L'infermiere Bed Manager

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "L'infermiere Bed Manager"

Transcript

1 L'infermiere Bed Manager Fano 6 maggio 2017 Rachele Delmonte - Infermiere Bed Manager A.O. Ospedali Riuniti Marche Nord - PO Pesaro Rita Nicoletti - Infermiere Bed manager A.O. Ospedali Riuniti Marche Nord - PO Fano

2 Il Bed Manager E' una funzione aziendale che può essere ricoperta da un infermiere,un medico o anche un ingegnere gestionale

3 Perchè la Direzione Aziendale ha scelto infermieri come Bed Manager? L'infermiere rappresenta la figura che unisce competenze cliniche e quelle logistiche che servono per supervisionare sia la gestione del posto letto sia il governo del percorso del paziente in ospedale Vi è un modello universale oggi? Non vi è un modello universale oggi perché ogni realtà deve confrontarsi con le proprie risorse umane, logistiche, organizzative e tecniche.

4 Bed Manager: esperienza professionale...conoscenza della propria realtà operativa...capacità informatiche relazionali e di mediazione PATIENT FLOW : Movimentazione del paziente all'interno del presidio ospedaliero dall'arrivo alla dimissione

5 Principali funzioni del Bed Manager gestire problematiche dell'iper-afflusso ridurre i tempi di attesa al Pronto Soccorso riduzione dell'overcrowding (criticità assistenziali legate alla presenza contemporanea di un elevato numero di persone assistite in osservazione di persone assistite in attesa del ricovero)

6 LA SITUAZIONE Pesaro + Fano circa abitanti AORMN: composta da 2 Presidi ospedalieri (Pesaro e Fano) ambedue dotati di un PS e di 1 Stabilimento (Muraglia). Un DEA di I/II livello dotato di 2 Rianimazioni,2 Utic, 1 Emodinamica accessi ai PS di Pesaro e Fano all'anno Circa al mese ma con diversa distribuzione Durante l'estate ( da Giugno ad Agosto ) i residenti raddoppiano arrivando a circa E importante che a fronte degli accessi quotidiani, tutti i pazienti trovino una adeguata risposta (ricovero) ove necessario.

7 OBIETTIVO COMUNE STRUMENTI A DISPOSIZIONE STRAORDINARI Cingolo No fuori reparto No fuori dipartimento No Barelle Risorse(MURG,OBI) Dimissioni Protette Percorsi Trucchi del Mestiere Letti di corsia

8 Il CINGOLO Ogni giorno ogni UO deve liberare un numero di posti letto esattamente uguale ai ricoveri attesi. Possono esserci eventuali temporanee riduzioni, disponibilità o accessi superiori alla media, che statisticamente sono compensate in breve tempo. Variabili- nr.di posti letto,degenza media,nucleo dimissioni protette) PERCHE' NON FUNZIONA IL CINGOLO? Perchè il cingolo funzioni correttamente occorre : un poco di più un poco prima tutti i giorni

9 Nella realtà: - le dimissioni non sono costanti nella settimana e nei mesi - la degenza media si allunga (età,pluripatologie,difficoltà a trasferimenti o dimissioni in famiglia o in strutture residenziali) - le diagnostiche non funzionano h24 7/7 - il problema non è vissuto come proprio

10 RISORSE STRUTTURALI - MURG - OBI permettono percorsi veloci con ricovero di max 72 ore in MURG ed una osservazione di max 24 ore in OBI DIMISSIONE RICOVERO

11 RISORSE per il bed management Nucleo di dimissioni protette E' costituito da: Medico, Infermiere, Assistente Sociale. - afferisce al Dipartimento Medico come articolazione organizzativa della U.O. Medicina Generale. - coordina un percorso di dimissione protetta - garantisce l'inserimento della persona, nel setting assistenziale appropriato offerto dai Distretti Socio Sanitari delle AA.VV. (ASUR) o se necessario in relazione alla destinazione del paziente ( anche fuori Regione Marche).

12 PERCORSI Alcune patologie (croniche riacutizzate) e/o sintomi (es. dolore) generano un ingente numero di utenti che accedono al PS, prevalentemente classificati dall infermiere di TRIAGE come codice verde o bianco che tuttavia necessitano di visita medica per escludere una patologia in evoluzione Creare percorsi permette di deospedalizzare i pazienti per effettuare controlli ambulatoriali il giorno seguente (se non già utilizzata OBI)

13 TRUCCHI DEL MESTIERE Forzature dell'organizzazione: - Ricoveri fuori reparto/fuori Dipartimento Letti bis - Trasferimenti ad altri ospedalieri - Blocco dei ricoveri programmati(principalmente chirurgici)

14 IL MANTRA Un po' di più Un po' prima Tutti i giorni In sicurezza

15 CONCLUDENDO CARRICK

Ospedale di Vaio. U.O. complessa di Pronto Soccorso e Medicina d Urgenza: presentazione del nuovo Direttore e dei dati di attività.

Ospedale di Vaio. U.O. complessa di Pronto Soccorso e Medicina d Urgenza: presentazione del nuovo Direttore e dei dati di attività. Conferenza Stampa Ospedale di Vaio U.O. complessa di Pronto Soccorso e Medicina d Urgenza: presentazione del nuovo Direttore e dei dati di attività Vaio, 14/12/2010 ore 11.00 Sala A Alla Conferenza Stampa

Dettagli

Organizzazione Aziendale: UOC Geriatria: Paola Paccagnan

Organizzazione Aziendale: UOC Geriatria: Paola Paccagnan Organizzazione Aziendale: UOC Geriatria: Paola Paccagnan Organizzazione del reparto Geriatria è una struttura specializzata per la diagnosi e cura del paziente geriatrico acuto, subacuto e cronico riacutizzato,

Dettagli

Nuovi orientamenti organizzativi del Pronto Soccorso Pediatrico

Nuovi orientamenti organizzativi del Pronto Soccorso Pediatrico Nuovi orientamenti organizzativi del Pronto Soccorso Pediatrico Nicola Pirozzi DEA-ARCO Premessa Ruolo del PS Pediatrico nella rete regionale Nella Rete Regionale Pediatrica, la gestione dell emergenza

Dettagli

La figura del Bed Manager

La figura del Bed Manager La figura del Bed Manager Dott.ssa Cinzia Capelli USC Direzione Professioni Sanitarie ASST Papa Giovanni XXIII Bergamo I Convegno Interregionale C.I.D. «La Direzione Infermieristica: dalla gestione del

Dettagli

LINEE GUIDA REV. 0 Pag. 1 / 5 CRITERI CLINICI PER IL TRASFERIMENTO DEI PAZIENTI ALL O.B.I.E DALL O.B.I.

LINEE GUIDA REV. 0 Pag. 1 / 5 CRITERI CLINICI PER IL TRASFERIMENTO DEI PAZIENTI ALL O.B.I.E DALL O.B.I. LINEE GUIDA REV. 0 Pag. 1 / 5 INDICE 1. Scopo 2. Campo applicazione 3. Modalità applicative 4. Responsabilità 5. Bibliografia 6. Distribuzione rev. Data Redatto da Verificato da Approvato da 1 15.01.2011

Dettagli

RIDEFINIZIONE DEI LIVELLI DI CURA DEL NOCSAE

RIDEFINIZIONE DEI LIVELLI DI CURA DEL NOCSAE RIDEFINIZIONE DEI LIVELLI DI CURA DEL NOCSAE Ann Marie Pietrantonio Modena 16-05 - 2014 Perché cambiare? Direzione Sanitaria NOCSAE Il modello organizzativo è coerente rispetto al contesto attuale e prevedibile

Dettagli

La gestione delle dimissioni complesse nell Azienda Sanitaria di Firenze

La gestione delle dimissioni complesse nell Azienda Sanitaria di Firenze Azienda Sanitaria Firenze Firenze 30 gennaio 2015 La gestione delle dimissioni complesse nell Azienda Sanitaria di Firenze Ing. Guarracino Antonio Indice argomenti Perchè gli ingegneri nel Coordinamento

Dettagli

!!!!!!!! UNIVERSITA +DEGLI+STUDI+DI+PISA+

!!!!!!!! UNIVERSITA +DEGLI+STUDI+DI+PISA+ UNIVERSITA DEGLISTUDIDIPISA FACOLTA DIMEDICINAECHIRURGIA CORSODILAUREAININFERMIERISTICA (abilitanteallaprofessionesanitariadiinfermiere) Relatore: Prof.ssaAnnaFornari See & Treat una possibile soluzione

Dettagli

Pronto Soccorso AO Fondazione Macchi di Varese

Pronto Soccorso AO Fondazione Macchi di Varese Pronto Soccorso AO Fondazione Macchi di Varese Considerazioni generali Le criticità della AO sono da riferirsi esclusivamente al PS del presidio Macchi per la sua attrattività, che determina un eccessiva

Dettagli

ASSESSORATO DELL IGIENE E SANITA E DELL ASSISTENZA SOCIALE REQUISITI SPECIFICI. AREA EMERGENZA URGENZA: Osservazione Breve Intensiva

ASSESSORATO DELL IGIENE E SANITA E DELL ASSISTENZA SOCIALE REQUISITI SPECIFICI. AREA EMERGENZA URGENZA: Osservazione Breve Intensiva L osservazione Breve Intensiva (OBI) è uno strumento per l osservazione e la gestione clinica temporanea in regime di non ricovero la cui durata è limitata a 24 ore. Nell ambito di tale attività possono

Dettagli

è uno strumento per mettere a sistema il PUA distrettuale territoriale?

è uno strumento per mettere a sistema il PUA distrettuale territoriale? IL MANDATO DEL DISTRETTO E GLI STRUMENTI PROGRAMMATORI E GESTIONALI LA CENTRALE OPERATIVA TERRITORIALE è uno strumento per mettere a sistema il PUA distrettuale territoriale? il 2 agosto 2013 l Azienda

Dettagli

Sanità in Area Vasta 5, focus sull implementazione di Radiologia in Pronto Soccorso e ristrutturazione dell Uoc Geriatria

Sanità in Area Vasta 5, focus sull implementazione di Radiologia in Pronto Soccorso e ristrutturazione dell Uoc Geriatria Sanità in Area Vasta 5, focus sull implementazione di Radiologia in Pronto Soccorso e ristrutturazione dell Uoc Geriatria San Benedetto del Tronto, 2017-09-22 Conferenza stampa fiume il 18 set presso la

Dettagli

ASSESSORATO DELL IGIENE E SANITA E DELL ASSISTENZA SOCIALE

ASSESSORATO DELL IGIENE E SANITA E DELL ASSISTENZA SOCIALE L osservazione Breve Intensiva (OBI) è uno strumento per l osservazione e la gestione clinica temporanea in regime di non ricovero la cui durata è limitata a 24 ore. Nell ambito di tale attività possono

Dettagli

RAZIONALIZZAZIONE DEL SISTEMA INFORMATIVO OSPEDALIERO

RAZIONALIZZAZIONE DEL SISTEMA INFORMATIVO OSPEDALIERO RAZIONALIZZAZIONE DEL SISTEMA INFORMATIVO OSPEDALIERO Premessa Nei moderni sistemi informativi sanitari il sempre maggior bisogno di informazioni è dovuto a nuovi cambiamenti l ingresso di nuovi attori

Dettagli

Dr. Francesco Rocco Pugliese Direttore DEA Ospedale Sandro Pertini - Roma

Dr. Francesco Rocco Pugliese Direttore DEA Ospedale Sandro Pertini - Roma Dr. Francesco Rocco Pugliese Direttore DEA Ospedale Sandro Pertini - Roma D.M. n. 70/2015 IL NUOVO REGOLAMENTO SUGLI STANDARD DELL ASSISTENZA OSPEDALIERA E un complesso documento di programmazione sanitaria

Dettagli

LA CARDIOLOGIA DI IMOLA

LA CARDIOLOGIA DI IMOLA LA CARDIOLOGIA DI IMOLA e le sue PROSPETTIVE Dott. C. Antenucci Direttore dell U.O. di Cardiologia ed UTIC Imola, 27 Giugno 2009 UTIC RIA CARD DEA USI MURG PS La cardiologia nel DEA Il dolore toracico

Dettagli

Gli strumenti operativi per la ri-organizzazione dell ospedale per intensità delle cure e complessità assistenziale 29 Marzo 2012.

Gli strumenti operativi per la ri-organizzazione dell ospedale per intensità delle cure e complessità assistenziale 29 Marzo 2012. Gli strumenti operativi per la ri-organizzazione dell ospedale per intensità delle cure e complessità assistenziale 29 Marzo 2012 Isabella Giusepi 1 Agenda Coerenza della risposta idonea al bisogno di

Dettagli

Progetto di implementazione del CASE MANAGEMENT presso il Dipartimento Medico dell AOU-FE

Progetto di implementazione del CASE MANAGEMENT presso il Dipartimento Medico dell AOU-FE Progetto di implementazione del CASE MANAGEMENT presso il Dipartimento Medico dell AOU-FE L infermiere Case Manager (ICM) E una figura chiave per la presa in carico dei pazienti cronici/fragili che agisce

Dettagli

UNITA OPERATIVA CHIRURGIA VERTEBRALE D URGENZA E DEL TRAUMA DIPARTIMENTO EMERGENZA

UNITA OPERATIVA CHIRURGIA VERTEBRALE D URGENZA E DEL TRAUMA DIPARTIMENTO EMERGENZA UNITA OPERATIVA CHIRURGIA VERTEBRALE D URGENZA E DEL TRAUMA DIPARTIMENTO EMERGENZA 1/10 Attività L Unità Operativa di Chirurgia Vertebrale d Urgenza e del Trauma ha sede presso l Ospedale Maggiore di Bologna

Dettagli

SANITARIO INFERMIERE CAT. D. SANITARIO ESPERTO INFERMIERE CATEGORIA DS.

SANITARIO INFERMIERE CAT. D. SANITARIO ESPERTO INFERMIERE CATEGORIA DS. F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome SPADONI MARIA GRAZIA Indirizzo VIA MONTEFELTRESCA 112 VILLAGRANDE DI MONTECOPIOLO 61014 PROV. PESARO E URBINO

Dettagli

DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 521 DEL 14/06/2016

DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 521 DEL 14/06/2016 REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA AZIENDA SANITARIA LOCALE N. 2 OLBIA DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 521 DEL 14/06/2016 OGGETTO: Attivazione Modulo Logistico Dipartimentale - Area Medica

Dettagli

COMUNICATO STAMPA PROPOSTA DI RIORGANIZZAZIONE DELLA RETE OSPEDALIERA DI BORDIGHERA E SANREMO

COMUNICATO STAMPA PROPOSTA DI RIORGANIZZAZIONE DELLA RETE OSPEDALIERA DI BORDIGHERA E SANREMO PROPOSTA DI RIORGANIZZAZIONE DELLA RETE OSPEDALIERA DI BORDIGHERA E SANREMO Considerando i presupposti storici relativi ai presidi dell Asl è intenzione dell Azienda individuare in ogni stabilimento ospedaliero

Dettagli

SISMA MONTI REATINI I FERITI DI ASCOLI PICENO

SISMA MONTI REATINI I FERITI DI ASCOLI PICENO SISMA MONTI REATINI I FERITI DI ASCOLI PICENO FORLI 2 Dicembre 2016 Massimo Loria U.O. - Medicina d Urgenza - Pronto Soccorso - Ascoli Piceno ASSETTO ORGANIZZATIVO IN CONDIZIONI ORDINARIE 5 Medici intensivisti

Dettagli

PICASSO: Progetto di Integrazione delle Continuità e Appropriatezza Socio-Sanitaria e Ospedaliera

PICASSO: Progetto di Integrazione delle Continuità e Appropriatezza Socio-Sanitaria e Ospedaliera 12 a Conferenza Nazionale GIMBE Per una sanità al centro dell agenda politica Bologna, 3 marzo 2017 PICASSO: Progetto di Integrazione delle Continuità e Appropriatezza Socio-Sanitaria e Ospedaliera Elide

Dettagli

Presentazione della nuova. Unità Operativa Complessa Cure Palliative, del Direttore. e dei dati di attività della rete hospice

Presentazione della nuova. Unità Operativa Complessa Cure Palliative, del Direttore. e dei dati di attività della rete hospice Conferenza Stampa Presentazione della nuova Unità Operativa Complessa Cure Palliative, del Direttore e dei dati di attività della rete hospice Parma, 17/12/2010 ore 10.00 Sala Riunioni Direzione Generale

Dettagli

IL GOVERNO DEL SISTEMA IN OSPEDALE BED MANAGEMENT

IL GOVERNO DEL SISTEMA IN OSPEDALE BED MANAGEMENT IL Governo del sistema in ospedale: il bed-management ZORA JURICICH ???????? IL GOVERNO DEL SISTEMA IN OSPEDALE BED MANAGEMENT DEFINIZIONI BED MANAGEMENT GOVERNO CLINICO «intende un approccio integrato

Dettagli

PERCORSI DI PRESA IN CARICO DEI PAZIENTI NELLE CASE DELLA SALUTE PIEMONTESI

PERCORSI DI PRESA IN CARICO DEI PAZIENTI NELLE CASE DELLA SALUTE PIEMONTESI PERCORSI DI PRESA IN CARICO DEI PAZIENTI NELLE CASE DELLA SALUTE PIEMONTESI Ovvero come lavorare nella Rete senza restarvi impigliati Gabriella Viberti - Ires Piemonte XV Congresso nazionale Card Italia

Dettagli

L INTEGRAZIONE TRA I SERVIZI PER LA CONTINUITA ASSITENZIALE DELLA PERSONA FRAGILE

L INTEGRAZIONE TRA I SERVIZI PER LA CONTINUITA ASSITENZIALE DELLA PERSONA FRAGILE L INTEGRAZIONE TRA I SERVIZI PER LA CONTINUITA ASSITENZIALE DELLA PERSONA FRAGILE L ospedale e il territorio: opportunità e criticità nell integrazione socio-sanitaria Francesca Busa Direttore Distretto

Dettagli

TRIAGE. Overcrowding (soprattutto da 10 anni ad oggi) Con ripercussioni negative per i pazienti che necessitano di cure urgenti

TRIAGE. Overcrowding (soprattutto da 10 anni ad oggi) Con ripercussioni negative per i pazienti che necessitano di cure urgenti Giungono con un sintomo, con un segno o con un problema urgente o meno urgente e la loro preoccupazione è quella di avere una risposta efficace ed efficiente e nel minor tempo possibile. Sono persone che

Dettagli

TRIAGE QUANTI CODICE COLORE? Daniele Marchisio TRIAGE: QUANTI CODICI COLORE? Gruppo Formazione Triage A. O. Città della Salute e della Scienza Torino

TRIAGE QUANTI CODICE COLORE? Daniele Marchisio TRIAGE: QUANTI CODICI COLORE? Gruppo Formazione Triage A. O. Città della Salute e della Scienza Torino TRIAGE QUANTI CODICE COLORE?????? Daniele Marchisio Gruppo Formazione Triage A. O. Città della Salute e della Scienza Torino MODELLO DI RIFERIMENTO Approccio olistico alla persona Realizzazione presa in

Dettagli

AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI PAVIA

AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI PAVIA AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI PAVIA Sede Legale: Viale Repubblica, 34-27100 PAVIA Tel. 0382 530596 - Telefax 0382 531174 www.ospedali.pavia.it RICOVERI OSPEDALIERI URGENTI: REGOLAMENTO DI GESTIONE

Dettagli

La fase dell Emergenza ASL Rieti Ospedale De Lellis

La fase dell Emergenza ASL Rieti Ospedale De Lellis La fase dell Emergenza ASL Rieti Ospedale De Lellis Ore 4.50 - primo briefing del Direttore Sanitario Aziendale su diramazione allerta con Direzione Medica di Presidio, DEA, Direzione infermieristica,

Dettagli

VERSO IL NUOVO OSPEDALE DI CESENA Avvio del percorso partecipato di progettazione. 30 maggio 2017 direzione sanitaria

VERSO IL NUOVO OSPEDALE DI CESENA Avvio del percorso partecipato di progettazione. 30 maggio 2017 direzione sanitaria VERSO IL NUOVO OSPEDALE DI CESENA Avvio del percorso partecipato di progettazione 30 maggio 2017 direzione sanitaria UN OSPEDALE NEL VERDE SPAZIO INSUFFICIENTE Il modo di vivere l ospedale è profondamente

Dettagli

PRONTO SOCCORSO Dipartimento Emergenza

PRONTO SOCCORSO Dipartimento Emergenza PRONTO SOCCORSO Dipartimento Emergenza 1/9 Attività I Pronto Soccorso dell Azienda USL di Bologna hanno sede presso i seguenti ospedali: - Bazzano - Bentivoglio - Budrio - Maggiore di Bologna - Porretta

Dettagli

COLLEGIO SINDACALE. Direttore Sanitario. Dipartimenti funzionali interaziendali. Staff Direzione Sanitaria

COLLEGIO SINDACALE. Direttore Sanitario. Dipartimenti funzionali interaziendali. Staff Direzione Sanitaria DIRETTORE GENERALE COLLEGIO SINDACALE Organismi Consultivi, di valutazione e di Vigilanza Organismi Paritetici e di Partecipazione Direttore Amministrativo Staff Direzione Generale Direttore Sanitario

Dettagli

ASST MELEGNANO E DELLA MARTESANA. L offerta dei servizi sanitari sul territorio della Martesana

ASST MELEGNANO E DELLA MARTESANA. L offerta dei servizi sanitari sul territorio della Martesana ASST MELEGNANO E DELLA MARTESANA L offerta dei servizi sanitari sul territorio della Martesana Le novità previste all ospedale Uboldo di Cernusco sul Naviglio 23 Settembre 2016 1 AZIENDA SOCIO SANITARIA

Dettagli

Tra ospedale e territorio: ruolo delle cure intermedie

Tra ospedale e territorio: ruolo delle cure intermedie Percorsi di salute: nelle cure primarie, tra territorio e ospedale. Integrazione, sostenibilità e PDTA territoriali Tra ospedale e territorio: ruolo delle cure intermedie dott. Fortunato Rao Azienda ULSS

Dettagli

ASL VC VERCELLI PIANO DI ORGANIZZAZIONE AZIENDALE ORGANIGRAMMA

ASL VC VERCELLI PIANO DI ORGANIZZAZIONE AZIENDALE ORGANIGRAMMA ASL VC VERCELLI PIANO DI ORGANIZZAZIONE AZIENDALE ORGANIGRAMMA 1 ASL VC - VERCELLI LEGENDA AL PIANO DI ORGANIZZAZIONE AZIENDALE DIREZIONE GENERALE FUNZIONE DIPARTIMENTO relazione gerarchica -----------------

Dettagli

JOB DESCRIPTION PER DIRETTORE USC TERAPIA INTENSIVA E SUBINTENSIVA (TIS) La Struttura Complessa Terapia Intensiva e Subintensiva (TIS)

JOB DESCRIPTION PER DIRETTORE USC TERAPIA INTENSIVA E SUBINTENSIVA (TIS) La Struttura Complessa Terapia Intensiva e Subintensiva (TIS) JOB DESCRIPTION PER DIRETTORE USC TERAPIA INTENSIVA E SUBINTENSIVA (TIS) La Struttura Complessa Terapia Intensiva e Subintensiva (TIS) La Struttura Complessa Terapia Intensiva e Subintensiva (TIS) afferisce

Dettagli

Bed Management 2014 Esperienze nazionali a confronto

Bed Management 2014 Esperienze nazionali a confronto Bed Management 2014 Esperienze nazionali a confronto Il bed management nell Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico S.Orsola-Malpighi di Bologna Dott. Carmine Pellecchia CHI SIAMO L'Azienda Ospedaliero-Universitaria

Dettagli

IPOTESI ATTO AZIENDALE ORGANIGRAMMA Redatto ai sensi della DGR 29/1 del 16/6/2017 e DGR 34/3 del 12/07/2017

IPOTESI ATTO AZIENDALE ORGANIGRAMMA Redatto ai sensi della DGR 29/1 del 16/6/2017 e DGR 34/3 del 12/07/2017 AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERSITARIA CAGLIARI IPOTESI ATTO AZIENDALE ORGANIGRAMMA Redatto ai sensi della DGR 29/1 del 16/6/2017 e DGR 34/3 del 12/07/2017 1 COLLEGIO SINDACALE COLLEGIO DI DIREZIONE ORGANO

Dettagli

Provincia autonoma di Trento Assessorato alla Salute e Politiche sociali. Il Pronto Soccorso

Provincia autonoma di Trento Assessorato alla Salute e Politiche sociali. Il Pronto Soccorso Provincia autonoma di Trento Assessorato alla Salute e Politiche sociali Il Pronto Soccorso COSA È? Il Pronto Soccorso gestisce l urgenza/emergenza 24 ore su 24, secondo priorità cliniche (triage). Per

Dettagli

Il percorso dell assistito con patologia acuta tra territorio e ospedale

Il percorso dell assistito con patologia acuta tra territorio e ospedale Il percorso dell assistito con patologia acuta tra territorio e ospedale L AMBULATORIO CODICI BIANCHI: L ESPERIENZA DELL AZIENDA OSPEDALIERA CARLO POMA DI MANTOVA Milano, 09 Ottobre 2013 1 L Azienda Ospedaliera

Dettagli

ASL 11 VERCELLI LEGENDA AL PIANO DI ORGANIZZAZIONE AZIENDALE

ASL 11 VERCELLI LEGENDA AL PIANO DI ORGANIZZAZIONE AZIENDALE ASL 11 VERCELLI LEGENDA AL PIANO DI ORGANIZZAZIONE AZIENDALE STRUTTURE IN STAFF ALLA DIREZIONE GENERALE DIREZIONE GENERALE FUNZIONI STRUTTURA COMPLESSA STRUTTURA SEMPLICE ARTICOLAZIONE DI STRUTTURA COMPLESSA

Dettagli

Dati del flusso PS 2015

Dati del flusso PS 2015 Dati del flusso PS 2015 Fabio Voller*, Franca Rusconi, Simone Bartolacci* *Agenzia regionale di sanità della Toscana Azienda Ospedaliero Universitaria Meyer Rete Pediatrica Regionale 21 giugno 2016 Meyer

Dettagli

Azienda Ospedaliera di Desio e Vimercate PROGETTO PER SVILUPPO E POTENZIAMENTO DELL AREA EMERGENZA URGENZA DEL P.O. CARATE BRIANZA

Azienda Ospedaliera di Desio e Vimercate PROGETTO PER SVILUPPO E POTENZIAMENTO DELL AREA EMERGENZA URGENZA DEL P.O. CARATE BRIANZA Azienda Ospedaliera di Desio e Vimercate PROGETTO PER SVILUPPO E POTENZIAMENTO DELL AREA EMERGENZA URGENZA DEL P.O. CARATE BRIANZA Maggio 2013 Il presente progetto di Sviluppo e potenziamento dell area

Dettagli

Fermare il dolore si può

Fermare il dolore si può Fermare il dolore si può Il ricovero in ospedale Cure e tecniche contro il dolore cronico e acuto Regione Marche Azienda Ospedaliera Ospedali Riuniti Marche Nord Terapia del dolore Finalmente una realtà

Dettagli

Rete Emergenza. Il paziente giusto all ospedale giusto nel tempo giusto

Rete Emergenza. Il paziente giusto all ospedale giusto nel tempo giusto AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERSITARIA Maggiore della Carità - Novara Torino, 14.6.2012 Il paziente giusto all ospedale giusto nel tempo giusto Rete Emergenza Esperienze e riflessioni sulle applicazioni presso

Dettagli

Buone pratiche di presa in carico integrata: ospedale e territorio senza soluzione di continuità

Buone pratiche di presa in carico integrata: ospedale e territorio senza soluzione di continuità Buone pratiche di presa in carico integrata: ospedale e territorio senza soluzione di continuità PERCORSI DIAGNOSTICO TERAPEUTICI Scenario Ospedale Territorio: senza soluzione di continuità Ospedali

Dettagli

Presentazione Servizio Distrettuale di Assistenza Residenziale (SDAR) di Gardone Riviera

Presentazione Servizio Distrettuale di Assistenza Residenziale (SDAR) di Gardone Riviera DIREZIONE GENERALE SERVIZIO COMUNICAZIONE Viale Duca degli Abruzzi, 15 25124 Brescia Tel. 030.3838448 Fax 030.3838557 E-mail servizio.comunicazione@aslbrescia.it Presentazione Servizio Distrettuale di

Dettagli

Nuove modalità organizzative, per intensità di cure

Nuove modalità organizzative, per intensità di cure Nuove modalità organizzative, per intensità di cure Bologna 27 Gennaio 2012 Monica Paciotti Coordinatrice Assistenziale Medicina B Barbara Guadi Medicina C/Endoc. Ospedale Maggiore Dipartimento Medico

Dettagli

UNITÁ OPERATIVA ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA

UNITÁ OPERATIVA ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA UNITÁ OPERATIVA ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA Dipartimento Emergenza 1/10 Attività L unità operativa di Ortopedia e Traumatologia con sede presso l Ospedale Maggiore di Bologna è parte integrante del Dipartimento

Dettagli

Il ruolo delle Aziende ULSS nel garantire prestazioni, sviluppare innovazione, promuovere buone prassi

Il ruolo delle Aziende ULSS nel garantire prestazioni, sviluppare innovazione, promuovere buone prassi Il ruolo delle Aziende ULSS nel garantire prestazioni, sviluppare innovazione, promuovere buone prassi Dott. Fortunato Rao, Direttore Generale Azienda ULSS 16, Regione del Veneto DECRETO LEGISLATIVO 6

Dettagli

Organizzazione per intensità di cure: l esperienza dell azienda Usl di Reggio Emilia

Organizzazione per intensità di cure: l esperienza dell azienda Usl di Reggio Emilia Organizzazione per intensità di cure: l esperienza dell azienda Usl di Reggio Emilia L Esperienza della AUSL di Reggio Emilia : modello e prototipo 5 Ospedali di piccole medie dimensioni con caratteristiche

Dettagli

PROFILO E DESCRIZIONE DELL U.O.

PROFILO E DESCRIZIONE DELL U.O. MISSION La mission dell'unità Operativa Complessa di Geriatria, inserita nel Dipartimento di Patologia dell Invecchiamento, è la tutela della salute dell Anziano, in termini di prevenzione, diagnosi e

Dettagli

7 a Conferenza Nazionale GIMBE Evidence & Governance per la Sostenibilità della Sanità Pubblica

7 a Conferenza Nazionale GIMBE Evidence & Governance per la Sostenibilità della Sanità Pubblica 7 a Conferenza Nazionale GIMBE Evidence & Governance per la Sostenibilità della Sanità Pubblica Bologna, 17 febbraio 2012 La terapia appropriata del dolore acuto in pronto soccorso: l'oligoanalgesia viene

Dettagli

Onde di calore estate 2010 Piano di allerta delle strutture sanitarie

Onde di calore estate 2010 Piano di allerta delle strutture sanitarie Onde di calore estate 2010 Piano di allerta delle strutture sanitarie Anche quest'anno è stato avviato un programma di sorveglianza degli effetti sulla salute delle onde di calore. Il periodo di osservazione

Dettagli

Costi e benefici nelle sale operatorie del futuro

Costi e benefici nelle sale operatorie del futuro Sostenibilità ed organizzazione tecnologica ospedaliera: guardare con altri occhi costi, indicatori di efficienza ed esiti Costi e benefici nelle sale operatorie del futuro DOT T. LUCA CARPINELLI 1 Strutture

Dettagli

Un mondo: l Ospedalel

Un mondo: l Ospedalel Un mondo: l Ospedalel Seminario interaziendale Nel problema c e c e Dott. Francesco Vercilli Direzione Medica di Presidio, Azienda Ospedaliera di Reggio Emilia qualche dato di attività ANNO 2006 Degenza

Dettagli

DAI MATERNO-INFANTILE UOC PEDIATRIA Borgo Trento MA 28 SCHEDA INFORMATIVA UNITÀ OPERATIVE CLINICHE Rev. 1 del 22/10/2011 Pagina 1 di 11

DAI MATERNO-INFANTILE UOC PEDIATRIA Borgo Trento MA 28 SCHEDA INFORMATIVA UNITÀ OPERATIVE CLINICHE Rev. 1 del 22/10/2011 Pagina 1 di 11 pag. 7 DAI MATERNO-INFANTILE UOC PEDIATRIA Borgo Trento MA 28 SCHEDA INFORMATIVA UNITÀ OPERATIVE CLINICHE Rev. 1 del 22/10/2011 Pagina 1 di 11 PEDIATRIA DO OCM Ultimo aggiornamento 05/05/2014. pag. 1 Responsabile

Dettagli

pag. 7 DAI MATERNO INFANTILE UOC PEDIATRIA Borgo Trento SCHEDA INFORMATIVA UNITÀ OPERATIVE CLINICHE MA 28 Rev. 1 del 22/10/2011 Pagina 1 di 8

pag. 7 DAI MATERNO INFANTILE UOC PEDIATRIA Borgo Trento SCHEDA INFORMATIVA UNITÀ OPERATIVE CLINICHE MA 28 Rev. 1 del 22/10/2011 Pagina 1 di 8 pag. 7 DAI MATERNO INFANTILE UOC PEDIATRIA Borgo Trento SCHEDA INFORMATIVA UNITÀ OPERATIVE CLINICHE MA 28 Rev. 1 del 22/10/2011 Pagina 1 di 8 PEDIATRIA D.O. OCM Ultimo aggiornamento 16 gennaio 2012 pag.

Dettagli

Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione

Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione Presidio Ospedaliero di Ravenna Dipartimento Emergenza-Urgenza Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione Guida ai Servizi Presidio Ospedaliero di Ravenna Dipartimento Emergenza-Urgenza Unità Operativa

Dettagli

I Centri di Assistenza Primaria (CAP) nella Regione Piemonte. e i percorsi per patologia: Il modello di Castellamonte

I Centri di Assistenza Primaria (CAP) nella Regione Piemonte. e i percorsi per patologia: Il modello di Castellamonte I Centri di Assistenza Primaria (CAP) nella Regione Piemonte e i percorsi per patologia: Il modello di Castellamonte Dott.ssa Lavinia Mortoni IL DISTRETTO PROTAGONISTA E I PROTAGONISTI DEL DISTRETTO Convegno

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FIRENZE

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FIRENZE UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FIRENZE FACOLTÀ DI SCIENZE MEDICHE L INFERMIERE DI SALA OPERATORIA : EVOLUZIONE DEI MODELLI ORGANIZZATIVI. 1A PARTE. Relatore: Prof. MASSAI DANILO Laureando: CHIARA VANNOZZI A.A.

Dettagli

8 a Conferenza Nazionale GIMBE Evidence, Governance, Performance

8 a Conferenza Nazionale GIMBE Evidence, Governance, Performance 8 a Conferenza Nazionale GIMBE Evidence, Governance, Performance Bologna, 15 marzo 2013 Continuità assistenziale interaziendale: efficacia sui tassi di ospedalizzazione e ricoveri ripetuti Rosolino Trabona

Dettagli

AZIENDA USL - MODENA

AZIENDA USL - MODENA AZIENDA USL - MODENA REGOLAMENTAZIONE DELLA PRONTA DISPONIBILITA 1. OGGETTO Oggetto del presente documento è l applicazione dell istituto della pronta disponibilità secondo quanto previsto dall art. 18

Dettagli

AMBULATORI centralizzati DAY SERVICE AMBULATORIO INFERMIERISTICO - INFUSIONI PRE- RICOVERO DIAGNOSTICHE LOWCARE STEPDOWN UNIT RICOVERO SOCIALE

AMBULATORI centralizzati DAY SERVICE AMBULATORIO INFERMIERISTICO - INFUSIONI PRE- RICOVERO DIAGNOSTICHE LOWCARE STEPDOWN UNIT RICOVERO SOCIALE Progetto INTENSITA' DI CURA AO Ordine Mauriziano DIPARTIMENTO CARDIOVASCOLARE NOVARA,10 MAGGIO 2013 Realizzazione del modello organizzativo ospedaliero per complessità di cure e per Obiettivi intensità

Dettagli

00PP07 GESTIONE EMERGENZE CLINICHE

00PP07 GESTIONE EMERGENZE CLINICHE Pag. 2 di 9 SCOPO La presente procedura definisce le modalità e le responsabilità relative alla gestione delle Emergenze Cliniche, qualora si verifichino a carico delle diverse categorie di persone che

Dettagli

9 a Conferenza Nazionale GIMBE Evidenze e innovazioni per la Sostenibilità della Sanità Pubblica

9 a Conferenza Nazionale GIMBE Evidenze e innovazioni per la Sostenibilità della Sanità Pubblica 9 a Conferenza Nazionale GIMBE Evidenze e innovazioni per la Sostenibilità della Sanità Pubblica Bologna, 14 marzo 2014 Ridurre i ricoveri inappropriati: l'integrazione tra emergenza-urgenza e assistenza

Dettagli

INTRODUZIONE. La rete per l infarto miocardico acuto rappresenta pertanto lo standard di cura attuale per lo STEMI.

INTRODUZIONE. La rete per l infarto miocardico acuto rappresenta pertanto lo standard di cura attuale per lo STEMI. INTRODUZIONE E ormai acquisito che per la gestione ottimale del paziente con STEMI è necessario un modello organizzativo coordinato di assistenza territoriale in rete. La rete per l infarto miocardico

Dettagli

LA RISPOSTA OSPEDALIERA AL MASSICCIO AFFLUSSO DI FERITI

LA RISPOSTA OSPEDALIERA AL MASSICCIO AFFLUSSO DI FERITI LA RISPOSTA OSPEDALIERA AL MASSICCIO AFFLUSSO DI FERITI VITO PROCACCI AZIENDA OSPEDALIERA POLICLINICO BARI U.O. MEDICINA E CHIRURGIA DI ACCETTAZIONE E URGENZA IV CONGRESSO NAZIONALE SIS 118 Bari 16/12/2006

Dettagli

Azienda USL 12 VIAREGGIO

Azienda USL 12 VIAREGGIO Settore OSPEDALE Scheda di udget Area/Dipart. AREA MEDICA Incontro del 30 Gennaio Responsabile Dott.ssa Paola Lambelet Retribuzione Indicatore Note Target Peso Obiettivo Peso Area A e Audit, M&M, C14.2

Dettagli

Strategie applicate in ASL Biella

Strategie applicate in ASL Biella Strategie applicate in ASL Biella Ida Grossi Direttore Sanitario Angelo Penna Responsabile Programmazione Sanitaria Azienda Sanitaria Locale Biella 180.000 abitanti 82 comuni 1 Ospedale 450 posti letto

Dettagli

Le misure di controllo in ambiente ospedaliero

Le misure di controllo in ambiente ospedaliero La pandemia influenzale H1N1 2009 Parma, 12 settembre 2009 Le misure di controllo in ambiente ospedaliero G.L. Giovanardi Azienda USL di Parma La pandemia influenzale H1N1 2009 Parma, 12 settembre 2009

Dettagli

Interventi strutturali negli. favorire la riorganizzazione per intensità di cura Dott. Silvano Nola

Interventi strutturali negli. favorire la riorganizzazione per intensità di cura Dott. Silvano Nola Interventi strutturali negli ospedali aziendali per favorire la riorganizzazione per intensità di cura Dott. Silvano Nola Ospedale di Cento Area Intensiva Area Medica (Lungodegenza) Area Medica (Medicina

Dettagli

Cure Domiciliari: definizione

Cure Domiciliari: definizione Cure Domiciliari: definizione E un complesso di cure mediche, infermieristiche, riabilitative, Socio-assistenziali integrate fra loro, erogate al domicilio del paziente. S.S.V.D. Cure Domiciliari Struttura

Dettagli

INNOVAZIONE in organizzazione e gestione

INNOVAZIONE in organizzazione e gestione INNOVAZIONE in organizzazione e gestione Questione di cellule L esperienza Lean in area di emergenza AOUP Silvia Pagliantini U.O. Innovazione Sviluppo Analisi dei processi Fabrizio Gemmi Direttore Sanitario

Dettagli

ALLEGATO 1 STRUTTURA ORGANIZZATIVA

ALLEGATO 1 STRUTTURA ORGANIZZATIVA ALLEGATO 1 STRUTTURA ORGANIZZATIVA Approvato con D.A. n. 2156/ 2010 e adottato con deliberazione n. 3688 del 29/09/2010 DG + DS + DA Staff della Direzione Aziendale Servizio di Psicologia Distr. Osped.

Dettagli

La gestione del dolore in Triage. Valutazione di efficacia di un trattamento precoce.

La gestione del dolore in Triage. Valutazione di efficacia di un trattamento precoce. Simona Ribet CPSE DEA II LIVELLO-SEZ PICCOLI TRAUMI PRESIDIO CTO-AZIENDA OSPEDALIERA CITTA DELLA SALUTE E DELLA SCIENZA DI TORINO La gestione del dolore in Triage. Valutazione di efficacia di un trattamento

Dettagli

IL CASO DELL OSPEDALE BEL COLLE- ASL VITERBO

IL CASO DELL OSPEDALE BEL COLLE- ASL VITERBO Formule istituzionali, modelli organizzativi e gestionali per i servizi nefrologici IL CASO DELL OSPEDALE BEL COLLE- ASL VITERBO 1 Cosa ci insegna il caso 1. Interdipendenze pubblico-privato: Il ruolo

Dettagli

L identificazione precoce in ospedale Applicazione di interrai Contact Assessment nel protocollo di dimissione protetta.

L identificazione precoce in ospedale Applicazione di interrai Contact Assessment nel protocollo di dimissione protetta. L identificazione precoce in ospedale Applicazione di interrai Contact Assessment nel protocollo di dimissione protetta Tiziana Bacelli Direzione regionale Salute e Coesione sociale Servizio Mobilità sanitaria

Dettagli

Nuovo polo chirurgico dell Ospedale civile maggiore di Borgo Trento a Verona

Nuovo polo chirurgico dell Ospedale civile maggiore di Borgo Trento a Verona Michele Ambrosin Allen Dudine Valentina Fernetti Nuovo polo chirurgico dell Ospedale civile maggiore di Borgo Trento a Verona Presentazione generale Committente: Progettisti: Azienda Ospedaliera Regione

Dettagli

RIORGANIZZAZIONE PER INTENSITA DI CURE IN UNA MEDICINA: S.O.C. Medicina P.O. Gemona

RIORGANIZZAZIONE PER INTENSITA DI CURE IN UNA MEDICINA: S.O.C. Medicina P.O. Gemona RIORGANIZZAZIONE PER INTENSITA DI CURE IN UNA MEDICINA: S.O.C. Medicina P.O. Gemona Palmanova, 17 dicembre 2011 Dott.ssa Paola Zuliani ESEMPIO PRATICO- anno 2009- Obiettivo di Budget: Sperimentare un organizzazione

Dettagli

La procedura Dimissioni Protette ULSS 3 e l informatizzazione del percorso

La procedura Dimissioni Protette ULSS 3 e l informatizzazione del percorso L integrazione dei servizi per la continuità assistenziale della persona fragile 29 novembre 2016 12 dicembre 2016 La procedura Dimissioni Protette ULSS 3 e l informatizzazione del percorso Assistente

Dettagli

Ospedale Luigi Sacco Azienda Ospedaliera Polo Universitario AUDIZIONE III COMMISSIONE SANITA E POLITICHE SOCIALI 14 OTTOBRE 2015

Ospedale Luigi Sacco Azienda Ospedaliera Polo Universitario AUDIZIONE III COMMISSIONE SANITA E POLITICHE SOCIALI 14 OTTOBRE 2015 Ospedale Luigi Sacco Azienda Ospedaliera Polo Universitario AUDIZIONE III COMMISSIONE SANITA E POLITICHE SOCIALI 14 OTTOBRE 2015 DIRETTORE GENERALE Dott. Pasquale Cannatelli ALCUNE RIFLESSIONI Salvaguardare

Dettagli

Convegno CARD S. Bonifacio

Convegno CARD S. Bonifacio Convegno CARD S. Bonifacio 7-10-2016 La dimissione del paziente dall ospedale verso l ospedale di comunità. Valutazione di 6 anni di attività dell ospedale di comunità di Tregnago Dr. Roberto Borin Cure

Dettagli

Curriculum Vitae di ROMANO NARDELLI

Curriculum Vitae di ROMANO NARDELLI Curriculum Vitae di ROMANO NARDELLI DATI PERSONALI nato TRENTO il 09-09-1960 PROFILO BREVE Laurea in Medicina e Chirurgia presso l Università di Pavia, Specializzazione in Allergologia ed Immunologia Clinica

Dettagli

F ORMATO EUROPEO INFORMAZIONI PERSONALI

F ORMATO EUROPEO INFORMAZIONI PERSONALI F ORMATO EUROPEO PER IL CURRICULUM VITAE Il sottoscritto ai sensi degli art.46 e 47 del DPR 445/2000, consapevole delle conseguenze derivanti da dichiarazioni mendaci ai sensi dell art. 76 del DPR 445/2000,

Dettagli

Unità Operativa di Urologia

Unità Operativa di Urologia Presidio Ospedaliero di Faenza Dipartimento Chirurgico Unità Operativa di Urologia Guida ai Servizi Presidio Ospedaliero di Faenza Dipartimento Chirurgico Unità Operativa di Urologia Guida ai Servizi Il

Dettagli

Aspetti sull organizzazione Distrettuale futura in Piemonte. Ragnar Gullstrand IRES

Aspetti sull organizzazione Distrettuale futura in Piemonte. Ragnar Gullstrand IRES Aspetti sull organizzazione Distrettuale futura in Piemonte Ragnar Gullstrand IRES La leggenda dell Araba Fenice E bellissima, tutti la conoscono ma nessuno l ha mai vista. 2 Equità (giornate di degenza

Dettagli

Elenco. Macrostrutture. Unità Operative Complesse (UOC) Unità Operative Semplici Dipartimentali (UOSD)

Elenco. Macrostrutture. Unità Operative Complesse (UOC) Unità Operative Semplici Dipartimentali (UOSD) 1 Atto Aziendale Allegato A alla Deliberazione n. 718 del 17.11.2014 Elenco Macrostrutture Unità Operative Complesse (UOC) Unità Operative Semplici Dipartimentali (UOSD) AREA DI DIREZIONE OSPEDALIERA DEA

Dettagli

AZIENDA OSPEDALIERA DI PERUGIA PLASTICO POLO UNICO OSPEDALIERO - UNIVERSITARIO

AZIENDA OSPEDALIERA DI PERUGIA PLASTICO POLO UNICO OSPEDALIERO - UNIVERSITARIO AZIENDA OSPEDALIERA DI PERUGIA PLASTICO POLO UNICO OSPEDALIERO - UNIVERSITARIO PARTE UNIVERSITARIA PET-TC ALA DX Area PS II STECCA I STECCA ALA SIN CORPO CENTRALE ALA CORTA SILVESTRINI PARTE B PIASTRA

Dettagli

ATTIVITA A SCELTA DELLO STUDENTE DEL CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA A.A. 2016/2017

ATTIVITA A SCELTA DELLO STUDENTE DEL CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA A.A. 2016/2017 A.A. 2016/2017 CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA ANNO ACCADEMICO 2016/2017 ATTIVITA A SCELTA DELLO STUDENTE E ALTRE ATTIVITA' FORMATIVE SEDE DI BORGO SAN LORENZO APPROVATA Consiglio di Corso... AREA TEMATICA:

Dettagli

INTENSITA DI CURA E COMPLESSITA ASSITENZIALE : MODELLO DI ANALISI E METODOLOGIA APPLICATIVA. Rita Maricchio Direttore DI PRO SA AOU Ferrara

INTENSITA DI CURA E COMPLESSITA ASSITENZIALE : MODELLO DI ANALISI E METODOLOGIA APPLICATIVA. Rita Maricchio Direttore DI PRO SA AOU Ferrara INTENSITA DI CURA E COMPLESSITA ASSITENZIALE : MODELLO DI ANALISI E METODOLOGIA APPLICATIVA Rita Maricchio Direttore DI PRO SA AOU Ferrara IL CONTESTO EVOLUZIONE DOMANDA SANITARIA Cambiamento struttura

Dettagli

Venerdì, 12 giugno Le scelte del sistema sanitario piemontese per rispondere alle sfide poste dalla transizione epidemiologica

Venerdì, 12 giugno Le scelte del sistema sanitario piemontese per rispondere alle sfide poste dalla transizione epidemiologica Venerdì, 12 giugno 2015 9.30 13.30 Le scelte del sistema sanitario piemontese per rispondere alle sfide poste dalla transizione epidemiologica Ragnar Gullstrand Venerdì, 12 giugno 2015 Ore 9.30-13.30 Sala

Dettagli

LE CURE PRIMARIE nella provincia di Modena.

LE CURE PRIMARIE nella provincia di Modena. LE CURE PRIMARIE nella provincia di Modena. Rassegna di esperienze del medico di famiglia : Attività e progetti della medicina generale ghassan daya Modena 24-02-2007 le tappe del percorso del medico di

Dettagli

Rete dell emergenza pediatrica

Rete dell emergenza pediatrica «L emergenza e la terapia intensiva pediatrica in Italia: punti di forza e criticità» Firenze 1 Dicembre 2011 Rete dell emergenza pediatrica Andrea Pettenazzo Terapia Intensiva Pediatrica Dipartimento

Dettagli