ECONOMICA POPOLARE. Variante di specificazione art.34 L. 865/71 NORME URBANISTICHE ED EDILIZIE

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1 COMUNE DI MODENA PIANO EDILIZIA ECONOMICA POPOLARE 2005 Tav L Approvato con Del. Di C.C. n. 31 del Variante di specificazione art.34 L. 865/71 P.E.E.P N 54 S.DAMASO NORME URBANISTICHE ED EDILIZIE

2 VARIANTE DI SPECIFICAZIONE art. 34 L. 865/71 P.E.E.P. n 54 - SAN DAMASO SUD NORME URBANISTICHE ED EDILIZIE - L - COMUNE DI MODENA SETTORE TRASFORMAZIONE URBANA E QUALITA EDILIZIA Dirigente di Settore: ing. Giovanni Villanti Strumenti Urbanistici Attuativi di Iniziativa Pubblica Responsabile: arch. Alessio ascari Progettista: arch. Giovanna Palazzi Collaboratori: add. prog. Anna Tavoni CONTRIBUTI SETTORIALI Settore Pianificazione Territoriale Mobilità e Trasporti Dirigente di Settore: arch. Marco Stancari ing. Alberto Caula arch. Andrea Reggianini ing. Silvano Scapinelli Servizio Cartografia e Toponomastica Settore Risorse e Tutela Ambientale Dirigente di Settore: dr.ssa Nadia Paltrinieri dr. Giuseppe Amorelli dr. Alessandro Annovi geom. Giovanni Bartoli dr. Daniele Bertoni META s.p.a.: p.i. Fausto Ferri

3 Art. 1 - Campo di applicazione ed oggetto delle presenti norme... pag.3 Art. 2 - Contenuti ed elaborati della Variante di Specificazione...pag.3 Art. 3 - Dimensionamento e parametri urbanistico edilizi...pag.4 Art. 4 - Prescrizioni urbanistiche pag.5 Art. 5 - Indirizzi di progettazione...pag.7 Art. 6 - Requisiti tecnico-architettonici, e sistemi costruttivi.pag.7 Art. 7 - Modalità d attuazione....pag.8 Art. 8- Attuazione delle opere edilizie pag.9 Art. 9 - Attuazione delle opere di urbanizzazione.pag.9 Art Norme finali.. pag.9

4 Art. 1 - Campo di applicazione ed oggetto delle presenti norme Le norme dei presenti articoli si applicano all interno della Z.E. 1780, area 02, corrispondente al P.E.E.P. n 54 di San Damaso Sud, su tale area, meglio identificata negli atti tecnici e grafici allegati, si costituisce Variante di Specificazione, ai sensi dell art. 34, legge 865/71. Art. 2 - Contenuti ed elaborati della Variante di Specificazione I contenuti e gli elementi costitutivi della presente Variante sono gli stessi richiesti per i Piani Particolareggiati all art. 5.1 com. 4 del testo coordinato delle norme di PSC-POC- RUE; essa deve fornire tutte le indicazioni di dettaglio per l attuazione del programma edificatorio attraverso la redazione dei seguenti elaborati: A) Schema di convenzione, nel presente caso si stabilisce che non occorre procedere alla traduzione di apposito schema di convenzione delle obbligazioni da assumersi per la realizzazione delle opere previste dal P.P. in quanto il titolare dell area ed il soggetto attuatore sono entrambi rappresentati dal Comune di Modena. B) Stralcio dello strumento urbanistico vigente in scala 1:5000 e della relativa Normativa delle Zone Elementari, consistente nella delibera di approvazione n 132 del 20/12/2004. C) Estratto catastale integrato al rilievo topografico in scala 1:1000 con l indicazione delle proprietà e delle relative superfici. D-E) Stato di fatto planimetrico ed altimetrico della zona in scala 1:1000 contenente, fra l altro, le costruzioni ed i manufatti di qualsiasi genere esistenti, il rilievo del verde esistente con indicazione puntuale delle essenze, tutti i vincoli fisici del territorio presenti all interno dell area in questione quali (es.: elettrodotti, metanodotti, acquedotti, fognature ed impianti di depurazione, rete telefonica e relative servitù). F) Documentazione fotografica del terreno oggetto di trasformazione con indicazione dei punti di ripresa. G1) Planimetria di inquadramento generale in scala 1:1000 con l individuazione delle destinazioni d uso delle aree: strade, percorsi pedonali e ciclabili, parcheggi, servizi, spazi verdi e relative alberature con l indicazione di quali alberi dovranno essere e- ventualmente abbattuti. G2) Planimetria e profili di progetto in scala 1:500 con l individuazione dei lotti, delle superfici e volumi edilizi. H) Tipologie edilizie, per la definizione delle piante e profili degli edifici in progetto si rimanda ai contenuti dell Avviso pubblico per la formazione di un elenco di soggetti idonei a divenire potenziali concessionari del diritto di superficie su aree edificabili comprese nei P.E.E.P. predisposto dall Unità di Progetto Attuazione Politiche Abitative del Comune di Modena con delibera di G.C. n 1155/2002. I) Relazione tecnica del progetto del verde. J-K) Schema degli impianti tecnici in scala 1:500, se ed in quanto costituenti opere di urbanizzazione primaria, (acquedotto, gas, fognatura, depurazione, energia elettrica e rete telefonica) e di illuminazione pubblica. Lo schema della fognatura è accompagnato dalla relativa scheda idraulica rilasciata dai competenti uffici comunali. L) Norme urbanistiche ed edilizie 3

5 M) Relazione sul clima acustico. N) Relazione illustrativa e previsione di spesa occorrente per le sistemazioni generali, relative ad urbanizzazioni, necessarie all attuazione del Piano Particolareggiato. O) Relazione geologica e analisi geotecnica del terreno. Art. 3 - Dimensionamento e parametri urbanistico - edilizi L area in oggetto (foglio catastale n 252, mappali n 655, 659, 660, 668 e 683) è individuata alla Tav. n 4.27 della cartografia integrata di PSC-POC-RUE (approvato con delibera di C.C. n 93/2003, conseguente alla delibera di C.C. n 20/2003 di adeguamento del PRG alla L.R. 20/2000) ed è compresa nella Z.E. n 1780 della versione operativa, più precisamente nell area 02 di quest ultima, con destinazione a P.E.E.P. il cui assetto urbanistico dovrà avvenire mediante progetto di specificazione da approvare con Variante ai sensi dell art. 34 L. 865/71. Dalla lettura dei dati urbanistici del Piano per l Edilizia Economica e Popolare, approvato con delibera di C.C. n 101/2000, si evince che l intera area ha una Sup. Territoriale di mq , di cui mq. 300 destinati a servizi di quartiere. E prevista la realizzazione complessiva di n 18 alloggi pubblici per una Sup. Utile complessiva di mq (S.U. media per alloggio = mq. 90) con una altezza massima di 4p +piano terra. Il PRG, delibera di C.C. n 93/2003, ha preso atto della proposta avanzata dai proprietari delle aree di dare corso ad un Piano Particolareggiato di iniziativa privata per l attuazione del 50% dell intero comparto e della conseguente accettazione da parte dell A.C. mediante la sottoscrizione dell accordo di cui alla delibera di G.C. n 648/2002. Lo Schema Urbanistico allegato all accordo comprende anche l inserimento di aree limitrofe, appartenenti alla stessa proprietà, identificate nella Z.E come a- reee 11, 12 e 13 e conseguenti alla sottoscrizione dell accordo di cui alla delibera di G.C. n 629/2002. La progettazione urbanistica dei comparti citati deve avvenire in maniera unitaria e coordinata sulla base del suddetto Schema Urbanistico; in particolare la progettazione delle aree pubbliche destinate a PEEP viene attivata mediante Piano Particolareggiato di iniziativa pubblica da approvare con Variante di Specificazione ai sensi dell art. 34 L. 865/71, mentre la parte privata è attuata per intervento diretto da concessionare mediante stipula di convenzione. All interno del presente strumento attuativo è stata sensibilmente ridotta la S.F. a favore delle opere di U1 in conseguenza della scelta di dotare il tratto stradale che attraversa longitudinalmente il lotto d intervento di maggiori attrezzature (pista ciclabile e percorsi pedonali in sede protetta, parcheggi pubblici, aiuole alberate). DIMENSIONAMENTO P.E.E.P. PSC/POC Schema Variante al n 54 RUE Urbanistico P.E.E.P. Z.E.1780 area02 Int. Pubblico Del.n 101/2000 Del. n 93/2003 Del. n 648/2002 Superficie Territoriale mq / mq mq Superficie Fondiaria / mq mq Sup. aree U1strade e parcheggi / mq mq Sup. aree U2 servizi di quartiere (*) mq. 300 mq. 778 mq. 778 mq. 785 Numero alloggi n 18 n 18 n 18 n 18 Superficie utile max. mq mq mq mq Altezza massima 4p. + p.t. 2p. + p.t. 2p. + p.t. 2p. + p.t. 4

6 Verde di vicinato (**) mq. 360 / mq. 490 Parcheggi (***) (min. 1,5 p.a./all.) p.a.27 p.a.27 p.a.27 di cui: di U1 (min. 13,3 mq/all) p.a. 9 p.a. 9 di pertinenza p.a. 18 p.a. 18 ( )I dati e gli elementi dimensionali desunti per l elaborazione progettuale sono stati ricavati da misurazioni su cartografia catastale e/o di P.R.G.; pertanto eventuali rettifiche ed aggiornamenti dimensionali sono ammessi su base di un rilievo topografico o dalla acquisizione di atti tecnici quali frazionamenti catastali. *L intera superficie a servizi di quartiere richiesta non è stata ritrovata nella zona poiché l area è adiacente ad una vasta zona di proprietà pubblica con destinazione a Servizi di Interesse Collettivo. ** Da intendersi come verde di vicinato, disciplinato dalle Norme di Attuazione del PSC-POC-RUE. all art (ex art delle Norme di Attuazione del PRG), da prevedere nei nuovi insediamenti residenziali disciplinati da P.P. nella misura minima di 20mq/all. in aggiunta alle aree destinate a servizi di quartiere. L indicazione grafica è da ritenersi prescrittiva. ***La dotazione prevista unitariamente dalle Norme di Attuazione del PSC-POC-RUE all art (ex art.81.0 delle Norme di attuazione del PRG), corrispondente ad 1,5 p.a./all., è stata suddivisa in due parti: 1) La prima, comprensiva dei soli parcheggi pertinenziali, corrispondente ad 1 p.a./all. (= 18 p.a.) da ricavare all interno del lotto, di norma con unico accesso dalla strada pubblica posizionato ad una distanza di 5,00 ml. dalla stessa. 2) La seconda, comprensiva dei parcheggi di urbanizzazione primaria, corrispondente a 0,5 p.a./all. (= 9 p.a.) da ricavare su strada pubblica. Per maggiori dettagli sui parametri urbanistico-edilizi si rimanda al successivo art. 7. Art. 4 - Prescrizioni urbanistiche I seguenti punti costituiscono prescrizioni vincolanti. 1) La progettazione dei due comparti residenziali pubblico e privato deve avvenire in maniera unitaria e coordinata. 2) L accesso al comparto è previsto da via Scartazzetta mediante il completamento del tronco stradale esistente posto ortogonalmente ad essa. Nel punto di connessione stradale, al di fuori del comparto, è necessario intervenire con accurati interventi di ridefinizione dell incrocio, secondo le regole del codice della strada, utilizzando gli accorgimenti derivanti dall applicazione del concetto di zone 30. 3) Il nuovo comparto deve rendere possibile il collegamento viario indiretto tra la zona di via Scartazzetta e la zona gravitante sulla via Vignolese. Tale collegamento è ottenuto grazie al raccordo di via Scartazzetta con via Colonna costituito da un nuovo tratto stradale con andamento nord-sud tangente l area a Servizi di Quartiere. 4) Le nuove strade realizzate all interno del comparto e nel suo immediato intorno devono avere i requisiti geometrici, dimensionali e caratteristiche materiali proprie delle strade residenziali a 30 km/h. Si ritiene idonea per gli assi stradali una sezione di ml. 6,00 con individuazione degli incroci anche mediante eventuali restringimenti di carreggiata, dislivelli e/o manti pigmentati. 5) Tutti gli assi stradali devono essere chiaramente individuati, rispetto ai parcheggi che si affacciano direttamente su di essi, mediante il più opportuno posizionamento di alberature e/o l utilizzo di ogni altro elemento di arredo verticale nonché, eventualmente, mediante l utilizzo di una diversa pavimentazione. 6) Deve essere garantita la percorribilità ciclabile e pedonale mediante l opportuna collocazione di percorsi in senso est-ovest che mettano anche in collegamento le diverse aree verdi e le strutture presenti nelle vicinanze (area a Servizi di Quartiere ad ovest, Polisportiva di San Damaso ad est). 5

7 7) Tutti i collegamenti pedonali devono avere una dimensione minima di ml. 1,50 e le piste ciclabili principali devono avere una sezione minima di ml. 2,50; entrambe devono essere affiancate da aiuole alberate per garantire loro una sede protetta rispetto alla viabilità carrabile. 8) La realizzazione delle aree cortilive e dei parcheggi pertinenziali all interno dei lotti deve essere attuata con materiali e tecniche che favoriscano il massimo drenaggio naturale delle acque meteoriche, in particolare le aree a parcheggio devono essere costituite da superfici permeabili per almeno il 50% della loro estensione. 9) Una quota non inferiore al 30% della superficie effettivamente adibita ai posti auto, sia pubblici che pertinenziali, deve essere destinata al verde di arredo del parcheggio, in base all art. 24.5, comma 2, del testo coordinato delle norme di PSC, POC e RUE. 10) Il verde di arredo internamente al comparto deve essere organizzato seguendo due orientamenti principali: l impiego di alberi di 1 o 2 grandezza, con aiuole di dimensioni adeguate (non inferiori a ml. 2,00x2,00), lungo la viabilità carrabile principale; l impiego di alberi di 3 grandezza o cespugli ad alberello all interno di aree verdi o come sottosistema alla viabilità principale. 11) L area di verde pubblico del comparto di circa 785 mq. deve essere progettata e realizzata unitamente alla più vasta area ad intervento pubblico, con destinazione a servizi di quartiere, tangente il comparto a sud. 12) La realizzazione di recinzioni all interno del comparto non è consentita non essendo previsti alloggi al piano terra degli edifici. 13) All interno del comparto deve essere prevista una rete fognaria di tipo separato per le acque nere e le acque meteoriche con recapiti distinti. Le prime saranno indirizzate nel recapito di via Colonna, a sud, tramite la nuova viabilità del comparto privato. Le seconde saranno recapitate alla linea esistente di via Scartazzetta. 14) In virtù della bassa criticità idraulica caratteristica della zona in esame non si ritiene necessaria l applicazione del principio di invarianza idraulica e la conseguente previsione di un area destinata ad opere di laminazione delle portate bianche a monte dell innesto alla fognatura esistente, ma si raccomanda la realizzazione, per ogni nuovo edificio, di una vasca di raccolta delle acque meteoriche, da utilizzarsi per scopi non potabili, che consente anche di non gravare sulla rete fognaria durante l evento pluviometrico. 15) Per quanto riguarda le reti tecnologiche si conferma la possibilità di collegamento alle reti esistenti senza sensibili problematiche. 16) Come riportato nella valutazione di Clima Acustico, che costituisce parte integrante del presente Piano, il superamento di 2 db(a) del limite assoluto di immissione notturno è ritenuto trascurabile essendo relativo ad un limite, (45 db(a)) da ritenersi certamente cautelativo in termini di effetti sulle persone. Inoltre è attesa una riduzione del rumore legato alla diminuzione del numero di veicoli transitanti su Via Vignolese, ed in particolare la tipologia dei mezzi pesanti, in ragione del completamento del sistema delle complanari nel tratto compreso tra la via Nuova Estense e il Casello autostradale di Modena Sud. Ciò nonostante si stabilisce che l edificio più esposto non presenti camere da letto nella parete rivolta verso la fonte di maggior rumore, tale requisito è soddisfatto anche dalla eliminazione delle aperture su tale fronte. 17) Si assumono inoltre come prescrittivi i seguenti elementi degli elaborati G1) e G2): Gli allineamenti principali dell edificato. La sagoma di massimo ingombro degli edifici. 6

8 Tipologie in linea con altezza massima di 2 piani + piano terra e con garage al piano terra. La posizione degli elementi di riferimento percettivo, intesi come corpi di fabbrica speciali o come alberature particolari, caratterizzanti la qualita architettonica e lo spazio urbano. Gli accessi carrabili al lotto che indirizzano immediatamente ai parcheggi pertinenziali ed ai garage riducendo al minimo la presenza delle automobili all interno dei lotti residenziali. Gli allineamenti dei filari alberati con le relative indicazioni in termini di grandezza. Art. 5 - Indirizzi di progettazione I seguenti punti costituiscono indirizzi di progettazione esecutiva degli interventi pubblici e privati. a) Si indirizza la progettazione planovolumetrica verso soluzioni che garantiscano uno stretto rapporto tra la nuova edificazione ed il contesto ambientale circostante, caratterizzato da piccole palazzine circoscritte da aree cortilive. b) Le aree non edificate sono vincolate a rete stradale e parcheggi, piste ciclabili, percorsi, verde e spazi di pertinenza degli edifici come indicato negli elaborati di progetto. Tali aree di uso collettivo devono essere sistemate in modo da favorire la circolazione e la sosta pedonale, ricercando soluzioni che ne favoriscano la massima fruibilità, anche da parte dei bambini e delle persone con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale, con l osservanza delle norme del codice della strada e di quelle relative all abbattimento delle barriere architettoniche. c) I progetti relativi alle aree destinate alla mobilità devono essere concordati con il Servizio Traffico, particolare attenzione deve essere posta alla limitazione della velocità del traffico veicolare in conformità alle previsioni del Piano di Qualificazione delle Strade Residenziali redatto dal Settore Traffico, Viabilità e Trasporti. d) La sistemazione delle aree verdi, rimozioni e/o piantumazioni di alberature, dovrà adeguarsi ad un progetto complessivo, sulla base della Relazione tecnica del progetto del verde da sviluppare in collaborazione con i competenti uffici del Settore Ambiente conformemente alle indicazioni ed alle prescrizioni contenute negli elaborati costitutivi il P.P.. e) Le opere di urbanizzazione primaria relative alla viabilità saranno definite da progetto specifico redatto dal Servizio Urbanizzazioni del Settore Traffico, Viabilità e Trasporti. f) Per quanto riguarda le caratteristiche idrauliche del comparto da insediare occorre che i progettisti delle opere di urbanizzazione conducano opportune verifiche, in accordo con il Settore Ambiente Opere Idrauliche, in riferimento alle diverse soluzioni da adottare. g) Per quanto riguarda le opere di urbanizzazione primaria di competenza META è opportuno che i progettisti prendano quanto prima contatti con i relativi tecnici dell azienda per concordare le indicazioni di massima e la successiva stesura dei progetti esecutivi relativi alle reti di energia elettrica, illuminazione pubblica, acqua e gas ed alla raccolta dei rifiuti solidi urbani. A tal fine si allega alla presente il fac simile del modello da consegnare a META debitamente compilato. (All.A) 7

9 h) Per eventuali altre opere fin qui non contemplate si rimanda agli enti interessati agli aspetti di competenza. Art. 6 - Requisiti tecnico-architettonici e sistemi costruttivi Per quanto riguarda la tipologia edilizia si rimanda ai contenuti dell Avviso pubblico per la formazione di un elenco di soggetti idonei a divenire potenziali concessionari del diritto di superficie su aree edificabili comprese nei P.E.E.P. predisposto dall Unità di Progetto Attuazione Politiche Abitative del Comune di Modena ed approvato con delibera di G.C. n.1155 del 09/12/2002. I requisiti architettonici degli edifici di seguito specificati costituiscono scelte vincolanti volte a determinare quel carattere unitario dell intero sistema edificato considerato prioritario nel disegno complessivo dell insediamento. I requisiti architettonici si riferiscono alle soluzioni costruttive da adottarsi in sede di progettazione esecutiva e riguardano: La unitarietà cromatica e di materiali dei paramenti dei fronti edificati, tale unitarietà potrà essere ottenuta sia attraverso l adozione di muratura faccia a vista che con muratura intonacata e tinteggiata; tale alternativa implica anche un diverso coordinamento dei dettagli costruttivi. Le coperture dovranno essere realizzate a falda inclinata con manto in tegole in laterizio, il carattere di unitarietà andrà ricercato nell adozione o meno di sporgenze del manto di copertura con o senza arretramento dell ultimo piano. Sono consentite limitate eccezioni conseguenti all eventuale estensione di parte di alloggi degli ultimi piani. All interno di ogni lotto si dovranno inoltre perseguire scelte omogenee per quanto riguarda i seguenti elementi edilizi: pluviali esterni, infissi esterni, chiusure dei vani finestra, bancali, elementi di sicurezza visibili, parapetti e ringhiere, raccordo con il marciapiede, recinzioni, muri di contenimento e pavimentazioni delle rampe agli interrati, pavimentazioni ed arredi di percorsi e spazi porticati, elementi di connessione architettonica tra i diversi corpi edificati. Si richiamano inoltre le seguenti prescrizioni di carattere generale: i parapetti dei balconi saranno atti ad essere traguardati e ad impedire situazioni di pericolo per i bambini; eventuali elementi di sicurezza alle finestre saranno realizzati con griglia metallica a disegno semplice; è vietata la chiusura, anche successiva alla costruzione, di logge, balconi, loggebalconi, con serramenti apribili o non apribili o altro e porticati al pt.; è vietata la realizzazione di w.c. nei locali destinati a soffitta; è vietato il collegamento di vani tra il piano interrato e il piano terra. All interno dell intero comparto dovranno infine essere perseguiti elementi di uniformità anche relativamente all arredo urbano, sia per quanto riguarda gli spazi pubblici che quelli condominiali, quali: elementi di illuminazione, arredi aree verdi, trattamento e finiture di pedonali e ciclabili, segnaletica orizzontale e verticale. Saranno inoltre uniformati fra loro e con gli altri elementi costruiti, tutti gli elementi e le strutture di interesse generale: cabine elettriche, contatori gas.... 8

10 Per quanto riguarda l impiantistica dell intervento è raccomandata l introduzione di impianti e tecnologie specificamente mirati al risparmio energetico ed alla produzione ed utilizzo di risorse energetiche rinnovabili. Ai fini del risparmio idrico si tende a favorire la raccolta delle acque meteoriche, convogliandole in appositi serbatoi, ed il loro riutilizzo per fini non potabili (irrigazione giardini, sistema antincendio, lavaggio spazi esterni, risciacquo w:c.). Art. 7 - Modalità d attuazione I parametri urbanistici ed edilizi per l attuazione dell intero comparto sono quelli riportati nelle presenti norme e negli altri elaborati costituenti la Variante di Specificazione. In sede di approvazione dei singoli progetti edilizi possono essere apportate lievi modifiche alle indicazioni dello strumento urbanistico attuativo, senza che ciò ne costituisca variante, nei limiti appresso specificati e fatte salve le indicazioni prescrittive di cui al precedente art. 4, fermo restando i parametri complessivi previsti per il comparto in termini di numero di alloggi, di superficie utile, di dotazione di standard e di posti auto, ed il mantenimento dello schema distributivo, degli accessi e del verde. È consentito inoltre il trasferimento tra i diversi blocchi residenziali dei seguenti elementi dimensionali: S.F., numero di alloggi e quote di S.U.; nel rispetto dell impianto urbanistico, delle soluzioni tipologiche assunte dalla Variante di Specificazione e delle quantità totali del comparto. In fase attuativa, in relazione a comprovate ed intervenute necessità ed esigenze è ammessa, rispetto al progetto concessionato, una tolleranza massima di scostamento nelle misure lineari pari all 1%, nelle misure sul piano orizzontale, e al 2%, nelle misure sul piano verticale, e comunque non oltre cm. 30 in valore assoluto. Art. 8- Attuazione delle opere edilizie Per la realizzazione di quanto previsto nella parte destinata all edificazione deve essere presentata domanda di permesso di costruire. La presente Variante, che potrà essere realizzata anche per stralci funzionali se individuati negli elaborati di progetto, ha validità decennale dalla sua approvazione. Art. 9 - Attuazione delle opere di urbanizzazione Le opere di urbanizzazione primaria sono definite dal progetto specifico, redatto in conformità alla presente Variante, tale progetto deve essere vistato dalle Aziende Municipalizzate (META), nonché da eventuali altri enti interessati agli aspetti di competenza. L attuazione delle opere di urbanizzazione è subordinata all approvazione del relativo progetto esecutivo. Art Norme finali Per quanto non specificato nei precedenti articoli, nella relazione e negli elaborati grafici che costituiscono la presente Variante di Specificazione, si rimanda alla osservanza 9

11 delle Norme Tecniche di Attuazione del Piano Regolatore Generale ed alla vigente legislazione urbanistica regionale e statale in materia. 10

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