VIGILANZA (wakefulness) CONTENUTI DI COSCIENZA (awareness)

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1 VIGILANZA (wakefulness) CONTENUTI DI COSCIENZA (awareness)

2 Coma: il paziente non può essere svegliato da stimoli e non evita il dolore con comportamenti intenzionali. ASSENZA DI VIGILANZA E CONTENUTI DI COSCIENZA

3 STATO VEGETATIVO Completa inconsapevolezza di se stessi e dell ambiente accompagnata da cicli sonno-veglia con conservazione completa o parziale delle funzioni ipotalamiche e del tronco dell encefalo PRESENZA DI VIGILANZA E ASSENZA DI CONTENUTI DI COSCIENZA

4 Diagnosi di stato vegetativo Nessuna evidenza di consapevolezza di se stessi o dell ambiente ed incapacità di interagire con gli altri Nessuna evidenza di risposte comportamentali ripetute, riproducibili, finalizzate o volontarie in risposta a stimoli visivi, uditivi, tattili o dolorifici Nessuna evidenza di comprensione del linguaggio Vigilanza intermittente manifestata dalla presenza di cicli sonno-veglia Sufficiente conservazione delle funzioni autonomiche ipotalamiche e troncoencefaliche da permettere la sopravvivenza con cure mediche ed infermieristiche Incontinenza vescicale e intestinale Conservazione variabile dei riflessi spinali e dei nervi cranici

5 STATO VEGETATIVO PERSISTENTE: 1 mese dopo danni cerebrali traumatici o non traumatici/ presente per un mese nelle malattie metaboliche/degenerative PERMANENTE: dopo 12 mesi da danni cerebrali traumatici dopo 6 mesi per danni cerebrali non traumatici (come tutte le diagnosi in medicina è basata sulla probabilità)

6 Stato di Minima Coscienza il paziente riesce ad eseguire ordini semplici in modo incostante e fluttuante i pazienti presentano: comportamenti in modo inconsistente, seppur riproducibili o di tale tenuta da essere distinti da un comportamento riflesso, ma ciò non è sufficiente ad affermare la presenza di consapevolezza.

7 LOCKED-IN SYNDROME lesioni bilaterali ventrali pontine quadriplegia conservato ammiccamento e movimenti verticali dello sguardo coscienza è conservata PRESENZA DI VIGILANZA E CONTENUTI DI COSCIENZA

8 MORTE CEREBRALE Costruzione sociale (definizione legale di morte) creata con finalità utilitaristica Non è la morte biologica (definizone appropriate negli uomini: cessazione permanente della circolazione del sangue).

9 Condizioni che inducono all'accertamento della morte nei soggetti affetti da lesioni encefaliche e sottoposti a misure rianimatorie a) stato di incoscienza; b) assenza di riflessi del tronco e di respiro spontaneo; c) silenzio elettrico cerebrale.

10 la morte è accertata quando sia riscontrata, per il periodo di osservazione previsto la contemporanea presenza delle seguenti condizioni: a) stato di incoscienza; b) assenza di riflesso corneale, riflesso fotomotore, riflesso oculocefalico e oculovestibolare, reazioni a stimoli dolorifici portati nel territorio d'innervazione del trigemino, riflesso carenale e respirazione spontanea dopo sospensione della ventilazione artificiale fino al raggiungimento di ipercapnia accertata da 60 mm Hg con ph ematico minore di 7,40; c) silenzio elettrico cerebrale

11 ESAME CLINICO DEL PAZIENTE IN COMA

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15 PERFUSIONE CEREBRALE NORMALE: AUTOREGOLAZIONE

16 PERFUSIONE CEREBRALE TRAUMA: PERDITA AUTOREGOLAZIONE PERUSIONE CEREBRALE: PRESSIONE ARTERIOSA MEDIA PRESSIONE INTRACRANICA

17 TERAPIA INTENSIVA NEL TRAUMA CRANICO PRESSIONE PERFUSIONE CEREBRALE mmhg Riduzione pressione intracranica (<20 mmhg): Sedazione, mannitolo, craniectomia decompressiva Aumento pressione arteriosa media: espansione volemica, norepinefrina

18 TERAPIA INTENSIVA NEL TRAUMA CRANICO OSSIGENAZIONE OTTIMALE (PaO2 > 90 mmhg) Ventilazione meccanica e intubazione

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