Analisi dei media. Parte seconda - La teoria sociale dei media di J. Thompson (Cap. I) (Selezione di diapositive) Angela Maria Zocchi
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- Giorgio Pietro Vecchi
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1 Analisi dei media Parte seconda - La teoria sociale dei media di J. Thompson (Cap. I) (Selezione di diapositive)
2 Mezzi tecnici Aspetti dei mezzi tecnici (cap. I.2 - pp ) 1) consentono di fissare le forme simboliche; 2) consentono di riprodurre in più copie una forma simbolica; 3) consentono un qualche grado di distanziazione spazio-temporale.
3 Mezzi tecnici Consentono di FISSARE le forme simboliche grado di fissazione tipo di mezzo fissare = conservare nel tempo
4 Mezzi tecnici Consentono di RIPRODURRE in più copie una forma simbolica Es.: stampa, fotografia Forme simboliche = merci (vendute, acquistate) Controllo sulla riproducibilità diritto d autore
5 Mezzi tecnici distanziazione spazio-temporale: separazione tra contesti di produzione e contesti di ricezione Ricoeur: distanziazione scrittura (p. 38n) Thompson: distanziazione TV (oralità)
6 Uso dei mezzi tecnici Capacità, competenze, forme di conoscenza la maggioranza degli individui che guarda un programma televisivo [ ] è in grado di dare un senso a ciò che vede, per quanto possa sapere relativamente poco del modo in cui la trasmissione è prodotta (p. 40).
7 Mezzi tecnici Thompson: non è importante sapere come si realizza una trasmissione televisiva. Bourdieu: il pubblico deve sapere che dietro ogni trasmissione televisiva c è un lavoro di preparazione, una struttura invisibile. (Cfr. Bourdieu P., Sulla televisione, Feltrinelli, Milano, 1997).
8 Struttura invisibile Lavoro di manipolazione: lavoro preliminare di inviti (fast thinkers); conversazioni preparatorie con i partecipanti; i presentatori non aiutano gli invitati che non sono professionisti della parola e della scena, anzi li distruggono. Necessità di un lavoro di assistenza alla parola.
9 Presentatori Modalità di conduzione intese a creare consenso verso una parte contro l altra. Alcuni esempi: il conduttore si accosta al candidato prediletto più che al suo avversario; aria pensosa/posizione vigile; domande generiche/domande precise.
10 Bourdieu PLURALISMO APPARENTE La composizione degli invitati è importante perché deve dare l immagine di un equilibrio democratico che in realtà non c è. Potere del presentatore: i suoi 30 secondi sono scaduti.
11 Contesti di produzione Conoscenza dei contesti di produzione Bourdieu: importante Thompson: irrilevante Si può dare un senso a ciò che si vede in televisione anche se si sa relativamente poco del modo in cui la trasmissione è prodotta (p. 40)
12 Comunicazione di massa (cap. I.3) L espressione comunicazione di massa è infelice (p. 41): Comunicazione = bidirezionale Comunicazione mediale unidirezionale Il termine massa fa pensare a migliaia, milioni di persone; in realtà il pubblico è spesso relativamente circoscritto e specializzato.
13 Accessibilità estesa La cosa importante a proposito della comunicazione di massa non è che riceva i prodotti un certo numero di individui [ ] ma piuttosto che quei prodotti siano accessibili in linea di principio a una pluralità di destinatari (p. 41).
14 Comunicazione di massa 1. mezzi tecnici; 2. industria; Caratteristiche (p ): 3. separazione tra contesti di produzione e contesti di ricezione; 4. estensione dell accessibilità delle forme simboliche; 5. beni mediali = beni pubblici (accessibili).
15 Fine della comunicazione di massa? Olivi B., Somalvico B., La fine delle comunicazioni di massa. Dal villaggio globale alla nuova Babele elettronica Il Mulino, Bologna, 1997
16 Comunicazione di massa Elementi comuni a tutte le definizioni: (Cap. 6, Van Dijk J., Sociologia dei nuovi media, p. 210) 1. la comunicazione di massa è pubblica; 2. essenzialmente unidirezionale; 3. progettata per un vasto pubblico. Esperienze mediali condivise
17 Comunicazione di massa Mutamenti nel corso del tempo: superamento del modello allocutorio; dalle reti generaliste ai canali tematici; aumento dell offerta di informazione frammentazione del pubblico, atomizzazione del pubblico, esperienze di ascolto condivise solo sporadicamente, personalizzazione.
18 Fine della comunicazione di massa? Si può ancora parlare di esperienze mediali condivise? Es.: giochi olimpici; campionati mondiali di calcio; funerali di Giovanni Paolo II.
19 Modelli di traffico dell informazione Van Dijk J., Sociologia dei nuovi media, p. 27 ss. Allocuzione Consultazione Registrazione Conversazione
20 Allocuzione Media tradizionali Centro = sorgente dell informazione che decide tempi (quando) e contenuti (cosa). Unità locali = pubblico (di spettatori o ascoltatori).
21 Consultazione Libri, giornali, riviste Centro = sorgente dell informazione Unità locali: decidono su argomento, tempo e velocità dell informazione. Televideo: medium di consultazione o forma di allocuzione (televisione)? I nuovi media migliorano il modello di consultazione.
22 Registrazione Centro = raccoglie le informazioni inviate dalle unità locali. Unità locali = sorgenti consapevoli o inconsapevoli dell informazione. Esempi: immagini inviate dai corrispondenti alle redazioni; prenotazioni elettroniche (Internet); sorveglianza elettronica a distanza senza il consenso delle unità locali.
23 Conversazione Conversazione telefonica, chat Centro: assente Unità locali: scambio di informazione, da parte di due o più unità locali che si rivolgono a un medium condiviso, invece che a un centro
24 Nuovi media I nuovi media provocano un movimento dall allocuzione verso la consultazione, la registrazione e la conversazione. (Van Dijk J., Sociologia dei nuovi media, cit., p. 30)
25 Aspetti relativi all impatto sociale dei media Media (Thompson, cit., cap. I.4) percezione del tempo e dello spazio (simultaneità despazializzata); storicità mediata (senso del passato); mondo mediato (le esperienze dirette sono spesso precedute da immagini televisive); socialità mediata (senso di appartenenza condivisione di uno stesso luogo; villaggio globale, oralità secondaria).
26 Cap. I.5 Ricerche empiriche sul pubblico Obiettivo delle ricerche sul pubblico: misurare, quantificare il pubblico (quanti sono? chi sono?... Approccio strutturale) Si è trascurato di prestare attenzione all attività di ricezione (p. 60). Questa lacuna è stata colmata da alcuni studi (60-61n): J. Radway, Liebes e Katz, J. Lull, D. Morley.
27 J. Lull, D. Morley (approccio etnografico) Da questi studi è emerso che la ricezione é attiva e creativa; contestuale; riguarda la vita quotidiana (routine); è una funzione esperta ; è un processo ermeneutico (appropriazione ermeneutica).
28 Thompson Media [+] allargano i nostri orizzonti; ci offrono argomenti di conversazione; contribuiscono a plasmare la nostra identità.
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