Il signore comanda. laboratorio. Come Carlo Magno amministrava le sue terre. Maria Angioni

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1 laboratorio 16 Prerequisiti conoscere la storia del regno dei Franchi e dell impero carolingio conoscere l organizzazione politica e amministrativa del regno franco sapere che cos è la curtis Obiettivi sapere che cos è un capitolare capire quali erano le principali risorse economiche nell Alto Medioevo approfondire la conoscenza della struttura amministrativa dell impero carolingio sapere quali erano gli incarichi dei funzionari di Carlo Magno capire come viveva gran parte della popolazione ai tempi di Carlo Magno Maria Angioni Il signore comanda Come Carlo Magno amministrava le sue terre Il tema: l analisi di un documento per scoprire la vita nella curtis Ogni anno in primavera Carlo Magno riuniva intorno a sé conti, marchesi, vescovi e abati in grandi assemblee chiamate «campi di maggio». Dopo aver discusso sui problemi principali del regno, alla fine l imperatore emanava una o più leggi che potessero regolare il difficile governo di un territorio tanto vasto e con tante differenze culturali, linguistiche e giuridiche. Le leggi dettate dall imperatore erano raccolte nei capitolari (dal latino capitularia, testi divisi in capitula o paragrafi). Attraverso i capitolari Carlo regolò tutti i settori del suo impero o con leggi completamente nuove o con norme che integravano le leggi già in uso presso il popolo franco. Nell 800 Carlo Magno emanò il Capitulare de villis (cioè un capitolare relativo alle villae, le aziende agricole), con cui regolò l amministrazione delle sue proprietà fondiarie e di quelle date in beneficio ai conti e ai vescovi. Il capitolare dà istruzioni sulla disposizione delle diverse colture, i tempi della semina, dell aratura, della mietitura e della vendemmia, la gestione degli animali, il trattamento dei servi e dei coloni, il ruolo dei funzionari. In questo laboratorio la lettura di alcuni articoli del Capitulare de villis ti permetterà di scoprire quante informazioni è possibile ricavare da questo documento. Grazie alla sorprendente accuratezza e precisione con cui Carlo amministrò le sue terre, oggi possiamo avere un quadro completo di come funzionava l economia curtense e conoscere alcuni aspetti della vita quotidiana delle persone che lavoravano nelle curtes. Carlo Magno, con a fianco il figlio Pipino, detta un capitolare a uno scriba. Miniatura del IX secolo (Modena, Biblioteca Estense).

2 2 Studente... Classe... Data... laboratorio 16 1 Per leggere e capire il Capitulare de villis Il territorio descritto nel Capitulare de villis ha al centro il palazzo dell imperatore (il palatium) ed è suddiviso in parti di territorio (ognuna delle quali è chiamata ministerium) amministrate e regolate da funzionari dell imperatore (chiamati iudices), da lui severamente controllati. Ogni ministerium è a sua volta suddiviso in curtes, centri amministrativi più piccoli che ruotano intorno alle villae, le aziende agricole dove risiede la familia (i servi, agricoltori o pastori, dell imperatore). Qui di seguito riportiamo la maggior parte degli articoli del capitolare. Alcuni sono radunati in uno stesso riquadro perché trattano argomenti simili. Il testo è un po lungo, quindi chiediamo a te di migliorarne l esposizione e renderlo più «leggibile» svolgendo le seguenti operazioni: leggi gli articoli presenti in ciascun riquadro e sottolinea le parole secondo te più importanti; in ogni riquadro, a destra, scrivi un possibile titolo per gli articoli in questione e crea un glossario con il significato delle parole secondo te troppo difficili. 1. Vogliamo che le nostre villae, che abbiamo impiantato perché servano ai nostri bisogni, Titolo siano totalmente al nostro servizio e non di altri uomini. 2. Vogliamo che la nostra familia sia ben trattata e non ridotta in miseria da nessuno. 3. Gli iudices non devono porre la nostra familia al proprio servizio, non la devono obbligare a corvées, a tagliare legna per loro o ad altri lavori, né accettino alcun dono da essi, non cavallo, bue, maiale, montone, maialino da latte, anello, né altra cosa, a meno che non si tratti di bottiglie, verdura, frutta, polli, uova. 4. Se nella nostra familia qualcuno si rende colpevole di furto o trascura i suoi doveri, risarcisca il danno personalmente; per altre colpe sia punito con frustate secondo la legge, a meno che non si tratti di omicidio e incendio risarcibili con ammenda. 5. Quando i nostri iudices devono occuparsi di lavori sui nostri campi, come seminare, Titolo arare, raccogliere messi, falciare il fieno o vendemmiare, ciascuno di essi provveda ai singoli settori e faccia eseguire ogni cosa in modo che tutto sia ben fatto. 6. Vogliamo che i nostri iudices versino l intera decima [tassa] di ogni raccolto alle chiese che sorgono sulle nostre terre e che la nostra decima non sia versata alla chiesa di un altro, a meno che non si debba rispettare un antica consuetudine. 8. I nostri iudices si interessino delle nostre vigne che fanno parte del loro ministerium, Titolo le curino bene e il vino lo mettano in buoni recipienti e stiano ben attenti che in nessun modo si guasti, acquistino ulteriore vino procurandoselo con scambi in natura di animali da inviare alle villae del re. [ ] Ricavino dalle nostre vigne ceppi di vite e ce li inviino per impiantare altrove altre coltivazioni a nostro vantaggio. 10. Gli addetti alle foreste, ai puledri, alle cantine e gli altri ministeriales collaborino Titolo ai lavori dei campi, diano in tributo maiali dai loro mansi, provvedano di manodopera i loro ministeria.

3 Studente... Classe... Data... laboratorio Gli iudices custodiscano bene i cavalli da riproduzione [ ] e se qualcuno non è più buono Titolo o è morto, ce lo facciano sapere per tempo, prima che venga il momento di essere inviati tra le giumente. 14. Custodiscano bene le nostre giumente e separino i puledri quando è tempo di farlo; se le puledre si saranno moltiplicate vengano separate e se ne faccia un branco a parte. 16. Vogliamo che tutto ciò che noi o la regina abbiamo ordinato a ciascun iudex o Titolo lo abbiano ordinato a nome nostro i nostri ministeriales lo eseguano esattamente come è stato loro ordinato: chiunque trascuri di farlo per negligenza, si astenga dal bere dal momento in cui gli giunge il richiamo fino a quando non si presenta al cospetto nostro o della regina e chieda perdono. 17. Quante sono le ville presenti nel ministerium, altrettanti siano gli uomini Titolo che si occupino delle api a nostro profitto. 19. Nei nostri granai delle ville più grandi allevino non meno di cento polli e non meno di trenta oche, nelle ville più piccole non meno di cinquanta polli e dodici oche. 20. Ogni iudex faccia pervenire per tutto l anno alla curtis prodotti in abbondanza Titolo e faccia effettuare controlli tre, quattro o più volte. 23. In ogni nostra villa gli iudices abbiano stalle per mucche, porcili, ovili per pecore, capre e montoni nel maggior numero possibile e non devono assolutamente esserne privi. E quando tocca loro il turno della fornitura della carne, forniscano buoi zoppi non malati, vacche e cavalli non rognosi o altri animali non malati. 24. Rientra nei compiti di ciascun iudex quel che va fornito nella nostra mensa e quanto fornirà sia buono e di ottima qualità. 27. Quando messi o ambascerie vanno e vengono dal palatium non alloggino nelle curtes Titolo del re senza uno speciale ordine nostro o della regina. 30. Vogliamo che da tutto quel che è stato prodotto venga accantonata la parte destinata a nostro uso. Ugualmente ciascun iudex accantoni quanto deve essere caricato sui carri per le spedizioni militari, procurandoselo sia nell abitato che presso i pastori. 33. Dopo che si sono fatti gli accantonamenti, si sono effettuate le semine e si è provveduto a tutto, la produzione avanzata sia conservata finché non facciamo conoscere le nostre disposizioni se venderla o tenerla. 34. Occorre dedicare molta attenzione perché i prodotti alimentari lavorati e confezionati Titolo a mano siano tutti fatti o preparati con pulizia somma: il lardo, la carne secca o insaccata o salata, il vino, l aceto, il vino di more, il vin cotto, la salsa di pesce, la senape, il burro, il malto, la birra, l aceto di mele, il miele, la cera, la farina.

4 4 Studente... Classe... Data... laboratorio I boschi e le foreste nostre siano ben custodite; dove è necessario il disboscamento Titolo lo si faccia e non si permetta al bosco di invadere i campi; dove invece devono esserci i boschi se ne impedisca uno sfruttamento che ne comprometta l esistenza; tutelino la selvaggina presente nelle nostre foreste; si occupino anche degli avvoltoi e sparvieri per le nostre cacce; riscuotano con diligenza le tasse sui boschi a noi dovute. 37. I nostri campi e le culture siano ben curati e ci si occupi dei nostri prati quando è il momento. 39. Vogliamo che gli iudices accettino i polli e le uova che i servi e i coloni consegnano Titolo ogni anno. Quando non servono, li facciano vendere. 40. Ogni iudex faccia allevare nelle nostre ville sempre, senza eccezioni, uccelli caratteristici come pavoni, fagiani, anatre, colombe, pernici, tortore a scopo ornamentale. 41. Gli edifici delle nostre curtes e le siepi di recinzione siano ben curati e siano ben tenute Titolo le stalle, le cucine, i forni e i frantoi in modo che i ministeriales possano attendere ai loro lavori con decoro e pulizia. 42. In ciascuna villa negli alloggi ci siano a disposizione letti, materassi, cuscini, lenzuola, tovaglie, tappeti, recipienti di rame [ ] ganci per paioli, scalpelli e ogni tipo di utensile in modo che non sia necessario cercarli altrove. Li arnesi di ferro da impiegare nelle spedizioni militari siano in buono stato e quando si rientra dalla spedizione siano conservati a casa. 43. A tempo opportuno facciano distribuire ai nostri ginecei, come prescritto, il materiale necessario, cioè lino, lana, ingredienti o piante utili per tingere stoffe, pettini da lana [ ] 44. Ogni anno vengano inviati per nostro uso due terzi degli alimenti adatti al digiuno Titolo quaresimale: legumi, pesce, formaggio, burro, miele, senape, aceto, miglio, ortaggi freschi e secchi e inoltre cera e sapone. Di quel che avanza stendano una relazione e per nessuna ragione la tralascino, come hanno fatto finora, perché vogliamo confrontare i due terzi con la terza parte rimasta. 45. Ogni iudex abbia nel suo ministerium buoni artigiani cioè fabbri ferrai, orefici Titolo o argentieri, calzolai o tornitori, carpentieri, fabbricanti di scudi, pescatori, uccellatori, fabbricanti di sapone, di birra, di sidro [ ] fornai che ci forniscano pane di semola, fabbricanti di reti che sappiano fare delle reti buone sia per la caccia che per la pesca che per catturare uccelli. 48. I torchi nelle nostre ville siano efficienti e funzionali. I nostri iudices provvedano che nessuno si permetta di pigiare la nostra uva con i piedi, ma tutto si faccia con decoro e pulizia. 49. I nostri ginecei siano ben strutturati, con alloggi, ambienti riscaldati, locali in cui le donne possano trascorrere le serate invernali; siano circondati da steccati ben saldi e muniti di solide porte, in modo che con tranquillità lavorino per noi.

5 Studente... Classe... Data... laboratorio Ciascun iudex vigili perché nel proprio ministerium non ci siano uomini ladri Titolo o delinquenti. 54. Ciascun iudex badi che i nostri servi si applichino con impegno nel proprio lavoro e non perdano tempo gironzolando per i mercati. 56. Ciascun iudex nel proprio ministerium tenga frequenti udienze, amministri la giustizia e provveda che i nostri servi vivano onestamente. 57. Se qualcuno dei nostri servi volesse dirci qualcosa che ci riguarda a proposito del suo magister [il capo dei servi] non gli si impedisca di venire da noi. E se lo iudex venisse a sapere che i suoi aiutanti vogliono venire a palazzo a lamentarsi di lui, allora lo stesso iudex faccia pervenire a palazzo le lamentele suscitate contro di lui, in modo che i loro reclami non ingenerino fastidio alle nostre orecchie. 62. Ciascun iudex ogni anno per Natale ci sottoponga un elenco particolareggiato, chiaro Titolo e completo, che precisi l ammontare complessivo e particolareggiato di quanto viene prodotto dal lavoro effettuato dai buoi custoditi dai nostri bovari, quanto rendono i mansi che debbono arare, il reddito derivante dai maiali, dalle tasse e dai prestiti effettuati, [ ] dalla selvaggina catturata nei nostri mansi senza il nostro permesso, dai mulini, dalle riserva di caccia, dai campi, [ ] dai mercati, dalle vigne, da chi vende vino, dal fieno, dalla legna da ardere e da illuminazione, dalle tavole o altro legname da lavorare, dai legumi, dal miglio, dalla lana, dal lino, dalla canapa, dai frutti degli alberi, dalle noci e dalle nocciole, dagli alberi innestati, dagli orti, dai vivai, dal cuoio, dalle pelli, dalle corna, dal miele e dalla cera, dal grasso, dal sapone, dal vino di more, dal vin cotto, dall aceto di mele e di vino, dalla birra, dal vino nuovo e da quello stagionato, dall ultimo raccolto di grano e da quello vecchio, dai polli, dalle uova, dalle oche, dai pescatori, dai fabbri, dai fabbricanti di scudi e dai calzolai, dai tornitori, dai sellai, [ ] dai fonditori di ferro e piombo, dai puledri e dalle puledre. 64. I nostri carri che noi utilizziamo in guerra siano ben fatti e le loro aperture siano ben Titolo chiuse col cuoio, così ben cuciti che se si presentasse la necessità di dover attraversare l acqua a nuoto, possano valicare i fiumi con le derrate in essi contenute. [ ] E vogliamo che ogni carro sia carico della farina occorrente al nostro sostentamento, cioè dodici moggi di farina; su quelli che trasportano vino carichino dodici moggi [ ]; ogni carro sia provvisto di scudo e lancia, faretra e arco. 65. Gli iudices ci tengano informati sui mansi incolti e sui servi da poco acquisiti di cui dispongano, che non si sappia dove collocare. 68. Vogliamo che ogni singolo iudex abbia sempre pronti dei buoni barili cerchiati di ferro, che possano essere utilizzati nelle spedizioni militari o inviati a palazzo, e non faccia mai otri di cuoio. 69. Ci tengano sempre informati sulla presenza dei lupi, su quanti ciascuno ne ha catturati e ci facciano presentare le loro pelli.

6 6 Studente... Classe... Data... laboratorio Vogliamo che nell orto sia coltivata ogni possibile pianta: il giglio, le rose, la trigonella, Titolo la balsarnita, la salvia, la ruta, [ ] i cetrioli, i meloni, le zucche, il fagiolo, [ ] il rosmarino, il cumino, il cece, il gladiolo, l artemisia, l anice, l indivia, [ ] la lattuga, [ ] il ginepro, l aneto, il finocchio, la senape, [ ] la menta, il cavolo-rapa, i cavoli, le cipolle, i porri, il rafano, lo scalogno, l aglio, i cardi, le fave, i piselli, il coriandolo, il cerfoglio [ ]. Quanto agli alberi vogliamo che ci siano frutteti di vario genere: meli cotogni, noccioli, mandorli, gelsi, lauri, pini, fichi, noci, ciliegi di vari tipi. Nomi di mela: gozmaringa, geroldinga, crevedella, spiranca, dolci, acri, tutte quelle di lunga durata e quelle da consumare subito e le primaticce. Tre o quattro tipi di pere a lunga durata, quelle dolci, quelle da cuocere e quelle tardive. 2 Per capire chi lavorava nelle terre di Carlo Magno Individua negli articoli le persone che lavoravano all interno dei ministeria ed elencale in ordine di importanza Completa le frasi seguenti con l aiuto delle informazioni fornite dagli articoli del capitolare. 1. Gli iudices erano... avevano il compito di... non dovevano assolutamente Le donne vivevano in... avevano il compito di La familia era formata da... lavorava alle dipendenze di... doveva... poteva I ministeriales erano... avevano il compito di... Tra i ministeriales vi erano molti artigiani come... Osserva queste immagini tratte da miniature medievali: riconosci alcune categorie di lavoratori descritte nel capitolare? Scrivi per ciascuna illustrazione l attività svolta dai personaggi che vi sono raffigurati. a b c a b c

7 Studente... Classe... Data... laboratorio Per capire come era suddiviso il territorio descritto nel Capitulare de villis In alcuni articoli del Capitulare de villis si fa riferimento alle diverse parti in cui era divisa la proprietà fondiaria, alla presenza di terreno coltivato e terreno non coltivato, agli edifici presenti sul territorio. Ritrova nel capitolare gli articoli da cui puoi ricavare queste informazioni, poi riporta in una tabella il numero dell articolo e il tipo di informazione che fornisce, come indicato nell esempio. Articolo Tipo di informazione n. 5 Presenza di campi coltivati Ritrova nel capitolare gli articoli in cui si parla di villa, di curtis e di ministerium e scrivi la definizione dei tre termini, aiutandoti con quanto hai letto nella breve introduzione alla prima attività (p. 2) e nel libro di testo (vol. 2, pp ). La villa è... La curtis è... Il ministerium è. 4 Per capire che cosa arrivava in tavola nel Medioevo Molti articoli del capitolare ci forniscono importanti informazioni sugli alimenti più comuni prodotti e lavorati all interno della curtis. Ritrova gli articoli secondo te più significativi e completa l elenco indicando i diversi tipi di cibi divisi per categorie alimentari. Ortaggi.. Frutta... Carne o altre proteine... Bevande Condimenti... Osserva ora questa immagine e rispondi alle domande. Quali prodotti da te elencati sono raffigurati? Quali invece non sono presenti? Sapresti dire perché? Anonimo, Ultima cena, 1466.

8 8 Studente... Classe... Data... laboratorio 16 5 Per concludere Come conclusione del tuo lavoro completa la tabella seguente. Nella prima colonna abbiamo riportato le informazioni più importanti che possono essere ricavate dal Capitulare de villis; segna a fianco di ciascuna di esse il numero dell articolo o degli articoli da cui l abbiamo tratta (ricorda che un informazione può essere presente in più articoli e che uno stesso articolo può fornire diverse informazioni). Infine prova a completare la tabella aggiungendo altre informazioni, secondo te importanti e da noi tralasciate, e indicando gli articoli da cui le hai ricavate. Informazione Articoli 1. Carlo Magno controllava personalmente e costantemente il lavoro degli iudices 2. Gli iudices esercitavano tanto il potere amministrativo quanto quello giudiziario e ne rispondevano direttamente a Carlo 3. Gli iudices controllavano di persona il lavoro dei ministeriales 4. Gli iudices dovevano preoccuparsi di riscuotere le tasse in natura e di farle pervenire a chi di dovere 5. Il territorio era diviso in tre parti: una destinata al pascolo, una ai campi coltivati e una al bosco, che forniva legname e selvaggina 6. In ogni curtis dovevano esserci animali utili e animali ornamentali; particolare importanza avevano i cavalli 7. La curtis produceva anche tutto ciò che era necessario per le spedizioni militari 8. Ogni curtis era munita di mulini, frantoi, stalle, cucine e forni e gli spazi erano divisi da siepi di recinzione 9. Nella curtis lavoravano diversi tipi di artigiani 10. La curtis non produceva solo per la propria sussistenza: i prodotti in eccedenza venivano venduti al mercato

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