CORSO VALUTAZIONE DEL RISCHIO DA AGENTI CANCEROGENI E MUTAGENI: PRINCIPI E STRUMENTI BOLOGNA 12 Novembre e 3 Dicembre 2013

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1 CORSO VALUTAZIONE DEL RISCHIO DA AGENTI CANCEROGENI E MUTAGENI: PRINCIPI E STRUMENTI BOLOGNA 12 Novembre e 3 Dicembre 2013 COSTRUZIONE, SIGNIFICATO ED USO DEI VALORI DI RIFERIMENTO E DEI VALORI GUIDA UTILI ALLA INDIVIDUAZIONE DEI SOGGETTI ESPOSTI A CANCEROGENI PROFESSIONALI Maria Cristina Aprea Laboratorio di Sanità Pubblica, Area Vasta Toscana Sud Est Azienda USL 7, Siena

2 I VALORI DI RIFERIMENTO Concentrazione (stimata) di una sostanza chimica o di un suo prodotto di trasformazione nei materiali biologici della popolazione generale, non professionalmente esposta, possibilmente in relazione con le fonti di esposizione ambientali (indoor, outdoor, alimentari, voluttuarie) I livelli misurati non sono associabili ad effetti avversi sulla salute a meno di studi specifici sulle relazioni dose-effetto alle concentrazioni riscontrate. Finding a measurable amount of... in blood or urine does not imply that the levels of cause an adverse health effect. Biomonitoring studies on levels of provide physicians and public health officials with reference values so that they can determine whether people have been exposed to higher levels of than are found in the general population. Biomonitoring data can also help scientists plan and conduct research on exposure and health effects (CDC, 2012).

3 LA TIPOLOGIA DI SOSTANZE O COMPOSTI DI INTERESSE Fisiologicamente presenti nell organismo i livelli sono la risultante o della sola "base-line concentration" derivante da processi fisiologici-omeostatici, o della somma di questa con la "quota" ascrivibile all'esposizione ambientale Estranei all organismo (xenobiotici) non dovrebbero essere presenti e quindi misurabili nelle matrici biologiche. I livelli che riscontriamo derivano dall ampia ecodispersione, dalla persistenza e dalla capacità di misurare fortemente incrementata (fg/l o g/l) prevalentemente

4 UTILITA IN CAMPO AMBIENTALE Esplorare le relazioni tra uomo, ambiente ed abitudini di vita: valori di riferimento ambientali a alimentari (dosimetria individuale) Base di studi longitudinali tesi ad evidenziare cambiamenti nell'ambiente. Stabilire sottogruppi della popolazione generale, in base a luogo di residenza, dieta, abitudini voluttuarie, ecc.

5 N = 89 N = 100 Hg (microgrammi/g creat) Media geometrica N = 98 N = 96

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7 Media geometrica microgrammi/g creat Influenza di: genere, residenza, dieta, bevande

8 BENZENE URINARIO MG, toscana meridionale (ng/l) Intensità radiazione solare sembra Incrementare i livelli di benzene aerodisperso

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10 PRODOTTI DI PARTENZA E FORMAZIONE DI ETU

11 STUDIO 1 - CASISTICA E RISULTATI N. Campioni Età Provenienza Casistica urbana Pavia, Torino, Trento, Verona Casistica rurale Rovescala (trattamenti aerei) ETU (µg/l) Popolazione %Pos MG Max Urbana Rurale Variabili a significativa influenza sui livelli di ETU in urina: Consumo di vino (ETU 5-10 µg/l) Abitudine al fumo di tabacco (ETU 8-27 ng/sigaretta)

12 STUDIO 2 - CASISTICA E RISULTATI N. Campioni Età Provenienza campione volontari NF stessa dieta per 8 giorni: giorni 1, 2, 6, 7 no vino, vegetali, frutta giorni 3, 4, 5, 8 si vino, vegetali, frutta

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14 ALCHILFOSFATI, METABOLITI DEGLI INSETTICIDI ORGANOFOSFORICI

15 UTILITA IN CAMPO OCCUPAZIONALE I VR rappresentano i livelli inferiori a cui tendere in ambito professionale: fondamentali per sostanze per le quali non è definito: un valore soglia di tossicità (teratogene, mutagene, cancerogene) un valore limite (VL) occupazionale. Insieme ai VL (ambientali e biologici) per gli ambienti di lavoro rappresentano un sistema integrato di valori guida per orientare l'attività di prevenzione.

16 ESPOSIZIONE/ASSORBIMENTO DI ENTITA DIVERSA IN BASE ALL AMBIENTE DI RIFERIMENTO Campo specifico di pertinenza del VR Contributo interpretativo Ambiente di vita (outdoor, abitazioni, uffici, scuole, asili, edifici pubblici, strutture sanitarie, dieta) Ambiente di lavoro ORE 6-8 ORE 24 ORE

17 SISTEMA INTEGRATO DI VALORI GUIDA Linee guida della qualità dell aria Linee guida della qualità dell aria negli ambienti di vita indoor Valori limite in aria e negli ambienti di lavoro Valori limite biologici (VLB) VALORI DI RIFERIMENTO BIOLOGICI

18 APPLICAZIONI Il confronto dei risultati sui lavoratori con i VR indica l'esposizione lavorativa ma non se l'ambiente di lavoro è accettabile Il giudizio è complesso (confronto con VL, introduzione di modifiche impiantistiche o DPI) Devono essere tenuti in considerazione i fattori di confondimento noti (questionario). Confronto tra popolazioni omogenee di solito distribuite in maniera log-normale (in igiene industriale si usa spesso la trasformazione logaritmica per normalizzare i dati). Confronto con un valore individuale basale raccolto prima dell inizio del monitoraggio.

19 CANCEROGENI - BENZENE ACIDO t,t-muconico URINARIO Media geometrica nei non fumatori VALORE LIMITE BIOLOGICO ACGIH 500 microgrammi/g creat BENZENE NEI CAMPIONAMENTI PERSONALI DI ARIA

20 CANCEROGENI - BENZENE BENZENE URINARIO non fumatori inverno BENZENE CAMPIONAMENTI PERSONALI DI ARIA

21 ASSENZA DI VALORE LIMITE BIOLOGICO Escrezione urinaria di etilentiourea (microgrammi/l) in addetti al trattamento della vite con mancozeb (MEDIA GEOMETRICA) Casco o maschera + tuta di Tyvek o cotone Valore di riferimento 0.8 microgrammi/l (MG)

22 LA POPOLAZIONE DI RIFERIMENTO E stabilita di solito a priori: fattori di inclusione/esclusione per ridurre la variabilità Le variabili che possono influenzare i dati devono essere investigate attraverso questionari specifici Deve essere standardizzato il momento di raccolta del campione (seconda urina del mattino per evitare l urina concentrata della notte influenzata dalla introduzione di xenobiotici con gli alimenti)

23 esempi Fattori di esclusione Abitudine al fumo di tabacco Attività lavorativa Età (periodo lavorativo a meno di valutazioni specifiche) Variabili questionario (ad hoc per ogni xenobiotico oltre a quelle generiche) Attività fisica (inquinanti aerodispersi indoor e outdoor) Esposizione paraoccupazionale Traffico nei pressi dei luoghi di vita (abitazione e lavoro) Fiori recisi, piante ornamentali, animali domestici Medicine alternative, protesi, bruxismo, liquidi per lenti a contatto (fonti di alcuni metalli) Cibo e bevande

24 STANDARDIZZAZIONE Prerequisiti per attribuire significato ai dati Esistenza di metodi di analisi sensibili Conoscenza della tossicocinetica dei composti studiati Fattori metodologici Preanalitici (campionamento, trasporto, conservazione) Contenitore (cessione o assorbimento), conservativi e anticoagulanti (contaminazione), schermatura dalla luce Analitici (strumenti, metodi, controllo qualità) Analisi statistica (distribuzione log-normale) OBIETTIVO Controllare e ridurre al minimo i fattori di variabilità tecnica (rumore di fondo) e mantenere la variabilità biologica per esprimere i dati in funzione della popolazione studiata

25 METODI DI ANALISI Dosaggio di basse concentrazioni (LOQ parametro fondamentale) metodiche complesse (idrolisi acida/enzimatica, estrazione, purificazione, concentrazione, derivatizzazione, prima dell analisi con strumenti ad elevata specificità e sensibilità) Mancanza di metodi ufficiali (uso di metodi interni) (circuiti interlaboratorio per assicurare la comparabilità dei dati prodotti da più laboratori) L incertezza estesa è il parametro caratterizzante

26 Metodiche complesse.. COSTI MOLTO ELEVATI Circa 100 euro a campione per un metabolita organico o per analisi multielemento in matrici biologiche Circa 1000 euro a campione per miscele complesse (diossine o PCB) SCARSO NUMERO DI LABORATORI CHE EFFETTUA TALI TIPI DI ANALISI Riduzione al minimo del numero di campioni

27 ANALISI STATISTICA DATI QUANTITATIVI Suddivisione in sub-campioni (se applicabile) sulla base dell esposizione per ridurre la variabilità dei dati (residenza urbana/rurale, fumatori/non fumatori, alimentazione biologica/convenzionale). Descrizione della distribuzione dei dati omogenei (test di normalità K-S sui dati tal quali e trasformati). Identificazione di outliers e approfondimento Definizione del numero di dati <LOQ e loro trattamento nel calcolo (Rapporti ISTISAN 04/15, Suppl. n.3, 2004). Descrizione sintetica dei dati (min-max, percentili, indice di tendenza centrale e variabilità dei dati). ANOVA e regressione multipla per definire le variabili a significativa influenza sui dati (modello).

28 LA NUMEROSITA DEL CAMPIONE Tutte le valutazioni statistiche dipendono dalla numerosità del campione almeno 40 campioni per ogni variabile per stabilire gli estremi di riferimento (almeno 10 campioni per ogni covariata che entri nel modello di regressione) Comparazione dei valori con l intero intervallo ridotto in maniera arbitraria al 5 th -95 th percentile. Definiti raramente gli intervalli di confidenza dei parametri descrittivi (NHANES Sample Design 2007/ CDC - Vital and Health Statistics, series 2, number 160, August 2013)

29 LA SOCIETA ITALIANA VALORI DI RIFERIMENTO S.I.V.R. Fondata nel 1993 attività culturali e scientifiche finalizzate all'acquisizione, all'apprendimento e alla diffusione delle conoscenze sui valori di riferimento degli inquinanti ambientali e occupazionali (VR)

30 CON INTEGRAZIONI SUL SITO WEB I valori di riferimento SIVR rappresentano un riferimento utilizzabile in maniera analoga ai valori pubblicati da altre Società o Associazioni Scientifiche

31 Tre categorie di VR VR: valore di riferimento SIVR prodotto in ambito SIVR con la metodologia SIVR TVR: tentativo di valore di riferimento prodotto da uno o più laboratori anche al di fuori dell ambito SIVR e proposto a SIVR LVR: valore di riferimento basato su dati pubblicati letteratura degli ultimi 5 anni dati preferibilmente riferiti alla popolazione italiana o europea non applicato fino a questo momento il concetto di trasferibilità

32 LA METODOLOGIA SIVR Fase 1 - identificazione degli analiti Fase 2 - esame critico dei dati di letteratura Fase 3 - valutazione delle tecniche analitiche disponibili (riferimento a LOD e LOQ) Fase 4 - studio e controllo fattori preanalitici Fase 5 - identificazione del metodo di analisi, attivazione di circuiti interlaboratoriali tesi ad identificare i laboratori che possono partecipare alla definizione dei VR Fase 6 - identificazione delle variabili significative, dei fattori di esclusione e del questionario Fase 7 - identificazione della popolazione e campionamento Fase 8 - analisi statistica dei dati

33 PRESENTAZIONE DI PROPOSTE DI VR Parametri statistici descrittivi (mediana, media geometrica, minimo-massimo, percentili) Laboratori partecipanti alla sperimentazione Pubblicazioni prodotte o esaminate Parametri importanti per l identificazione dei dati (zona, metodo di campionamento, tecnica di analisi) Fattori di variabilità Dettagli tecnici e scientifici a supporto dei dati Una commissione SIVR esamina la documentazione sulla base di check lists definite a priori La decisione finale spetta al consiglio direttivo

34 LA LISTA SIVR ATTUALE disponibile sul sito web per i soci SIVR Quadri sinottici per elementi o composti organici e loro metaboliti in urina, sangue, siero 5 th -95 th percentile e indici di tendenza centrale disponibili (mediana, MG) con eventuali sub-campioni individuati sulla base di fattori significativi Fattori di variabilità che influenzano i dati Dal 2011 scheda riassuntiva sull origine dei dati, anch essa disponibile sul sito web per i soci In totale circa 120 VR

35 LA LISTA SIVR estratto ELEMENTI IN URINA Dati totali (sub campione) Fattori di variabilità UM 5 th - 95 th percentile Tipo VR 5 th - 95 th percentile MG Cd (*) R, F, G, E, ANT µg/l 0,1-1,5 TVR 0,1-1,5 NF F ,25 NF 0,25 F 0,35 Hg tot D, M, E, G, R, PRD, ANT µg/l 0,1-4,5 SIVR 0,1-5,0 1,5 media Pb R, Al, E, G, M µg/l <0,5-3,5 LVR 0,01-2,0 0,55 mediana (*) valore fortemente influenzato dal fumo di tabacco

36 E IN ASSENZA DI VR Può essere utile confrontare le concentrazioni di un indicatore biologico ottenute su un lavoratore dopo l esposizione con lo stesso parametro misurato sullo stesso soggetto in condizioni di non esposizione (basale): riduzione della variabilità biologica. Utilizzo di gruppi di controllo appaiati per alcune caratteristiche scelte ad hoc e selezionati di volta in volta nella progettazione dello studio. Tali approcci hanno una valenza limitata al tipo di studio condotto

37 I VALORI LIMITE PER LE SOSTANZE CHIMICHE NEGLI AMBIENTI DI LAVORO (VL) Decreto Legislativo 81/2008 e s.m.i.: valore limite di esposizione professionale : il limite della concentrazione media ponderata nel tempo di un agente chimico nell aria all interno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento (8h, come media ponderata, 15 minuti). Per molte sostanze notazione pelle. L elenco comprende circa 100 composti divisi negli allegati XXXVIII e XLIII riferiti rispettivamente alle sostanze chimiche e agli agenti cancerogeni o mutageni. Norma UNI EN 689/97 per le modalità di confronto con il valore limite

38 I VALORI LIMITE PER LE SOSTANZE CHIMICHE NEGLI AMBIENTI DI LAVORO (VL) ACGIH (American Conference of Governmental Industrial Hygienists) TLVs (Threshold Limit Values) - TWA, STEL, Ceiling OSHA (Occupational Safety and Health Administration) PELs (Permissible Exposure Limits) - TWA, STEL, Ceiling NIOSH (The National Institute for Occupational Safety and Health) RELs (Recommended Exposure Limits) - TWA, STEL, Ceiling DFG (Deutsche Forschungsgemeinschaft) MAKs (Maximum Workplace Concentrations) - TWA, Peack, Ceiling AIHA (American Industrial Hygiene Association) WEELs (Workplace Environmental Exposure Limits) - TWA, STEL, Ceiling JSOH (Japan Society for Occupational Health) OELs (Occupational Exposure Limits) - Mean, Ceiling

39 IL VALORE LIMITE DEFINISCE LE MODALITA DI CAMPIONAMENTO E ANALISI Tempo di campionamento otto ore, 15 minuti Tipologia di inquinante (ACGIH) Cromo metallo e composti del cromo trivalente composti del cromo esavalente solubili in acqua composti del cromo esavalente insolubili in acqua Forma granulometrica da campionare (ACGIH) cadmio frazione respirabile cadmio polvere totale Forma fisica da campionare (ACGIH) Carbaryl: il valore limite è riferito alla frazione inalabile e al vapore

40 I VALORI LIMITE PER LE SOSTANZE CHIMICHE NEGLI AMBIENTI DI LAVORO (VL) Casi in cui non è consigliato l utilizzo Antiparassitari i VL non possono essere impiegati in ambito agricolo perché non esistono i presupposti di un lavoro continuativo che corrisponde alla definizione del TLV ACGIH (esposizione intermittente). L impiego dei valori limite è adeguato per situazioni industriali di formulazione e sintesi oppure in alcuni casi di agricoltura industrializzata (serre e tunnel). Microinquinanti in attività commerciali e di ufficio Le esposizioni devono essere confrontate con le linee guida di qualità dell aria in ambiente indoor.

41 I VALORI LIMITE BIOLOGICI (VLB) come paragone per i dati di monitoraggio biologico dovrebbero dare indicazioni circa la probabilità di comparsa di effetti sulla salute e quindi sulla necessità di interventi di riduzione dell esposizione Decreto Legislativo 81/2008 e s.m.i.: valore limite biologico : il limite della concentrazione del relativo agente, di un suo metabolita, o di un indicatore di effetto, nell appropriato mezzo biologico. L elenco dei valori limite riportati comprende solo il piombo e i suoi composti ionici ACGIH BEIs (Biological Exposure Indices) DFG BAT (Biological Tolerance Values) JSOH OEL-B (Occupational Exposure Limits based on biological monitoring)

42 ACGIH BEIs Valori del livello dell indicatore che, con elevata probabilità, è possibile riscontrare in campioni prelevati su lavoratori sani, esposti a livelli di concentrazione nell aria dell ordine del TLV-TWA. Fanno eccezione i BEIs per le sostanze per le quali i TLV sono basati sulla protezione dagli effetti non sistemici. Non rappresentano una linea di demarcazione netta fra esposizione pericolosa o non pericolosa. A causa della variabilità biologica, i risultati delle misure individuali possono superare i BEI senza che vi sia un aumentato rischio per la salute. I BEI sono indici di gruppo: quando la media delle concentrazioni riscontrate in più addetti che effettuano la stessa mansione, supera il BEI si può parlare di superamento dei livelli espositivi.

43 Regressione lineare tra toluene aerodisperso e urinario Y=0.376 x R=0.756 Significativa (p<0.001)

44 DFG Le definizioni dei MAK e quella dei BAT esprimono rispettivamente le concentrazioni ambientali e le corrispondenti concentrazioni biologiche che generalmente non si associano ad effetti negativi sulla salute degli operatori. La maggior parte dei BAT deriva dalla relazione tra le concentrazioni ambientali di una sostanza e quelle rilevate in materiali biologici della sostanza stessa o di un suo metabolita. In pochi casi la relazione è riferita al rapporto tra concentrazioni biologiche di una sostanza ed i suoi effetti sulle persone esposte. In base al principio che nessuna esposizione ad un cancerogeno può essere accettabile o tollerata, non definisce per i cancerogeni un MAK, e quindi un BAT, ma stabilisce solo dei valori EKA (exposure equivalents for carcinogenic substances) corrispondenti a diversi livelli ambientali di cancerogeno

45 Determinante/ matrice S-PMA/ urina t,t-ma/ urina Benzene/ sangue Benzene/ urina Valori limite biologici Valori di riferimento ACGIH 2013 DFG SIVR 2011 BEI (TLV-TWA 0,5 ppm) 25!g/g creat 500!g/g creat - Conc. (ppm) 0,3 0,6 0,9 1,0 2,0 4,0 6,0 0,6 1,0 2,0 4,0 6,0 0,3 0,6 0,9 1,0 2,0 4,0 EKA 10!g/g creat 25!g/g creat 40!g/g creat 45!g/g creat 90!g/g creat 180!g/g creat 270!g/g creat 1,6 mg/l 2 mg/l 3 mg/l 5 mg/l 7 mg/l 0,9!g/l 2,4!g/l 4,4!g/l 5,0!g/l 14!g/l 38!g/l th -95 th P (MG)!g/g creat Non fumatori 0,05-14 Fumatori 0,1-35 Non fumatori (MG 40) Fumatori (MG 70) Fattori di Variabilità F, R S, R, D, F, B ng/l F, R Non fumatori < ng/l Fumatori ng/l F, R,St

46 I VALORI LIMITE BIOLOGICI (VLB) La strategia di raccolta dei campioni è dipendente dalle caratteristiche dell indicatore scelto e dalla finalità dello studio ACGIH Tempo di campionamento della matrice biologica in dipendenza della cinetica del metabolismo. Raccolta di campioni spot di urina. BEI dei determinanti la cui concentrazione è dipendente dal volume di urina espressione su grammo di creatinina se i dati sul campo sono disponibili solo in tale forma. In altri casi si preferisce l espressione su litro eventualmente corretta per il peso specifico. Per i determinanti escreti per diffusione il risultato è espresso in mg/l (acetone, toluene, ecc.). Parametri per l accettabilità della diluizione sulla base della creatininuria e/o del peso specifico (criteri WHO).

47 BEIs ACGIH Nota B (background) è stata verificata la presenza dell indicatore in campioni di soggetti non professionalmente esposti a concentrazioni che possono influenzare l interpretazione dei risultati As, acidi S-fenilmercapturico, p-nitrofenolo, o-cresolo e t,t-muconico in urina, Cd e Hg in sangue e urina Nota Ns (non specifico) il determinate non è specifico dell indicatore in quanto deriva anche da altre sostanze acidi mandelico, fenilgliossilico, tricloroacetico in urina Nota Nq (non quantitativo) per sostanze per le quali un BEI specifico non è stato determinato a causa di dati insufficienti, anche se il monitoraggio biologico dovrebbe essere considerato idrocarburi policiclici aromatici Nota Sq (semi quantitativo) per indicatori biologici usati in test di screening e per i quali l interpretazione quantitativa della misura è ambigua attività colinesterasica eritrocitaria, stirene ematico

48 Se si vuole utilizzare un VLB a livello analitico ci si deve attenere alle indicazioni dell Ente che pubblica il valore idrolisi del campione di urina ACGIH 2,5-esandione (libero), o-cresolo, 1-idrossi pirene e p-nitrofenolo (totali) DFG 2,5-esandione (totale) JSOH due OEL-B per 2,5-esandione libero e totale. speciazione degli elementi come determinanti e come indicatori biologici ACGIH As: L esposizione riguarda le forme inorganiche e solubili BEI riferito ad As inorganico e metaboliti metilati (ftfs): il metodo deve separare tali forme da quelle organiche (arsenocolina e arsenobetaina)

49 LE DOSI ACCETTABILI definite a partire dai NOAELs DNELs (derived-no-effect levels) devono coprire combinazioni derivanti da tipo di popolazione (lavoratori, consumatori), via di esposizione (dermica, inalatoria e orale), durata dell esposizione (lungo termine e breve termine) e tipo di effetto (sistemico o locale) AOEL (Acceptable Operator Exposure Level) livello di esposizione giornaliera che non causa effetti avversi in operatori che lavorano regolarmente con pesticidi per periodi di giorni settimane o mesi. Rappresenta la dose assorbita attraverso ogni via di esposizione, disponibile per la distribuzione sistemica Sono valori health based e il confronto con le dosi stimate in ambito lavorativo può essere eseguito a livello individuale

50 AMBIENTI CONFINATI O INDOOR luoghi di vita e di lavoro di carattere non industriale Nei paesi industrializzati la popolazione trascorre fino al 90% del proprio tempo in ambienti indoor spesso avvertiti come esenti da rischi, espongono la popolazione ad un prolungato contatto con agenti fisici, chimici e biologici fonti di inquinamento presenza di persone tipologia dei materiali da costruzione e dei rivestimenti arredi sistemi di trattamento dell aria operazioni di pulizia dei locali interazione indoor/outdoor (traffico urbano, industrie) per molti inquinanti concentrazioni superiori negli ambienti confinati rispetto all'esterno.

51 LE LINEE GUIDA DI QUALITA DELL ARIA WHO - Air Quality Guidelines for Europe WHO - Air Quality Guidelines for particulate matter, ozone, nitrogen dioxide and sulfur dioxide. 2006

52 LE LINEE GUIDA DI QUALITA DELL ARIA INDOOR WHO - Guidelines for indoor air quality: selected pollutants Benzene non può essere definita una soglia al di sotto della quale il rischio non è valutabile i livelli indoor devono essere ridotti ai livelli più bassi possibile tramite la riduzione o l'eliminazione delle attività che lo rilasciano (fumo di tabacco, solventi per hobby e pulizia, materiali da costruzione che possono liberare benzene, ecc.)

53 WHO - Guidelines for indoor air quality: selected pollutants Monossido di carbonio 15 minuti (100 μg/m 3 ), 1 ora (35 μg/m 3 ), 8 ore (10 μg/m 3 ), 24 ore (7 μg/m 3 ) aggiunto in base a nuove evidenze su esposizioni croniche Formaldeide 100 μg/m 3 su 30 minuti è anche sufficiente per prevenire effetti a lungo termine l'uso di materiali a bassa emissione, e la prevenzione dall'esposizione a fumo di tabacco e ad altre emissioni dovrebbe ridurre il rischio Tricloroetilene Le concentrazioni lifetime che producono un eccesso di rischio di cancro di 1/10000, 1/ and 1/ sono μg/m 3. Tetracloroetilene Effetti acuti (250 μg/m 3 )

54 WHO - Guidelines for indoor air quality: selected pollutants Naftalene valore guida su base annuale di 10 μg/m 3 IPA adesi al particolato come miscele complesse di composizione variabile da sito a sito tracciante benzo[a]pirene (tossicologia ben nota e disponibilità di studi) Le concentrazioni lifetime che producono un eccesso di rischio di cancro di 1/10000, 1/ and 1/ sono rispettivamente ng/m 3. Esposizioni combinate conoscenze scarse per definire valori guida per miscele di sostanze (eccezione per il particolato). Le misure per controllare l'inquinamento di una sostanza porta come conseguenza la riduzione di altre (indicazioni per un controllo alle fonti invece di focalizzare sui singoli composti)

55 ALTRI VALORI GUIDA INDOOR Formaldeide Linee guida canadesi per gli ambienti residenziali (2006) 123 μg/m 3 per periodi di esposizione di 1 ora (effetto critico l irritazione degli occhi) 50 μg/m 3 per periodi di esposizione di 8 ore (effetto critico sintomi respiratori per i bambini). Acetaldeide Commitee on Sick House Sindrome giapponese (report ) 48 μg/m 3 per esposizioni a lungo termine (endpoint di tossicità effetti sull epitelio olfattorio nasale in ratti esposti per inalazione). Etilbenzene e xileni Hong Kong Valori guida di 1447 μg/m 3 per uffici e luoghi pubblici

56 CONCLUSIONI I valori di riferimento, i valori guida e i valori limite devono essere considerati come un sistema unico da utilizzare per l'interpretazione dei dati di esposizione a microinquinanti negli ambienti di vita e di lavoro. Nell ambito dell esposizione a sostanze dotate di tossicità cronica potrebbe realizzarsi una saldatura fra valori di riferimento e valori limite (Gaffuri, 1996; Linee Guida SIMLII per la sorveglianza sanitaria degli esposti ad agenti cancerogeni Pira et al., 2007)

57 CONCLUSIONI La qualità dei processi di misura consiste nella conoscenza della proprietà ricercata con un margine di incertezza adeguato alle esigenze di utilizzo. Solo la conoscenza dell incertezza consente di verificare, oggettivamente, il rispetto dei limiti e di confrontare i risultati con un riferimento.

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