Norme di produzione. Lavorazione meccanica. ICS Dimensioni in mm Sostitutiva di SN 200-5:
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- Giancarlo Molinari
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1 Maggio 216 Norme di produzione Lavorazione meccanica SN 2-5 ICS 25.2 Dimensioni in mm Sostitutiva di SN 2-5:21-9 Indice Pagina 1 Campo di applicazione Riferimenti normativi Requisiti di fabbricazione Tolleranze generali per dimensioni lineari, dimensioni angolari, raggi di curvatura e altezze di smusso Campo di applicazione Grado di precisione Dimensioni lineari Raggi di curvatura e altezze di smusso Dimensioni angolari Dimensioni angolari per fori di lubrificazione Tolleranze generali di forma e di posizione Campo di applicazione Grado di precisione Tolleranze di forma Tolleranze di posizione Qualità superficiale Spigoli del pezzo da lavorare Eccentricità dei fori profondi Filettature Tolleranza per filettature metriche ISO Filettature incomplete/gole di scarico Trattamento termico Controllo Cenni generali Controllo dimensionale, requisiti per apparecchiature di misurazione Documenti di controllo Tolleranze e scostamenti limite per dimensioni lineari da 1 a 1 mm Campo di applicazione Determinazione della serie di tolleranze Tolleranze fondamentali Scostamenti limite per dimensioni esterne e interne comprese nel campo nominale 315 mm Scostamenti limite per dimensioni esterne e interne comprese nel campo nominale da 315 mm a 1 mm Appendice A (informativo) Rappresentazione grafica Appendice B (informativo) Grandezze di misura della rugosità superficiale Normative tecniche citate Modifiche maggio A cura di: SMS group Ufficio ormativo SMS group GmbH 216 "Il presente documento e tutelato dal diritto d'autore. La riproduzione, la divulgazione e l'utilizzo del presente documento nonché la comunicazione del suo contenuto a terzi sono consentiti esclusivamente previa nostra esplicita approvazione. L'inosservanza di quanto sopra può dar luogo ad un procedimento penale e comporta il risarcimento del danno. Tutti i diritti riservati." Numero di pagine 23
2 Pagina 2 SN 2-5: Campo di applicazione La presente norma stabilisce i requisiti del SMS group per la fabbricazione e il controllo dei pezzi da impiegare quale materiale semilavorato e/o diretto per la fabbricazione dei prodotti del SMS group e da sottoporre alla lavorazione meccanica. 2 Riferimenti normativi L'applicazione della presente norma presuppone necessariamente i documenti sotto elencati. In caso di riferimenti datati, vale soltanto l'edizione del documento a cui viene fatto riferimento. In caso di riferimenti non datati, è valida l ultima edizione del documento a cui viene fatto riferimento, compresi tutti gli aggiornamenti. SN 2-1 SN 2-1 Norme di produzione - Principi e requisiti Norme di produzione - Controllo 3 Requisiti di fabbricazione 3.1 Tolleranze generali per dimensioni lineari, dimensioni angolari, raggi di curvatura e altezze di smusso Campo di applicazione Le tolleranze generali sec. DIN ISO : per dimensioni lineari ed angolari, per raggi di curvatura e altezze di smusso vanno applicate ai pezzi ottenuti truciolando. Esse si applicano per dimensioni senza indicazione di tolleranza fra due superfici lavorate di un pezzo di qualsiasi materiale metallico, salvo nel caso che in altra documentazione siano state stabilite tolleranze generali divergenti in funzione del materiale. Per dimensioni comprese fra una superficie non lavorata e una superficie lavorata di un pezzo, per le quali non è indicata nessuna tolleranza separata, valgono le semi-tolleranze generali fissate nella relativa norma per getti, pezzi ossitagliati e fucinati. Una dimensione ausiliaria posta tra parentesi è una misura non necessaria per la determinazione geometrica (fabbricazione) di un pezzo. Le tolleranze generali non si applicano per: - dimensioni ausiliarie indicate tra parentesi sec. DIN 46-11; - angoli di 9 non iscritti entro linee formanti intersezioni di assi Grado di precisione Per le tolleranze generali vale il grado di precisione DIN ISO : m Dimensioni lineari Gli scostamenti limite per le dimensioni lineari (per es. dimensioni esterne, interne, di spallamento, diametri, raggi, distanze) sono indicati in tabella 1. Le indicazioni relative alla segatura sono definizioni specifiche del SMS group. Tabella 1 - Dimensioni lineari Grado di precisione Scostamenti limite per campi di dimensioni nominali b),5 a) 6 > 6 3 > 3 12 > 12 4 > 4 1 > 1 2 > 2 4 > 4 8 > 8 12 > m (medio) ±,1 ±,2 ±,3 ±,5 ±,8 ± 1,2 ± 2 ± 3 ± 4 ± 5 ± 6 Segatura ± 1 ± 2 ± 3 - > 16 2 a) Per dimensioni nominali inferiori a,5 mm, gli scostamenti limite vanno portati direttamente sulla dimensione nominale. b) Le dimensioni da,5 mm a 4 mm corrispondono alla DIN ISO :1991-6, quelle da oltre 4 mm a 2 mm alla DIN 7168:
3 Pagina 3 SN 2-5: Raggi di curvatura e altezze di smusso Gli scostamenti limite per raggi di curvatura e altezze di smusso (inclinazioni) sono indicati in tabella 2. Grado di precisione Tabella 2 - Raggi di curvatura e altezze di smusso Scostamenti limite per campi di dimensioni nominali b),5 a) > 3 > 6 > m (medio) ±,2 ±,5 ± 1 ± 2 ± 4 > 12 4 a) Per dimensioni nominali inferiori a,5 mm, gli scostamenti limite vanno portati direttamente sulla dimensione nominale. b) Le dimensioni da,5 mm a 3 mm corrispondono alla DIN ISO :1991-6, quelle da oltre 3 mm a 4 mm alla DIN 7168: Dimensioni angolari Gli scostamenti limite per le dimensioni angolari, completi dei relativi valori tangenziali, sono indicati in tabella 3. Essi non si applicano per i fori di lubrificazione che invece sono reperibili in tabella 4. La variazione massima ammessa in mm si calcola dal valore tangenziale moltiplicato per il lato più corto. Qualora sia necessaria una tolleranza angolare più piccola, essa va indicata nel disegno. Grado di precisione Tabella 3 - Dimensioni angolari Scostamenti limite in unità angolari per campi di dimensioni nominali del lato più corto > 1 > 5 > 12 > m (medio) ± 1 ± 3' ± 2' ± 1' ± 5' Valori tangenziali,175,87,58,29, Dimensioni angolari per fori di lubrificazione Gli scostamenti limite per le dimensioni angolari di fori di lubrificazione, completi dei relativi valori tangenziali, sono indicati in tabella 4. La variazione massima ammessa in mm si calcola dal valore tangenziale moltiplicato per il lato più corto dell'angolo. Un foro di lubrificazione si identifica dalla filettatura metrica e/o in pollici praticata da un suo lato. Grado di precisione Tabella 4 - Dimensioni angolari per fori di lubrificazione Scostamenti limite in unità angolari per campi di dimensioni nominali del lato più corto 1 > 1 5 > 5 12 > 12 4 > 4 c (grossolano) ± 1 3' ± 1 ± 3' ± 15' ± 1' Valori tangenziali,262,175,87,44, Tolleranze generali di forma e di posizione Campo di applicazione Le tolleranze generali di forma e di posizione sec. DIN ISO : sono applicabili per pezzi ottenuti mediante asportazione di truciolo. Esse si applicano pure per dimensioni singole o dimensioni con tolleranze imposte dal sistema ISO Grado di precisione Per le tolleranze di forma e di posizione vale il grado di precisione DIN ISO : H
4 Pagina 4 SN 2-5: Tolleranze di forma Cenni generali Le tolleranze di forma limitano la variazione di un singolo elemento dalla sua forma geometricamente ideale Rettilineità e planarità Le tolleranze generali di rettilineità e planarità sono indicate in tabella 5. Classe di tolleranza Tabella 5 - Rettilineità e planarità 1 Tolleranze generali di rettilineità e di planarità per campi di dimensioni nominali > 1 3 > 3 1 > 1 3 > 3 1 > 1 3 H,2,5,1,2,3, Circolarità Le tolleranze di circolarità sono reperibili in tabella 6. Tabella 6 - Circolarità Classe di tolleranza Tolleranza di circolarità H, Cilindricità, forma di una linea e forma di una superficie Per la cilindricità, la forma di una linea qualunque e la forma di una superficie qualunque non si sono stabilite tolleranze generali Tolleranze di posizione Cenni generali Le tolleranze di posizione limitano la variazione della posizione reciproca di due o più elementi, dei quali, per motivi funzionali o per definizione chiara, di regola un elemento si applica come elemento di riferimento per le indicazioni delle tolleranze. Ove necessario, si può fissare anche più di un elemento di riferimento. L'elemento di riferimento deve essere sufficientemente preciso; se necessario, occorre fissare una tolleranza di forma Parallelismo Le tolleranze di posizione ammesse per il parallelismo o superfici parallele. sono limitate dalla tolleranza della misura distanziale delle linee Perpendicolarità Le tolleranze generali di perpendicolarità sono indicate in tabella 7. Classe di tolleranza Tabella 7 - Perpendicolarità Tolleranze di perpendicolarità per campi di dimensioni nominali per il lato più corto dell'angolo 1 > 1 3 > 3 1 > 1 3 H,2,3,4,5
5 Pagina 5 SN 2-5: Simmetria Le tolleranze generali per elementi geometrici non simmetrici rispetto all asse di rivoluzione sono indicate in tabella 8. Le tolleranze generali sono applicabili anche nel caso che uno degli elementi geometrici simmetrici sia simmetrico rispetto all'asse di rivoluzione e l altro no (per es. teste e manicotti di allunghe articolate). Classe di tolleranza Tabella 8 - Simmetria Tolleranza di simmetria H, Coassialità Non ci sono tolleranze generali fisse per la coassialità l'oscillazione indicate in tabella 9.. Al limite esse possono essere tanto grandi quanto quelle per Tabella 9 - Oscillazione radiale e assiale Classe di tolleranza Tolleranza di oscillazione H, Oscillazione Le tolleranze generali di oscillazione radiale e assiale sono limitate dalla tolleranza ammessa indicata in tabella Oscillazione totale e inclinazione Non ci sono tolleranze generali fisse per l'oscillazione totale e l'inclinazione Tolleranze di posizione per distanze centri fori e diametri circonferenze fori In linea di massima, non ci sono tolleranze generali di posizione, eccetto per le distanze centri fori e i diametri circonferenze fori come da tabella 1. Le tolleranze specifiche al SMS group, indicate in tabella 1, s intendono come tolleranze di posizione sec. DIN EN ISO 111:214-4 e si applicano a dimensioni non tollerate di distanze centri fori e diametri circonferenze fori. L'indicazione delle tolleranze di posizione esclude l'addizione delle tolleranze. Ciò significa che le dimensioni di interasse dei singoli fori rappresentano dimensioni di coordinate teoricamente esatte senza variazioni di misura, i cui punti d'intersezione fissano cilindri di tolleranza nella misura delle tolleranze indicate in tabella 1. Tabella 1 - Tolleranze di posizione per fori passanti e fori filettati Diametro filettatura M4 M5 M6 M8 M1 M12 M16 M2 M24 M3 M36 M42 M48 M56 M64 M72 M8 M9 M1 Foro passante a) 4,5 5,5 6, ,5 17, serie media Foro passante a) ,5 18, serie grossolana Ø,25 Ø,3 Ø,5 Ø,75 Ø 1, Ø 1,5 Ø 2, Ø 3, Ø 3,5 Tolleranza di posizione per foro filettato e foro passante a) Fori passanti sec. SN 48-2:215-9
6 Pagina 6 SN 2-5: Qualità superficiale Le qualità superficiali standard del SMS group applicabili senza indicazione sul disegno sono riportate in tabella 11. Esse si applicano anche in presenza di un segno grafico con più indicazioni relative alla qualità superficiale. Come grandezza di misura preferenziale, invece del valore di rugosità medio aritmetico, nei disegni del SMS group si limita ad indicare solo il valore di rugosità R a, vedi anche l'appendice A (informativo). Qualità superficiali standard Tabelle 11 - Qualità superficiali Applicazione Dimensioni lineari che si riferiscono a superfici senza indicazione di grandezze di misura della rugosità (per es. superfici ottenute tramite segatura) Fori di diam. 4 mm, fori oblunghi, scanalature porta-asse Pezzi prelavorati, elementi da saldare Superfici piane per teste di vite e appoggio di dadi - lamiera laminata - svasature di viti Gole di scarico, smussi, filettature, gole di scarico di filettature, sedi per chiavette, scanalature per linguette e scanalature di lubrificazione, superfici piane Esempio 1 Esempio 2 Per raggi o arrotondamenti e per smussi 5 mm vale: - tutti gli arrotondamenti interni, vedi esempio 1, sono da eseguire nella qualità più fine delle superfici adiacenti; - tutti gli arrotondamenti esterni, vedi esempio 2, sono da eseguire nella qualità più grossolana delle superfici adiacenti; - tutti gli smussi sono da eseguire nella qualità più grossolana della superficie adiacente. 3.4 Spigoli del pezzo da lavorare Tutti gli spigoli prodotti su un pezzo per lavorazione meccanica devono essere sbavati sec. DIN ISO 13715:2-12, vedi le figure 1 e 2. -,1 -,3 Figura 1 - Spigolo esterno Figura 2 - Spigolo interno sbavatura da -,1 a -,3 raccordo +,3 3.5 Eccentricità dei fori profondi Nella foratura dal pieno eseguita su un pezzo posto in rotazione, l eccentricità di un foro di profondità di 1 mm non deve essere superiore a 1 mm. Nella lavorazione a pezzo fisso e punta rotante, l'eccentricità del foro si raddoppia.
7 Pagina 7 SN 2-5: Filettature Tolleranza per filettature metriche ISO Per le filettature metriche ISO si applicano le seguenti tolleranze: Classe di tolleranza per filettature sec. DIN ISO 965-1: media (m) Zona di tolleranza sec. DIN ISO 965-1: g per filettatura esterna (bullone) Zona di tolleranza sec. DIN ISO 965-1: H per filettatura interna (dado) Per parti tracciate aventi filettature M64 occorre l indicazione sui disegni Filettature incomplete/gole di scarico Per tutte le filettature incomplete e/o gole di scarico si applicano, in linea di principio, la DIN 76-1 e la DIN Trattamento termico I trattamenti termici richiesti dal procedimento produttivo (per es. per l'eliminazione delle tensioni di lavorazione) devono essere eseguiti su iniziativa dell'officina incaricata della lavorazione stessa. 4 Controllo 4.1 Cenni generali Tutti i criteri risultanti dal processo di fabbricazione (dimensioni, rugosità superficiale ecc.) devono essere controllati dal fabbricante. 4.2 Controllo dimensionale, requisiti per apparecchiature di misurazione Ogni fabbricante deve predisporre opportune apparecchiature di misurazione per permettere la verifica delle caratteristiche ottenute sul pezzo. Le apparecchiature di misurazione e di prova si scelgono e si impiegano in funzione della misurazione da effettuare e in base alla conoscenza della loro incertezza di misurazione. Se necessario, si deve comprovare il soddisfacimento delle esigenze riguardo la supervisione delle apparecchiature di prova sec. DIN EN ISO 91:215-11, paragrafo 7.1.5: "Sistemi di gestione della misurazione e del controllo sec. DIN EN ISO 112. Le tolleranze di forma e di posizione vanno controllate su macchine di misurazione calibrate a 3 coordinate. Se il fabbricante non possiede una macchina di misurazione a 3 coordinate né altre attrezzature di misurazione e controllo, il SMS group può esigere che il pezzo venga controllato, facendolo viaggiare allo stato non tensionato su una macchina utensile. Allo scopo va usata una macchina che non sia stata coinvolta nella fabbricazione del pezzo stesso e la cui precisione sia nota. Ove necessario, ciò va comprovato. Difetti di macchina vanno per quanto possibile eliminati o presi in considerazione. Ogni deroga a questa regola richiede la previa autorizzazione dell ufficio di assicurazione qualità del SMS group. 4.3 Documenti di controllo Il fabbricante deve eseguire un controllo in base ai criteri sottoelencati, documentando i risultati ottenuti in un documento di controllo con indicazione dei relativi valori nominali e effettivi. - tolleranze dimensionali con classe di tolleranza IT9; - tolleranze dimensionali senza classe di tolleranza IT secondo lo schema seguente: dimensioni 18 mm con tolleranze,1 mm dimensioni > 18 mm 8 mm con tolleranze,2 mm dimensioni > 8 mm 2 mm con tolleranze,4 mm dimensioni > 2 mm 5 mm con tolleranze,8 mm dimensioni > 5 mm con tolleranze 1, mm - dimensioni di controllo sec. DIN 46-1; - tutte le tolleranze di forma e posizione indicate nella documentazione di fabbricazione; - angoli, curve e raggi inferiori al grado di precisione m sec. DIN ISO :1991-6; - rugosità superficiali R a,8 µm DIN ISO 132:22-6; - prove di pressione da documentare conformemente alle prescrizioni sul tipo di prova, sulla pressione di prova, sulla durata di prova e sui fluidi idraulici; - filettature, eccetto quelle a passo metrico (normale) triangolare e a passo gas, con indicazione del procedimento e dell apparecchiatura di prova; - dentature con indicazione degli scartamenti, del profilo dei fianchi, dell angolo dell elica dente e del passo; - trattamenti e rivestimenti delle superfici con indicazione della durezza e dello spessore dello strato applicato; - finitura esterna, per es. mediante controlli superficiali a liquidi penetranti e magnetoscopici; - finitura interna mediante controllo con ultrasuoni.
8 Pagina 8 SN 2-5: Tolleranze e scostamenti limite per dimensioni lineari da 1 a 1 mm Campo di applicazione Le seguenti tolleranze sono applicabili a tutte le dimensioni lineari quali lunghezze, larghezze, altezze, profondità, diametri ecc. Le tolleranze per le dimensioni lineari comprese nel campo di dimensioni nominali da oltre 1 1 mm si suddividono in 12 diverse classi di tolleranza, da scegliere e da convenire a seconda del caso di applicazione. Alle rispettive serie o classi di tolleranza sono correlate le tolleranze fondamentali come da tabella 12. Per questi valori vale la temperatura di riferimento di 2 C sec. DIN EN ISO 1: Determinazione della serie di tolleranze La determinazione di una serie di tolleranze si suddivide come mostrato in figura 3. Serie di tolleranze Serie di tolleranze DIN ISO 286- IT... ( 315 mm) DIN IT... (oltre 315 mm) Denominazione N. principale DIN Sigla IT e classe di tolleranza (IT = Grado di tolleranza internaz.) Tolleranze fondamentali Fig. 3 - Determinazione della serie di tolleranze I valori delle zone di tolleranza per i gradi di tolleranza fondamentale da IT5 IT16 sono indicati in tabella 12. Campo dimensioni nominali mm Tabella 12 - Tolleranze fondamentali IT µm da 1 a > 3 a > 6 a > 1 a > 18 a > 3 a > 5 a > 8 a > 12 a > 18 a > 25 a > 315 a > 4 a > 5 a > 63 a > 8 a > 1 a > 125 a > 16 a > 2 a > 25 a > 315 a > 4 a > 5 a > 63 a > 8 a
9 4.4.4 Scostamenti limite per dimensioni esterne e interne comprese nel campo nominale 315 mm Pagina 9 SN 2-5:216-5 Le zone di tolleranza applicabili al campo delle dimensioni nominali 315 mm sec. DIN ISO 286-2:21-11 sono una selezione assemblata dal SMS group e valgono per le dimensioni esterne riportate in tabella 13 e per quelle interne riportate in tabella 14. Campo dimensioni nominali in mm Tabella 13 - Zone di tolleranza per dimensioni esterne 315 mm Scostamenti limite in µm e7 e8 e9 f7 g6 h6 h9 h11 j6/js6 a) k6 m6 n6 p6 r6 s6 > 1 a > 3 a > 6 a > 1 a > 18 a > 3 a > 5 a 65 > 65 a 8 > 8 a 1 > 1 a 12 > 12 a 14 > 14 a 16 > 16 a 18 > 18 a 2 > 2 a 225 > 225 a 25 > 25 a 28 > 28 a 315 > 315 a 355 > 355 a 4 > 4 a 45 > 45 a 5 > 5 a 56 > 56 a 63 > 63 a 71 > 71 a 8 > 8 a 9 > 9 a 1 > 1 a 112 > 112 a 125 > 125 a 14 > 14 a 16 > 16 a 18 > 18 a 2 > 2 a 224 > 224 a 25 > 25 a 28 > 28 a a) Oltre il campo delle dimensioni nominali 6 si applica js
10 Pagina 1 SN 2-5:216-5 Campo dimensioni nominali in mm > 1 a 3 > 3 a 6 > 6 a 1 > 1 a 18 > 18 a 3 > 3 a 5 > 5 a 65 > 65 a 8 Tabella 14 - Zone di tolleranza per dimensioni interne 315 mm Scostamenti limite in µm D7 D1 E9 F7 F8 G7 G8 H7 H8 H9 H12 H13 J7/JS7 a) K7 M7 P > 8 a 1 > 1 a > 12 a 14 > 14 a 16 > 16 a > 18 a 2 > 2 a 225 > 225 a > 25 a 28 > 28 a > 315 a 355 > 355 a > 4 a 45 > 45 a > 5 a 56 > 56 a > 63 a 71 > 71 a > 8 a 9 > 9 a > 1 a 112 > 112 a > 125 a 14 > 14 a > 16 a 18 > 18 a > 2 a 224 > 224 a > 25 a 28 > 28 a a) Oltre il campo delle dimensioni nominali 5 si applica JS7.
11 Pagina 11 SN 2-5: Scostamenti limite per dimensioni esterne e interne comprese nel campo nominale da 315 mm a 1 mm Le zone di tolleranza applicabili al campo delle dimensioni nominali da 315 mm a 1 mm sec. DIN 7172: sono una selezione assemblata dal SMS group e valgono per le dimensioni esterne riportate in tabella 15 e per quelle interne riportate in tabella 16. Tabella 15 - Zone di tolleranza per dimensioni esterne da 315 mm a 1 mm Campo dimensioni nominali in mm Scostamenti limite in µm e7 e8 e9 f7 g6 h6 h9 h11 js6 k6 m6 n6 p6 > 315 a > 4 a > 5 a > 63 a > 8 a Campo dimensioni nominali in mm > 315 a 4 > 4 a 5 > 5 a 63 > 63 a 8 > 8 a 1 Tabella 16 - Zone di tolleranza per dimensioni interne da 315 mm a 1 mm Scostamenti limite in µm D7 D1 E9 F7 F8 G7 H7 H8 H9 H12 H13 JS7 K7 M
12 Pagina 12 SN 2-5:216-5 Appendice A (informativo) Rappresentazione grafica A.1 Cenni generali L'indicazione della qualità delle superfici nei disegni avviene in conformità alla DIN EN ISO 132:22-6. Le tabelle A.1 e A.2 forniscono un confronto dei segni grafici sec. DIN EN ISO 132:22-6 e DIN ISO 132: (ritirata). Come grandezza di misura preferenziale nei disegni del SMS group si indica il valore di rugosità aritmetico medio R a. A.2 Segni grafici A.2.1 Posizione sul segno grafico delle indicazioni sulla qualità superficiale La tabella A.1 fornisce un confronto dei segni grafici, con le relative spiegazioni delle indicazioni sulla qualità superficiale, sec. DIN EN ISO 132:22-6 e DIN ISO 132: (ritirata). Segno grafico sec. DIN EN ISO 132:22-6 Tabella A.1 - Indicazioni sulla qualità delle superfici Segno grafico sec. DIN ISO 132: Significato (ritirata) a = Valore di rugosità R a in µm b = Requisiti della qualità superficiale c = Tipo di fabbricazione d = Solchi e loro orientamento e = Sovrametallo di lavorazione f = Altre grandezze di misurazione della rugosità per es. R z1max, R amax Significato a = Valore di rugosità R a in µm b = Tipo fabbricazione, trattamento della superficie c = Valore della lunghezza di base d = Senso dei solchi e = Sovrametallo di lavorazione f = Altre grandezze di misurazione della rugosità per es. R z, R max Spiegazione Indicazione standard del SMS group Da indicare soltanto se necessario per motivi funzionali A.2.2 Indicazione della qualità superficiale sul segno grafico I segni grafici indicanti la qualità superficiale sono riportati in tabella A.2. Non è consentito apporre su un segno grafico più indicazioni relative alla qualità delle superfici. Segno grafico sec. DIN EN ISO 132:22-6 Tabella A.2 - Indicazione della qualità superficiale Segno grafico sec. DIN ISO 132: Significato (ritirata) Segno grafico di base. Il significato deve essere chiarito con indicazioni aggiuntive. La superficie può essere ottenuta con procedimento di fabbricazione a piacere nei limiti del valore di rugosità medio indicato R a 3,2 µm. La superficie deve essere lavorata con asportazione di materiale (truciolando) senza prescrizione di un valore medio di rugosità. La superficie deve essere lavorata con asportazione di materiale (truciolando) nei limiti del valore medio di rugosità indicato R a 3,2 µm. Segno grafico ampliato: superficie che non ammette una lavorazione con asportazione di materiale. Questo segno grafico può essere utilizzato anche nei disegni preparati per una particolare operazione, e cioè per indicare che una superficie deve essere lasciata nello stato prodotto da un'operazione precedente, indipendentemente dal fatto se tale stato sia stato ottenuto per asportazione di materiale o in qualunque altro modo.
13 Pagina 13 SN 2-5:216-5 A.2.3 Segni grafici indicanti l'orientamento dei solchi I solchi e loro orientamento dovuto al metodo di lavorazione adottato (per. es. tracce lasciate da utensili) sono rappresentati in tabella A.3. Segno grafico Tabella A.3 - Indicazione dell'orientamento dei solchi Spiegazione Rappresentazione grafica Parallelo al piano di proiezione della vista sulla quale è posto il segno grafico Orientamento dei solchi Perpendicolare al piano di proiezione della vista sulla quale è posto il segno grafico Orientamento dei solchi Incrociato secondo due linee oblique in relazione al piano di proiezione della vista sulla quale è posto il segno grafico Orientamento dei solchi Multidirezionale Approssimativamente circolare in relazione al centro della superficie sulla quale è posto il segno grafico Approssimativamente radiale in relazione al centro della superficie sulla è posto il segno grafico A.2.4 Segni grafici indicanti la lavorazione meccanica L indicazione della lavorazione meccanica precedente o susseguente la saldatura e della libera scelta degli utensili sono prescrizioni specifiche al SMS group riportate in tabella A.4. Segno grafico Tabelle A.4 - Indicazione della lavorazione meccanica Spiegazione Esempio della rappresentazione grafica Lavorazione meccanica dopo la saldatura Lavorazione meccanica prima della saldatura Libera scelta degli utensili (vedi il paragrafo A.3)
14 Pagina 14 SN 2-5:216-5 A.3 Scelta libera degli utensili Arrotondamenti, smussi, scanalature per linguette, filettature incomplete d alesaggio o superfici piane in svasature possono essere lavorate in funzione del contorno dell utensile come da tabella A.5. È necessaria l'indicazione a disegno come mostrato nei seguenti esempi: Tabella A.5 - Scelta libera degli utensili Esecuzione Arrotondamenti e smussi su pezzi torniti e fresati Qui di seguito i possibili contorni di utensili: Indicazione da fare nel disegno oppure eccetto Esempio 5 Esempio 1 Esempio 2 Esempio 3 Esempio 4 (indicare dimensioni funzionali) oppure oppure Esempio 5 Esempio 6 Esempio 7 Esempio 8 oppure Uscite di punte Qui di seguito alcune delle possibili uscite di punte:. Esempio 9 Esempio 1 Esempio 11 Superfici piane in svasature In caso di rappresentazione di più svasature singole, è consentita la fresatura di una superficie comune per tutte le svasature. Qui di seguito alcune delle possibili superfici piane: Ra 3,2 Esempio 12 Scelta delle punte per foratura a gradini Salvo indicazione esplicita nei disegni, la scelta della punta da utilizzare per praticare fori a gradini (e in alternativa anche lisci) compete al fabbricante e va presa in funzione dell'utensile di cui dispone. G 3/4x16 / 11 22x12 oppure G 3/4x16 / 11 22x12
15 Pagina 15 SN 2-5:216-5 A.4 Tolleranze di forma e di posizione A.4.1 Cenni generali Le tolleranze di forma e di posizione (orientamento, localizzazione e oscillazione) sec. DIN EN ISO 111:214-4 si definiscono in base ai requisiti funzionali. Esse sono inoltre determinate dalle esigenze di fabbricazione e di controllo. A.4.2 Riquadro di tolleranza Le indicazioni devono essere iscritte in un riquadro rettangolare suddiviso in due o più caselle come mostrato nelle figure da A.1 a A.3. Se una tolleranza è applicabile a più di un elemento, la relativa indicazione deve essere posta sopra il riquadro, precisando il numero degli elementi seguito dal segno "x", vedi figura A.2. Freccia indicatrice Elemento posto in tolleranza Lettera di riferimento Valore di tolleranza (t) Segno grafico di tolleranza Figura A.1 - Riquadro Figura A.2 - Riquadro Figura A.3 - Suddivisione di un con tolleranza con tolleranza riquadro di tolleranza di posizione di forma per più elementi A.4.3 Zona di tolleranza Una zona di tolleranza è lo spazio compreso tra due o più linee o superfici geometriche ideali e definito da una dimensione lineare, denominata tolleranza. La zona di tolleranza è definita dall ampiezza della tolleranza e dalla sua posizione perpendicolare al profilo geometrico specificato di un pezzo, salvo indicazione diversa. A seconda della caratteristica alla quale è applicata e del modo con cui viene quotata, la zona di tolleranza può essere: - l'area all interno di un cerchio; - l area tra due cerchi concentrici; - l area tra due linee equidistanti o tra due rette parallele; - lo spazio all'interno di un cilindro; - lo spazio tra due cilindri coassiali; - lo spazio tra due superfici equidistanti o due piani paralleli; - lo spazio all'interno di una sfera. A.4.4 Zona di tolleranza contrassegnata CZ Se una zona di tolleranza si applica a più elementi separati, è necessario far seguire al valore di tolleranza indicato nel riquadro di tolleranza il contrassegno CZ che sta per zona comune (common zone). Nell'esempio illustrato in figura A.4, tutte e tre le superfici devono rientrare nella stessa zona di tolleranza comune. Di conseguenza, esse sono anche simmetriche le une rispetto alle altre nei limiti della tolleranza di,1 mm. A.4.5 Elementi di riferimento Figura A.4 - Zona di tolleranza comune Un riferimento costituito da un singolo elemento si identifica con una lettera maiuscola posta in un riquadro come da figura A.5. La stessa lettera deve essere riportata nell'apposita casella del riquadro di tolleranza, vedi figura A.3. Lettera maiuscola di riferimento Triangolo annerito di riferimento Elemento di riferimento Figura 5 - Indicazione dell'elemento di riferimento
16 Pagina 16 SN 2-5:216-5 A Triangoli di riferimento Il triangolo di riferimento collegato alla lettera di riferimento è situato sul prolungamento della linea di misura, se l'elemento di riferimento è l'asse o il piano mediano, vedi le figure da A.6 a A.8. Per esigenze di spazio, una delle frecce della linea di misura può essere sostituita con il triangolo di riferimento. Figura A.6 - Triangolo di riferimento Figura A.7 - Triangolo di riferimento Figura A.8 - Triangolo di riferimento Esempio A Esempio B Esempio C A Riferimento comune Un riferimento comune formato da due elementi è identificato da due lettere maiuscole separate da un trattino, vedi figura A.9. Figura A.9 - Riferimento comune A Riferimento multiplo In un sistema composto da due o più elementi di riferimento (riferimenti multipli), le relative lettere devono essere indicate in caselle diverse del riquadro in ordine di priorità da sinistra a destra, vedi figura A.1. Figura A.1 - Riferimento multiplo A Prescrizioni restrittive La tolleranza indicata in figura A.11 si riferisce alla lunghezza totale dell elemento considerato. Se la tolleranza si applica solo ad una lunghezza limitata considerata in qualunque posizione, il valore di questa lunghezza deve essere aggiunto al valore di tolleranza, separato da un tratto obliquo come illustrato in figura A.12. Se la tolleranza deve essere applicata solo su una parte definita del pezzo, questa limitazione deve essere individuata con linea mista grossa a punto e tratto e quotatura come precisato in figura A.13. Figura A.11 - Indicazione di tolleranza per lunghezza Figura A.12 - Indicazione di tolleranza per lunghezza limitata Figura A.13 - Indicazione di tolleranza per una parte definita del pezzo
17 Pagina 17 SN 2-5:216-5 A Zona di tolleranza cilindrica o circolare La zona di tolleranza è cilindrica o circolare, se il valore della tolleranza è preceduto dal segno Ø, vedi figura A.14. In mancanza di questo segno la zona di tolleranza è limitata da due linee o superfici, la cui distanza nel senso della freccia indicatrice è uguale al valore della tolleranza. Figura A.14 - Zona di tolleranza cilindrica o circolare A Dimensioni teoricamente esatte Le dimensioni teoricamente esatte determinano in modo teoricamente esatto la localizzazione, l'orientamento e il profilo teoricamente esatti di un elemento singolo o di un gruppo di elementi posti in tolleranza rispetto agli elementi di riferimento, vedi figura A.15. Le dimensioni teoricamente esatte non possono essere oggetto di tolleranze. Esse vanno poste in un riquadro. Figura A.15 - Dimensione teoricamente esatta A Elementi geometrici La tolleranza di forma e di posizione di un elemento geometrico definisce la zona all interno della quale l'elemento deve essere compreso. Un elemento geometrico è una parte definita di un pezzo, quale un punto, una linea o una superficie. Esso può essere un elemento fisico reale di una superficie geometrica completa (per es. una superficie generatrice cilindrica) oppure un elemento derivato (per es. un asse mediano o una superficie mediana). A Elementi posti in tolleranza Il riquadro di tolleranza è unito all'elemento geometrico cui è riferita la tolleranza con una linea di richiamo fine continua che ha la base su un lato del riquadro e che termina con una freccia indicatrice sulla linea di contorno dello stesso elemento o su un prolungamento della linea di misura (ma chiaramente staccata dalla linea di misura), se la tolleranza si applica ad una linea o ad una superficie, vedi figure A.16 e A.17. La linea di richiamo termina invece sulla linea di misura, se la tolleranza si applica all asse mediano o al piano mediano dell'elemento quotato, vedi figura A.18. Figura A.16 - Esempio A Figura A.17 - Esempio B Figura A.18 - Esempio C
18 Pagina 18 SN 2-5:216-5 A.5 Definizione della zona di tolleranza e spiegazione dell indicazione sul disegno In tabella A.6 sono esposte le diverse tolleranze di forma e di posizione sec. DIN EN ISO 111:214-4, con le spiegazioni delle loro zone di tolleranza e delle relative indicazioni sui disegni. Segno grafico Rettilineità Tabella A.6 - Tolleranze di forma e di posizione Definizione della zona di tolleranza La zona di tolleranza, nel piano considerato, è delimitata da due rette parallele distanti t e vale soltanto nella direzione specificata. Indicazione sul disegno e spiegazione Ogni linea (reale) estratta della superficie superiore parallela al piano di proiezione con tolleranza deve essere compresa tra due rette parallele distanti,1. Planarità a = Distanza qualunque La zona di tolleranza è definita da due piani paralleli distanti t. La superficie (reale) estratta deve essere compresa tra due piani paralleli distanti,8. Circolarità La zona di tolleranza, nella sezione considerata, è definita da due cerchi concentrici aventi tra di loro una distanza radiale t. La linea di circonferenza (reale) estratta, in ogni sezione perpendicolare all'asse delle superfici cilindriche, deve essere compresa tra due cerchi concentrici complanari i cui raggi differiscono di,1. ANNOTAZIONE: La definizione della linea di circonferenza non è normalizzata. Cilindricità a) Sezioni La zona di tolleranza è delimitata da due cilindri coassiali i cui raggi differiscono per il valore t. La superficie generatrice cilindrica (reale) estratta deve essere compresa tra due cilindri coassiali aventi una distanza radiale di,1. Forma di una linea qualunque senza riferimento La zona di tolleranza è definita da due linee inviluppanti cerchi di diametro t, i cui centri sono situati su una linea avente la forma teoricamente esatta. In ciascuna sezione parallela al piano di proiezione, con indicazione di tolleranza, la linea di contorno (reale) estratta deve essere compresa tra due linee equidistanti inviluppanti cerchi di diametro,4, i cui centri sono situati su una linea di forma geometricamente ideale. a) Distanza qualunque b) Piano perpendicolare al piano di proiezione
19 Pagina 19 SN 2-5:216-5 Segno grafico Forma di una superficie qualunque rispetto ad un riferimento Tabella A.6 - Tolleranze di forma e di posizione (continuazione) Definizione della zona di tolleranza La zona di tolleranza è definita da due superfici inviluppanti sfere di diametro t, i cui centri sono situati su una superficie avente la forma teoricamente esatta in relazione alla superficie di riferimento A. Indicazione sul disegno e spiegazione La superficie (reale) estratta deve essere compresa tra due superfici equidistanti inviluppanti sfere di diametro,1, i cui centri sono situati su una superficie avente la forma teoricamente esatta in relazione alla superficie di riferimento A. Parallelismo di una linea rispetto ad una linea di riferimento a) Riferimento A La zona di tolleranza è definita da un cilindro di diametro t, disposto parallelamente all asse di riferimento, se il valore della tolleranza è preceduto dal segno. La linea mediana (reale) estratta deve rientrare in una zona di tolleranza definita da un cilindro avente diametro,3 e disposto parallelamente all'asse di riferimento A. a) Riferimento A Parallelismo di una superficie rispetto ad una superficie di riferimento La zona di tolleranza è definita da due piani paralleli al piano di riferimento distanti t. La superficie (reale) estratta deve essere compresa tra due piani paralleli al piano di riferimento D e distanti,1. a) Riferimento D Perpendicolarità di una superficie rispetto ad una superficie di riferimento La zona di tolleranza è definita da due piani tra loro paralleli, perpendicolari al piano di riferimento e distanti t. La superficie (reale) estratta deve essere compresa tra due piani tra loro paralleli, perpendicolari al piano di riferimento A e distanti,8. Inclinazione di una superficie rispetto ad una superficie di riferimento a) Riferimento A La zona di tolleranza è definita da due piani distanti t, inclinati con angolo determinato rispetto al piano di riferimento. La superficie (reale) estratta deve essere compresa tra due piani tra loro paralleli, distanti,8 e inclinati con angolo teoricamente esatto di 4 rispetto al piano di riferimento A. a) Riferimento A
20 Pagina 2 SN 2-5:216-5 Segno grafico Localizzazione di una linea Tabella A.6 - Tolleranze di forma e di posizione (continuazione) Definizione della zona di tolleranza La zona di tolleranza è definita da un cilindro di diametro t, se il valore della tolleranza è preceduto dal segno. L asse del cilindro posto in tolleranza è definito dalle dimensioni teoricamente esatte dei piani di riferimento C, A e B. Indicazione sul disegno e spiegazione La linea (reale) estratta deve essere compresa in una zona di tolleranza definita da un cilindro avente diametro,8, il cui asse coincide con la posizione teoricamente esatta dell asse del foro rispetto ai piani di riferimento C, A e B. Coassialità di un asse a) Riferimento A b) Riferimento B c) Riferimento C La zona di tolleranza è definita da un cilindro di diametro t, se il valore della tolleranza è preceduto dal segno. L asse della zona di tolleranza cilindrica coincide con l asse di riferimento. La linea mediana (reale) estratta del cilindro posto in tolleranza deve rientrare in una zona di tolleranza cilindrica avente diametro,8, il cui asse coincide con l'asse comune di riferimento A-B. La linea mediana (reale) estratta del cilindro posto in tolleranza deve rientrare in una zona di tolleranza cilindrica avente diametro,1, il cui asse coincide con l'asse di riferimento A. a) Riferimento A-B Simmetria di un piano mediano La zona di tolleranza è definita da due piani paralleli distanti t e disposti simmetricamente al piano mediano di riferimento. La superficie mediana (reale) estratta deve essere compresa tra due piani paralleli distanti,8 e disposti simmetricamente al piano mediano di riferimento A. a) Riferimento Oscillazione circolare radiale La zona di tolleranza, in ogni sezione perpendicolare all'asse di riferimento, è definita da due cerchi concentrici aventi tra di loro una distanza radiale t e il cui centro giace sull'asse di riferimento. La linea (reale) estratta, in ogni sezione perpendicolare all'asse comune di riferimento A-B, deve essere compresa tra due cerchi concentrici coassiali distanti,1. a) Riferimento b) Piano di sezione
21 Pagina 21 SN 2-5:216-5 Segno grafico Oscillazione circolare assiale Tabella A.6 - Tolleranze di forma e di posizione (continuazione) Definizione della zona di tolleranza La zona di tolleranza, in ogni sezione cilindrica, il cui asse coincide con l'asse di riferimento, è definita da due cerchi distanti t. Indicazione sul disegno e spiegazione La linea (reale) estratta deve essere compresa, in ogni sezione cilindrica, il cui asse coincide con l asse di riferimento D, tra due cerchi distanti,1. Oscillazione totale radiale a) Riferimento D b) Zona di tolleranza c) Diametro qualunque La zona di tolleranza è definita da due cilindri coassiali aventi una distanza radiale t e i cui assi coincidono con l asse di riferimento. La superficie (reale) estratta deve essere compresa tra due cilindri coassiali aventi una distanza radiale di,1 e i cui assi coincidono con l asse comune di riferimento A-B. a) Riferimento A-B Oscillazione totale assiale La zona di tolleranza è definita da due piani paralleli distanti t e disposti perpendicolarmente all asse di riferimento. La superficie (reale) estratta deve essere compresa tra due piani paralleli distanti,1 e disposti perpendicolarmente all'asse di riferimento D. a) Riferimento D b) Superficie estratta Appendice B (informativo) Grandezze di misura della rugosità superficiale Le grandezze di misura della rugosità superficiale sono elencate in tabella B.1. I valori che appaiono su sfondo ombrato corrispondono allo standard del SMS group e sono da preferire. Tabella B.1 - Grandezze di misura della rugosità superficiale DIN ISO 132:22-6 Selezione e confronto R a µm R a µinch Classe di rugosità R z µm 5 2 N N ,5 5 N ,3 25 N 9 4 3,2 125 N ,6 63 N 7 12,5,8 32 N 6 6,3,4 16 N 5 2,5,2 8 N 4 1,6,1 4 N 3 1
22 Pagina 22 SN 2-5:216-5 Normative tecniche citate DIN 76-1 Filettature incomplete e gole di scarico - Parte 1: Per filettature metriche ISO sec. DIN 13-1 DIN 76-2 Filettature incomplete e gole di scarico - Parte 2: Per filettature di tubi sec. DIN ISO DIN 46-1 DIN Disegni tecnici - Quotatura - Definizioni, principi generali Disegni tecnici - Quotatura - Nozioni fondamentali delle applicazioni DIN 7172: Tolleranze e scostamenti limite per le dimensioni lineari da oltre mm - Fondamenti, tolleranze fondamentali, scostamenti limite DIN EN 124: 25-1 DIN EN ISO 1:22-1 Prodotti metallici - Tipi di documenti di controllo Specifiche geometriche dei prodotti (GPS) - Temperatura normale di riferimento per la specifica e verifica geometrica dei prodotti DIN EN ISO 111:214-4 Specifiche geometriche dei prodotti (GPS) - Indicazione delle tolleranze geometriche - Indicazione delle tolleranze di forma, orientamento, localizzazione e oscillazione DIN EN ISO 91:28-12 DIN EN ISO 112 DIN EN ISO 286-2:21-11 DIN ISO 965-1: DIN ISO 132:22-6 DIN ISO : DIN ISO : DIN ISO 13715:2-12 Sistemi di gestione della qualità - Requisiti Sistemi di gestione della misurazione - Requisiti per i processi e le apparecchiature di misurazione Sistema ISO di tolleranze ed accoppiamenti - Prospetti dei gradi di tolleranze normalizzati e degli scostamenti limite dei fori e degli alberi Filettature metriche ISO per applicazioni generali - Tolleranze - Parte 1: Principi e dati fondamentali Specifiche geometriche dei prodotti (GPS) - Indicazione della finitura delle superfici nella documentazione tecnica di prodotto Tolleranze generali - Tolleranze per dimensioni lineari ed angolari prive di indicazione di tolleranze specifiche Tolleranze generali - Tolleranze di forma e di posizione prive di indicazione di tolleranze specifiche Disegni tecnici - Spigoli di pezzi di forma indefinita - Vocabolario e indicazioni nei disegni Modifiche maggio 216 Revisione redazionale Titolo Par. 1 Par. 2 Par Modifica di "Asportazione di truciolo" a "Lavorazione meccanica" Modifica del campo di applicazione Aggiunta dei riferimenti normativi Aggiunta di esempi relativi alle dimensioni lineari Tabella 1: Aggiunta della nota in calce b) Par Tabella 2: Aggiunta della nota in calce b) Par Aggiunta della segnalazione relativa a tabella 4 Par Par Par Par Par Soppressione della segnalazione relativa all'indicazione sul disegno della tolleranza angolare Soppressione della segnalazione relativa all'indicazione sul disegno della tolleranza angolare Soppressione della segnalazione relativa all'indicazione sul disegno della tolleranza di forma e di posizione Definizione della tolleranza di circolarità Aggiunta della frase "Per la cilindricità, la forma di una linea qualunque e la forma di una superficie qualunque non si sono stabilite tolleranze generali." Aggiunta della frase: "In linea di massima, non ci sono tolleranze generali di posizione, eccetto per le distanze centri fori e i diametri circonferenze fori come da tabella 1." Tabella 1: Modifica di "Foro passante per costruzioni meccaniche" a "Foro passante della serie grossolana" e "Foro passante della serie fine" in accordo con la SN 48-2:215-9
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