Corso di Zoologia CLASSIFICAZIONE

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1 Corso di Zoologia CLASSIFICAZIONE

2 Corso di Zoologia CLASSIFICAZIONE

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4 Gli organismi viventi presentano una considerevole variabilità strutturale!

5 Escherichia coli Vedova nera Ameba

6 DNA Escherichia coli Vedova nera Ameba

7 DNA Il DNA porta le informazioni ereditarie in tutti gli organismi Escherichia coli Ameba Vedova nera

8 DNA Il DNA porta le informazioni ereditarie in tutti gli organismi La variabilità strutturale degli organismi si realizza sull unitarietà di base dei sistemi informativi cellulari. Escherichia coli Ameba Vedova nera

9 Quanti animali differenti riesci ad immaginare?

10 Numero di specie

11 Numero di specie

12 Più di Numero di specie

13 Numero di specie Circa Più di

14 Il numero di specie appartenenti ad uno o all altro gruppo varia a seconda della classificazione considerata Numero di specie Circa Più di

15 Il numero di specie appartenenti ad uno o all altro gruppo varia a seconda della classificazione considerata Numero di specie Circa Più di Gli zoologi sono spesso in disaccordo sulla classificazione

16 Classificazione

17 Classificazione

18 Classificazione Permette lo studio della diversità animale in modo organizzato.

19 Classificazione Permette lo studio della diversità animale in modo organizzato. Sistemazione degli elementi secondo uno schema basato su criteri omogenei.

20 Classificazione Permette lo studio della diversità animale in modo organizzato. Sistemazione degli elementi secondo uno schema basato su criteri omogenei. Sistematica: scienza della classificazione degli organismi (studia le affinità e applica i principi evolutivi per spiegare la filogenesi).

21 Classificazione Permette lo studio della diversità animale in modo organizzato. Sistemazione degli elementi secondo uno schema basato su criteri omogenei. Sistematica: scienza della classificazione degli organismi (studia le affinità e applica i principi evolutivi per spiegare la filogenesi). Tassonomia: parte della sistematica (comprende i principi).

22 Elementi essenziali di una classificazione

23 Elementi essenziali di una classificazione 1. Individuare unità elementari omogenee tra loro.

24 Elementi essenziali di una classificazione 1. Individuare unità elementari omogenee tra loro. 2. Stabilire i criteri in base ai quali operare un confronto tra le unità elementari in modo da poterle sistemare in raggruppamenti progressivamente più estesi.

25 Elementi essenziali di una classificazione 1. Individuare unità elementari omogenee tra loro. 2. Stabilire i criteri in base ai quali operare un confronto tra le unità elementari in modo da poterle sistemare in raggruppamenti progressivamente più estesi. 3. Definire una serie gerarchica di livelli, in cui inserire ogni gruppo di unità elementari.

26 Vantaggi di uno schema classificativo

27 Vantaggi di uno schema classificativo Una volta individuato l elemento e stabiliti i criteri, ottenere una serie completa di informazioni.

28 Vantaggi di uno schema classificativo Una volta individuato l elemento e stabiliti i criteri, ottenere una serie completa di informazioni. Un esempio pratico: ELEMENTO: Esposito Assunta mat. N88/ CRITERIO: appartenenza a categorie superiori a quella di studente

29 Vantaggi di uno schema classificativo Una volta individuato l elemento e stabiliti i criteri, ottenere una serie completa di informazioni. Un esempio pratico: ELEMENTO: Esposito Assunta mat. N88/ CRITERIO: appartenenza a categorie superiori a quella di studente

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31 UNIVERSITA Univ. degli Studi di Napoli Scuola Politecnica e delle Scienze di Base C. DI LAUREA Scienze Biologiche GRUPPO X MATRICOLA Esposito 88/.

32 UNIVERSITA Univ. degli Studi di Napoli Scuola Politecnica e delle Scienze di Base C. DI LAUREA Scienze Biologiche GRUPPO X MATRICOLA Esposito 88/. Che tipo di informazione ci da questo schema?

33 UNIVERSITA Univ. degli Studi di Napoli Scuola Politecnica e delle Scienze di Base C. DI LAUREA Scienze Biologiche GRUPPO X MATRICOLA Esposito 88/. Che tipo di informazione ci da questo schema? Dati nome e matricola, è noto il corso di laurea, la facoltà, etc.

34 UNIVERSITA Univ. degli Studi di Napoli Scuola Politecnica e delle Scienze di Base C. DI LAUREA Scienze Biologiche GRUPPO X MATRICOLA Esposito 88/. Schemi del genere sono applicabili alla classificazione animale???? Che tipo di informazione ci da questo schema? Dati nome e matricola, è noto il corso di laurea, la facoltà, etc.

35 Gli elementi essenziali della classificazione animale

36 Gli elementi essenziali della classificazione animale Le unità elementari omogenee tra loro sono: le specie.

37 Gli elementi essenziali della classificazione animale Le unità elementari omogenee tra loro sono: le specie. Il sistema di nomenclatura in base al quale assegnare ad ogni unità elementare e ad ogni raggruppamento superiore un nome universalmente accettabile.

38 Gli elementi essenziali della classificazione animale Le unità elementari omogenee tra loro sono: le specie. Il sistema di nomenclatura in base al quale assegnare ad ogni unità elementare e ad ogni raggruppamento superiore un nome universalmente accettabile. La serie gerarchica dei livelli, in cui inserire ogni gruppo di unità elementari.

39 Gli elementi essenziali della classificazione animale Le unità elementari omogenee tra loro sono: le specie. Il sistema di nomenclatura in base al quale assegnare ad ogni unità elementare e ad ogni raggruppamento superiore un nome universalmente accettabile. La serie gerarchica dei livelli, in cui inserire ogni gruppo di unità elementari. I criteri in base ai quali operare il confronto tra le specie per costruire una classificazione naturale.

40 Tipologico: Il concetto di specie Biologico:

41 Tipologico: Il concetto di specie Tipologico: individuato un tipo base, tutti gli organismi simili appartengono alla stessa specie. Biologico:

42 Tipologico: Il concetto di specie Tipologico: individuato un tipo base, tutti gli organismi simili appartengono alla stessa specie. Qualche difficoltà applicativa: polimorfismo; un asino e un cavallo (2 specie distinte) si somigliano più del maschio e della femmina di Bonellia viridis (stessa specie). Biologico:

43 Tipologico: Il concetto di specie Tipologico: individuato un tipo base, tutti gli organismi simili appartengono alla stessa specie. Qualche difficoltà applicativa: polimorfismo; un asino e un cavallo (2 specie distinte) si somigliano più del maschio e della femmina di Bonellia viridis (stessa specie). Biologico: Biologico: comunità riproduttiva potenziale, i cui membri possono incrociarsi tra loro e dare prole feconda. Es. di ibridi non fecondi: mulo; incroci tra passeriformi.

44 Tipologico: Il concetto di specie Tipologico: individuato un tipo base, tutti gli organismi simili appartengono alla stessa specie. Qualche difficoltà applicativa: polimorfismo; un asino e un cavallo (2 specie distinte) si somigliano più del maschio e della femmina di Bonellia viridis (stessa specie). Biologico: Biologico: comunità riproduttiva potenziale, i cui membri possono incrociarsi tra loro e dare prole feconda. Es. di ibridi non fecondi: mulo; incroci tra passeriformi. Difficoltà applicative: specie senza riproduzione sessuale (es. molti protozoi); fossili.

45 Il concetto tipologico di specie è comunque utile per identificare una specie nella maggioranza dei casi. Tipologico: Il concetto di specie Tipologico: individuato un tipo base, tutti gli organismi simili appartengono alla stessa specie. Qualche difficoltà applicativa: polimorfismo; un asino e un cavallo (2 specie distinte) si somigliano più del maschio e della femmina di Bonellia viridis (stessa specie). Biologico: Biologico: comunità riproduttiva potenziale, i cui membri possono incrociarsi tra loro e dare prole feconda. Es. di ibridi non fecondi: mulo; incroci tra passeriformi. Difficoltà applicative: specie senza riproduzione sessuale (es. molti protozoi); fossili.

46 Il concetto tipologico di specie è comunque utile per identificare una specie nella maggioranza dei casi. Tipologico: Il concetto di specie Tipologico: individuato un tipo base, tutti gli organismi simili appartengono alla stessa specie. Qualche difficoltà applicativa: polimorfismo; un asino e un cavallo (2 specie distinte) si somigliano più del maschio e Biologico: della femmina di Bonellia viridis (stessa specie). Biologico: comunità riproduttiva potenziale, i cui membri possono incrociarsi tra loro e dare prole feconda. Es. di ibridi non fecondi: mulo; incroci tra passeriformi. Difficoltà applicative: specie senza riproduzione sessuale (es. molti protozoi); fossili. Il concetto biologico è fondamentale per accertare lo status specifico di un gruppo di organismi.

47 Il concetto tipologico di specie è comunque utile per identificare una specie nella maggioranza dei casi. Tipologico: Il concetto di specie Tipologico: individuato un tipo base, tutti gli organismi simili appartengono alla stessa specie. Qualche difficoltà applicativa: polimorfismo; un asino e un cavallo (2 specie distinte) si somigliano più del maschio e Biologico: della femmina di Bonellia viridis (stessa specie). Biologico: comunità riproduttiva potenziale, i cui membri possono incrociarsi tra loro e dare prole feconda. Es. di ibridi non fecondi: mulo; incroci tra passeriformi. Difficoltà applicative: specie senza riproduzione sessuale (es. molti protozoi); fossili. Il concetto biologico è fondamentale per accertare lo status specifico di un gruppo di organismi.

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49 Come indichiamo gli altri raggruppamenti al di sopra della specie?

50 Come indichiamo gli altri raggruppamenti al di sopra della specie? CATEGORIE TASSONOMICHE: Il livello gerarchico di appartenenza. Es: nel caso dei mammiferi diremo che la categoria tassonomica è la classe.

51 Come indichiamo gli altri raggruppamenti al di sopra della specie? CATEGORIE TASSONOMICHE: Il livello gerarchico di appartenenza. Es: nel caso dei mammiferi diremo che la categoria tassonomica è la classe. Come si chiamiano gli organismi raggruppati in una categoria tassonomica?

52 Come indichiamo gli altri raggruppamenti al di sopra della specie? CATEGORIE TASSONOMICHE: Il livello gerarchico di appartenenza. Es: nel caso dei mammiferi diremo che la categoria tassonomica è la classe. Come si chiamiano gli organismi raggruppati in una categoria tassonomica? TAXON (plurale TAXA): un gruppo di organismi che condividono una serie di caratteristiche esclusive. Es. se diciamo primati, mammiferi, rettili, insetti citiamo dei taxa appartenenti a diverse categorie tassonomiche.

53 Come indichiamo gli altri raggruppamenti al di sopra della specie? CATEGORIE TASSONOMICHE: Il livello gerarchico di appartenenza. Es: nel caso dei mammiferi diremo che la categoria tassonomica è la classe. Come si chiamiano gli organismi raggruppati in una categoria tassonomica? TAXON (plurale TAXA): un gruppo di organismi che condividono una serie di caratteristiche esclusive. Es. se diciamo primati, mammiferi, rettili, insetti citiamo dei taxa appartenenti a diverse categorie tassonomiche. Quali sono dunque le categorie introdotte in nomenclatura?

54 Come indichiamo gli altri raggruppamenti al di sopra della specie? CATEGORIE TASSONOMICHE: Il livello gerarchico di appartenenza. Es: nel caso dei mammiferi diremo che la categoria tassonomica è la classe. Come si chiamiano gli organismi raggruppati in una categoria tassonomica? TAXON (plurale TAXA): un gruppo di organismi che condividono una serie di caratteristiche esclusive. Es. se diciamo primati, mammiferi, rettili, insetti citiamo dei taxa appartenenti a diverse categorie tassonomiche. Quali sono dunque le categorie introdotte in nomenclatura? Categorie principali: PHYLUM; CLASSE; ORDINE; FAMIGLIA; GENERE e SPECIE

55 Come indichiamo gli altri raggruppamenti al di sopra della specie? CATEGORIE TASSONOMICHE: Il livello gerarchico di appartenenza. Es: nel caso dei mammiferi diremo che la categoria tassonomica è la classe. Come si chiamiano gli organismi raggruppati in una categoria tassonomica? TAXON (plurale TAXA): un gruppo di organismi che condividono una serie di caratteristiche esclusive. Es. se diciamo primati, mammiferi, rettili, insetti citiamo dei taxa appartenenti a diverse categorie tassonomiche. Quali sono dunque le categorie introdotte in nomenclatura? Categorie principali: PHYLUM; CLASSE; ORDINE; FAMIGLIA; GENERE e SPECIE Esempi reali di schede tassonomiche.

56 Quali criteri?

57 Quali criteri? Lo scopo principale della Sistematica è ricostruire le relazione tra tutte le specie esistenti ed esistite (FILOGENESI).

58 Quali criteri? Lo scopo principale della Sistematica è ricostruire le relazione tra tutte le specie esistenti ed esistite (FILOGENESI). Si potrebbero classificare gli animali sulla base di diversi criteri.

59 Quali criteri? Lo scopo principale della Sistematica è ricostruire le relazione tra tutte le specie esistenti ed esistite (FILOGENESI). Si potrebbero classificare gli animali sulla base di diversi criteri. gli ambienti in cui vivono (acquatici e terrestri)

60 Quali criteri? Lo scopo principale della Sistematica è ricostruire le relazione tra tutte le specie esistenti ed esistite (FILOGENESI). Si potrebbero classificare gli animali sulla base di diversi criteri. gli ambienti in cui vivono (acquatici e terrestri) quello di cui si cibano (alimenti liquidi e solidi) etc.

61 Quali criteri? Lo scopo principale della Sistematica è ricostruire le relazione tra tutte le specie esistenti ed esistite (FILOGENESI). Si potrebbero classificare gli animali sulla base di diversi criteri. gli ambienti in cui vivono (acquatici e terrestri) quello di cui si cibano (alimenti liquidi e solidi) etc. Ma si tratta di criteri scelti dallo studioso e pertanto soggettivi.

62 Quali criteri? Lo scopo principale della Sistematica è ricostruire le relazione tra tutte le specie esistenti ed esistite (FILOGENESI). Si potrebbero classificare gli animali sulla base di diversi criteri. gli ambienti in cui vivono (acquatici e terrestri) quello di cui si cibano (alimenti liquidi e solidi) etc. Ma si tratta di criteri scelti dallo studioso e pertanto soggettivi. Una classificazione naturale implica l individuazione di un principio oggettivo (caratteristiche morfologiche, cromosomiche molecolari), non dipendente dalle scelte dello studioso.

63 Quali criteri? Lo scopo principale della Sistematica è ricostruire le relazione tra tutte le specie esistenti ed esistite (FILOGENESI). Si potrebbero classificare gli animali sulla base di diversi criteri. gli ambienti in cui vivono (acquatici e terrestri) quello di cui si cibano (alimenti liquidi e solidi) etc. Ma si tratta di criteri scelti dallo studioso e pertanto soggettivi. Una classificazione naturale implica l individuazione di un principio oggettivo (caratteristiche morfologiche, cromosomiche molecolari), non dipendente dalle scelte dello studioso. Es. le affinità evolutive degli organismi viventi.

64 Affinità evolutive dei viventi

65 Affinità evolutive dei viventi Ci sono alcune scuole che utilizzano metodi diversi per stabilire le affinità evolutive dei viventi.

66 Affinità evolutive dei viventi Ci sono alcune scuole che utilizzano metodi diversi per stabilire le affinità evolutive dei viventi. Nella tradizione classica confrontando gli organismi tra loro bisogna distinguere le omologie dalle analogie.

67 Affinità evolutive dei viventi Ci sono alcune scuole che utilizzano metodi diversi per stabilire le affinità evolutive dei viventi. Nella tradizione classica confrontando gli organismi tra loro bisogna distinguere le omologie dalle analogie. ANALOGIA: Sono ritenute analoghe due strutture simili per forma e funzione, ma non equivalenti (fonte ancestrale differente): ala d insetto e di uccello. Convergenza evolutiva (es. idrodinamismo).

68 Affinità evolutive dei viventi Ci sono alcune scuole che utilizzano metodi diversi per stabilire le affinità evolutive dei viventi. Nella tradizione classica confrontando gli organismi tra loro bisogna distinguere le omologie dalle analogie. ANALOGIA: Sono ritenute analoghe due strutture simili per forma e funzione, ma non equivalenti (fonte ancestrale differente): ala d insetto e di uccello. Convergenza evolutiva (es. idrodinamismo). OMOLOGIA: Sono ritenute omologhe due strutture equivalenti (fonte ancestrale comune), anche se diverse per forma e talvolta per funzione (es. arto anteriore dei tetrapodi).

69 Nomenclatura binomia Regole di Nomenclatura Zoologica

70 Nomenclatura binomia Regole di Nomenclatura Zoologica Il sistema di nomenclatura fu introdotto standardizzato dal naturalista svedese del XVIII secolo, Carl von Linnè (Carlo Linneo).

71 Una specie è indicata dal genere con l iniziale maiuscola e il nome specifico, seguiti dal nome del descrittore e l anno della descrizione. Es. Canis lupus Linnaeus, 1758; Bufo viridis Laurenti, Nomenclatura binomia Regole di Nomenclatura Zoologica Il sistema di nomenclatura fu introdotto standardizzato dal naturalista svedese del XVIII secolo, Carl von Linnè (Carlo Linneo).

72 Una specie è indicata dal genere con l iniziale maiuscola e il nome specifico, seguiti dal nome del descrittore e l anno della descrizione. Es. Canis lupus Linnaeus, 1758; Bufo viridis Laurenti, Nomenclatura binomia Regole di Nomenclatura Zoologica Un insieme di regole accettate internazionalmente (International Code of Zoological Nomenclature), assicura che ogni specie animale sia descritta e nomenclata secondo gli stessi criteri, eliminando anche casi di omonimia. Il sistema di nomenclatura fu introdotto standardizzato dal naturalista svedese del XVIII secolo, Carl von Linnè (Carlo Linneo).

73 Una specie è indicata dal genere con l iniziale maiuscola e il nome specifico, seguiti dal nome del descrittore e l anno della descrizione. Es. Canis lupus Linnaeus, 1758; Bufo viridis Laurenti, Nomenclatura binomia Regole di Nomenclatura Zoologica Un insieme di regole accettate internazionalmente (International Code of Zoological Nomenclature), assicura che ogni specie animale sia descritta e nomenclata secondo gli stessi criteri, eliminando anche casi di omonimia. Il sistema di nomenclatura fu introdotto standardizzato dal naturalista svedese del XVIII secolo, Carl von Linnè (Carlo Linneo).

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75 Sono due strutture analoghe: hanno la stessa funzione, ma un origine evolutiva diversa.

76 Sono due strutture analoghe: hanno la stessa funzione, ma un origine evolutiva diversa.

77 Convergenza evolutiva

78 Convergenza evolutiva Fenomeno per cui condizioni ambientali simili hanno favorito lo sviluppo di simili forme viventi

79 Convergenza evolutiva Fenomeno per cui condizioni ambientali simili hanno favorito lo sviluppo di simili forme viventi Specie diverse che vivono nello stesso ambiente, o in ambienti simili, possono evolversi sino ad assomigliarsi fortemente, sviluppando determinate strutture o adattamenti in seguito alle stesse pressioni ambientali.

80 Questi animali hanno una nicchia trofica sovrapponibile: le strutture predisposte per la cattura delle prede (formiche) convergono (muso appuntito, lingua sottile, secreto appiccicoso.) Convergenza evolutiva Fenomeno per cui condizioni ambientali simili hanno favorito lo sviluppo di simili forme viventi Specie diverse che vivono nello stesso ambiente, o in ambienti simili, possono evolversi sino ad assomigliarsi fortemente, sviluppando determinate strutture o adattamenti in seguito alle stesse pressioni ambientali.

81 Questi animali hanno una nicchia trofica sovrapponibile: le strutture predisposte per la cattura delle prede (formiche) convergono (muso appuntito, lingua sottile, secreto appiccicoso.) Convergenza evolutiva Fenomeno per cui condizioni ambientali simili hanno favorito lo sviluppo di simili forme viventi Specie diverse che vivono nello stesso ambiente, o in ambienti simili, possono evolversi sino ad assomigliarsi fortemente, sviluppando determinate strutture o adattamenti in seguito alle stesse pressioni ambientali.

82 Questi animali hanno una nicchia trofica sovrapponibile: le strutture predisposte per la cattura delle prede (formiche) convergono (muso appuntito, lingua sottile, secreto appiccicoso.) Convergenza evolutiva Fenomeno per cui condizioni ambientali simili hanno favorito lo sviluppo di simili forme viventi Specie diverse che vivono nello stesso ambiente, o in ambienti simili, possono evolversi sino ad assomigliarsi fortemente, sviluppando determinate strutture o adattamenti in seguito alle stesse pressioni ambientali. Convergenza adattativa

83 Evoluzione convergente

84 Tutti questi animali vivono nello stesso ambiente, sottoposti alle stesse pressioni selettive. Evoluzione convergente

85 Tutti questi animali vivono nello stesso ambiente, sottoposti alle stesse pressioni selettive. Per ridurre l attrito nell acqua assumono una forma idrodinamica. Evoluzione convergente

86 Tutti questi animali vivono nello stesso ambiente, sottoposti alle stesse pressioni selettive. Per ridurre l attrito nell acqua assumono una forma idrodinamica. Evoluzione convergente

87 Tutti questi animali vivono nello stesso ambiente, sottoposti alle stesse pressioni selettive. Per ridurre l attrito nell acqua assumono una forma idrodinamica. Evoluzione convergente I cetacei sono mammiferi, non pesci!

88 Tutti questi animali vivono nello stesso ambiente, sottoposti alle stesse pressioni selettive. Per ridurre l attrito nell acqua assumono una forma idrodinamica. Evoluzione convergente I cetacei sono mammiferi, non pesci!

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90 L arto anteriore dei tetrapodi si è modificato per assolvere a varie funzioni.

91 L arto anteriore dei tetrapodi si è modificato per assolvere a varie funzioni. I cambiamenti adattativi sono avvenuti su di un piano strutturale predefinito: OMOLOGIA.

92 L arto anteriore dei tetrapodi si è modificato per assolvere a varie funzioni. I cambiamenti adattativi sono avvenuti su di un piano strutturale predefinito: OMOLOGIA. ATTENZIONE: ala di pipistrello e di uccello non sono omologhe. Cioè sono omologhe in quanto arto anteriore dei tetrapodi, ma non in quanto ali, per cui come ali non aiutano a determinare le parentele al di sotto del livello dei tetrapodi.

93 L arto anteriore dei tetrapodi si è modificato per assolvere a varie funzioni. I cambiamenti adattativi sono avvenuti su di un piano strutturale predefinito: OMOLOGIA. ATTENZIONE: ala di pipistrello e di uccello non sono omologhe. Cioè sono omologhe in quanto arto anteriore dei tetrapodi, ma non in quanto ali, per cui come ali non aiutano a determinare le parentele al di sotto del livello dei tetrapodi.

94 SISTEMA GERARCHICO

95 SISTEMA GERARCHICO Ordine degli organismi in serie ascendenti di gruppi con grado di inclusione sempre crescente

96 SISTEMA GERARCHICO Ordine degli organismi in serie ascendenti di gruppi con grado di inclusione sempre crescente

97 SISTEMA GERARCHICO Ordine degli organismi in serie ascendenti di gruppi con grado di inclusione sempre crescente

98 HOMO SAPIENS UOMO CATEGORIE TASSONOMICHE TAXA

99 HOMO SAPIENS UOMO CATEGORIE TASSONOMICHE TAXA PHYLUM Chordata (cordati) CLASSE Mammalia (mammiferi) ORDINE Primates (primati) FAMIGLIA GENERE SPECIE Hominidae (ominidi) Homo H. sapiens

100 HOMO SAPIENS UOMO CATEGORIE TASSONOMICHE TAXA PHYLUM Chordata (cordati) SUBPHYLUM Vertebrata (vertebrati) SUPERCLASSE Tetrapoda (tetrapodi) CLASSE Mammalia (mammiferi) INFRACLASSE Eutheria (euteri o placentali) ORDINE Primates (primati) SUPERFAMIGLIA Hominoidea (ominoidei) FAMIGLIA Hominidae (ominidi) GENERE Homo SPECIE H. sapiens

101 L inserimento di categorie tassonomiche aggiuntive deriva dal fatto che alcuni organismi di un taxon hanno in comune qualche caratteristica non condivisa dagli altri appartenenti allo stesso gruppo. Es. ci sono mammiferi non placentali (marsupiali e monotremi). HOMO SAPIENS UOMO CATEGORIE TASSONOMICHE TAXA PHYLUM Chordata (cordati) SUBPHYLUM Vertebrata (vertebrati) SUPERCLASSE Tetrapoda (tetrapodi) CLASSE Mammalia (mammiferi) INFRACLASSE Eutheria (euteri o placentali) ORDINE Primates (primati) SUPERFAMIGLIA Hominoidea (ominoidei) FAMIGLIA Hominidae (ominidi) GENERE Homo SPECIE H. sapiens

102 SEPIA OFFICINALIS SEPPIA CATEGORIE TASSONOMICHE TAXA PHYLUM Mollusca (molluschi)

103 SEPIA OFFICINALIS SEPPIA CATEGORIE TASSONOMICHE TAXA PHYLUM SUBPHYLUM Mollusca (molluschi) Adenopoda (adenopodi)

104 SEPIA OFFICINALIS SEPPIA CATEGORIE TASSONOMICHE TAXA PHYLUM SUBPHYLUM SUPERCLASSE CLASSE Mollusca (molluschi) Adenopoda (adenopodi) Eterotecta (eterotetti) Cephalopoda (cefalopodi)

105 SEPIA OFFICINALIS SEPPIA CATEGORIE TASSONOMICHE TAXA PHYLUM SUBPHYLUM SUPERCLASSE CLASSE SOTTOCLASSE Mollusca (molluschi) Adenopoda (adenopodi) Eterotecta (eterotetti) Cephalopoda (cefalopodi) Coleoida (coleoidei)

106 SEPIA OFFICINALIS SEPPIA CATEGORIE TASSONOMICHE TAXA PHYLUM SUBPHYLUM SUPERCLASSE CLASSE SOTTOCLASSE ORDINE Mollusca (molluschi) Adenopoda (adenopodi) Eterotecta (eterotetti) Cephalopoda (cefalopodi) Coleoida (coleoidei) Sepiida (sepidi)

107 SEPIA OFFICINALIS SEPPIA CATEGORIE TASSONOMICHE TAXA PHYLUM SUBPHYLUM SUPERCLASSE CLASSE SOTTOCLASSE ORDINE FAMIGLIA Mollusca (molluschi) Adenopoda (adenopodi) Eterotecta (eterotetti) Cephalopoda (cefalopodi) Coleoida (coleoidei) Sepiida (sepidi) Sepiidae (sepiidi)

108 SEPIA OFFICINALIS SEPPIA CATEGORIE TASSONOMICHE TAXA PHYLUM SUBPHYLUM SUPERCLASSE CLASSE SOTTOCLASSE ORDINE FAMIGLIA GENERE Mollusca (molluschi) Adenopoda (adenopodi) Eterotecta (eterotetti) Cephalopoda (cefalopodi) Coleoida (coleoidei) Sepiida (sepidi) Sepiidae (sepiidi) Sepia

109 SEPIA OFFICINALIS SEPPIA CATEGORIE TASSONOMICHE TAXA PHYLUM Mollusca (molluschi) SUBPHYLUM Adenopoda (adenopodi) SUPERCLASSE Eterotecta (eterotetti) CLASSE Cephalopoda (cefalopodi) SOTTOCLASSE Coleoida (coleoidei) ORDINE Sepiida (sepidi) FAMIGLIA Sepiidae (sepiidi) GENERE Sepia SPECIE S. officinalis

110 CANIS LUPUS LUPO CATEGORIE TASSONOMICHE TAXA PHYLUM Chordata (cordati)

111 CANIS LUPUS LUPO CATEGORIE TASSONOMICHE TAXA PHYLUM SUBPHYLUM Chordata (cordati) Vertebrata (vertebrati)

112 CANIS LUPUS LUPO CATEGORIE TASSONOMICHE TAXA PHYLUM SUBPHYLUM SUPERCLASSE CLASSE Chordata (cordati) Vertebrata (vertebrati) Tetrapoda (tetrapodi) Mammalia (mammiferi)

113 CANIS LUPUS LUPO CATEGORIE TASSONOMICHE TAXA PHYLUM SUBPHYLUM SUPERCLASSE CLASSE INFRACLASSE ORDINE Chordata (cordati) Vertebrata (vertebrati) Tetrapoda (tetrapodi) Mammalia (mammiferi) Eutheria (euteri o placentali) Carnivora (carnivori)

114 CANIS LUPUS LUPO CATEGORIE TASSONOMICHE TAXA PHYLUM SUBPHYLUM SUPERCLASSE CLASSE INFRACLASSE ORDINE SOTTORDINE Chordata (cordati) Vertebrata (vertebrati) Tetrapoda (tetrapodi) Mammalia (mammiferi) Eutheria (euteri o placentali) Carnivora (carnivori) Fissipedia (fissipedi)

115 CANIS LUPUS LUPO CATEGORIE TASSONOMICHE TAXA PHYLUM SUBPHYLUM SUPERCLASSE CLASSE INFRACLASSE ORDINE SOTTORDINE FAMIGLIA Chordata (cordati) Vertebrata (vertebrati) Tetrapoda (tetrapodi) Mammalia (mammiferi) Eutheria (euteri o placentali) Carnivora (carnivori) Fissipedia (fissipedi) Canidae (canidi)

116 CANIS LUPUS LUPO CATEGORIE TASSONOMICHE TAXA PHYLUM SUBPHYLUM SUPERCLASSE CLASSE INFRACLASSE ORDINE SOTTORDINE FAMIGLIA GENERE Chordata (cordati) Vertebrata (vertebrati) Tetrapoda (tetrapodi) Mammalia (mammiferi) Eutheria (euteri o placentali) Carnivora (carnivori) Fissipedia (fissipedi) Canidae (canidi) Canis

117 CANIS LUPUS LUPO CATEGORIE TASSONOMICHE TAXA PHYLUM Chordata (cordati) SUBPHYLUM Vertebrata (vertebrati) SUPERCLASSE Tetrapoda (tetrapodi) CLASSE Mammalia (mammiferi) INFRACLASSE Eutheria (euteri o placentali) ORDINE Carnivora (carnivori) SOTTORDINE Fissipedia (fissipedi) FAMIGLIA Canidae (canidi) GENERE Canis SPECIE C. lupus

118 Il polimorfismo di casta tra le formiche è talmente accentuato che operaie e soldati sembrano specie distinte.

119 Il polimorfismo di casta tra le formiche è talmente accentuato che operaie e soldati sembrano specie distinte.

120 dell echiuride Bonellia viridis è talmente accentuato che sembrano specie distinte.

121 dell echiuride Bonellia viridis è talmente accentuato che sembrano specie distinte.

122 L ibrido tra l asino e la cavalla è sterile! Specie distinte.

123 L ibrido tra l asino e la cavalla è sterile! Specie distinte. Asino + Cavalla = Mulo (ibrido sterile)

124 L ibrido tra l asino e la cavalla è sterile! Specie distinte. Asino + Cavalla = Mulo (ibrido sterile) Asina + Cavallo = Bardotto (ibrido sterile)

125 Ibrido canarino-cardellino Ibrido canarino-verzellino + + cardellino canarino verzellino

126 Questi ibridi tra passeriformi sono sterili! Il canarino, il cardellino e il verzellino sono specie distinte. Ibrido canarino-cardellino Ibrido canarino-verzellino + + cardellino canarino verzellino

127 Questi ibridi tra passeriformi sono sterili! Il canarino, il cardellino e il verzellino sono specie distinte. Ibrido canarino-cardellino Ibrido canarino-verzellino + + cardellino canarino verzellino

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