Verso nuove formule gestionali dei servizi sociali: dal Consorzio In.Re.Te. all Unione

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1 Corso finanziato dalla Provincia di Torino Ivrea, 8 febbraio 2012 Verso nuove formule gestionali dei servizi sociali: dal Consorzio In.Re.Te. all Unione a cura di: Dott. Marco Bertocchi: Consulente Labser S.r.l., esperto di programmazione, controllo di gestione e rendicontazione sociale negli Enti Locali 1

2 Gli aspetti da da considerare La valutazione circa la forma di gestione associata più adeguata da adottare non può essere effettuata considerando soltanto le conseguenze a livello giuridico - amministrativo (es. quadro normativo di riferimento, sistema contabile, regime giuridico del personale, ecc.) Occorre piuttosto tenere conto del contesto specifico di riferimento, sul quale incidono due variabili strategiche fondamentali 1 Il «problema» della gestione associata dei servizi sociali va collocato nel contesto più ampio della gestione associata delle funzioni a livello locale, per i comuni < abitanti 2 Occorre considerare l evoluzione dei servizi sociali e, conseguentemente, le caratteristiche che dovrà possedere il soggetto gestore pubblico. 2

3 1. 1. Servizio sociale e gestione associata delle funzioni Occorre, in via preliminare, definire l ambito territoriale a livello del quale è necessario, utile o conveniente ridisegnare l assetto delle funzioni locali. A tal fine occorre tenere conto di una pluralità di variabili la tradizione storica; conformazione geografica; contesto socio-economico e relazioni tra sottosistemi territoriali; massa critica ottenibile per un numero consistente di servizi erogati a livello locale (es. popolazione, la dimensione e la conformazione territoriale, ecc.) normativa di settore e decisioni regionali 3

4 2. 2. Evoluzione delle caratteristiche del del servizio sociale pubblico In relazione all evoluzione del ruolo del settore pubblico nella gestione dei servizi sociali, la forma gestionale individuata dovrà possedere le seguenti caratteristiche Capacità di governance delle politiche sociali (non più erogatore diretto di servizi ma coordinatore e regolatore); Conoscenza sistematica dei bisogni e delle caratteristiche della popolazione e del territorio, con il mantenimento e lo sviluppo delle fasi di informazione, accoglienza e presa in carico; Forte sviluppo e capacità di presidio dei sistemi informativi sociali a livello locale; Elevate competenze e professionalità nel presidio della funzione di produzione (appalti, sistemi di controllo qualità, vigilanza, accreditamenti, ecc.); Integrazione sociosanitaria; Integrazione con le altre politiche di sviluppo locale 4

5 Le Le forme di di gestione per i i servizi sociali: alcune ipotesi Forme di gestione Rif. Normativi Soggetti Unioni di Comuni (ex art. 32 TUEL) Unioni di comuni (ex art. 16 Lg. 148/11) Art. 32 TUEL Comuni > ab. e <= (obbligo funzioni fondamentali) Comuni >=5.000 (facoltà) Art. 16 Lg. 148/11 Comuni <= ab. (obbligo) Comuni > ab. e <= (facoltà) Convenzioni Art TUEL Enti locali Delega all A.S.L. D.Lgs. 502/92, Art. 9, L.r. 1/04 ASL Enti locali Aziende speciali consortili Art TUEL Enti locali D.L. 216/11 («Milleproroghe») Art. 29 «Proroghe di termini in materia fiscale» È prevista una proroga di 6 mesi per l obbligo di esercizio associato delle funzioni fondamentali Nella Legge di conversione si propone di portare la proroga a 9 mesi e di prevedere analoga proroga per gli obblighi di costituzione delle Unioni ex. Art

6 Il Il territorio del del Consorzio IN.RE.TE. 54 Comuni e circa abitanti; 35 Comuni <= abitanti; 18 Comuni > e <= abitanti 1 Comune > abitanti 36 Comuni classificati nella zona collinare 17 comuni nella zona montana 1 comune nella zona pianura 47 Comuni nel Distretto sanitario 5 7 Comuni nel Distretto Sanitario 6 Sul territorio sono presenti 1 Comunità montana e 3 Comunità collinari che, complessivamente, raggruppano 36 comuni 6

7 La La scelta di di «In.Re.Te.»: l Unione di di comuni ex ex art TUEL Governance L individuazione degli organi è di competenza statutaria. Lo statuto individua gli organi dell'unione e le modalità per la loro costituzione (art. 32, c. 2, TUEL). Presidente dell'unione scelto tra i sindaci dei comuni interessati e altri organi formati da componenti delle giunte e dei consigli dei comuni associati, garantendo la rappresentanza delle minoranze Autonomia organizzativa, gestionale e di bilancio. Organizzazione e personale L Unione di Comuni non comporta, per il personale, né un cambio del regime contrattuale, né una perdita dello status di dipendente pubblico. Completa applicazione all Unione delle normative in tema di personale degli enti locali, compresi i vincoli di spesa e di turn over Aspetti contabili e fiscali Segue l ordinamento finanziario e contabile degli enti locali. Non soggetta al patto di stabilità (almeno per ora), in quanto ente di 2 livello. Regime fiscale analogo a quello degli enti locali e dei consorzi. 7

8 Il Il progetto sperimentale dell Unione «In.Re.Te.» Ricerca di una forma associativa di gestione dei servizi e delle funzioni che sapesse porsi in continuità con la positiva esperienza consortile Perché? Mantenimento dell ordinamento degli enti locali (Statuto proprio, rappresentanza politica, autonomia di bilancio, gestionale ed organizzativa, permanere dei dipendenti nell ambito del CCNL Enti Locali) Mantenimento delle economie di scala e di specializzazione garantite con l attuale gestione consortile e superamento delle carenze strutturali dei piccoli comuni e delle «micro unioni» di comuni Flessibilità organizzativa su un area territoriale vasta 8

9 Il Il progetto sperimentale dell Unione «In.Re.Te.» Temi aperti e criticità L Unione deve necessariamente acquisire, nel tempo, una pluralità di funzioni (dal «socioassistenziale» al «sociale»; ricerca di sinergie tra il sociale ed altre funzioni) Il numero elevato di Comuni aderenti al momento della costituzione dell Unione Attenzione alla definizione degli organi di rappresentanza e di governo I rapporti con le altre forme associative esistenti sul territorio e con quelle che dovranno nascere La ricerca di una maggiore aderenza con la conformazione dei distretti sanitari 9

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