 LUMEZZANE-BENEVENTO 0-2 MONZA-REGGIANA 0-2 PAVIA-SORRENTO 0-2 SPAL-TARANTO 0-0 TERNANA-TRITIUM 2-0 LEGA PRO PRIMA DIVISIONE GIRONE A TERNANA TARANTO (-1) CARPI PRO VERCELLI SORRENTO (-2) COMO (-1) AVELLINO LUMEZZANE PISA TRITIUM BENEVENTO (-6) FOGGIA (-1) REGGIANA (-2) SPAL (-2) MONZA VIAREGGIO (-1) FOLIGNO (-4) PAVIA CLASSIFICA MARCATORI 11 reti: Arma (Spal), Ginestra (Sorrento) 9 reti: Perna (Pisa) 8 reti: Cia (Benevento), Filippini (Como) 7 reti: Alessi (Reggiana), Malatesta (Pro Vercelli) PROSSIMO TURNO 20ª Giornata 22 gennaio ,30 Lumezzane-Carpi Reggiana-Benevento Viareggio-Spal Foggia-Pisa (23/1 20,30) Pavia-Taranto Foligno-Ternana Sorrento-Como Tritium-Avellino Pro Vercelli-Monza TOTALE RETI IN CASA RETI FUORI CASA RETI Pt. G V N P Gf Gs V N P Gf Gs V N P Gf Gs 6 reti: Bortolotto R. (Tritium), De Angelis (Avellino), Eusepi (Carpi), Nolè (Ternana), Rantier (Taranto) 5 reti: Chiaretti (Taranto), Coresi (Foligno), Rossi (Reggiana), Scappini (Sorrento) S P O G L I AT O I IL TECNICO NON NASCONDE LA SUA AMAREZZA E SE LA PRENDE ANCHE CON L ARBITRO Dionigi: meritavamo l intera posta ma continuiamo a non concretizzare l FERRARA. Dionigi ha l amaro in bocca al termine del match del «Mazza», che ha portato il Taranto alla conquista del nono risultato utile consecutivo. Evidentemente lo 0-0 rimediato contro la Spal non lo ha soddisfatto perché a dispetto della cospicua mole di gioco costruita dalla sua squadra, il bottino sotto porta è stato alquanto magro. «Purtroppo ha detto il tecnico rossoblù in sala stampa c è sempre grande disparità tra il numero di occasioni create e quelle finalizzate. Avremmo meritato di conquistare l intera posta in palio se solo avessimo concluso a dovere una delle numerose opportunità prodotte. Inoltre ha rincarato la dose ve - niamo spesso penalizzati da decisioni arbitrali alquanto discutibili, come nell occasione del rigore non assegnato per un evidente fallo di Cosner ai danni di Guazzo. Non è il primo episodio a noi sfavorevole. Alla lunga potrebbero cominciare a pesare». Già, perché dopo la vittoria ottenuta dalla Ternana contro la IL TECNICO Davide Dionigi Tritium, i punti di distacco dalla vetta sono diventati tre, che ben presto diverranno cinque allorquando verrà ratificata la penalizzazione di due punti in arrivo per la mancata corresponsione degli emolumenti ai calciatori nei termini prestabiliti. «Noi ha dichiarato l allenatore tarantino continuiamo a guardare in casa nostra. La Ternana in questo momento può godere di un calendario più favorevole rispetto al nostro e dunque è quasi normale che ne tragga vantaggio. Il campionato comunque è ancora lungo e nelle quindici gare che ci separano dalla fine tutto ancora può accadere». Dionigi tiene poi a sottolineare il positivo esordio di Danilo Alessandro. «Il ragazzo è entrato bene nel match. È apparso dinamico e volenteroso. È chiaro che deve ancora lavorare tanto per entrare in piena sintonia con il nostro modo di stare in campo». L ultimo pensiero è rivolto al prossimo impegno in programma domenica a Pavia. «Tra sette giorni ci attende un altra battaglia ed ancora in trasferta ha sentenziato Dionigi e come sempre prepareremo la gara nei minimi dettagli per cercare di ricavare il massimo. Non sarà affatto facile, ma vedo che, nonostante la mancata vittoria di Ferrara, i miei ragazzi sono in netta crescita». [a.g.]

28 k/yak+a6zsccwpwyzndnosdypjoh6ma/+taziasbxyg=. 28 PRIMA DIVISIONE ASPETTANDO TEMPI MIGLIORI CON LA PRO VERCELLI I ROSSONERI SI ACCONTENTANO DI UN PUNTO E ALLUNGANO LA SERIE POSITIVA. A SEGNO AGODIRIN Il Foggia non fa poker Ma con la squadra in emergenza il pari dà morale AG O D I R I N Dopo la rete (praticamente storica) realizzata contro il Benevento domenica scorsa, Kolawole Agodirin anche ieri è stato l uomo partita del Foggia (foto Maizzi) S P O G L I AT O I A FINE GARA PARLA IL VICE DI STRINGARA (SQUALIFICATO) Chiarella: sinceramente avremmo potuto perdere l FOGGIA. Tutti si aspettavano il pok er (dopo le vittorie consecutive ottenute contro la Ternana, il Pavia e domenica scorsa con il Benevento), alla fine è arrivata una doppia coppia. Nel senso che Foggia e Pro Vercelli hanno realizzato due gol per parte, ma di valido ce n era soltanto uno. Per i rossoneri non è arrivata la quarta vittoria consecutiva, per i piemontesi la perdita - almeno momentanea - della terza piazza del campionato. Sarà, ma per una lunga serie di ragioni è forse quello rimediato ieri pomeriggio il risultato migliore dei rossoneri nelle ultime partite. «Avremmo potuto perderla - ha dichiarato in sala stampa Walter Chiarella, allenatore in seconda ma titolare della panchina per via della squalifica di Paolo Stringara - ma a un certo punto avremmo anche potuto vincerla, poiché partite del genere a un certo punto diventano strane e imprevedibili». Schierati con una formazione che chiamare sperimentale è veramente poco, i rossoneri hanno comunque dato prova di carattere e concretezza. Forse un passo indietro sul piano della manovra, ma era importante non interrompere la sequenza di buone notizie. «Adesso siamo consapevoli che possiamo soffrire e magari non meritare la vittoria - ha aggiunto Chiarella - ma che al tempo stesso abbiamo raggiunto la mentalità giusta per portarci via i risultati che ci servono. E pareggiare oggi (ieri per chi legge, ndr) ci serviva». Di parere completamente opposto il tecnico della Pro Vercelli Maurizio Braghin, il quale, irrompendo con eccessiva fierezza in sala stampa, ha inveito contro «un arbitraggio scandaloso che ci ha impedito di vincere, annullandoci un gol che era assolutamente regolare». Lo stesso arbitro, ritenuto «scandaloso» da Braghin, ha letteralmente graziato i piemontesi in occasione del fallo volontario di mano commesso a metà del primo tempo da Murante (poi ammonito, quindi sarebbe stato espulso). (Davide Grittani) FOGGIA 1 PRO VERCELLI 1 FOGGIA : Ginestra 6; D Orsi 6, Toppan 6.5, Lanzoni 5.5, Cardin 6; Molina 6 (dal 14 st Venitucci 5), Meduri 5.5, Wagner 6, Tomi 5.5; Cruz 6 (dal 34 st Defrel sv), Agodirin 6.5. In panchina: Botticella, Cortesi, Bianchi, Pompilio, Tiboni. All.: Chiarella. PRO VERCELLI : Valentini 5.5; Bencivenga 6, Rannellucci 5.5, Masi 5.5, Murante 5.5; Calvi 6, Espinal 6, Germano 6, Fabiano 6.5; Malatesta 6 (dal 34 st Maryini sv), Iemmello 5 (dal 18 st Di Piazza 6). In panchina: Miranda, Armenise, Modolo, Cancellotti, Tonani. All.: Braghin 6. ARBITRO : D Angelo di Ascoli Piceno. RETI : nel pt al 12 Malatesta, al 45 Ago - dirin. N OT E : angoli 5 a 3 per il Foggia. Ammoniti: Toppan, D Orsi, Murante, Calvi, Rannellucci, Martini, Tomi e Meduri. Spettatori paganti per un incasso di euro compreso la quota abbonati. FILIPPO SANTIGLIANO LA RETE DEL PAREGGIO Agodirin segna alla fine del primo tempo l FOGGIA. Slitta l appunta - mento con il poker di vittorie, ma se non altro si allunga la serie positiva e, nel complesso, si coglie un pareggio che fa classifica e morale soprattutto se si tiene conto dell emergenza in casa rossonera tra squalificati (tre giocatori più Stringara) ed infortunati (quattro). Un pari che consente al Foggia di tenere il passo in attesa di tempi migliori anche se frena l avvi - cinamento alla zona play off. Ma nelle condizioni in cui si è presentata la squadra ieri forse non si poteva pretendere di più. E poi di fronte c era una Pro Vercelli che ha dimostrato di meritare eccome la zona degli spareggi promozione. Stringara lascia il posto in panchina a Chiarella e manda in campo la formazione annunciata. Del resto le scelte erano obbligate. In campo una difesa completamente inedita senza una sola possibilità di «cambio» (in panchina neanche un difensore). Così il tecnico all inizio schiera un con Wagner davanti al pacchetto arretrato ed il solo Agodirin in attacco. Cruz viene posizionato sulla fascia ma con compiti di ripiego, più che offensivi, nel centrocampo completato da Tomi, Meduri e Molina. E proprio a centrocampo che il Foggia soffre di più: Molina e Tomi giocano sottotono rispetto alla precedenti prestazioni, Meduri rallenta la manovra invece di esaltare la velocità di Agodirin e di sorprendere una difesa, quella piemontese, ben messa in campo ma non sempre reattiva. La retroguardia ha fatto il possibile, bene Toppan nonostante l am - monizione subita dopo appena dieci minuti, sulla linea della sufficienza il resto della squadra. Pro Vercelli con l undici previsto alla vigilia ed il neo acquisto Martini relegato in panchina prima di essere buttato nella mischia. La squadra di Braghin prende subito l iniziativa e dopo neanche sessanta secondi potrebbe addirittura passare in vantaggio perché Ginestra smanaccia in modo maldestro, Iemmolo è pronto a ribattere in rete ma il portiere foggiano si fa perdonare con una bella parata. Si vede che la Pro Vercelli tiene bene il campo, ma è altrettanto vero che la manovra del Foggia è inceppata proprio dal modulo. Così al 12 i bianchi piemontesi passano in vantaggio con Malatesta che elude il fuorigioco ed insacca con un preciso diagonale. La reazione del Foggia non c è e al 25 la Pro ha la palla per chiudere la partita: Iemmolo si trova solo davanti a Ginestra ma spara alto sulla traversa. Poteva essere il colpo del ko. Lo scampato pericolo scuote i rossoneri anche perché dalla tribuna Stringara cambia la disposizione tattica in campo. Si passa ad un più collaudato con il brasiliano Cruz più avanzato. Il break del Foggia è bene augurante con un poker di conclusioni di Lanzoni, Cruz, Meduri e Molina che mettono affanno alla retroguardia della Pro costretta agli «straordinari» e alle maniere forti tanto da raccogliere tre gialli negli ultimi dieci minuti della prima frazione. Proprio allo scadere del tempo il Foggia raggiunge il pari. Sugli sviluppi di un calcio d angolo, Valentini esce in maniera incerta e Agodirin spedisce in rete sottomisura (secondo gol consecutivo per il nigeriano). Ripresa più aperta e allo stesso tempo più equilibrata. Il Foggia ci prova subito con Molina e Cruz, poi decide di giocare una partita passiva e lascia l iniziativa alla Pro Vercelli. I cambi producono poco. C è comunque lo spazio per due reti annullate: la prima al foggiano Tomi per fuorigioco e la seconda al piemontese Martini per una spinta ai danni di un difensore. Un pareggio che non favorisce la «svolta» in classifica ma che consente al Foggia di allungare la serie positiva e di posizionarsi in una zona tranquilla a più otto dall area a rischio e a meno sette da quella che porta agli spareggi per la serie B. BUONO SOLO L INIZIO SCONFITTA A CREMONA, PREOCCUPA LA POSIZIONE IN CLASSIFICA L Andria a bocca asciutta Di Meo sembra al capolinea I RISULTATI (19ª Giornata) BARLETTA-PRATO 3-1 BASSANO V.-PERGOCREMA 0-1 CREMONESE-ANDRIA 1-0 LATINA-CARRARESE 1-0 PORTOGRUARO-SIRACUSA OGGI SPEZIA-FROSINONE 2-1 SUDTIROL-FERALPI SALO 2-0 TRAPANI-PIACENZA 3-0 TRIESTINA-V. LANCIANO 3-0 LEGA PRO PRIMA DIVISIONE GIRONE B PROSSIMO TURNO 20ª Giornata 22 gennaio ,30 Piacenza-Spezia Carrarese-Portogruaro Bassano V.-Cremonese Frosinone-Sudtirol Pergocrema-Latina Siracusa-Triestina Andria-Barletta Feralpi Salo -Trapani V. Lanciano-Prato TRAPANI SIRACUSA* (-3) PORTOGRUARO* SPEZIA BARLETTA V. LANCIANO (-1) CREMONESE (-6) SUDTIROL CARRARESE PERGOCREMA (-1) TRIESTINA FROSINONE LATINA PIACENZA (-4) PRATO ANDRIA FERALPI SALO BASSANO V *una partita in meno CLASSIFICA MARCATORI 11 reti: Godeas (Triestina) 10 reti: Corazza (Portogruaro), Evacuo (Spezia), Pavoletti (V. Lanciano) 9 reti: Barraco (Trapani) TOTALE RETI IN CASA RETI FUORI CASA RETI Pt. G V N P Gf Gs V N P Gf Gs V N P Gf Gs 8 reti: Le Noci (Cremonese), Mazzeo (Barletta) 7 reti: Fischnaller (Sudtirol), Gambino (Trapani), Jefferson (Latina), Madonia (Trapani), Pià (Pergocrema) CREMONESE - ANDRIA 1-0 CREMONESE: Alfonso 6; Semenzato 6, Minelli 6,5, Cesar 6,5, Sales 6; Fietta 7,5, Pestrin 7, Riva 6,5; Dettori 6; Musetti 5,5 (44' st Rabito sv), Le Noci 5,5 (22' st Bocalon 5.5). A disp.: Bianchi, Rigione, Arcari, Tacchinardi, Degeri. All.: Brevi. ANDRIA: Menegon 6; Meccariello 6 (32' st Pierotti 6), Cossentino 5,5, Mucciante 5,5, Di Simone 5; Evangelisti 6, Arini 5,5; Comini 5,5 (22' st Gambino 6), Russo 6, Paolucci 5,5 (22' st Minesso 6); Del Core 6. A disp.: Ragni, Larosa, Contessa, Loiodice. All.: Di Meo. ARBITRO: Rocca di Vibo Valentia. RETE: st 3' Fietta. NOTE: cielo coperta, terreno in discrete condizioni. Spettatori circa. Ammoniti Semenzato, Minelli, Di Simone e Del Core. Calci d'angolo 8-3 per la Cremonese. l CREMONA. La squadra allenata da Di Meo a Cremona non è mai riuscita a decollare, cercando prevalentemente di impostare la partita sulla difensiva e solo la poca precisione degli attaccanti grigiorossi (a digiuno da diverse gare) ha permesso alla formazione pugliese di non affondare nel freddo lombardo. Del Core e compagni hanno forse trovato il momento peggiore per scendere in campo allo «Zini», anche perché la squadra di Oscar Brevi aveva assoluto bisogno di riscatto dopo due sconfitte consecutive in trasferta. A farne le spese un'andria ordinata, coperta, ma poco efficace nelle chiusure, capace di diventare più intraprendente solo dopo aver subito lo svantaggio. L'inizio dell Andria è incoraggiante. Gli azzurri si fanno vedere in attacco con una serie di calci d'angolo in sequenza ravvicinata, su uno dei quali Cossentino spedisce la palla di testa poco sopra la traversa. Ma col passare dei minuti è la Cremonese a prendere possesso del campo e sfiorare ripetutamente il vantaggio, con l' Andria trincerata nella propria metà campo. La lista delle occasione inizia al 14' quando Musetti su cross dalla destra intercetta la palla, la controlla e la calcia girando su sé stesso; la palla parte debolmente ma la traiettoria angolata costringe Menegon a un tuffo impegnativo per mettere la sfera in corner. Al 28' ripartenza veloce dei grigiorossi con Semenzato che scende sulla destra e mette la palla in area per Le Noci che si inserisce dalla sinistra ma fallisce di poco l'aggancio. Un minuto dopo su un calcio d'angolo Minelli anticipa Menegon in uscita ma il pallone colpito con forza sorvola la traversa. Al 40' e al 45' altre due occasioni d'oro per la Cremonese con l'esordiente difensore Cesar: il brasiliano prima viene anticipato a due passi dalla linea di porta, quindi su una punizione di Dettori dalla trequarti colpisce indisturbato spedendo la palla alta. Nella ripresa la Cremonese riparte di slancio e crea un piccolo assedio all'area pugliese. Proprio sugli sviluppi di un'azione concitata, la palla arriva a Le Noci che lascia partire un pallone teso sul quale interviene Fietta di testa: palla in rete e Menegon battuto. L'Andria è costretta a sbilanciarsi in avanti e ad aprirsi più del previsto lasciando alla Cremonese gli spazi per colpire. Al 14' Musetti prova il dribbling in area ma viene anticipato poco prima del tiro. Al 21' Semenzato sfodera un traversone da destra, Le Noci è solo ma invece di controllare e battere a rete sceglie la girata al volo mandando la palla alta. Poco dopo arriva la prima vera risposta dell'andria con i neo entrati Minesso e Gambino: Semenzato davanti all'area prova a spazzare al volo ma colpisce male la palla innescando l'incursione di Minesso che si porta sul fondo e scavalca Alfonso con un cross lungo, Gambino dall'altra parte colpisce male e non riesce a indirizzare la palla in rete nella porta sguarnita. Scampato il pericolo la Cremonese si chiude e riparte solo in velocità. Bocalon per due volte calcia da posizione centrale ma spedisce a lato, quindi uno stanco Musetti spreca ancora due palloni invitanti. L'Andria che rallenta e gli uomini di Brevi che portano a casa i tre punti. L'allungo del Latina porta a tre punti la zona salvezza per l'andria. Nella notte potrebbe essere maturato l esonero di Di M e o. Ivan Ghigi

29 k/yak+a6zsccwpwyzndnosdypjoh6ma/bzsmgdhvamm=. PRIMA DIVISIONE 29 Il UNA tris VITTORIA ATTESA di BIANCOROSSI super A QUOTA 30, A RUOTA Mazzeo DEL GRUPPO IN TESTA AL Barletta va sotto e reagisce con rabbia contro il Prato BARLETTA 3 P R ATO 1 B A R L E T TA Sicignano 6,5; Masiero 6 (dal 33 st Mazzarani sv); Pelagias 6; Guerri 6,5; Mengoni 6; Migliaccio 6,5; Simoncelli 6; Di Cecco 6; Franchini 6; Schetter 7 (dal 27 st Angeletti 6); Mazzeo 8 (dal 44 st Zappacosta sv). A disp. Pane, Cerone, Infantino, Menicozzo. All. Cari PRATO : Layeni 6,5; Manucci 6; De Agostini 5,5; Fogaroli 6; Visibelli 6; Lamma 6 (dal 34 pt Geroni 6); Gazo 6; Cavagna 6,5; Silva Reis 6,5; Alberti 6,5 (dal 20 st Basilico 6), Pesenti 5,5 (dal 30 pt Piantoni 6). A disp. D Oria, Scrugli, Varrutti, Marongiu. All. Masini ARBITRO :Strocchia di Nola RETI: 20 pt Alberti, 39 pt, 48 pt e 19 st Mazzeo NOTE Ammoniti: Masiero, Migliaccio, Schetter, Manucci, Fogaroli. Angoli 10-3 per il Barletta. Tempi di recupero: 4 pt, 2 st. Spettatori di cui abbonati per un incasso complessivo di ,72 euro. Prima dell inizio della partita osservato un minuto di raccoglimento per le vittime della tragedia della Costa Concor - dia. l B A R L E T TA. Mazzeo trascina con tre gol il Barletta alla vittoria sul Prato. Successo che riscatta in pieno i biancorossi dalla sconfitta di Frosinone. Anche se non è stato facile spuntarla contro i toscani, specie nel primo tempo dopo lo svantaggio per una fortuita deviazione della barriera su punizione dalla distanza di Alberti. C è voluto uno scatto rabbioso e più determinato affinché il Barletta centrasse la vittoria, raddrizzando il risultato prima dell inter - vallo, per poi blindarlo con autorità nella ripresa dopo la terza e definitiva marcatura di Mazzeo. Con questi tre punti, la squadra di mister Cari sale a quota 30 punti e resta a ruota del gruppone in testa alla classifica. Rispetto alle previsioni della vigilia, qualche novità nell undici di partenza del Barletta. All ultimo istante sono venuti a mancare per indisposizione intestinale alcuni giocatori, fra cui il portiere Pane, destinato al posto da titolare. Cari ha dovuto giocoforza schierare Sicignano, nonostante fosse senza allenamenti da alcune settimane e lasciare - appunto - Pane in panchina. Fuori Di Gennaro e Pisani (quest ultimo per squalifica), dentro Masiero a destra della difesa, in avanti Mazzeo unica punta, davanti alla linea di trequarti formata da Simoncelli, Schetter e Franchini. Nel Prato, esordio di Gazo, preso dal mercato in corso. Dentro Cavagna, Silva Reis e Alberti. La gara s inizia con una breve fase di studio. All 8 apre le danze Mazzeo che non approfitta di una palla da buona posizione. Il Prato si fa vivo al 16 costringendo Sicignano a bloccare un insidioso cross di Fogaroli. Al 20 ar riva «inaspettato» il vantaggio dei toscani: Alberti batte una punizione centrale da fuori area, la palla viene deviata da Simoncelli (in barriera) e s infila in rete, spiazzando S i c i g n a n o. La reazione del Barletta è davvero veemente, anche se il Prato tiene botta. Al 23 sbaglia una ghiotta occasione sotto porta, poi al 29 s invola dopo una lunga corsa, ma il tiro va di poco a lato. I toscani replicano: al 37 Sicignano respinge col piede una conclusione al volo di Silva Reis (punizione del solito Alberti). Al pericolo scampato, arriva l 1-1. Al 39 Maz - zeo trafigge Layeni su una magistrale punizione. Il finale di tempo è pirotecnico. Al 41 Schetter spara sul portiere e manca il 2-1. In pieno recupero Layeni replica a Franchini, sulla respinta Simoncelli colpisce la traversa. Poco dopo ancora Simoncelli conclude, si pone Layeni, ma sulla ribattuta Mazzeo è lesto a insaccare. Al rientro in campo non cambia la musica. Il Barletta spinge alla ricerca del gol-sicurezza, mentre il Prato non si scompone e si affida alle ripartenze. Non si registrano azioni degne di nota sino al 19 : qui il Barletta chiude la contesa con un altro gol, il terzo, di Mazzeo, abile a sfruttare di testa un cross dalla profondità di Simoncelli. Sul 3-1 i biancorossi controllano e amministrano il vantaggio, rischiando poco o nulla al cospetto di un Prato che non si è sottratto ai tentativi di riaprire la partita. Senza riuscirvi. L ultima emozione della gara è la «standing ovation» riservata a Mazzeo, sostituito prima della fine. Michele Piazzolla L OT TAVO S I G I L LO L attaccante del Barletta, Fabio Mazzeo mattatore con tre reti nella gara vittoriosa sul Pr a t o [foto Calvaresi] S P O G L I AT O I O DOPO LA SCONFITTA DI FROSINONE, LA SQUADRA HA RITROVATO LA DETERMINAZIONE Cari: «Una dimostrazione di lucidità» e domenica prossima il derby con l Andria l B A R L E T TA. Marco Cari, allenatore del Barletta, è uomo che analizza le gare a 360 gradi. Anche quando la vittoria è limpida e inequivocabile. «Abbiamo cominciato contratti, ma l importanza di fare questi tre punti, dopo quello che è successo a Frosinone, ci ha fatto partire non proprio sereni. Poi credo che abbiamo dato l ennesima dimostrazione di lucidità rispetto a qualche mese fa quando la squadra perdeva la testa». Nello specifico mister Cari ha sottolineato come «al centrocampo i ragazzi hanno lavorato molto di quantità e qualità distribuendo il gioco con lucidità con qualche errore dovuto allo stato del campo» mentre per la difesa «qualche sbavatura di troppo con più errori rispetto a Frosinone». Capitolo mercato: «Non sono a conoscenza di particolari movimenti. So bene che stiamo cercando un difensore di fascia destra specialista del ruolo». Intanto domenica prossima al Degli Ulivi di Andria ci sarà il derby contro gli azzurri: «La nostra mentalità, come sempre, è quella di vincere la partita e la affronteremo con questo spirito. Loro hanno bisogno di punti per la salvezza noi per continuare a stare quassù e pertanto ci sarà una bella partita. Sarà un bel derby, uno spettacolo come è avvenuto negli scorsi anni». Raggiante Fabio Mazzeo autore di una tripletta che ha mandato il visibilio tutto il «Puttilli». «Dedico queste reti alla mia famiglia anche perché è stata la prima volta che ho segnato al Puttilli. È andata benissimo - ha detto il bomber -. Mi piace entrare negli spazi dove si creano tante occasioni da gol. Anche se partiti contratti poi ci siamo riscattati reagendo molto bene. Vincenzo Sicignano ci ha salvato il risultato perché andare sullo 0 a 2 sarebbe stato pericolosissimo». Poche parole da parte di Mario Masini, allenatore in seconda del Prato, «abbiamo iniziato bene poi tutto è cambiato». Giuseppe Dimiccoli GIRONE B SECONDA DIVISIONE Melfi, ora si mette male SECONDA DIVISIONE MISTER RODOLFI PARLA DI «DIVARIO TECNICO EVIDENTE», MA POI AGGIUNGE «ABBIAMO PRESO DUE GOL STUPIDI» I RISULTATI Aversa Normanna-Isola Liri 2-0 Chieti-Perugia 0-1 Fondi-Vibonese 2-1 Gavorrano-Arzanese 0-0 Giulianova-Campobasso 1-1 L Aquila-Ebolitana 3-0 Melfi-Fano 1-2 Neapolis-Catanzaro 0-2 Paganese-Milazzo 1-0 Vigor Lamezia-Celano 2-1 Riposa: Aprilia Pt. G V N P Gf Gs Perugia L Aquila Catanzaro Vigor Lamezia Paganese Chieti Gavorrano Arzanese Aprilia Giulianova Aversa N. (-1) Campob. (-2) Fano (-5) Milazzo Neapolis (-2) Vibonese Fondi Ebolitana (-1) Isola Liri (-2) Melfi (-4) Celano PROSSIMO TURNO Perugia-Melfi Fano-Gavorrano Vibonese-L Aquila Milazzo-Vigor Lamezia Ebolitana-Neapolis Isola Liri-Paganese Celano-Aversa Normanna Campobasso-Aprilia Fondi-Chieti Arzanese-Giulianova Riposa: Catanzaro Terza sconfitta consecutiva per i gialloverdi, battuti in casa dal Fano MELFI 1 FA N O 2 MELFI ( ): Scuffia 5, Spirito 6 (36' st Lionetti s.v.), Gerolino 6, Scarsella 5,5, Gennari 6, Moretto 4,5, Russo G. 6, Viola 5, Simeri 6, Giunta 5,5 (1' st Tirelli 6), Ambrogetti 6. A disp. Della Luna, Russo R., Borin, Caprioli, Dermaku. All. Rodolfi. FANO (4-4-2): Beni 6, Colombaretti 6, Amaranti 6, Raparo 6,5, Antonioli 6,5, Cossu 6,5, Ruscio 6, Zebi 6, Bartolini 6 (29' st Innocenti 6), Noviello 7 (38' st Berretti s.v.), Marolda 6,5 (44' st Mucciarelli s.v.). A disp. Orlandi, Misin, Angeletti, Di Stefano. All. Baldassarri. ARBITRO : Petroni di Roma RETI: 27' pt Marolda, 4' st Moretto aut., 25' st Simeri. NOTE : al 20' st espulso il tecnico del Fano Baldassarri per proteste. Al 45' st espulso Moretto (M) per somma di ammonizioni. Spettatori 200 circa. Ammoniti: Ruscio, Bartolini, Noviello, Berretti (F). Angoli: 6-5 per il Melfi. Recuperi: 3' pt; 4' st. l MELFI. Terza sconfitta consecutiva per il Melfi, che davanti al proprio pubblico si fa superare dal Fano per 2-1. A mettere ko i gialloverdi, il classico gol dell'ex, messo a segno al 27' pt da Marolda, e l'autorete di Moretto al 4' st. La situazione di classifica dei lucani, che domenica prossima dovranno andare sul campo della capolista Perugia, si fa quindi difficilissima. Sin dalle prime battute, i padroni di casa intuiscono che non sarà una gara in discesa. Il Fano si fa vedere al 3' pt con un tiro di Amaranti, intercettato da Scuffia, e al 6' pt con una conclusione debole di Noviello, che al termine del match risulterà essere uno dei migliori in campo. La squadra di Rodolfi si affaccia in avanti al 7' pt, con un'iniziativa di Ambrogetti. Il Fano risponde con Noviello, che al 15' pt impegna Scuffia e un minuto dopo sfiora il palo. La formazione di Rodolfi prova a reagire: al 19' pt Beni devia in corner un calcio di punizione battuto da Russo, ed al 21' pt si salva di nuovo in angolo, su colpo di testa del difensore Gerolino. Il terzino del Melfi è pericoloso anche al 25' pt, quando costringe l'estremo difensore granata ad un difficile intervento. Al 27' pt, però, l'attaccante del Fano Marolda, alla prima palla giocabile, la mette dentro sfruttando un rimpallo favorevole e dopo aver messo a sedere Scuffia con un dribbling. Il Melfi accusa il colpo, ma al 39' st sfiora il pari con un tiro di prima intenzione di Simeri. Nella ripresa, Tirelli entra al posto di Giunta: il centrocampista del Melfi, al 3' st, fa capire che è intenzionato a pungere, e centra l'esterno della rete. Un minuto dopo, però, c'è l'episodio che segna la partita. E' il 4' st: Colombaretti mette nell'area di rigore del Melfi un pallone inoffensivo; Moretto lo tocca per passarlo all'indietro, ma Scuffia non intuisce le intenzioni del difensore, e la palla rotola incredibilmente alle sue spalle. Nonostante il doppio svantaggio il Melfi tenterà la rimonta. Inutilmente. Al 25' st, il gol di Simeri, servito da Tirelli, illude un po' tutti. La gara sembra riaperta, ma a pochi minuti dal termine, lo stesso Simeri e Lionetti non arrivano a deviare in rete un pallone facile facile. «Tutti quanti avete visto la partita, e vi siete resi conto del divario tecnico evidente fra il Melfi e il Fano», dice a fine gara il tecnico del Melfi, Paolo Rodolfi. «Abbiamo preso - prosegue - due gol veramente stupidi, basti pensare all'autorete. Ma nonostante tutto abbiamo creato tre o quattro palle gol. Nel primo tempo ne ricordo una di Simeri, e poi il colpo di testa di Gerolino. Nel secondo tempo c'è stata un'altra occasione per Simeri. Ma abbiamo anche avuto un'ottima chance nel finale di gara, quando i nostri attaccanti ben appostati, non sono riusciti a trovare la deviazione vincente. Sarebbe servito soltanto toccare quel pallone, per raggiungere il pareggio. Purtroppo - ribadisce il tecnico del Melfi - la qualità degli avversari era superiore alla nostra». Francesco Russo CRISI Due momenti della sfida tra Melfi e Fano. Sopra il portiere Scuffia in uscita. A sinistra Simeri autore del gol lucano [foto Massari ]

30 k/yak+a6zsccwpwyzndnouq/uzdnbgjrnkkwdbuacfq= 30 SERIE D GARA TUTTO CUORE IL PAREGGIO CONSENTE AI NERETINI DI ALLUNGARE LA SERIE POSITIVA E MANTENERE L IMBATTIBILITÀ INTERNA. UN INIEZIONE DI FIDUCIA DOPO LA RIFONDAZIONE DELLA SQUADRA Nardò, l impresa è servita al 94 Riagguanta la Turris grazie a Manca e resta agganciata al carro playoff NARDO 1 TURRIS 1 NARDÒ : Salerno, Schiamone, Giannuzzi R., Manco (dal 45 del secondo tempo, Verri), De Razza, Raponi, De Matteis (dal 7 del secondo tempo, Longo), Patera (dal 35 del secondo tempo, Giannuzzi), Manca, Mariano, Taurino. A disposizione: Baglivo, Aventaggiato, Margagliotti, Della Tommasa. Allenatore: Longo. TURRIS : Polise, De Palma, Speranza, Vacca, Mariniello, Terracciano, Allegretta G. (dal 20 del secondo tempo, Amoroso), Somma, Cosa, Foderaro, Occhiuzzi. A disposizione: Mele, Gilfone, Testa, Pascucci, Allegretta P.,Perfetto. Allenatore: Liquidato. ARBITRO : Pisicoli di Nichelino. RETI : 28 Cosa (calcio di rigore), 94 Man - ca. l NARDO. Il cuore ed una grande prova di carattere consentono al Nardò di riequilibrare il risultato quando mancavano solo pochi secondo alla fine del match. Una invenzione di Massimo Manca, a tempo abbondantemente scaduto, consente ai padroni di casa, nonostante tutto, di mantenere l im - battibilità interna e di cogliere un punto che può rivelarsi pesantissimo per il prosieguo del campionato dei neretini, ripartiti dopo le note vicissitudini s o c i e t a r i e. Deve invece recitare il mea culpa la formazione di Liquidato che, dopo il gol realizzato su calcio di rigore, ha badato solo a conservare il vantaggio, rinunciando a giocare, quando invece avrebbe potuto anche chiudere prima la gara adottando una tattica meno attendista. Ma se c è il demerito della Turris, non va tralasciato il grande merito del Nardò capace di mettere nelle gambe una reazione premiata alla fine con un gol ormai insperato. La partenza è stata sicuramente favorevole alla squadra ospite con Salerno costretto ad un difficile intervento dopo appena due minuti su Allegretta, arrivato indisturbato davanti alla porta. Al 24 si fa vedere il Nardò con un gran sinistro di Manco finito leggermente alto sopra la traversa. Poi al 28, dopo un tiro dalla bandierina, l arbitro vede una trattenuta di Raponi e concede un calcio di rigore molto contestato dai neretini che Cosa trasforma. Nella ripresa il Nardò si fa più intraprendente ed al 2 Taurino mette in ansia ala retroguardia campana con un diagonale dalla sinistra. Al 19 Patera serve ASSALTO ALLA TURRIS A sinistra, una delle tante mischie in area dei campani. Sopra, De Razza in azione [foto Walter Macorano] Longo in area che però manda fuori. Al 22 Salerno si oppone ad un gran destro di Foderaro salvando in angolo. Poi al 30 il portiere neretino si supera deviando in angolo un tiro a colpo sicuro di Cosa solo davanti alla porta. Infine, a tempo scaduto, il gran gol di Manca che dai 25 metri lascia scorrere il pallone e poi piazza un gran destro con la sfera che finisce sotto il sett e. Salvatore Manca IL MISTER «AVEVAMO VISTO CHE I RAGAZZI ERANO DETERMINATI» Longo ci credeva «Pari nell aria» l NARDO. È un fine gara con sensazioni diametralmente opposte per i due allenatori, al termine di una partita che la Turris, stando agli spunti di cronaca, ha saputo condurre per buona parte del match. Così il tecnico campano, Liquidato, una volta arrivato negli spogliatoi non fa nulla per nascondere il suo disappunto. Ha davvero un diavolo per capello. Soprattutto appare amareggiato per un risultato oltremodo positivo per i suoi e che invece, a pochi secondi dal triplice fischio dell arbitro, è letteralmente sfuggito di mano : «Dovevamo chiudere la gara prima - dice - ma sia per la bravura del loro portiere che per poca incisività da parte nostra, non siamo riusciti a portare in porto il nostro obiettivo. È inevitabilmente così: quando si sprecano tante occasioni per chiudere il match, alla fine si paga a caro prezzo». Di tutt altro umore Alessandro Longo, che è riuscito a conservare l imbattibilità interna nonostante tutte la difficoltà societarie che hanno attanagliato il Nardò nell ultimo mese: «È stata una bella soddisfazione - dice l allenatore della squadra neretina - sia per i ragazzi, che ci hanno messo il cuore, sia per i tifosi di casa, che hanno come sempre sostenuto incessantemente la squadra. Sono soddisfatto per il carattere e per la voglia dimostrata di tentare fino alla fine di riprendere il risultato. Più passavano i minuti e più mi convincevo, che il pareggio sarebbe stato ampiamente alla nostra port at a». A fine gara non sono mancate nemmeno le polemiche generate dalle eccessive perdite di tempo da parte dei campani, che hanno tentato in tutti i modi di spezzettare il gioco dal momento in cui sono passati in vantaggio, prima d essere puniti dal gran destro di manca al 94. [s. m.] SERIE D GIRONE H I RISULTATI Casertana-A.Cristofaro 3-0 Fortis Trani-Internapoli Camaldoli 3-2 Grottaglie-Francavilla 0-0 Irsinese-Martina Franca 0-1 Ischia-Ctl Campania 2-1 Nardo -Turris 1-1 Sarnese-Citta di Brindisi 3-3 Viribus Un.-Gaeta 4-1 Virtus Casarano-Real Nocera S. 2-1 Pt. G V N P Gf Gs Martina Franca Ischia Sarnese Ctl Campania Nardo Casertana Francavilla Turris Citta Brindisi V. Casarano Fortis Trani Internapoli C Grottaglie Real Nocera S Irsinese Gaeta Viribus Un A.Cristofaro PROSSIMO TURNO Turris-Casertana Citta di Brindisi-Ischia Martina Franca-Gaeta Francavilla-Fortis Trani A.Cristofaro-Irsinese Virtus Casarano-Grottaglie Real Nocera S.-Sarnese Internapoli Camaldoli-Viribus Un. Ctl Campania-Nardo NEL PRIMO TEMPO TARANTINI «ASSENTI» Grottaglie e Francavilla senza reti né pretese GROTTAGLIE 0 FRANCAVILLA IN SINNI 0 GROTTAGLIE : Laghezza, Miggiano, Pinto (48 st. D Urso), Luzzi, Tucci, Mitrotti, Basile (31 st. Annichiarico), Salvestroni, Lucà, Lenti, Carta (27 st. D Arcante). A disp. Strusi, Libera, Cantoro, Presicci. All. Pizzonia. FRANCAVILLA : Ziembansky, Nuzzo, Nicolao, Bocconi, Marziale, Di Giorgio, Izzo (25 st. Sperandeo), Pioggia (10 pt. Veron), Del Prete, Fanelli (14 st. Marra), Alvino. A disp. Travascio, Mirabet, D Onghia, Leonetti. All. Lazic. ARBITRO : Baroni di Firenze. NOTE : Espulso Bocconi al 42 st. per somma di ammonizioni. Ammoniti Carta, Luzzi per il Grottaglie; Izzo, Marra per il Francavilla. Angoli 2-5. Recuperi: 3 pt.; 4 st. l GROTTAGLIE. Finisce a reti inviolate la prima partita casalinga del 2012 del Grottaglie, che, nonostante i gravi problemi sia societari che di organico, strappa un punto all ex capolista Francavilla, da cui ci si aspettava qualcosa in più. Al 22 la prima palla-gol è dei lucani. Buono spunto, sulla destra, di Izzo, che crossa sul secondo palo dove di testa interviene Del Prete. Il colpo di testa si spegne sul fondo non troppo lontano dal palo di sinistra. Al 37 è ancora la squadra potentina a farsi pericolosa. Del Prete sfugge alla difesa grottagliese e si porta in area per poi scaricare un velenoso destro, messo in angolo dall attento Antonio Laghezza. Per tutta la prima frazione il Grottaglie, impoverito dal mercato dicembrino da tre partenze, e indebolito ulteriormente dalle assenze di De Angelis, Cristofaro e Mastronardi, non tira una volta in porta. La prima occasione da rete della ripresa è nuovamente lucana. Colpo di testa di Alvino indirizzato sotto la traversa e grande intervento di Laghezza che smanaccia mettendo in angolo. Al 20 arriva l occasione per i pugliesi ma Carta, di testa, da ottima posizione, la manda sul fondo. Continua la battaglia tra Laghezza e Del Prete. Alla mezzora Del Prete se ne va in contropiede entra in area e calcia col destro. Ancora pronto Laghezza a deviare. Non tarda ad arrivare l occasione seguente per il Francavilla, che nel frattanto ha ultimato i cambi. Proprio l ultimo entrato, Sperandeo, spara alto da ottima posizione. Nel finale, lucani in dieci e Grottaglie che ci prova. Lenti non sfrutta a dovere le palla buona nei minuti di recupero. Ciro Sanarica RISULTATO DI PRESTIGIO CON I CAMPANI CHE SBAGLIANO UN RIGORE Brindisi, ma che spreco In vantaggio di due gol, si fa rimontare dall ex capolista Sarnese SARNESE 3 CITTA' DI BRINDISI 3 SARNESE : Donnici, Noto, Vitale, Violante, Panini, Parisi, Conci, Alfano, Siano, D Avanzo (34 st Ambruoso), Ragosta (1 st Olcese). A disp.: Pergamena, Monti, Covetti, Errico, Di Leva. All.: Pirozzi. C I T TA DI BRINDISI : Rosti, Centanni (40 st Caravaglio), Masullo, Buono, Miale, Zaminga, Corvino, Guadalupi, Galetti, Mignogna (10 st Ciano), Chianese (21 st Morello). A disp.: Tedino, De Padova, Gennari, Greco. All.: Maiuri. ARBITRO : Giua di Pisa. RETI : 10 pt Guadalupi, 24 pt Galetti, 44 pt Siano, 14 st Olcese, 24 st Morello, 31 st Olcese. NOTE : Espulso al 15 st Di Leva, calciatore in panchina, per comportamento non regolamentare. Ammoniti Ragosta, Buono, Alfano, Zaminga. l S A R N O. Sfiora l impresa il Città di Brindisi a Sarno. Dove il pari finale certifica il primato del Martina, in condominio con l Ischia, e fa scivolare al secondo posto la Sarnese, che perde dunque la vetta. Partita dalle mille emozioni con sei gol, un rigore non capitalizzato e quattro legni, di cui tre campani. Alla fine c è il rammarico della formazione brindisina che va sul doppio vantaggio, viene quindi riacciuffata dalla Sarnese, opera un nuovo sorpasso ed è definitivamente raggiunta dalla squadra granata. Nel primo tempo subito emozioni: al 2 colpo di testa di Miale DOPPIO VA N TAG G I O Galetti ha appena messo in rete il gol che avrebbe potuto chiudere i conti nella gara del Brindisi a Sarno. È il raddoppio. Poi la rimonta dei campani che timbra la traversa e al 4 puni - zione di D Avanzo con Rosti che devia contro il palo. Di lì a poco il Città di Brindisi passa: azione sulla destra di Mignogna e fendente di Guadalupi che infila l angolo basso alla sinistra di Donnici. La Sarnese potrebbe ristabilire l equilibrio già al 23 quando Ragosta si procura un rigore dopo un contatto con Centanni: il suo tiro dagli undici metri termina però fuori. Un minuto ed è raddoppio brindisino con Galetti, sotto porta, innescato da Chianese. Poi Donnici si rifugia in angolo su Corvino e la Sarnese rientra in carreggiata al 44 con la rete di Siano, di testa, a porta vuota, sulla respinta del palo di Vitale preceduto dal legno di Ragosta su punizione. Ripresa nel segno dei nuovi entrati: al 14 Olcese corona l inse - guimento locale su cross di Siano, al 24 Morello riporta in avanti il Città di Brindisi con un pregevole pallonetto su assist di Zaminga e al 31 ancora Olcese ristabilisce la parità per la Sarnese con un tiro deviato dalla barriera biancazzurra sugli sviluppi di una punizione di Alfano a D Avanzo. Resta imbattuto con dieci punti in sei giornate Enzo Maiuri allenatore del Città di Brindisi». Antonio Galluccio

31 k/yak+a6zsccwpwyzndnouq/uzdnbgjrlfiskdc7cm4=. SERIE D 31 GARA THRILLING TESA IN CAMPO E FUORI. LA RETE DECISIVA ARRIVA SU UN PENALTY CONCESSO PER FALLO DI MANO CHE APPARE COMMESSO BEN PRIMA DELLA LINEA CHE DELIMITA L AREA DI RIGORE Suriano trascina la Fortis Trani Il «bomber di riserva» in gran spolvero, ma quanti dubbi sul rigore del 3-1 FORTIS TRANI 3 INTERNAPOLI 2 FORTIS TRANI : Musacco, Fiorella, Frezza, Costa, Barile, Manzo, Macrì (41 st Stella), D Allocco, Suriano, Guacci, Sallustio (35 st Ricco). A disp. Bartoli, Prechiazzi, Scardinale, Zaccaria, Di Terlizzi. All. Dellisanti. INTERNAPOLI : Ciccarelli, Crometti, Signore, Iuliano (19 st Borelli), Imbriaco, Dentice, Urzitiello (29 st Valentino), Volpe, Murolo (29 st Mauriello), Liccardi, Scognamiglio. A disp. Vaccario, Leone, Esposito, Vatieri. All. Sorrentino. ARBITRO : Sanfilippo di Catania. RETI : 14 pt D Allocco, 34 pt Liccardi, 17 st Suriano, 25 st Suriano su rigore, 49 st Borrelli. NOTE : Ammoniti Macrì, Barile, Guacci, Scognamiglio, Murolo, Imbriaco, Urzitiello, Suriano. Angoli 7-4 per il Trani. l TRANI. Aspettando il rientro di Artiaco, ecco Suriano. Con il capocannoniere in tribuna per squalifica, il Trani supera l Internapoli grazie ad una doppietta dell at t a c c a n t e a n d r i e s e. Il Trani è subito propositivo e va vicino al gol dopo 7 minuti, Macrì approfitta di un errato disimpegno della difesa campana se ne va indisturbato verso la porta, Ciccarelli esce e l esterno prova a batterlo con un tocco di precisione che si perde a lato di un soffio. L ap - P E N A LT Y Suriano trasforma dagli undici metri puntamento col gol è solo rinviato. Al 14 Macrì sfonda sulla destra e serve a centro area D Allocco, il capitano tranese colpisce di sinistro: palla sul palo e poi in rete. Trovato il vantaggio, la Fortis non rinuncia ad attaccare. Al 26 Sallu - stio in progressione trova un varco sulla sinistra e mette al centro un pallone su cui si avventa Costa, il diagonale di destro termina a lato. Il centrocampo della Fortis allenta la pressione e così arriva il pareggio della formazione di Marano. Al 34, su un lancio dalle retrovie, buco di un difensore del Trani e conclusione di chirurgica precisione di Liccardi dalla destra: la palla tocca la traversa e si infila imparabilmente alle spalle di Musacco. Beffa per il Trani, che chiude il primo tempo nuovamente in attacco con D Allocco: conclusione forte ma centrale, Ciccarelli sventa con i pugni. Nella ripresa, dopo un tentativo di Urzitiello al 12 (palla alta) il Trani si riprende la partita. Sallustio ha la grande chance al 16. Liberato da una sponda aerea di Suriano, l at - taccante calcia sui piedi del portiere. Un minuto dopo, il D A L LO C C O In primo piano l autore del primo gol Trani rimette il muso avanti. Suriano risolve una mischia concitata nell area di rigore campana e segna la sua prima rete in biancazzurro. Al 25 l arbitro regala alla Fortis l al - lungo decisivo. Urzitiello tocca il pallone con la mano fuori dall area, il direttore di gara indica il dischetto ritenendo che l intervento sia stato commesso una volta superata la riga. Inutili le proteste campane: Suriano insacca. Nel finale, ben oltre il tempo di recupero concesso, Borrelli dimezza lo svanta g gio. Biagio Fanelli junior LA PROTESTA NON SI ESCLUDE UN ESPOSTO: «CI HA DANNEGGIATI» L ira dei campani contro l arbitro ltrani.«l arbitro? Un incapace». Corrado Sorrentino, tecnico dell Internapoli attacca il direttore di gara. «Ci ha fatto perdere la partita. Lo dico assumendomi tutte le responsabilità. Di solito non commentiamo le prestazioni della terna arbitrale, ma stavolta è impossibile tacere. Ha diretto malissimo, sbagliando in tutti i sensi e penalizzando anche il Trani su alcune ammonizioni. Ai pugliesi però ha concesso due gol irregolari. Il secondo è nato da una rimessa laterale che spettava a noi. Non contento, nella stessa azione non ha visto il controllo di mano di un giocatore del Trani prima che il pallone giungesse a Suriano. Il rigore del 3-1 è stato u n autentica invenzione. Avete visto tutti che l episodio è accaduto fuori area». In casa campana si pensa ad un esposto. Nel Trani, Franco Dellisanti non vuole che sia messa in discussione l affermazione dei suoi. «È legittimo lamentarsi, ma è altrettanto ingeneroso attribuire al direttore di gara l esito della gara. Anche senza quel rigore saremmo riusciti a vincere, magari con un pizzico di sofferenza in più. Il Trani ha meritato. Siamo partiti bene, dopo mezzora potevamo essere avanti di almeno due gol. L Internapoli è tornato in partita solo perché noi abbiamo arretrato il baricentro del centrocampo, un errore di rilassamento da non commettere. Nella ripresa abbiamo legittimato il successo. Lo spostamento a sinistra di Macrì è stato determinante, in più i due attaccanti si sono cercati più spesso trovando la via della rete con più facilità». Il tecnico se la prende col terreno di gioco: «Nonostante gli interventi apportati, il manto erboso resta penalizzante per una squadra come la nostra. Giocare palla a terra è praticamente impossibile, mi auguro si riesca a trovare una soluzione perché per noi è un grande handicap». [b. fan. jr.] IL 3-0 FINALE MATURA TUTTO NELLA SECONDA FRAZIONE DI GIOCO Oppido senza gol da 281 minuti a Caserta resiste solo un tempo CASERTANA 3 A. CRISTOFARO OPPIDO L. 0 CASERTANA : Imbimbo, Nuzzo, Stigliano, Burgos, Ginobili, Gargiulo, Siclari (28 st Mortelliti), Pontillo (19 st Di Ruocco), Pastore, Dimatera (19 st Quinto), Majella. A disp.: Roncone, Caldore, Okoroji, Magaddino. All.: Ferraro. ANGELO CRISTOFARO OPPIDO LUCANO : Del Zio, G. Vaccaro, Renzi, Casim, Farace, Volturno, De Cristofaro (8 st Sementino), M. Vaccaro, Dama (30 st G. Leone), Cammarota, Costa. A disp.: Del Turco, Domenico Manniello, A. Leone, Gigante, Maestri. All.: Donato Manniello. ARBITRO : Masi di Bari. RETI : 2 st Majella (rig.), 17 st Dimatera, 22 st Siclari. NOTE : Spettatori seicento circa. Espulso al 1 st Volturno per fallo da ultimo uomo. Ammoniti Costa e Quinto. Angoli 8-4 per la Casertana. Recupero: pt 1 ; st 3. l C A S E R TA. Resiste un tempo l Angelo Cristofaro. Il primo. Poi, a inizio ripresa, ecco la svolta, da cui nasce la terza sconfitta consecutiva per la LE ALTRE PARTITE DEL GIRONE H squadra lucana che non segna da 281 minuti: il contatto in area fra Pontillo e Volturno determina il rigore per la Casertana e l espulsione del difensore biancoverde tra le proteste della formazione potentina. Dal dischetto Majella fa centro per il diciassettesimo gol stagionale che porta in vantaggio la Casertana e spiana la strada al successo dell intelaiatura rossoblù imbattuta con l allenatore Ferraro per il settimo risultato utile di fila. Con un gol da recuperare e in inferiorità numerica diventa in salita la partita dell Ang elo Cristofaro cui resta il conforto di una prima frazione dove presidia ogni varco, sfiorando pure il gol, al 26, con una punizione di Casim, fuori di poco. Prova quindi a rimontare, nella seconda parte, il collettivo di Donato Manniello ma senza troppa fortuna contro la Casertana che raddoppia al 17 con Dimatera su cross di Nuzzo e chiude i giochi al 22 con Siclari dalla breve distanza. [ant. gall.] L Ischia raggiunge il Martina Franca in vetta alla classifica il Gaeta perde ancora e sprofonda sempre più in basso ISCHIA I.V. 2 CTL CAMPANIA 1 ISCHIA ISOLAVERDE : Incarnato; Piscopo, Di Meglio, Micallo, Tito; Trofa (41' st Rainone), Ausiello, Sabia, Savio (47' st Marzocchi); Manzo (26 st Sarli); Ercolano. In panchina: De Luca, Sommella, Maggino, Saurino. Allenatore: Mandragora. CTL CAMPANIA : Mennella; Pellini, Baratto, Cavallini, D Alterio; Izzo (10' st Palmieri), Gatta, Di Palma (5' st Trematerra), Di Paola (16' st De Luca); Olivieri; El Ouazni. In panchina: Monteleone, Russo, Varone, Barone. Allenatore: Campana. ARBITRO : Capilungo di Lecce. RETI : 12' pt e 29' pt rig. Manzo, 40' st Baratto. NOTE : spettatori Ammoniti: Di Palma, Cavallini, Piscopo. Angoli: 6-2 per il Campania. Recupero: 1' pt, 4' st. VIRIBUS UNITIS 4 G A E TA 1 VIRIBUS UNITIS : Cece; Indolfi, Irace (48' pt Palumbo), Marciano A., Tedesco A.; Tedesco G., Marciano G., Oriente, Solimene (43' pt D Isanto); Sergi, Aurino (15' st Carotenuto). In panchina: Robustelli, Simonetti, Allocca, Cioffi A. Allenatore: Cioffi R. GAETA : Fornasier; Vincenzo (6' pt Cordova), Moring, De Simone, Romeo; Gatto, D Ambrosio, Cocimano; Cormacio (12' pt Formisano), Emma, Zeigbo. In panchina: Sperduti, Bosco, Pastorino, Reppucci, Di Florio. Allenatore: Melchionna. ARBITRO : De Lorenzo di Brindisi. RETI :1' pt Solimene, 5' pt Aurino, 42' pt Moring, 30' st e 42' st Sergi. NOTE :spettatori 200 circa con sparuta rappresentanza ospite. Ammoniti: Irace, Romeo, Zeigbo. Rec.: 4' pt; 3' st. A UN PRIMO TEMPO INGUARDABILE SEGUE UNA RIPRESA D AT TAC C O Un Casarano dal doppio volto contro il Nocera ci pensa Villa CASARANO 2 REAL NOCERA 1 CASARANO : D Angelo, Negro, Caputo, Ganci (40 Attadia), Sportillo, Vergori, De Giorgi (46 Libertini, 58 Meuli), Galdean, Villa, Arcadio, Aragao. A disp: Di Donfrancesco, Calabro, Salvadore, Lanotte. All: Manco (Caracciolo squalificato). NOCERA SUPERIORE. Montalbano, Bove (40 Amodeo), Leccese, Carullo, Caraviello, Nucera, Longo (65 Polichetti), D Andria, Di Bonito, Citro (77 Rivello), Coppola. A disp: Taiani, Letterese, Squittieri, Landini. All: Montalbano. ARBITRO : Volpato di Merano RETI : 30 Longo, Villa, NOTE : Giornata di sole, terreno in buone condizioni. Spettatori 1000 circa, un minuto di recupero per le vittime dell isola del Giglio. Ammoniti: Arcadio, Caraviello, Polichetti, Montalbano. Espulso: al Nucera. Angoli: 4-2 per il Casarano. l CASARANO :. La squadra di casa dorme per tutto il primo tempo e parte della ripresa; poi trova capitan Villa disposto a ripetere le sue grandi imprese e vince la gara nel tripudio del Capozza in un atmosfera sicuramente non consigliata a chi ha problemi alle coronarie. La cronaca segnala, al fischio d inizio, un Casarano rattrappito e con le idee confuse. Il Nocera è più pronto, sa far filtro a centrocampo ed è pronto ad involarsi con i suoi uomini più veloci: Longo, D Andria e Coppola. Primo tiro al 15 con Longo che non sorprende D Ang elo. Al 17 Villa si gira improvvisamente e di sinistro spara, il portiere tenta di bloccare la palla che gli scappa sotto le gambe, ma non arriva in porta perché l estremo difensore fa in tempo a bloccarla sulla linea. Al 23 D Andria spara alto sulla traversa da 30 metri. Al 30 ancora D Andria dà in corsa a Longo che dribbla Vergori, approfitta di un indecisione di D Angelo e poggia in rete. Cala il buio sul Capozza soprattutto per la constatazione di una squadra incapace di reagire. Al 39 Villa lancia Aragao che tira da due metri col portiere in vena di prodezze, che cadendo intercetta di p i e d e. Nella ripresa al 47 un paio di occasioni, una di Aragao e l al - tra di Attadia vengono vanificate dall attenta difesa campana. Ma si tratta di azioni senza logica, in campo non si nota il D O P P I E T TA Alberto Villa protagonista assoluto della vittoria del Casarano contro il Real Nocera [foto Fernando Stefanelli] guizzo vincente delle grandi giornate. Il centrocampo è solo una sbiadita fotografia di quello che di solito si vede grazie a Galdean e soci. Al 69 il pareggio: un suggerimento del neo entrato Meuli permette a Villa di alzarsi a mezza altezza per un gol di sinistro senza scampo per Montalbano. Al 74 Aragao passa a Galdean che spara sul portiere la più facile delle occasioni. All 81 Caputo calcia un bolide improvviso da 30 metri con palla di poco a lato. Al 88 Ne g ro indirizza per Villa, che non perdona. Il Capozza esplode. La cronaca, nello spazio dei quattro minuti di recupero, registra altri due gol ad opera di Galdean e Villa annullati dalla terna arbitrale. Oronzo Russo

32 k/yak+a6zsccwpwyzndnojbyr29f3mpvc9owmzhorao= 32 ECCELLENZA PUGLIESE GLI INCIDENTI LA CAPOLISTA IN FUGA: SUL CAMPO DELLA CITTÀ SALENTINA UN PETARDO STORDISCE L ASSISTENTE DELL ARBITRO. IL MANFREDONIA BEFFA CORATO E IN ZONA CESARINI TROVA L 1-1 Tricase non ferma il Monopoli Il Bisceglie rallenta contro il Toma Maglie. Il Cerignola finisce ko a Corato TRICASE-LIBERTY MONOPOLI 0-1 TRICASE : Lazoi, Di Seclì, De Braco, Biason, De Benedictis, Rizzo Mauro, Striano, Cimino (66 Amadu), Ferrante, Villani, Rizzo Jonas (76 Citto). A disp. Viola, De Giorgi, De Iao, Melcarne, Escobar. All. Lombardo. LIBERTY MONOPOLI: Di Gennao, Lacriola, Fumai, Martini, Anglani, Amato, Strambelli (86 Capriati), Quaresimale, Laviano, Pereyra (76 Vittorio), Montaldi (89 Manzari). A disp. Campanile, Costantino, Frappampina, Daddato. All. De Luca. ARBITRO :Zingarelli di Siena. RETE :13 Amato. l TRICASE. Il Liberty Monopoli vince in trasferta a Tricase, allunga sulla seconda, il Bisceglie, e consolida così il suo primato nella classifica dell Eccellenza pugliese. La squadra di mister De Luca ha saputo capitalizzare un calcio d angolo al 13 con una portentosa girata a rete, di testa, di Amato; il Tricase non ha saputo sfruttare nessuna delle diverse occasioni gol che pure aveva costruito soprattutto nel secondo tempo. I padroni di casa sono apparsi spenti e senza motivazioni, con Ferrante lasciato solo davanti a dannarsi per rendere giocabili le poche palle che le giungevano dal centrocampo. In assoluta giornata no il fantasista Striano e De Braco, mentre Villani, a cui si chiedeva l invenzione risolutrice, ha sbattuto più volte contro la linea difensiva della Liberty. Insomma, una giornata no per i padroni i di casa. Da sottolineare che nel primo tempo il Monopoli avrebbe potuto fare cappotto se al 12 Lazoi non avesse compiuto un autentico miracolo sulla fiondata ravvicinata di Quaresimale e non si fosse ripetuto al 18 alzando sulla traversa un altro bolide di L av i a n o. Nel secondo tempo, invece, il Tricase ha cercato di costruire una rimonta possibile, sfruttando alcune ripartenze e un fraseggio a centrocampo che Biason e Villani intessevano a più riprese. Sempre attenta, però, la linea difensiva degli ospiti, con Fumai ed Amato in grande evidenza. Da censurare un gravissimo episodio registrato nei primi minuti di gioco, quando dal settore degli ultras del Tricase è partito petardo che è scoppiato proprio sotto i piedi del primo assistente dell arbitro, il signor Summa di Taranto. La gara è stata sospesa per alcuni minuti ed è ripresa una volta sinceratisi delle buone condizioni dello stesso assistente che era rimasto intontito. A fine gara è stato lo stesso presidente del Tricase, Alfredo Stefanelli, a stigmatizzare con forza il comportamento antisportivo dei propri tifosi, perché «non è possibile che i sacrifici che si fanno per assicurare il calcio a Tricase debbano infrangersi davanti ad azioni così incivili». Antonio Andrea Ciardo TOMA MAGLIE-BISCEGLIE 1-1 TOMA MAGLIE: Sakho, Sicuro, De Simone, Cristaldi, Ferri, D Aman - zo, Candito (6 s.t. Alessandrì), Ferrentino, De Luca (32 s.t. Galati A.), Fanigliulo, Martalò (6 s.t. Napolitano). All. Puzzovio. BISCEGLIE :Lella, Colella, Di Bari, Lorusso, Sabini, Montrone, Lo Grieco (23 s.t. De Santis), Irace, Di Rito, Tenzone, Moscelli. All. Ragno. ARBITRO: Gosetto di Schio. RETI: nel p.t. al 13 Sicuro (a.); nel s.t. al 24 D Amanzo. IL GOL L esultanza di D Amanzo [foto Massimo Conte] l MAGLIE. Una Toma Maglie determinata e ben messa in campo ha frenato la marcia del Bisceglie, presentatosi nel Salento da secondo della classe. Dopo 10 di studio, al 13 gli ospiti hanno rotto gli indugi. Moscelli si è involato centralmente, entrando in area e calciando con forza. Il portiere Sakho ha respinto la sfera, compiendo un ottimo intervento, ma Sicuro, nel tentativo di mettere in angolo, ha insaccato nella propria porta. Al 22, lo stesso Moscelli ha impegnato severamente Sakho, che ha evitato al proprio team di capitolare per la seconda volta. Nella ripresa, al 1, il Bisceglie avrebbe potuto raddoppiare. Moscelli si è presentato a tu per tu con Sakho ed ha tentato di scavalcarlo con un pallonetto. L estremo difensore della Toma, però, ha respinto la sfera con una prodezza. Al 12 si è fatto vivo il Maglie. Napolitano ha saltato alcuni avversari, saettando di un nulla fuori, in diagonale. Al 24, i locali hanno pareggiato con D Amanzo, sugli sviluppi di un corner. A questo punto il Bisceglie ha pressato con insistenza, ma con scarsissima lucidità. In pieno recupero, al 47, sono stati i padroni di casa a sfiorare il colpaccio. D Amanzo ha crossato a centro area, dove Napolitano, in mezza rovesciata, ha fatto sibilare la palla a breve distanza dal palo. [a.c.] CORATO -CERIGNOLA 1-0 CORATO : Troilo, Midio, Bruno, Baldassarre, Sardella, Zaccaro, Uva, Frascolla, Di Santo (nel s.t. al 45' Burdo), Lisi, Silvestri. All. Loseto. CERIGNOLA: Vurchio, Malerba, Lombardi, Modesto, Colangione, Riondino (nel s.t. al 20' Maffucci), Millan, Matera (nel s.t. al 30' Mazzanti), Rossi Finarelli, Di Pinto, Zonno. All. Di Corato. ARBITRO: Roca di Bari. RETE: nel p.t. al 13 Uva. NOTE : Espulso al 47' del s.t. il secondo portiere del Cerignola, Cagnazzo, che era in panchina. l C O R ATO. Ritorna al successo il Corato e lo fa con una delle grandi del campionato, il Cerignola che privo di un paio di titolari, non è riuscito a rimontare la rete iniziale del bomber di casa, Corrado Uva, complicando ulteriormente la propria situazione di testa classifica. Il Corato scende in campo con un portiere under, per mettere più esperienza in mezzo al campo, dove il rientro di Sardella, Silvestri e Bruno, hanno dato maggior equilibrio ai padroni di casa. Nel Cerignola sono due le assenze per l'ex di turno, Mimmo Di Corato che alla fine parlava di una gara in cui un pareggio sembrava il risultato più giusto. La gara non è stata spettacolare con le due squadre ben messe in difesa e con una mediana che pensava più a rompere le trame avversarie che ad imbastire azioni offensive. Dopo qualche schermaglia a centrocampo, il Corato passa al 13' con un tiro dalla distanza di Uva che coglie in fallo l'estremo cerignolano complice, forse, un rimbalzo strano della sfera. Il Cerignola non reagisce e al 35' è ancora il Corato con Lisi che non riesce a deviare in rete, di testa, il cross dalla destra di Uva. Nella ripresa la prima azione degna di nota arriva al 26' con Di Pinto che di testa manda alto di poco. La risposta del Corato qualche minuto dopo con una incursione di Lisi con un tiro parato da Vurchio con i piedi. Nel finale il Corato potrebbe raddoppiare ma le conclusioni ravvicinate di Uva e Lisi non vanno a segno. Per il Corato questo risultato è un ritorno in piena zona play off, prima di un difficile ciclo di partite a cominciare dalla prossima in terra dauna a Manfredonia. Per il Cerignola la vetta è sempre più lontana. Salvatore Vernice NOICATTARO -MANFREDONIA 1-1 NOICATTARO :Tanzi, Biacino (20'st. Saponaro), Loseto, Favia, Paris, Cota, Fraschini (10'st. Depalma), Fumai, Caracciolese, Desantis, Romito (40'st. Detullio). All. Sisto. MANFREDONIA: Della Torre, P. Augelli (23'st. Trotta), Rizzi, Ditoro, Campanella, Armillotta, R. Augelli, Romito (23'st. Derma 35'st. Telera), Coccia, Carminati, Moro. All. Cinque. ARBITRO :Lillo di Brindisi. RETI: 15' pt. Paris, 45' st. Trotta. l N O I C AT TA R O. Beffa per il Libertas di Noicattaro, che al novantesimo subisce in contropiede il pari di Trotta, dopo una gara di sofferenza. Pari giusto. Un tempo per parte, col Manfredonia che ha spinto tanto per tutta la gara. Gara subito in discesa per l'undici di Sisto che sugli sviluppi di un corner di Fumai, trova con capitan Paris l'incornata vincente, con ingenuità di Della Torre. Reazione rabbiosa sipontina che si spegne sulla traversa su botta di Moro. Poi Rocco Augelli e Coccia non centrano il bersaglio da posizione favorevole. Libertas che sciupa due ottimi contropiedi. Nella ripresa, Libertas guardinga a protezione del vantaggio, dauni sempre avanti, senza rischiare quasi nulla. Serve un rapido contropiede di Carminati che supera Tanzi in uscita e offre a Trotta la palla del pari che i sipontini festeggiano come una vittoria. Orazio Petruzzi COPERTINO -RACALE 3-1 COPERTINO : La Guardia, Spina, De Giorgi, Di Silvestro, Cornacchia, Schito, Palmisano Carlà, Cresta(37 st Rizzello), Rizzo(40 st Cottin), Frisenda( 33 st Greco). All. Mosca. RACALE : Paracucchi, Paglialunga, Ingrosso, Aliotta, Musca, Levanto, Marino (9 st Savino), Lentini, Drago, Presicce, (5 st Nicolella), D Amble All. Levanto. ARBITRO :Carella di Bari. RETI: 21 pt e 12 st Cresta, 8 st Frisenda, 27 st Aliotta. l C O P E R T I N O. Il Copertino schianta il Racale con una prestazione maiuscola, con il neo acquisto Cresta, ex di turno, in grande spolvero. Al 21 lancia di Carlà in area, corta respinta della difesa racalina, per Cresta è un gioco da ragazzi portare in vantaggio la squadra locale. Nella ripresa sempre una sola squadra in campo, il Copertino di Mister Mosca. All 8 assist dello scatenato Cresta per Frisenda, che non fallisce l appuntamento con il raddoppio. All 11 tris per il Copertino, punizione di Carlà, tiro-assist di Schito per Cresta che porta a due le reti personali e i locali sul 3-0. Al 27 corner di Savino, goal della bandiera di Aliotta. Al 36 contropiede di Palmisano, assist perfetto per Cresta, che fallisce clamorosamente la tripletta personale. Al 37 prima e strepitosa parata di La Guardia su un tiro velenoso di D Amble. Il derby salentino ha visto un solo padrone, il Copertino, che con questo risultato riesce a rilanciarsi. Per il Racale prestazione da dimenticare. Marco Tarsi ECCELLENZA PROMOZIONE TERLIZZI 3 A. VIESTE 0 SAN PAOLO 3 FA S A N O 1 LOCOROTONDO 0 F R A N C AV I L L A 0 I RISULTATI (18. GIORNATA) A. Toma - Bisceglie 1-1 Copertino - Racale 3-1 Corato - Cerignola 1-0 Noicattaro - Manfredonia 1-1 Locorotondo - Francavilla 0-0 San Paolo - Fasano 3-1 Terlizzi - Vieste 3-0 Tricase - Liberty 0-1 Liberty Bisceglie Cerignola Corato Ra c a l e Manfredonia Noicattaro Copertino Fa s a n o Tr i c a s e A. Toma Vieste Te r l i z z i Fr a n c a v i l l a Lo c o r o t o n d o San Paolo LA PROSSIMA (19. GIORNATA) Bisceglie - San Paolo; Fasano - Copertino; Francavilla - A. Toma; Liberty - Noicattaro; Manfredonia - Corato; Racale - Tr i c a s e ; Terlizzi - Locorotondo; Vieste - Cerignola I RISULTATI (18. GIORNATA) A. Bovino - A. Mola 0-2 A. Satriano - San Severo 2-1 Casamassima - Castellana 2-0 Cellamare - Poliminia 0-0 Minervino M. - R. Rutiglianese 0-0 R. Alberobello - Canosa 3-0 Real Bat - N. Andria 2-0 S. Altamura - Torremaggiore 2-0 S. Giovanni R. - V. Bitritto 1-0 A. Mola S. Altamura San Severo Casamassima Castellana Po l i m i n i a S. Giovanni R V. Bitritto Cellamare A. Satriano A. Bovino R. Rutiglianese N. Andria To r r e m a g g i o r e Canosa Minervino M R. Alberobello Real Bat LA PROSSIMA (19. GIORNATA) A. Mola - R. Alberobello; Canosa - Real Bat; Castellana - S. Giovanni R.; N. Andria - Minervino M.; Poliminia - S. Altamura; R. Rutiglianese - A. Satriano; San Severo - Casamassima; Torremag - giore - A. Bovino; V. Bitritto - Cellamare I RISULTATI (18. GIORNATA) Crispiano - Leverano 1-3 Galatina - Manduria 0-0 Gallipoli - Carovigno 1-0 Maruggio - Novoli 0-2 Mottola - Martano 1-0 Otranto - Fragagnano 3-2 S. Cesario - Massafra 0-0 S. Vito - Leporano 3-3 Stella Jonica - Botrugno 4-0 Galatina Manduria Gallipoli Le v e r a n o Martano Otranto Mottola Massafra Fr a g a g n a n o Le p o r a n o Crispiano Maruggio Stella Jonica Carovigno S. Vito Novoli S. Cesario Botrugno LA PROSSIMA (19. GIORNATA) Botrugno - Galatina; Carovigno - Stella Jonica; Fragagnano - S. Vito; Leporano - Gallipoli; Manduria - Mottola; Martano - Crispiano; Massafra - Maruggio; Novoli - Otranto; Leverano - S. Cesario TERLIZZI: Semeraro, Schirone, Dentamaro, Cioffi, Rubini, Seccia, Gonzalez, Depalo (40 st Tempesta), Campo (34 st Amendolagine), Ancona (17 st Patruno). All. Pizzulli. VIESTE : Brunetti, Ciccarelli, Sollito, Di Claudio, Corbo, Masciolongo, Recchia, De Vita, Prest, Colella, Montechiaro. All. Lopolito. ARBITRO: De Santis di Lecce. RETI: 30 pt. (r.) e 48 pt Campo; 26 st Depalo. l TERLIZZI. Ritorna ad una vittoria tonda dopo novanta giorni di digiuno il Terlizzi Calcio. Gioca e convince contro il Vieste la squadra rossoblu. I padroni di casa devono aspettare però la mezz ora prima di squarciare lo 0-0 con un penalty assegnato dall arbitro per fallo di mano di Corbo su cross di Depalo. Sul dischetto ci va Campo facendo esultare la tribuna. Sarà ancora il numero 10 terlizzese a raddoppiare al volo trovando l angolino della porta dopo una respinta corta della difesa garganica su cross terlizzese dalla sinistra: il giocatore non perdona la disattenzione degli avversari e raccoglie l Osanna dei tifosi. A chiudere i conti ci pensa Depalo con una discesa sulla fascia sinistra, accentrandosi e calciando di precisione per il gol della tranquillità e del ritrovato successo. [m.l.f.] SAN PAOLO BARI: Di Candia, Asselti, Cantalice, Grandolfo, Di Donna, Bufi (15 st Pazienza), Giardino, Balzano, Petruzzella (43 st Casalino), Abbrescia, Milloni (6 st Messina). All. Sgobba. FASANO : Lacirignola, Venere, Pistoia, Ancona, Valentini (15 st Convertini), Martellotta, Serri, Camporeale (11 st Rolli), Ventura, Dell Oglio, Brescia. All. Olive. ARBITRO :Di Tondo di Barletta. RETI: 23 pt Di Donna; 43 pt Petruzzella; 24 st Giardino (r.); 42 st Ventura. l BARI. La musica è cambiata. Il nuovo San Paolo di mister Sgobba suona la carica, annulla il Fasano e cerca una clamorosa rimonta in classifica per la salvezza. I baresi capitalizzano già al 23 : sul cross di Giardino la difesa ospite resta immobile e per di Di Donna è facile insaccare. Da un azione corale, tutta di prima, nasce il raddoppio: l assi - st di Milloni libera il destro dello scatenato Petruzzella. Nella ripresa la squadra di casa resta in dieci per l ingenua espulsione di Cantalice. Ciò nonostante le volpi biancorosse triplicano con un calcio di rigore procurato da Petruzzella e realizzato da Giardino. Il Fasano realizza il gol della bandiera nel finale con un colpo di testa di Ventura, imprendibile per capitan Di Candia. Teodoro Lerro V. LOCOROTONDO: Indiveri, Pascullo, Mignone, Speciale, Camassa, Vogliacco, Laporta, Fiume, Galeandro, Loseto (38 st Di Cosmo), Blè (32 st Diddio). All. Buccolieri. FRANCAVILLA: Leone, Camposeo, Previderio, Papa, Lopetuso, D Amone, De Giorgio, Carteni, Giuffrida (46 st Marinotti), Tedesco, Schirinzi (10 st Russo). All. Favonio. ARBITRO :Dell Olio di Molfetta. NOTE :espulsi Ancona al 22 st (dalla panchina), al 29 st Buccolieri e 37 st Galeandro. l LO C O R OTO N D O. Il Locorotondo recrimina per un fallo su Galeandro non rilevato dal signor Dell Olio di Molfetta, ma non è stato l unico errore del direttore di gara. La partita non ha regalato tante emozioni, la posta in palio era troppo importante per entrambe le squadre e forse in campo la tensione si è sentita. Il Victoria si vede con Loseto (20 ) e con Blè (22 ) che verificano l attenzione di Leone. Due volte diventa protagonista Carteni, prima con una punizione deviata da Indiveri (35 ), poi con un destro al volo che sfiora il palo (36 ). Nella ripresa il primo tentativo è una punizione di Loseto (19 ). Alla me zz ora Camposeo non trova la deviazione sottoporta. Sulla punizione di Tedesco, Indiveri è bravo a deviare in corner (47 ). Walter Bagnardi

33 k/yak+a6zsccwpwyzndnojbyr29f3mpv1eygtwp9nya= ECCELLENZA LUCANA 33 IL SUCCESSO NEL BIG-MATCH CONTRO L ATLETICO POTENZA RIVOLUZIONA DOPO LA SECONDA GIORNATA DI RITORNO. IN CODA L AVIGLIANO SEMPRE PIÙ VICINO ALLA RETROCESSIONE Viggiano, doppio salto mortale Pari del Metapontino, la squadra di De Stefano scavalca tutti e va in vetta Il punto Altieri è di nuovo il match-winner Chi si aspettava un pareggio nel big match e un Real Metapontino capolista solitario è rimasto deluso. Il pari degli jonici sull'ostico campo di Pietragalla e il ko dell'atletico Potenza a Viggiano hanno spedito proprio quest'ultimo in vetta all'eccellenza. A decidere il confronto non poteva essere che Altieri, a segno da 11 partite consecutive in campionato e re dei bomber con 17 centri (su 26 della sua squadra). All'asciutto di reti sia l'atletico Potenza, al primo ko della gestione Camelia, sia il Real Metapontino, che a Pietragalla ha rischiato addirittura di capitolare nel finale, dopo un buon secondo tempo. Ora la classifica allinea l'una dietro l'altra, come in un trenino di Capodanno, Viggiano, Real, Atletico e Gr Valdiano. I campani hanno infatti battuto l'avigliano per 2-0, portandosi a -3 dalla cima. Nella lotta per non retrocedere, l'az Picerno vede diminuire il suo vantaggio su Moliterno e Real Tolve, dopo l'1-0 patito ad Atella. Il Real Tolve puntava a battere e staccare il Moliterno, ma ha dovuto faticosamente risalire dallo 0-2, riuscendo a impattare all'ultimo respiro, e senza più un portiere di ruolo, grazie a una doppietta di Gruosso. Pietragalla e Comprensorio Tanagro (1-1 con il Vultur) hanno proceduto dello stesso passo, salendo a quota 16, a -5 sulle due terzultime, mentre in coda si affievoliscono le speranze dell'avigliano. Pari senza reti nel derby fra Policoro e Pisticci. Antonino Palumbo VIGGIANO - ATL. POTENZA 1-0 VIGGIANO Perna, Laneve, Girelli, Maiorano, Pastore, Vaccaro, Santalucia, R. Perna, Ielpo, Petrillo, Altieri. A disp. Dolce, Caponigro, Genovese, Pisano, Messina, Salera, Mero. All. De Stefano. ATL. POTENZA Scaldaferri, Russillo, Panico, Luongo, Cocina (25' st Crisantemo), Palo, Sabato (31' st Coppola), Mastroberti, Campisano, Falanga, Di Senso. A disp. Tammone, Brindisi, Paladino, Iannelli, Nicastro. All. Camelia. ARBITRO Palermo di Bari. RETE 40' pt Altieri. N OT E 24' st espulso Luongo. l V I G G I A N O. Il cecchino Altieri non perdona. Neanche se l'avversario si chiama Atletico Potenza, è primo in classifica, ha appena vinto la Coppa Italia ed è il candidato numero uno per il salto in serie D. Risultato: il Viggiano vince 1-0 ed è la nuova capolista in Eccellenza. Una giornata esaltante per i valdagrini che tengono a bada le mire del Potenza e assistono a distanza al pareggio del Real Metapontino con il Pietragalla. De Stefano e i suoi ragazzi, almeno per una settimana, guarderanno tutti dall'alto dei loro 34 punti conquistati partita dopo partita, in un crescendo che si è sposato senza dubbio con la crescita della squadra, l'arrivo di nuovi punti di riferimento, Petrillo su tutti, e il duro allenamento settimanale. Senza soste, senza distrazioni. La firma sulla vittoria di ieri è ancora una volta di Altieri, indiscusso capocannoniere del torneo con la sua ineguagliabile media di un gol a partita, ma il merito di aver battuto la corazzata di mister Camelia è di tutta la squadra. Una difesa impeccabile, centrocampo e attacco che dialogano senza incomprensioni, un portiere che tra i pali si sta rivelando tra i più affidabili in Eccellenza. L'Atletico Potenza ha comunque mostrato i muscoli in molti frangenti della gara: è una squadra di rango, non c'è dubbio. Ma il Viggiano di ieri ha messo in campo qualcosa in più: grinta e tenuta atletica superiori ed il gioco è fatto. La cronaca. Si parte senza convenevoli e dopo 5 Cocina si presenta con una gran botta da fuori area. Altieri si fa vedere al 10', fermato da Scaldaferri. Per assistere al vantaggio del Viggiano bisogna attendere il 40': il cross di Perna è un invito a nozze per Altieri che supera il portiere di testa. Esplode il Coviello. Dal 24' del secondo tempo il Potenza resta in 10 per l'espulsione di Luongo (doppia ammonizione) e il cammino verso l'agognato pareggio si fa in salita. Due minuti dopo Mastroberti ci prova da calcio piazzato, ma Perna è sicuro tra i pali. Sul finire altre due occasioni per il Viggiano: palo di Girelli e conclusione di Altieri fermata da Scaldaferri. [Car. Iel.] G R I N TA Un momento della sfida tra Viggiano e Atl. Potenza ATELLA - PICERNO 1-0 AT E L L A Bellino, Solazzo, Grieco, Boccomino (20 st Finiguerra), Lamorte, Barbaro, Larotonda, Camelia, Brindisi, Ciardiello (46 st Libutti), Di Tolve (30 st Pietragalla). All. D Urso. AZ PICERNO Lettieri, Mele, Pinto, Zaccardo, Farenga, Vaccaro (30 st Serritella), Salvia, Giordano (36 st Tortoriello), Avallone, Olita, Magliano. All. Falanga. ARBITRO Fornelli di Venosa. RETE 8 st Di Tolve. l AT E L L A. Incontro combattuto su entrambi i fronti. I gialloblù di casa alla ricerca di un rapido riscatto dopo le non felici prestazioni ultime, i rossoblu di mister Falanga (un ritorno da «nemico» al Comunale atellano) per guardare con più fiducia al futuro, non certo roseo. Gioco maschio, forse anche troppo, messo in atto da capitan Farenga tanto da rimediare al 35 una ammonizione: forse avrebbe meritato qualcosa di più (30 ) per una scorrettezza di troppo su Di Tolve, in area. Carica agonistica ospite al punto giusto con un sottile filo di nervosismo. La pressione gialloblù è dimostrata dalla lunga serie di calci d angolo, però un po la bravura di un attento Lettieri, un po la poca precisione degli attaccanti di casa non si è tradotta in reti. Significativa, comunque, la vittoria condotta in porto, che fa tanto morale per guardare più ottimisticamente verso i playoff. Sostanziale equilibrio nel primo tempo. Il gol vittoria quasi in apertura di ripresa. Correva l 8 quando Di Tolve, scende sulla destra su di una punizione pennellatagli da Ciardiello, entra in area e scarica in rete. Sarà la fine per l Az Picerno, che, pur con discreta reazione dopo lo svantaggio, nonostante l attivismo di Serritella subentrato a Vaccaro, non rimonterà il passivo, evento sfiorato al 48 della ripresa su punizione di Olita su cui si era portato anche Lettieri. [Donato Di Lucchio] PIETRAGALLA - R. METAPONTINO 0-0 P I E T R AG A L L A Ciriello, Campanella, Nkenkni, Tridente, Cristallo, Grassani, D'Amico, Benedetto, Giuffreda (36' st Cillis), Franco (25' st Zotti), Milella (36' st Summa). A disp. Monetta, Damiano, Gruosso, T. Potenza. All. D. Potenza. REAL METAPONTINO Maida, Rus (19' st Bruno), Cati, Bartoli, Simeone, Ostacu, Lavecchia, Albanese (6' Laneva), Grieco, Petilli, Chiarelli. A disp. Marino, Ferrante, Filardi, Tancredi, Lops. All. Bacci. ARBITRO Campanella di Venosa. l P I E T R AG A L L A. Un Pietragalla che non t'aspetti, galvanizzato dal prezioso pareggio sul campo del Pisticci - peccato per la possibile vittoria buttata nel finale di gara - ha imposto lo 0-0 all'ormai ex capolista Real Metapontino, al termine di un incontro combattuto e corretto, che entrambe le squadre hanno cercato di vincere, per opposti motivi. L'undici di casa per allontanarsi dalla zona calda della classifica, la formazione materana per consolidare la sua posizione di vertice. Il pareggio ha accontentato più i padroni di casa che gli ospiti, scavalcati dal Viggiano e dunque costretti a inseguire aspettando lo scontro diretto. Le squadre sono scese in campo interpretando la gara in chiave soprattutto difensiva. Il gioco, ristagnato a centrocampo, è vivacizzato da qualche contropiede. La cronaca. Al 30' gli ospiti, su punizione a centrocampo di Bartoli, hanno impegnato Ciriello in un «volo» all'incrocio dei pali. Provvidenziale la parata dell'estremo difensore di casa. La risposta dei biancazzurri è arrivata al 45' con Nkengni, il cui tiro potente è stato neutralizzato sulla linea da un difensore. Nella ripresa il Real Metapontino si tuffa in attacco alla ricerca della vittoria e spinge sull'acceleratore, esercitanto una leggera supremazia territoriale. Al 2' perfetto lancio di Petilli e stacco di testa di Lavecchia, con palla oltre la traversa. Al 18' ancora Real: il nuovo entrato Laneva impegna Ciriello in una bella parata a terra. Il Pietragalla si sveglia e al 26' e 28' con due punizioni di D'Amico chiama in causa Maida. L'occasione più ghiotta per i padroni di casa arriva però a 5 dal termine: ancora D'Amico pesca in velocità Benedetto che, solo in area, con un efficace tiro al volo costringe l'estremo difensore ospito alla parata salva-pareggio. In definitiva, un Pietragalla che conferma la sua crescita e che non ha demeritato di fronte alla prima della classe. Che a sua volta può rammaricarsi per non aver approfittato dal ko del Potenza. Ma un pareggio a Pietragalla, spesso, è un buon risult at o. Antonio Ceraldi POLICORO 0 COM. PISTICCI 0 VALDIANO 2 AV I G L I A N O 0 COM. TANAGRO 1 V U LT U R 1 R. TOLVE 2 MOLITERNO 2 ECCELLENZA POLICORO Coretti, Manolio, Oliva, Ragazzo, Nuzzi, Saccente, Oriolo, Castoro (38 st Ferrara), Serritella, Di Sanza, Selvaggi. All. Valente. PISTICCI Rondinone, Armento, Visconti, Guarino, Scarfone, Salerno, Laviola (31 st Rondinone), Masiello, Cirigliano, Martemucci (42 st Agneta), Barbalinardo (16 Schena). ARBITRO Iacovino di Albano Laziale. l P O L I C O R O. Una beffa per il Policoro lo 0-0 con il Pisticci. Nel mirino è finito l arbitro Iacovino, che ha negato due rigori al Policoro: al 27 s o r vo l a n d o su un fallo in area di un difensore pisticcese sul tiro di Selvaggi e al 4 della ripresa tramutando in simulazione una caduta in area di Di Sanza, che aveva ricevuto uno spintone da Visconti. Il giallo, il secondo, ha causato l espulsione ed il Policoro è rimasto in dieci. E se nel primo tempo lo 0-0 poteva anche starci, con i portieri rimasti inoperosi, la ripresa, se pur in inferiorità numerica, è stata un autentico monologo dei padroni di casa con quattro limpide occasioni da gol. Al 28 Mano - lio colpisce l incrocio dei pali e sulla ribattuta di Ragazzo, il pallone è respinto sulla linea. Al 29 servito da Serritella, Selvaggi manda sulla traversa ed ancora Serritella al 47 sbaglia solo davanti al portiere. Il Pisticci si è visto per un gol di Scarfone al 24 del primo tempo annullato per fuori gioco ed ancora Scarfone al 40 della ripresa su punizione con un pallone deviato in angolo da Coretti. [Nicola Buccolo] GR VALDIANO Gallone, Ietto, De Filippo, Calandriello, Fiscina, Pansardi (28' st Iodice), Laino, Piegari, Canonico (20' st Esposito), Spinelli (38' st Pecora), Taua. A disp. Tordo, Vacca, Marchesano, Carlomagno. All. Masullo. AV I G L I A N O D. Della Croce, Salvatore, Gerardi, Angelucci, Romaniello, Bochicchio, Sabato (37' st Gerardi), Telesca, Sarr (20' st Sileo), Rapolla, Santarsiero (30' st Ferrara). A disp. R. Della Croce, Santoro, Paccione. All. Sabato. ARBITRO Salvatore di Potenza. RETI 14 st Fiscina, 32 st Laino. l MONTE SAN GIACOMO (SA). Non è stato facile per la Gr Valdiano sbarazzarsi dell'avigliano. Come all'andata, i granata hanno reso il compito arduo alla squadra di Masullo, emersa però alla distanza. Nel primo tempo, predominio territoriale ma scarsa vena offensiva per i padroni di casa. La prima palla gol, unica del primo tempo, capita sui piedi di Taua, che su cross di Spinelli incorna di testa, ma la palla timbra la traversa. Sull'altro fronte, Gallone fa il disoccupato. Nella ripresa il Valdiano crea occasioni in rapida successione con Canonico e Taua. A sbloccare il risultato è Fiscina, che realizza di testa al 14' su un calcio d'angolo battuto da Spinelli. È ancora Taua ad andare vicino al gol almeno in tre circostanze ma la sfortuna e la bravura del portiere ospite nega la gioia al nuovo centravanti rosanero. Al 32' arriva il raddoppio con Laino che raccoglie un assist del solito Spinelli. Ottimo l'esordio dal primo minuto di De Filippo classe, '95, e quello assoluto di Iodice, altro '95 del vivaio di casa. [An.Pal.] COMP. TANAGRODi Vincenzo, Labanca, Scutumella, Stoduto, Granito, Milano, Castiglia (33' st Riccio), Cirillo (24' st Daniele), Russomanno, De Luca, Caracciolo. A disp. Tancredi, Silvestri, Izzo, Cicia, Cafaro. All. Cetrangolo. V U LT U R Cannone, Uchitu, M. Landi (1' st Cirillo), Pizzulo, A. Landi, Iannaccone, Larotonda, Ranaudo, Di Francesco (45' st Carretta), Stefanini, Bombino (23' st Lapadula). A disp. Lavacca, Cotugno, Forina, Ambrosio. All. Ronzulli. ARBITRO Nappo di Moliterno. RETI 8' pt Stefanini, 40' pt Caracciolo. l Due gol e un mare di espulsi fra Comprensorio Tanagro e Vultur di Rionero. Le emozioni non si fanno attendere e all'8' gli ospiti sono già in vantaggio: palla persa a centrocampo dal Tanagro, difesa impreparata sulla fuga di Stefanini, che se ne va tutto solo e batte Di Vincenzo. Pronta la reazione del Tanagro: fraseggio Cirillo-De Luca, conclusione di Russomanno e palla che sfiora la traversa. Poi i rioneresi prendono le misure ai salernitani, che pur giocando un calcio piacevole non riescono a sfondare nell'area bianconera. Ci riescono al 20', ma la conclusione angolata di Caracciolo, sul secondo palo, si perde sul fondo. L'attaccante si riscatta al 40' quando, ben pescato al limite dell'area da De Luca, si libera davanti al portiere con un gioco di gambe e lo batte trovando l'1-1. Nella ripresa un paio di recriminazioni del Tanagro (Caracciolo esce dal campo con la maglietta strappata) e ben sei espulsi, quattro in campo (Russomanno, Daniele, Iannaccone e Ranaudo) e due dalla panchina (Silvestri e mister Cetrangolo). [P.An.] REAL TOLVE Fusco (41 pt Davide), Signorelli, Notari, Provenzale (17 st Grosso), Trifone, Tekari (41 pt Salbini), Balsamo, Di Cecca, Scuotto, Bacio Terracino, Scarici. A disp. Serban, Colangelo, Lucia, Iorio. All. D Aloia. MOLITERNO Fittipaldi, Cosentino, Lancellotti, Mastrangelo, Coiro, Savone, Torzillo (32 Fortunato, Albini, Notarfrancesco, Branda (17 st Risi), Genovese. A disp. Rebechi, Russo, Molletta, Fratantuono, Petrocelli. All. Arleo. RETI 20 pt Notarfrancesco, 14 st Branda (M), 35 st (rig.) Gruosso, 50 st Gruosso. l TOLVE. Rocambolesco pareggio del Real Tolve, che nel match spareggio contro il Moliterno acciuffa il pari all ultimo respiro. Al 20 passano gli ospiti sugli sviluppi di un calcio d angolo con Notarfrancesco ad anticipare di testa l uscita di Fusco. Ci prova al 37 Genovese, ma la sua conclusione è di poco fuori. La ripresa comincia il Tolve sempre più incapace di produrre un forcing offensivo. Di Cecca al 11 prova suonare la carica ma la sua conclusione è larga sul fondo. Al 14 è Branda a superare di testa Davide in uscita e a raddoppiare per gli ospiti. I padroni di casa sono allo sbando ed al 27 si infortuna Davide, con tutti i cambi già effettuati: il suo posto lo prende Signorelli. Ma inizia un altra gara. Al 35 calcio di rigore che Gruosso trasforma. Al 39 colpo di testa di Balsamo ma capitan Mastrangelo salva sulla linea di porta. Al 48 Bacio Terracino di testa divora un gol fatto. Il cronometro segna l ultimo minuto di recupero, quando sugli sviluppi di una punizione dal limite Gruosso indovina il «sette» alla destra del portiere fissando il punteggio sul 2-2. [Domenico Teto] I RISULTATI (17. GIORNATA) Atella M. Vulture - Az Picerno 1-0 Com. Tanagro - Vultur 1-1 Gr Valdiano - Avigliano 2-0 Pietragalla - Real Metapontino 0-0 Policoro Heraclea - Com. Pisticci 0-0 Real Tolve - Moliterno 2-2 Viggiano - Atl. Potenza 1-0 Ha riposato Murese 2000 Viggiano R. Metapontino Atl. Potenza Gr Valdiano Policoro Heraclea Atella Vulture Murese Vu l t u r Com. Pisticci Com. Tanagro Pi e t r a g a l l a Az Picerno Moliterno Real Tolve Avigliano LA PROSSIMA (18. GIORNATA) Atl. Potenza - Atella M. Vulture; Az Picerno - Avigliano; Com. Pisticci - Com. Ta n a g r o ; Moliterno - Gr Valdiano; Mu - rese Policoro Heraclea; Pietra - galla - Viggiano; Real Metapontino - Real Tolve. Riposa Vu l t u r.

34 k/yak+a6zsccwpwyzndnogr20gcf3vloe4rukyemvqe= 34 PROMOZIONE PUGLIESE SCIVOLONE IN TESTA IL SAN SEVERO KO AD ASCOLI SATRIANO CEDE IL SECONDO POSTO ALLO SPORTING ALTAMURA. NEL DERBY DELLA SESTA PROVINCIA LA NUOVA ANDRIA SI ARRENDE AL REAL BARLET TA Il Mola riprende la corsa Galatina-Manduria: big match a reti inviolate. E Il Gallipoli si avvicina GIRONE A GIRONE B A. BOVINO-A. MOLA 0-2 ASCOLI SATRIANO-SAN SEVERO 2-1 G A L AT I N A- M A N D U R I A 0-0 GALLIPOLI- CAROVIGNO 1-0 BOVINO : Ferrazzano, Matera, Pesolo, Morgigno, Cinquepalmi, Irmici, Galano (29' st Strazzella), Da Bellonio, Curci (17' st Da Bellonio, 28' st Saponaro), Pelullo, Gemma. All. Mimmo. MOLA: Portoghese, Grimaldi, De Marzio, Mongelli, De Francesco (44' st Di Maria), Rizzi, Lanave, Schirone, Savoia (21' st Cacciapaglia), Ladogana (35' st Calaprice), Petaroscia. All. Caricola. ARBITRO :Marinuzzi di Taranto. RETI: 11' pt Savoia, 33' st (r.) Ladogana. l ORDONA. Passa la capolista dall'alto della sua esperienza. Savoia subito in gol e per il Mola è stato tutto più facile. Bello il Bovino che non si è mai disunito. Il tecnico di casa Michele Mimmo le ha tentate tutte nella ripresa, ma Ladogada dagli undici metri ha raddoppiato per i suoi. Nel finale di gara il Bovino cerca di accorciare le distanze con Pelullo e Gemma. Gli uomini di Caricola, da parte loro, hanno sfiorato la terza segnatura. Mola che resta in testa alla graduatoria, Bovino che deve rimandare l'appuntamento. [Ant.Vill.] ASCOLI S.: Moschetto, Daluiso, Cartagine, Cuocci, Lanciano, Di Fonso, Capano (12' st Moscato), Fabiano, Porcelluzzi, Montemorra, Amantino (39' st Ragno). All. De Martino. SAN SEVERO: Coccia, De Cesare, Russi, Rufini, Trovato, Matera, Lasalandra, Conte, Salzano, Cesareo (4' st Florio), Terrone. All. Rufini-Ferrara. ARBITRO :Cascella di Bari. RETI: 21' (r.) Amantino, 4' st (r.) Salzano, 50' st Porcellucci. l ASCOLI. Chi sbaglia paga e alla fine la vicecapolista San Severo si è dovuta arrendere. Corre il 95', l'attaccante Porcelluzzi manda la palla in rete e l'arbitro manda tutti a casa. Tripudio in casa dell'ascoli per tre punti d oro per la classifica. San Severo sciupone nel primo tempo. Dopo lo svantaggio la squadra ospite ha cercato il pari. Poi il rigore di Salzano che impatta quello di Amantino. San Severo alla ricerca del vantaggio con gli ascolani a ribattere. Poi il finale di gara con Porcelluzzi che anticipa tutti e beffa l'ex vicecapolista. [Antonio Villani] PRO ITALIA GALATINA:Bassi, Stefanì, Specchia, Frascaro, Antico, Carrino, Patruno, Cimarelli, Angelo De Benedictis, Natale De Benedictis (33 s.t. Ruggiero), Mortari (44 p.t. Adeshokan). All. Inglese. MANDURIA: Fiorentino, Blè, Coccioli, Marchi, Serio, Nazzaro, Riezzo, Cocciolo, Peluso, Malagnino, Scala. All. Passariello. ARBITRO :De Leo di Molfetta. l G A L AT I N A.L attesissimo big match tra il leader Galatina ed il vice Manduria è finito a reti inviolate, al termine di una sfida molto intensa, giocata al cospetto di una degna cornice di pubblico. Nel primo tempo sono stati gli ospiti a mettere in mostra le cose migliori, creando interessanti opportunità, mentre i padroni di casa hanno fatto di più dal 1 al 30 della ripresa, colpendo anche la parte alta della traversa con Cimarelli, su punizione, salvo rischiare di capitolare ad una manciata di minuti dal termine su una veloce ripartenza nella quale Bassi ha salvato su Coccioli. Migliori in campo: Carrino per il Galatina e Malagnino per il Manduria. [c.a.] GALLIPOLI: Stanca, Romano L., Schiavano, De Prezzo, Greco, Casalino, Parlacino (11' st Migali), Legari, Nobile, De Razza (37' st Pellegrino), Renis (42' st Tarantiino). A disposizione Bove, Urso, Mele, Trianni. All. Massimo. CAROVIGNO : Termite, Schena, Comes, Carlucci, Marinelli, Maggipinto (35' st Barnaba), Marinosci, Laterza (35' st Miccoli), Beltrame, Sabatelli, Rizzo. A disposizione Spina, Toscano, Valente, Cecere, Lanzillotti. All. Prima. ARBITRO: Di Maio di Molfetta. RETE : 29' st Renis. l GALLIPOLI. C'è voluto uno spunto di testa di Renis sugli sviluppi di un calcio d'angolo per avere la meglio su un coriaceo Carovigno e rilanciare il Gallipoli. La compagine di casa si è gettata all'attacco sin dai primi minuti di gioco cercando il gol vittoria che aveva sfiorato in alcune occasioni sempre con Renis mentre il portiere di casa è rimasto pressocchè inoperoso. [Roberto Cataldi] CASAMASSIMA- CASTELLANA 2-0 CELLAMARE-P. POLIGNANO 0-0 OTRANTO -FRAGAGNANO 3-2 CRISPIANO-SOGL. LEVERANO 1-3 CASAMASSIMA: Fanelli, Amoruso, Tisti (79' Ferri), Faccitondo, Ricci, Fazio, Modesto (70' Cavallaro), De Giosa, Giovannielli, Carrassi (61' Milella), Colella. All. D'Ermilio. CASTELLANA: Montaruli, Loparco, Petruzzi (61' Orlando), Miccolis, Frascati, Marquez, Salvi, Gentile, Longo, Cappelletti (52' Biasi), Lentini (70' Giannoccaro). All. Santostasi. ARBITRO : Balestrucci di Barletta. RETI: 42' pt e 21 st Giovannielli. l CASAMASSIMA. Sorpasso al Castellana, quarto posto assicurato e secondo risultato utile consecutivo: questo il sostanzioso pacco regalo che la mina vagante Casamassima trova al giro di boa. La squadra di D Ermilio legittima la vittoria sulla diretta concorrente con un perentorio 2-0 segnato da una rete per tempo del bomber Giovannielli. Il primo al 42 con un pallonetto a scavalcare il portiere in uscita. Il secondo al 21 della ripresa dopo una splendida manovra di prima tra Fazio e Colella. [Pierpaolo Paterno] CELLAMARE: Caravelli, Ardito, Pagnelli, Angelillo, Di Carne, De Simini (21 st Verna), Schiraldi (45 st Paracollo), Rubino, De Carne (30 st D.Lovicario), Anelli, G.co Conese. All. Prigigallo. POLIMNIA: Petruzzelli, Desimini, Mazzilli, Massarelli, Grazioso, Angelico, Ancona (12 st Pascazio), Cassano (30 st Lanave), Portone, Catallucci (40 st Carrieri), Saracino. All. Mancini. ARBITRO: Lillo di Brindisi. l C A P U R S O. Più Cellamare nel primo tempo (Petruzzelli è bravo su De Carne e poi sullo stesso Conese e su Schiraldi. Di un soffio alta la mezza rovesciata di Anelli). Più Polimnia nella ripresa, anche grazie a Pascazio. I rossoverdi tuttavia trovano la porta unicamente al 20 con Saracino (bravo Caravelli). Petruzzelli si conferma eroe di giornata sventando con le unghie il contropiede biancoceleste con Verna che imbecca Schiraldi il cui diagonale frutta solo un corner. Per il Cellamare una delle migliori prestazioni stagionali. [r. sp.] OTRANTO : Giannetta, Salentino, Dell Atti, Morello, Galante, Biasco, Tarantino (18 s.t. Samueli), Del Giudice, Marrocco (7 s.t. Guido), Cursano, Urso (26 s.t. Neco). All. Salvadore. FRAGAGNANO: Pozzessere, Riccardi, Gallù, Pulpito, Palese, Lenti, Gianfreda (9 s.t. Nardò), Cupino (41 s.t. Masella), Vasco, Candita, Scarcella. All. Simone. ARBITRO :Campanale di Molfetta. RETI: nel p.t. al 21 Marrocco, al 25 Vasco, al 26 Tarantino; nel s.t. al 23 Guido, al 29 Scarcella. l OT R A N TO. Vittoria per 3-2 dell Otranto nella sfida interna contro il Fragagnano, che metteva in palio punti pesanti per continuare a sperare nella conquista di un posto nei play off. I locali sono andati in rete al 21 del primo tempo con Marrocco, subendo il pari ospite al 25, ad opera di Vasco. I padroni di casa si sono poi portati sul dopo con Tarantino. Nella ripresa, l Otranto ha realizzato il gol del 3-1 al 23 con Guido, ma il Fragagnano ha ridotto le distanze al 29 con Scarcella. [a. cl.] CRISPIANO-PAOLO VI: Franchini, Ricci, Stefanelli, Pappone ( 15 st. Rossi ), Friuli ( 25 st. Pellegrino ), Edjekpanm, Carrieri, Santoro, Novellino, Taglio (25 st. Casula ), Gentile. All. Murianni. SOGLIANO-LEVERANO: Peluso, Tondo (3 st. Scioni), Calasso, Roi, Greco, Perrone, Ciurlia, Lillo, Botrugno, Verdesca (42 pt. D. Quarta; 35 st. Francioso), Simone. All. Castrignanò. ARBITRO :Giangregorio di Molfetta. RETI: 18 pt. Perrone, 25 pt. Calasso, 36 pt. Simone, 38 pt. Novellino. l MONTEIASI. Contro il Leverano termina la striscia positiva del Paolo VI. Il team salentino condotto si impone grazie ad una maggiore lucidità sotto porta. Le reti giungono tutte nella prima frazione di gioco. Il Paolo VI sbaglia al 10 con Gentile, ma gli ospiti al 18 sbloccano il parziale con Perrone. Il raddoppio del Leverano giunge 7 più tardi con Calasso. La terza rete la realizza, al 36 Si - mone. Prima del riposo i rossoblù jonici provano a riaprire il match con Novellino. [Antonello Piccolo] SP. ALTAMURA-TORREMAGGIORE 2-0 SAN GIOVANNI R.-BITRITTO 1-0 M OT TO L A- M A R TA N O 1-0 SAN CESARIO ARIA SANA-MASSAFRA 0-0 A LTA M U R A : Campanaro, Troilo (1 st Santelia), Aloisio (15 st Varisco), Vicenti, Chimenti, Dibenedetto, Cantatore (15 st Pestrichella), Di Bari, Pinto, De Tommaso, Crupi. All. Terracenere. TORREMAGGIORE : Cassone, Lonigro, Prencipe, De Stasio, Mennella, Longo, Andreano (36 st De Battista), Vannella, Zoila, Ricci, Di Gioia (21 st Gaggiano). All. Torre. ARBITRO : Petracca di Lecce. RETI: 16 pt Crupi, 20 st De Tommaso. l A LTA M U R A. Lo Sporting raggiunge la sesta vittoria consecutiva. I padroni di casa comandano il gioco e al 16 arriva il vantaggio: apertura di Di Bari per Aloisio che mette in mezzo per l ac - corrente Crupi e Cassone è battuto. Al 21 si rivedono gli ospiti con Andreano che impegna Campanaro. Nella ripresa lo Sporting parte a tutta birra. I padroni di casa controllano i tentativi del Torremaggiore e al 20 raddoppiano con un tiro di De Tommaso deviato da un difensore. [I.C.] SAN GIOVANNI ROTONDO: Longo, Mangiacotti, Di Maggio, Cellammare, Rotunno, Fiorentino, Nardella S. (33' st Nardella M.), Barbone, Gentile, Scarano, Fiorella. All. Centra. BITRITTO : Doronzo, Marasciulo, Silvestri, Clementini, Sucameli, Sibillano, Palasciano, Pignataro, Schettino, Masotti, Bozzi. All. Mongelli. ARBITRO : Donatelli di Taranto. RETE: al 16' st Gentile. l SAN GIOVANNI ROTONDO. Continua la scalata alla zona alta della graduatoria da parte dei garganici che liquidano con una rete di Gentile un volenteroso Bitritto che ha, poi, cercato il pareggio con un uomo in più (espulso Barbone) di trovare il pari. ma il San Giovanni non si è mai scomposto ed ha chiuso tutti i varchi agli uomini di Mongelli. Finale convulso con azioni da gol da una parte e dall'altra con le difese che non hanno lascitao spazio agli attaccanti. [A.V.] MOTTOLA: Terrusi, Fumarola, Russo (Mandriota), Calicchio, Frappampina, Tunzi, Bruni, Fanfulla, Zazza (Lucarelli), Lacatena (Cellammare). All. Gidiuli. MARTANO: De Iaco, Fracella (Scuglia), De Dominicis, Schio, Nestole, Nocco C. (Nocco G.), Luperto, Epifani, Albano, Garrappa, Passabì. ARBITRO: Panettella di Bari. RETE: 75 Frappampina. l M OT TO L A. Bella vittoria del Mottola che si conferma tra le grandi del campionato. Il primo tempo è dominato dai ragazzi di Gidiuli che hanno costretto gli ospiti a chiudersi in difesa. La ripresa inizia con il Mottola alla ricerca del vantaggio. Al 10 Bruni tutto solo si fa neutralizzare da De Iaco. Al 20 negato un rigore a Tunzi per atterramento in area. Al 25 punizio - ne di Frappampina parato da De Iaco. Cinque minuti più tardi lo stesso capitato si ripete su punizione e questa volta nulla può De Iaco che si vede superare dal pallone che si insacca alla sua sinistra. [Francesco Francavilla] POL. SAN CESARIO:Rizzo Alessandro, Zilli, Caporale, Carati, Durante, Ciccarese (Prinari), Dazzi, Pizzileo ( De Giorgi), Montanaro, Raganato, Stampate (Malinconico). All. Oscar Greco. MASSAFRA: Leuzzi, Bocconi, Luccarelli (Bufano), Solito, Salvi, Aurelio (Macaluso), Scuro, Lazzaro, Piccolo, Turi (Marzano), Miccolis. All. Vitti. ARBITRO :Ameruoso di Bari. lsan CESARIO.Il San Cesario, in formazione di emergenza per infortuni, ha conquistato un prezioso punto per la sua classifica contro un avversario che occupa i primi posti in classifica. I giocatori della formazione locale non hanno fatto rimpiangere i loro sostituti e, con un po di fortuna, avrebbero potuto ottenere una prestigiosa vittoria. Nel primo tempo il San Cesario ha avuto due facili occasioni da rete, ma la difesa del Massafra e l attento Leuzzi hanno impedito il vantaggio. Nella ripresa il Massafra ha cercato con tutti i mezzi la vittoria, ma Rizzo ha difeso con sicurezza la sua porta. [Luigi Lezzi] REAL BAT 2 NUOVA ANDRIA 0 REAL ALBEROBELLO 3 CANOSA 0 MINERVINO 0 R. RUTIGLIANO 0 STELLA JONICA 4 B OT R U G N O 0 SAN VITO N. 3 LEPORANO 3 MARUGGIO 0 N OVO L I 2 REAL BAT: Crisanti, Balducci (30 st Piazzolla G.), Dipilato (24 st Strignano), Mennuni, Maffeo, Piazzolla V., Dibitonto (20 st Tortosa), Amendola, Calabrese, Ruscino, Zingrillo. All. Lanotte (squalificato, in panchina il prep. Pulisciano). N. ANDRIA: Monte, Ziri, Polichetti, Quacquarelli, Dicandia, Civita, Patimo (15 st Lotito), Conversano, Lorusso, Selvarolo (42 st Storelli), Leonetti. All. Di Bari. ARBITRO :Montarulo di Molfetta.ù RETI: 5 pt Dibitonto, 15 pt Ruscino. l B A R L E T TA. Il Real Bat si aggiudica il derby della sesta provincia con la Nuova Andria e torna al successo dopo quasi tre mesi di astinenza. Decisiva la partenza-sprint dei padroni di casa. Il tap-in vincente di DiBitonto rompe l equilibrio. Poco dopo un gran gol di Ruscino. [Ma - rio Borraccino] ALBEROBELLO : Sardella, Terrafino, Troviso, Agostino (30 st. Monticelli), Stridi (24 pt. Favia), Franco, Lisi (14 st. Foggetti), Massafra, Quercia, Di Bari, Diamante. All. Caroli. CANOSA: Cilli, Casatella (20 st. Di Gennaro), Di Muro, Landolfi, Rizzi, Marzocco, Pasculli (8 st. Bizzoca), Di Benedetto, D Intro - no, Sguera (35 st. Colangione), Piacenza. All. Iannone. ARBITRO: Rizzello di Casarano. RETI: 13 pt. Di Bari, 12 st. Di Bari, 21 st. Quercia. l A L B E R O B E L LO. Tre gol e tre punti per il Real Alberobello, che ha dominato per buona parte del match. Di Bari sblocca il risultato al 13 pt. Al 15 è il Canosa a farsi pericoloso. Nella ripresa è ancora Di Bari a raddoppiare. Poi ci pensa Quercia al 21 st., solo davanti a Cilli, a siglare il 3-0. [Emanuela Miraglia] MINERVINO : Amoruso, Schiavo P., Pasculli, Impera, Abbasciano, Calducci, Mancuso, Salvemini (Gaeta), Martinelli, Di Candia, Di Giovinazzo (Rubino). All. Vito Maino. R I N A S C I TA : Cofano, Aufieri, Avvantaggiati, Brescia, Torre, Nasca (Ronzulli), Di Donato (Gentile) Liegi, Dica, Tenzone, Sommaria (Poffoli). All. Porzia. l M I N E R V I N O. Finisce a reti inviolate la sfida tra il Minervino e la Rinascita Rutiglianese. Partita giocata con molta determinazione dai padroni di casa che puntano ad incamerare tre punti preziosi per la salvezza, ma senza riuscirvi. Alcuni episodi sfortunati condizionano l esito della gara, tra cui due gol mancati per il Minervino ed un rigore non assegnato, come evidenziato dai giocatori. [Rosalba Matarrese] SAN GIORGIO:Ricci, Izzo, Lattanti; Troccoli, Iaia, Rabindo; Detimo, Tursi (1 st Consiglio), Vapore, Pignatale, Rito (35 st Marin). All. Marinelli. BOTRUGNO : Colapietro, Ingrosso, Malorgio (20 st Lentini); Castrignano (20 st Cianci M.), Greco, Ficocelli; Negro, De Matteis, Pede, De Riccardis, Cianci M. All. Petrachi. ARBITRO :Andreano di Foggia. RETI:15 pt Rito, 40 pt, 46 pt Pignatale, 30 st Lattanti. l SAN GIORGIO. Il poker è servito. Il San Giorgio si riscatta agevolmente contro il fanalino Botrugno, dopo quattro sconfitte di fila. Al 15 primo gol di Rito. Poi sale in cattedra Pignatale e raddoppia al 40. Nella ripresa Colapietro evitava altre capitolazioni ma nulla poteva al 30, dopo la traversa di Rito, su Lattanzi. [Angelo Occhinegro] SAN VITO: Laghezza, Barca, Esposito, Iuraro, De Nicola, Solimeno, Leoci, Marini, Lanzillotti, Pepe, De Carlo. All. Sabatelli. LEPORANO: Scarcia, Centrone, Palombella, Zangla, Stante, Arcadio, Distani, Fanizzi, Cimino, Chirivi, Simonetti. All. Frascella. ARBITRO: Piacenza di Bari. RETI: 21 Arcadio, 39 De Carlo, 62 Pepe (r.), 71 Cimino, 79 Lisi, 85 De Nicola. l SAN VITO. Girandola di reti al «Citiolo»: è il Leporano ad andare per primo in vantaggio. Il San Vito si ritrova e, prima del riposo trova il pareggio con De Carlo. Nella ripresa il Leporano cerca di approfittare della superiorità numerica ma è il San Vito a portarsi in vantaggio, su rigore, trasformato da Pepe. I tarantini pareggiano poco dopo. La gara altri due gol, uno per parte. [Raffaele Romano] MARUGGIO : Pastorelli, Scarciglia (s.t. 16 Pisani), Visconti; Lanzo (s.t. 38 Trisolini), Mero (s.t. 28 Marco Distratis), Caputo; De Nitto, Gioia, De Comite, Mignano, Di Manzo. All. Delvecchio. N OVO L I : Antonica, Elia, Buttazzo; Maci, Potì, Orlando; De Matteis (s.t. 25 Bianco), De Luca, De Giglio (s.t. 37 Y. De Santis), Rollo (s.t. 39 Quarta), Simmini. All. Leone. ARBITRO :Binetti di Barletta. RETI: s.t. 5 De Matteis; 9 De Giglio. l M A R U G G I O. Brutto stop interno del Maruggio nello scontro diretto con il Novoli. Primo tempo con una sola occasioni: al 31 De Nitto si fa anticipare. Nella ripresa, in 4 minuti, le due reti degli ospiti di De Matteis (il migliore) e De Giglio, originate da calci da fermo, con la difesa locale (priva di Angelè), colpevolmente ferma. [Nando Perrone]

35 k/yak+a6zsccwpwyzndnogr20gcf3vlo++xpwbyw97m= PROMOZIONE LUCANA 35 LA SQUADRA DI MISTER VIOLA SUPERA PER 2-0 IL GROTTOLE, MENTRE IL PIGNOLA SCAVALCA IL CONTROSENSO E AGGANCIA L AURORA. E DOMENICA LA SFIDA CHE POTREBBE DECIDERE IL TORNEO Il Marconia in fuga solitaria Pareggio del Tursi, sale a 9 punti il distacco della capolista dalle seconde MARCONIA - GROTTOLE 2-0 BERNALDA - TURSI 2-2 C. POTENZA - PESCOPAGANO 0-2 MARCONIA Parisi, Natuzzi, Cifarelli, Gammino, Chiruzzi, Gialdino, Cappiello, Legnante (30 st Giannini), Andreulli, Carlomagno (44 st Fumarola), Moliterni (40 st Schiraldi). A disp. D Urso, Bruno, Spani, Gallitelli. All. Viola. G R OT TO L E Bellino, P. Carbone, Giampetruzzi, Giordano, F. Paladino, Allegretti, Salluce, R. Paladino, Nasca, A. Carbone, Varvarito. A disp. Pepe, Lopiscopia, Garone, Esposito, Di Pace, Grilli, Antezza. All. D Ascanio. ARBITRO Blasi di Potenza. RETI 20 st (rig.) e 25 st Andreulli. l MARCONIA. Tornato a vestire la classica casacca rossoblù, il Marconia batte senza eccessivi patemi d animo il Grottole, porta il distacco sulle più immediate inseguitrici a nove punti e continua a dominare il campionato di Promozione guardando tutti dall alto. E adesso per le inseguitrici la situazione si è fatta davvero diff i c i l e. Contro i «cugini» allenati da Pinuccio D Asca - nio basta una doppietta di bomber Fabiolino Andreulli, tornato al gol dopo un breve periodo senza reti, per regalare l ennesimo successo alla capolista. Gli uomini di Pino Viola scendono in campo determinati e, sin dal fischio d i n i z i o, pressano gli ospiti, anche se il primo tempo termina senza reti e, tutto sommato, senza grandi sussulti. La puntuale svolta, però, arriva nella ripresa quando la squadra di casa, grazie alla doppietta del suo capitano, nel giro di 5 sistema avversario e partita, gestendo senza problemi la restante frazione di gara. Aurora in vantaggio al 20, quando l arbitro Blasi concede l i n ev i t ab i l e penalty in seguito ad un nettissimo fallo commesso dal portiere ospite Bellino in piena area su Andreulli lanciato a rete: è proprio l ex calciatore del Viareggio a realizzare la massima punizione. Il raddoppio arriva dopo 5, ancora con il capocannoniere jonico, in questo caso ben lanciato dai compagni di squadra dopo l ennesi - ma azione manovrata. Il Grottole si è visto poco o niente: la gara, infatti, è stata sempre nella mani dei padroni di casa che hanno solo difettato in concretezza, specie nella prima frazione. In attesa della migliore Aurora, dunque, Viola può comunque continuare a godersi il primato in classifica e cominciare a pensare al match di domenica a Tursi, dove gli jonici saranno attesi da un test probante contro l altra Aurora, seconda in classifica. Piero Miolla B E R N A L DA Pinelli, Grieco, Zaza, Sarubbi, Pizzolla, Corleto, Moro (17' st Russo), Calabrese, Benedetto (35' st Di Biase), Buono, Schettino (25' st Rondinone). A disp. Caruso, Della Pioggia, Guidotti. AURORA TURSILobasso, Manfredi, De Bari, Campanale (34' st. Fortuna), Magrone, Capalbo, Sciancalepore, Belviso, Paparella, Andrulli (13' st. Aurelio), Lambertini. A disp. Francolino, Ciaglia, Airoldi. All. Pitrelli. ARBITRO Giambersio di Venosa. RETI 43' pt Paparella, 15' st Benedetto, 22' st Buono, 49' st Sciancalepore. N OT E 24 st espulso Sarubbi. lb E R N A L DA.È stato un vero derby. Gli ospiti si illudono per un tempo. Bernalda sovverte i pronostici nella ripresa, ma Tursi trova nel recupero la zampata del pareggio. Un pareggio che non accontenta nessuno. Primo tempo brutto, dai toni agonistici accesi. L'Aurora sblocca al 43', con Paparella, che semina avversari e insacca Pinelli. Nella ripresa Bernalda preme, ma sciupa con Pizzolla e Buono. Al 15' Benedetto segna di opportunismo, su assist di Schettino, che al 22' incrocia per Buono, la palla del 2-1. L'espulsione di Sarubbi costringe i padroni di casa all'inferiorità numerica. A tempo scaduto il forcing del Tursi si concretizza con Sciancalepore, che riprende una corta respinta di Pinelli, su tiro di Paparella. [Angelo Morizzi] CONTROSENSO Uva, Isoldi (33 pt Santarsiero), Iula, Forgerato, G. Santangelo, Sabia, Tornillo (26 st V. Sangregorio), Tolve, Petraglia, Gioffredi (26 st C. Santangelo), D Andria. All. Romano. P E S C O PAG A N O Rosa, De Mito, Bergamasco, Tummillo (32 st Tummillo), Cantone, Lotano, Monteverde, Lanza, Nicastro, Glionna (32 st Panariello), Glorioso (44 st Colatrella). All. Toscano. ARBITRO Amendolara di Moliterno. RETI 18 pt Cantone, 9 st Glorioso. l P OT E N Z A. Un Controsenso stanco e giù di tono perde in casa contro un Pescopagano motivato e ben attrezzato. Gli uomini di Romano costruiscono ben poco durante tutto il match e gli ospiti sono bravi ad approfittare del letargo potentino per portare a casa tre punti d oro. A centrare la prima rete è Cantone. Sugli sviluppi di un calcio d angolo il numero 5 è il più lesto di tutti e con un colpo di testa preciso va a gonfiare la rete. Il gol carica i rossoblu ospiti che tentano il raddoppio in diverse occasioni. Il Controsenso prova timidamente a reagire ma al 41 D An - dria spreca in malo modo l unica occasione del pareggio. La ripresa inizia con il raddoppio degli ospiti, a firma di Glorioso che mette così in cassaforte il risultato. Sarà solo l intervento dell estremo Uva a negare la tripletta del Pescopagano, che padroneggia il campo fino al triplice fischio. [Em. Fer.] LATRONICO - LAGONEGRO 1-0 FERRANDINA - SANTARCANGIOLESE 0-2 R. IRSINA - ROTONDELLA 4-1 PIGNOLA - BALVANO 2-1 L AT R O N I C O Marra, Matinata, Totaro, Giannatiempo, Magliano, Ponzo, Papaleo, M. Gesualdi, Ronca, Carraturo (47' st Marinari), Gioia. All. Matinata. L AG O N E G R O Vigorito, Savino, Castelluccio, Amiranta, Bonizio, Montuori, Padula (1' st Chiacchio), Verbena, Ielpo, Agrello (45' st Perazzo), Di Cioccio (1' st Caputo). All. Capobianco. ARBITRO Contini di Matera. RETE 26 pt (rig.) Carraturo. l L AT R O N I C O. Per i padroni di casa un successo di misura giunto dopo una lunga serie di sconfitte, al termine di una partita combattuta e molto equilibrata. La rete che spezza l'equilibrio arriva al 26' grazie ad un calcio di rigore realizzato da Carraturo per un fallo di mano in area di un difensore ospite. Nella ripresa il Lagonegro tenta di riequilibrare la situazione, Gli uomini di mister Capobianco si portano in avanti con decisioni, fanno molto possesso palla ma negli ultime sedici metri sono alquanto imprecisi. Poche le palle gol prodotte anche grazie al buon controllo difensivo di Totaro e compagni. In campo le due squadre hanno dato il massimo, a volte anche andando oltre la grinta sportiva, tant è che si è perso il conto dei cartellini gialli. [Antonietta Zaccara] FERRANDINA Fraccalvieri, De Lucia, Russo, F. Giasi, Mastrangelo, A. Giasi, G. Loponte, Pirretti (Siracusa), Pavese, Latronico (Galgano), Pipìo (De Oliveira). All. Stigliano. S A N TA R C A N G I O L E S E Laurita, Gariuolo, Bellusci (C. Loponte), Cirigliano, Sabìa, Lozito, Cifarelli, Gorga, Cavallo (Esposito), Molletta, Pantone (Briamonte). All. Esposito. ARBITRO Capolupo di Matera. RETI 25 pt Molletta, 48 st Esposito. N OT E espulsi 42 st C. Loponte e 47 st Galgano. l FERRANDINA. La fortuna ha voltato le spalle al Ferrandina, che avrebbe meritato senza dubbio il pareggio. Al 5 è Pantone a impensierire Fraccalvieri con un tiro dal limite, ma il portiere non si lascia sorprendere e devìa in calcio d angolo. Al 10 è bella la triangolazione fra Pipìo e Latronico, ma questi colpisce la traversa. Al 25 il primo gol: cross dalla sinistra di Cifarelli, Russo intercetta ma rinvia malamente sui piedi di Molletta, che non si lascia sfuggire l occa - sione; il suo diagonale è imprendibile per Fraccalvieri. Al 14 della ripresa Bellusci lancia Pantone, la cui conclusione è alta. Al 38 Mastrangelo prova a sorprendere Laurita con una punizione: deviazione in calcio d angolo, sugli sviluppi del quale lo stesso Mastrangelo tira alto di testa. Il raddoppio al 48 con un colpo di testa di Esposito. [Vincenzo De Lillo] REAL IRSINA Lolaico, Decollanz, Acito, Stano, Ventricelli, Tonti (Ippolito), Colamassaro (Morena), Bonatesta, Papangelo (Mascolo), D Ambrosio, Barucchelli. All. Rizzi. R OTO N D E L L A Vampo, L. Manolio, Ripoli, Frabetti (Divincenzo), Romano, Rubolino, Santarcangelo, Donadio, Suriano (M. Manolio), Ripa, D Agostino (Varga). All. Martino. ARBITRO Pavone di Bernalda. RETI 16 pt (rig.) Papangelo, 29 pt Decollanz, 9 st D Ambrosio, 12 st Barucchelli, 22 st Donadio. l IRSINA. La partita è inizialmente equilibrata. Si vede una certa supremazia dei padroni di casa, ma gli ospiti non stanno a guardare. Anzi, si fanno più volte pericolosi con calci di punizione dal limite dell area tirati dall esperto Frabetti e da Ripa, agevolati dal vento a favore. La difesa irsinese, però, è molto vigile. Il primo gol al 16 : calcio di punizione del nuovo tesserato Barucchelli; una mano degli ospiti in barriera e conseguente rigore; dal dischetto trasforma Papangelo. Passano pochi minuti e arriva il raddoppio sulle conseguenze di un calcio d angolo: batti e ribatti in area; ha la meglio Decollanz, che riesce a trovare il varco giusto. Dopo il riposo, vanno a segno gli irsinesi D Ambrosio su punizione e Barucchelli su respinta di Vampo, che aveva parato il tiro di Papangelo. Per gli ospiti accorcia Donadio. [v.d.l.] PIGNOLA Masi, Gerardi, F. Santarsiero (33 st Rosciano), Postiglione, Mazzacane, Tavassi, Chiorazzo, Bochicchio, Carbutti (33 st Cilibrizzi), Starna, R. Santarsiero (1 st Albanese). All. Lauria. B A LVA N O Ambrosio, Spera (32 st Carleo), Verdecanna, Quagliato, De Palma, Giuliano, Romano (40 st Apicella), Malandrino, Falcone, Leone, Saracco (22 st Luongo). All. Valantano. ARBITRO Russo di Bernalda. RETI 34 pt (rig.) Malandrino, 19 st Albanese, 39 st Starna. N OT E espulso Tavassi per doppia ammonizione. l PIGNOLA. Sarebbe potuta finire diversamente visto il predominio dei padroni di casa che in quanto a possesso palla ed occasioni hanno decisamente fatto la partita. Eppure il match parte in salita per il Pignola costretto, dopo il rigore messo a segno da Malandrino, a rincorrere gli ospiti. Rigore questo causato da un errore di Mazzacane e l estremo Masi, colpevoli di non essersi capiti e di aver lasciato libero Falcone. Mazzacane visto il pericolo falcia l attaccante e costringe l arbitro a fischiare il penalty. Il primo tempo si chiude senza altre emozioni. La ripresa è tutto un monologo del Pignola che spreca tantissime occasioni. È il solito Starna a sbloccare la situazione. È lui infatti che prima serve magistralmente Albanese e poi va a chiudere il match con la sua marcatura. [Em.Fer.] PROMOZIONE I RISULTATI (17. GIORNATA) A. Marconia - Grottole 2-0 Bernalda - A. N. R. Tursi 2-2 C. Potenza - Pescopagano Ferrandina - Santarcangiolese 0-2 Latronico - S. Lagonegro Real Irsina - Rotondella 4-1 S. Pignola - Balvano 2-1 Ha riposato Miglionico A. Marconia S. Pignola A. N. R. Tursi C. Potenza Santarcangiolese S. Lagonegro Bernalda Pe s c o p a g a n o Real Irsina Miglionico Grottole Ro t o n d e l l a Balvano Fe r r a n d i n a La t r o n i c o LA PROSSIMA (18. GIORNATA) A. N. R. Tursi - A. Marconia; Balvano - Grottole; Pescopagano Latronico; Real Irsina - Ferrandina; Santarcan - giolese - S. Pignola; Rotondella - Bernalda; S. Lagonegro 04 - Miglionico. Riposa C. Potenza. RALLY NELLA CATEGORIA CAMION VINCE L OLANDESE DE ROY SU IVECO Francesi pigliatutto Alla Dakar trionfano Despres (moto) e Peterhansel (auto) l RIO DE JANEIRO. F rancia pigliatutto alla Dakar: i transalpini Cyril Despres, in moto, e Stephane Peterhansel, in auto, si sono aggiudicati la 33ª edizione del rally, al termine della 14ª tappa tra Pisco e Lima, in Perù, 254 km di percorso inclusa la prova cronometrata più corta della manifestazione (29 km). I due atleti si sono garantiti il successo dopo aver terminato la penultima tappa con la rispettiva leadership nella classifica generale. Per Peterhansel (Mini) è stata più che una vittoria, una vera e propria apoteosi: con quella odierna ha collezionato ben 10 successi alla Dakar, sei in moto e tre in auto. «È stato incredibile - ha commentato il pilota - mi pare impossibile essere riuscito a vincere ben dieci volte». Tra le auto, la tappa è stata conquistata dall americano Robby Gordon (Hummer). Non meno significativa la vittoria di Despres (Ktm), riuscito a recuperare il comando della classifica, che aveva perso venerdì scorso, e a battere anche il compagno di squadra e rivale, lo spagnolo Marc Coma, vincitore nel 2011 e alla fine classificatosi secondo. Depres, che ha terminato il rally con il tempo di 43 ore e 28 minuti, ha inanellato il suo quarto trionfo alla Dakar, dove aveva già vinto nel 2005, 2007 e «È stata l edizione più dura alla quale ho partecipato», ha detto il pilota alla fine. Tra le moto, la tappa è andata al norvegese Pal Anders Ullevalseter (Ktm). Per quanto riguarda i quadricicli, il rally è stato invece appannaggio dell arg entino Alejandro Patronelli (Yamaha), al suo secondo titolo, mentre l olandese Gerard De Rooy (Iveco) ha vinto nella categoria camion, interrompendo così l egemonia finora mantenuta dai piloti russi. La corsa più dura del mondo si era aperta malissimo già a Mar del Plata, in Argentina, con la morte subito alla partenza del motociclista argentino Jorge Martinez Boero. La conclusione - dopo km di percorso complessivo, di cui oltre metà costituiti da prove speciali cronometrate - è servita a riportare il sereno alla competizione, criticata da più parti per la sua pericolosità: centinaia di persone in delirio hanno atteso i piloti al traguardo di Lima, in Perù, dove la gara sudamericana è terminata per la prima volta. Al di là del sentimento di lutto ancora presente tra i piloti, per i tifosi e la gente comune che ha gremito «Plaza de Armas» in attesa della cerimonia di premiazione è stata un autentica festa, commemorata con migliaia di messaggi e foto anche su Twitt e r. PALLAMANO TRA COPPA ITALIA E CAMPIONATO Due volte col Teramo il destino del Fasano TERZINO Baldo D Angelo l La Junior Fasano conquista la Final Four di Coppa Italia di Pallamano: dopo aver superato lo scorso settembre Conversano, Noci e Altamura i brindisini hanno la meglio anche della Cassano Magnano, capolista del girone A del campionato di A1. Nel doppio confronto contro i cadetti, però, il sodalizio del presidente Angelo Dicarolo soffre e rischia persino l'eliminazione. Orfana del suo portiere Paolo Sirsi, fuori, forse, fino al termine della stagione per infortunio - lesione a un muscolo della spalla con probabile interessamento dei legamenti - ma con il nuovo acquisto Baldo D'Angelo, terzino sinistro proveniente dal Marsala, e con il rientrante Giancarlo Costanzo, al Pala Zizzi i biancazzurri si aggiudicano con fatica la prima partita (32-30) e pareggiano la seconda (28-28). Ma proprio nell ultima gara gli ospiti, avanti di tre lunghezze a metà tempo e per gran parte della ripresa, sono raggiunti nel finale dalla reazione di Beharevic (7 punti) e Rubino (8). Adesso la Junior sfiderà il Teramo, vincente contro l'henna, il prossimo 3 aprile per l'atto finale della manifestazione, da disputarsi in una sede da definirsi. Nel prossimo week-end, invece, riprenderà la serie A di Élite con la prima giornata del girone di ritorno: al facile impegno della PlanetWin 365, distante quattro punti dalla capolista Bozen, che ospiterà al Pala San Giacomo Ancona, si contrappone la difficile trasferta della Pallamano Intini sul campo della vicebattistrada Trieste mentre Fasano farà visita proprio al Teramo. Gianluca Cascione

36 k/yak+a6zsccwpwyzndnosi81l3xvvujxavpom276sa= 36 BA S K E T LEGADUE IL TEAM DI BUCCHI GIOCA UNA BRUTTA PARTITA, MA NEL FINALE RIESCE A TIRARE FUORI GLI ARTIGLI. BENE NDPJA E BOROVNJAK Brindisi sbanca Imola L Enel finalmente piazza la volata vincente. Tiri liberi decisivi T R A S C I N ATO R E Klaudio Ndoja dell Enel Brindisi AGET IMOLA-ENEL BRINDISI AGET IMOLA Sabattani ne, Cournooh 5 (1/3; 1/3), Preti ne, Turel ne, Masoni 7 (2/3; 1/3), Kotti 5 (1/7), Prato 17 (5/7; 2/5), Bruttini 8 (3/5), Whiting 15 (3/11, 0/2), Foiera 3 (1/2 da 3), All. Fucà. ENEL BRINDISI Maestrello (0/1), Poletti ne, Formenti 3 (0/1; 1/3), Hunter 16 (3/5; 2/6), Renfroe 9 (4/7; 0/3), Ndoja 12 (3/9; 2/2), Borovnjak 14 (6/11), Callahan 3 (0/1; 1/1), Zerini 2 (1/1; 0/1), Giuri 3 (0/1; 1/1), Vorzillo ne, Rosato ne. All. Bucchi. ARBITRI Di Francesco, Bartoli e Ranaudo. PA R Z I A L I 9-6; 24-24; 37-45, NOTE - Tiri liberi: Imola 15/17; Brindisi 7/9. Tiri da due punti: Imola 15/36; Brindisi 17/37. Tiri da tre punti: Imola 5/15; Brindisi 7/17. Spettatori circa. lfa E N Z A.Ancora un successo di Brindisi in terra emiliana, stavolta dopo una brutta partita, a casa di una Imola resiliente e coriacea. Punti preziosissimi per la classifica, il gioco è da migliorare molto, ma i segnali di tenacia e caparbietà sono confortanti per il coach bolognese Bucchi. Mvp statistico Borovnjak, ma la svolta emotiva e tecnica l'ha data Ndoja, attore delle azioni decisive. Di fronte alla sempre nutrita rappresentanza di supporter biancoblu in curva, la gara ha un avvio veemente, Bruttini apre le marcature e fa soffrire notevolmente Callahan, ma gli uomini di Bucchi non si fanno intimidire e reagiscono cercando i lunghi e grazie alle penetrazioni dei due Usa restano in perfetta parità (6-6 al 5'). Le palle perse i tiri scentrati non si contano, il ricorso alla zona in difesa serve a sopravvivere in un quarto da 15 punti totali. Nonostante questo, gli ospiti tornano avanti grazie ad un paio di appoggi di Borovnjak. Il neo entrato Foiera fa e disfa ad ogni azione per i biancorossi, che non hanno nulla in avanti da Prato e Whiting, ma che nella bolgia del Palacattani trovano il modo di rendersi utili difensivamente (12-14 al 15'). Un timeout chiesto da coach Bucchi fa sbollire l'intensità selvaggia della partita ed è il capitano Ndoja a dare la sferzata. Poi il mascherato Borovnjak e Giuri danno il massimo vantaggio ai pugliesi (13-20 al 17'). L'immediata sospensione di Fucà ha l'effetto di trovare i tanto attesi primi punti di Whiting e Prato che portano alla perfetta parità dell'intervallo lungo. L'inizio del terzo quarto conferma la falsa riga dei primi due con qualche realizzazione in più (30-29 al 23'). E' sempre alla difesa che si aggrappa Brindisi per restare in partita, vista l'abulia di Renfroe e Hunter: sono Zerini e Callahan a non concedere nulla ai lunghi emiliani e trovare qualche jolly (34-36 al 27'). Coach Bucchi trova benefici immediati riproponendo la «2-3» e Hunter scocca una tripla indisturbato per il nuovo massimo vantaggio ospite. Il giocatore più esperto di Legadue, Trent Whiting, non trova una soluzione valida, Kotti butta alle ortiche anche passaggi elementari e Formenti trova la tripla dall'arco che genera il +8. Il prevedibile arrembaggio dei ragazzi di Fucà trova in Prato e Cournooh i suoi alfieri, ma Renfroe ripristina le distanze (47-53 al 34'). Un fischio avverso a Borovnjak e l'immediato tecnico per proteste portano l'aget in parità a quota 53: le due squadre si scambiano colpi come due pugili, ai liberi dei brindisini replica un gioco da 3 punti di Prato (56-57 al 38'). Ndoja e Borovnjak recuperano due fondamentali rimbalzi offensivi, il lungo realizza un gancio cielo notevole, ma Imola segna subito. L'ultimo possesso è gestito malissimo da Renfroe e Prato si mangia un rigore. Nella mischia furiosa che ne segue l'arbitro da il possesso ai padroni di casa, centrando la decisione, ma Prato marcato da Ndoja perde la maniglia del pallone che rotola fuori. Hunter è freddo dalla lunetta e Whiting lo imita non volendo, non riuscendo a sbagliare il secondo. Renfroe segna non volendo il secondo di due liberi, ma la preghiera di Prato, neanche troppo contestata, da metà campo, trova solo il ferro. Massimiliano De Panfilis A1 DONNE IL TEAM DI RICCHINI TIENE A DISTANZA LE RIVALI PER IL TITOLO Cras, impresa a Schio Taranto domina con Vaughn, Mahoney, Sottana e Ballardini SCHIO-CRAS TARANTO FAMILA WUBER SCHIO Cohen 13, Masciadri 5, Macchi 7, McCarville 6, Ford 16; Pastore, Consolini 3, Erkic, Nadalin 2. Ne: Ramon. All. Lasi. TA R A N TO Sottana 13, Greco 2, Mahoney 19, Godin 5, Vaughn 10; Gianolla 3, Ballardini 9, Giauro 4, Pascalau. Ne: Siccardi. All. Ricchini. ARBITRI Cherbaucich di Trieste e Rudellat di Nuoro. PA R Z I A L I 19-19, 32-42, 42-57, NOTE - Tiri liberi: Sc 9/21, Ta 11/14; tiri da 2: Sc 17/43, Ta 18/49; tiri da 3: Sc 3/14, Ta 6/10; rimbalzi: Sc 36, Ta 42. l S C H I O. Colpo stellare quello del Cras Taranto ieri sera in casa del Famila Wuber Schio nella prima di ritorno. La sfida tra le squadre che stanno dominando gli ultimi anni (7 scudetti in due nelle ultime nove stagioni) va alle rossoblù ioniche che, rompendo l i m b at t i b i l i t à interna delle venete che durata dal 5 maggio 2010, allungano a +4 in classifica e difendono il primo posto in solitaria. E la vittoria del gruppo jonico, che «sopporta» anche i diversi colpi fisici oltre il legale delle scledensi. Cras nel segno di Vaughn in avvio: la statunitense (appena rientrata da un viaggio oltre Oceano per un lutto) domina la sfida con la connazionale Ford con una stoppata e 4 punti nel 6-0 firmato da Sottana. Una tripla di Masciadri sblocca il Famila che con Ford chiude un break di 7-2 per l e, nonostante una tripla di Sottana (11-17), ancora con Ford e poi con 4 punti di Cohen, pareggia L israeliana da 3 segna il primo e unico vantaggio delle arancioni (22-19) subito annullato da una tripla di Gianolla. Schio attaccata al Cras fino al di Consolini da 3 al 14, ma Taranto c è, trascinato dal Mahoney in attacco e una buona difesa a «zona 2-3»: la statunitense da 3 fa +8 (29-37) seguita da Giauro per il +10 (29-39) al 18. E Ballardini la protagonista al rientro in S F I DA Il pivot Godin contro Macchi [foto Marcato] campo dopo l intervallo: l ala ne segna 5 di fila per il +15 rossoblù: al 24, un gap che cala sino al -11 del 26, mentre Ricchini è ancora costretto a fare a meno di Vaughn, mai più rientrata dopo una botta subita in avvio di seconda frazione. Il Cras però colpisce con le triple di Mahoney e Sottana, approfitta della pessima serata dalla linea dei liberi delle venete, oltre che del gran numero di palle perse, e al 30 è ancora a +15. Il pivot statunitense di Taranto rientra ad inizio di ultimo quarto per servire a Mahoney l assist del massimo vantaggio (+17, 42-59), ma esce subito, mentre Schio con Cohen fa -13 (46-59) al 33. Cambia poco fino alla fine, il Famila si avvicina solo fino al -10 (52-62) del 39. Quando ormai la vittoria è di Taranto. Angelo Loreto DIV. NAZ. B VITTORIOSO RITORNO IN PANCHINA DI CIRACÌ Bisceglie domina e trema Carrichiello risolve GIUGLIANO 51 AMBRIOSIA BISCEGLIE 53 GIUGLIANO Leccia 6, D Orta 6, Pietroluongo 2, Loncarevic 7, Carbone 2, Porfido 12, Zamo 11, Orefice 5, n.e. Covino e Maisto. All. D Addio. AMBROSIA BISCEGLIEAmbruoso 9, Nardin 3, Sergio 2, Chiriatti 3, Desiato 15, Storchi 13, De Falco 3, Carrichiello 5, n.e. Abassi e Rianna. All. Ciracì. ARBITRI Petrone di Fisciano (SA) e Pagano di Scafati (SA). PA R Z I A L I 4-18, 18-34, 35-42, NOTE - Tiri da 2: Gi 9/30, Bi 15/22. Tiri da 3: Gi 9/19, Bis 5/18. Tiri liberi: Gi 6/12, Bi 8/14. TIRO VINCENTE Carrichiello l BISCEGLIE. Nel giorno del ritorno in panchina di coach Ciracì, l Am - brosia conquista il primo colpaccio della stagione superando il fanalino di coda Giugliano in un concitato finale. Artefice di una prima metà di gara brillante, certificata da un vantaggio massimo di 21 punti, nella ripresa la squadra nerazzurra incappa in un lungo black-out permettendo ai campani di ristabilire l equilibrio nell ultimo giro di lancette prima del decisivo canestro di Carrichiello. La sfida del PalaCasacelle è segnata dal travolgente incipit degli ospiti: dopo 5 l Ambrosia ha già confezionato un parziale di 0-14 centrando il bersaglio a turno con Ambruoso, Desiato, Carrichiello e Storchi. Il margine è dilatato ulteriormente al 12, allorché 5 punti di Storchi ed il canestro di De Falco ratificano il +21 (4-25). Al rientro ci si attende una disinvolta gestione del risultato dei ragazzi di Ciracì, viceversa i padroni di casa cominciano una progressiva rimonta. Al 27 l incontro può considerarsi riaperto (35-38), poi a ridosso dell ultima mini-pausa è Chiriatti a scuotere i suoi con i punti che valgono il +7. Nella frazione decisiva Sergio e Desiato difendono il gap (42-49 al 34 ), ma Giugliano non demorde e infila dal perimetro con Porfido e D Orta i tiri che lo riportano in scia. E il prologo ad un ultimo minuto palpitante: al canestro di Desiato segue la tripla di D Orta che impatta a quota 51. A 20 dalla sirena, però, Carrichiello riscatta la sua prova sottotono siglando in penetrazione il tiro della vittoria biscegliese. Mino Dell O rc o DIV. NAZ. C GEOFARMA MOLA 73 CUS JONICO TARANTO 63 MOLA Rollo 17, Luisi 8, Mazzotta 13, Di Mola 8, Salamina 11; Laquintana 6, Picuno 3, Persichella 7, Gentile. Ne: Brunetti. All. Lotesoriere. TA R A N TO Giuffrè 7, Ambrosecchia 4, Fanelli 16, Moliterni 17, Cavallo 7; Valentini 3, D Amicis 8, Libroia 1. Ne: Biafora, D Ambrosio. All. Leale. ARBITRI Marino di Parete e Rinaldi di San Nicola la Strada. PA R Z I A L I 17-15, 33-32, 48-42, NOTE - Tiri liberi: Mo 8/9, Ta 11/16. Tiri da 2: Mo 25/40, Ta 17/33. Tiri da 3: Mo 5/26, Ta 6/22. Rimbalzi: Mo 41, Ta 31. LOTTI JUVE TRANI 58 DELTA SALERNO 62 TRANI Moschettini, Delli Carri 16, Biondo 2, Dell Aquila, Martino, Papagni ne, Di Nanni 14, Cicivè 9, Bertolini 13. All. Delli Carri. SALERNO Gentile ne, Antonucci 10, Bertini 9, Capaccio 5, Beatrice 3, Corvo 8, Balestrieri 3, Esposito 15, Sammartino 10, Mbaye ne. All. Menduto. ARBITRI Lupelli e Sansone di Aprilia PA R Z I A L I 15-16; 26-40; 39-46; CATANZARO 76 MONTERONI 58 PLANET CATANZARO Battaglia 9, Pate 1, Zofrea, Scuderi 12, Pellicanò 25, Saccardo 2, Cattani 6, Fall 21, n.e.: Pulinas, Carella. All. Tunno. QUARTA CAFFE' MD MONTERONI Paiano 6, Manca 14, Errico F., Durini 3, Spada 9, Errico V. 4, Serroni 13, Chirico 9, n.e.: Rotolo, Leucci F.. All. Lezzi. ARBITRI Furnari e Sarda di Piazza Armerina (En). PARZIALI: 23-16, 34-32, 56-46, NOTE - Tiri liberi: Cz 15/22, Monteroni 8/15. Tiri da 3: Cz 5/18, Monteroni 8/20. Usciti per 5 falli: Manca, Paiano. Senza Provenzano infortunato e con Rotolo in panca ad onor di firma, il Monteroni che, comunque, non perde la vetta, ha retto fino al 37'. Nel finale pesano i falli e le triple di Cattani (f.c.).

37 k/yak+a6zsccwpwyzndnosi81l3xvvujcnbkbug6ehc= BA S K E T 37 LEGADUE IL TEAM DI MARCELLETTI DÀ VIA LIBERA AL PISTOIA. KOBLUCAR SOTTO TONO, JOHNSON IN OMBRA NEI MOMENTI DECISIVI DELLA SFIDA Ostuni, un altro finale amaro L Assi si dimentica di servire i lunghi e spreca il +6 dell ultimo quarto ASSI OSTUNI 84 TESI GROUP PISTOIA 90 ASSI OSTUNI : Johnson 11 (2/4, 1/3), Jurevicus 22 (4/8, 3/6), Klobucar 18 (5/6, 1/7), Rinaldi 11 (3/5, 1/2 ), DiLiegro 8 (4/6); Berti 4 (1/3, 0/1), Carenza (0/2 da 3), Basei 4 (2/3), Rossetti 6 (1/3 da 3), Margio n.e., Sirakov n.e.. All. Marcelletti. TESI GROUP PISTOIA : Hardy 19 (2/10, 4/11), Jones 19 (6/9), Gurini 16 (3/4, 1/1), Toppo 4 (2/6, 0/1), Galanda 8 (11, 2/5); DellaTorre n.e., Tuci n.e.,, Yango 12 (4/7), Della Rosa n.e., Saccaggi 12 (1/2, 1/1). All. Moretti. ARBITRI : Materdomini, Beneduce, Cappello. PA R Z I A L I 20-18, 45-46, 66-60, NOTE - Tiri liberi: Ost 21/28, Pt 28/34. Tiri da due: Ost 21/35, Pt 19/39. Tiri da 3: Ost 7/24, Pt 8/19. Rimbalzi: Ost 36 (Jurevicus, DiLiegro Rinaldi 6), Pt 32 (Jones 9). Assist: Ost 13 (Johnson), Pt 14 (Toppo 4). Uscito per falli: Jones (31 53 : 66-65), Rinaldi (35 56 : 71-73), Galanda (37 43, 75-79), Klobucar (39 58 : 84-89). Spettatori: 800 circa. GLI ULTIMI MINUTI, UN PROBLEMA Franco Marcelletti, sconsolato, e Jurevicius al tiro [foto Mario Gioia] LOT TATO R I Il centro dell Enel Brindisi, Borovnjak (al centro) è stato tra i migliori nella vittoria ottenuta in terra Emiliana. Buona prova anche del pivot dell Assi, Basei [foto Gioia] l BRINDISI. Brutta partita, che l Assi avrebbe potuto vincere se Johnson fosse stato più presente e, magari, fosse stato più diligente nel pick n roll servendo DiLiegro e Rinaldi. Ma, nell Assi è stata anche una brutta serata per Klobucar. Mentre nel Pistoia c è da annotare solo la gara appena appena sufficiente degli uomini di Moretti che hanno vinto con una discreta prova di Jones e di Hardy. Degli arbitri meglio non parlare. Troppo scarsi. Meglio l Assi al via dello scontro. Marcelletti manda in campo il solito quintetto; mentre, il Pistoia, inizia con Gurini guardia e Hardy play. Moretti «corregge» il quintetto subito mandando (al 5 ) Saccaggi sul parquet e spostando Hardy in guardia. Tanti gli errori nei primi minuti. Clamorosi quelli di Toppo e Jones da sotto misura. Il primo quarto, ad ogni modo, si chiude sul 20-18, grazie ad una tripla di Hardy proprio sulla sirena. Comunque, gioco un po f re d d o. Nel secondo quarto, c è Galanda (fuori Toppo) pronto a mettere la tripla del sorpasso (20-21); nell As - si, Marcelletti, che ha iniziato le rotazioni, cerca da Rossetti e Basei una maggiore presenza in difesa. L ottiene, tant è che il piccolo vantaggio di Pistoia (22-27) è annullato con un 5-0 di Jurevicus e Johnson (2/2 dalla lunetta). Così si va avanti con il punteggio sempre in bilico, anche se con un leggero vantaggio della squadra di coach Marcelletti; almeno fino al quando Saccaggi non mette la tripla del Quindi, a 33 dal riposo lungo è di nuovo Ostuni a guadagnare la testa della gara con Johnson che in entrata realizza il A -21 Yango in lunetta mette a segno il 2/2 che riporta Pistoia in vantaggio: Ostuni tira da due con il 67%, Pistoia con il 48%, ma il quintetto di casa è deficitario dalla lunga distanza (4/13, 31%), un po me - glio il «cinque» toscano (5/9), 56%). Alla ripresa è più presente Pistoia che con Jones, Yango e Toppo va sopra di 7 (45-52) che diventano 8 (48-56) al 23. Ostuni sente che deve dare qualcosa di più e rientra in gara al (61-60) Con DiLiegro a cui replica Klobucar. Nell ultimo minuto Hardy sbaglia da sotto e sulla palla conquistata in difesa scatta Jurevicus che realizza da 3: L ultimo quarto inizia con il 4 fallo di Jones e di Klobucar. Quattro falli anche per Galanda e Saccaggi. Galanda e Hardy (doppia tripla) portano Pistoia sul Nel finale il peggio dell Assi che ha così lasciato spazio alla vittoria del Pistoia che, da parte sua, ha ringraziato per tanta magnanimità gli uomini di Marcelletti. Franco De Simone DIVISIONE NAZIONALE B LA DUE ESSE NON LASCIA SCAMPO ALL INNOTEC POTENZA (RIBALTANDO NETTAMENTE IL -4 DELL ANDATA). LA SOAVEGEL FA TREMARE LA CAPOLISTA AGRIGENTO Martina leone nel derby Francavilla sfiora il colpo M A R T I N A- P OT E N Z A AGRIGENTO -FRANCAVILLA Bernalda, vittoria batticuore Corato respira: Scorrano e Serazzi stendono Campobasso nel match salvezza BBC BERNALDA - PALESTRINA CORATO-MENS SANA CAMPOBASSO DUE ESSEMaggi 17, Torresi 12, Raskovic 6, Candela 3, Simeoni 10, Santoro 17, Bazzoli 14, Maggi 8, Dip 8, Gaudiano, N.E.Fedele. Coach Meneguzzo I N N OT E C Rossi 17, Cozzoli 17, Rossi 17, Lorusso 6, Serino 8, Mainoldi 7, Tessitore 7, Rato, N.E.Casella, Santamaria e Paschetta. Coach Miriello ARBITRI Stoppa di Polignano e Pepe di Adelfia PARZIALI 25-21, 47-33, 61-42, NOTE - Tiri da 2: Mar 26/52, Pz 11/25. Tiri da 3: Mar 5/11, Pz 7/23. Tiri liberi: Mar 11/14, Pz 19/29 lmartina.la rivincita arriva con gli interessi. La sconfitta di 4 punti dell andata è cancellata con una prova di forza dalla Due Esse, che stacca il Potenza di 16 punti. In 3 Torresi (6), Maggi e Simeoni fanno capire l antifona (10-3). E già timeout per scuotere Cozzoli che schiaccia dopo la prima tripla di Raskovic. La Due Esse tiene il passo all 8 (21-13), ma in cento secondi l ex Serino, Mainoldi (4) e Rossi arrivano al pari 21. Meneguzzo gioca la carta Santoro che con Torresi che spariglia (25-21). Dip fa il vuoto (9-0) prima di schiacciare il al 15. Serino, Cozzoli e Rossi organizzano la riscossa, ma Bazzoli, Torresi e Simeoni li tengono lontani prima del riposo (47-33). Potenza non trova il canestro e Martina si difende. In 6 il parziale è 4-2, che diventa 14-9 con le triple bluarancio di Bazzoli e Santoro e solo 9 centri dalla lunetta per i lucani (61-42). L ultimo quarto è durissimo per il Potenza. Rossi stoppa Bazzoli che si rifà con u n altra tripla (72-49), ma Rossi e Cozzoli con Tessitore non ci stanno ad una sconfitta così pesante: in 3 (2-13) lasciano solo un canestro a Santoro (74-62) riuscendo ad avvicinarsi. Ma ormai è troppo tardi. [ Pasquale D'Arcangelo] AG R I G E N TO Anello 5, Paparella 13, Mossi 23, Di Viccaro 12, Pennisi 11, Giovanatto 3, Brown 2, Birindelli 7. All. Ciani. F R A N C AV I L L A Stella 9, Calia, Busci, Mensione, Leo 12, De Bellis 12, Labbate 8, Sarlì 6, Perrienti 7, Trionfo 18. All. Olive. ARBITRI Romeo di Rho (Mi) e Liberali di Milano. PA R Z I A L I 19-20; 39-39; 60-52, l PORTO EMPEDOCLE. Contro la capolista Agrigento, il Francavilla sfodera una prestazione superlativa, ma alla fine accusa la stanchezza e cede di schianto. Fino a 3 dal - la fine però, i ragazzi di Olive sono stati sempre in partita. Nel primo quarto la partenza degli ospiti è stata sparata tanto che ha sorpreso la capolista che comunque, ha sempre risposto, in particolare dalla distanza. Francavilla si è difeso parecchio bene, sotto i tabelloni i lunghi hanno catturato diversi rimbalzi, e nel secondo quarto, a un certo punto si è trovato sul +5. Nel terzo quarto invece, dopo il riposo lungo, la musica cambia. Olive fa girare un po' tutti gli uomini a disposizione, ma lo paga a caro prezzo. Infatti, i panchinari non sono all'altezza dei titolari, alcuni gravati anche da 3 e 4 falli, e per i ragazzi di Ciani è un gioco da ragazzi cominciare a costruire il solco. All'inizio dell'ultimo quarto, le due squadre sono divise da otto punti. Olive cambia qualcosa, la sua squadra comincia a difendere a zona, ma il problema è la lunga distanza. Paparella colpisce due volte nel giro di 70 secondi e, inoltre, lo stesso regista di casa, riesce sempre a smarcare i compagni sotto canestro. Francavilla però non si da per vinta, risponde colpo su colpo prima di crollare proprio nella fase cruciale. [red. bas.] BBC BERNALDA Ginefra 5, Russo 29, Giuffrida 22, Longobardi 13, Serpentino 4, Cota 7, Mariani Cerati 4, Lepenne n.e., Di Giorgio n.e., Bortone n.e. All. Binetti PA L E S T R I N A Riva 23, Ricciardi 21, Lorenzetti 14, Basanisi 10, Omeregie 4, Nozzolillo 6, Baroni, Quartuccio n.e.. Molinari n.e., Brenda n.e. ARBITRI Borrelli di Cercola (Na) e Castaldo di Portici (Na) PA R Z I A L I 14-21, 40-37, 64-50, NOTE - Usciti per 5 falli Mariani Cerati e Giuffrida lb E R N A L DA.Vince e convince la Bbc Bernalda. Sotto gli occhi del neo presidente Leonardo Salerno, il team di Francesco Binetti stende Palestrina per Laziali privi del pivot Di Marcantonio. I lucani recuperano invece il loro uomo più esperto, Longobardi. Gara intensa. Inizio difficile per i padroni di casa, che incamerano un break negativo (-11). Poi Russo e Giuffrida, i due super cecchini jonici, cominciano a riscaldare le manine, e Bernalda resta saldamente in partita, nonostante uno svantaggio di alla prima sosta. Il recupero della Bbc è graduale, ma inarrestabile. Una tripla di Longobardi porta i bernaldesi in parità al 13'. Poi Russo, e un bolide di Giuffrida, decretano il primo vantaggio della Bbc. I laziali si affidano alle percussioni di Lorenzetti e Riva, ma il trend dell'incontro non muta. Lucani sul +3 al riposo. Alla ripresa del gioco la svolta. Bernalda pigia sull'acceleratore e vola spedita. La forbice si allarga, inesorabilmente, fino al +17. Le maglie difensive si chiudono alla perfezione, mentre rapidi e incalzanti si manifestano i contropiedi. In evidenza il giovane Cota, oltre ai funambolismi di Giuffrida e la velocità di Russo. Palestrina appare frastornata. Abbozza una timida reazione con Ricciardi, cercando i centimetri di Riva sotto le plance. Bernalda tiene bene il campo e chiude il terzo segmento su un rassicurante Nell'ultimo quarto, però, la Bbc paga la stanchezza, in gran parte dovuta alla scarsa turnazione, e i laziali ne approfittano. Ritrovano smalto e canestri importanti e limano, in poco tempo, il gap. A due minuti dalla fine raggiungono il pari. La Bbc non si scompone. Giuffrida e Russo riprendono le danze e riportano i rossoblù a +5. Palestrina punta sul fallo sistematico. Bernalda, però, non sbaglia dalla lunetta e trionfa con merito. Angelo Morizzi GRANORO CORATOSerazzi 11, Losavio 3, Vaiani 14, Ferilli, Clemente 1, Argento 3, Scorrano 29, Piarulli, Infante 4, Loiacono n.e.. All. Mangione MENS SANA CAMPOBASSO Dal Fiume 11, Benassi 15, Cardinale 2, Panichella 3, Tagliabue 18, Cornejo 1, Anzini, Carlone, Libertucci 6. All. Di Pasquale ARBITRI Leggiero di Brindisi e Esposito di Nola PA R Z I A L I 14-16, 30-23, 48-42, NOTE - Tiri da due Corato 16/39, Campobasso 18/33. Tiri da tre Corato 6/19, Campobasso 4/17. Tiri liberi Corato 15/20, Campobasso 8/15. Usciti per 5 falli: Losavio (Corato), Libertucci (Campobasso). lc O R ATO. Torna alla vittoria la Granoro Corato contro la Mens Sana Campobasso di coach Di Pasquale, diretta concorrente per la salvezza. Partita equilibrata sin dalle prime battute di gioco con i molisani in formazione rimaneggiata, arrivati al PalaLosito con soli nove uomini a referto e con Cornejo in panchina solo per onor di firma. Ci voleva un super Scorrano, mvp del match, per l allungo decisivo ad inizio terzo quarto, quando la guardia coratina realizzava ben 12 punti di fila portando i neroverdi sul Coach Di Pasquale ordinava la zona e Corato sprecava diverse occasioni per allungare. I canestri di Benassi e le triple di dal Fiume permettevano ai molisani di rientrare lentamente in partita, al 30. Nell ultima frazione coach Mangione alzava l intensità difensiva e la Granoro, spinta dal caloroso pubblico, ritrovava fluidità in attacco. Un super Vaiani, decisivo nei momenti finali di gara, recuperava palloni importanti in difesa e realizzava due triple consecutive che permettevano alla Granoro di allungare sul al 33. A metà frazione, Mangione perdeva Losavio per falli, Benassi e Tagliabue riportavano sotto la Mens Sana. A due minuti dal termine Corato conduceva solo con quattro lunghezze di vantaggio, ma ci pensavano Serazzi e Argento dalla linea della carità a spazzar via ogni velleità ospite. Per Corato una vittoria importante per il morale e soprattutto per la classifica in attesa di recuperare capitan Onetto, ancora fermo ai box. [Salvatore Vernice]

38 k/yak+a6zsccwpwyzndnoscpungci1wn5w+4kme2hac= 38 BA S K E T DIVISIONE NAZIONALE A LA BAWER SOFFRE NEL FINALE IL TARDIVO RECUPERO ISPIRATO DA MARZOLI E LOVATTI Matera doma San Severo Lagioia e Pilotti lasciano il segno BAWER MATERA 78 ENOAGRIMM SAN SEVERO 75 M AT E R A : Vico 18, Cantagalli 8, Lagioia 18, Grappasonni 2, Tardito 2; Martone, Centrone n.e., Pilotti 21, Aprea 6, Castoro 3. All. Ponticiello SAN SEVERO : Candido 8, Poluzzi 2, Lovatti 11, Marzoli 16, Petruzzellis n.e.; Amoroso 9, Fattori 18, Mirando n.e., Scarponi 6, Rugolo 5. All. Paternoster ARBITRI : Noce di Latina e Pansecchi di Mauro di Pavia PA R Z I A L I : 19-12; 38-35; 56-49; N OT E : tiri liberi Matera 17/22 San Severo 17/19. Tiri da tre: Matera 11/20 San Severo 8/24. Tiri da due: Matera 14/28 San Severo 17/32. Spettatori: 1000 circa. l M AT E R A. Va alla Bawer Matera l at t e s a sfida appulo-lucana con il San Severo. Al PalaSassi finisce con pieno merito per il quintetto di Ciccio Ponticiello, le cui quotazioni in ottica playoff ora cominciano a lievitare in virtù di un gioco brillante e intenso. Solo due canestri di Cantagalli tengono il punteggio bassissimo nei primi quattro minuti (4-0). Matera mantiene strette le maglie difensive e San Severo si sblocca solo al 4 con i liberi di Poluzzi, ma i biancazzurri sembrano avere una marcia in più e allungano con la tripla di Lagioia (9-2). Gli ospiti però riorganizzano le idee e con Fattori e Candido si rifanno sotto (11-10), ma due triple consecutive di Pilotti li ricacciano a meno sette (17-10). Al suono della prima sirena la situazione non cambia, con i materani avanti In avvio di seconda frazione, un «doppio» Lovatti rimette in equilibrio il punteggio (19-17), ma Tardito e Grappasonni ristabiliscono le distanze. San Severo aumenta l in - tensità offensiva e la Bawer soffre (26-25 al 15 ); dopo un botta e risposta a suon di triple, Vico con quattro punti firma il nuovo massimo vantaggio (35-27), ma i pugliesi restano in partita e con i tiri dalla lunga distanza di Scarponi e Marzoli chiudono sul meno tre all intervallo lungo. I biancazzurri di casa allungano sul dopo tre minuti, ma a quel punto si spegne la luce e gli ospiti con Marzoli firmano un break di 7-0 che vale il primo sorpasso. Pilotti con una tripla e due liberi riporta su Matera, ma la gara resta in totale equilibrio: ancora Pilotti e Vico ridanno slancio al quintetto di casa, che trova un buon finale e chiude sul più sette. I foggiani si rifanno sotto in avvio di quarta frazione con l ex Candido (56-54), ma uno scatenato Lagioia, soprattutto dalla lunga distanza, prende in mano la squadra biancazzur ra, che trova un gran finale di gara e con rapidi contropiede porta il vantaggio anche a più 11. La Bawer si complica la vita nel finale con alcune ingenuità che riportano San Severo a ridosso con Fattori, ma nei secondi finali da brivido trova il successo grazie alla maggior precisione dalla lunetta. Nanni Veglia P R OTAG O N I S T I I materani Pilotti, top scorer del match (sopra) e Vico (foto piccola) nel derby contro San Severo [foto Genovese] LE ALTRE DI A IL TEAM ALLENATO DA PUTIGNANO - BENE DEGUARA, CARDILLO E BONA - SEMPRE A CONTATTO COI LAZIALI, MA SENZA MAI RIUSCIRE A SOPRAVANZARLI. ADRIATICA, ANCORA UNA DELUSIONE D E G UA R A Ottima prova del pivot maltese RISULTATI E CLASSIFICHE Bari col mal di trasferta A Latina, la Liomatic lotta ma alla fine deve arrendersi LATINA-LIOMATIC BARI L AT I N A Gazzotti 10, Plateo 13, Camillo ne, Tavernelli 17, Milani 12, Serena 2, Quarisa 2, Longobardi ne, Romano 3, Micevic 13. All. Ferrari. LIOMATIC GROUP CUS BARI Bona 12, Chiusolo 1, Barozzi 3, Morena 2, Mian 6 Cardillo 19, Deguara 14, Gigena, Ciocca, Ruggiero 8. All. Putignano. ARBITRI Sivieri di Vigarano Mainarda e Barone di Brescia. PA R Z I A L I 19-18; 34-28; 50-45, l L AT I N A. La Liomatic Bari esce sconfitta dal match contro Latina dopo aver combattuto per tutto il match. Gli uomini di coach Putignano escono a testa alta da un incontro giocato bene. Partenza equilibrata, con Latina che non teme il confronto con i lunghi avversari, rivelatisi sempre pericolosi. Si viaggia punto a punto nei primi 6', con Bari che risponde grazie alla velocità di Bona e alla vena Morena. I nerazzurri soffrono nel finale le scorribande di Cardillo e compagni, che premono sull'acceleratore (10-16). La caparbietà di Plateo, un canestro più fallo di Micevic e la schiacciata di Gazzotti valgono il sorpasso alla prima pausa (19-18). Nel secondo quarto, Latina prova a mantenere alto il ritmo partita, ma nulla può contro la prorompenza del lungo Deguara, che fa quel che vuole sotto le plance. Nonostante tutto, dopo i primi 5' la squadra di casa mette in atto un incredibile break di 9-0 (31-22). La reazione della squadra di Putignano però, produce solo un -3 (31-28), così Latina allunga con una tripla di Micevic (34-28). Il terzo quarto si apre con la sveglia di Milani che inaugura il suo referto con una tripla. Pesano poi gli errori nei tentativi dalla lunga distanza per i nerazzurri, in una fase di sbandamento che permette a Cardillo e compagni di riavvicinarsi. Ancora Milani però, manda gli avversari a -5 a 4' dall'ultimo break (46-41). Un antisportivo fischiato a Ruggiero ed il bonus falli raggiunto dai biancorossi completano il parziale di 9-0 per il Una tripla di Romano, segna il solco decisivo nell'ultimo quarto, +10 (58-48). Bari insiste tentando di portar palla ancora con Deguara, ma il nervosismo che serpeggia nel roster pugliese, rischia di vanificare la partita volenterosa del pivot biancorosso. Sembrava una partita messa in carreggiata da parte dei nerazzurri, ma non è così. Un canestro più fallo conquistato da Bona e il bonus, potrebbero riaprire i giochi con Bari che si porta a -4. Plateo e Tavernelli però, rimettono le cose a posto. Alla fine la spunta la squadra di Ferrari che si impone nonostante la caparbietà di Bari, che non ha mai mollato. [Saverio Littorio] Ruvo, brutta partenza poi s inchina al Napoli ADRIATICA RUVO 60 NAPOLI 74 ADRIATICA INDUSTRIALE RUVO Villani 8, De Martino 3, Merletto, Zanotti 7, Emejuru 19, Laquintana 2, Valesin 3, Bonacini 5, Tomasiello 13, De Leo n.e.. All. Cadeo. NAPOLI Musso 31, Gatti 11, Iannilli 2, Rizzitiello 12, Leonardon 9, Sabbatino 4, Bastone, Mariani, Rotondo 5, Guastaferro. All. Bartocci. ARBITRI Colasanti di Firenze e Yang Yao di Verona. PA R Z I A L I 7-26, 33-30, 43-50, NOTE - Tiri liberi: Ruvo 5/8, Napoli 9/14, tiri da tre: Ruvo 7/20, Napoli 7/23; tiri da due: Ruvo 17/41, Napoli, 22/38. lr U VO.Continua il galoppo del Napoli in testa alla classifica superando il fanalino di coda Adriatica, che in fondo un «pensierino» stupendo fino al primo tempo l ha pure fatto ma poi ha dovuto arrendersi. C è da salutare il positivo rientro di capitan Tomasiello (Tagliabue è out). Al semaforo verde lo sprint iniziale è di Rizzitiello, seguito da Musso e dalla prima tripla della serata di Gatti che mette subito in chiaro le cose. Il break di 10-0 è spezzato dopo 4 da Emejuru che sblocca l affanno d avvio. Zanotti schiaccia e riduce di poco la pressione ospite (4-14 a 5'). Per coach Cadeo è tempo di avviare i primi cambi. Il + 16 ancora di Gatti e Musso imprime l'identikit della 19.ma giornata. Solo Bonacini dalla lunetta riesce in qualche modo a tentare lo sprone. Che riesce nel secondo atto coinciso col rientro di Tomasiello. La musica cambia per i padroni di casa che con un parziale di 23-2 si portano in vantaggio (30-28 al 19 ). Al riposo lungo, il bollettino riporta i segni della battaglia (33-30). La frustata sul dorso della gara la dà Musso. Di contro i primi segnali di cedimento dei baresi (43-50 al 30 ). Solo il tempo di gestire l ul - tima frazione e tagliare il traguardo in scioltezza per i campani. [Luigi Elicio] LEGA A I RISULTATI (17. GIORNATA) Angelico Biella - Armani Milano B. di Sardegna Sassari - Pepsi Caserta B. Tercas Teramo - Cimberio Varese Benetton Treviso - Vanoli Cremona Bennet Cantù - Canadian Bologna Montepaschi Siena - Fabi Montegranaro Scavolini Pesaro - Casale Monferrato Sidigas Avellino - Umana Venezia Virtus Roma - riposa Siena 24; Cantù, A. Milano, Bologna, S. Pesaro 20; U. Venezia, S. Avellino 18; A. Biella, C. Varese, Sassari 16; Caserta, B. Treviso, V. Roma 14; Montegranaro, B. Teramo 12; V. Cremona 10; C. Monferrato 8. LA PROSSIMA (18. GIORNATA) B. Treviso - P. Caserta; B. Cantù - V. Cremona; C. Monferrato - Sassari; C. Varese - A. Milano; M. Siena - B. Teramo; S. Pesaro - A. Biella; S. Avellino - F. Montegranaro; V. Roma - C. Bologna; U. Venezia - riposa LEGADUE EUROBET I RISULTATI (16. GIORNATA) Aget Imola - Enel Brindisi Assi Ostuni - Tesi Group Pistoia C. del Latte Brescia - Sigma Barcellona Morpho Piacenza - Fileni Jesi Prima Veroli - Sant' Antimo Givova Scafati - Marcopoloshop.it Forlì Tezenis Verona - Conad Bo Trenkwalder R.E. - riposa Trenkwalder R.E. 22; E. Brindisi, Pistoia 20; Barcellona, Scafati, Brescia 18; Piacenza 16; Verona, Jesi 14; Imola, Forlì, Ostuni 12; Veroli 10; Conad Bo, Sant' Antimo 8. LA PROSSIMA (17. GIORNATA) Conad Bo - Veroli; Brindisi - Ostuni; Jesi - Verona; Pistoia - Imola; Sant' Antimo - Brescia; Barcellona - Scafati; Trenkwalder R.E. - Piacenza; Forlì - riposa DNA I RISULTATI (19. GIORNATA) AcegasAps Trieste - Zerouno Torino Brandini Firenze - Assigeco Casalpusterlengo Co.Mark Treviglio - Angels Santarcangelo Paffoni Omegna - Consum.it Siena SBS Castelletto - Paul Mitchel Pavia Liomatic Perugia - Bitumcalor Trento oggi Benaquista Ass.Latina - Liomatic Group Bari Romana Chimici Anagni - Up. Capo D'Orlando Adriatica Ruvo Di Puglia - BPMed Napoli Spes Fabriano - FMC Ferentino Bawer Matera - Enoagrimm San Severo BLS Chieti - La Fortezza Recanati CONFERENCE NORD-CENTRO Division Nord-Ovest Omegna 32; Torino 26; Casalpusterlengo, Treviglio 22; Pavia 18; Castelletto 16. Division Nord-Est Trento 26; Trieste 24; Perugia 16; Firenze, Siena 12; Santarcangelo 10. CONFERENCE CENTRO-SUD Division Sud-Ovest Napoli 30; Capo D'Orlando 26; Ferentino 24; Latina 18; Matera 16; Anagni 12. Division Sud-Est Chieti, Recanati 20; Bari 18; San Severo 16; Fabriano 12; Ruvo Di Puglia 4. LA PROSSIMA (20. GIORNATA) Latina - Omegna; Anagni - Castelletto; Napoli - Torino; Ruvo Di Puglia - Perugia; San Severo - Trieste; Recanati - Firenze; Fabriano - Santarcangelo; Matera - Casalpusterlengo; Bari - Treviglio; Ferentino - Pavia; Chieti - Trento; Capo D'Orlando - Siena. DNB - gir. C I RISULTATI (18. GIORNATA) Pasta Granoro Corato - M.S. Campobasso Cestistica Bernalda - Itop Palestrina Due Esse Martina Franca - Innotec Potenza Liomatic Reggio C. - Stella A. Roma Moncada Agrigento - Soavegel Francavilla Tecfi Giuliano - Ambrosia Bisceglie Rieti Basket - Autosft Scauri Mec Energy Roseto - P. Pescara BCC Agropoli - riposa Agrigento 32; Martina Franca, Reggio C., Roseto 24; Rieti, Potenza 84, P. Pescara 20; Francavilla 18; Scauri, Agropoli 16; Bernalda, Roma, Palestrina, Bisceglie 14; Campobasso 10; Corato 8; Giuliano 0. LA PROSSIMA (19. GIORNATA) Scauri - Agrigento; Bisceglie - Rieti ; Campobasso - Giuliano; Agropoli - Corato; Palestrina - Martina Franca; Pescara - Bernalda; Potenza 84 - Reggio C.; Ro - ma - Roseto; Francavilla - riposa DNC - gir. H I RISULTATI (17. GIORNATA) Magic Team Benevento - G. Molfetta Plant Group Catanzaro - Q. Caffè Monteroni Lotti Juve Trani - Delta Bk Salerno Farmacia Sardello Venafro - Pall. Benevento Napoli - Città di Airola Geofarma Mola - Cus Taranto Virtus Monte Procida - riposa Ap Monopoli Ssd - riposa Monteroni 22; Benevento, Molfetta 20; Benevento 18; Catanzaro 16; Venafro, Taranto, Salerno, Città di Airola 14; Mola, Monte Procida, Monopoli Ssd, Napoli 10; Trani 4. LA PROSSIMA (18. GIORNATA) Città di Airola - Trani; Benevento - Monte Procida; Taranto - Venafro; Monteroni - Benevento; Mola - Napoli; Salerno - Catanzaro; Monopoli Ssd - riposa. Molfetta - riposa SERIE C REGIONALE I RISULTATI (17. GIORNATA) Assi Brindisi - Mens Sana Mesagne Athletic Castellana - Valentino Castellaneta B. Carime Lecce - Invicta Brindisi Basket Fasano - Italservizi Lucera N.P. Ceglie FBK Trani Nike Terlizzi - Murgia Santeramo Pol. S. Vito - Cestistica Barletta Vip Ruvo - N.P. Nardò Barletta, N.P. Ceglie ; Lucera 26; Castellana, Fasano 24; Brindisi 20; 8 Ruvo, Terlizzi 18; Pol. S. Vito 14; Nardò, Castellaneta, Brindisi 12; Santeramo, Lecce, Trani 10; Mesagne 6. LA PROSSIMA (18. GIORNATA) Barletta - 8 Ruvo; FBK Trani - Mesagne; Brindisi - Terlizzi; Santeramo - Fasano; Nardò - Brindisi; S. Vito - Castellana; Castellaneta - N.P. Ceglie 2001; Lucera - Le c c e. SERIE D REG. - gir. A I RISULTATI (16. GIORNATA) Angiulli Bari - Libertas Altamura Bisanum Viaggi Vieste - Udas Cerignola BK Angel Manfredonia - Diamond Foggia BK Club Apricena - Cest. Bari Cus Foggia - New BK Barletta Don Bosco Bari - Mediterranea Cerignola N.P. Corato - F. Bari Nuova Alius San Severo - Olimpia Bisceglie Altamura 28; Cest. Bari, D. Foggia 26; U. Cerignola 24; Manfredonia, Don Bosco Bari 20; San Severo 18; Vieste 16; Cus Foggia, M. Cerignola, Bisceglie, Barletta 14; A. Bari 8; Apricena 6; Corato, Bari 4. LA PROSSIMA (17. GIORNATA) Cest. Bari - Vieste; D. Foggia - San Severo; F. Bari - A. Bari; Altamura - Apricena; M. Cerignola - C. Foggia;Barletta - Manfredonia; Bisceglie - Corato; U. Cerignola - Don Bosco Bari. SERIE D REG. - gir. B I RISULTATI (16. GIORNATA) A.Dil. B. Ceglie - Eagles Brindisi n.p. A.S.D. Anspi S. Rita - Tecnomedica Adria Bari A.S.D. B. Brindisi - Vis Nova Manduria Asd C. Monteroni - Todisco Cisternino BK School Martina - G.S. B. Grottaglie M. Galatina - O. Rutigliano Pall. Carovigno - Crispiano S. Pietro Vernotico - Pall. Lecce A Bari, Ceglie 26; Brindisi 24; Cisternino, A.S.D. Anspi S. Rita 22; Martina 20; Carovigno 18; Grottaglie, Lecce 16; Pietro Vernotico, Monteroni 14; Rutigliano,Manduria, Crispiano 8; Galatina 6; Brindisi 2. LA PROSSIMA (17. GIORNATA) Cisternino - Galatina; Crispiano - Brindisi; Adria Bari - Monteroni; Brindisi - A.S.D. Anspi S. Rita; Grottaglie - Carovigno; Rutigliano - S. Pietro Vernotico; Lecce - BK School Martina; Manduria - Ceglie. SERIE A1-FEMM I RISULTATI (12. GIORNATA) B. Alcamo - Pool Comense CUS Cagliari - C.A. Faenza Famila Wuber Schio - Cras Taranto GMA delbò Pozzuoli - Le Mura Lucca Bracco G. S.S. Giovanni - Liomatic Umbertide ERG Priolo - Lavezzini Parma Taranto 22; Schio, L. Umbertide 18; Comense, Lucca 16; Parma, Faenza 12; S.S. Giovanni 10; Pozzuoli 8; Priolo 6; Cagliari 4; B. Alcamo 2. LA PROSSIMA (13. GIORNATA) Parma - Pozzuoli; Faenza - B. Alcamo; S.S. Giovanni - Taranto; Lucca - Umbertide; Comense - Priolo; Schio - Cagliari. SERIE B FEMM - gir. A I RISULTATI (11. GIORNATA) Corato - Lara Basket Grottaglie Digital Copy Lecce - A.S.D. De Florio Ta Futura BK Brindisi - Galaxy BK Brindisi Pink Sport Time Bari - Basket Tre Erre Br Brindisi 20; Corato, A.S.D. De Florio Ta 18; Bari 14; Lecce 12; Brindisi 4; Grottaglie 2; Basket Tre Erre Br 0. LA PROSSIMA (12. GIORNATA) A.S.D. De Florio Ta - Grottaglie; Corato - Lecce; Brin - disi - Basket Tre Erre Br; Pink Sport Time Bari - Futura BK Brindisi.

39 k/yak+a6zsccwpwyzndnoscpungci1wnao2k6uzirza= VO L L E Y 39 A2 UOMINI SI APRE UNA SETTIMANA DI FUOCO: MERCOLEDÌ C È SORA NEI QUARTI DI COPPA ITALIA E, TRA SEI GIORNI, CANTÙ IN CAMPIONATO Castellana, quasi un suicidio Persa la vetta e riaperti i giochi: le concorrenti ora aumentano CASTELLANA GROTTE 1 CITTÀ DI CASTELLO 3 BCC-NEP CASTELLANA: Falaschi 1, Milushev 17; Castellano 5, Rodriguez 25; Elia 8, Salgado 5; Cicioa (L), Cazzaniga 1, Ricciardello, Maric 9, Torre, Giosa 1. N.e. Rinaldi. Allenatore Di Pinto. CITTÀ DI CASTELLO: Visentin 3, Giombini 22; Rosalba 20, Noda Blanco 15; Lehtonen 11, Piano 9; Romiti (L); Di Benedetto, Vigilante, Marini 1, Dordei. N.e. Lensi, Nardi. Allenatore Radici. ARBITRI: Astengo di Genova e Prati di Albuzzano (PV) PROGRESSIONE SET: (in 28 ), (in 39 ), (in 30'), (23') per un totale di due ore. N OT E Battute vincenti: Castellana 4, Città di Castello 3. Battute sbagliate: Castellana 8, Città di Castello 11. Muri: Castellana 10, Città di Castello 15. l CASTELLANA. La New Mater fa harakiri e cede in casa al forte Città di Castello. E riapre un campionato mai chiuso. In realtà un successo pieno avrebbe consentito ai pugliesi di staccare di tre punti la prima inseguitrice, invece, con il passo falso di ieri, non solo perde il primato in favore di Perugia ma, contemporaneamente, accorcia la classifica ridando speranze anche alle altre pretendenti. La vetta è adesso nelle mani degli umbri i quali, aggiudicandosi nettamente lo scontro diretto contro Segrate nell'anticipo di sabato, si candidano come rivali principali dei gialloblu. Al Pala Grotte si assiste quasi ad un suicidio dei gialloblu che inizialmente dominano per poi sciogliersi lentamente come neve al sole. La forza della Mater nel primo parziale è impressionante, soprattutto perché annulla gli attaccanti ospiti cogliendo quattro muri e subendone solo due, peraltro prevedibili. Un monologo partito con l'errore di Noda Blanco (8-3), proseguito con i due punti consecutivi di Elia (18-12) e concluso da Rodriguez (25-20). Da allora in poi viene meno l'attacco e la distribuzione di gioco. Nel secondo set l'infortunio del palleggiatore umbro Visentin (distorsione alla caviglia) sembra favorire i locali (muri di Elia e Rodriguez per il 19-17), eppure con Marini Città CASTELLANA Una schiacciata di Rodriguez di Castello gioca meglio trovando il bandolo della matassa grazie al block-out di Rosalba, decisivo negli infiniti vantaggi (30-32). Forse la partita è decisa qui perché, con la squadra frastornata, prevedibile e imprecisa in attacco, nonostante il muro di Elia (23-23), l'ennesimo errore di Milushev compromette il match (23-25). Addirittura senza storia e umiliante il quarto set in cui Di Pinto le prova tutte ma viene concluso implacabilmente da Giombini (17-25). Adesso per la Bcc-Nep si presenta una settimana di fuoco perché mercoledì sfiderà Sora nei quarti di Coppa Italia e, tra sei giorni, Cantù in campionato mentre i ciociari saranno i prossimi avversari di Perugia che, a sua volta, disputerà il proprio quarto di Coppa contro Città di Castello. Una serie di incroci, quindi, che rendono sempre più palpitante questa stagione. Gianluca Cascione B1 UOMINI ANCHE IL POTENZA SENZA «TESTA» Show del Matera Foggia si scioglie A 2 UOMINI L EX LORENZONI: RITORNEREI AD ALLENARLO Molfetta con i muscoli rimane ad alta quota PALLAVOLO MOLFETTA 3 SIDIGAS ATRIPALDA 1 M O L F E T TA : Bacci 2, Uchikov 21, Mattioli, Al Nabhan 13, Del Vecchio 13, Alomia, Botti 7, Giglioli 13, La Forgia 1, Bisci (L), Cortina (L). All. Lorizio. AT R I PA L DA : Paris 1, Libraro, De Paula 18, Nemeth 13, Gallotta 7, Bruno, David, Scialò l M O L F E T TA. Alla fine chi la dura la vince, e anche questa volta la saggezza popolare ha avuto un senso nella serata contro l Atripalda, a cui ha rotto le uova nel paniere visto che la squadra di mister Alessandro Lorenzoni aveva inanellato tre vittorie di fila dal suo arrivo in panchina, e invece è stata proprio la sua ex squadra barese del cuore (insieme a Terlizzi e Castellana) a fargli questo torto sportivo. Ma non si guarda in faccia a nessuno quando si è uno di fronte all altro e il Molfetta non aveva altra possibilità che mettere al sicuro altri tre punti per non perdere l abitudine a fare l enfant terrible. Ha giocato una partita composta e corretta il gruppo pugliese: ha letto la cartina al contrario solo nel secondo set iniziando già con un break di 0-3 rotto dal 1^ tempo di Giglioli ma scivolando a metà parziale sul con un De Paula scatenato e un D Avanzo al centro che ha dato più sicurezza alla squadra allungando il divario fino al + 8 per gli ospiti (14-22). Il giovanissimo Nemeth è un po incostante nella sua prestazione, ma quando ci va giù di braccio non fa sconti a nessuno e preso dal buon momento dei suoi nel secondo set, si lascia trascinare dall euforia in un lungo linea imprendibile del Fa il diavolo a quattro De Paula e riesce sempre a piazzare la palla dove vuole, passando tra il muro dei molfettesi più di una volta (tra Botti e Al Nabahan sul 13-20; tra Botti e Del Vecchio per il 25^ punto del set). Ma non basta. Il 1, Gallotta, Cuomo 10, D Avanzo 4, Coppola (L). All. Lorenzoni. ARBITRI: Somansino e Gelati di Mantova. PROGRESSIONE SET: (25 ); (23 ); (22 ); (45 ). Per un totale di un ora e cinquantacinque minuti. N OT E Battute vincenti: Molfetta 9; Atripalda 3. Battute errate: Molfetta 16; Atripalda: 19. Muri vincenti: Molfetta 15; Atripalda 5. M O L F E T TA Del vecchio Molfetta recupera, viene fuori e impone la sua legge: Del Vecchio fa una grande partita, anche in ricezione, in battuta il Molfetta forza e mette in difficoltà la difesa campana (Giglioli piazza 3 ace nel primo set), in ricezione Bisci e Cortina mantengono alta la loro prestazione. Bacci sceglie bene come servire i suoi Uchikov e Al Nabahan. «Il Molfetta ha fatto una gran bella partita ha detto l ex allenatore-giocatore biancorosso Lorenzoni è un gruppo ben assortito. Con un team così correrei ad allenarlo ancora». Marianna La Forgia B2 UOMINI ALTAMURA SI PORTA AL SECONDO POSTO, PER IL LAURIA PUNTO D ORO Squinzano con l acceleratore E Turi sgabetta la capolista CLASSIFICHE A2 MASCHILE I RISULTATI (19. GIORNATA) BCC Nep Castellana - G. Cast. PG 1-3 C. R. Cantù - E.C. Loreto 0-3 Chebanca Milano - C. Genova 2-3 E. Conad RE - C.A. Corigl. CS 3-0 G. Bp F. Sora - G. Isernia 3-0 Ngm M. S. Croce PI - Club Italia 3-2 P. Molfetta - S. Atripalda 3-1 S.S. Bastia PG - V. Segrate S.S. Bastia PG 43; BCC Nep Castellana 42; V. Segrate ; G. Cast. PG 39; P. Molfetta 37; G. Bp F. Sora, Chebanca Milano 34; C. Genova 32; E.C. Loreto 30; Ngm M. S. Croce PI 28; C.A. Corigl. CS 27; G. Isernia 21; Club Italia 20; E. Conad RE 11; C. R. Cantù 10; S. Atripalda 8. LA PROSSIMA (20. GIORNATA) BCC Nep Castellana - C. R. Cantù; C. Genova - G. Cast. PG; C.A. Corigl. CS - P. Molfetta; E.C. Loreto - Club Italia; G. Isernia - Chebanca Milano; S. Atripalda - E. Conad RE; S.S. Bastia PG - G. Bp F. Sora; V. Segrate Ngm M. S. Croce PI. B1 MASCHILE - gir. C I RISULTATI (12. GIORNATA) Coserplast Matera - M. Reggio Calabria 3-0 D. Pineto - Zammarano Foggia 3-0 Medical C. Potenza - C. Brolo 1-3 P. Pizzo Calabro - Falchi Ugento 0-3 S. Gaeta - S. Ortona 1-3 A. Napoli - riposa Coserplast Matera 24; S. Ortona 22; D. Pineto 19; C. Brolo 18; Zammarano Foggia 16; Medical C. Potenza, A. Napoli 14; Falchi Ugento 13; P. Pizzo Calabro 10; S. Gaeta 3; M. Reggio Calabria 0. LA PROSSIMA (13. GIORNATA) A. Napoli - D. Pineto; C. Brolo - S. Gaeta; Fa l c h i Ugento - Medical C. Potenza; Zammarano Foggia - P. Pizzo Calabro; Coserplast Matera - riposa; S. Ortona - riposa B2 MASCHILE - gir. G I RISULTATI (12. GIORNATA) Civita Castellana - Materdomini Castellana 2-3 Domar Altamura - De Carlo Mottola 3-0 Frascati - Pol 2000 Ostuni 3-0 Villa Menelao Turi - Tivoli Guidonia 3-0 Monterotondo - Veroli Fr 3-1 Pomezia - Club Italia 3-0 Marino Rm - riposa Monterotondo 31; Domar Altamura, Tivoli Guidonia 23; Pomezia 22; Villa Menelao Turi 20; Civita Castellana 19; Materdomini Castellana 18; Veroli Fr 16; Frascati 15; Marino Rm 13; De Carlo Mottola 10; Pol 2000 Ostuni 6; Club Italia 0. LA PROSSIMA (13. GIORNATA) De Carlo Mottola - Villa Menelao Turi; Marino Rm - Monterotondo; Materdomini Castellana - Frascati; Pol 2000 Ostuni - Civita Castellana; Tivoli Guidonia - Po m e z i a ; Veroli Fr - Domar Altamura; Club Italia - riposa B2 MASCHILE - gir. H I RISULTATI (12. GIORNATA) Elpral A.et Labor - San Marzano 1-3 Filanto Casarano - Martina 3-0 Lacaita Torricella - Montella 3-1 Napoli - Cicciano 3-0 Parsec Squinzano - Sbv Galatina 3-0 Vesuvio Oplonti - Casoria 1-3 Vibrotek Pulsano - Aurispa Alessano 1-3 Parsec Squinzano 34; Martina, Aurispa Alessano 27; Filanto Casarano, Napoli 25; Lacaita Torricella 22; Montella 19; Sbv Galatina 18; Vibrotek Pulsano 17; Casoria 16; Vesuvio Oplonti 11; San Marzano 9; Cicciano 2; Elpral A.et Labor 0. LA PROSSIMA (13. GIORNATA) Aurispa Alessano - Parsec Squinzano; Casoria - Lacaita Torricella; Cicciano - Elpral A.et Labor; Martina - Napoli; Montella - Vesuvio Oplonti; San Marzano - Vibrotek Pulsano; Sbv Galatina - Filanto Casarano. B2 MASCHILE - gir. I I RISULTATI (12. GIORNATA) A. Poiatti - Ragusa 3-0 Catanzaro - Algoritmi Trem. 1-3 Leonforte - Cosenza 2-3 Mazara - Lamezia 1-3 Messina - Nicodemo A. Lauria 3-2 Sidel Lagonegro - Trapani 3-0 Vibo Val. - M. G. Messina 3-2 Messina 33; A. Poiatti 32; Nicodemo A. Lauria 28; Cosenza, Lamezia, Algoritmi Trem. 20; Trapani, M. G. Messina 16; Leonforte 15; Vibo Val., Ragusa 13; Sidel Lagonegro 12; Catanzaro 10; Mazara 4. LA PROSSIMA (13. GIORNATA) Algoritmi Trem. - Sidel Lagonegro; Cosenza - Vibo Va l. ; Lamezia - Messina; M. G. Messina - Leonforte; Nicodemo A. Lauria - Catanzaro; Ragusa - Mazara; Trapani - A. Poiatti. C MASCHILE - gir. A l Turno agevole, in serie B1 maschile, per la capolista Coserplast Matera e per l Ortona, la sua inseguitrice più immediata. La squadra della città dei Sassi, impegnata in casa contro il fanalino di coda Reggio Calabria, ha fatto un sol boccone dei malcapitati rivali. La Coserplast si è imposta per 3-0 (25-8, 25-20, 25-12), salendo a quota 24 in graduatoria. L Or tona, dal canto suo, è andato a vincere per 3-1 (25-20, 25-19, 21-25, 25-23) a Gaeta, contro il team che occupa la penultima piazza, soffrendo un po nel terzo e nel quarto game, ma intascando il bottino pieno e restando nella scia del Matera, a meno due. È andata decisamente male, nel dodicesimo turno di andata, allo Zammarano Spotlab Foggia ed al Medical Center Po t e n z a, che hanno perso i big-match in programma rispettivamente sul campo del Pineto e, nel proprio impianto, contro il Brolo. Il Foggia non è stato mai autenticamente in corsa e si è arreso con un secco 3-0. La formazione dauna ha ceduto il set inaugurale per e poi ha continuato ad essere in soggezione anche nelle due frazioni successive, nelle quali ha alzato bandiera bianca per e per Lo Zammarano è stato così scavalcato dai rivali di giornata (balzati al terzo posto) e dal Brolo. I siciliani hanno sbancato il parquet del Potenza per 3-1, spuntandola per e per nei primi due game. Il Medical Center ha reagito, imponendosi per nel terzo e conducendo il quarto, salvo cederlo per 25-27, senza raccogliere punti. Si è comportato bene l Ug ento, chiamato ad affrontare in trasferta il Pizzo Calabro ed abile ad intascare il bottino pieno, infliggendo agli avversari di giornata un inequivocabile 3-0 (25-21, 25-20, 25-23). [an.ca.] l Nel gruppo H di serie B2 maschile, la Pa r s e c 3.26 Squinzano si sta rivelando regina incontrastata. La compagine salentina allenata da Antonello De Vitis ha portato a sette lunghezze il proprio vantaggio sul Martina, scavando un solco notevole tra sè e le inseguitrici, quando manca un solo turno alla conclusione dell andata. La capolista ha liquidato per 3-0 (25-13, 25-17, 25-16) la Sbv Galatina, mentre il Martina è franato per 3-0 (25-17, 25-20, 25-14) in casa di una Neo Filanto Casar ano che sembra essersi del tutto ritrovata. L Aurispa Alessano è sempre la terza della classe in virtù del successo per 3-1 (26-24, 21-25, 25-23, 25-18) ottenuto sul parquet della Vibrotek Pulsano. Il Lacaita Torricella, dal canto suo, ha ritrovato lo smalto dei giorni migliori ed ha messo sotto per 3-1 (25-22, 25-15, 22-25, 25-22) il Montella, facendo un favore alle formazioni pugliesi che battagliano per un posto nei play off. Nel gruppo G, la Villa Menelao Turi è da considerare la formazione-copertina della settimana in virtù della vittoria casalinga per 3-0 (25-23, 25-17, 25-23) conquistata ai danni del Guidonia, che alla vigilia del match occupava la piazza d onore. Lo stop imposto alla compagine laziale dal Turi, ha permesso alla Domar Altamur a di portarsi in seconda posizione, alle spalle del battistrada Monterotondo, che ha un vantaggio di otto lunghezze rispetto al team murgiano e di nove sul Guidonia. L Altamura si è issato sul secondo gradino del podio grazie all agevole successo interno per 3-0 (25-20, 25-21, 25-17) centrato ai danni della De Carlo Infissi Mottola. Il Monterotondo, dal canto suo, ha superato per 3-1 (25-21, 28-30, 28-26, 25-13) il Veroli. In una giornata nella quale, nel girone G, l ha fatta da padrone il fattore campo, va segnalata l af - fermazione per 3-2 (25-22, 15-25, 25-13, 20-25, 15-8) colta dai giovani della Materdomini Castellana nell impianto del Civita Castellana. È andata ancora una volta male alla Polisportiva 2000 Ostuni, battuta per 3-0 (27-25, 25-13, 25-20) in quel di F rascati. Nel raggruppamento I, la partitissima tra il leader Pallavolo Messina e la Nicodemo Arredamenti Lauria si è conclusa con il successo per 3-2 (22-25, 25-16, 23-25, 25-20, 15-13) del complesso siciliano, dopo che quello lucano ha condotto per 1-0 e per 2-1. Il Messina è così salito a quota 33 ed è stato avvicinato dal Giarratana, impostosi per 3-0 (29-27, 25-12, 25-17) sul Ragusa e portatosi a -1 dalla vetta. Il Lauria, che è attestato a quota 28, è comunque saldamente in zona playoff, potendo contare su otto lunghezze di margine sulle quarte. La Natura Energie Rinnovabili Lagonegro si è aggiudicato per 3-0 (25-12, 25-20, 25-19) la gara casalinga che l ha vista duellare con il Trapani. Antonio Calò I RISULTATI (12. GIORNATA) A. S. D. Modugno - L. & V. è Vita 1-3 ASD GS Atletico - P. E. Masi Foggia 3-1 ASD Sei Sport - ASD Trelicium 3-1 New Time Putignano - A. Pallavolo 1-3 Sideout Castellana - Materdomini 1-3 Trivianum A. S. D. - P. Andria 0-3 ASD Sei Sport, L. & V. è Vita 31; ASD Trelicium 23; A. Pallavolo 22; ASD GS Atletico 20; P. Andria 19; P. E. Masi Foggia 15; A. S. D. Modugno 14; New Time Putignano 13; Materdomini 12; Sideout Castellana 11; Trivianum A. S. D. 5. LA PROSSIMA (13. GIORNATA) A. Pallavolo - ASD GS Atletico; ASD Trelicium - Trivianum A. S. D.; L. & V. è Vita - New Time Putignano; Materdomini - ASD Sei Sport; P. Andria - Sideout Castellana; P. E. Masi Foggia - A. S. D. Modugno. C MASCHILE - gir. B I RISULTATI (12. GIORNATA) A. Patrono Carosino - Lecce V. 3-1 Acqua Maniva - Emmeg. Ruffano 3-1 Asd Virtus Taviano - Magicar Tricase 3-2 Bcc Leverano - Pallavolo V. Talsano - A. Locorotondo 3-2 Groupama Trepuzzi - riposa Asd Virtus Taviano 32; Bcc Leverano 30; Magicar Tricase 24; A. Patrono Carosino 21; Acqua Maniva 16; A. Locorotondo 14; V. Talsano 13; Pallavolo80 11; Groupama Trepuzzi 9; Lecce V. 6; Emmeg. Ruffano 4. LA PROSSIMA (13. GIORNATA) A. Locorotondo - Acqua Maniva; Emmeg. Ruffano - A. Patrono Carosino; Groupama Trepuzzi - Asd Virtus Taviano; Lecce V. - V. Talsano; Magicar Tricase - Bcc Leverano; Pallavolo80 - riposa

40 k/yak+a6zsccwpwyzndnosb8vsa+dpi9mpuvqsphwl4=. 40 VO L L E Y Un punto per sperare San Vito non fa il digiuno La bulgara Kovacheva fa dimenticare la Brown FONTANELLATO 3 CEDAT 85 SAN VITO 2 TERRE VERDIANE FONTANELLATO: Valpiani 3; Do Carmo 13; Sestini 13, Lapi 9; Rania 7, Manfredini 28; Lunghi (L); Chantava 13, Fabbri, Perini, La Rosa, Martini 1. Allenatore: Botti CEDAT 85 SAN VITO: De Lellis 4; Kovacheva 21; Travaglini 11, Segalina 11; Bensend 18, Lo Cascio 13; Benato (L); Caputo 1, D Ambros, Izzo, Di Cecca, Carbone. Allenatore: Lo Re ARBITRI: Bassan di Milano e Licchelli di Reggio Emilia PROGRESSIONE SET: (in 26 ); (in 26 ); (in 29 ); (in 27 ); 15-7 (in 12 ) per un totale di 2 ore. N OT E Battute vincenti: Fontanellato 6; San Vito 7. Battute sbagliate: Fontanellato 6; San Vito 6. Muri: Fontanellato 11; San Vito 14. l Un punto conquistato sul campo di una diretta concorrente, di questi tempi, può valere davvero tanto e la Cedat 85 San Vito lo sa. È per questo che gli umori, al termine della battaglia combattuta in casa del Fontanellato, sono buoni. Nella giornata in cui il sodalizio sanvitese ha rotto gli indugi ed ufficializzato, con la presenza in campo, il cambio in corsa tra l americana Brown e la bulgara Marina Kovacheva (il contratto con la Brown è stato risolto consensualmente a causa dei perduranti problemi fisici dell atleta), la squadra ha tirato fuori una prestazione più che soddisfacente che ha permesso di tener testa alle padrone di casa per due ore di gioco. La fatica si è fatta ovviamente sentire nel quinto set. La gara: partenza razzo delle locali (5-2) alla quale le sanvitesi hanno risposto con veemenza (dall 11-4 all 11-10), salvo subire il nuovo e perentorio allungo delle padrone di casa che si sono aggiudicate con sufficiente tranquillità il primo set. Al cambio di campo, Segalina e socie hanno iniziato male (7-2) ma si sono subito ritrovate e, con costanza, hanno rosicchiato lo svantaggio impattando a quota 15. Tre aces consecutivi della nuova arrivata, la mancina Kovacheva, hanno spianato la strada per la conquista della fraz i o n e. Il terzo set può ben definirsi lo specchio della partita: è stato un continuo punto a punto, a suon di schiacciate da una parte e dall altra che hanno entusiasmato il pubblico presente sugli spalti del mitico Pala Liabel di Salsomaggiore Terme. In vantaggio per 2-1, il Fontanellato è stato costretto a subire il ritorno di fiamma delle sanvitesi che hanno portato, con merito, la gara al tie-break. Qui, come detto, si è fatta sentire la stanchezza per la lunga trasferta e le padrone di casa hanno avuto vita facile. [r. rom.] A2 DONNE LE BRINDISINE DELLA CEDAT 85 SI ARRENDONO SOLO AL TIE BREAK CONTRO UNA DIRETTA RIVALE NELLA LOTTA PER NON RETROCEDERE Matera nelle sabbie mobili i nuovi arrivi non incidono Dall anonimato ai colpacci Primadonna Bari in scalata A2 DONNE SI PROIETTA A UN RUOLO DI TITOLARE LA GIOVANE PATERNOSTER, ATTESA PER IL NEO ACQUISTO KELDIBEKOVA B1 UOMINI SCONFITTA LA CAPOLISTA MARSALA, I PLAYOFF SONO A CINQUE PUNTI l Colpo grosso del Primadonna Bari nella dodicesima di andata del girone D di B1 femminile di pallavolo. La formazione barese ha sconfitto la capolista Marsala, riaprendo, di fatto, i giochi di potere dove, se dovesse continuare alla stessa velocità, si potrebbe addirittura inserire. Nelle ultime sei partite (tra campionato e coppa Italia), capitan Cosentino e compagne hanno fatto l en plein, per un escalation che le ha portate dall ano - nimato sino a respirare l aria della classifica che conta (a cinque punti dai playoff). Match capolavoro per la squadra di Roberto Brattoli che si è imposta per 3-1 (-15, 20, 21, 20) contro gente che ha calcato i campi di serie A, come Romanò, Casoli, Picerno, Mazzulla. Dopo la timida partenza, le baresi hanno iniziato a martellare con un servizio preciso. Ottenuto il pari, il Primadonna si è fatto coraggio ed ha proseguito sulla strada intrapresa: battute al limite, muro puntuale e preciso. Bertiglia da posto due e Bottiglione dal centro (alla M AT E R A Magdalena Tekiel SAN VITO A destra Marina Kovacheva l ultimo arrivo in casa Cedat 85 A sinistra la Bensend fine hanno raccolto rispettivamente 18 e 20 punti ciascuno) hanno trascinato le altre, tutte abbondantemente oltre la sufficienza, verso una vittoria che potrebbe aprire una nuova pagina stagionale per il club presieduto da Enzo Emilio. I numeri del successo: sei battute vincenti, dodici muri-punto, 35% di positività in attacco, 49% in ricezione. Tutto in un ora e 40 minuti. Il Marsala non si aspettava un Bari così intraprendente. Grande soddisfazione anche in casa dell Eco - sunpower Potenza per il successo esterno conseguito sul campo del Tremestieri Etneo, dove la squadra allenata da Marcello Sarcinella si è imposta per 0-3 (-16, -15, -22). Una prestazione essenziale per le lucane che si sono espresse bene in tutti i fondamentali. Le potentine tornano a casa con tre punti che le riqualificano in una graduatoria, rivoluzionata dal ritiro del Molfetta. Ha riposato il San Pietro Vernotico. Saverio Fragassi CASALMAGGIORE 3 TIME VOLLEY MATERA 0 CASALMAGGIORE : Petrucci 1, Kucerova 15; Olivotto 11, Nardini 4; Lugli 11, Zago 11; Paris libero; Bertone 4, Masotti, Giorgi, Trabucchi. Non entrata: Tomasevic. All. Milano M AT E R A : Paternoster 3, Tekiel 3; Martinuzzo 6, Ciotoli 1; Donà 11, Flammini 7; Benefico libero; Popovic 10, Blunda 2. Non entrata: Cacciapaglia. All. D Onghia ARBITRI: Spinnicchia di Catania e Bertolino di Modena PROGRESSIONE SET: (in 20 ), (in 24 ), (in 22 ), per un totale di un ora e 6 minuti di gioco. NOTE : Battute vincenti: Casalmaggiore 4; Matera 2. Battute sbagliate: Casalmaggiore 4; Matera 4 l Il Time Volley cede le armi anche a Casalmaggiore e vira la boa in un desolato ultimo posto. Nonostante la sconfitta, tuttavia, arrivano piccoli e confortanti segnali di crescita da parte del gruppo biancazzurro, rinnovato in alcuni suoi elementi e rivisitato da mister D Onghia anche sotto l aspetto tattico. Il taglio della palleggiatrice Angelova proietta nel ruolo di titolare la giovane materana Paternoster, in attesa dell ar - rivo del neo acquisto Elena Keldibekova (previsto per oggi in città). Il ballottaggio tra le due straniere per il ruolo di opposto (che si ripeterà ogniqualvolta giocherà titolare la palleggiatrice peruviana) premia inizialmente la Tekiel: al centro va subito in campo la nuova arrivata Linda Martinuzzo, insieme a Ciotoli, mentre le bande sono Donà e Flammini, con Benefico libero a causa dell infortunio subito da Cacciapaglia. Con l assetto tattico rivoluzionato, la squadra materana comincia impacciata e timorosa, provando a tener testa alle rivali nella prima parte (8-7), ma cedendo piuttosto nettamente dopo il secondo time out tecnico. Molto meglio nella seconda frazione, con gli innesti di Popovic e Blunda che danno linfa al Matera; il sestetto lombardo affonda con Kucerova (8-4), ma le biancazzurre rispondono colpo su colpo e dopo la seconda interruzione tecnica passano addirittura in vantaggio sul Le attaccanti di casa firmano però il nuovo strappo e anche il secondo set vola via. Il Time Volley non molla e passa a condurre al primo tempo tecnico sull 8-6. Si vedono anche sprazzi di bel gioco, che però svaniscono quando Casalmaggiore affonda il colpo (16-9). Nel finale non c è più storia, ma Matera può consolarsi con l ottima prestazione della giovanissima palleggiatrice Antonella Paternoster ed una ritrovata fiducia a livello generale dopo gli interventi operati nei giorni scorsi sul mercato dalla società. [ve. na.] B2 DONNE LIVI POTENZA VINCE A SALERNO Turi con il cuore Maglie a tavoletta l Nel girone H di B2 femminile di volley, il Gricignano si è laureato campione d inverno, con un turno di anticipo. Resta sul podio anche se lascia per strada un altro punto, l Elencosi Livi Potenza che, ieri sera, sul campo amico ha battuto il modesto Fari Salerno (penultimo della classifica), ma spuntandola solo al quinto set (22, -24, 15, -21, 11), come accaduto nel turno precedente in casa del fanalino Aversa. A t avo l e t t a, invece, il Betitaly Maglie che ha raccolto la quinta vittoria di fila, proponendo la candidatura nella hit parade della classifica. La formazione allenata da Tonino Solombrino ha annichilito con un secco 3-0 (15, 13, 13) il Giocoleria Potenza, affiancandosi così all Elencosi Potenza, al terzo posto. Nulla ha potuto, come temuto, invece il Corporelle Potenza che, al cospetto della capolista Gricignano, ha ceduto 0-3 (-22, -23, -14), ma uscendo a testa alta dal campo. Infine, nell altro posticipo di ieri sera, nello scontro-salvezza di Vasto, l Acqua Amata Turi ha conseguito una vittoria del cuore e del coraggio, imponendosi per 3 a 2 (-16, 23, 26, -24, -16) in una gara sconsigliata ai deboli di cuore. [sav. frag.] A2 FEMM CLASSIFICHE I RISULTATI (15. GIORNATA) Busnago - Santa Croce 3-0 Casalmaggiore - Master Group Matera 3-0 Frosinone - Pontecagnano 3-0 Loreto - Crema 3-2 Sala Consilina - Giaveno 0-3 Salsomaggiore - Cedat `85 San Vito 3-2 San Severino - Forlì 3-0 Verona - Soverato 1-3 Loreto, Giaveno 38; Crema, Casalmaggiore 34; Santa Croce, Busnago 29; Soverato 24; Frosinone 22; Verona 21; Salsomaggiore 19; Sala Consilina 18; San Severino, Cedat `85 San Vito 15; Pontecagnano 9; Forlì 7; Master Group Matera 5. LA PROSSIMA (16. GIORNATA) Busnago - Salsomaggiore; Cedat `85 San Vito - Ve r o n a ; Crema - Forlì; Giaveno - Casalmaggiore; Master Group Matera - San Severino; Pon - tecagnano - Sala Consilina; Santa Croce - Frosinone; Soverato - Loreto. B1 FEMMINILE - gir. D I RISULTATI (12. GIORNATA) Asd Europa Bari - E. Marsala 3-1 E. Ancona - R. P. Torre 1-3 L. Filottrano - S. Pesaro 3-0 M. Tremestieri - Pm Avis Potenza 0-3 P. Casette - C. Falconara 3-0 G. Arzano - riposa Spv San Pietro - riposa P. Casette 23; E. Marsala 21; L. Filottrano 20; G. Arzano 19; S. Pesaro 18; R. P. Torre 17; Asd Europa Bari, C. Falconara 15; M. Tremestieri 12; Spv San Pietro, Pm Avis Potenza 10; E. Ancona 3. LA PROSSIMA (13. GIORNATA) C. Falconara - L. Filottrano; E. Marsala - P. Casette; G. Arzano - Asd Europa Bari; Pm Avis Potenza - Spv San Pietro; S. Pesaro - E. Ancona; R. P. Torre - riposa. M. Tremestieri - riposa B2 FEMMINILE - gir. H I RISULTATI (12. GIORNATA) A. Montella - C. Casoli 2-3 Bet Italy Maglie - Giocoleria Potenza 3-0 C. Corporelle Potenza - N. Gricignano 0-3 Elencosi Livi Potenza - O. Salerno 3-2 F. Isernia - G. Pescara 0-3 P. Vasto - Acqua Amata Turi 2-3 V. Caserta - P. Aversa 3-0 N. Gricignano 32; G. Pescara 27; Elencosi Livi Potenza, Bet Italy Maglie 26; V. Caserta 23; F. Isernia, C. Corporelle Potenza 21; Giocoleria Potenza 15; Acqua Amata Turi 13; A. Montella, C. Casoli 12; P. Vasto 11; O. Salerno 7; P. Aversa 6. LA PROSSIMA (13. GIORNATA) Acqua Amata Turi - Elencosi Livi Potenza; C. Casoli - V. Caserta; G. Pescara - C. Corporelle Po t e n z a ; Giocoleria Potenza - A. Montella; N. Gricignano - Bet Italy Maglie; O. Salerno - P. Va s t o ; P. Aversa - F. Isernia. C FEMMINILE - gir. A I RISULTATI (12. GIORNATA) Asd Apulia Monopoli - Unione Modugno 2-3 Ger. Co. - Assipanificatori 0-3 Il Tesoro Molfetta - P. F. Terlizzi 3-1 Lapige Cerignola - Geatecno Gioia 0-3 Pol. Centro storico - A.S. Barletta 3-1 Polis C. Maldera - A. Tania Gentile 3-0 V. Eurambiente Manf. - P. Di Benedetto 3-1 Polis C. Maldera 33; V. Eurambiente Manf., Geatecno Gioia 32; Assipanificatori 24; Unione Modugno 23; P. F. Terlizzi 18; Past. Di Benedetto 17; Asd Apulia Monopoli, A. Tania Gentile 15; Lapige Cerignola 14; Ger. Co. 12; Il Tesoro Molfetta 9; Pol. Centro storico 8; A.S. Barletta 0. LA PROSSIMA (13. GIORNATA) A. Tania Gentile - Asd Apulia Monopoli; A. S. Barletta - Ger. Co.; Assipanificatori - Polis C. Maldera; Geatecno Gioia - Pol. Centro storico; P. F. Terlizzi - V. Eurambiente Manf.; Past. Di Benedetto - Il Tesoro Molfetta; Unione Modugno - Lapige Cerignola. C FEMMINILE - gir. B I RISULTATI (12. GIORNATA) Alpak Ugento - C. Olimpius 3-0 Dream Nardò - Luna Blu Collepasso 0-3 Gap Presicce - G. Livio Tempesta 3-1 Marti Pav. Spongano - A. Trepuzzi 2-3 Pavarredo - Piazza di Spagna Cutr. 1-3 V. Oria - Assi-Manzoni Brindisi 3-1 V. Players - Gatti M. Mesagne 0-3 Gatti M. Mesagne 28; Alpak Ugento 26; Piazza di Spagna Cutr., Gap Presicce 25; Pavarredo 21; Luna Blu Collepasso 19; G. Livio Tempesta, A. Trepuzzi, V. Players 18; Dream Nardò 16; Marti Pav. Spongano 13; V. Oria, C. Olimpius 9; Assi-Manzoni Brindisi 7. LA PROSSIMA (13. GIORNATA) A. Trepuzzi - Dream Nardò; Assi-Manzoni Brindisi - Alpak Ugento; C. Olimpius - V. Oria; G. Livio Tempesta - V. Players; Gatti M. Mesagne - Marti Pav. Spongano; Luna Blu Collepasso - Pavarredo; Piazza di Spagna Cutr. - Gap Presicce.

41 k/yak+a6zsccwpwyzndnosb8vsa+dpi9s6hkuj68u2i= S P O RT 41 SCI MASCHILE LO SLALOM DI WENGEN PREMIA IL CROATO Kostelic vola Deville no Il trentino s inceppa: è sesto SCI FEMMINILE ELENA CURTONI MIGLIOR AZZURRA 12ª Nel SuperG vince la Vonn Strip show della slovena Maze l W E N G E N. Che rabbia! Per il trentino Cristian Deville la grande occasione per la prima vittoria in carriera o almeno per il terzo podio stagionale è volata via all attacco del micidiale muro della pista di slalom di Wengen. Ha vinto ancora una volta, dopo una superba seconda manche e dopo il successo nella supercombinata, il croato Ivica Kostelic in davanti allo svedese Andre Myhrer in ed al tedesco Fritz Dopfer in Kostelic - grazie all uscita nella prima manche del mattatore austriaco Marcel Hirscher che ha interrotto così la serie di 3 successi su tre gare di gigante e slalom in questo scorcio di si riavvicina alla testa della classifica generale di coppa (695 punti contro i 725 di Hirscher), un trofeo che vuole vincere per il secondo anno consecutivo puntando su una micidiale serie di risultati positivi nel mese di gennaio come gli era successo nella scorsa stagione. La prima manche era stata al cardiopalma, sul filo dei centesimi: in testa l austriaco Mario Matt davanti al nostro Cristian Deville, ma con un vantaggio di soli 2 centesimi di secondo. E poi il solito Kostelic con un distacco di tre centesimi da Matt e di uno solo dal nostro Deville. Il campione trentino, dopo una preparazione attenta e meticolosa rivedendosi nella mente i vari passaggi, nella manche decisiva è sceso alla grande ed al primo intermedio aveva addirittura recuperato ben 7 centesimi su Kostelic che prima di lui aveva fatto una gara da record. Ma poi, sul pianetto all attacco del micidiale muro di Wengen, Deville si è inceppato per un attimo finendo fuori linea. Tanto è bastato, in questo sport in cui tutto deve essere perfetto, a farlo precipitare in sesta posizione, migliore degli italiani. Per l Italia è stata comunque una grande prova di squadra. Oltre al trentino Cristian Deville c'e la 7ª posizione di Stefano Gross, trentino pure lui, in Poi ci sono l altoatesino Patrick Thaler 12 in ed il campione olimpico Giuliano Razzoli 15 in TERZI Fulvio Scola e David Hofer NON SONO AFFARI VOSTRI La polemica della slovena Tina Maze SCI NORDICO AZZURRI TERZI AL TRAGUARDO GRAZIE A FULVIO SCOLA E DAVID HOFER Festa neve, Italia sul podio Emozioni a Milano con la staffetta sprint a coppie l CORTINA D A M P E Z Z O. A Cortina D Ampezzo non c'è più il vento che aveva lanciato alla vittoria «Dada» Merighetti in libera. Così la Coppa del Mondo torna al solito copione. In SuperG stravince l americana Lindsey Vonn, sesto sigillo nella stagione, che si invola alla testa della classifica generale. Con lei sul podio la tedesca Maria Riesch e la slovena Tina Maze, ovvero il meglio di quanto proponga oggi la Coppa di cristallo femminile. Per la bionda americana è questa la vittoria n. 47 in Coppa del Mondo, la 17ª in SuperG. L Italia che sabato aveva ril T R E N TO. L'Italia del fondo maschile torna sul podio in staffetta con Fulvio Scola-David Hofer e rende ancora più frizzante la festa della neve al parco Sempione di Milano, dove gli specialisti dello sci nordico sono i grandi protagonisti di un fine settimana denso di spettacolo e di grandi emozioni. Con una prova regale, degna della cornice storica e di pubblico dell evento milanese, gli azzurri conquistano il terzo posto nella staffetta sprint a coppie a tecnica libera alle spalle di Russia e Svezia. Fuori dal podio finisce la Norvegia e, a sorpresa anche tra le donne. La staffetta rosa ripropone la regale prestazione della Svezia, trascinata dalla nuova regina di Milano Ida Ingemarsdotter, che precede solitaria Usa e Canada. L Italia non va in finale. È protagonista per gran parte della gara maschile anche con Renato Pasini-Federico Pellegrino. La squadra B esce di scena all ultimo cambio quando Pellegrino rompe il bastoncino e vede sfumare ogni sogno. Si consuma nell ul - tima frazione anche l impresa di Scola che conclude degnamente una gara intensa con lo sprint finale a tre. Il podio torna così finalmente a tingersi di azzurro dopo tanto tempo. trovato i fasti della vittoria con l'atleta bresciana - al primo successo in carriera - torna ad essere timida nella velocità. Le azzurre non vanno più in là di un 12 piazzamento, con Elena Curtoni, a quasi 2 secondi dalle migliori. Merighetti, forse ancora frastornata dal successo in discesa, mette giù sulla Olimpia delle Tofane una gara zeppa di errori, e finisce lontana in classifica, 34ª, con un distacco dalla Vonn di Per i colori azzurri la seconda prova cortinese di Coppa, su una pista tecnica e abbastanza veloce, quasi un miracolo il tracciato data la poca neve di quest a n n o, regala poco altro; perchè Elena Fanchini incoccia in un altra giornata no, 24ª, e Johanna Schnarf (la migliore delle italiane nella specialità) le è davanti per sole tre posizioni. Tina Maze, l avvenente slovena, è stata protagonista di un fuori programma quasi hot al traguardo. Presa in mezzo in settimana nella polemica della Federsci svizzera per la sottotuta a membrana (poi assolta dalla Fis) con cui aveva conquistato il secondo posto nel SuperG di Bad Kleinkirchheim, ha improvvisato un mini strip tease mostrando alle telecamere la canotta-reggiseno da gara con la scritta Not your business, non sono affari vostri. Perchè - ha detto - su questa polemica di «tute e mutandine» c'è solo da scherzare.

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