Linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati Dicembre 2014

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1 Linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati Dicembre 2014

2 L ADOZIONE realizza il diritto di tutti i bambini ad avere una famiglia 2 Paese al mondo per n di minori accolti 4000 solo da Adozioni Internazioni (A.I.) + minori provenienti da A.N., affido e fuori famiglia Anno Anno 2013 Associazione Care + Miur Anno 2014 Linee guida (soluzioni di buon senso fatte dalle scuole e dalle famiglie adottive) Anno 2015 Legge 107 Buona scuola

3 FAMIGLIE ADOTTIVE Arrivano all adozione dopo un percorso lungo e complesso Devono affrontare compiti educativi complessi Devono investire molto nell area affettiva, creare un legame di fiducia e ricostruire la storia del proprio figlio Devono essere riconosciuti dalla società come famiglia Vedono nella scuola un banco di prova delle loro capacità genitoriali BAMBINI ADOTTATI Hanno la loro storia personale, devono lasciare legami esistenti per crearne dei nuovi Arrivano all adozione dopo un percorso lungo e complesso di abbandono, maltrattamento e abuso Arrivano dopo un periodo di istituzionalizzazione con carenze sul piano fisico e psicologico e conseguenti problematiche affettive e comportamentali LA SCUOLA Prima organizzazione esterna che accoglie il bambino e la sua famiglia adottiva Aiutare i nuovi piccoli studenti a diventare grandi in modo equilibrato

4 Allora serve consapevolezza PREGIUDIZI DA EVITARE Ritenere che il passato del bambino sia completamente superato con il suo ingresso nel nuovo nucleo familiare Parlare dell adozione come di un atto di beneficenza e di carità Confondere il bambino adottato proveniente da adozione internazionale come un alunno immigrato. Avere basse aspettative rispetto al resto della classe Non dare spazio alla narrazione spontanea del bambino per paura di turbare i compagni e per mancanza di formazione personale sul tema del adozione. Non è vero che L adozione mette il contatore a zero e la vita comincia da capo

5 Contrapposizione tra.. Compiti per il bambino appena adottato Fronteggiare l esperienza di perdita legata all adozione Recuperare le esperienze traumatiche infantili Integrarsi nella nuova famiglia e formare un legame di attaccamento sicuro Richieste della scuola Abilità cognitive e metacognitive Abilità relazionali Capacità di attenzione, autocontrollo e gestione delle emozioni Ordine Ritmi di apprendimento, costanza, impegno e motivazione

6 Ricerche e studi sull apprendimento dei bambini adottati.. Silver 1989: incidenza alunni adottati DSA superiore di circa il 4% contro alunni non adottati Molin, Cazzola Cornoldi 2009: i bambini adottati hanno difficoltà di apprendimento (in particolare di attenzione) significativamente superiori al gruppo dei pari Istituto Innocenti (2003): difficoltà di comportamento superiori a quelle di apprendimento vero e proprio. Questo non significa che gli adottati non possano avere un percorso scolastico soddisfacente NON BISOGNA MAI FARE UNA CATEGORIA DEI BAMBINI E DEI RAGAZZI ADOTTATI VANNO ANALIZZATI CASO PER CASO ADOZIONE NON SIGNIFICA BES PER0

7 ..ci sono dei momenti in cui alcuni alunni adottati hanno dei Bisogni Educativi Speciali: quando sono arrivati da poco per AI (cultura di origine differente) quando arrivano in un età critica (adolescenza) quando le loro criticità non corrispondo ai criteri individuati dalla L. 104 o L. 170 o quando nel primo anno di arrivo è ancora troppo presto per capire le difficoltà (sono sconosciuti elementi dei primi anni di vita) quando si ha a che fare con bambini arrivati da qualche anno e ci si rende conto che le proprietà di linguaggio non sono consolidate in momenti emotivamente particolari e complessi (fasi di passaggio primaria-media etc, preadolescenza, etc) Serve di conseguenza un PDP adeguato

8 Entriamo nelle LINEE DI INDIRIZZO.. INTRODUZIONE: caratteristiche generali del processo adottivo LE BUONE PRASSI : iscrizioni alle prime classi, tempi di inserimento (è fondamentale prima recuperare nell area affettiva e poi in quella cognitiva), scelta classe d ingresso (non necessariamente deve essere inserito nel gruppo dei coetanei) RUOLI : tutta la comunità scolastica è coinvolta, individuazione di un docente referente (interfaccia famiglie adottive e scuola) FORMAZIONE: dei docenti sulla tematica dell adozione All.3 (scelta dei libri di testo) ALLEGATI: Allegato 1 (scheda raccolta informazioni, integrazione moduli di iscrizione) Allegato 2 (traccia per il primo colloquio insegnanti- famiglia (semplici indicazioni, ad es: pronuncia corretta nome, per l accoglienza del minore) Allegato 3 (suggerimenti per un buon inserimento di un bambino AI)

9 SUGGERIMENTI PER UN BUON INSEGNAMENTO. Cautela e sensibilità nell affrontare alcuni argomenti.. -Le famiglie di oggi -La storia personale (scuola primaria e secondaria) - Passaggio dalla lingua di origine alla lingua adottiva (scuola secondaria) I bambini adottati apprendono velocemente il vocabolario di base e le espressioni quotidiane comuni (le cosiddette basic interpersonal communicative skills ) mentre è più lento l'apprendimento del linguaggio scolastico avanzato - Attenzione all impatto delle due lingue straniere nella secondaria Itatiano L2, Inglese e Francese L3 e L4 -Adolescenza critica (a questa età prevale la consapevolezza dell abbandono sul vissuto adottivo che sfocia in comportamenti devianti) -Scelta dei libri di testo indispensabile per evitare situazioni di sofferenza per il minore adottato e per preparare le classi ad accogliere un compagno speciale

10 LA STORIA PERSONALE.

11 UN MODELLO INCLUSIVO DI ALBERO GENEALOGICO.

12 L abbandono è una ferita che non rimargina mai I bambini adottati devono fare un azione di ricostruzione La sinergia tra il mondo esterno al bambino e la sua famiglia è fondamentale per costruire un immagine positiva di sé e trasformare la sua autopercezione di bambino abbandonato in quella di bambino ben accolto

13 Sitografia a cura della referente per gli alunni adottati prof.ssa Di Maio Francesca

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