anno nono Il senso della vita? San Pietro? Declino e morte Nerone, angelo o demone? Mafia, Camorra e n Drangheta Il segreto del velo Caravaggio bisex

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1 anno nono N 2 GIUGNO 2010 ATTUALITÀ Il senso della vita? Cosa dobbiamo aspettarci dalla biogenetica? (pag. 6) La speculazione all attacco dell euro Perché serve una vera politica comunitaria. (pag. 12) Declino e morte dell ideologia rinascimentale Come i Piemontesi riscrissero la Storia. (pag. 22) Mafia, Camorra e n Drangheta I più indovinati prodotti dell Unità Nazionale. (pag. 34) Caravaggio bisex I suoi modelli, le sue passioni. (pag. 96) MAGAZINE fondato da Lorenzo Paolini DI STORIA, ARTE, CULTURA SOCIETÀ, COSTUME, SALUTE STORIA San Pietro? Mai messo piede a Roma! Come nacque nel II secolo d.c. il mito che legittimò il Papato. (pag. 60) Nerone, angelo o demone? Seconda parte. (pag. 42) PSICOLOGIA Il segreto del velo Sessuofobia: ormai una patologia per i maschi islamici. (pag. 80)

2 COSTUME 2

3 EDITORIALE FORUM - GIUGNO/10 Centocinquanta anni fa Garibaldi aveva appena preso Palermo, ingenerando aspettative che appena sei anni dopo erano già state amaramente deluse. Ne parliamo in questo numero con la convinzione che in un momento in cui molti degli ex liberatori auspicano una separazione, sia utile ricordare loro che le cose non andarono proprio come i libri di storia ci hanno sempre indotto a credere... FORUM vi augura... buon centocinquantenario!!! 3 Abbiamo promesso di essere obiettivi e super partes e se possiamo riuscirci dobbiamo ringraziare Internet che ci consente di poter parlare a migliaia di lettori ad un costo tendente allo zero. Nella precedente vita di Forum per poter parlare liberamente di cose talvolta scomode dovemmo accettare qualche contribuzione (ahimé carta e tipografia costano!) da politici che ci chiedevano in cambio (giustamente, per carità!) alcune di quelle che in gergo definiamo marchette. Ora che ci sentiamo totalmente liberi possiamo affrontare qualsiasi tema senza il timore di offendere nessuno, con un unico obiettivo: raccontare il vero (o quantomeno ciò che in buona fede riteniamo lo sia). Quest anno ricorre un anniversario importante: sono 150 anni che questo Paese ha iniziato ad unirsi. I risultati, come appare lampante, non sono straordinari, ma io sono convinto che ciò dipenda dal nostro DNA e che malgrado tutto questo sia un luogo bellissimo dove vivere ed amare. Ecco perché in questo e nei prossimi numeri vogliamo ricordare tante verità che oggi molti sembrano non conoscere: che il Nord, ad esempio, ha un grande debito con quel Sud di cui vorrebbe liberarsi e che ha occupato quasi con la forza, spogliandolo di enormi ricchezze. Che la criminalità organizzata è oggi così forte ed invasiva non perché i meridionali sono tutti mafiosi, ma perché i liberatori hanno commesso tali e tanti errori da creare un fertile terreno di coltura per chi si arrogava il diritto di difendere la povera gente dall arroganza e dalle prepotenze dei forestieri. In questo numero parliamo anche di un altra verità scomoda che in genere si preferisce ignorare: negando la venuta di Pietro a Roma non intendiamo eseguire un mero esercizio filologico, ma ripercorrere quel lungo processo attraverso il quale i Vescovi di Roma si sono arrogati il diritto di rappresentare Dio su questo umile pianeta. Ovviamente ammiriamo ed apprezziamo l insostituibile attività che la Chiesa Cattolica svolge nelle parrocchie, nelle missioni, negli ospedali e, come la maggior parte dei laici, abbiamo plaudito al mai troppo rimpianto Giovanni XXIII nel suo sforzo, attraverso il Vaticano II, di portare la Chiesa nel terzo millennio. Tuttavia nessuno può negare che la svolta reazionaria dei suoi successori abbia spesso provocato tensioni e conflitti con le istituzioni laiche e determinato scelte da molti non condivisibili. Sapere dunque che la Cattedra da cui spesso provengono dure critiche, quando non anatemi, non è del tutto legittimata a pronunciarli può togliere qualche peso dalle coscienze di quei cristiani che talvolta confondono la Fede in Gesù con l obbedienza ad una Curia dalla quale spesso dissentono. (lp) Edito da FORUM della SOCIETÀ CIVILE ONLUS Associazione di Volontariato culturale ed intellettuale, apolitica, senza scopo di lucro e con fini di utilità sociale. Via di San Donato di Ninea 24, Roma magazine info@forum2.it - Aut. Tribunale di Roma N 332/2002 Fondato da Lorenzo Paolini e Marina Bartella Presidente: Lucio Macchia Direttore Editoriale Lorenzo Paolini

4 4 Mani che stringono troppo forte. Mani che sfiorano e non solo. Mani armate. Mani che spingono in strada, mani che costringono in casa. Mani che grandi mani che hai. Mani che scendono. Mani all improvviso. Mani dalle carezze nascoste. Mani che offrono. Mani che dovrebbero rimanere fra le mani, in tasca, in catene. Mani che ogni giorno cerchiamo di fermare.

5 FORUM - GIUGNO/10 5 IN QUESTO NUMERO ATTUALITÀ Il senso della vita di Giuseppe De Vita pag. 6 C era una volta il Golem di Marina Bartella pag. 10 Politica contro speculazione o deficit di politica europea? di Massimo Ortolani pag. 12 ARTE Caravaggio: erotismo e passione di Gabriella Pesa pag. 96 Declino e morte della ideologia risorgimentale di Gianni Cara pag. 22 Mafia, Camorra e n Drangheta i più riusciti prodotti della Unità Nazionale di Vito Lo Scrudato pag. 34 San Pietro? Mai messo piede a Roma. di Lorenzo Paolini pag. 60 STORIA Nerone: angelo o demone? di Lorenzo Paolini pag. 42 PSICHE Il segreto del velo di Piero Priorini pag. 80 SALUTE Una bocca sana e alla portata di ogni tasca di Lucio Macchia pag. 104 È nata la filmtherapy pag. 106 La nuova chirurgia dell alluce valgo pag. 107 di Marina Bartella LINGUAGGIO Parole, parole, parole... di Lorenzo Paolini pag. 94

6 COSTUME 6 La nuova scoperta di Craig Venter apre nuovi orizzonti alle biotecnologie, avvicinando l uomo alle fonti della vita. Si tratta di una tappa esaltante nel percorso della civiltà e della conoscenza, eppure c è chi lo vede come un fatto inquietante. Il senso della vita di Giuseppe De Vita* *Psichiatra, psicoterapeuta, docente di Psicologia Dinamica C.A. dell Università degli Studi Roma Tre devipi@libero.it Direttore gentilissimo, lettori carissimi vorrei condurvi in un luogo fitto di misteri dove proverò a farvi intravedere meravigliosi giochi della mente, alla portata di ognuno di voi. La scienza è come un corpo di ballo che, nel tempo, ha privilegiato far esibire alcune ballerine, tutte importantissime e affascinanti: la fisica, la chimica e la matematica. Oggi sul palcoscenico la prima ballerina è la genetica. L onore della cronaca tocca a lei grazie a Craig Venter.

7 FORUM - GIUGNO/10 7 Ma prima di addentrarmi nei particolari della sua meravigliosa scoperta, che già alcuni considerano come la creazione della vita debbo chiarire una cosa: la vita non esiste. È solo l esperienza espressa da un concetto circondato da molti dogmi e zeppo di prosopopee. Esistono invece gli esseri viventi dotati di un insieme di qualità che chiamiamo vita. Gli esseri viventi (che spettacolo variegato, straordinario ) sono dotati di forme sorprendenti: i batteri, i tigli, i leoni, gli elefanti, le spugne. Essi hanno alcune proprietà in comune che permettono di distinguerli dal mondo inanimato, non vivente. La prima delle sei proprietà caratteristiche della vita o degli esseri viventi è: - Un livello di organizzazione molto complesso: molecole semplici (Carbonio C, Idrogeno H, Ossigeno O, Azoto N, Zolfo S, Fosforo P) si uniscono a formare macromolecole con struttura e funzione specifica della vita dell organismo di cui fa parte. Alcune macromolecole combinate insieme formano il corpo di un organismo; altre, non combinate, attivano processi essenziali per dare continuità alla vita di quell organismo. Le restanti cinque caratteristiche dell organismo sono: - I viventi hanno una organizzazione fisico-chimica molto diversa dall ambiente esterno in cui sono collocati. Codesta organizzazione, pur formata e funzionante con gli stessi atomi e molecole dell esterno, mantiene il proprio interno costante. Questo fenomeno fisiologico (omeostasi) serve a favorire l oscillazione dei parametri vitali entro valori che permettono la crescita dell organismo vivente. - I vegetali, attraverso la fotosintesi (autotrofi), gli animali e i saprofiti (i parassiti) mangiano le piante o gli altri animali (eterotrofi), hanno la capacità di prendere, trasformare e usare energia dall ambiente esterno. - Tutti i viventi rispondono, in maniera percettibile e misurabile, agli stimoli meccanici, fisici, chimici. - Tutti gli organismi viventi si possono (non si devono ) riprodurre. - I viventi hanno la capacità di adattarsi all ambiente. Noti gli organismi viventi come distinguere i viventi dai non viventi? Nella maggior parte dei casi dalla capacità dei viventi di autoprodurre movimento. Infatti, da alcuni esperimenti fatti da Paul Bloom (psicologo clinico) nel 2009, sembra che la distinzione fra viventi e non viventi si basa solo su un idea intuitiva di tipo dualistico. Dice Bloom che noi umani, indipendentemente da fedi o dottrine distinguiamo viventi e non viventi d emblée senza vagliare minimamente ciò che abbiamo intuito. Ancora più sorprendente è che la maggior parte degli uomini e delle donne sono certi che c è un qualcosa che sopravanza la morte del corpo. Sempre per il nostro dualismo intuitivo. Non finisce qui lo stupore. Anzi aumenta. L area cerebrale degli umani che si occupa di rilevare ciò che è vivo è in tutti ipertrofica sviluppatissima. Ora è più facile capire perché spesso vediamo facce nelle nuvole, volti sulle macchie dei muri; udiamo voci nei ronzii della radio e diamo scopi ad oggetti inanimati: probabilmente per una funzione di adattamento evolutivo. È stato ed è più prudente meno dispersivo ipotizzare un nemico agente per attivare meccanismi di difesa piuttosto che indagare eventi casuali di oggetti inanimati. È troppo inverosimile e pauroso pensare che sia il vento a muovere le foglie. È molto meglio credere che ciò dipenda da un movimento, dal suono di un nemico così posso cercare di fuggire, di trovare rifugio ed agire con prudenza.

8 COSTUME 8 A questo punto si capisce che da qui al soprannaturale (angeli, demoni, dei ) il cammino è breve. L esistenza è piena di agenti invisibili che andrebbero riconosciuti, indagati, studiati. Troppo articolato, complesso. Meglio per noi credere che pensare. Ecco che il senso della vita si blocca di fronte alle credenze e allora la maggior parte degli umani è convinta che qualcosa sopravanzi la morte cosa mai può interessare che il senso vero, unico della vita (finalmente ci sono arrivato!) è la conoscenza, sia pur con tutti i suoi limiti e le frustrazioni. Credere, molto meglio credere intuitivamente che capire. Ma noi non molliamo e fiduciosi guardiamo verso l ignoto senza paura convinti che il tantissimo che non conosciamo sia una sfida ma un patrimonio a disposizione dell umanità....ma torniamo a Venter Sino al 2009, il senso della vita, - già era proprio di questo che vi volevo parlare - era dato da geni (piccole unità che si replicano in ogni essere vivente, composte di una base azotata, uno zucchero e una molecola di acido fosforico) che individuiamo come capitoli nel grande libro della vita: il genoma. Fino a ieri indagare geni e genoma rappresentava un analisi della natura e del significato dei diversi genomi. L indagine sulle molecole della vita (DNA -RNA) e sulla vita all improvviso si ferma, c è una sospensione. Un vuoto. Craig Venter decide di smettere di analizzare, ma va oltre, vuole progettare e costruire genomi. Su misura. È una rivoluzione? Non ancora. Venter decide di inserire queste sequenze di geni sintetici in cellule che funzionano, vivono con questo DNA sintetico. Per ora è solo un batterio, ma funziona. Sintetico sa di finto, di bassa lega. Non è così. Sintetico è l aggettivo perdonate la prolissità - del sostantivo sintesi. Cosa ha pensato e poi fatto Graig Venter? Si è detto provo ad assemblare in laboratorio gli elementi chimici semplici (Carbonio C, Idrogeno H, Ossigeno O, Azoto N) e compongo come nel gioco dei lego questi elementi chimici inerti sino a formare le quattro basi azotate (cinque con l uracile del RNA) le unisco al desossiribosio (zucchero a cinque atomi di carbonio a forma di pentagono mentre il glucosio è a sei atomi di carbonio a forma di esagono) e li dispongono in sequenza di triplette (ogni tripletta è un codone). Fatto ciò lo inserisco in un batterio e vediamo cosa succede. Straordinario! Il batterio sequenza il DNA di sintesi, lo inserisce nel suo patrimonio genetico. Strepitoso! Lo fa suo! Il batterio è guidato dal DNA inserito: è un DNA artificiale. Ora ci proverà con la cellula, più articolata e complessa di un batterio. Cosa vuole Venter? Solo formattare batteri che facciano ciò che è più utile fare: 1) Pulire l aria; 2) Purificare il suolo; 3) Produrre energia (combustibile) da alghe sintetiche Su bravo, proviamoci!» Ma non dovevamo parlare del senso della vita? Si certo. E sappiamo Craig Venter

9 FORUM - GIUGNO/10 9 quanti ci vorrebbero zittire. Arroganti, presuntuosi! Chi vi credete di essere?» Con il DNA-RNA artificiale possiamo indurre batteri e cellule a funzionare in modo tale da fare ciò che è meglio. Non ciò che è perverso. Mi spiego: Se una cellula embrionale vira verso un tumore, una patologia grave, perché una sequenza di codoni e dei suoi complementari anticodoni obbliga a produrre una proteina che, a cascata, stimola un gruppo di cellule malate a produrre cancro o altre malattie, perché dobbiamo stare a guardare la volontà della natura e non intervenire? Noi inseriamo sequenze genetiche sintetiche che sappiamo essere capaci di bloccare la vita cancerogena della cellula/e che vanno verso la distruzione. Induciamo un blocco, anzi, un cambio di prospettiva. La vita non è qualcosa di speciale, è una duplicazione che, quando rispetta la sequenza giusta, produce benessere: merce rara. È così semplice il senso della vita. Eppure tanti non tollerano quello che ho espresso in queste poche frasi. Disprezzano quello che ho affermato senza porsi le domande giuste, senza verificare, senza capire. Stiamo cercando e forse questa volta ci siamo riusciti - a piegare i geni a nostro vantaggio dopo millenni di ignoranza e superstizione. Quello che or ora abbiamo appreso creerà nuovi problemi, ma non è con il rifiuto, l ignoranza, la fede ad oltranza che si trovano le soluzioni. Il nostro patrimonio è la conoscenza. Bene, cerchiamo di valorizzare tutte le nostre risorse, senza sensazionalismi, ma dicendo le cose come stanno. Insomma quello straordinario scienziato che è Craig Venter è riuscito veramente a produrre un organismo che si riproduce i cui genitori sono le sue idee e un computer. Graig ha preso un batterio dalle capre mycoplasma mycoides e ha ottenuto un altro batterio il micoplasma laboratorium perché in esso ha inserito il genoma sintetico. È da anni che la biologia e la genetica sintetica producono molecole in vari campi (farmacologico, agricolo ), creano nuovi materiali, (combustibili); sviluppano circuiti bio-elettrici, bio-sensori... ma ora è il tempo di un ulteriore avanzamento (vero grande Bion?). Ora ci servono nuovi paradigmi utili al fare per il bene dell umanità e per nuovi dialoghi anche col mondo religioso. Certo che la biologia e la genetica sintetica sono a doppio uso: può produrre molecole utili e molecole patogene, ma è l umanità che deve dare le risposte giuste. Con l esempio, il saper fare. Certo vanno elaborate norme, codici nuovi, ma sarà sempre l etica non la morale - che ci spingerà verso il futuro. La ricerca fa capire a tutti che non si gioca a fare DIO. Ma quanti sono i religiosi che, non si sa bene a quale titolo, si sentono padroni del verbo di Dio e con ignoranza ed arroganza entrano in un merito che spesso non gli compete? Tanti, ma davvero tanti. Un ultima riflessione: la vita è combinazione pertinente di elementi secondo modelli di combinazione efficaci anche se complessi. Le ultime scoperte sono una ribellione alla natura per garantire a tutti i viventi una qualità migliore dell esistenza. Utilizziamo bene tutto questo e ne verranno buone ricadute su tutto: politici, società, mondo intero.

10 COSTUME 10 C era una volta il Golem... di Marina Bartella Craig Venter, in un intervista rilasciata al quotidiano britannico Guardian, ha annunciato di aver creato la prima vita artificiale: «un passo filosofico cruciale per la storia della nostra specie: passiamo dalla lettura del codice genetico alla capacità di scriverlo. Questo ci dà la capacità ipotetica di fare cose mai contemplate in precedenza». «Creare la vita è una prerogativa di Dio», scrive l Economist annunciando al mondo la scoperta di Venter «e ora appare come uno choc apprendere che comuni mortali sono riusciti a fabbricare la vita artificiale» 1. Uno choc, relativamente nuovo, visto che da sempre l uomo sogna di poter dare la vita ad una sua creatura fatta in casa. Quella del Golem, ad esempio, fu una leggenda medioevale ebraica molto popolare che terrorizzava grandi e piccini: attraverso arti magiche e formulando parole cabalisti- 1 Craig Venter è lo scienziato padre di scoperte sensazionali: dalla lettura del genoma alla creazione della vita artificiale. Fu il primo a ricostruire il genoma umano nel 2007, e nel 2009 aveva eseguito il primo trapianto di Dna trasferendo il genoma (naturale) da un mycoplasma ad un altro. La prima cellula sintetica è dunque una cellula in sé naturale ma regolata artificialmente: siamo ormai nella fantascienza, unendo i due procedimenti, gli scienziati hanno trapiantato il Dna sintetico caricandolo, come si fa con un programma del computer, in una cellula batterica privata del suo Dna naturale. La cellula vive. Non dobbiamo tuttavia dimenticare le enormi polemiche di cui Venter e la sua multinazionale, la Celera Genomics, sono stati oggetto: accusati fra l altro di voler brevettare parte dei geni del DNA umano. che un sapiente poteva fabbricare il Golem, un gigante di argilla di straordinaria forza e cieca obbedienza, da impiegarsi come servo per svolgere lavori pesanti o come difensore del popolo ebraico dai suoi persecutori. Il Golem era tuttavia incapace di pensare, di parlare e di provare qualsiasi tipo di emozione, perché era privo dell anima. Ogni versione della leggenda implicava però delle controindicazioni: in una i Golem diventavano sempre più grandi, finché diveniva impossibile servirsene, in altre essi sfuggivano al controllo fino a distruggere tutto ciò che incontravano, in quasi tutte al termine della storia Dio interveniva ad ammonire gli uomini a non servirsi più di queste creature innaturali. E siamo dunque tornati al punto: è così contrario alla natura che la scienza dell uomo possa arrivare ad essere talmente avanzata da poter far scoccare la scintilla della vita in un essere da lui creato, che divenga così capace di funzionare, nutrirsi, crescere, riprodursi? Oppure possiamo essere autorizzati a pensare che la creazione sia una catena infinita di creatori-creature, al termine della quale c è un principio desti-

11 FORUM - GIUGNO/10 11 nato a rimanere inconoscibile e sconosciuto? Ma innanzitutto, cos è la vita? Cos è quella scintilla che mette in moto il meccanismo e che cessa di scorrere quando questo si ferma definitivamente. Allo stadio attuale delle conoscenze nessuno può avanzare ipotesi scientifiche, eppure su una materia così misteriosa tutti vogliono basare un sistema etico che, tuttavia, rischia di essere diverso a seconda delle diversità fra le idee delle persone. In realtà la biologia, la chimica, perfino la genetica, credendo di rispondere alla domanda cosa è la vita ci dicono solo cosa fa la vita e quali sono le sue caratteristiche minimali. Mentre da ogni fazione si raccomanda, di fronte all avanzare della biogenetica, di far crescere di pari passo un sistema etico adeguato, tali raccomandazioni in realtà nascondono soltanto la voglia di imporre le regole delle proprie fedi. L attuale papa, che non brilla per progressismo, ha in proposito affermato: l attuale società post-moderna è particolarmente caratterizzata dagli effetti prodotti dagli sviluppi della tecnoscienza che si accompagnano alla crescita del relativismo etico. Questa battaglia contro il relativismo ha caratterizzato fin dagli inizi l azione apostolica di Ratzinger che ha così continuato: se quello sviluppo - che già di per sé tende a favorire l illusione di una onnipotenza dell uomo non si accompagna ad una adeguata crescita della nostra coscienza etica il pericolo può divenire enorme. Ed è proprio ciò che si sta verificando, in quanto agli sviluppi della tecnoscienza non corrisponde una salutare crescita della nostra coscienza etica bensì si va verso una deriva relativista, dando così luogo ad una pericolosa miscela. In realtà il problema non risiede in questa deriva, ma nel fatto che le priorità etiche alla base delle scelte del mondo laico, sono diverse da quelle cattoliche, che partono dal presupposto che le proprie regole siano vere, condannando le laiche come false. In realtà entrambi i sistemi di pensiero sono in buona fede in quanto tendenti al bene in coerenza con i propri principi. Questa discrasia è, a ben pensarci essa stessa una sorta di relativismo, e ripropone il dilemma sulla scelta delle priorità alla base di un sistema etico. Ritengo che, con l avanzare delle scoperte in biogenetica, le problematiche etiche cresceranno in maniera esponenziale ed il nocciolo del problema si sposterà verso un dilemma di difficile soluzione. Non si tratterà infatti di far crescere la nostra coscienza etica, (che sottintende la speranza che tutti si convertano sulla via di Damasco, abbandonando la deriva relativistica ) ma di trovare la maniera di mediare tra le convinzioni dei cattolici e quelle della società laica. Senza questa quadratura del cerchio assisteremo impotenti ad un interminabile battaglia fra Gog e Magog a tutto vantaggio delle multinazionali che continueranno a brevettare geni ed a produrre OGM a danno dell ambiente e dei più poveri.

12 ATTUALITà 12 Il caso Grecia, ed i successivi interventi anti-speculazione della UE, descrivono a chiare tinte la gravità della crisi sistemica che ci ha investiti, in parte generata da una carente politica di stabilizzazione dell area Euro. Politica contro speculazione o deficit di politica in area Euro? di Massimo Ortolani* *Economista finanziario Le sventurate vicende finanziarie della Grecia hanno di recente proposto all opinione pubblica una serie di quesiti che trascendono di gran lunga il solo problema di come è stata definita l exit strategy per questa nazione, la prima dell area Euro ad essere bersagliata dal tiro incrociato della cosiddetta finanza senz anima, unicamente vocata al profitto da trading speculativo sui titoli di stato di paesi con gravi problemi di bilancio pubblico. Il successivo downgrading del debito di Portogallo e Spagna, l immediata reazione della Commissione e della BCE, unitamente agli accordi con il FMI, infine le immediate quanto tardive misure di risanamento dei conti predisposte dai paesi interessati inducono a riflettere su alcuni importanti fattori. Il primo è individuabile nella cronistoria e nel timing degli attacchi speculativi, il secondo nelle modalità e negli strumenti di difesa approntati per salvare non tanto la Grecia od il Portogallo o la Spagna, ma l area Euro nel suo complesso, come lasciano intendere le proposte di riduzione deficit/pil avanzate anche da paesi UE non PIGS. Le pagine della stampa economico-finanziaria hanno riportato come un fatto di cronaca politica l andamento al ribasso delle quotazioni dei titoli pubblici della Grecia, a cui hanno fatto eco e sponda, temporalmente parlando, le decisioni delle agenzie di rating di procedere nelle operazioni di downgrading, sino ad eguagliare alcuni titoli del debito pubblico greco al rango di titoli spazzatura. Come mai solo ora? Se è vero come è vero che da anni si sapeva che i dati del debito pubblico greco erano truccati (grazie anche al probabile coinvolgimento di una importante banca di investimento ed advisoring anglosassone), e giacché i dati della debolezza degli altri paesi PIGS (Portogallo e Spagna in particolare) erano noti da tempo e reperibili su una molteplicità di fonti ufficiali, perché si è arrivati ad attaccare il debito greco e quello di tali paesi con una veemenza e quantità di risorse così concentrate temporalmente e quantitativamente? E perché i fondi asiatici ed americani che sembra siano gli occulti attori di tali attacchi speculativi non si sono anche concentrati su due nazioni che presentano anch esse evidenti segni di debolezza sul piano sia del deficit che del debito rispetto al PIL, vale a dire USA e UK. La risposta che danno gli economisti in proposito è che si tratta di nazioni con potenzialità e rapidità di sviluppo economico molto più ele-

13 FORUM - GIUGNO/10 13 vate dei PIGS che sono finiti sotto tiro, condizioni macroeconomiche che consentirebbero maggiori gradi di liberà alle politiche di aggiustamento fiscale. Ma la migliore risposta in tal senso è quella fornita dall economista P. Krugman, quando sostiene che, siccome il Dollaro è la principale valuta di riserva, un mondo dove l America va in default non è pensabile. Anche se ormai sembra palese che gli speculatori conoscono meglio e prima delle istituzioni le reali situazioni di rischio di default ci permettiamo di dubitare, a questo proposito, della tesi dietrologica del complotto ordito nei confronti dell Euro. Sebbene non esistano prove incontrovertibili che

14 ATTUALITà COSTUME 14 La speculazione necessita di concentrare attacchi ingenti proprio per generare quegli specifici effetti di panico massmediatico che creano quellaeco ingigantita necessaria ad ingenerare le condizioni finanziarie per realizzare ingenti ed immediati profitti. portino ad escluderla 1, ancorché sia risaputo che alcuni principali azionisti della società di rating sono importanti gruppi finanziari notoriamente coinvolti nel trading della finanza speculativa, ed ancorchè sia noto che il segreto professionale di chi opera all interno di una società di rating risulterebbe difeso da sguardi ed orecchie amiche dalle potenti Chinese Walls di natura organizzativa, istituzionale e normativa che i vertici di tali società dichiarano di avere approntato nell intento di sventare ogni possibile occasione di alimentare conflitti di interesse palesi o latenti. Ma crediamo che la speculazione abbia bisogno di concentrare ingenti risorse finanziarie proprio per generare quegli specifici effetti di panico massmediatico che creano una eco ingigantita necessaria ad ingenerare le condizioni finanziarie per un reddito da speculazione, e che non 1 Sulla stampa si è letto dell interesse di una superlobby angloamericana interessata a rafforzare il Dollaro per rilanciare gli investimenti in USA, da cui la congiura contro l Euro architettata a Manhattan l 8 febbraio scorso dai capi dei grandi hedge funds. si otterrebbero diluendo la concentrazione 2. Come mai troppo tardi? È bene ricordare che, nel caso Lehman Brothers 3, una delle tre sorelle 4 ha continuato a mantenere la tripla A su tale banca sino a tre settimane precedenti la dichiarazione di fallimento. Al fine di evitare dunque che il comportamento oligopolistico delle tre sorelle continui a dispiegarsi se- 2 Per comprendere la portata di questo fenomeno basti pensare a quanto accaduto al Portogallo. È infatti successo che, per consentire al Portogallo di associarsi alla cordata dei paesi difensori dell Euro e della Grecia, si è dovuta inserire una clausola che permettesse di sottrarsi al prestito di aiuto se il tasso di interesse da applicare (5% nel caso greco) risultasse inferiore a quello che nel frattempo il paese avrebbe dovuto pagare sul mercato per approvvigionarsi dei relativi fondi 3 Secondo il N. Y. Times - che è entrato in possesso di un documento classificato come strettamente confidenziale la Lehman è riuscita ad occultare pubblicamente la sua reale situazione finanziaria avvalendosi degli interventi di una scatola societaria Alter Ego ad essa collegata, ma mai iscritta in bilancio, di nome Hudson Castle. sarebbe stata la J P Morgan, socia in affari della Lehman, a scoprire per prima il meccanismo con il quale Alter Ego operava al fine di occultare. 4 Standard and Poor s, Moody s, e Fitch condo criteri non plausibili sul piano della razionalità economica, sarebbe opportuna una legge - applicabile a livello europeo - che imponga alle società di rating che emettano giudizi su titoli del debito pubblico o quotati, nonché ai principali operatori di mercato (hedge funds in particolare) che agiscono nelle compravendite di tali titoli, di fornire in automatico alle autorità di controllo delle Borse europee predefiniti set di informazioni. Ciò dovrebbe avvenire all atto della emanazione del downgrading o al compimento di operazioni definibili di natura speculativa secondo schemi di analisi comportamentali anch essi predefiniti da un apposito comitato integrato da rappresentanti di dette autorità, della BCE, del FSB nonché, anche se può apparire azzardato, dei servizi segreti dei principali paesi UE. La reale portata degli aiuti immediati. È evidente come l importo dei fondi che è stato annunciato come disponibile per tamponare gli effetti degli attacchi speculativi sia in-

15 FORUM - GIUGNO/10 15 gente: 750 Miliardi di Euro. Dei quali 60 Miliardi saranno messi a disposizione dalla commissione (con le regole degli aiuti UE/FMI caso Grecia). A questi si aggiungeranno 440 Miliardi sotto forma di garanzie messe a disposizione attraverso lo Special Purpose Veichle (SPV) destinate al sostegno specifico della moneta unica, mentre il FMI aggiungerà almeno la metà del contributo europeo, quindi 250 Miliardi. Si tratta di un fino a 750, quindi di disponibilità ingenti che dovrebbero scoraggiare nuovi attacchi all area Euro anche senza arrivare ad attivare l intero importo, anche perché la compagine delle fonti lascia intendere che non si tratta di una difesa del perimetro europeo da parte dei soli stati membri, poiché l intervento del FMI coinvolge anche quelle della FED, con le linee di concambio di USD. E c è da tenere inoltre conto della forte preoccupazione espressa dallo stesso presidente Obama sulla tenuta dell Euro, dato che un Dollaro troppo forte, come ora sta avvenendo, non è vantaggioso per l economia USA. Ma sul piano tecnico non è ancora chiara la configurazione legale-societaria di tale SPV e le condizioni operative alle quali potrà agire se non in presenza di uno statuto, di un Joint Operating Agreement e di un man-

16 ATTUALITà 16 Cosa sono i derivati Sono strumenti finanziari che non vivono di vita propria, in pratica sono scommesse a termine sull andamento di un attività da cui dipendono (che può essere un titolo, un mutuo, una materia prima...): azzeccando la scommessa si può guadagnare molto, ma in alcuni casi si può perdere più del capitale investito. Sono utilizzati, dagli investitori professionali, soprattutto come una forma di assicurazione contro i rischi dei mercati. Per esempio, i fondi comuni che hanno grossi investimenti azionari, in periodi di particolare incertezza delle Borse, assicurano il portafoglio titoli acquistando derivati al ribasso. Se la Borsa scende, i guadagni realizzati con i derivati compensano la perdita. CDS e CDO I Credit Default Swap (CDS) sono i prodotti derivati maggiormente utilizzati per la copertura dei rischi connessi alla negoziazione di rischi sovrani. Si tratta di uno swap che ha la funzione di trasferire l esposizione creditizia di prodotti a reddito fisso tra le parti. È il derivato creditizio più usato. È un accordo tra un acquirente ed un venditore per mezzo del quale il compratore paga un premio periodico a fronte di un pagamento da parte del venditore in occasione di un evento relativo ad un credito (come ad esempio il fallimento del debitore) cui il contratto è riferito. Il CDS viene spesso utilizzato con la funzione di polizza assicurativa o copertura per il sottoscrittore di un obbligazione. Tipicamente la durata di un CDS è di cinque anni e sebbene sia un derivato scambiato sul mercato overthe-counter (non regolamentato) è possibile stabilire qualsiasi durata. Il CDO, invece, è un contratto in base al quale una controparte, detta acquirente di protezione, trasferisce all altra, il venditore di protezione, il rischio di default relativo ad un terzo soggetto che ha emesso un attività creditizia (Reference Entity) di cui l acquirente di protezione è titolare. Nel caso in cui si verifichi l evento di default (credit event) il venditore di protezione è tenuto ad acquistare dalla controparte il titolo di debito al valore stabilito ad inizio contratto (cosiddetto phisical settlement). Il prezzo di rimborso, in genere, è la differenza tra il valore di mercato iniziale e il valore di mercato postdefault del credito oppure un ammontare fisso. L acquirente di protezione a fronte della cessione del rischio creditizio è tenuto a pagare alla controparte un premio unico versato anticipatamente oppure, più frequentemente, un premio periodico versato fintanto che non si verifichi l evento di default o, in caso contrario, fino alla scadenza naturale del contratto. Future, warrant e opzioni. I future sono i derivati più rischiosi. Ci sono quelli sul prezzo del succo d arancia o della pancetta (trattati nella famosa Borsa merci di Chicago, ricordate una poltrona per due con Eddy Murphy?), quelli sulle valute, sulle obbligazioni e sulle azioni. Nella Borsa italiana ci sono future sull andamento dei Btp (Buoni poliennali del Tesoro), denominati Mif, e future sull andamento dell indice di Borsa Mib30, denominati Fib. Ciò che rende i future molto rischiosi è l obbligo di risarcire all intermediario l eventuale perdita del valore del capitale oltre alla somma investita. Le opzioni e i warrant sono invece, contratti con i quali si può perdere, al massimo, il denaro impiegato. Si tratta anche in questo caso, di scommesse sull andamento futuro di un attività quotata (un azione, un indice, una valuta, un paniere di titoli, o altro ancora). In sostanza il contratto, che ha un costo, dà il diritto di ritirare l attività sottostante entro una data prefissata a un prezzo prefissato (il cosiddetto strike price). Se il prezzo dell attività sottostante alla data di scadenza sarà superiore al prezzo prefissato, chi ha sottoscritto il contratto incasserà la differenza. Se invece, il prezzo dell attività sottostante sarà pari o inferiore allo strike price, il derivato non avrà più alcun valore. Hedge Funds Trattasi di fondi aperti a differenza dei fondi di Private Equity che prevedono il riscatto dell investimento e che investono su qualunque titolo negoziabile sia sui mercati regolamentati che non, con una ottica generalmente di natura speculativa.

17 FORUM - GIUGNO/10 17 dato da parte dei governi. Nel frattempo la situazione di tensione ancora palpabile, sembra aver dissuaso la Polonia dall adesione all Euro nei termini concordati. Probabilmente si sta esagerando nei timori sulle conseguenze economicomonetarie di tale piano di difesa, sia da parte di qualche stato membro dell area Euro (Germania in particolare) che di qualche altro ancora in attesa di entrarne a fare parte. Innanzitutto va segnalata la validità delle scelte della BCE (nella foto, l Eurotower, la sede della banca Centrale Europea a Francoforte) a di acquistare in collaborazione con le banche commerciali e le banche centrali nazionali - i titoli a basso rating da emettere da parte dei paesi sotto attacco vendendone altri in portafoglio a ben più elevato rating, accompagnando tali scelte con altre azioni idonee a sterilizzare ogni aumento della base monetaria europea che ne conseguirebbe per non ingenerare spinte inflazionistiche. Ma a parte il fatto che, come già osservato da altri, le aspettative di inflazione implicite nei prezzi dei titoli indicizzati all inflazione hanno comunque iniziato a crescere leggermente, rimane da gestire il coordinamento delle istituzioni tra loro indipendenti. In quanto la BCE intende acquistare i titoli di nuova emissione solo dopo che avrà valutato positivamente il piano di risanamento predisposto dal paese interessato, che dovrà essere stato anche concordato con la commissione e gli altri stati membri. Mentre il ricorso al FMI rimarrà un opzione solo autonomamente attivabile dal paese in difficoltà, ed il FMI valuterà anch esso, secondo suoi autonomi criteri, la solidità e la credibilità dello stesso piano di stabilizzazione. Per tornare alla Grecia, dunque, gli operatori di mercati si interrogano ora se, dopo essere riuscita a piazzare in qualche modo i propri bonds con scadenza a tre anni, questa nazione sia in grado di onorare gli impegni finanziari che l aspettano a tale scadenza, pur se i recenti crolli di borsa sembrano confermare che il mercato non crede alla Grecia e, facendo crollare il prezzo dei relativi titoli di stato, indebolisce il patrimonio degli organismi finanziari che li possiedono, con potenziali di impatti negativi sulla capacità di credito del sistema. Questa esperienza già ci insegna che, se alla fine di un triennio non ci si vuol ritrovare con una banca centrale piena di titoli di stato privi di valore emessi dagli stati PIGS, o tossici, sarebbe sin d ora conveniente che la stessa emettesse prime piccole trances di bonds UEM a garanzia solidale da parte dei paesi partecipanti al capitale della stessa. Mentre la liquidità in tal modo ricavata, ed i relativi oneri finanziari, potrebbero essere suddivisi tra gli stessi secondo criteri di solidarietà ed opportunità politica, piuttosto che procedere con prestiti bilaterali come ora si è fatto. Questo quesito sposta l analisi del problema dagli argomenti propri dell economia finanziaria a quelli dell economia reale, che non investono solo i paesi UE più deboli ed attualmente oggetto di assistenza solidale, ma tutta l area Euro. La Germania al di la delle contingenze elettoralistiche, come tutti gli altri paesi solidali, devono ora fare accettare ai propri cittadini L esperienza greca ci insegna che, se alla fine di un triennio non ci si vuol ritrovare con una banca centrale piena di titoli di stato privi di valore emessi da stati tossici, sarebbe sin d ora c o n v e n i e n t e che la stessa emettesse prime piccole trances di bonds UEM a garanzia solidale da parte dei paesi partecipanti al capitale della stessa.

18 COSTUME 18 Appare certamente inevitabile la riscrittura del Trattato in tema di aiuti di stato, vista la situazione alla quale si è giunti con le attuali limitazioni, prevedendone una loro utilizzazione solo nei casi di riforme strutturali nei paesi beneficiari. gli oneri e le conseguenze attuali e prospettiche, in termini di manovre di bilancio, connessi con interventi di aiuto e fare prendere loro coscienza di una condizione che fino ad oggi non appariva, quella di una Europa duale con dislivelli di reddito e di produttività elevati, che l Euro sembrava non disvelare nella loro gravità. È noto che l utilizzo della moneta unica, se da una parte ha livellato verso il basso le tendenze inflazionistiche in tutti i paesi, non si è accompagnato a misure di politica monetaria della BCE sufficientemente diversificate territorialmente, in grado di contrastare localmente i perniciosi effetti dell abbassamento dei tassi d interesse, quali la bolla immobiliare in Spagna e l aumento del debito pubblico in Grecia. Si tratta quindi di creare le condizioni per una nuova politica economica europea, maggiormente integrata fra i vari mercati nazionali, e maggiormente guidata centralmente. Le possibili opzioni in tal senso devono essere di varia natura, ma appare certamente inevitabile la riscrittura del Trattato in tema di aiuti di stato, vista la situazione alla quale si è giunti con le attuali limitazioni, prevedendone una loro utilizzazione solo nei casi di riforme strutturali nei paesi beneficiari. Sul piano microeconomico andrebbero ad esempio diversificati i benefici economici a favore dei paesi più bisognosi, ritraibili dalle grandi opere infrastrutturali infra-europee, favorita l attrazione di investimenti da parte di investitori extra- UE, sia con contributi che con una maggiore liberalizzazione dei mercati, incentivate maggiormente le produzioni ed i servizi a più elevato valore aggiunto così come quelle che favoriscano il riequilibro della bilancia commerciale, stabilito un percorso di favore per le sovvenzioni ad investimenti per l innovazione tecnologica realizzate in paesi UE più deboli rispetto a quelle acquisibili investendo in aree extra-ue. Queste ultime potrebbero essere anche eliminate. Già intravediamo l immediata obiezione di chi controbatte che le sovvenzioni alleviano i problemi nel breve periodo senza risolverli. Ma se tutti gli interventi di riequilibrio venissero coordinati e monitorati a livello centrale si sarebbe in grado: - in primo luogo di pilotarne gli effetti in modo tale che nel medio-lungo i prezzi nei paesi deboli beneficiari tendano ad allinearsi alla produttività media UE più di quanto avverrebbe senza siffatti interventi, e quindi lasciandone il coordinamento all arbitrio di governanti, come lo sono stati quelli greci in odore di frode, ed in più calati in un contesto temporale di necessaria drammatica riduzione della spesa pubblica; - in secondo luogo di assistere gli investimenti con forme di tutoraggio economico intertemporale al precipuo scopo di consolidare e non disperdere - nel tempo i benefici della sovvenzione. Si tratterebbe pertanto di operare avvalendosi di un organismo di nuova istituzione a durata temporale limitata e che affianchi la Commissione. Si può pensare ad un Authority assimilabile sul piano funzionale ad un ministero delle finanze UE in

19 Andreas Gursky - Chicago Board of Trade, 1999 FORUM - GIUGNO/10 19 nuce, con l esclusiva missione istituzionale di porre in atto penetranti controlli non solo a livello macroeconomico sul mantenimento degli impegni di spesa e di entrate fiscali, ma anche e soprattutto sulla specifica implementazione delle politiche dirette al sostegno dell economia reale. Tale schema funzionale risulterebbe pienamente conforme con il criterio operativo di applicare il governo dove necessario ed il mercato dove possibile. Va da se che, al termine del periodo di verifica delle politiche di riequilibrio come quello sopra ipotizzato per tutti i paesi dell area UEM e per quelli ne che dovranno fare parte nel prossimo futuro (si consideri il caso Ungheria in proposito), sarebbe davvero legittimo chiedersi se si possa ancora procedere con un solo Euro, ovvero se non sia necessario accettare un Europa a due velocità. Gli interventi aggiuntivi in atto e quelli prospettici Come noto alcuni paesi dell area UEM hanno unilateralmente messo in atto provvedimenti di natura normativa regolamentare al fine di porre un primo argine di natura istituzionale all operato della speculazione. Ma le misure adottate dalla Bafin, l agenzia tedesca di controllo dei mercati finanziari, che ha vietato la vendita allo scoperto di alcuni generi di titoli, hanno avuto, come si ricorderà, una immediata e forte eco nel calo dei mercati borsistici europei. Da qui l ancor più sentita esigenza di muovere i passi in forma coordinata tra gli stessi paesi aderenti all unione economica e monetaria, evitando ad

20 COSTUME 20 un tempo restrizioni che possano risultare di ostacolo all efficienza dei mercati nella misura in cui generino od alimentino fattori di concorrenza sleale sul piano della regolamentazione intra-uem. A ciò ha fatto seguito l accordo Ecofin sugli Hedge Funds (Vedi riquadro alla pagina precedente), che ha definito gli orientamenti generali per questi fondi di investimento alternativi che intendano operare in ambito UE.Si è trattato di individuare criteri normativi relativi a vincoli prudenziali, requisiti di capitale, obblighi di informazione delle Autorità di vigilanza sulle politiche di investimento e limiti all uso della leva di indebitamento. Misure analoghe stanno per essere emanate con riferimento alle agenzie di rating, sottoponibili ad una stringente supervisione europea circa le loro valutazioni, che si prospettano in futuro controllate dalla nascente ESMA (Agenzia Europea per i Titoli e i Mercati). Nel fermento di iniziative indirizzate in tal senso va poi citata la previsione dei ministri Ecofin in tema di modifiche al Patto di stabilità, ovverosia di applicare sanzioni finanziarie e non finanziarie (negazione del diritto di voto) ai paesi che non sviluppino piani di rientro credibili ovvero non siano in grado di mantenere impegni presi in tema di rientro da deficit di bilancio o di riduzione del debito pubblico. Manovre per il riequilibrio dei conti pubblici che sono peraltro già iniziate anche nei paesi non PIGS: si consideri il caso esemplare dei tagli alla spesa pubblica fatti approvare dalla Cancelliera tedesca, che a questo proposito dovrebbero costituire un benchmark per le politiche di riduzione del debito pubblico. E comunque sottolineamo con piacere, visto quanto da noi proposto, la scelta di istituire un meccanismo stabile per la gestione delle crisi in ambito Ecofin. Conclusioni Non si può non concludere questa breve analisi senza accennare alla finanza spietata, che fa ampio uso di strumenti virtuali in operazioni sofisticate e che non intendono sentire parlare di limiti alla loro libertà di movimento in quanto dettato, secondo loro, dal solo intento di chi vede in anticipo ciò che sta per accadere. Ma è di tutta evidenza che così operando possono arrivare a destabilizzare l economia di intere nazioni, con tutte le conseguenze che ne derivano in termini di disoccupazione, nuove forme di povertà, aumento del malessere generale e di perdita della coesione sociale. Ma l argine che si cerca di porre a tali forme di invadenza delle economie nazionali e del corpo sociale, non può sostanziarsi nel solo rafforzamento del patrimonio degli intermediari sistemici e nell emanazione di nuove regole di Basilea 3, in quanto misure atte si a migliorare le difese di liquidità del sistema, ma la cui efficacia dipende comunque dalle mutabili sensibilità o percezioni del rischio nel tempo, e perché

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