Dott. Azriel Davidovits

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1 Dott. Azriel Davidovits La radiofrequenza (RF) è una metodica a scarsa invasività utilizzata in sede locale ed indicata nel trattamento delle lesioni sostitutive, sia primarie che secondarie. La RF può essere usata praticamente in quasi tutti i distretti anatomici (escludendo lesioni in sede intracranica e del segmento gastroenterico) ed è particolarmente indicata nei casi dove siano presenti più localizzazioni sostitutive oppure non viene riscontrata l indicazione chirurgica. La nostra esperienza ci ha portato a trattare lesioni sostitutive localizzate in diversi organi, sia, delle parti molli che dell apparato scheletrico e questo naturalmente in pazienti già sottoposti a terapia medica antiblastica da diverso tempo. Pertanto l indicazione sull utilizzo di procedure RF risulta sicuramente come coadiuvante della terapia per via generale. Qui, avremo l opportunità di esporre tre casi clinici con trattamento in sedi differenziate: uno a livello polmonare, uno epatico e l altro su una struttura ossea. Da questa presentazione emergerà quanto sia importante, oltre all accuratezza dell approccio e della tecnica d esecuzione, anche l indispensabilità di una valutazione istologica, come unico riferimento sulla corretta valutazione dei risultati.

2 Peter Azriel Davidovits Ruggero Monari APPARECCHIATURE

3 Generatore RF RITA 1500 Probe Start Burst TC GE Light Speed 16x

4 PROTOCOLLO ABLAZIONE RF Localizzazione (TC) Biopsia Ablazione RF Controllo TC + Biopsia (20/30gg) PROTOCOLLO MEDICO CURANTE: UNICO REFERENTE Decide: Modalità e Priorità di cura PAZIENTE: Terapia ANTIBLASTICA Regolarmente controllato dal MEDICO CURANTE

5 I caso Nome: M. L. Anni: 55 Sesso: F Anamnesi: operata di quadrantectomia seno dx nel Trattata successivamente con chemioterapia e radioterapia a Milano. Viene inviata da noi nel luglio Diagnosi: metastasi epatica da CA della mammella nel lobo caudato fase arteriosa

6 fase venosa biopsia

7 ablazione RF controllo fine procedura

8 Meta CA Duttale verifica TC fase arteriosa

9 fase venosa nuova biopsia

10 Presenza di cellule neoplastiche TC

11 nuova ablazione RF controllo fine procedura

12 La paziente è tuttora in buono stato di salute II caso Nome: B.G. Anni: 64 Sesso: M Anamnesi: il paziente si presenta nel 2005 con diagnosi istologica (eseguita in altra sede) di angiosarcoma e con una prospettiva di vita di pochi mesi. Alla nostra indagine TC presenta lesioni multiple esclusivamente nel fegato. Diagnosi: epatocarcinoma

13 Fase arteriosa Fase arteriosa

14 Fase arteriosa Fase venosa

15 biopsia ablazione con RF

16 verifica TC dopo procedura Epato CA Gr.3

17 ripetizione procedura RF controllo TC

18 controllo TC

19 procedura RF Procedura RF nella lesione nel lobo caudato

20 verifica TC verifica TC

21 verifica TC verifica TC

22 ultima verifica TC Necrosi 100%

23 Il paziente è deceduto nell ottobre del 2009 per una epatite diagnosticata tardivamente. III caso Nome: L.G. Anni: 50 Sesso: M Anamnesi: paziente plurioperato al mediastino e parete toracica. Ai controlli successivi si rilevano ancora metastasi nel mediastino antero-superiore, vertebra dorsale e nel parenchima polmonare. Diagnosi: metastasi da carcinoma neuroendocrino

24

25 ablazione con RF Carcinoma (Neuro-Endocrino)

26 lesione paravertebrale

27 ripetizione biopsia

28 nuova RF nuova biopsia lesione paravertebrale

29 nuova procedura RF biopsia altra lesione parenchimale

30 procedura RF lesione alla base polmone dx

31 biopsia

32 verifiche TC verifiche TC

33 verifiche TC Meta da CA neuroendocrino Meta da CA neuroendocrino Meta da CA neuroendocrino necrotizzato

34 Il paziente vive ancora in discrete condizioni di salute IV caso Nome: F.S. Anni: 15 Sesso: M Anamnesi: paziente con forti dolori notturni in sede metafisi tibiale dx da circa 5 mesi. Diagnosi: osteoma osteoide

35 Studio TC Studio TC

36 procedura di termoablazione Osteoma osteoide

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