LICEO CLASSICO DANTE ALIGHIERI - GORIZIA PROGETTO EUROPEO

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1 LICEO CLASSICO DANTE ALIGHIERI - GORIZIA PROGETTO EUROPEO CLASSE I B RELATORI: GIANMARCO GRONELLI, AGNESE STAFUZZA, MATILDE CONTESSA, GIULIA CRISCITIELLO, MARTINA LOTITO.

2 RICERCA E INNOVAZIONE CRESCITA E OCCUPAZIONE LOTTA AL CAMBIAMENTO CLIMATICO

3 RICERCA E INNOVAZIONE La ricerca e l'innovazione contribuiscono direttamente alla prosperità e al benessere individuale e collettivo. La finalità principale della politica di ricerca e sviluppo tecnologico è fare dell'unione europea un'economia della conoscenza di livello mondiale. In quest'ottica, la realizzazione di uno spazio comune di ricerca dovrebbe consentire col tempo di ottimizzare la cooperazione ai diversi livelli di azione, coordinare meglio le politiche europee e nazionali, rafforzare le capacità strutturali e il collegamento in rete delle equipe di ricerca e infine incrementare la mobilità delle persone e delle idee.

4 CRESCITA E OCCUPAZIONE La strategia di Lisbona, varata nel 2000, mirava a fare dell'europa " l'economia della conoscenza più competitiva e più dinamica del mondo entro il 2010, capace di una crescita economica sostenibile, accompagnata da un miglioramento quantitativo e qualitativo dell'occupazione e da una maggiore coesione sociale". Il bilancio effettuato a metà percorso della strategia di Lisbona fornisce peraltro un risultato che è da considerare, nella migliore delle ipotesi, "limitato". Infatti, il ritardo in termini di produttività e di crescita dell'europa rispetto ai suoi partner economici è ulteriormente aumentato, mentre sta assumendo un'importanza sempre maggiore il problema dell'invecchiamento della popolazione.

5 CRESCITA E OCCUPAZIONE Il Consiglio europeo ha quindi deciso di rilanciare la strategia di Lisbona tramite una partnership per la crescita e l'occupazione. L'obiettivo di tale partnership resta comunque collegato allo sviluppo sostenibile. Per raggiungerlo, l'europa deve concentrarsi su un numero più limitato di priorità. Infatti, la realizzazione di una crescita maggiore e sostenibile e la creazione di un numero maggiore di posti di lavoro e di migliore qualità, possono fornirci gli strumenti necessari per realizzare le nostre ambizioni sul piano economico, sociale e ambientale.

6 RENDERE L'EUROPA UN LUOGO PIÙ ALLETTANTE PER GLI INVESTITORI E I LAVORATORI Per stimolare la crescita e l'occupazione è necessario migliorare la forza di attrazione dell'europa come luogo di investimento e di lavoro. Considerato il contributo consistente delle piccole e medie imprese (PMI) nella creazione di posti di lavoro e per la crescita, l'europa deve innanzitutto eliminare gli ostacoli che si frappongono alla creazione di nuove PMI e stimolare l'imprenditorialità. Inoltre, nonostante i progressi compiuti dall'avvio della strategia di Lisbona, si rileva tuttora un'insufficienza di capitali di rischio disponibili per avviare nuove imprese, mentre le attuali disposizioni in materia fiscale non favoriscono la destinazione dei benefici all'aumento del capitale proprio.

7 LA CONOSCENZA E L'INNOVAZIONE QUALI FATTORI DI CRESCITA La conoscenza e l'innovazione sono essenziali ai fini dell'aumento della produttività.. L'aumento della produttività rappresenta un fattore critico per l'europa poiché, in un contesto di concorrenza globale, essa deve far fronte a concorrenti che dispongono di manodopera a basso costo e di risorse naturali.

8 AUMENTARE L'INVESTIMENTO NELLA RICERCA E NELLO SVILUPPO L'obiettivo europeo del 3% del PIL, di cui l'1% proveniente dal settore pubblico e il 2% dal settore privato, non è stato certo raggiunto. In tale contesto, la riforma degli aiuti di Stato deve facilitare l'accesso al capitale di rischio e al finanziamento per le imprese giovani e innovatrici. Il settimo programma quadro di ricerca si prefigge soprattutto di sostenere gli investimenti del settore privato in tecnologie strategiche. Inoltre, un idoneo approccio fiscale comune favorevole a ricerca e sviluppo potrebbe portare le imprese ad investire maggiormente nelle attività di ricerca e sviluppo.

9 CREARE POSTI DI LAVORO PIÙ NUMEROSI E DI MIGLIORE QUALITÀ L'Europa ha bisogno di posti di lavoro più numerosi e di migliore qualità. L'andamento demografico esercita tuttavia una forte pressione sull'occupazione e rappresenta una priorità assoluta da un punto di vista economico e sociale.

10 ATTIRARE UN MAGGIOR NUMERO DI PERSONE SUL MERCATO DEL LAVORO E MODERNIZZARE I SISTEMI DI PROTEZIONE SOCIALE Gli Stati membri sono chiamati a stabilire le percentuali di occupazione per il periodo e ad adottare i provvedimenti da attuare nei loro programmi nazionali di riforma. A tale proposito, le linee di orientamento integrate per l'occupazione gli consentono di selezionare gli strumenti maggiormente efficaci. Si tratta di attirare e di mantenere più persone nel mondo del lavoro: un'attenzione particolare va rivolta ai disoccupati, ai giovani e ai lavoratori anziani. In tale contesto, la riforma dei regimi di pensionamento e dei sistemi di assistenza sanitaria è parimenti necessaria per garantirne l'efficacia e per assicurare la protezione sociale.

11 LA LOTTA CONTRO IL CAMBIAMENTO CLIMATICO Il cambiamento climatico rappresenta una delle maggiori sfide che l'umanità dovrà affrontare nei prossimi anni. L'aumento delle temperature, lo scioglimento dei ghiacciai, la maggiore frequenza degli episodi di siccità e delle alluvioni sono tutti sintomi di un cambiamento climatico ormai in atto. I rischi per il pianeta e per le generazioni future sono enormi, e ci obbligano ad intervenire con urgenza. L'Unione europea è impegnata in questo campo da molti anni, sia sul piano interno che a livello internazionale, e ha fatto della lotta al cambiamento climatico una delle priorità del suo programma di interventi, di cui è espressione la sua politica climatica. L'Unione ha inoltre integrato l'obiettivo del controllo dei gas serra in tutti i settori di azione, in modo da conseguire i seguenti obiettivi: consumo più efficiente di un'energia meno inquinante; trasporti più puliti e più equilibrati; responsabilizzazione delle imprese senza comprometterne la competitività; gestione del territorio e agricoltura al servizio dell'ambiente e creazione di un quadro favorevole alla ricerca e all'innovazione.

12 L'AGRICOLTURA E LA GESTIONE DEL TERRITORIO AL SERVIZIO DELL'AMBIENTE Una buona gestione del suolo e del suo utilizzo può contribuire a ridurre le emissioni di gas serra di origine antropica, tra l'altro grazie allo stoccaggio del carbonio e alla promozione delle attività a bassa emissione.

13 TRASPORTI PIÙ PULITI E PIÙ EQUILIBRATI Il rilancio ambizioso della politica dei trasporti, tramite il libro bianco adottato nel 2001, contribuirà a ridurre sensibilmente l'impatto dei trasporti sul cambiamento climatico. Per conseguire questo obiettivo saranno necessari in particolare una migliore gestione del trasporto merci e l'utilizzazione degli strumenti tecnologici disponibili.

14 UN'ENERGIA MENO INQUINANTE E PIÙ EFFICIENTE Un mercato dell'energia più sicuro e più sostenibile Con il pacchetto di provvedimenti (pacchetto "energia"), adottato nel 2007, l'ue ha posto le basi di una vera politica energetica comune. L'Unione sta inoltre cercando, in particolare tramite misure fiscali, di orientare il mercato dell'energia verso una maggiore sostenibilità.

15 LA POLITICA CLIMATICA COMUNITARIA Un quadro politico realistico e sostenibile: sulla base dei lavori effettuati per il programma europeo per il cambiamento climatico (ECCP), l'unione europea ha elaborato una strategia climatica realistica, e prevede l'attuazione di misure concrete intese a contenere l'aumento della temperatura a 2 C rispetto ai livelli preindustriali.

16 RICONOSCIMENTO TITOLI DI STUDIO Il 11 aprile 1997 una Conferenza Diplomatica tenuta presso Lisbona ha redatto una Convenzione sul riconoscimento dei titoli di studio in Europa, che supera tutte le precedenti Convenzioni in materia di riconoscimento dei titoli accademici adottate dal Consiglio d Europa e dall Unesco. L'Unione Europea ha adottato direttive finalizzate a realizzare la libera circolazione dei professionisti e il reciproco riconoscimento dei titoli professionali. Questa convenzione però non è stata ancora ratificata dall Italia.

17 RICONOSCIMENTO TITOLI DI STUDIO Secondo noi questo può essere un elemento che influisce in maniera negativa non solo su noi studenti ma anche su tutti coloro che vengono dall estero (in particolare da paesi dell unione europea) e prendono in considerazione l Italia proprio come paese in cui lavorare e di conseguenza fare un buon uso del loro titolo di studio. Vedendo invece la questione dall Italia verso i Paesi dell UE, le norme e le procedure che regolano il riconoscimento dei titoli accademici italiani all estero sono diverse da paese a paese. Proprio per questo, per facilitare la circolazione internazionale degli studenti, sono stati istituiti centri di informazione sul riconoscimento dei qualifiche universitarie conseguite all estero

18 RICONOSCIMENTO TITOLI DI STUDIO Infatti il cittadino italiano interessato a vedere identificati all estero i propri titoli accademici può rivolgersi direttamente al centro nazionale (NARIC e ENIC) del paese di interesse per acquisire informazione sulle diverse forme e procedure di riconoscimento. Il riconoscimento dei titoli professionali italiani nei paesi membri dell Unione Europea e dello Spazio Economico Europeo è regolato da una serie di direttive generali o settentrionali. Dal nostro punto di vista le proposte delle Convenzioni redatte dall UE sono inconsistenti e soprattutto restano tali; infatti riteniamo che il problema principale si basa sul semplice fatto che anche se le idee ci sono non vengono messe in pratica, allontanandosi quindi da quello che potrebbe essere un miglioramento dei riconoscimenti dei meriti di studio, nella Italia - Regione d Europa e in tutti quei Paesi che fanno parte dell Unione Europea.

19 RICONOSCIMENTO TITOLI DI STUDIO Sarebbe molto utile dal nostro punto di vista una maggiore collaborazione e cooperazione tra i vari paesi che fanno parte del vasto scenario della UE per cercare di creare nuovi posti di lavoro che diano maggiore riconoscimento ai titoli studio. Argomento importante che riguarda il giusto riconoscimento dei titoli di studio è anche la mancanza sempre maggiore di posti di lavoro in quanto a nostro dire se mancano lavori adatti alle proprie capacità si è costretti per sopravvivere a fare lavori poco soddisfacenti ed inadatti al tipo di studi affrontati. Soluzione probabile ma poco utile in fatto di maggiori posti di lavoro sarebbe la creazione di questi ultimi all interno dell Unione Europea con una collaborazione forte tra gli stati che la compongono.

20 L Unione Europea: il nostro punto di vista L'Europa non è solo quella dell'euro! Per i giovani, infatti, già da un decennio ci si sta domandando: co me fare per costruire un Europa dei cittadini e non solo delle monete, degli Stati e delle Regioni? A questa domanda sono state date diverse risposte: aiutiamoli a lavorare meglio (Programma Leonardo), a studiare meglio (Programma Socrates), a muoversi all'interno dell'unione e fuori (Programma Gioventù)a prepararsi al mondo del lavoro(progetto Erasmus). E adesso, progettiamo con loro e per loro: attualmente sono circa ben 150 i programmi europei che, direttamente o indirettamente riguardano i giovani. Cosa fare per diffondere le informazioni relative a queste "euroopportunità"? Una delle risposte è; certamente; mettere in rete le fonti principali!

21 L Unione Europea: il nostro punto di vista In Europa le opportunità per i giovani sono varie e interessanti. Grazie a questa istituzione i giovani dispongono di un futuro europeo con maggiori nel campo del lavoro e dell istruzione. Secondo noi questi progetti sono sostanzialmente mirati a favorire persone che sono economicamente agiate e invece sarebbe più giusto aiutare anche chi non dispone di molti mezzi finanziari ma vorrebbe ampliare la propria formazione. La formazione nel mondo del lavoro è importante perché i giovani studenti di oggi rappresentano il futuro del nostro paese,e quello dell Europa, quindi è importante che tutti abbiano le stesse possibilità di studio all estero.

22 Programmi europei per i giovani In Italia le possibilità di studiare all estero sono coadiuvate da progetti che offrono ai giovani opportunità di arricchire la loro cultura e formazione nel mondo del lavoro nella grande famiglia dell Unione Europea. I progetti possono offrire viaggi studio estivi in molti stati europei(belgio, Malta,Cipro,Irlanda,Spagna ecc..)e sono sempre più numerose le adesioni di giovani desiderosi di mettersi alla prova migliorando le proprie nozioni, anni di studio all estero in casa famiglia o al college, non solo per ragazzi delle scuole superiori ma anche per universitari in cerca di lavoro nell UE. Sono presenti inoltre associazioni per i giovani nell UE come il Programma Gioventù in Azione. Il programma contribuisce in modo significativo all'acquisizione di competenze e rappresenta dunque uno strumento chiave per offrire ai giovani opportunità di apprendimento non formale ed informale con una dimensione europea(il programma Gioventù in azione parte dall'esperienza del precedente programma 'Gioventù per l'europa' , del servizio volontario europeo e del programma GIOVENTÙ ).

23 Programmi europei per i giovani Gli obiettivi generali definiti nella base giuridica del programma Gioventù in azione sono i seguenti: promuovere la cittadinanza attiva dei giovani, in generale, e la loro cittadinanza europea in particolare; sviluppare la solidarietà e promuovere la tolleranza tra i giovani, in particolare per rafforzare la coesione sociale dell'unione europea; rafforzare la comprensione reciproca tra i giovani di diversi paesi; contribuire allo sviluppo della qualità dei sistemi di sostegno alle attività dei giovani ed allo sviluppo della capacità delle organizzazioni della società civile nel settore della gioventù;promuovere la cooperazione europea in materia di gioventù.

24 AGE Un altra istituzione nata da poco è l Associazione Giovani in Europa (AGE), sorta nel giugno del Ha lo scopo di promuovere il dialogo tra i cittadini e le istituzioni europee per far comprendere meglio e in modo critico il senso di appartenenza alla civiltà europea e il significato dell Unione; un significato non solo economico ma anche politico e culturale nel rispetto della sua storia e delle sue tradizioni. Con questa prospettiva l AGE ha portato diversi gruppi di giovani a conoscere direttamente le istituzioni che ci governano, le visite più significative sono state quelle presso la sede dell ONU a New York e la sede del Parlamento italiano.

25 AGE Tra le finalità principali si propone di: a) promuovere iniziative volte alla all approfondimento critico dell Idea di Europa e dei concetti di comparazione, interazione e cooperazione fra le nazioni e le civiltà b) promuovere la conoscenza delle Istituzioni comunitarie ed europee c) promuovere la conoscenza delle Istituzioni politiche nazionali d) promuovere il confronto con le culture degli altri paesi comunitari ed extracomunitari e) favorire la socializzazione fra i giovani attraverso iniziative culturali e ricreative f) promuovere e organizzare iniziative culturali, formative e di sostegno didattico per gli studenti in collaborazione con l Università g) favorire la fruizione e la diffusione di quelle opportunità formative e informative che gli organismi comunitari e internazionali possono offrire ai giovani anche in vista di future potenzialità professionali h) promuovere iniziative volte a favorire la conoscenza e l incremento del Patrimonio culturale generale, anche locale, in particolare dei beni culturali i) organizzare e sostenere iniziative a sfondo benefico e solidaristico

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