EDUCARE SERVE AL MERCATO? FOTOGRAFIA DELL ESPERIENZE NAZIONALI ED INTERNAZIONALI DI FINANCIAL EDUCATION

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1 I Professionisti Certificati EFPA per una ducazione finanziaria corretta e consapevole del risparmiatore EDUCARE SERVE AL MERCATO? FOTOGRAFIA DELL ESPERIENZE NAZIONALI ED INTERNAZIONALI DI FINANCIAL EDUCATION FRANCESCA TRACLÒ

2 Financial Literacy L educazione finanziaria consiste nell'insieme di competenze e conoscenze che permette a un individuo di prendere decisioni informate ed adeguate alle sue esigenze finanziarie. Attiene alla finanza personale, in particolare ai temi del risparmio, del budgeting, delle assicurazioni, della previdenza, ecc. Due sono gli aspetti importanti: il trasferimento di informazioni e la promozione dell educazione che incide sui comportamenti. 2

3 La crisi Il 12,5 per cento degli intervistati, massimo storico dall avvio della rilevazione, dichiara di non riuscire a far fronte alle necessità della vita quotidiana. Il 21 per cento del campione prevede che non disporrà di un reddito sufficiente una volta raggiunti i anni, una percentuale in aumento rispetto al 19 per cento circa rilevato con le indagini del 2009 e del La quota degli intervistati che dichiarano di non essere in grado di risparmiare supera nel 2012 il 61 per cento, ben otto punti in più rispetto all anno precedente. La quota degli intervistati che dichiarano di non essere in grado di risparmiare supera nel 2012 il 61 per cento, ben otto punti in più rispetto all anno precedente. Agli occhi degli intervistati, la crisi finanziaria figura tra i maggiori responsabili delle difficoltà attuali. La difficoltà delle famiglie a guardare serenamente al futuro è il tema dominante dell indagine senza fiducia non si progetta, non si rischia, non si investe, non si cresce. 3

4 Financial illiteracy: un fenomeno globale Il problema della financial illiteracy è un fenomeno globale, non solo italiano. Negli Stati Uniti, solo il 39% degli intervistati tiene traccia delle spese effettuate, nonostante che più del 66% degli stessi abbia due o più carte di credito. Il 40% non ripaga mensilmente l intero ammontare delle spese effettuate con carta di credito, incorrendo in onerosi interessi e solo il 30% si dichiara interessato ad acquisire maggiori conoscenze in campo finanziario. Il 65% della popolazione si ritiene sicuro delle proprie capacità di gestione dei risparmi. Anche in Australia, una recente indagine evidenzia che i consumatori si ritengono in possesso di un adeguato livello di cultura finanziaria; tuttavia, se il 67% del campione intervistato dichiarava di conoscere e comprendere la nozione di interesse composto, solo il 28% degli intervistati rispondeva correttamente a domande riferite a tale concetto. 4

5 L educazione finanziaria per superare la crisi L alfabetizzazione finanziaria è positivamente correlata alla partecipazione nei mercati finanziari e negativamente correlata all'uso di fonti informali di prestito. Gli individui con un più alto grado di alfabetizzazione finanziaria hanno più probabilità di registrare livelli di reddito e di capacità di spesa superiori. La correlazione fra financial literacy e disponibilità di reddito è maggiore durante la crisi finanziaria, ne discende che l educazione finanziaria può servire a contrastare gli shock macroeconomici. L. F. Klapper, A. Lusardi, G. A. Panos, Financial Literacy and the Financial Crisis, La crisi finanziaria ha messo in evidenza infatti che la mancanza di educazione finanziaria è stata una delle cause principali di decisioni finanziarie irrazionali e che tali decisioni provocano, a loro volta, evidenti spill-over negativi (Gerardi, Goette, Meier 2010). 5

6 L educazione finanziaria per superare la crisi I consumatori si trovano di fronte ad una maggiore insicurezza finanziaria, occupazionale, previdenziale e sanitaria, proprio in un momento in cui i governi stanno cercando di stimolare la domanda ed il credito. Queste politiche devono essere accompagnate da un comportamento consapevole delle famiglie per evitare crisi future. L educazione finanziaria e le campagne informative aiutano gli individui a comprendere i rischi e i prodotti finanziari e quindi ne accrescono la capacità di assumere decisioni adeguate alle proprie esigenze. La financial literacy è condizione necessaria per l efficienza dei mercati finanziari. Un indagine condotta sui paesi Ocse ed alcuni non Ocse mostra come spesso i consumatori sovrastimano le informazioni e le capacità detenute. 6

7 Chi fa educazione finanziaria in Italia Distribuzione percentuale per tipologia di soggetti partecipanti all'indagine 18% 10% 2% 2% Banca Fondazione Bancaria 68% Altro Autorità di Regolamentazione Associazione Consumatori LE ESPERIENZE DI EDUCAZIONE FINANZIARIA Indagine sulla realtà italiana nel contesto internazionale. Fondazione Rosselli, Edizione

8 A chi si rivolge l educazione finanziaria A quali tipologie di target è stata rivolta l'iniziativa? 60% 40% 48,7% 41,0% 29,5% 20% 16,7% 11,5% 10,3% 10,3% 10,3% 9,0% 7,7% 6,4% 5,1% 3,8% 3,8% 3,8% 0% Si registra un importante aumento dell interesse verso il target famiglia: si passa, infatti dal 6% sul totale dello scorso anno al 29,5% del

9 Gli obiettivi formativi Quali sono le capacità e le conoscenze che l iniziativa di educazione finanziaria intrapresa ha tentato di sviluppare nei partecipanti? Altro Capacità di attivarsi per risolvere i problemi Capacità di prevedere rischi e incertezze del mercato Conoscenza delle principali forme, prodotti e strumenti F Capacità di gestire il consumo presente e il consumo futuro Capacità di pianificazione a lungo termine Capacità di risparmiare 12% 15% 42% 46% 51% 53% 64% Capacità di risparmiare 64%, +28% nel 2011). Capacità di pianificazione a lungo termine 53%, +18% nel 2011). Capacità di gestire il consumo presente e il consumo futuro (51%, +26% nel 2011). Capacità di prevedere i rischi e le incertezze del mercato (+28% nel 2011). 0% 20% 40% 60% 80% 9

10 I temi Quali sono gli strumenti/nozioni/conoscenze che l'iniziativa ha fornito ai partecipanti? Fornito indicazioni circa i comportamenti di consumo per prodotti e servizi bancari e finanziari Informato i partecipanti sulle varie tipologie di prodotti/servizi disponibili e sulle loro opportunità e possibili rischi Fornito ai partecipanti strumenti per una migliore comprensione dei principali prodotti/servizi finanziari 36% 42% 53% Fornito nozioni economiche e finanziarie di base 82% 0% 20% 40% 60% 80% 100% Il 36% dei partecipanti all indagine (+10% rispetto al 2010) ha cercato di fornire indicazioni circa i comportamenti di consumo in campo economico e finanziario. 10

11 Le conoscenze da potenziare Quali sono gli argomenti finanziari dove si riscontra la minor competenza? conti correnti 3% strumenti di pagamento 21% prestiti/mutui 46% investimenti/risparmi 77% 0% 20% 40% 60% 80% 100% 11

12 La didattica rimane tradizionale, gli strumenti cambiano Quali sono le modalità di erogazione dei contenuti dell'iniziativa? Quali strumenti sono stati utilizzati nell'ambito della didattica dell'iniziativa attivata? Giochi di ruolo 8% Altro 3% Altro 8% Materiale digitale (pdf, file word, file excell, ecc.) 37% Lezioni/incontri on line Distribuzione di materiale didattico/informativo 9% 42% Materiale audio/video Web 45% 50% Lezioni/incontri in presenza Materiale cartaceo 94% (dispense, brochure, 71% fascicoli, ecc.) 0% 20%40%60%80%100% 0% 20% 40% 60% 80% 12

13 Educare gli adulti all incertezza Indagini qualitative e quantitative sui consumatori che rendano possibile lo sviluppo di un programma di educazione finanziaria solido ed ergonomico, che nella sua strutturazione tenga conto del know how sviluppato e delle caratteristiche e dei comportamenti economici dei destinatari e delle loro esigenze manifeste e latenti. Modelli didattici innovativi, adattati a specifiche esigenze contingenti e legate al ciclo di vita (mutui, risparmi, investimenti, pensione) Strumenti didattici integrati, adeguati alle esigenze contingenti e di tempo dei consumatori adulti Contenuti: devono migliorare la financial capability dei consumatori, favorendo la conoscenza di quei meccanismi cognitivo-emotivi (potenzialità e limiti cognitivi) che guidano le azioni in campo economico. Obiettivi formativi: capacità di tutelarsi dal rischio e dalle incertezze del mercato, capacità di garantirsi copertura finanziaria, capacità di pianificazione a lungo termine, capacità di prevenire l indebitamento, conoscenza dei diritti dei consumatori, comprensione dei principali prodotti finanziari. 13

14 Ocse/Infe: L educazione finanziaria a livello globale Guidelines on financial education at school and guidance on learning framework (2011), Guide to evaluating financial education programmes (2010). High-level principles on National strategies for financial education (2012) Banca Mondiale, Global program for consumer protection and financial literacy (2010) Commissione Europea, Review of the initiatives of the European Commission in the area of financial education. 14

15 Il ruolo dell Unione Europea Organizzazione della prima conferenza europeaincreasingfinancialcapability del 28 marzo 2007 Pubblicazione del Libro verde sui servizi finanziari al dettaglio nel mercato unico, nel maggio 2007 Predisposizione del primo monitoraggio dei programmi di alfabetizzazione finanziaria dei vari paesi, svolto nel 2007 Pubblicazione della Communication on Financial Education del dicembre 2007: spiega il ruolo dell educazione finanziaria nella politica del Mercato Interno e i suoi benefici per gli individui, la società e l economia nel complesso Creazione nel 2008 dell Expert Group on Financial Education, con l'obiettivo di promuovere lo scambio di idee, di esperienze e buone pratiche Lancio della banca dati per l'educazione finanziaria European database for financial education (EDFE) nel 2009, una "biblioteca elettronica" dei programmi di educazione finanziaria Sponsorizzazione di iniziative nazionali Realizzazione di DOLCETA, portale online di educazione al consumo che coinvolge 27 paesi dell'ue. 15

16 Lo sviluppo delle strategie nazionali I principi proposti dall INFE riconoscono che non vi è un unico modello possibile per lo sviluppo di strategie nazionali, ma offrono indicazioni generali sui principali elementi da considerare, applicabili tenendo conto delle circostanze e del contesto dei singoli paesi: la ricognizione e valutazione delle iniziative esistenti; l individuazione delle principali necessità e lacune della popolazione; il coinvolgimento di tutti i principali stakeholder; la struttura di governance a livello nazionale; il coordinamento e l assegnazione di ruoli e responsabilità ai vari attori; la definizione comune di obiettivi e priorità; la definizione dei target; l individuazione di risorse adeguate; l individuazione di metodologie e strumenti; la programmazione di attività di monitoraggio e valutazione. 16

17 Modello di strategia nazionale 17

18 Le strategie nazionali nel mondo Paesi Europei che hanno definito e avviato una strategia nazionale di educazione finanziaria: Paesi Bassi, Repubblica Ceca, Regno Unito, Portogallo, Spagna, Finlandia, Repubblica Slovacca, Irlanda. Paesi Europei dove una strategia nazionale è in fase, più o meno avanzata, di elaborazione: Belgio, Polonia, Lituania, Estonia, Romania. Paesi extra-eu con strategie nazionali definite ed implementate: Stati Uniti, Australia, Nuova Zelanda, India, Giappone e Malesia. Paesi extra-eu con strategie in corso di pianificazione: Turchia, Russia, Canada, Messico, Perù, Colombia, Indonesia, Tailandia, Sud Africa, Kenia. 18

19 La governance La prima caratteristica che una strategia nazionale deve presentare è la capacità di stabilire in maniera semplice e chiara ruoli e funzioni dei vari attori. L individuazione di una governance centrale con un soggetto propulsore è il primo passaggio compiuto in tutti gli Stati in Europa e fuori. I soggetti centrali dei modelli di governance sono per lo più Ministeri (è il caso di Paesi Bassi, Polonia, Repubblica Ceca, Canada, Messico, Stati Uniti), Authority o Enti di Regolazione dei Mercati (Danimarca, Irlanda, Regno Unito, Australia, Giappone, Sud Africa) o Banche Centrali (Portogallo, Spagna). 19

20 La governance Istituzioni con ruoli di coordinam ento delle strategie nazionali di educazione finanziaria Governo Authority e Ente regolatore dei mercati Banca Centrale Danimarca X Estonia M in. Finanze X Irlanda X Paesi Bassi M in. Finanze Polonia X Portogallo X X Repubblica Ceca Min. Finanze + Min. Istruzione X Regno Unito Min. Tesoro X Spagna X X Svezia M in. Finanze X NGOs Australia X Brasile X X COREMEC Canada M in. Finanze Colombia Min. Finanze + Min. Istruzione X X India M in. Finanze X X NGOs Giappone X X CCFSI M alesia X M essico M in. Finanze Nuova Zelanda Perù Min. Istruzione X Stati Uniti Min. Tesoro Sud Africa X Turchia X Fonte: Grifoni A., Messy F. (2012) Altri Retirement Commission 20

21 Le piattaforme di coordinamento L ente centrale assume il compito di coordinare la strategia e si fa promotore della costruzione di una piattaforma che coinvolga tutti i principali stakeholder, pubblici e privati, che consente il coordinamento delle attività, lo scambio delle informazioni, il monitoraggio delle attività svolte, anche al fine di evitare ripetizioni e sovrapposizioni. A seconda dei Paesi, il coinvolgimento degli stakeholder assume forme e gradi di istituzionalizzazione diversi: piattaforme, istituzioni di enti ad hoc, working group, steering group, ecc... Paesi Bassi: nel 2006 il Ministero della Finanza ha dato inizio alla piattaforma CentiQ, composta da 40 partner provenienti dal governo, dal settore finanziario, dalla pubblica amministrazione, dalle organizzazioni dei consumatori e dal campo educativo-formativo. Repubblica Ceca: il Ministero della Finanza ha istituito nel 2007 ilworking Group forfinancialeducation, costituito da diversi stakeholders come Ministeri, Banca Centrale, associazioni dei consumatori, associazioni professionali, sindacati, associazioni imprenditoriali, istituzioni educative e media. Irlanda: nel 2006 il Financial Regulator, soggetto regolatore delle istituzioni finanziarie, ha istituito il National Steering Group, costituito da enti governativi, dell industria, dell istruzione, e organizzazioni no-profit e amministrazioni pubbliche. Stati Uniti: nel 2003, il Congresso ha approvato il Fair and Accurate Credit Transactions Act, che ha istituito la Financial Literacy and Education Commission, cui partecipano 22 soggetti tra ministeri, agenzie federali e altri enti governativi, ed è presieduta dal Segretario del Tesoro. 21

22 Ricerche e strategie Tutte le strategie partono da alcuni elementi comuni indispensabili ed essenziali: - la ricognizione delle attività di educazione finanziaria già presenti sul territorio - l indagine sulle caratteristiche e competenze della popolazione - l analisi dei bisogni e delle necessità emerse Attraverso il coordinamento di tutti gli stakeholder e l assegnazione di ruoli e responsabilità, i diversi Paesi hanno elaborato la strategia nazionale con l individuazione di obiettivi e priorità comuni 22

23 La definizione dei target Le strategie nazionali hanno suddiviso la popolazione in gruppi target. Alcuni Paesi hanno scelto di dedicare la maggior parte dell impegno a categorie ben circoscritte, mentre altre strategie sono indirizzate più genericamente a tutta la popolazione. Regno Unito: sono stati realizzati programmi su diversi target: scuole elementari, college, università, giovani disoccupati, neo-genitori, luoghi di lavoro, consumatori, persone in difficoltà economiche. Irlanda: ha suddiviso la popolazione adulta in sette gruppi sulla base dei loro bisogni di educazione finanziaria Repubblica Ceca: ha focalizzato principalmente l attenzione sull educazione finanziaria a scuola ed ha elaborato delle linee guida generali per la realizzazione di progetti rivolti agli adulti. Paesi Bassi: la piattaforma CentiQ ha suddiviso la popolazione adulta in sette gruppi: da coloro che non sono finanziariamente problematici a coloro che vengono giudicati finanziariamente analfabeti. Molta attenzione è poi rivolta ai giovani, per i quali è stato strutturato un programma educativo su tre dimensioni - la scuola, i genitori, i pari. Australia: i target individuati nel programma Money Smart sono: giovani, anziani, famiglie, donne, educatori e indigeni 23

24 Contenuti e Action plan A seguito della definizione dei target, le strategie hanno poi assunto il compito di definire standard comuni sui contenuti ritenuti fondamentali da promuovere ed adeguare nell implementazione dei singoli progetti. Le esperienze internazionali ribadiscono nell individuazione dei contenuti il principio di ergonomicità ai target. Le strategie in fase più avanzata hanno infine realizzato anche un vero e proprio Action Plan, che prevede l assegnazione di un ruolo specifico ai singoli soggetti partner coinvolti nell implementazione dei programmi di educazione finanziaria rivolti ai target definiti. 24

25 Monitoraggio e valutazione L ultimo passaggio necessario per un adeguata strategia di educazione finanziaria è l utilizzo di un efficace sistema di monitoraggio e di valutazione. Si tratta di un elemento fondamentale che rende possibile la raccolta di informazioni relative all efficacia, al valore ed impatto dei programmi, con il loro conseguente miglioramento. La sua importanza è stata anche recentemente ribadita dall OCSE in un documento che racchiude le linee guida e i principi alla base di una buona valutazione. Regno Unito: il Money Advice Service ha adottato di una metodologia di valutazione dell'impatto dei prodotti e servizi promossi, che misura l efficacia di ogni intervento rispetto allo status quo. Queste valutazioni d'impatto utilizzano un approccio Randomised Control Trial (RCT), con gruppi di intervento e di controllo e indagini quantitative pre e post - interventi. La metodologia di valutazione abbina aspetti 'hard' e 'soft' di controllo: gli aspetti hard sono la misurazione di reali cambiamenti nel comportamento, come ad esempio, la creazione di un bilancio famigliare o l apertura di un conto di risparmio, mentre gli aspetti soft sono più legati alle competenze maturate e sono classificati in: thinking about, researching, looking into e discussing. 25

26 Regno Unito Principali Enti - Financial Services Authority - Money Advice Service - Bank of England - Personal Finance Education Group - BBC - OFSTED - Scottish Centre for Financial Education Principali programmi * National Strategy for Financial Capability * Making the Most of Your Money * Learning Money Matters * Money for life * Money Doctors * Young People and Money * Parent's Guide to Money * Moneymadeclear * Partnership Development * Health Check from the Money Advice Service * Education Programme * Divorce and Separation * The Redudancy Handbook * Financial Capability Online Tools * Pounds and Pence * Boosting financial capability in schools * Talking shop 26

27 Regno Unito Nel 2006 la FSA Financial Service Authority ha lanciato, su incarico del Governo, la National Strategy for Financial Capability, che si avvale dei contributi dell industria bancaria e finanziaria, delle associazioni di categoria e dei consumatori, degli organismi di volontariato e dei media ed è basata su tre punti principali: educazione alla conoscenza finanziaria, consulenza, informazione. Dal 2009, per garantire che la strategia nazionale rispondesse alle reali esigenze dei consumatori in questo contesto di crisi economica, la FSA ha sviluppato alcune nuove iniziative volte anche ad aiutare gli adulti colpiti dalla recessione: adulti di prossimo pensionamento e anziani in pensione; adulti colpiti da disgregazione del nucleo familiare; adulti disoccupati o a rischio di licenziamento. 27

28 Irlanda Principali Enti - Irish Financial Regulator - Central Bank of Ireland - National Consumer Agency Principali programmi * It's Your Money * Money Skills For Life * Get Smart With Your Money * Taking Charge La strategia irlandese è riassunta nel documento Improving Financial Capability: a multi-stakeholder approach e si differenzia da quelle di molti altri Paesi in quanto non si focalizza sui giovani e sugli studenti, ma si rivolge genericamente a tutti i consumatori, con particolare attenzione a coloro che risultano economicamente e finanziariamente deboli. 28

29 Paesi Bassi Principali Enti - Ministry of Finance - Autoriteit Financière Markten -National Institute for Budget Information Principali programmi * CentiQ * Finances in Order * Learning to Deal with Money Early On * Providing for the Future La strategia coinvolge 40 soggetti (in aumento nei prossimi anni) e si rivolge a tutti i cittadini, cercando di raggiungere i target attraverso una varietà di canali. In particolare, è basata su 3 principali programmi: 1. Finances in order, volto ad aiutare le persone a gestire le proprie finanze; 2. Learning to Deal with Money Early On, pensato per l educazione dei giovani utilizzando tre canali: la scuola, i genitori e la comunicazione con i pari; 3. Providing for the Future, volto ad aiutare i cittadini a pianificare il proprio futuro e la propria pensione. 29

30 Repubblica Ceca Principali Enti - Ministry of Finance - Ministry of Education, Youth and Sport - Ministry of Industry and Trade - Ministry of Labour and Social Affairs - Ministry of Interior - Czech National Bank Principali programmi * Financial Education L educazione finanziaria è diventata parte integrante dei curricola scolastici: a partire dal 2009 è materia obbligatoria nelle scuole secondarie, e lo diventerà dal prossimo anno anche nelle primarie. Le singole scuole possono decidere le metodologie da utilizzare, mentre i contenuti sono definiti neiliteracystandards, elaborati dal Ministero dell Educazione e specificati in base all età degli studenti. 30

31 Francia Principali Enti -Autorité des Marchés Financiers -Institut pour l Education Financière du Public -Banque de France Principali programmi * La Finance pour Tous * ARCAF (EpargneRetraite.org) * Comment gérer son budget sans déraper * Les Clés de la Banque Nel 2006 l Autorité des Marchés Financiers (AMF) ha costituito l Institut pour l Education Financière du Public. Nel 2009 l Institut ha sottoscritto un accordo con il Ministero dell istruzione per la promozione dell educazione finanziaria nelle scuole, dalle elementari alle superiori: durante il primo ciclo di studi vengono trattati i temi più basilari, mentre al liceo gli studenti possono approfondire l educazione finanziaria personalizzando il proprio piano di studi. L educazione finanziaria non rientra tra le materie del curriculum scolastico, ma viene erogata all interno di altre discipline. 31

32 Altri Paesi europei Portogallo: il Parlamento ha approvato linee guida e raccomandazioni contenute nel National Plan on Financial Education promosso congiuntamente da tre Autorità di Vigilanza di settore Spagna: vi è un programma nazionale chiamato Plan de Educación Financiera che copre i diversi target e in cui sono coinvolte numerose strutture governative tra cui il Ministero del Tesoro e la Banca Centrale Belgio: dal 2011 la legge prevede che il FSMA Financial Services and Markets Authority contribuisca all alfabetizzazione finanziaria e all educazione dei consumatori. Danimarca: il Parlamento ha istituito nel 2007 un comitato chiamato The Money and Pension Panel 32

33 Altri Paesi europei Finlandia: il Governo ha sviluppato un programma e dei principi guida sul tema, inclusi nel Consumer Policy Programme. Svezia: nel 2010 è stata avviata la costituzione di una rete per l educazione finanziaria tra tutti i soggetti interessati, sostenuta anche dal Ministero delle Finanze Estonia: l Autorità di Vigilanza finanziaria sta collaborando con il Ministero delle Finanze per la creazione di una strategia nazionale. Lituania: è in corso la redazione del programma di educazione finanziaria nazionale Repubblica Slovacca: il Governo ha approvato un documento quadro dal titolo The strategy of financial education and management of personal finance, che stabilisce i principi fondamentali di educazione finanziaria 33

34 Stati Uniti La capacità del popolo americano di costruire un futuro sicuro per se stessi e per le loro famiglie richiede la conoscenza di un sistema finanziario sempre più complesso. Poiché ci stiamo riprendendo dalla peggiore crisi economica degli ultimi tempi, è più importante che mai essere a conoscenza delle conseguenze delle nostre decisioni finanziarie Barack Obama, aprile 2011 Principali Enti - Department of the Treasury -Financial literacy and Education Commission - President s Advisory Council -US Treasury Office of Financial Education -Federal Reserve -Consumer Financial Protection Bureau - American Bankers Association Principali programmi * MyMoney.gov * Federal Reserve Education * JumpStart Coalition for Personal Financial Literacy * Insure U Get Smart About Insurance * Financial literacy Training * 21st Century Learning Outcomes * Citigroup education programme 34

35 Stati Uniti Il National Strategy Working Group, istituito dal Governo, ha proposto a tutti gli stakeholder un processo inclusivo di analisi delle best practice e di revisione di tutti i documenti strategici, culminato nella realizzazione della National Strategy for Financial Literacy del 2011, che prevede i seguenti obiettivi: Aumentare la consapevolezza e l'accesso ad un efficace educazione finanziaria. Determinare e integrare le competenze finanziarie. Individuare, migliorare e condividere pratiche efficaci. 35

36 Canada Principali Enti - Financial Consumer Agency of Canada - Canadian Foundation for Economic Education - Canadian Bankers Association - Canadian Center for Financial Literacy Principali programmi * Consumer Education * Program and the Financial literacy Initiative * CanLearn * Canadian Consumer Information Gateway Il Governo ha investito molto sulla Financial Consumer Agency of Canada per la costruzione di percorsi di alfabetizzazione finanziaria. L Agenzia, istituita dal Governo federale nel 2001 per la tutela dei consumatori, ha ampliato così le proprie attività anche verso la sensibilizzazione dei consumatori all educazione finanziaria e alla corretta informazione sui servizi e prodotti finanziari. Oggi l Agenzia è leader nazionale nello sviluppo di strumenti e risorse web-based per l'alfabetizzazione finanziaria. 36

37 Australia Principali Enti - Australia Financial Literacy Foundation - Australian Securities and Investments Commission - Ministerial Council on Education - Australian Banker s Association - Abacus Australian Mutuals Principali programmi * Understanding Money * Money Smart * Saver Plus * Financial Literacy Framework * Consumer Education Strategy * Life Skills Education for Indigenous people La strategia australiana si è basata sull istituzione, avvenuta nel 2005 da parte del governo australiano, della Financial Literacy Foundation. La Fondazione nasce come divisione del Dipartimento del Tesoro con l obiettivo di sviluppare la capacità di tutti gli australiani a comprendere e gestire il rischio finanziario, affrontare efficacemente la complessità del mercato e poter fare scelte più consapevoli. I principali programmi di educazione finanziaria sonounderstandingmoney e Money Smart, guida online ricca di strumenti e giochi di ruolo con sezione specifiche per vari target: giovani, anziani, famiglie, donne, educatori, indigeni 37

38 Nuova Zelanda Principali Entihe - New Zealand Retirement Commission Principali programmi * Sorted * KiwiSaver Il programma Sorted, promosso dal Governo attraverso la New Zealand Retirement Commission, rappresenta certamente un modello che altri paesi stanno seguendo. Il target cui si rivolge è variegato e include studenti, professionisti, pensionati e, più in generale, tutti i consumatori. All interno di questo programma sono state sviluppate iniziative di formazione mirate ai singoli target. 38

39 Grazie per l attenzione francesca.traclo@fondazionerosselli.it stefanoa.farsagli@fondazionerosselli.it marco.riva@fondazionerosselli.it annalisa.garis@fondazionerosselli.it

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